Tab. 1: Provincia di Napoli: Numero di comuni per classe di superficie

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1 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ( ) La provincia di Napoli occupa una superficie territoriale di chilometri quadrati, pari allo 8,6% della superficie regionale, ma in questo territorio si concentra più del 50% dell'intera popolazione regionale. I comuni inclusi nel territorio provinciale sono, ad oggi, 92; fino al censimento 1971 erano 89 in quanto Santa Maria la Carità faceva parte del comune di Gragnano, Trecase di Boscotrecase e Massa di Somma del comune di Cercola; al censimento 1981 risultavano 91, essendosi nel frattempo staccati Santa Maria la Carità e Trecase e infine già al censimento 1991 già risultavano 92, in quanto, nel frattempo, anche Massa di Somma si era distaccata da Cercola. La superficie territoriale dei comuni è molto variabile, si va infatti da 1,62 kmq di Casavatore a 117,27 kmq di Napoli; il numero di comuni per classe di superficie è mostrato nella Tab. 1; il 60% dei comuni è di piccole dimensioni (inferiori o uguale a 10 kmq), il 36% di medie dimensioni (> 10 kmq e <= 25 kmq), la restante parte (11%) supera i 25 kmq e, di questa, solo 2 comuni (Acerra e Giugliano) sono compresi tra 50 e 100 kmq e solo Napoli supera i 100 kmq (cf. Fig. 1). Tab. 1: Provincia di Napoli: Numero di comuni per classe di superficie SUPERFICIE N.COMUNI (kmq) % <= > 2 - <= > 5 - <= > 10 - <= > 25 - <= > 50 - <= > TOTALE ( ) Dr. Claudio del Giudice Consulente 10

2 Provincia di Napoli: Comuni per classe di estensione territoriale in kmq Superficie in kmq 2% 1% 8% 2% 31% <= 2 > 2 - <= 5 > 5 - <= 10 28% > 10 - <= 25 > 25 - <= 50 28% > 50 - <= 100 > 100 Fig. 1: Provincia di Napoli: Distribuzione percentuale dei comuni per classe di superficie Per quanto riguarda la divisione dei comuni per zona altimetrica si è utilizzata la classificazione ISTAT dove: per montagna (litoranea o interna) si intende il territorio caratterizzato dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non inferiori a 700 metri. Le aree intercluse tra le masse rilevate, costituite da valli, altipiani ed analoghe configurazioni morfologiche, sono comprese nella zona di montagna. per collina (litoranea o interna) si intende il territorio caratterizzato da diffuse masse rilevate aventi altitudini, di regola, inferiori a 700 metri. Eventuali aree intercluse, di limitata estensione, aventi differenti caratteristiche sono comprese nella zona di collina. per pianura si intende il territorio basso e pianeggiante caratterizzato dall assenza di masse rilevate. Sono incluse in questa zona altimetrica, sia le propaggini di territorio che, nei punti più distanti dal mare, si elevano ad altitudine, di regola, non superiore a 300 metri, purché presentino, nell insieme e senza soluzione di continuità, inclinazione trascurabile rispetto al corpo della zona di pianura; sia eventuali rilievi montuosi o collinari, interclusi nella superfice pianeggiante e di estensione trascurabile. Sulla base di questa classificazione, nella Tab. 2 sono riportati i comuni per zona altimetrica e, nella Fig. 2 è mostrata la distribuzione territoriale delle zone altimetriche; 44 comuni ricadono nella zona altimetrica di pianura e 48 (tra cui Napoli) in quella di collina, riguardo all estensione 11

3 territoriale, i comuni di pianura rappresentano con 503,41 kmq, il 43% della superficie territoriale della Provincia e quelli di collina, con 667,72 kmq, il 57% (si rammenti che Napoli, il più grande comune per estensione territoriale, è classificato di collina). Tab. 2: Provincia di Napoli: Comuni per zona altimetrica Istat Comune Zona altimetrica Istat Comune Zona altimetrica Acerra pianura Monte di Procida collina Afragola pianura Mugnano di Napoli pianura Agerola collina Napoli collina Anacapri collina Nola pianura Arzano pianura Ottaviano collina Bacoli collina Palma Campania pianura Barano d'ischia collina Piano di Sorrento collina Boscoreale pianura Pimonte collina Boscotrecase collina Poggiomarino pianura Brusciano pianura Pollena Trocchia collina Caivano pianura Pomigliano d'arco pianura Calvizzano pianura Pompei pianura Camposano pianura Portici collina Capri collina Pozzuoli collina Carbonara di Nola pianura Procida collina Cardito pianura Qualiano pianura Casalnuovo di Napoli pianura Quarto pianura Casamarciano collina Ercolano collina Casamicciola Terme collina Roccarainola collina Casandrino pianura San Gennaro Vesuviano pianura Casavatore pianura San Giorgio a Cremano collina Casola di Napoli collina San Giuseppe Vesuviano collina Casoria collina San Paolo Bel Sito pianura Castellammare di Stabia collina San Sebastiano al Vesuvio collina Castello di Cisterna pianura Sant'Agnello collina Cercola collina Sant'Anastasia collina Cicciano pianura Sant'Antimo pianura Cimitile pianura Sant'Antonio Abate collina Comiziano pianura San Vitaliano pianura Crispano pianura Saviano pianura Forio collina Scisciano pianura Frattamaggiore pianura Serrara Fontana collina Frattaminore pianura Somma Vesuviana collina Giugliano in Campania pianura Sorrento collina Gragnano collina Striano pianura Grumo Nevano pianura Terzigno collina Ischia collina Torre Annunziata pianura Lacco Ameno collina Torre del Greco collina Lettere collina Tufino collina Liveri pianura Vico Equense collina Marano di Napoli pianura Villaricca pianura Mariglianella pianura Visciano collina Marigliano pianura Volla collina Massa Lubrense collina Santa Maria la Carita' collina Melito di Napoli pianura Trecase collina Meta collina Massa di Somma collina 12

4 1.1. La popolazione residente Gli aspetti demografici costituiscono la base di qualsiasi analisi territoriale e ciò è particolarmente evidente quando si affronta la definizione delle pressioni antropiche in relazione allo stato dell ambiente di un territorio. I dati di base per la definizione della popolazione residente sono stati estratti dai Censimenti Generali della Popolazione (1951, 1961, 1971, 1981 e 1991) condotti dall ISTAT e dalle rilevazioni annuali ISTAT sul movimento anagrafico. Nella Tab. 3 sono mostrati i dati per comune della popolazione residente in provincia di Napoli per gli anni 1951, 1961,1971, 1981, 1991 e 2000, la popolazione del comune di Napoli ( abitanti nel 2000) rappresenta il 32,3% del totale di popolazione della provincia. A livello provinciale, la popolazione è aumentata dal 1951 al 2000 (cf Fig. 3 e Tab. 3), ma con tassi di crescita decrescenti; infatti se nel decennio si è avuto un notevole incremento di popolazione, con un tasso di crescita (sul decennio) di 16,4%, nei decenni successivi, l incremento c è stato ma con tassi inferiori rispetto al decennio ( e rispettivamente di 11,9% e di 9,6%). Nei decenni successivi ( e incompleto) la popolazione è ancora aumentata ma con tassi di crescita nettamente inferiori, tendendo di fatto ad una stabilizzazione del dato di popolazione ( e rispettivamente di 1,5% e di 3,6%), anche se nei 9 anni tra il 1991 ed il 2000 sembra che si manifesti di nuovo un debole incremento del tasso di crescita. Popolazione nella provincia di Napoli nel periodo Popolazione (unità) Tempo (anni) Fig. 3: Provincia di Napoli: Popolazione residente

5 Tab. 3: Provincia di Napoli: Popolazione residente per comune Istat Comune Acerra Afragola Agerola Anacapri Arzano Bacoli Barano d'ischia Boscoreale Boscotrecase (**) Brusciano Caivano Calvizzano Camposano Capri Carbonara di Nola Cardito Casalnuovo di Napoli Casamarciano Casamicciola Terme Casandrino Casavatore Casola di Napoli Casoria Castellammare di Stabia Castello di Cisterna Cercola (***) Cicciano Cimitile Comiziano

6 Tab. 3: Continua Istat Comune Crispano Forio Frattamaggiore Frattaminore Giugliano in Campania Gragnano (*) Grumo Nevano Ischia Lacco Ameno Lettere Liveri Marano di Napoli Mariglianella Marigliano Massa Lubrense Melito di Napoli Meta Monte di Procida Mugnano di Napoli Napoli Nola Ottaviano Palma Campania Piano di Sorrento Pimonte Poggiomarino Pollena Trocchia Pomigliano d'arco Pompei

7 Tab. 3: Continua Istat Comune Portici Pozzuoli Procida Qualiano Quarto Ercolano Roccarainola San Gennaro Vesuviano San Giorgio a Cremano San Giuseppe Vesuviano San Paolo Bel Sito San Sebastiano al Vesuvio Sant Agnello Sant Anastasia Sant Antimo Sant Antonio Abate San Vitaliano Saviano Scisciano Serrara Fontana Somma Vesuviana Sorrento Striano Terzigno Torre Annunziata Torre del Greco Tufino

8 Tab. 3: Continua Istat Comune Vico Equense Villaricca Visciano Volla Santa Maria la Carita' (*) Trecase (**) Massa di Somma (***) PROVINCIA DI NAPOLI (*) Per Gragnano e Santa Maria la Carità che costituivano un unico comune fino al Censimento 1971, la popolazione residente per gli anni 1951 e 1961 è stata desunta dalla popolazione delle frazioni (**) Per Trecase e Boscotrecase che costituivano un unico comune fino al Censimento 1971, la popolazione residente per gli anni 1951 e 1961 è stata desunta dalla popolazione delle frazioni (***) Massa di Somma fino al cesimento 1991 faceva parte del comune di Cercola 18

9 La distribuzione territoriale delle classi di tasso di variazione della popolazione a livello comunale nel periodo (escludendo Massa di Somma per il quale non si disponeva di dati nel 1951, essendosi staccato successivamente a questa data ed includendo Santa Maria la Carita, e Trecase per i quali si disponeva dei dati di popolazione delle frazioni e dei rispettivi comuni di appartenenza prima del distacco) è mostrata nella Fig. 4. La popolazione è diminuita nel periodo in soli quattro comuni (Bosco Reale, Liveri, Napoli e Torre Annunziata), nel comune di Napoli in particolare si è passati da nel 1951 a nel 2000, con un delta negativo di popolazione di abitanti ed un tasso di variazione nel periodo considerato di 1%. Nei restanti comuni la popolazione è aumentata con tassi di variazione che vanno dal +6% di Procida al +628% di Quarto che ha visto la popolazione residente crescere da abitanti nel 1951 a nel 2000, con un incremento di residenti. Per quanto riguarda l ampiezza demografica dei comuni della provincia di Napoli, in relazione ai dati 2000, si può osservare (cf. Figg. 5 e 6 e Tab. 4): Il maggior numero di comuni (52 comuni pari al 57% del totale dei comuni della provincia) ricade nella classe di ampiezza > <= abitanti (media dimensione), con una popolazione di abitanti pari al 39% della popolazione totale della provincia; Il 20% dei comuni ricade nella classe di ampiezza > <= abitanti (piccola dimensione), con una popolazione di abitanti pari al 4% della popolazione totale della provincia; I comuni di dimensione inferiore ai abitanti rappresentano globalmente il 12%, con una popolazione di abitanti pari al 1% della popolazione totale della provincia; I comuni di dimensione compresa tra > <= abitanti rappresentano lo 11%, con una popolazione di abitanti pari al 23% della popolazione totale della provincia; in questa classe rientrano comuni come Giugliano con abitanti, Pozzuoli con abitanti e Torre del Greco con abitanti; Le classi di ampiezza demografica > <= e > <= abitanti non sono rappresentate; La classe superiore ad di abitanti comprende il solo comune di Napoli (1%) con abitanti pari al 32% della popolazione totale della provincia. 19

10 Tab. 4: Provincia di Napoli: Classi di ampiezza demografica dei comuni (anno 2000) CLASSI DI AMPIEZZA NUMERO DI COMUNI % COMUNI POPOLAZIONE RESIDENTE % POPOLAZIONE <= > <= > <= > <= > <= > <= > <= > PROVINCIA CLASSI DI AMPIEZZA DEMOGRAFICA CLASSI (abitanti) 11% 1% 3% 9% 20% <= > <= > <= % > <= > <= > Fig. 5: Provincia di Napoli: Distribuzione percentuale del numero di comuni per classe di ampiezza demografica (anno 2000) 21

11 La densità di popolazione, data dal rapporto tra gli abitanti residenti e la superficie territoriale, è fondamentale per una stima preliminare della pressione antropica esercitata sul territorio. Per quanto riguarda l intero territorio provinciale, la densità di popolazione è molto elevata (cf. Fig. 7), riferendosi ai dati 2000, si hanno infatti abitanti/kmq, contro i 426 della Campania ed i 206 dell intero territorio nazionale. La densità di popolazione è cresciuta molto nel decennio ad un tasso di 29 ab/kmq per anno ed è ancora aumentata nei decenni successivi ( e ) ad un tasso rispettivamente di 25 e di 22 ab/kmq per anno. A partire dagli anni 80 ha cominciato a stabilizzarsi su valori molto più bassi 4 ab/kmq per anno, nel decennio e 8 ab/kmq per anno nel periodo successivo Densità di popolazione nella provincia di Napoli Densita (abitanti/kmq) ANNO DENSITA' (ab./kmq) Tempo (anni) Fig. 7: Provincia di Napoli: Andamento della densità di popolazione nel periodo I valori della densità di popolazione nel periodo sono elencati nella Tab. 5, nella cui ultima colonna è stata calcolata anche la variazione percentuale nell intero periodo, riferita alla densità del Con riferimento all anno 2000, la densità varia da un minimo di 255 abitanti/kmq in corrispondenza di Roccarainola a abitanti/kmq a San Giorgio a Cremano; Napoli si attesta su abitanti/kmq. Nella Fig. 8 sono mostrati gli andamenti temporali nel periodo , delle densità di popolazione per i comuni che nel 2000 evidenziavano i maggiori valori: Frattaminore, Arzano, Napoli, Melito di Napoli, Casavatore, Portici e San Giorgio a Cremano. 23

12 Tab. 5: Provincia di Napoli: Densità di popolazione dei comuni nel periodo Istat Comune DENSITA' DI POPOLAZIONE (ab/kmq) VARIAZIONE (%) Acerra Afragola Agerola Anacapri Arzano Bacoli Barano d'ischia Boscoreale Boscotrecase Brusciano Caivano Calvizzano Camposano Capri Carbonara di Nola Cardito Casalnuovo di Napoli Casamarciano Casamicciola Terme Casandrino Casavatore Casola di Napoli Casoria Castellammare di Stabia Castello di Cisterna Cercola Cicciano Cimitile Comiziano Crispano Forio Frattamaggiore Frattaminore Giugliano in Campania Gragnano Grumo Nevano Ischia Lacco Ameno Lettere Liveri Marano di Napoli Mariglianella Marigliano Massa Lubrense Melito di Napoli Meta

13 Tab. 5: Continua Istat Comune DENSITA' DI POPOLAZIONE (ab/kmq) VARIAZIONE (%) Monte di Procida Mugnano di Napoli Napoli Nola Ottaviano Palma Campania Piano di Sorrento Pimonte Poggiomarino Pollena Trocchia Pomigliano d'arco Pompei Portici Pozzuoli Procida Qualiano Quarto Ercolano Roccarainola San Gennaro Vesuviano San Giorgio a Cremano San Giuseppe Vesuviano San Paolo Bel Sito San Sebastiano al Vesuvio Sant'Agnello Sant'Anastasia Sant'Antimo Sant'Antonio Abate San Vitaliano Saviano Scisciano Serrara Fontana Somma Vesuviana Sorrento Striano Terzigno Torre Annunziata Torre del Greco Tufino Vico Equense Villaricca Visciano Volla Santa Maria la Carita' Trecase Massa di Somma

14 La densità di popolazione decresce per i comuni di Arzano, Napoli, Portici e San Giorgio a Cremano; in particolare il fenomeno è particolarmente evidente a Portici e Napoli che nel 1981 avevano raggiunto rispettivamente e ab/kmq. Continua invece a crescere a Frattaminore, Casavatore e, principalmente, a Melito di Napoli Provincia di Napoli: Andamento della densità di popolazione nel periodo nei comuni a maggiore densità Censità di popolazione (abitanti/kmq) Portici S. Giorgio a Cremano Casavatore Napoli Arzano Frattaminore Melito di Napoli Tempo (anni) Fig. 8: Provincia di Napoli: Andamenti temporali delle densità di popolazione per i comuni a maggiori valore Le classi di densità di popolazione, relativa all anno 2000, per i comuni della provincia di Napoli è mostrata nella Tab. 6 e nella Fig. 9 è mostrata la distribuzione percentuale del numero di comuni per classe di densità (anno 2000) 26

15 Tab. 6: Provincia di Napoli: Distribuzione dei comuni per classi di densità di popolazione (anno 2000) NUMERO CLASSI DI DI DENSITA' (ab/kmq) COMUNI % <= >500 - <= > <= > <= > <= > TOTALE Provincia di Napoli: Distribuzione percentuale delle classi di densità dei comuni Densità (ab/kmq) 29% 15% 3% 7% 16% 29% <= 500 >500 - <= > <= > <= > <= > Fig. 9: Provincia di Napoli: Distribuzione percentuale del numero di comuni per classe di densità (anno 2000) La distribuzione areale delle classi di densità demografica dei comuni per l anno 2000 è mostrata nella Fig. 10. La distribuzione areale della variazione percentuale della densità di popolazione nel periodo è mostrata nella Fig

16 1.2 Le attività economiche ( ) Le attività economiche costituiscono uno dei determinanti fondamentali che generano pressioni sull ambiente, pertanto esse verranno prese in considerazione nel dettaglio (a livello di disaggregazione comunale) nelle analisi specifiche delle varie matrici ambientali; nell ambito di questo paragrafo, ci si limiterà invece ad affrontare l argomento a livello provinciale e solo in relazione ai settori principali di nostro interesse (Industria e Servizi), raffrontando i dati desunti dal Censimento ISTAT 1991 e dal Censimento Intermedio Il quadro delle attività economiche nella provincia di Napoli è caratterizzato dalla presenza di una industria manifatturiera, che è iniziata alla fine del 1700 ed è andata via via crescendo progressivamente fino a raggiungere il culmine nel periodo A partire dagli anni 70, e in maggior misura negli anni 80 e 90, si è assistito ad una progressiva deindustrializzazione; nel periodo , per il comune di Napoli, la riduzione di superfici utilizzate per le attività manifatturiere è stata di più di un milione di metri quadrati (-17%). La deindustrializzazione ha coinciso con la dismissione di molti grandi stabilimenti (che invece, nel periodo , in controtendenza rispetto al panorama nazionale, si erano consolidati in termini di occupazione), con la parcellizzazione delle residue attività industriali, con la terziarizzazione del tessuto produttivo ed infine, specialmente nelle zone a forte antropizzazione, con il cambiamento d uso di parte dei suoli trasformati in aree residenziali o commerciali. Questi fenomeni sono poi continuati nel decennio successivo Il confronto tra i dati di censimento del 1991 e quelli dell intermedio 1996 (cf. Tab. 7) evidenzia, a livello totale di industria e di servizi, un aumento del 29,4% delle imprese ed una diminuzione degli addetti (- 2,3%), il valore medio del rapporto numero di addetti/numero di imprese passa da 4 a 3, il che è indicativo di una ulteriore parcellizzazione del tessuto produttivo, in particolare per l industria si passa da 6 a 5 e per i servizi da 3 a 2. Entrando nel dettaglio delle sezioni, è interessante notare che, nel periodo , per quanto riguarda le imprese, si passa dal 16,1% della sezione O (Altri servizi pubblici, sociali e personali) al +185% della sezione F (Costruzioni) e, per quanto riguarda gli addetti, la diminuzione non è generalizzata, infatti la sezione F aumenta del 16,8%, la I (Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni) del 3,1% e la K (Attività immobiliare, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali) del 36,4%. Non cambiano invece i rapporti percentuali tra industrie servizi sia per quanto riguarda il numero di imprese che gli addetti, infatti se su 100 imprese nel 1991, 86 erano rappresentate da servizi e 14 da industrie e su 100 addetti, 25 operavano nell industria e 75 nei servizi; nel 1996 il rapporto resta pressoché stabile (imprese: 13% industria e 87% servizi; addetti; 24% industria e 76% servizi). ( ) A cura di Arch. Giovanni De Falco IRES Campania, Dr. Claudio del Giudice e Dr.ssa Sandra Meneguzzo 30

17 Tab. 7: Provincia di Napoli: Confronto tra i dati di censimento industria e servizi 1991 e 1996 Censimento 1991 Censimento 1996 Sezioni Istat Diff. V.A. 1991/96 Diff. % 1991/96 Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti Imprese Addetti C-ESTRAZIONE DI MINERALI ,00-28,16 D-ATTIVITA' MANIFATTURIERE ,75-7,57 E-PRODUZIONE E DISTRIBUZIO- NE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA ,85-25,12 F-COSTRUZIONI ,52 16,79 G-COMMERCIO ALL' INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ,77-6,88 H-ALBERGHI E RISTORANTI ,11-16,38 I-TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI J-INTERMEDIAZIONE MONETA- RIA E FINANZIARIA ,18 3, ,31-21,79 K-ATTIVITA' IMMOBILIARE, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI ,16 36,42 O-ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,08-26,41 Totale ,43-2,35 industria ,95-8,18 servizi ,86-0,37 31

18 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Imprese Addetti Imprese Addetti Censimento 1991 Censimento 1996 O-ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI K-ATTIVITA' IMMOBILIARE, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI J-INTERMEDIAZIONE MONETA- RIA E FINANZIARIA I-TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI H-ALBERGHI E RISTORANTI G-COMMERCIO ALL' INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA F-COSTRUZIONI E-PRODUZIONE E DISTRIBUZIO- NE DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA D-ATTIVITA' MANIFATTURIERE C-ESTRAZIONE DI MINERALI Fig. 12: Provincia di Napoli: Distribuzione percentuale di imprese e addetti per sezione Il numero di imprese e di addetti suddiviso per industria, servizi e totale, per i due anni di riferimento è mostrato nella Fig. 2; si evidenzia l aumento delle imprese, più marcato per i servizi che per l industria e la diminuzione degli addetti, conseguente a quella dei lavoratori dell industria, i quanto i servizi restano praticamente invariati. 32

19 Imprese Addetti Imprese Addetti Censimento 1991 Censimento 1996 Totale industria servizi Fig. 12: Provincia di Napoli: Numero di imprese e addetti suddivisi per industria e servizi ( ) Nella Fig. 13 sono mostrate per le imprese e per gli addetti le distribuzioni percentuali dei servizi e dell industria rispettivamente per il censimento 1991 e per quello intermedio % 80% 60% 40% 20% 0% Imprese Addetti Imprese Addetti Censimento 1991 Censimento 1996 servizi industria Fig. 13: Provincia di Napoli: % di imprese e addetti suddivisi per industria e servizi ( ) 33