Indice di Disagio Imprenditoriale 2012
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1 Indice di Disagio Imprenditoriale 2012 SOMMARIO La classifica delle regioni italiane...2 Commento dei principali risultati...3 Gli indicatori presi in esame...6 I posizionamenti per ciascun indicatore...7 I valori di tutti gli indicatori...8 APPENDICI...9 I rank di ogni singolo indicatore...9 Metodologia di calcolo info@fondazioneimpresa.it 0
2 INDICE DI DISAGIO IMPRENDITORIALE LA CLASSIFICA DELLE REGIONI ITALIANE Secondo l Indice di Disagio Imprenditoriale realizzato da Fondazione Impresa, Campania, Basilicata e Marche sono le regioni in cui gli imprenditori incontrano i maggiori disagi. La classifica evidenzia come, in via generale, siano le regioni del Mezzogiorno quelle in cui l imprenditoria soffre di più e solo l Abruzzo riesce a competere con i meno disagiati : Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige che si collocano agli ultimi tre posti di questa classifica negativa. Rank Indice di disagio imprenditoriale 1 Campania 65,0 2 Basilicata 60,3 3 Marche 59,8 4 Calabria 59,6 5 Sicilia 58,5 6 Sardegna 56,6 7 Umbria 56,3 8 Molise 55,1 Italia 54,8 9 Toscana 54,1 10 Lombardia 54,0 11 Lazio 53,7 12 Friuli Venezia Giulia 52,2 13 Puglia 51,7 14 Valle d'aosta 50,6 15 Liguria 50,5 16 Piemonte 49,8 17 Abruzzo 48,3 18 Veneto 46,0 19 Emilia Romagna 45,7 20 Trentino Alto Adige 30,2 Elaborazione Fondazione Impresa su fonti varie 2
3 COMMENTO DEI PRINCIPALI RISULTATI Dall indice di disagio imprenditoriale emerge una situazione molto penalizzante per le realtà del Sud d Italia. E infatti, secondo questa classifica sul disagio che incontrano gli imprenditori nel fare impresa, valutata incrociando 12 indicatori, sono le regioni del Mezzogiorno a soffrire di più: ben 6 delle 8 regioni del Sud d Italia occupano i primi 8 posti di questa classifica negativa mentre quelle del Nord si collocano dal 10 posto in poi. Un risultato in apparenza scontato ma dal quale, addentrandosi nell analisi, emergono diverse specificità. In primis il risultato delle Marche nota per essere un economia dinamica e di successo per la piccola impresa e l export che, con un indice di 59,8, si collocano al 3 posto di questa classifica negativa subito alle spalle di Campania (65,0) e Basilicata (60,3). Gli imprenditori marchigiani così come le principali regioni vocate al manifatturiero hanno sofferto più di altri della crisi dell economia mondiale che ha stravolto il comparto produttivo italiano nel biennio si ritrovano nei primi posti per contrazione del numero delle imprese attive (5 posto ovvero il 3,27% di imprese in meno rispetto al I trim del 2009), fallimenti (4 posto con 25 fallimenti ogni 10 mila imprese attive nel 2011) e grado di contrazione del credito (7 posto; nelle Marche i prestiti alle piccole imprese con meno di 20 addetti sono scesi del 3,4% nell ultimo anno contro una media registrata per l Italia del 2,6%). Questi parametri, insieme, al relativo gap infrastrutturale (bassa densità ferroviaria, autostradale e scarso utilizzo della banda larga) confinano le Marche al terzo gradino del podio del disagio imprenditoriale in Italia. Tra le altre realtà, dopo le Marche, la seconda regione che ha faticato di più in compagnia di quelle del Sud Italia è stata l Umbria. Gli imprenditori umbri hanno sofferto, in primis, per la forte contrazione del valore aggiunto: in Umbria la recessione è stata pesantissima e il valore aggiunto è crollato di quasi 5 punti percentuali dal 2008 al 2011 ( 4,89%, una performance negativa seconda solo a quella di Basilicata e Liguria e ben più ampia del 3,09% registrato al livello nazionale); elevato anche il numero di procedure concorsuali registrato dalle piccolissime imprese (che vede le imprese umbre al 4 posto con 24,3 procedure di crisi ogni imprese fino a 5 addetti), il numero di fallimenti (22,1 ogni 10 mila imprese attive 7 posto) e dati poco incoraggianti sulla dotazione 3
4 infrastrutturale (rispettivamente 3 e 7 posto nella classifica negativa della densità autostradale e ferroviaria). Ma le sorprese non finiscono qui. Nel Nord Italia gli imprenditori più a disagio risultano quelli della Lombardia. La regione si colloca al 10 posto della classifica del disagio imprenditoriale con un indice più basso (54,0) rispetto a quello della media italiana (54,8). Gli imprenditori lombardi soffrono per l elevato numero di fallimenti registrati (1 posto con 31,6 fallimenti ogni 10 mila imprese nel 2011) e per l elevatissima concentrazione del credito ai maggiori affidati che significa, in buona sostanza, come ai piccoli imprenditori rimanga a disposizione meno credito che in altre parte d Italia (in Lombardia quasi l 87% dei finanziamenti per cassa è utilizzato dal primo 10% degli affidati e, di converso, solo il 13% è in mano al restante 90%). Sempre in riferimento al credito le piccole imprese lombarde soffrono più di altre del credit crunch; rispetto ad un anno fa (feb su feb. 2011) si registra un 3,6% di prestiti alle piccole imprese con meno di 20 addetti (quinto peggior dato su 20 regioni). In controtendenza rispetto alle altre realtà del Mezzogiorno, due su otto regioni del Sud si comportano bene. Secondo l indice di disagio, infatti, Puglia e Abruzzo si collocano al 13 e al 17 posto (con indici pari a 51,7 e 48,3, entrambi più bassi di quanto fatto registrare dalla media italiana pari a 54,8). Nel caso della Puglia si evidenzia, in particolare, una buona performance sotto il profilo creditizio dove la regione in questione risulta al 18 posto per credit crunch (con una contrazione del credito pari all 1,3% contro una media italiana doppia, 2,6%) e grado di concentrazione del rischio (qui solo il 63,7% del credito è riservato al primo 10% degli affidati e quindi c è più spazio per i finanziamenti alle piccole imprese). Nel caso dell Abruzzo, invece, il buon posizionamento è dovuto, così come per la Puglia al buon posizionamento nella classifica del credit crunch (17 posto) ma anche al più basso numero di fallimenti (13,5 ogni 10 mila imprese vs 22,2 della media italiana) e all elevata densità autostradale (32,71 km ogni m2 di territorio). Ma dove soffrono di meno gli imprenditori? In fondo alla classifica del disagio imprenditoriale ovvero delle regioni in cui gli imprenditori soffrono di meno ci sono l incontrastato Trentino Alto Adige (20 posto con un indice pari a 30,2), l Emilia Romagna (19 posto con un indice pari a 45,7) che dovrà tuttavia affrontare le conseguenze del terremoto e il Veneto (18 posto; indice pari a 46,0). 4
5 Il Veneto si difende dal disagio imprenditoriale soprattutto per la capacità di reagire meglio alla crisi economica con una contrazione del valore aggiunto pari al 2,0% tra 2008 e 2011 ( 3,1% la media italiana); vi sono tuttavia altri elementi che rafforzano la posizione del Veneto come i più contenuti tassi di interesse praticati alle famiglie produttrici (8,0% vs 8,4% della media italiana), la capacità di innovare (34,1% la quota di imprese innovatrici rispetto al 30,2% dell Italia) ma anche il tasso di sopravvivenza delle imprese a medio termine (in Veneto quasi il 54% delle imprese nate nel 2004 erano ancora vive nel 2009 mentre la media italiana è appena superiore al 50%). Per l Emilia Romagna tra i punti di forza si può ricordare così come per il Veneto i tassi di interesse più bassi (7,8% quelli praticati alle famiglie produttrici), l elevata quota di imprese che innovano (35,4%); si aggiungono performance altrettanto positive per l utilizzo della banda larga (85,5% delle imprese) così come il numero ridotto di procedure concorsuali per le imprese fino a 5 addetti (11,9 ogni imprese, un valore nettamente inferiore a 20,1 della media italiana). Gli imprenditori del Trentino Alto Adige sono i meno disagiati e tale risultato scaturisce da un performance nettamente migliore su più fronti. Il Trentino Alto Adige è la regione che soffre di meno in assoluto per ben 5 dei 12 indicatori presi in esame nello studio (tasso di sopravvivenza delle imprese, procedure concorsuali, recessione, credit crunch e tassi di interesse). Non è quindi scontato che l indice di disagio per il Trentino Alto Adige sia particolarmente contenuto (30,2) e molto distante dalle altre regioni (45,7 per l Emilia Romagna che fa meglio subito dopo il Trentino) e dalla media italiana (54,8). In estrema sintesi l indice di disagio imprenditoriale restituisce la fotografia di un Italia non così scontata: gli imprenditori del Sud d Italia operano in regioni dove il disagio è più diffuso tuttavia Puglia e Abruzzo si discostano dal comportamento delle altre regioni del Sud collocandosi nei posti più bassi di questa classifica negativa. Le regioni del Nord confermano buone performance relative ma in quest area sono gli imprenditori lombardi a soffrire di più. Nel Centro, al 3 posto dell indice di disagio imprenditoriale, si distinguono negativamente le dinamiche Marche, area nota per i successi dell imprenditoria locale, che registrano ampie contrazioni del numero di piccole imprese attive e di fallimenti. 5
6 GLI INDICATORI PRESI IN ESAME INDICE DI DISAGIO IMPRENDITORIALE L Indice di Disagio Imprenditoriale è stato calcolato sulla base dell andamento di 12 indicatori che offrono piena confrontabilità tra le 20 regioni italiane. Gli indicatori fanno riferimento alle criticità del contesto economico e imprenditoriale con un attenzione particolare alla platea delle piccole imprese. Infatti, come illustrato nella tabella precedente alcuni indicatori fanno riferimento specificatamente alla platea delle piccolissime imprese (fino a 5 addetti) e delle piccole imprese (fino a 20 addetti). Periodo Fonte Indicatore 1 Var. % I trim 2012/I trim 2009 Infocamere Istat Variazione di imprese attive (fino a 5 addetti) Tasso di sopravvivenza delle imprese (a 5 anni) Cribis D&B Fallimenti ogni 10 mila imprese 4 Al 31/03/2012 Infocamere 5 Var. % 2011/2008 Prometeia 6 Var. % feb. 2012/feb Banca d Italia 7 31/12/2011 Banca d Italia 8 31/12/2011 Banca d Italia Istat 10 30/06/2011 Istat Procedure concorsuali ogni imprese (fino a 5 addetti) Recessione (var. % valore aggiunto reale) Credit crunch (var. % prestiti alle imprese <20 addetti) Tassi di interesse per famiglie produttrici (fino a 5 addetti) Concentrazione del credito (finanziamenti ai maggiori affidati) Densità autostradale (km autostrade ogni km2) Densità ferroviaria (km di rete ferroviaria ogni 100 km2) Istat Quota di imprese innovatrici Istat Uso della banda larga 6
7 Rank Indice di Disagio Economico Variazione di imprese attive (fino a 5 addetti) I POSIZIONAMENTI PER CIASCUN INDICATORE Tasso di sopravvivenza delle imprese (a 5 anni) Fallimenti ogni 10 mila imprese Procedure concorsuali ogni imprese (fino a 5 addetti) Recessione (var. % valore aggiunto reale) Credit crunch (var. % prestiti alle imprese <20 addetti) Tassi di interesse per le famiglie produttrici (fino a 5 addetti) Concentrazione del rischio (finanziamenti ai maggiori affidati) Densità autostradale 1 Campania Basilicata Marche Calabria Sicilia Sardegna Umbria Molise Toscana Lombardia Lazio Friuli Venezia Giulia Puglia Valle d'aosta Liguria Piemonte Abruzzo Veneto Emilia Romagna Trentino Alto Adige Elaborazione Fondazione Impresa su fonti varie Densità ferroviaria Quota di imprese innovatrici Uso banda larga 7
8 Rank Indice di Disagio E- conomico Variazione di imprese attive (fino a 5 addetti) Var. % I trim 2012 / I trim 2009 Tasso di sopravvivenza delle imprese (a 5 anni) 2009 (in % su nate nel 2004) I VALORI DI TUTTI GLI INDICATORI Fallimenti ogni 10 mila imprese 2011 Procedure concorsuali ogni imprese (fino a 5 addetti) Al 31/03/2012 Recessione (var. % valore aggiunto reale) Var. % 2011/2008 Credit crunch (var. % prestiti alle imprese <20 addetti) Var. % feb 2012/feb 2011 Tassi di interesse per le famiglie produttrici (fino a 5 addetti) Al 31 dicembre 2011 Concentrazione del rischio (finanziamenti ai maggiori affidati) Al 31/12/2011 (in % su totale) Densità autostradal e 2009 Densità ferroviaria Al 30/06/ 2011 Quota di imprese innovatrici (in % su tot. imprese) 1 Campania -2,19 46,6 21,3 31,7-4,18-2,9 9,07 69,6 32,52 8,14 18,3 75,2 2 Basilicata -4,14 54,3 7,0 17,1-5,37-1,9 9,28 66,8 2,90 3,62 27,4 73,3 3 Marche -3,27 54,3 25,0 17,1-2,64-3,4 8,57 71,4 17,94 4,12 29,2 72,8 4 Calabria -2,81 49,6 15,9 22,7-2,35-3,6 9,42 61,4 19,56 5,65 20,3 77,5 5 Sicilia -3,73 48,1 15,8 28,6-4,32-0,9 8,88 65,8 25,44 5,36 22,6 81,4 6 Sardegna -2,35 50,9 14,4 15,8-2,84-4,0 9,36 65,3-1,78 27,0 83,2 7 Umbria -1,86 53,3 22,1 24,3-4,89-1,7 8,90 70,3 6,98 4,35 26,6 85,3 8 Molise -3,26 55,5 15,2 13,8-3,14-4,4 8,80 61,6 8,11 6,08 17,4 80,9 9 Toscana -2,36 52,2 23,0 16,0-1,20-3,7 9,05 74,7 18,96 6,34 25,2 82,0 10 Lombardia -1,45 51,6 31,6 19,5-3,15-3,6 8,42 86,9 24,60 7,00 35,5 86,5 11 Lazio +0,28 45,4 26,1 35,2-2,39-1,6 7,82 82,6 27,27 7,24 27,0 84,3 12 Friuli Venezia Giulia -3,61 51,9 25,5 19,0-4,33-2,3 8,44 70,8 26,72 5,96 34,0 84,9 13 Puglia -2,27 52,5 15,6 19,4-3,11-1,3 9,28 63,7 16,17 4,28 27,7 77,5 14 Valle d'aosta -5,33 53,3 7,3 8,3-4,25-1,8 8,74 72,5 34,93 2,49 19,9 90,6 15 Liguria -2,29 49,9 16,5 17,0-5,08-2,7 9,70 76,2 69,17 9,35 20,0 82,4 16 Piemonte -2,50 50,2 20,5 11,5-4,86-3,4 8,74 75,9 32,16 7,45 34,3 86,3 17 Abruzzo -2,51 50,2 13,5 16,9-3,33-1,4 8,80 67,6 32,71 4,76 23,8 83,7 18 Veneto -3,15 53,8 24,6 12,0-2,03-2,3 8,01 79,5 28,53 6,45 34,1 82,7 19 Emilia Romagna -2,58 51,6 21,0 11,9-3,02-2,0 7,80 81,0 25,31 5,77 35,4 85,5 20 Trentino Alto Adige -3,07 55,9 12,0 6,6 0,58-0,8 5,98 71,7 15,51 2,66 30,9 85,4 Italia -2,27 50,4 22,2 20,1-3,09-2,6 8,43 79,6 22,10 5,53 30,2 83,1 Uso della banda larga 2010 (in % su tot. imprese) Elaborazione Fondazione Impresa su fonti varie 8
9 APPENDICI I RANK DI OGNI SINGOLO INDICATORE INDICATORE 1 Variazione di piccole imprese attive Rank (fino a 5 addetti) Var. % I trim 2012 / I trim Valle d'aosta -5,33 2 Basilicata -4,14 3 Sicilia -3,73 4 Friuli Venezia Giulia -3,61 5 Marche -3,27 6 Molise -3,26 7 Veneto -3,15 8 Trentino Alto Adige -3,07 9 Calabria -2,81 10 Emilia Romagna -2,58 11 Abruzzo -2,51 12 Piemonte -2,50 13 Toscana -2,36 14 Sardegna -2,35 15 Liguria -2,29 Italia -2,27 16 Puglia -2,27 17 Campania -2,19 18 Umbria -1,86 19 Lombardia -1,45 20 Lazio +0,28 Nord-est -2,96 Mezzogiorno -2,73 Italia -2,27 Nord-ovest -1,89 Centro -1,31 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Infocamere 9
10 INDICATORE 2 Tasso di sopravvivenza delle imprese (a 5 anni) Rank Anno 2009 (*) 1 Lazio 45,4 2 Campania 46,6 3 Sicilia 48,1 4 Calabria 49,6 5 Liguria 49,9 6 Piemonte 50,2 7 Abruzzo 50,2 Italia 50,4 8 Sardegna 50,9 9 Emilia Romagna 51,6 10 Lombardia 51,6 11 Friuli Venezia Giulia 51,9 12 Toscana 52,2 13 Puglia 52,5 14 Umbria 53,3 15 Valle d'aosta 53,3 16 Veneto 53,8 17 Marche 54,3 18 Basilicata 54,3 19 Molise 55,5 20 Trentino Alto Adige 55,9 Centro 49,1 Mezzogiorno 49,3 Italia 50,4 Nord-ovest 51,1 Nord-est 52,9 (*) Imprese nate nel 2004 e sopravviventi al 2009 (in %) Elaborazione Fondazione Impresa su dati Istat 10
11 INDICATORE 3 Fallimenti Rank Fallimenti ogni 10 mila imprese attive (anno 2011) 1 Lombardia 31,6 2 Lazio 26,1 3 Friuli Venezia Giulia 25,5 4 Marche 25,0 5 Veneto 24,6 6 Toscana 23,0 Italia 22,2 7 Umbria 22,1 8 Campania 21,3 9 Emilia Romagna 21,0 10 Piemonte 20,5 11 Liguria 16,5 12 Calabria 15,9 13 Sicilia 15,8 14 Puglia 15,6 15 Molise 15,2 16 Sardegna 14,4 17 Abruzzo 13,5 18 Trentino Alto Adige 12,0 19 Valle d'aosta 7,3 20 Basilicata 7,0 Nord-ovest 26,5 Centro 24,6 Italia 22,2 Nord-est 22,1 Mezzogiorno 16,7 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Cribis D&B 11
12 INDICATORE 4 Procedure concorsuali delle piccole imprese (fino a 5 addetti) Rank Regione Procedure concorsuali ogni imprese attive (0-5 addetti) Al 31 marzo Lazio 35,2 2 Campania 31,7 3 Sicilia 28,6 4 Umbria 24,3 5 Calabria 22,7 Italia 20,1 6 Lombardia 19,5 7 Puglia 19,4 8 Friuli Venezia Giulia 19,0 9 Basilicata 17,1 10 Marche 17,1 11 Liguria 17,0 12 Abruzzo 16,9 13 Toscana 16,0 14 Sardegna 15,8 15 Molise 13,8 16 Veneto 12,0 17 Emilia Romagna 11,9 18 Piemonte 11,5 19 Valle d'aosta 8,3 20 Trentino Alto Adige 6,6 Centro 25,3 Mezzogiorno 24,5 Italia 20,1 Nord-ovest 16,7 Nord-est 12,1 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Infocamere 12
13 INDICATORE 5 Recessione (var. % del valore aggiunto reale dalla crisi ad oggi) Rank Var. % 2011/ Basilicata -5,37 2 Liguria -5,08 3 Umbria -4,89 4 Piemonte -4,86 5 Friuli Venezia Giulia -4,33 6 Sicilia -4,32 7 Valle d'aosta -4,25 8 Campania -4,18 9 Abruzzo -3,33 10 Lombardia -3,15 11 Molise -3,14 12 Puglia -3,11 Italia -3,09 13 Emilia Romagna -3,02 14 Sardegna -2,84 15 Marche -2,64 16 Lazio -2,39 17 Calabria -2,35 18 Veneto -2,03 19 Toscana -1,20 20 Trentino Alto Adige 0,58 Nord-ovest -3,75 Mezzogiorno -3,67 Italia -3,09 Nord-est -2,41 Centro -2,21 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Prometeia 13
14 INDICATORE 6 Credit crunch alle piccole imprese (var. % prestiti ad imprese con meno di 20 addetti) Rank Var. % febbraio 2012/febbraio Molise -4,4 2 Sardegna -4,0 3 Toscana -3,7 4 Calabria -3,6 5 Lombardia -3,6 6 Piemonte -3,4 7 Marche -3,4 8 Campania -2,9 9 Liguria -2,7 Italia -2,6 10 Veneto -2,3 11 Friuli Venezia Giulia -2,3 12 Emilia Romagna -2,0 13 Basilicata -1,9 14 Valle d'aosta -1,8 15 Umbria -1,7 16 Lazio -1,6 17 Abruzzo -1,4 18 Puglia -1,3 19 Sicilia -0,9 20 Trentino Alto Adige -0,8 Nord Ovest -3,4 Centro -2,9 Italia -2,6 Mezzogiorno -2,1 Nord Est -1,9 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Banca d Italia 14
15 INDICATORE 7 Tassi di interesse per famiglie produttrici (imprese fino a 5 addetti) Rank Tassi di interesse * (in % - Al 31/12/2011) 1 Liguria 9,70 2 Calabria 9,42 3 Sardegna 9,36 4 Basilicata 9,28 5 Puglia 9,28 6 Campania 9,07 7 Toscana 9,05 8 Umbria 8,90 9 Sicilia 8,88 10 Abruzzo 8,80 11 Molise 8,80 12 Piemonte 8,74 13 Valle d'aosta 8,74 14 Marche 8,57 15 Friuli Venezia Giulia 8,44 Italia 8,43 16 Lombardia 8,42 17 Veneto 8,01 18 Lazio 7,82 19 Emilia Romagna 7,80 20 Trentino Alto Adige 5,98 Mezzogiorno 9,05 Nord-ovest 8,59 Centro 8,56 Italia 8,43 Nord-est 7,61 (*) Sulle operazioni autoliquidanti e a revoca Note: Mezzogiorno calcolato come media semplice di Sud e Isole. Per le coppie di regioni Piemonte Valle d'aosta, Abruzzo Molise e Puglia Basilicata i dati sono rilevati congiuntamente Elaborazione Fondazione Impresa su dati Banca d Italia 15
16 INDICATORE 8 Concentrazione del credito (finanziamenti ai maggiori affidati) Rank Finanziamenti per cassa utilizzati dai primi 10% degli affidati (in % su totale) 1 Lombardia 86,9 2 Lazio 82,6 3 Emilia Romagna 81,0 Italia 79,6 4 Veneto 79,5 5 Liguria 76,2 6 Piemonte 75,9 7 Toscana 74,7 8 Valle d'aosta 72,5 9 Trentino Alto Adige 71,7 10 Marche 71,4 11 Friuli Venezia Giulia 70,8 12 Umbria 70,3 13 Campania 69,6 14 Abruzzo 67,6 15 Basilicata 66,8 16 Sicilia 65,8 17 Sardegna 65,3 18 Puglia 63,7 19 Molise 61,6 20 Calabria 61,4 Nord-ovest 84,8 Italia 79,6 Nord-est 78,8 Centro 78,3 Mezzogiorno 66,2 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Banca d Italia 16
17 INDICATORE 9 Densità autostradale Rank Km autostrade per km2 di superficie (anno 2009) 1 Sardegna (1) - 2 Basilicata 2,90 3 Umbria 6,98 4 Molise 8,11 5 Trentino Alto Adige 15,51 6 Puglia 16,17 7 Marche 17,94 8 Toscana 18,96 9 Calabria 19,56 Italia 22,10 10 Lombardia 24,60 11 Emilia-Romagna 25,31 12 Sicilia 25,44 13 Friuli-Venezia Giulia 26,72 14 Lazio 27,27 15 Veneto 28,53 16 Piemonte 32,16 17 Campania 32,52 18 Abruzzo 32,71 19 Valle d'aosta 34,93 20 Liguria 69,17 Mezzogiorno 17,24 Centro 19,52 Italia 22,10 Nord-est 24,30 Nord-ovest 32,67 (1) Si fa presente che in Sardegna non sono presenti autostrade. Elaborazione Fondazione Impresa su dati Istat 17
18 INDICATORE 10 Densità ferroviaria Rank Chilometri di rete totale per 100 km2 (al 30/06/2011) 1 Sardegna 1,78 2 Valle d'aosta 2,49 3 Trentino-Alto Adige 2,66 4 Basilicata 3,62 5 Marche 4,12 6 Puglia 4,28 7 Umbria 4,35 8 Abruzzo 4,76 9 Sicilia 5,36 Italia 5,53 10 Calabria 5,65 11 Emilia-Romagna 5,77 12 Friuli-Venezia Giulia 5,96 13 Molise 6,08 14 Toscana 6,34 15 Veneto 6,45 16 Lombardia 7,00 17 Lazio 7,24 18 Piemonte 7,45 19 Campania 8,14 20 Liguria 9,35 Mezzogiorno 4,66 Nord-est 5,32 Italia 5,53 Centro 5,96 Nord-ovest 7,16 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Istat 18
19 INDICATORE 11 Imprese innovatrici Rank Quota di imprese innovatrici (in % - anni ) 1 Molise 17,4 2 Campania 18,3 3 Valle d'aosta 19,9 4 Liguria 20,0 5 Calabria 20,3 6 Sicilia 22,6 7 Abruzzo 23,8 8 Toscana 25,2 9 Umbria 26,6 10 Sardegna 27,0 11 Lazio 27,0 12 Basilicata 27,4 13 Puglia 27,7 14 Marche 29,2 Italia 30,2 15 Trentino Alto Adige (*) 30,9 16 Friuli-Venezia Giulia 34,0 17 Veneto 34,1 18 Piemonte 34,3 19 Emilia-Romagna 35,4 20 Lombardia 35,5 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Istat 19
20 INDICATORE 12 L uso della banda larga Rank Incidenza % imprese che utilizzano la banda larga (anno 2010) 1 Marche 72,8 2 Basilicata 73,3 3 Campania 75,2 4 Calabria 77,5 5 Puglia 77,5 6 Molise 80,9 7 Sicilia 81,4 8 Toscana 82,0 9 Liguria 82,4 10 Veneto 82,7 Italia 83,1 11 Sardegna 83,2 12 Abruzzo 83,7 13 Lazio 84,3 14 Friuli-Venezia Giulia 84,9 15 Umbria 85,3 16 Trentino-Alto Adige 85,4 17 Emilia-Romagna 85,5 18 Piemonte 86,3 19 Lombardia 86,5 20 Valle d'aosta 90,6 Mezzogiorno 78,7 Centro 81,5 Italia 83,1 Nord-est 84,2 Nord-ovest 86,2 Elaborazione Fondazione Impresa su dati Istat 20
21 METODOLOGIA DI CALCOLO Per il calcolo dell Indice di Disagio Imprenditoriale si è proceduto attraverso la seguente metodologia: 1. Calcolo delle variabili standardizzate: al fine di uniformare le variabili, sono stati calcolati i valori standardizzati per ciascun indicatore [z = ((x media)/scarto quadratico medio)]. Attraverso questa procedura statistica è possibile confrontare variabili identiche appartenenti a distribuzioni diverse, ma anche variabili diverse o variabili espresse in unità di misura differenti. 2. Costruzione dell'indicatore di sintesi: l'indicatore di sintesi è costruito a partire dalla media delle standardizzate dei singoli indicatori tenendo conto per ciascuno di essi del segno appropriato. Ad esempio, il numero di fallimenti ha un accezione negativa e quindi più alto è il numero dei fallimenti più aumenta il disagio imprenditoriale. Dal momento che dalla media delle standardizzate si ottengono numeri indice decimali (visivamente poco indicativi) per la costruzione dell indicatore di sintesi i valori delle regioni sono stati trasformati in una scala utilizzando le media dei minimi e dei massimi delle variabili standardizzate. Si riportano comunque qui sotto i risultati della standardizzazione (rank del disagio imprenditoriale). Rank Risultato della standardizzazione 1 Campania 0,485 2 Basilicata 0,297 3 Marche 0,276 4 Calabria 0,268 5 Sicilia 0,223 6 Sardegna 0,148 7 Umbria 0,136 8 Molise 0,084 Italia 0,075 9 Toscana 0, Lombardia 0, Lazio 0, Friuli Venezia Giulia 0, Puglia 0, Valle d'aosta 0, Liguria 0, Piemonte 0, Abruzzo 0, Veneto 0, Emilia Romagna 0, Trentino Alto Adige 0,924 Elaborazione Fondazione Impresa su fonti varie 21
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