SPAZIO NEUTRO GENITORI SEMPRE

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1 Direzione Servizi Sociali Distretti Socio - Sanitari Consultori Familiari SPAZIO NEUTRO GENITORI SEMPRE Uno spazio e un tempo per favorire la genitorialità e mantenere la relazione genitore-figlio Lo Spazio Neutro si realizza nell ambito del progetto di riorganizzazione dei Consultori Familiari (D.G.R. n 2104 del 2 agosto 2005).

2 DEFINIZIONE Lo Spazio Neutro è una struttura finalizzata al mantenimento e al recupero di relazioni tra figli e genitori non conviventi, nel rispetto dei loro bisogni e dei loro problemi, nell ambito del conflitto genitoriale o di altre situazioni che compromettono il rapporto genitore/figlio, con la funzione principale di garantire il diritto del bambino a mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino. (Convenzione dei Diritti dell Infanzia O.N.U., art. 9) Lo Spazio Neutro si propone come un contenitore qualificato alla gestione degli incontri tra il bambino e i suoi genitori: un luogo terzo, uno spazio e un tempo intermedi, lontani dal quotidiano, un campo che non appartiene ad alcuno dei contendenti e che, poco a poco può appartenere un po a tutti, un ambito dove la presenza di operatori adeguatamente formati assuma la funzione di sostegno emotivo al bambino e faciliti il concretizzarsi delle condizioni per un incontro positivo, privilegiando gli aspetti di accoglienza, comprensione e contenimento, supporto pedagogico-educativo, oltre che di osservazione e monitoraggio circa l andamento degli incontri stessi.

3 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n del 31/12/2007 ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO DI MEDIAZIONE FAMILIARE - SPAZIO NEUTRO, E INDIVIDUAZIONE DEL RESPONSABILE E DEL COORDINATORE TECNICO.

4 Riferimenti normativi Dgr n del DPCM 29 novembre 2001 Definizione dei livelli essenziali di assistenza. Disposizioni applicative. Terzo provvedimento che ha previsto quale livello aggiuntivo nell area materno -infantile la mediazione familiare rivolta a coniugi e coppie separate o che intendono separarsi e che hanno figli minori, corrispondente a circa il 10% dell attività consultoriale; Dgr n. 392 del Atto di indirizzo e di riorganizzazione dei consultori familiari pubblici della Regione del Veneto, Legge regionale 25 marzo 1977, n. 28 che ha determinato l opportunità di prevedere in consultorio uno spazio dedicato alla mediazione familiare;. Provvedimento della Giunta Regionale n del che ha finanziato tra i progetti a favore delle 21 Aziende ULSS per l adeguamento dei servizi a quanto determinato dall atto di indirizzo, uno specifico sull attivazione o potenziamento della mediazione familiare e spazio neutro.

5 OBIETTIVO GENERALE L'intervento del Servizio si basa sul riconoscimento del bisogno/diritto del bambino di veder salvaguardata il più possibile la relazione con entrambi i genitori (o altre persone affettivamente significative) e i legami che ne derivano. Si tutela il bisogno/diritto di ogni bambino a non smarrire il senso e la continuità della propria storia, della propria identità e del proprio essere figlio di due genitori; ciò al di là delle vicende che potrebbero compromettere le condizioni per una prospettiva di crescita sana ed equilibrata.

6 OBIETTIVI SPECIFICI Mantenere o ristabilire la relazione genitore - figlio. Garantire uno spazio di incontro rassicurante ed accogliente in una cornice di neutralità e di sospensione del conflitto. Accompagnare i genitori a valorizzare le proprie capacità di accoglimento del figlio. Sostenere l organizzazione e la gestione autonoma degli incontri.

7 COSA NON E LO SPAZIO NEUTRO Non interviene sul conflitto tra i genitori Non offre presa in carico terapeutica della coppia e/o del figlio/i Non è uno strumento valutativo della genitorialità Non relaziona direttamente al T.O. ed al T. M. Non accoglie richieste spontanee di coppie separate con figli Non si occupa di situazioni quali grave patologia dei genitori o dei figli e situazioni di tutela dei minori

8 INVIO E TIPOLOGIA UTENZA La funzione di Spazio Neutro si definisce a partire dal mandato emesso dal Tribunale dei Minorenni o dal Tribunale Ordinario relativo al diritto e dovere dell esercizio di visita tra genitori e figlio/i. Tribunale dei Minorenni o Tribunale Ordinario Consultorio Familiare (valutazione delle risorse della coppia genitoriale / avvio delle visite protette) Spazio Neutro La situazione familiare rimarrà in carico al Consultorio, con il quale gli operatori dello Spazio Neutro manterranno una stretta e continua collaborazione.

9 METODOLOGIA Accoglienza Incontri genitore non convivente figlio Fasi conclusive

10 METODOLOGIA Integrazione con i Servizi Incontri con il Servizio di riferimento (si stabilisce una collaborazione con il Servizio Consultoriale che ha in carico la situazione familiare) con l obiettivo di conoscere: La situazione familiare La storia del minore I nodi critici Le motivazioni dell invio allo Spazio Neutro Gli operatori dello Spazio Neutro insieme al Servizio Consultoriale di riferimento, formuleranno un progetto rispetto a modalità e frequenza delle visite.

11 METODOLOGIA Accoglienza della famiglia E previsto un momento di conoscenza ed ambientamento per genitori e figli, sia nei confronti del contesto che degli operatori. Con entrambi i genitori sarà stipulato un contratto d utenza (scheda 1.2) che prevederà i modi e i tempi degli incontri col genitore non convivente, sulla base del progetto stabilito con il Servizio di riferimento (scheda 1.5); inoltre durante questa fase di accoglienza gli operatori dello Spazio Neutro provvederanno a compilare una scheda informativa sul nucleo familiare (schede 2.0 e 2.1) che terrà conto della conoscenza del proprio figlio da parte dei genitori, nonché delle competenze e capacitàgenitoriali in partenza.

12 METODOLOGIA Incontri genitore non convivente figlio Separazione del bambino dal genitore convivente Incontro del bambino con il genitore non convivente Separazione dal genitore non convivente Riunione del bambino con il genitore convivente

13 METODOLOGIA Fasi conclusive Lo Spazio Neutro soprattutto nelle fasi conclusive del percorso di trattamento può essere utilizzato anche solo come luogo di scambio e di passaggio da un genitore all altro, auspicando lo sviluppo di una buona cooperazione famigliare, tale da permettere di riprendere la gestione degli incontri in autonomia e al di fuori del contesto protetto.

14 CADENZA E DURATA DEGLI INCONTRI La durata del percorso presso lo Spazio Neutro avrà una certa flessibilità, in funzione delle condizioni di partenza e degli obiettivi realisticamente raggiungibili. Il numero e la cadenza degli incontri saranno definiti in base alle disponibilità affettive del bambino e del genitore, rispettando le indicazioni del Tribunale. In linea di massima la permanenza presso lo Spazio Neutro viene fissato in 6 mesi circa, al termine dei quali si effettuerà una valutazione globale dell intervento con l eventuale opzione di proseguire il percorso laddove necessario.

15 SETTING Lo Spazio Neutro è collocato presso Villa Berta struttura polifunzionale che è situata in zona relativamente tranquilla e facilmente raggiungibile. Sono a disposizione tre stanze, di cui una adibita allo spazio neutro e due a studio; è inoltre disponibile un ampio giardino. La stanza degli incontri, accogliente e confortevole, è attrezzata con materiale ludico e per attività espressive per bambini e ragazzi.

16 LINEE GUIDA PER LA GESTIONE INTEGRATA SERVIZI UOMI SPAZIO NEUTRO Lo Spazio Neutro è un servizio a cui l utenza non accede in modo diretto, ma esclusivamente su invio dei servizi CF e/o NPI/EE che hanno in carico la situazione su mandato del Tribunale Ordinario e/o Minorile a seguito di percorsi di separazione e divorzio per il riavvicinamento dei minori a uno o l altro dei genitori. I servizi UOMI sopraccitati a seguito del decreto presentano il caso agli operatori dello Spazio Neutro, fornendo tutte le informazioni e documentazione utile alla preliminare conoscenza del caso congiuntamente valutano la fattibilità della presa in carico integrata condividendone in tal caso il progetto d intervento, gli stessi servizi formalizzano quindi l integrazione degli interventi tramite invio del progetto al responsabile UOMI, gli utenti prendono contatto con lo Spazio neutro esclusivamente tramite il Servizio inviante; gli operatori dello spazio neutro, una volta avviato il loro specifico intervento, relazioneranno periodicamente ai servizi invianti sull andamento degli incontri cosicché il progetto integrato possa eventualmente essere aggiornato in riferimento a nuove esigenze i servizi invianti che hanno in carico i genitori egualmente aggiorneranno periodicamente lo spazio neutro sull andamento della situazione; i rapporti con i tribunali sono a cura dei servizi CF e/o NPI/EE che hanno l incarico per decreto e saranno quindi gli stessi a redigere le relazioni di aggiornamento sia la conclusione dell intervento che l eventuale impossibilità della sua prosecuzione deve essere condivisa con i servizi invianti

17 DATI ATTIVITA SPAZIO NEUTRO 2009 Grafico 1. Distretto di provenienza situazioni prese in carico dallo Spazio Neutro Distretto 1 Distretto 2 Distretto 3 Distretto 4 Distretto 1 Distretto 2 Distretto 3 Distretto 4

18 Tabella n 2 Età dei genitori coinvolti Classi d età maschi femmine Dai 25 ai 34 anni 2 1 Dai 35 ai 44 anni Dai 45 ai 59 anni maschi femmine Dai 25 ai 34 anni Dai 35 ai 44 anni Dai 45 ai 59 anni Grafico 3. Età genitori coinvolti

19 Tabella n 3 Età dei minori coinvolti Età maschi femmine Da 1 a 3 anni 1 2 Da 4 a 7 anni 3 4 Da 8 a 11 anni 4 5 Da 12 a 16 anni 5 6 Tot Maschi Femmine età (anni) Grafico 4. Età dei minori coinvolti

20 20% 20% 60% Coppia italiana Coppia mista Coppia straniera Grafico 5. Tipologia di coppie incontrate

21 Padre e Figlio 0 Incontri Madre e Figlio Madre e Figlio Padre e Figlio Grafico 6. Incontri Protetti effettuati

22 Problematiche Incontri protetti-incontri facilitanti Multiculturalità rappresentata dalle coppie miste e straniere necessità di preparazione specificamediazione linguistico culturale Bambini piccoli (0-3 anni)-necessario ripensare spazi e tempi d incontro Adolescenti rifiutanti Monitoraggio specifico minori

23 RISORSE OPERATORE Anno 2007 ( progetto) Anno 2008 Gennaio-Novembre Anno 2009 Gennaio Settembre Settembre-Dicembre (progetto) Anno 2010 (progetto) Gennaio-Luglio Ottobre-Dicembre Psicologo 8 h settimanali 2 Psicologi incarico occasionale 2 Psicologi incarico occasionale Educatore 6h sett. Educatore a progetto 2 Educatori a 7 h sett. 1 Educatore incarico occasionale 1 Educatore incarico occasionale 1 Educatore incarico occasionale

24 Discontinuità / sospensione periodica attività Tournover continuo operatori Incertezza futuro DETERMINANO : SUL FRONTE UTENZA CRITICITA aggravamento delle complessità familiari affrontate vanificazione di quanto faticosamente ricostruito nel percorso di riavvicinamento riacutizzazione delle conflittualità genitoriali disorientamento ed ulteriore sofferenza psicologico/emotiva per i bambini coinvolti SUL FRONTE ISTITUZIONALE-SERVIZI revisione dei progetti integrati di intervento necessità di approntare interventi di urgenza con l utenza interessata mancata ottemperanza ai decreti dei Tribunali Civile e Minorenni perdita di credibilità e alla ripresa vanno messi in conto i costi operativi per la ricostruzione delle necessarie relazioni professionali Solo, come peraltro ricercato da tempo dalla Direzione Sociale,con il ricorso a personale strutturato, che possa garantire continuità di figura professionale e servizio, si potranno superare i problemi presentati e si potrà continuare a offrire quel servizio di qualità nonostante tutto sin qua apprezzato da utenti ed operatori.

25 Incontri Facilitanti- Protetti Storia familiare Storia individuale Richiesta spontanea/obbligo Caratteristica delle relazioni familiari pregresse Caratteristiche relazionali genitori Caratteristiche bambini

26 La Protezione Dove nasce A favore di chi Quanto dura Dove e quando termina

27 PAS ESISTE? CHE COSA FARNE? SUPERA ALTRI PROBLEMI? CHI ASCOLTA CHE COSA SENTE?

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