I sistemi di spegnimento antincendio: riferimenti normativi, dimensionamento e scelta delle alimentazioni idriche in relazione alle normative vigenti.

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1 I sistemi di spegnimento antincendio: riferimenti normativi, dimensionamento e scelta delle alimentazioni idriche in relazione alle normative vigenti. Cagliari, 4 Aprile Copyright All rights reserved.

2 Agenda Panoramica sulle normative di riferimento antincendio Approfondire alcuni aspetti normativi riguardanti gli impianti e l installazione della stazione pompe (indicazioni, requisiti, regole di buona tecnica, consigli pratici) Fare una panoramica delle applicazioni e delle soluzioni di prodotto in rispondenza alle esigenze normative Conoscere i parametri necessari ad identificare un gruppo di pressurizzazione nelle specifiche di progetto Copyright All rights reserved. 2

3 NORMATIVA ANTINCENDIO D.Lgs. 09/04/2008, n. 81 D.P.R. 01/08/2011, n. 151 D.M. 20/12/2012 INQUADRAMENTO LEGISLATIVO NAZIONALE Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Nuovo regolamento di prevenzione incendi Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi D.M. 3 agosto 2015 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi del D.Lgs. 08/03/2006, n. 139 NORME DI SISTEMA UNI EN UNI UNI UNI TR Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, installazione e manutenzione Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio Caratt. costruttive e funzionali RAPPORTO TECNICO - Installazioni fisse antincendio Gruppi di pompaggio Istruzioni complementari per l applicazione della UNI EN NORME DI PRODOTTO UNI EN 671/1 Naspi UNI EN 671/2 Idranti a muro UNI EN Tubazioni antincendio DN 45 UNI 9487 Tubazioni antincendio DN 70 UNI 804 Raccordi per tubazioni DN 45 e DN 70 UNI 7422 Norma per legatura tubazioni UNI EN 14384/06 Idranti soprasuolo UNI EN 14339/06 Idranti sottosuolo UNI EN /5 : componenti per impianto sprinkler UNI EN Sistemi a schiuma ALTRE NORME EUROPEE CORRELATE EN ed EN Sistemi automatici a sprinkler EN Sistemi di estinzione a gas EN Sistemi a polvere EN Sistemi di protezione contro le esplosioni EN Sistemi a schiuma EN Sistemi a gas EN 671 Sistemi a naspi e a idranti a muro EN Sistemi di controllo di fumo e calore Copyright All rights reserved. 3

4 LA PREVENZIONE INCENDI La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell ambiente attraverso la promozione, lo studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le conseguenze. (art. 13 D.Lgs. 08/03/2006, n. 139) «Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell'articolo 11 della legge 29 luglio 2003, n. 229» La sicurezza antincendio è l insieme di misure, provvedimenti, accorgimenti e attenzioni intesi ad evitare l'insorgere di un incendio e a limitarne le conseguenze. (allegato I al DM 28/10/2005) «Sicurezza nelle gallerie ferroviarie» Copyright All rights reserved. 4

5 APPROCCIO DELLA PREVENZIONE INCENDI Obiettivi della prevenzione incendi Report NFPA del 2013 (2014) Minimizzare le cause di incendio Salvaguardare i beni materiali Conservare la stabilità delle strutture portanti per un tempo utile ad assicurare l evacuazione degli occupanti ed il loro soccorso Garantire agli occupanti una via di fuga sicura e/o la possibilità di essere soccorsi Tutelare il patrimonio storico e artistico Preservare la funzionalità delle opere strategiche Limitare i danni ambientali Consentire alle squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza ( ) il numero degli incendi gestiti dai vigili del fuoco americani 11.5 (11.6) miliardi di $ il danno alle proprietà (3.275) i civili deceduti in seguito a un incendio (15.775) i civili feriti in seguito a un incendio Copyright All rights reserved. 5

6 LA DISCIPLINA ANTINCENDIO ANTINCENDIO PREVENZIONE PROTEZIONE Riduzione al minimo del rischio di incendio PASSIVA ATTIVA PASSIVA ATTIVA Ventilazione Scariche atmosferiche Copyright All rights reserved. 6

7 IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ATTIVA IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA RIVELAZIONE AUTOMATICA INCENDI E SEGNALAZIONE ALLARME ESTINZIONE O CONTROLLO DELL INCENDIO CONTROLLO ED EVACUAZIONE DI FUMO E CALORE IMPIANTI AUTOMATICI IMPIANTI MANUALI AD UMIDO ALTERNATIVI A SECCO A PREAZIONE A DILUVIO Copyright All rights reserved. 7

8 IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ATTIVA AD UMIDO A SECCO A PREAZIONE ACQUA ARIA ARIA RILEVATORE DI INCENDIO DOPPIO CONSENSO impianto sprinkler permanentemente caricato con acqua in pressione a monte e a valle della valvola di allarme (11.1 EN12845) Le tubazioni, alle quali sono collegati gli erogatori, sono caricate ed alimentate con aria compressa in qualità di agente di pressurizzazione. (11.2 EN12845) Gli impianti sprinkler a preazione sono impiegati a protezione di locali o aree dove un erogazione accidentale di acqua, causata dalla rottura fortuita di un erogatore o di una tubazione dell impianto stesso, può causare gravi danni ai beni protetti. per la loro attivazione, si devono verificare due condizioni sequenziali: intervento dell impianto di rivelazione incendio ed apertura di uno o più erogatori. (11.4 EN12845) Copyright All rights reserved. 8

9 IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ATTIVA ALTERNATIVI A DILUVIO AD UMIDO A SECCO Rilevatori di temperatura Linea di rilevazione pneumatica ACQUA ARIA ARIA ESTATE (11.3 EN12845) INVERNO Un impianto a diluvio è un impianto ad acqua con erogatori o frazionatori aperti, comandati da un impianto automatico di rivelazione incendi o una rete di tubazioni a secco con erogatori pilota coprente la stessa area, che provoca automaticamente l'apertura di un'unica valvola a diluvio con conseguente scarica d'acqua contemporanea da tutti gli erogatori o frazionatori (Incendi di vaste proporzioni) (FM, NFPA15, RINA) Copyright All rights reserved. 9

10 NORMATIVA ANTINCENDIO Agosto 2015 UNI EN Versione italiana del marzo Copyright All rights reserved. 10

11 UNI EN Copyright All rights reserved. 11

12 UNI EN PREMESSE Perchè UNI EN 12845? Come mai questa normativa è lo standard di riferimento per gli impianti antincendio ad acqua? Sostituisce le vecchie UNI 9490 e UNI 9489, che erano i precedenti standard di riferimento per questa tipologia di impianti Tratta con relativa completezza e ricchezza di riferimenti tutti gli aspetti della materia e per tutta la vita dell impianto, ed è riconosciuto come standard di qualità e garanzia di buona tecnica per gli impianti antincendio ad acqua Nata in ambito europeo con lo scopo di uniformare le varie norme, in Italia è stata completamente recepita, mentre in alcuni altri Paesi non soggetti viene preso come riferimento, visto il suo carattere «più restrittivo» rispetto a molte altre normative di settore (anche se non tutte) Copyright All rights reserved. 12

13 UNI EN SCOPO E CAMPO DI UTILIZZO ( 1 & 5) Qual è lo scopo di applicazione di UNI EN 12845? Lo scopo è di specificare i requisiti e dettare le linee guida per la progettazione, installazione e manutenzione degli impianti fissi sprinkler di nuova costruzione o in caso di modifiche sostanziali (trasformazione o ampliamento della dimensione tipica oltre il 50% dell originale, ove non diversamente definito) Limitazioni di impiego Pressione massima di impianto 12 bar (Appendice E) Differenza di quota tra sprinkler più basso e più alto 45 m (Appendice E) Non si applica a sistemi spray e sistemi a diluvio Eccezioni Locali ove è molto basso il rischio di incendio (servizi igienici, vani scala chiusi...) Luoghi con presenza di materiali che reagiscono con l acqua, o dove in generale l acqua può rappresentare un pericolo Copyright All rights reserved. 13

14 Copyright All rights reserved UNI EN L IMPIANTO SPRINKLER L impianto sprinkler è un sistema automatico di rivelazione e di estinzione incendi, concepito per intervenire tempestivamente contro il focolaio quando è ancora in fase iniziale. Particolarmente efficace per casi in cui l espansione dell incendio è molto rapida, consente alle squadre di soccorso di intervenire in tempo massimizzando le probabilità di spegnimento.

15 UNI EN ALIMENTAZIONI IDRICHE (8) Cos è la durata? Le reti di alimentazione idrica, devono essere in grado di fornire automaticamente almeno le condizioni di pressione e portata richieste all impianto. Durate minime LH OH HHP HHS 30 min 60 min 90 min 90 min Copyright All rights reserved. 15

16 UNI EN ALIMENTAZIONI IDRICHE (9) Acquedotto Serbatoio di accumulo Sorgente inesauribile Serbatoio in pressione Deve essere provvisto di pressostato di minima con allarme, per rilevare un calo di pressione sotto il minimo stabilito Si possono installare delle pompe di surpressione Se a capacità completa va dimensionato secondo la classe di rischio (o per precalcolati) e riempimento in 36 h Se a capacità ridotta (rispettare capacità minima) Se esiste rischio gelo, serve 1 m d acqua in più nella vasca La progettazione deve tenere conto della possibilità di siccità e gelo Va prevista una camera di sedimentazione, con opportuna condotta di alimentazione e dispositivo di vagliatura Protezione da luce e da vento Dedicato al sistema sprinkler e/o al sistema a spruzzo d acqua Deve essere ubicato in posizione facilmente accessibile Il volume dell aria deve essere almeno 1/3 del totale e la sua pressione inferiore a 12 bar Copyright All rights reserved. 16

17 UNI EN ALIMENTAZIONI IDRICHE SINGOLE Acquedotto Acquedotto con 1 o più pompe di surpressione Serbatoio a pressione (solo per LH e OH1) Serbatoio a gravità Serbatoio di accumulo con 1 o più pompe Sorgente inesauribile con 1 o più pompe Qtot = 100% Q pompa Qtot = 100% Q pompa 1 Duty e 1 Stand by Copyright All rights reserved. 17

18 UNI EN ALIMENTAZIONI IDRICHE SINGOLE SUPERIORI Acquedotto alimentato da entrambe le estremità Serbatoio a gravità senza pompa di surpressione Serbatoio di accumulo con 2 o più pompe Sorgente inesauribile con 2 o più pompe Q 100% Q 100% Q 50% Q 50% Q 50% 1 D + 1 Stand by 2 D + 1 Stand by Maggiore affidabilità Copyright All rights reserved. 18

19 UNI EN ALIMENTAZIONI IDRICHE DOPPIE + + Le alimentazioni idriche doppie consistono in due alimentazioni singole (o singole superiori) in cui ogni alimentazione è indipendente dall altra. Ciascuna di esse deve essere in grado di soddisfare autonomamente le prestazioni richieste di pressione e di portata. + Massima affidabilità Copyright All rights reserved. 19

20 UNI EN ALIMENTAZIONI IDRICHE COMBINATE Le alimentazioni idriche combinate devono essere alimentazioni idriche singole superiori o doppie, progettate per alimentare più di un impianto fisso antincendio, come per esempio nel caso di installazioni combinate di idranti, naspi e sprinkler. Le alimentazioni combinate devono soddisfare le seguenti condizioni: i sistemi devono essere calcolati integralmente l alimentazione deve essere in grado di fornire la somma delle massime portate calcolate simultanee richieste da ciascun sistema. Le portate devono essere adeguate fino alla pressione dell impianto che ne richiede maggiormente; la durata dell alimentazione non deve essere inferiore a quanto richiesto per l impianto che ne richiede maggiormente; tra l alimentazione idrica e i sistemi devono essere installate tubazioni di collegamento doppie. Alcune nazioni non consentono che gli impianti sprinkler vengano alimentati mediante alimentazione combinata. Copyright All rights reserved. 20

21 D.M. 20/12/2012 SCELTA DELL ALIMENTAZIONE IDRICA Il decreto indica, per le varie attività, l alimentazione idrica da scegliere, sia nel caso di impianto sprinkler sia nel caso di rete idranti (e la tipologia di protezione da prevedere, se esterna e/o interna). Copyright All rights reserved. 21

22 UNI EN POMPE ( 10.1) Tipi di pompe ammesse dalla normativa T I P O L O G IA Pompe centrifughe orizzontali normalizzate Pompe sommerse Pompa verticale a flusso assiale nel gergo dette: «Vertical turbine» o «pompe a gambo con giranti immerse» Copyright All rights reserved. 22

23 MOTORI PER POMPE (DEL TIPO GIUNTO-BASAMENTO) elettrici Le pompe possono essere azionate da motori Tutti i motori ruotano alla velocità nominale di 3000 rpm diesel La trasmissione è diretta (senza riduttori di velocità) I motori sono scelti secondo il criterio della massima potenza assorbita dalla pompa quando NPSH = 16 m e possono funzionare in continuo a pieno carico secondo ISO 3046 (curva NA-potenza continua con sovraccarico 10%) Caratteristiche costruttive dei motori diesel impiegati da DAB: motore ad iniezione diretta raffredato ad acqua (radiatore a circuito chiuso, scambiatore di calore) la cinghia di azionamento dell eventuale ventola è doppia il serbatoio di combustibile è dimensionato per funzionare 6 ore (rischio alto) Copyright All rights reserved. 23

24 CURVE DI POTENZA Per la scelta del motore adeguato si valuta l assorbimento di potenza in base ai seguenti punti della normativa: a) Per le pompe con curve caratteristiche di potenza senza sovraccarico, la massima potenza richiesta al picco della curve di potenza H mt N kw Q m3/h Copyright All rights reserved. 24

25 CURVE DI POTENZA b) Per le pompe con curve caratteristiche di potenza crescenti, la potenza massima per qualsiasi condizione di carico della pompa, dalla portata nulla alla portata corrispondente ad un NPSH richiesto della pompa uguale a 16 m o alla massima pressione di aspirazione più 11 m quale sia la maggiore. H mt H mt NPSH m 16 NPSH m 11 N kw N1 N kw N2 Q m3/h Q m3/h Copyright All rights reserved. 25

26 DIMENSIONAMENTO DEI MOTORI I motori sono scelti secondo il criterio NPSH r = 16 m poiché la curva di potenza è crescente P 2 [kw] H [m] 83,5 NPSH r [m] 75 Taglia del motore scelto per gruppo EN con KDN /240: P 2 = 90 [kw] > 83,5 [kw] Q [m 3 /h] Copyright All rights reserved. 26

27 GIUNTO SPAZIATORE Le pompe orizzontali giunto-basamento sono dotate di giunto spaziatore elastico tra il motore e la pompa, in modo che: entrambi possano essere smontati in modo indipendente per la manutenzione le parti interne della pompa siano sostituite senza influenzare le tubazioni di aspirazione o di mandata; a questo scopo le pompe con aspirazione assiale devono avere la parte rotante estraibile dal lato motore (back pull-out) la caratteristica elastica del giunto evita la trasmissione di vibrazioni dal motore alla pompa e compensa piccoli disallineamenti (particolarmente utile per potenze alte) Copyright All rights reserved. 27

28 CURVE CARATTERISTICHE DELLE POMPE I D RA U LI C A La pompa deve avere una curva stabile (prevalenza massima coincidente con quella a portata nulla) EN12845 Maggio 2009 EN12845 Agosto 2015 Le pompe degli sprinkler devono essere conformi alla norma Europea pertinente. Quale? Se si fa riferimento alla EN è ancora un draft allo studio e in fase di consultazione.finchè non è emenata dal CEN non possiamo considerarla divulgata ufficialmente. Copyright All rights reserved. 28

29 INSTALLAZIONE A PIÙ POMPE Le pompe devono avere curve caratteristiche compatibili H mt H mt Q m3/h Q m3/h H mt H mt Q m3/h Q m3/h Copyright All rights reserved. 29

30 INSTALLAZIONE A PIÙ POMPE Numero di pompe installate RIPARTIZIONE DELLA PORTATA TOTALE (Q) 1 100% Q Q p1 Q p2 Q p_riserva 2 100% Q 100% Q 3 50% Q 50% Q 50% Q Avvio pompa Avvio pompa Avvio pompa = 0,8 H progetto = 0,6 H progetto < 0,6 H progetto Se è richiesta un alimentazione idrica con elevato grado di affidabilità: Aliment. superiore Aliment. doppia Max 1 motore elettrico Copyright All rights reserved. 30

31 INSTALLAZIONE A PIÙ POMPE Per le alimentazioni idriche superiori o doppie, vale la seguente relazione: Nei casi in cui più di una pompa è installata, non più di una deve essere azionata da motore elettrico Copyright All rights reserved. 31

32 CONDIZIONI DI ASPIRAZIONE: CAVITAZIONE E NPSH NPSH r : Net Positive Suction Head richiesto L'NPSH indica la pressione assoluta che deve esistere all'ingresso della pompa affinché non insorgano fenomeni di cavitazione nel circuito. Viene determinato sperimentalmente ed è un parametro della pompa. NPSH d : Net Positive Suction Head disponibile Rappresenta l energia messa a disposizione dall impianto alla flangia di aspirazione riferita alla tensione di vapore del liquido. Parametro calcolabile in base alle caratteristiche dell impianto. NPSH NPSH d = p b p v ρg z 1 Δh Nel caso di serbatoio aperto pb = 1,033 kg/cm2 e pertanto pb/ρg = 10,33 m c.a. pb: pressione agente sul pelo libero dell acqua [m.c.a.] pv : tensione di vapore del liquido in funzione della temperatura [m.c.a.] z1 : altezza di aspirazione [m] Δh : perdite di carico [m.c.a.] dalla parte dell aspirazione Copyright All rights reserved. 35

33 TUBAZIONE DI ASPIRAZIONE La tubazione di aspirazione,comprese tutte le valvole e raccordi, deve essere progettata in modo da assicurare che l NPSH disponibile (NPSHd) (calcolato alla massima temperatura prevista dell acqua) all ingresso della pompa superi l NPSH richiesto (NPSHr) di almeno 1 mt alla portata massima della pompa come indicato nel prospetto 14. H mt 10,33 cavitazione NPSHd 5,5 NPSHr 4,5 Q m3/h NPSH d NPSH r Copyright All rights reserved. 36

34 CARATTERISTICA DELLA PRESTAZIONE 10.7 SISTEMI PRECALCOLATI Sistemi precalcolati: LH e OH Le caratteristiche dei sistemi precalcolati devono essere conformi al prospetto 16 Sistemi precalcolati: HHP e HHS denza sprinkler all interno degli scaffali La portata e la pressione nominale della pompa devono essere conformi al punto La pompa deve essere in grado di fornire il 140 % di questa portata ad una pressione non minore del 70% della pressione alla portata di progetto della pompa H mt 100% 70% 100% 140% Q m3/h Copyright All rights reserved. 41

35 CARATTERISTICA DELLA PRESTAZIONE 10.7 SISTEMI CALCOLATI INTEGR. Portata e prevalenza di progetto per l impianto generalmente non coincidono con le prestazioni effettive della pompa!!! l area operativa idraulicamente più sfavorevole è quella che richiede la più alta pressione di alimentazione idrica,misurata alla stazione di controllo, per fornire la densità di progetto specificata L area operativa idraulicamente più favorevole è quella dove, per una data pressione di alimentazione idrica, la densità di progetto erogata è massima. Copyright All rights reserved. 42

36 UNI EN ELETTROPOMPE ( 10.8) Devono avere alimentazione disponibile in ogni momento, dedicata esclusivamente al gruppo di pompaggio e proveniente da quadro principale (situato in compartimento antincendio dedicato) a monte dei servizi del fabbricato Protette con con fusibili ad alta capacità di rottura (devono resistere 20 s) I cavi devono essere protetti da fuoco e da danni meccanici (REI 60), dimensionati per il 150% della corrente massima possibile Il quadro di controllo pompa deve essere in grado di: avviare automaticamente il motore quando riceve un segnale dai pressostati avviare manualmente il motore arrestare il motore solamente mediante azionamento manuale monitorare le funzioni della ( Appendice I), e in particolare: disponibilità dell alimentazione elettrica al motore, controllo presenza fasi, richiesta di avviamento pompa, pompa in funzione, mancato avviamento Copyright All rights reserved

37 UNI EN MOTOPOMPE ( 10.9) Le pompe orizzontali devono avere una trasmissione diretta L autonomia di combustibile deve garantire almeno: LH 3 h OH 4 h HH 6 h Il flusso del combustibile deve essere assicurato Il motorino di avviamento deve essere alimentato con tensione 12 V garantita da almeno 2 batterie dedicate a ciascuna motopompa È obbligatorio corredare il motore con kit di parti di ricambio Il quadro di controllo pompa deve essere in grado di: avviare automaticamente il motore quando riceve un segnale dai pressostati avviare manualmente il motore i due sistemi devono essere indipendenti (eccetto batterie e motorino d avv.) arrestare il motore solamente mediante azionamento manuale monitorare le funzioni della ( Appendice I), e in particolare: disponibilità dell alimentazione elettrica al motore, controllo presenza fasi, richiesta di avv. pompa, pompa in funzione, mancato avviamento, guasto quadro di controllo Deve essere eseguito un collaudo di durata 1,5 h Copyright All rights reserved. 45

38 UNI EN POMPA DI MANTENIMENTO PRESSIONE ( ) La sua installazione è: Opzionale, per evitare la partenza della pompa principale Le prestazioni richieste sono: Prevalenza superiore alla pressione di partenza della pompa principale Portata inferiore alla richiesta di anche uno solo degli erogatori Copyright All rights reserved

39 POMPE DI MANTENIMENTO PRESSIONE (PILOTA, JOCKEY) Piccole perdite di acqua nell impianto Inutili ripartenze della pompa principale I gruppi possono essere corredati di una pompa di mantenimento pressione, già preselezionata nell offerta a catalogo (tipo autoadescante orizzontale o multistadio verticale in base alla prevalenza richiesta). La pompa pilota è lavora con una pressione di ripartenza superiore a quella di avviamento pompe principali e si arresta al ripristino della pressione nell impianto. La pompa pilota non è soggetta nè ai requisiti di NPSH = 16, nè richiede il giunto spaziatore, in quanto non è pompa principale. Copyright All rights reserved. 47

40 VISTA D ASSIEME GRUPPO ELETTROPOMPA Parte idraulica mandata Quadro elettrico pompa pilota 2 pressostati avviamento pompa Quadro elettropompa Elettropompa KDN con giunto spaziatore Tronchetto cono aspirazione Elettropompa pilota Piedini di regolazione Per dimensioni e ulteriori specifiche tecniche Copyright All rights reserved. 48

41 VISTA D ASSIEME GRUPPO MOTOPOMPA Parte idraulica mandata 2 pressostati avviamento pompa Quadro elettrico Giunto antivibrante Giunto elastico spaziatore Motore Diesel Serbatoio gasolio Tronchetto cono aspirazione Batterie avviamento Piedini antivibranti Per dimensioni e ulteriori specifiche tecniche Copyright All rights reserved. 49

42 SCHEMA IDRAULICO CONFIGURAZIONE SOTTOBATTENTE Copyright All rights reserved. 50

43 SCHEMA IDRAULICO CONFIGURAZIONE SOPRABATTENTE Copyright All rights reserved. 51

44 CONFIGURAZIONE IDRAULICA TIPICA DI MANDATA (GRUPPO ELETTRICO) Attacco per vaso di espansione (pompa pilota) Collettore di mandata Valvola a farfalla Kit pressostati (avvio pompa) Attacchi per serbatoio adescamento e ricircolo Valvola di ritegno Pressostato pompa in moto Tronchetto cono aspirazione (Opzionale) Tronchetto divaricatore Aspirazione pompa principale Copyright All rights reserved. 52

45 CONFIGURAZIONE IDRAULICA TIPICA DI MANDATA (GRUPPO DIESEL) Attacco per vaso di espansione (pompa pilota) Collettore di mandata Valvola a farfalla Kit pressostati (avvio pompa) Attacchi per serbatoio adescamento e ricircolo Valvola di ritegno Giunto antivibrante Tronchetto cono aspirazione (Opzionale) Tronchetto divaricatore Aspirazione pompa principale Copyright All rights reserved. 53

46 POMPE DI SUPERFICIE: GIUNTI ANTIVBRANTI Giunto antivibrante in mandata Giunto antivibrante in aspirazione Cono di aspirazione Copyright All rights reserved. 54

47 CONFIGURAZIONE IDRAULICA TIPICA DI MANDATA (GRUPPO SOMMERSO) Vaso di espansione (pompa pilota) Collettore di mandata Valvola a farfalla Pressostato pompa pilota Kit pressostati (avvio pompa) Attacco pompa pilota Valvola di ritegno Mandata pompa principale Pressostato pompa in moto Copyright All rights reserved. 55

48 POMPE SOMMERSE: CATALOGO SPECIFICO PER GRUPPI A NORMA Copyright All rights reserved

49 POMPE SOMMERSE: SCHEMA TIPICO DI IMPIANTO GLOBALE Copyright All rights reserved. 57

50 POMPE SOMMERSE: SCHEMA TIPICO DI IMPIANTO FUORI VASCA Copyright All rights reserved. 58

51 ACCESSORI (1/5) Copyright All rights reserved. 59

52 ACCESSORI (2/5) Copyright All rights reserved. 60

53 ACCESSORI (3/5) Copyright All rights reserved. 61

54 ACCESSORI (4/5) Copyright All rights reserved. 62

55 ACCESSORI (5/5) Copyright All rights reserved. 63

56 KIT MISURATORE DI PORTATA: ASSEMBLAGGIO Ritorno alla vasca o a perdere Copyright All rights reserved. 64

57 KIT MISURATORE DI PORTATA: INSTALLAZIONE Prolunga Collettore di mandata Tubo di scarico Prolunga Flussimetro Valvola a farfalla Piede di appoggio Pompa principale Copyright All rights reserved. 65

58 QUADRI ELETTRICI DI CONTROLLO QUADRO DI CONTROLLO ELETTROPOMPA (EGE) QUADRO DI CONTROLLO MOTOPOMPA (EGDE) Centralina di controllo con: Display esteso Misurazione tensione [V] Misurazione corrente [A] Spie di segnalazione Pulsante start Pulsante stop Test spie Pulsante di avviamento manuale di emergenza con coperchio frangibile Centralina di controllo con: Display esteso Misurazione tensione [V] Misurazione corrente [A] Contagiri Spie di segnalazione Controllo ivello gasolio Pulsante start Pulsante stop Test spie Copyright All rights reserved. 66

59 QUADRI ELETTRICI DI CONTROLLO FUNZIONI ELETTRICHE Per ogni pompa è previsto un quadro di comando indipendente, situato nello stesso locale dove sono situate le pompe (fanno eccezione di gruppi con pompe sommerse). L alimentazione per il quadro di controllo della pompa deve essere dedicata esclusivamente al gruppo di pompaggio. I cavi devono essere protetti contro il fuoco e i danni meccanici. I quadri elettrici delle pompe sono in grado di: avviare le pompe automaticamente tramite i due pressostati, o con comando manuale arrestare le pompa manualmente (se configurati UNI EN 12845) o automaticamente dopo 20 minuti dal raggiungimento setpoint (se configurati UNI 10779) avviare le pompe se l acqua del serbatoio adescamento scende sotto 2/3 del livello massimo (configurazione soprabattente) segnalare lo stato di marcia a secco, senza per questo arrestare la macchina Copyright All rights reserved. 67

60 ALIMENTAZIONE QUADRO ELETTRICO DI CONTROLLO L alimentazione al quadro di comando e controllo della pompa deve servire solamente il gruppo di pompaggio e deve essere separata da tutti gli altri collegamenti. Dove è consentito, l alimentazione al quadro di comando della pompa deve essere effettuata a monte dell'interruttore principale (subito dopo il gruppo di misura) Dove questo non è consentito, deve essere effettuata tramite un collegamento preso a valle dell'interruttore principale (questa seconda possibilità non era prevista dalla UNI 9490, e comunque è decisamente meglio non seguirla). Fornitura BT Gruppo di misura Gruppo di misura Copyright All rights reserved. 68

61 ALIMENTAZIONE QUADRO ELETTRICO DI CONTROLLO I fusibili della linea di alimentazione del quadro di controllo devono essere ad alta capacità di rottura ed in grado di reggere la corrente di avviamento per un periodo non inferiore ai 20 s (anche la UNI 9490 prevedeva i fusibili, anzi vietata addirittura l uso dei magnetotermici, anche se poi, la situazione si è normalizzata). Per la protezione delle linee la norma UNI ammette solo l uso di fusibili, in contrasto con quanto ammesso dalle norme CEI che ammettono, come si sa, anche altri dispositivi di protezione. (CEI 64-8). L uso consolidato di interruttori magnetotermici non dovrebbe, a buona tecnica e a buon senso, essere messa in discussione. A proposito di protezione, è estremamente importante sottolineare che le linee di alimentazione delle pompe antincendio devono essere protette contro il cortocircuito e contro i contatti indiretti, ma allo scopo di salvaguardare il più possibile la continuità dell alimentazione (anche a scapito della sopportazione di un possibile sovraccarico, che è sempre meglio della disalimentazione della linea) è preferibile non proteggere contro il sovraccarico. Copyright All rights reserved. 69

62 QUADRO PER ELETTROPOMPA CARATTERISTICHE FUNZIONALI Il quadro elettropompa è munito di: Voltmetro Amperometro Pulsanti di marcia ed arresto Dispositivo di segnalazione presenza tensione Pulsante di test spie di segnalazione Selettore AUT 0 MAN Dispositivo segnalazione guasto ausiliari Fusibili (il salvamotore non è ammesso) Contattori in classe AC-3 (> cicli annuali di manovra) Spie di segnalazione Le segnalazioni d allarme remotizzabili in locale presidiato sono: presenza tensione/fase richiesta avviamento pompa pompa in moto mancato avviamento Sistemi di avviamento: Fino 7,5 kw Avviamento diretto Oltre 7,5 kw Avviamento stella-triangolo Copyright All rights reserved. 70

63 QUADRO PER MOTOPOMPA CARATTERISTICHE FUNZIONALI Il quadro motopompa è munito di: 2 Voltmetri 2 Amperometri Contagiri Pulsanti di marcia Pulsante di avvio emergenza Pulsante di arresto (blocco gasolio) 2 Caricabatterie Pulsante di test spie di segnalazione Selettore AUT 0 MAN Dispositivo segnalazione guasto ausiliari Uscita per alimentazione scaldiglia olio (230 V 350 W) Contattori in classe AC-3 (> cicli annuali di manovra) Spie di segnalazione Le segnalazioni d allarme remotizzabili in locale presidiato sono: Selettore non in AUTOMATICO richiesta avviamento pompa pompa in moto (rilevato da sensore di rotazione a bordo motore) mancato avviamento Batterie guaste Livello gasolio basso (riserva) Guasto quadro motopompa Sistema di avviamento: Fino a 6 tentativi di avviamento del motore alternati sulle due batterie Copyright All rights reserved. 71

64 QUADRO SEGNALAZIONE ALLARMI CSR-1: VISTA ESTERNA Tasti di navigazione pagine display Avvisatore acustico (autonomia batteria 20 h) Tasti di tacitazione e test Indicazioni luminose: sprinkler, drenaggio, connessioni,... Indicazioni luminose quadri monitorati: elettropompe/motopompe Display riassuntivo stato impianto: allarmi, dati di funzionamento, ecc. Copyright All rights reserved. 72

65 PANORAMICA PRODOTTI Copyright All rights reserved. 73

66 GAMMA PRODOTTI Tipologia di pompa Motore elettrico Motore diesel Potenza max. [kw] Portata [mc/h] Prevalenza [m] Pompa monostadio orizzontale a basamento con giunto spaziatore Pompa verticale immersa a flusso assiale Pompa sommersa Copyright All rights reserved. 74

67 MARCATURA CE E CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ ALLA NORMA Copyright All rights reserved. 75

68 ESEMPIO DI SELEZIONE (2 KDN /250 + JOCKEY) OPZIONE 1: KDN /250 (37 kw) DATI DI PROGETTO: Protezione a idranti esterni per struttura sanitaria con 150 posti letto (4 idranti DN l/min cadauno) Alimentazione idrica singola superiore (in quanto >100 posti letto) Portata Q = 80 m 3 /h Prevalenza = 70 m OPZIONE 2: KDN /240 (55 kw) Il software offre più modelli che soddisfino il punto di lavoro. La scelta finale va fatta manualmente ove vi siano più prodotti adeguati. Copyright All rights reserved. 76

69 ESEMPIO DI SELEZIONE (2 KDN /250 + JOCKEY) Copyright All rights reserved. 77

70 RICERCA DEL PRODOTTO CORRETTO CON DNA ON-LINE DATI DI PROGETTO: Edificio protetto esternamente da 6 idranti DN 70 (300 l/min) Elettropompa + Motopompa + pompa pilota Portata Q = 108 m 3 /h Prevalenza = 82 m Pompe principali KDN / kw Pompa pilota Prevalenza max. = 97 m Copyright All rights reserved. 78

71 ESEMPIO DI APPLICAZIONE CON STOCCAGGIO ESTERNO INSTALLAZIONE A OLEGGIO (NO) Protezione sprinkler di un magazzino verticale classe di pericolo HHS3 Configurazione idraulica: 2 motopompe + jockey con installazione sottobattente in locale tecnico adiacente alla riserva idrica esterna Portata Q = 260 m 3 /h Prevalenza = 65 m Copyright All rights reserved. 79

72 UNI EN MANUTENZIONE ( 20) Per un efficace manutenzione degli impianti, è necessario: Disporre di materiale di scorta: Kit di manutenzione per motori diesel (filtri, cinghie, raccordi, ugelli iniettori) Sprinkler: LH 6 unità OH 24 unità HH 36 unità Svolgere un programma di ispezione e controllo (da parte dell utente): Settimanale (manometri e livelli acqua, prova motori) Mensile (batterie) Svolgere un programma di assistenza e manutenzione (da parte di ditta autorizzata) Trimestrale (componeneti idraulici: alimentazione idrica, valvole, flussostati) Semestrale (valvola d allarme per imp. a secco) Annuale (prestazioni pompa) Triennale (accumuli, valvole) Decennale (riserve idriche) Riportare, nell apposito registro dei controlli, tutte le attività svolte Copyright All rights reserved. 80

73 GRAZIE PER L ATTENZIONE DAB Pumps S.p.A. Copyright All rights reserved. 81

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