Schema di lezione su: Introduzione alla Iceberg Theory (il modello iceberg di cultura)
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- Leo Lillo
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1 Schema di lezione su: Introduzione alla Iceberg Theory (il modello iceberg di cultura) Obiettivi formativi Dimensione interpersonale: 1. Consapevolezza culturale ed empatia manifestata nello scambio sociale (per es. quando si negozia una commissione di traduzione con un membro della cultura fonte); 2. Curiosità e pro- attività in tutte le forme di contatto con altre culture (per es. nella interazione con colleghi o committenti dalla cultura fonte); 3. Sensibilità verso conseguenze e potenziali conflitti nella comunicazione (per es. scritta, non- verbale ecc.). Dimensione teorica: 1. Concetti cardine della Teoria della comunicazione interculturale (per es. cultura, identità, rappresentazioni, ecc.) 2. Strumenti concettuali per l analisi di prospettive interculturali (per es. schemi per i confronti culturali, standard di consapevolezza culturale ecc.) Livello (I, II, III) A discrezione del docente Preparazione necessaria Strumenti multimediali per visualizzare su schermo un esempio della Teoria dell Iceberg - la Iceberg of Cultural Orientations di Brake, riportata in Katan (1999:171). Si veda la rappresentazione grafica alla fine di questo documento. La lezione può essere svolta senza una necessaria preparazione preventiva da parte degli studenti. Una discussione sulla teoria Iceberg of Cultural Orientations (Katan, 1999:171), fornirà, tuttavia, un buon punto di partenza per le attività rivolte agli studenti. Se lo consentono il tempo e le risorse a disposizione, agli studenti si può fornire un lavoro da svolgere a casa per preparare la discussione in classe. Materiale di lettura: Katan, David. (1999). Translating Cultures, Manchester: St. Jerome Publishing 1. pp 29-33, capitolo 2, Defining, Modelling and Teaching Culture ; 2. pp , capitolo 9, Cultural Orientations, e capitolo 10, Contexting ; 3. pp , capitolo 11, Affective Communication. Viene fornita una scheda di lavoro studenti durante la lezione.
2 Organizzazione della classe Lavoro individuale, in coppia e/o a piccoli gruppi. Durata della lezione (tempo suggerito) minuti Preparazione per il docente (bibliografia, difficoltà previste) La Iceberg Theory sostiene che la cultura, proprio come un iceberg, è formata da parti visibili e invisibili (Edward T. Hall , 1976). Le manifestazioni di una data cultura sono solo la punta dell iceberg. Tuttavia, è la parte sottostante e nascosta che rappresenta il fondamento di queste manifestazioni visibili. Brake et al., A team of American management consultants, (1995:34-39) propongono una divisione dell iceberg come segue: Le leggi, I costumi, i riti, la gestualità, il modo di vestire, il cibo e le abitudini alimentari, le consuetudini nel salutarsi Questi elementi fanno tutti parte di una cultura, ma rappresentano solo la punta dell iceberg culturale. Gli elementi più influenti di una cultura sono quelli che giacciono sotto la superficie delle interazioni quotidiane. Tali elementi si definiscono orientamenti nei valori. Gli orientamenti nei valori sono le preferenze per alcuni risultati rispetto ad altri. (Katan, 1999:29) Fonti principali: Katan, David. (1999). Translating Cultures, Manchester: St. Jerome Publishing Il libro di Katan propone un ottimo fondamento teorico sia per docenti sia per studenti, e può essere utilizzato come testo di riferimento per la lezione. A pag. 171 è riportata una rappresentazione visiva dell iceberg degli orientamenti culturali che può essere fotocopiata, oppure mostrata su video durante la discussione (disponibile anche in allegato a questo documento). Letture successive (Iceberg Theory): Hall, Edward T. (1976, 1989). Beyond Culture, NY: Anchor Books Editions. Hall, Edward T. (1973, 1990). The Silent Language, NY: Anchor Books Editions. Hall, Edward T. (1969, 1990). The Hidden Dimension, NY: Anchor Books Editions. Se agli studenti servono ulteriori spiegazioni sui concetti di cultura nazionale e cultura personale, può risultare utile la seguente citazione tratta da: Livello Nazionale La popolazione mondiale oggi è divisa in 200 nazioni. Mettere a confronto paesi diversi fa parte della
3 ricerca della maggior parte delle scienze sociali. Alcune nazioni sono culturalmente più omogenee di altre; le nazioni più vaste come il Brasile, la Cina, l India e l Indonesia, presentano al loro interno regioni molto diverse dal punto di vista culturale. Oppure vi sono aree geografiche culturalmente simili, pur se appartenenti a diverse nazioni dal punto di vista della suddivisione politica (un esempio in questo senso molto valido è l Africa con i suoi diversi stati). Pur con alcuni limiti, mettere a confronto le culture, può risultare ancora una area di ricerca significativa e colma di rivelazioni. La ricerca condotta da Geert et al. ha mostrato che le culture nazionali differiscono in particolar modo a livello di valori, solitamente inconsci, in cui crede la maggior parte della popolazione. I valori in questo caso sono definiti come "vistose preferenze per determinati/e elementi/situazioni rispetto ad altri/e". Questo differisce dal significato spesso utilizzato di "convinzioni morali condivise", per esempio come nei "valori aziendali". Le dimensioni di Hofstede delle culture nazionali sono radicate nei nostri valori inconsci. Poiché i valori vengono acquisiti durante l infanzia, le culture nazionali risultano notevolmente stabili nonostante il passare del tempo; il cambiamento dei valori nazionali è una questione che comporta sovvertimenti a livello generazionale. Ciò che vediamo più spesso cambiare intorno a noi, in risposta alle circostanze che anch esse si modificano, sono le pratiche sociali, i simboli, gli eroi e i rituali, ma i valori sottesi ad essi restano intatti. Questo è il motivo per cui le differenze tra paesi diversi hanno spesso una continuità storica così marcata. Descrizione delle attività Questa attività è intesa a: - richiamare l attenzione degli studenti sulla dimensione nascosta della cultura; - migliorare la sensibilità degli studenti verso i messaggi impliciti: uso della comunicazione non verbale, concetti di spazio personale e tempo; - stimolare la capacità degli studenti nel valutare possibili elementi di conflitto nei contatti interculturali e incoraggiarli ad anticipare e risolvere tali conflitti; - promuovere la comprensione e la tolleranza. Introduzione e attività principale: minuti La rappresentazione visiva del modello Iceberg di cultura su schermo, servirà come punto di partenza per la successiva discussione in classe. La lezione inizia con una breve riflessione sugli elementi di una cultura. Agli studenti viene chiesto di pensare a manifestazioni implicite ed esplicite di una cultura e riflettere sui concetti rappresentati al di sotto della superficie dell acqua nel modello Iceberg Theory (il retroscena teorico viene fornito come lettura da svolgere a casa). Il docente offre il proprio contributo analizzando i risultati della riflessione.
4 Agli studenti viene chiesto di collegare questi concetti alle proprie culture nazionali e pensare quale rappresentazione, anche se in forma di generalizzazione, sono in grado di costruire. Usando questi concetti, agli studenti viene quindi chiesto di riflettere sulla loro cultura personale, confrontandola con la propria cultura nazionale. Viene loro inoltre chiesto se e quando queste due culture possono eventualmente entrare in conflitto e come è possibile risolvere tali elementi di conflitto. Agli studenti viene richiesto di osservare nuovamente i concetti analizzati e di pensare a come essi si relazionano alla cultura della lingua da cui/verso cui traducono (offrendo esempi da esperienze personali, oppure da testi/letture fatte). Finite queste fasi di riflessione, l attenzione degli studenti viene quindi indirizzata al processo di negoziazione di una traduzione con un potenziale committente. Agli studenti viene richiesto di concentrarsi sui concetti rappresentati sotto la superficie dell acqua e di riflettere su quali di questi concetti si aspetterebbero di vedere chiamati in gioco durante il processo di negoziazione. Attività successive: minuti Agli studenti vengono assegnate le seguenti attività da svolgere a livello individuale o in coppia/gruppi: Attività 1 State negoziando una traduzione con un membro della cultura fonte. Pensate alle vostre aspettative e al vostro atteggiamento, eventualmente anche agli stereotipi che applichereste, qualora foste in procinto di attuare tale trattativa professionale. Questi elementi avrebbero un effetto sul processo in atto e sui possibili risultati? In caso affermativo in quale modo? Provate a scrivere le vostre riflessioni. Attività 2 State negoziando una traduzione con un membro della cultura target. Pensate alle vostre aspettative e al vostro atteggiamento, eventualmente anche agli stereotipi che applichereste, qualora foste in procinto di attuare tale trattativa professionale. Questi elementi avrebbero un effetto sul processo in atto e sui possibili risultati? In caso affermativo in quale modo? Provate a scrivere le vostre riflessioni.. Attività 3 Formate una coppia con un vostro collega di corso (o un piccolo gruppo di 3-4 studenti) e discutete le vostre riflessioni sulle succitate Attività 1 e 2. Condividete gli stessi atteggiamenti e le stesse aspettative?
5 Avete identificato alcuni eventuali punti di conflitto nel processo di negoziazione? Per es. le pratiche professionali, le modalità di comunicazione, le parole e il loro significato, il linguaggio del corpo, il contatto con lo sguardo, i silenzi, ecc. In che modo affrontereste questi elementi? Attività collettiva. Gli studenti condividono le proprie conclusioni in una discussione aperta a tutta la classe.
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