La valutazione di titoli e partecipazioni
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- Luisa Corti
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1 UNIVERSITA CATTANEO LIUC La valutazione di titoli e partecipazioni Autore: Docenti di contabilità CONTABILITA E BILANCIO - ANNO ACCADEMICO
2 TITOLI E PARTECIPAZIONI Definizione TITOLI quote di prestito emesse dallo Stato, da Enti pubblici o da società di capitali; attribuiscono al possessore la qualifica di creditore dell Ente o della società che li ha emessi (esempi: BOT, CCT, BTP, obbligazioni di enti territoriali e di società commerciali) quote del capitale di società; attribuiscono al possessore la qualifica di comproprietario della società che li ha emessi (esempi: azioni, quote azionarie) PARTECIPAZIONI 2
3 TITOLI E PARTECIPAZIONI Stato Patrimoniale società emittente DEBITI Stato Patrimoniale società acquirente TITOLI CAPITALE PARTECIPAZIONI 3
4 TITOLI E PARTECIPAZIONI Criteri di classificazione I titoli e le partecipazioni si possono distinguere in base alla natura e alla destinazione NATURA ENTE EMITTENTE RENDIMENTO SCADENZA DESTINAZIONE TITOLI Stato e altri enti pubblici; Enti privati e società Reddito fisso Breve periodo; Lungo periodo Investimento di breve periodo; Investimento di lungo periodo PARTECIPAZIONI Enti privati e società commerciali Reddito variabile Indeterminata Investimento di breve periodo; Investimento di lungo periodo 4
5 Classificazione dei titoli e delle partecipazioni secondo la normativa civilistica Nella distinzione tra titoli e partecipazioni il legislatore enfatizza la natura dell investimento. Quando passa alla classificazione delle voci in bilancio sposta l enfasi sulla destinazione. 5
6 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale Codice civile art Attivo, classe B) Immobilizzazioni III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l esercizio successivo: 1) partecipazioni in: a) imprese controllate; b) imprese collegate; c) imprese controllanti; d) altre imprese, (omissis) 3) altri titoli; 4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo. 6
7 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale Codice civile art Attivo, classe B) Immobilizzazioni III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l esercizio successivo: 1) partecipazioni in: a) imprese controllate; b) imprese collegate; c) imprese controllanti; d) altre imprese, (omissis) 3) altri titoli; società di cui si detiene la maggioranza assoluta dei voti esercitabili in un assemblea ordinaria o su cui si è comunque in grado di esercitare un influenza dominante grazie alla quota di partecipazione detenuta o in forza di particolari vincoli contrattuali 4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo. 7
8 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale Codice civile art Attivo, classe B) Immobilizzazioni III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l esercizio successivo: 1) partecipazioni in: a) imprese controllate; b) imprese collegate; c) imprese controllanti; d) altre imprese, (omissis) 3) altri titoli; società su cui si esercita un influenza notevole; l influenza notevole si presume quando nell assemblea ordinaria può essere esercitato almeno un quinto dei voti, ovvero un decimo se la società è quotata in borsa 4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo. 8
9 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale Codice civile art Attivo, classe C) Attivo circolante III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: 1) partecipazioni in imprese controllate; 2) partecipazioni in imprese collegate; 3) partecipazioni in imprese controllanti; 4) altre partecipazioni 5) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo; 6) altri titoli 9
10 TITOLI E PARTECIPAZIONI Classificazione Principi contabili internazionali IAS 1 Secondo lo IAS 1 Presentazione del bilancio, le voci dello stato patrimoniale devono essere distinte tra correnti e non correnti. Il contenuto minimale previsto dallo IAS 1 prevede che le attività finanziarie siano almeno distinte tra: Attività finanziarie Partecipazioni valutate con il criterio del patrimonio netto Crediti commerciali e altri crediti Cassa e disponibilità liquide equivalenti Attività possedute per la vendita e attività incluse nei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita in conformità all IFRS 5. 10
11 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale VALORE DI ISCRIZIONE Codice civile art ) le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, calcolato secondo il n. 1), ovvero al valore di realizzazione desumibile dall andamento del mercato, se minore; tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi. I costi di distribuzione non possono essere computati nel costo di produzione 11
12 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale VALORE DI ISCRIZIONE: COSTO D ACQUISTO Il costo di acquisto (o di sottoscrizione) del titolo è costituito dal prezzo pagato, al quale devono essere aggiunti i costi accessori (per esempio: commissioni di negoziazione, bolli, costi di intermediazione). 12
13 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale VALORE DI ISCRIZIONE: COSTO D ACQUISTO METODO DI CALCOLO DEL COSTO Il costo di acquisto si determina applicando: - il criterio del costo specifico quando i titoli sono singolarmente individuabili - il criterio L.I.F.O. o F.I.F.O. o costo medio ponderato (negli altri casi) 13
14 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale VALORE DI ISCRIZIONE: IL VALORE DI REALIZZO DESUMIBILE DALL ANDAMENTO DEL MERCATO Titoli quotati La media delle quotazioni dell ultimo mese dell esercizio 14
15 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale VALORE DI ISCRIZIONE: IL VALORE DI REALIZZO DESUMIBILE DALL ANDAMENTO DEL MERCATO Titoli non quotati quotazione di titoli simili per scadenza, rendimento e natura dell emittente eventuali cessioni di titoli similari o di titoli della stessa natura effettuate dal possessore del titolo in prossimità della chiusura dell esercizio o immediatamente dopo 15
16 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale SVALUTAZIONE Se il valore di realizzo risulta INFERIORE al costo di acquisto, il titolo deve essere iscritto tale minor valore. La rettifica di valore deve essere imputata in Conto economico alla voce: D) Rettifiche di valore di attività finanziarie:...(omissis) 19) svalutazioni:...(omissis) c) di titoli iscritti nell attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 16
17 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel breve periodo nello Stato Patrimoniale RIVALUTAZIONE Nel caso in cui, in un successivo esercizio siano venuti meno, in tutto o in parte, i presupposti della rettifica per effetto della ripresa del mercato e quindi del presunto valore di realizzo del titolo, la rettifica stessa deve essere annullata fino, ma non oltre, al ripristino del costo acquisto originario. Il ripristino di valore deve essere imputato in Conto Economico alla voce: D) Rettifiche di valore di attività finanziarie; 18) rivalutazioni;...(omissis) c) di titoli iscritti all attivo circolante che non costituiscono partecipazioni. 17
18 SVALUTAZIONE E RIVALUTAZIONE DEI TITOLI: ESEMPIO 1 Titolo: Obbligazione Enel 20xx Data di acquisto: 3 maggio 20xx Costo di acquisto: 105,37 Presumibile valore di realizzo al xx: 105,25 Presumibile valore di realizzo al xx+1: 105,30 Al xx il titolo Enel, iscritto al costo di 105,37, deve essere svalutato a 105,25, in quanto il suo presumibile valore di realizzo è inferiore al costo. Al xx+1 il presumibile valore di realizzo è di 105,30, superiore rispetto a quello dell esercizio precedente ( 105,25) ma inferiore al costo di acquisto originario ( 105,37); il titolo deve essere rivalutato fino a concorrenza del presumibile valore di realizzo al xx+1, pari a 105,30. 18
19 SVALUTAZIONE E RIVALUTAZIONE DEI TITOLI: ESEMPIO 2 Titolo: Obbligazione Enel 20xx Data di acquisto: 3 maggio 20xx Costo di acquisto: 105,37 Presumibile valore di realizzo al xx: 105,25 Presumibile valore di realizzo al xx+1: 105,42 Al xx il titolo Enel, iscritto al costo di 105,37, deve essere svalutato a 105,25, in quanto il suo presumibile valore di realizzo è inferiore al costo. Al xx+1 il presumibile valore di realizzo è di 105,42, superiore rispetto a quello dell esercizio precedente ( 105,25) ed anche al costo di acquisto originario ( 105,37); il titolo deve essere rivalutato solo fino a concorrenza del costo di acquisto, pari a 105,37. 19
20 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale VALORE DI ISCRIZIONE: COSTO D ACQUISTO Codice civile: art ) le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. 3) l immobilizzazione che, alla data di chiusura dell esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minor valore; questo non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata.
21 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale PERDITA PERMANENTE DI VALORE La perdita di valore deve essere permanente in quanto, trattandosi di immobilizzazioni finanziarie, cioè di investimenti che sono destinati a restare nel portafoglio nel lungo periodo, il minor valore va rilevato solo se la variazione negativa è ritenuta di lungo periodo. Si tratta di verificare se esistano situazioni di dissesto o di insolvenza della società emittente o situazioni di mercato negative che si protraggono da più esercizi e non ritenute sanabili. Fluttuazioni del valore di mercato dei titoli non necessariamente rispecchiano perdite permanenti.
22 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale QUANTIFICAZIONE DELLA PERDITA PERMANENTE DI VALORE - TITOLI QUOTATI - Un riferimento può essere costituito dalla media dei prezzi di mercato di un congruo periodo antecedente la data di chiusura dell'esercizio (per es. ultimi sei mesi), unitamente alle indicazioni successive alla chiusura dell'esercizio offerte dal mercato e alle condizioni economiche dell'emittente accertate tra la data di chiusura dell'esercizio e quella di formazione del bilancio.
23 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale QUANTIFICAZIONE DELLA PERDITA PERMANENTE DI VALORE - TITOLI NON QUOTATI - Può essere stimata con riferimento ai seguenti elementi: a) negative condizioni economiche dell'emittente, accertate entro la data di formazione del bilancio b) prezzi negoziati sul mercato riferiti a operazioni di vendita di titoli avvenute in prossimità della chiusura del periodo amministrativo
24 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale SVALUTAZIONE La perdita permanente di valore deve essere imputata nello stesso esercizio in cui è accertata - nel rispetto del principio della prudenza - alla voce di Conto Economico: D) Rettifiche di valore di attività finanziarie: omissis 19) svalutazioni: b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni.
25 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale RIVALUTAZIONE Se la situazione che ha provocato la perdita permanente di valore viene meno, il titolo deve essere rivalutato parzialmente o riportato al suo valore di costo (situazione molto rara). L eventuale ripristino di valore deve essere imputato a Conto Economico alla voce: D) Rettifiche di valore di attività finanziarie; 18) rivalutazioni: (omissis) b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni.
26 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale VALUTAZIONE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 4) le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni controllate o collegate possono essere valutate, con riferimento a una o più tra dette imprese, anziché secondo il criterio indicato al punto 1, per un importo pari alla corrispondente frazione del patrimonio netto risultante dall ultimo bilancio delle imprese medesime, detratti i dividendi
27 METODO DEL PATRIMONIO NETTO: Metodologia Secondo il metodo del patrimonio netto, il costo originario della partecipazione deve essere periodicamente rettificato al fine di riflettere nel bilancio della partecipante, secondo il principio della competenza, le variazioni che il patrimonio netto della partecipata subisce negli esercizi seguenti alla data di acquisto: STATO PATRIMONIALE PARTECIPATA STATO PATRIMONIALE PARTECIPANTE Partecipazione Patrimonio netto Laura Luoni
28 METODO DEL PATRIMONIO NETTO: valutazione partecipazione Valore della partecipazione al XX. Dividendi distribuiti Aumento capitale sociale a pagamento Utile rettificato di spettanza ( ).. Valore della partecipazione al XX.
29 METODO DEL PATRIMONIO NETTO: Trattamento contabile dell utile o perdita su partecipazioni Se l applicazione del metodo del patrimonio netto determina un plusvalore della partecipazione rispetto al valore iscritto nel bilancio dell esercizio precedente Il plusvalore deve essere iscritto in una riserva NON distribuibile del patrimonio netto
30 METODO DEL PATRIMONIO NETTO: Trattamento contabile dell utile o perdita su partecipazioni Se l applicazione del metodo del patrimonio netto determina un minusvalore della partecipazione rispetto al valore iscritto nel bilancio dell esercizio precedente Il minusvalore va iscritto a conto economico
31 METODO DEL PATRIMONIO NETTO: Abbandono del metodo Il metodo del patrimonio netto deve essere abbandonato quando: la partecipante perde l influenza notevole sulla partecipata oppure iscrive la partecipazione nell attivo circolante in previsione di una cessione a breve termine. Laura Luoni 31
32 Le attività finanziarie destinate a permanere nel patrimonio nel lungo periodo nello Stato Patrimoniale VALORE DI ISCRIZIONE AL COSTO DI IMMOBILIZZAZIONI CONSISTENTI IN PARTECIPAZIONI CONTROLLATE O COLLEGATE art c.c. 3) In relazione alle immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate che risultino iscritte per un valore superiore a quello derivante dall applicazione del criterio del patrimonio netto occorre motivare la differenza di valore in nota integrativa
33 OIC 20 Titoli di debito Classificazione nell attivo immobilizzato PRIMA: Ai fini della classificazione nell'attivo immobilizzato, rileva la decisione presa dal management di mantenere titoli nel patrimonio aziendale quale investimento durevole sino alla naturale scadenza. NOVITA': Si chiarisce che ai fini della classificazione delle partecipazioni, occorre considerare la volontà del management e l'effettiva capacità dell'impresa di detenere l'investimento per un periodo prolungato di tempo. 14. [ ] Ai fini di determinare l'esistenza della destinazione a permanere durevolmente nel patrimonio dell'impresa si considerano, oltre alle caratteristiche dello strumento, la volontà della direzione aziendale e l'effettiva capacità della società di detenere i titoli per un periodo prolungato di tempo. 33
34 OIC 20 Titoli di debito Cambiamento di destinazione PRIMA: Si prevede che il passaggio di titoli immobilizzati alle attività circolanti venga rilevato in base al minor valore fra il costo e il valore di mercato. In caso di passaggio di titoli non immobilizzati alle immobilizzazioni finanziarie, questo va rilevato in base al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore. In sintesi, il titolo viene valutato direttamente secondo i criteri di valutazione specifici del nuovo comparto. 34
35 OIC 20 Titoli di debito Cambiamento di destinazione NOVITA': Oltre a indicare che il cambiamento di destinazione dovrebbe avvenire «in circostanze presumibilmente rare» (par. 51), il principio indica che: 53. Il trasferimento dei titoli è rilevato in base al valore risultante dall'applicazione al momento del trasferimento stesso dei criteri valutativi del portafoglio di provenienza. Pertanto: a) il trasferimento di titoli immobilizzati alle attività circolanti va rilevato in base al costo, eventualmente rettificato per le perdite durature di valore; b) il trasferimento di titoli non immobilizzati alle immobilizzazioni finanziarie va rilevato in base al minor valore fra il costo e il valore di mercato. 35
36 OIC 20 Titoli di debito Perdita durevole di valore titoli immobilizzati titoli non quotati PRIMA: Si indicava che la determinazione del minor valore di titoli non quotati avveniva in relazione alle negative condizioni dell'emittente, tenendo presente anche l'andamento delle quotazioni di titoli similari. NOVITA': Per la determinazione di perdite di valore di titoli non quotati si fa esplicito riferimento all'utilizzo di tecniche valutative. 46. Se non esiste un mercato di riferimento per la determinazione del valore di presumibile realizzazione, si utilizzano tecniche valutative che consentano di individuare un valore espressivo dell'importo al quale potrebbe perfezionarsi una ipotetica vendita del titolo alla data di riferimento del bilancio. Tale determinazione tiene adeguatamente conto dell'andamento del mercato di riferimento per la vendita del titolo oggetto di valutazione. 36
37 OIC 20 Titoli di debito Rilevazione degli interessi in caso di clausole step-up o step-down PRIMA: Fattispecie non espressamente trattata. NOVITA': Si chiariscono le modalità di rilevazione degli interessi in caso di titoli che prevedono clausole di step-up o step-down. 31. Gli interessi che maturano sul titolo sono rilevati secondo il principio della competenza economica. Nel caso di titoli che prevedono clausole di step-up o di step-down (ad esempio, titoli con cedola pari all'x% per i primi n anni e poi pari all'x% +/- Y% per i restanti anni) gli interessi sono calcolati sulla base del rendimento medio effettivo. Nel caso di titoli che prevedono per i primi n anni una cedola fissa e per i restanti una cedola a tasso variabile, gli interessi si calcolano sul tasso di volta in volta applicabile. 37
38 OIC 20 Titoli di debito Nota integrativa PRIMA: Fattispecie non espressamente trattata. NOVITA': Oltre a comprendere una specifica definizione di «titoli strutturati», viene previsto che in nota integrativa si descrivano i principali fattori di rischio riferibili alla componente «derivata» (rischio di tasso di interesse, rischio azionario, ecc.) (ref. par. 58 e 61). 12. I titoli strutturati sono titoli costituiti dalla combinazione di un titolo «ospite» (cioè ospitante) e di uno strumento derivato «incorporato» che è idoneo a modificare in modo rilevante i flussi di liquidità generati dal titolo «ospite». Si definisce strumento derivato incorporato il derivato che soddisfa entrambe le seguenti condizioni: le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente connessi con quelli del titolo «ospite»; il derivato incorporato, ove considerato isolatamente, potrebbe essere autonomamente qualificato come un derivato. [ ] Non sono considerati titoli strutturati quelli che contengono derivati inidonei a produrre modifiche significative nei flussi di liquidità generati dal titolo «ospite». 38
39 OIC 21 Partecipazioni e azioni proprie Classificazione nell attivo immobilizzato PRIMA: Ai fini della classificazione nell'attivo immobilizzato, rileva la decisione presa dal management di mantenere titoli o partecipazioni nel patrimonio aziendale, quale investimento durevole. NOVITA': Si chiarisce che ai fini della classificazione delle partecipazioni, occorre considerare la volontà del management e l'effettiva capacità dell'impresa di detenere l'investimento per un periodo prolungato di tempo. 7. La classificazione nell'attivo immobilizzato e nell'attivo circolante dipende dalla destinazione della partecipazione. Le partecipazioni destinate ad una permanenza durevole nel portafoglio della società si iscrivono tra le immobilizzazioni, le altre vengono iscritte nell'attivo circolante. Al fine di determinare l'esistenza della destinazione a permanere durevolmente nel patrimonio dell'impresa si considerano la volontà della direzione aziendale e l'effettiva capacità della società di detenere le partecipazioni per un periodo prolungato di tempo. 39
40 OIC 21 Partecipazioni e azioni proprie Aumento di capitale mediante rinuncia del credito PRIMA: Si indica che, nel caso in cui la rinuncia al credito sia legata alla necessità di coprire perdite della società partecipata, lo storno del credito rappresenta un costo d'esercizio, da classificarsi come svalutazione di partecipazione. NOVITA': In caso di rinuncia al credito da parte del socio per realizzare un aumento di capitale della partecipata, si stabilisce che lo storno del credito è rilevato in contropartita di un aumento del costo della partecipazione. La verifica di eventuali perdite di valore avviene come step successivo. 22. Un metodo con il quale si può realizzare un aumento di capitale in una partecipata è costituito dalla rinuncia ad un credito vantato dal socio nei confronti della partecipata. In questo caso la contropartita dell'annullamento, totale o parziale, del credito in capo al socio va ad aumentare il valore della partecipazione. [ ] 23. [ ] il nuovo valore contabile della partecipazione è assoggettato al processo di valutazione trattato nel seguito di questo documento. 40
41 OIC 21 Partecipazioni e azioni proprie Riduzione del capitale sociale per perdite PRIMA: Si indica che in caso di riduzione del capitale sociale per perdite della partecipata, si deve procedere a corrispondente riduzione nel valore della partecipata. NOVITA': La riduzione del capitale sociale per perdite della partecipata è un indicatore di perdita durevole della partecipazione. 41. La riduzione del capitale sociale per perdite costituisce un forte indizio della necessità di procedere a rilevare una svalutazione della partecipazione per perdite durevoli di valore 41
42 OIC 21 Partecipazioni e azioni proprie Indicatori di potenziale perdita di valore PRIMA: Si indica che in caso di mancato esercizio del diritto di opzione, alla scadenza dello stesso, occorre procedere ad una svalutazione. NOVITA': Tra gli indicatori di potenziale perdita durevole di valore delle partecipazioni immobilizzate, si indicano la distribuzione di dividendi e il mancato esercizio del diritto di opzione. 34. Ulteriori indicatori di perdita possono essere costituiti dalla diluizione della partecipazione nel capitale conseguente al mancato esercizio di un diritto di opzione o da una distribuzione di dividendi che abbia comportato una diminuzione del valore economico della partecipata al di sotto del valore di iscrizione della stessa nell'attivo. 42
43 OIC 21 Partecipazioni e azioni proprie Valutazioni successive PRIMA: Si indica che, quando viene rilevata l'esistenza di una perdita durevole di valore di una partecipazione immobilizzata, il valore di carico della stessa viene ridotto in modo da allinearlo alla pertinente frazione del patrimonio netto della partecipata. NOVITA': Si indica che, quando viene rilevata l'esistenza di una perdita durevole di valore di una partecipazione immobilizzata, il valore di carico della stessa viene ridotto al suo minor valore recuperabile, che è determinato in base ai benefici futuri che si prevede affluiranno all'economia della partecipante (ref. par. 30) 38. Accertata in sede di formazione del bilancio la perdita durevole di valore della partecipazione e determinato il suo valore recuperabile, il valore di iscrizione in bilancio è ridotto a tale minor valore. 43
44 OIC 21 Partecipazioni e azioni proprie Cambiamento di destinazione PRIMA: Si prevede che la partecipazione di cui viene cambiata la destinazione viene valutata direttamente secondo i criteri di valutazione specifici del nuovo comparto. NOVITA': Oltre a chiarire i requisiti affinché possa operarsi un cambio di destinazione, vengono rivisti i criteri valutativi da applicare al momento del trasferimento di comparto, prevedendo in sintesi che, alla data del cambio di comparto, la partecipazione venga valutata secondo i criteri di valutazione specifici del comparto di origine, prima di essere trasferita nel nuovo comparto. 44
45 57. La destinazione delle partecipazioni nei due comparti (attivo immobilizzato, attivo circolante) e l'eventuale trasferimento da una categoria all'altra sono motivati e basati su processi decisionali già completati alla data di chiusura dell'esercizio e coerenti con gli obiettivi e le strategie aziendali. 58. Il trasferimento delle partecipazioni è rilevato in base al valore risultante dall'applicazione al momento del trasferimento stesso dei criteri valutativi del portafoglio di provenienza. Pertanto: OIC 21 Partecipazioni e azioni proprie Cambiamento di destinazione a) il trasferimento delle partecipazioni immobilizzate alle attività circolanti va rilevato in base al costo, eventualmente rettificato per le perdite durature di valore. Il valore così determinato, poiché la partecipazione è destinata alla negoziazione, è oggetto poi di confronto con il valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato; b) il trasferimento di partecipazioni non immobilizzate alle immobilizzazioni finanziarie va rilevato in base al minor valore fra il costo e il valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. 45
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