P.S.R REGIONE MOLISE

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1 P.S.R REGIONE MOLISE MISURA 19 APPROCCIO LEADER - SSL STRATEGIA DI SVILUPPO LOCALE PARTECIPATA 1 M19 Aree rurali M19 - BASE GIURIDICA Regolamento (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), art Regolamento (UE) n. 1303/2013, recante disposizioni comuni sul FESR, sul FSE, sul Fondo di coesione, sul FEASR e sul FEAMP, art Allegato I, Parte I, punto 8(2)(e)(17), del Regolamento (UE) di esecuzione n. 808/2014 recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) 1305/2013 1

2 Nel periodo di programmazione tutte le politiche dell Unione, PAC (Politica Agricola Comunitaria) compresa, sono chiamate a dare il loro contributo, ciascuna per le proprie caratteristiche, al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europa Il Quadro Strategico Comune (QSC), che esprime la visione strategica dell UE per l utilizzo dei fondi FESR, FSE, FEASR e FEAMP nel periodo , definisce Obiettivi Tematici e nell ambito del FEASR 6 Priorità derivanti proprio dagli obiettivi della Strategia Europa Sulla base degli orientamenti strategici del QSC, ciascun Stato membro ha sviluppato la strategia nazionale per l utilizzo dei Fondi del QSC (stesura dell Accordo di partenariato), strategia che trova oggi attuazione nei Programmi Regionali (PSR e POR) 2

3 Una sottosezione dell Accordo di Partenariato, è stata riservata allo strumento dello sviluppo territoriale e al Community Led Local Development () che, prevede il coinvolgimento attivo delle comunità locali (principio del bottom-up) per offrire una risposta alle complesse sfide territoriali mediante un approccio integrato Il Community-led local development () è uno strumento normato dai regolamenti comunitari per perseguire finalità di sviluppo locale integrato su scala sub-regionale con il contributo prioritario delle forze locali Con il gli attori locali si associano in una partnership di natura mista(pubblico-privata) e affidano un ruolo operativo (gestionale e amministrativo) al Gruppo di Azione Locale Il GAL elabora un PSL - Piano di Sviluppo Locale per tradurre gli obiettivi in azioni concrete dotandosi di una struttura tecnica in grado di effettuare tali compiti 3

4 Pertanto, secondo quanto stabilito dall art. 32 del Reg. UE 1303/2013 () ed in linea con l Accordo nazionale di Partenariato, lo sviluppo locale di tipo partecipativo è quindi concepito tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità locali La Regione Molise definisce la sua idea di sviluppo locale di tipo partecipativo: - Attuato su territori classificati come aree rurali D, con popolazione non inferiore a abitanti né superiore a abitanti, comprendente integralmente i territori di TRE o PIU Comuni CONTIGUI; - Gestito da GAL composti da rappresentati degli interessi socioeconomici locali sia pubblici che privati; -Realizzato attraverso strategie territoriali di sviluppo locale integrate e multisettoriali, intese come un INSIEME coerente di operazioni rispondenti a obiettivi e bisogni locali, SOSTENIBILE e INCLUSIVA -> Piano di Sviluppo Locale - concepito tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità locali Per la Regione Molise quindi costituiscono la peculiarità fondamentale del LEADER e il valore aggiunto più importante che tale approccio conferisce alle politiche di sviluppo rurale le seguenti attività a) animazione dei territori rurali e la conseguente b) programmazione dal basso con il coinvolgimento delle comunità degli interventi necessari alla loro rivitalizzazione e al loro sviluppo 4

5 la Regione Molise intende continuare a sostenere i GAL (Gruppi di Azione Locale rappresentativi dei partenariati pubblici/privati locali) aprendo a nuovi partenariati al fine di creare ambiti di interventi più omogenei ed adeguati agli strumenti e alle risorse disponibili ( per PSL e per gestione e animazione) e orientamenti della strategia di sviluppo La Regione Molise ha evidenziato che la Misura 19 deve contribuire al raggiungimento degli Obiettivi PSR: PRINCIPALMENTE : Priorità 6 -Focus area 6B Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali : favorire la realizzazione di azioni innovative di sistema nella erogazione di servizi essenziali alle popolazioni rurali; organizzare e valorizzare il patrimonio storico, culturale, architettonico e ambientale delle aree rurali; sostenere strategie di sviluppo locale indirizzate alle filiere locali (agricole, energetiche,turistiche) integrando operatori appartenenti a settori tradizionalmente distinti; sostenere strategie per l inclusione sociale favorendo la partecipazione degli attori locali nello sviluppo di servizi innovativi di prossimità anche attraverso la diversificazione delle economie locali e orientamenti della strategia di sviluppo Obiettivi secondari Fabbisogno 4 Favorire la creazione, la ripresa e lo sviluppo di micro e piccole imprese nelle aree rurali Priorità/aspetti specifici Fabbisogno 11 Incoraggiare dinamiche collettive tra le aziende agricole e nel territorio Fabbisogno 12 Sviluppare i mercati locali, le filiere corte e favorire la diversificazione aziendale Fabbisogno14 Migliorare i sistemi di gestione collettiva delle risorse naturali e della risorsa idrica Fabbisogno 15 Rafforzare gli strumenti di governance e di innovazione del territorio Priorità 1 e Priorità 2 implementando i seguenti interventi: a. sul capitale umano b. sul miglioramento delle strutture rurali 5

6 e il processo decisionale ll GAL dovrà essere composto dai rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati, nei quali, a livello decisionale, né le autorità pubbliche, né alcun singolo gruppo di interesse rappresentano più del49%degliaventidirittoalvoto e le scelte importanti I GAL hanno la responsabilità di scegliere e definire gli strumenti di programmazione più idonei al raggiungimento degli obiettivi della propria SSL, attuando l INNOVAZIONE necessaria, intesa come una forte azione di cambiamento e di accelerazione per lo sviluppo locale, legata sempre più al concetto di integrazione di strumenti, progetti e risorse presenti sul territorio e la costruzione della strategia di sviluppo La Strategia di Sviluppo Locale si articolerà (il lavoro che ci aspetta nelle prossime settimane) in: a. definizione dell area geografica e della popolazione interessata nel rispetto delle prescrizioni (min e territori contigui) b. analisi dei bisogni e delle potenzialità dell area c. descrizione della strategia e degli obiettivi d. descrizione del coinvolgimento della comunità locale 6

7 e la costruzione della strategia di sviluppo e. un PSL (Piano di Sviluppo Locale) che dimostri come gli obiettivi si traducano in azioni concrete f. meccanismi di gestione, monitoraggio e valutazione del piano di azione g. il piano finanziario, con l allocazione di ciascun Fondo e gli Ambiti Tematici della SSL - Gli obiettivi che ciascuna SSL perseguirà saranno finalizzati a precisi ambiti tematici - I GAL sceglieranno gli AT - Ambiti Tematici di intervento per i rispettivi PSL intorno ai quali viene sviluppata la strategia (min 2 max 4) Nella definizione della Strategia Locale e del PSL si dovranno privilegiare interventi Innovativi(processo, prodotto, organizzazione) Coerenti con l analisi SWOT e fabbisogni Integrati con altre politiche territoriali europee, nazionali e regionali e la sfida del Piano di Sviluppo Locale La misura 19 NONdescrive le specifiche azioni di attuazione delle strategie, bensì fornisce gli indirizzi e gli strumenti per la loro definizione da parte dei GAL attraverso il Piano di Sviluppo Saranno le comunità attraverso la partecipazione diretta alle scelte a individuare iniziative di potenziamento delle identità territoriali singole nella logica di una valorizzazione sistemica dell area 7

8 e il PAL Piano di Sviluppo Locale Il Piano di Sviluppo Locale deve tradurre gli obiettivi della SSL in azioni concrete, attraverso il finanziamento di un insieme coerente di operazioni rispondenti a obiettivi e bisogni locali Ogni soggetto interessato (pubblico e/o privato) potrà beneficiare di questi finanziamenti partecipando ai Bandi che verranno pubblicati e che attuano la SSL e l «INNOVAZIONE» Nel contesto SSL, l'innovazione non comporta necessariamente ricerca e sviluppo ad alto livello, né nuove tecnologie, ma è strettamente connesso a COSA IL GAL VUOLE CAMBIARE!!! Le risorse finanziarie di conseguenza devono concentrarsi su quelle azioni, che esercitano un effetto moltiplicatore sullo sviluppo locale, che affrontino i problemi e le opportunità in modo nuovo al fine di scaturire SOLUZIONI DI PIÙ LUNGO PERIODO!!! Misure e Azioni Le azioni/misure del PSL sono attivate dai GAL, sulla base delle seguenti formule applicabili: - bando pubblico GAL - regia GAL* nel rispetto art. - Gestione diretta GAL 49 del Reg 1305 * La regia Gal è finalizzata a situazioni caratterizzate da progettualità complesse ed integrate aventi finalità a ricaduta pubblica (es. sentieristica turisti ecc. ) 8

9 Misure e Azioni Il bando pubblico è lo strumento privilegiato per l attuazione di interventi a ricaduta vasta e diffusa, ed è comunque vincolante in caso di azioni che costituiscono aiuti di Stato dotazione finanziaria La dotazione finanziaria della Sottomisura 19.2 è pari a Le spese di gestione e animazione (Sottomisura 19.4) non possono superare il 25% della spesa riconosciuta per SSL di cui 10% per attività animazione e 15% gestione. Per costi di gestione s intendono quelle per l esercizio delle attività per la durata della SSL 2014/2020 ex del PSR la struttura GAL deve esser composta: RAF, Personale segreteria, personale per istruttoria e controllo e personale per attività animazione l iter di selezione La selezione delle SSL avverrà mediante bando pubblico emanato dalla Regione Molise FASE 1- attua la sottomisura 19.1 ed è finalizzata a Raccogliere le candidature dei territori LEADER da parte delle Comunità Comprensoriali FASE 2- riservata ai soggetti che hanno partecipato positivamente alla fase 1 è finalizzata alla Presentazione del Piano di Sviluppo locale 9

10 Percorso per la COSTITUZIONE GAL - DEFINIZIONE GAL DA PSR: -..I gruppi di azione locale (GAL) sono partenariati pubblico-privato sul piano locale che si costituiscono in associazioni con personalità giuridica riconosciuta, disciplinate dagli artt del codice civile -L'associazione riconosciuta viene costituita mediante atto costitutivo che, ai sensi dell'art. 14 del Codice Civile, deve avere la forma di atto pubblico affinché l'associazione possa chiedere ed ottenere il riconoscimento da parte dello Stato ELEMENTI ATTO COSTITUTIVO -Ex.art. 16 c.c.: a. denominazione; b. lasede; c. loscopo; d. il patrimonio; e. le norme sull'amministrazione; f. i diritti, gli obblighi e le condizioni di ammissione degli associati g. PATRIMONIO ELEMENTI ATTO COSTITUTIVO IL PATRIMONIO: deve essere sufficiente al raggiungimento dello scopo e può essere costituito da diritti reali su beni mobili o immobili. (Aspettiamo indicazioni dal Bando per la selezione Gal della Regione Molise) DOPO COSTITUZIONE l'associazione può acquisire il riconoscimento mediante l'iscrizione nel registro delle persone giuridiche istituito presso gli Uffici Territoriali del Governo (Prefettura) 10

11 Il riconoscimento della personalità giuridica produce due effetti in capo all'associazione: 1. l' autonomia patrimoniale perfetta, in base alla quale il patrimonio dell Ente resta distinto da quello degli associati e degli amministratori 2. la limitazione della responsabilità degli amministratori per le obbligazioni assunte per conto dell'associazione Le associazioni per svolgere le proprie attività sono dotate di una struttura interna M19 GAL STRUTTURA : ELEMENTI NECESSARI L'assemblea dei soci -> organo deliberativo dell'associazione a cui hanno diritto di partecipare tutti gli associati e deve essere convocata almeno una volta l'anno per approvare il bilancio ed ogni volta se ne ravvisi la necessità. L'organo amministrativo può essere costituito da un amministratore unico o da un consiglio di amministrazione e gestisce l'associazione in base alle prescrizioni della legge e dello statuto al fine di realizzare lo scopo e gli interessi dell'associazione. M19 GAL STRUTTURA : ELEMENTI FACOLTATIVI le associazioni possono prevedere: 1. l'organo di controllo; 2. il collegio dei probiviri o il comitato scientifico, disciplinati dallo statuto 11

12 Grazie per l attenzione 34 12

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