Il sorriso dell impresa. Custodi del territorio Il punto sulla sicurezza nell Area Nord. Il cuore batte forte Iniziative e progetti per la salute

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1 Le scatole sempre pronte......per muovere i vostri abiti. Le scatole sempre pronte......per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti CBM srl Via Archimede, Limidi di Soliera (Mo) Tel Fax info@cbmimballaggi.it Sia Benedetto! Gruppo SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI Numero 11 - Anno 24º Domenica 22 marzo 2009 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Giovedì 26 marzo alle ore 21 su è-tv Antenna1 SPECIALE CONCORDIA E ZONA 7 p. 12 CBM srl Via Archimede, Limidi di Soliera (Mo) Tel Fax info@cbmimballaggi.it Una copia 1,50 SPECIALE NOVI p. 13 Gruppo Per il Papa e per la Chiesa l unità è una priorità Dopo l Africa, la Terra Santa Pag. 3 EDITORIALE Insostenibile la denuncia dei clandestini Medici e personale sanitario obiettino! Un patto per la sicurezza ma con il terzo settore Edoardo Patriarca Pellegrini nei luoghi di Gesù Sospinti dalla fede Per suor Amedea ritorno in famiglia Professionalità, ricerca, sviluppo, determinazione, coraggio, pazienza ma soprattutto investimenti sul capitale umano per uscire dalla crisi peggiore degli ultimi 80 anni U n sì alla vita, a tutto tondo. E dunque pieno sostegno all operato della maggioranza sulla tragedia di Eluana, ma dissenso sulla reintroduzione dell emendamento al ddl 773, il cosiddetto pacchetto sicurezza appena approvato in Senato, che revoca ai medici il divieto di denunciare gli immigrati clandestini.il principio della tutela della salute è definito dalla Costituzione come fondamentale diritto della persona, non legato dunque alla cittadinanza ma alla sua dignità di essere umano. La professione medica vocata alla vita, come più volte abbiamo ribadito in questi giorni, viene qui contaminata da una funzione di controllo che spetta più alle forze di polizia. I medici e il personale sanitario obiettino! Oltre a ciò è davanti a noi il rischio di una sanità parallela e clandestina e di una riduzione del controllo sulle patologie infettive di cui talvolta sono portatori gli immigrati.il ddl sulla sicurezza, riguardo l immigrazione, prevede una serie di provvedimenti. Di alcuni non si comprende la reale efficacia: oltre al reato di clandestinità, si introduce ad esempio il registro dei clochard, i senza fissa dimora. Per farne che? Andando a stringere, toccherà ancora al volontariato aiutarli e assisterli. Tassa di soggiorno da 80 a 200 euro: un appesantimento su una fascia di popolazione già in difficoltà. Ma non dovevamo ridurre le tasse soprattutto per le categorie sociali più deboli? Carcere per i clandestini che nonostante l espulsione ancora risiedono sul territorio nazionale: giusto, ma lo stato disastroso delle nostre carceri lo permetterà? Avvenire Un quotidiano da far conoscere 5 Amministrative 2009 Più a sinistra Campedelli presenta la coalizione Il sorriso dell impresa Il Vescovo, accompagnato da don Gian Pio Caleffi, assistente spirituale dell Ufficio pastorale sociale e del lavoro, e dal diacono Sergio Previdi, coordinatore delle Benedizioni pasquali nelle ditte, alla Rossi Tessiture. A pagina 23 il calendario delle visite Unionapi e Lapam Novità ai vertici Palmieri a Bologna, Cestari a Carpi Volontariato Il cuore batte forte Iniziative e progetti per la salute Mirandola Custodi del territorio Il punto sulla sicurezza nell Area Nord Sinergia vincente con Notizie: 800 nuovi lettori grazie alla promozione per gli abbonati P.6 PAGINA 9 PAGINA10 PAGINA11 PAGINA14 A B B I G L I A M E N T O DONNA - UOMO - BAMBINO NUOVE COLLEZIONI Strada Statale Modena - Carpi, 290 Appalto di Soliera (Mo) tel

2 2 22 marzo '09 IV Domenica di Quaresima Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia Domenica 22 febbraio LETTURE: 2 Cr 36, ; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21 ANNO B IV SETT. SALTERIO Paul Gauguin, Il Cristo giallo (1889), Buffalo, Albright-Knox Art Gallery Il Vangelo di Giovanni ci presenta la figura di Nicodemo che, di notte, cerca Gesù per avere un dialogo con lui. E un uomo in ricerca, e in lui possiamo riconoscerci come persone in cammino verso una consapevolezza sempre maggiore della nostra fede in Gesù. Egli è un fariseo osservante, è un ammiratore di Gesù, affascinato da quanto compie, ma non ancora disposto a seguirlo pienamente, per paura di compromettere la sua posizione religiosa e sociale. Per ora, non riesce a cogliere la realtà vera della persona di Gesù, non vede in Lui il Figlio di Dio. Realtà che accoglierà invece durante la Passione di Gesù, quando lo difenderà davanti al sinedrio, e ancor più sotto la croce, quando agirà in prima persona per accogliere il corpo di Gesù, compiendo apertamente il suo personale atto di fede. In questa domenica siamo chiamati a meditare una parte di questo lungo dialogo, dove Gesù annuncia come Dio attuerà la salvezza per tutti gli uomini, cioè attraverso il dono del suo Figlio unigenito che per noi sarà innalzato sulla croce. Nel libro del profeta Isaia ci viene presentata la figura del servo sofferente di Jhwh (Is 52,13), che si realizza in pienezza nel mistero di Cristo, mistero di elevazione e abbassamento, di incarnazione e glorificazione. In lui, la croce si rivela come un mistero d amore e di obbedienza, perché è lì che manifesta, fino alla morte, la sua obbedienza al Padre, la sua profonda unità con lui e l amore, suo e del Padre stesso, nei confronti del mondo. La croce è il luogo della manifestazione piena dell amore trinitario. Davanti alla croce, ogni persona è chiamata a prendere posizione, accogliendo o respingendo questo amore, operando una scelta di fede o di incredulità, di luce o di tenebre, di vita o di morte. Non è il Signore che giudica le nostre opere e la nostra vita, ma siamo noi stessi con le nostre scelte a rompere l alleanza o ad accoglierla come dono, per viverla in pienezza. Chiediamo a Dio, che in questa domenica laetare, in cui siamo invitati a rallegrarci per l amore che Lui ha per noi, possiamo aumentare la nostra fede, per camminare con più slancio verso la Pasqua. Le Sorelle Clarisse Tu, Padre, all uomo che allarga le braccia nell amore, hai dato la forma della croce, affinché il mondo sia salvato nel segno del Figlio dell uomo. (H. U. Von Balthasar) Jacob Jordaens, Cristo e Nicodemo, XVII secolo, Tournai, Musée des Beaux-Arts Tempo di Lectio Tutte le domeniche del tempo di Quaresima e di Pasqua, come da tradizione, l appuntamento con la Lectio divina alle ore 19 presso la chiesa di Santa Chiara. La croce è mistero d amore Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». La prossima puntata di Notiziecarpi.tv andrà in onda sempre su è-tv-antenna1 Giovedì 26 marzo alle ore 21 In replica domenica 29 marzo alle ore 8,30 Tra i servizi, l anniversario della scomparsa di Chiara Lubich, l incontro del Vescovo con il mondo del lavoro attraverso le benedizioni nelle fabbriche, le notizie dalle zone pastorali e dalle parrocchie Il calendario delle trasmissioni Giovedì 9 aprile Giovedì 23 aprile E possibile rivedere tutti i servizi delle precedenti puntate di Notiziacarpi.tv sul sito della diocesi di Carpi Presentazione e riunione tecnica Giovedì 26 marzo ore 20 Parrocchia di Cibeno Ore 20 cena Ore 21 visione della puntata n.6 Ore 21,30 presentazione del progetto e riunione tecnica Sono invitati a partecipare tutti coloro che desiderano collaborare alla nuova trasmissione Notiziecarpi.tv.

3 3 Il vescovo Elio Tinti Un cuore di padre Nel corso del ritiro del clero di giovedì 12 marzo il vescovo Elio Tinti ha presentato la lettera del Santo Padre ai vescovi riguardo alla remissione della scomunica dei quattro vescovi consacrati dall arcivescovo Lefebvre. Monsignor Tinti dopo aver apprezzato e sottolineato la sincerità e la trasparenza dell operato del Papa, ammettendo gli errori ma anche denunciando la manipolazione dell informazione, ha invitato i sacerdoti ad essere altrettanto chiari con i fedeli circa il significato della remissione della scomunica, che non significa affatto riconoscimento della comunità fondata dal vescovo tradizionalista Lefebvre ma va inteso come un atto di misericordia, una mano tesa per favorire l unità nella Chiesa. Da qui l invito alla lettura di questo testo semplice e diretto scritto con un cuore di padre senza lasciarsi condizionare dalle interpretazioni di politica ecclesiastica che hanno occupato le pagine dei giornali laici. Il testo integrale della lettera è disponibile su Chiara Lubich Fondatrice del Movimento dei Focolari nel primo anniversario della sua partenza per il Cielo 14 marzo marzo 2009 Nella nostra Città di Carpi, come in tante parti del mondo, è stato ricordato il primo anniversario della morte di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, avvenuta il 14 marzo Sabato 14 marzo in Cattedrale il vescovo Elio Tinti ha presieduto la Santa Messa di suffragio e per venerdì 20 marzo il movimento ha organizzato una serata per esprimere gratitudine e riconoscenza a Chiara e per ravvivare la consapevolezza di una eredità di cui farsi carico e di un Carisma (quello dell Unità) che ha ricevuto da Dio, per la Chiesa e l umanità di oggi. Venerdì 20 marzo ore 20,45 presso l Auditorium Biblioteca A. Loria a Carpi Serata con documenti e testimonianze dal titolo Chiara Lubich: le sue radici nella nostra Città Sul prossimo numero il servizio sulle iniziative in ricordo di Chiara Lubich La lettera di Benedetto XVI ai vescovi cattolici riguardo alla remissione della scomunica dei quattro vescovi consacrati dall arcivescovo Lefebvre Una parola chiarificatrice U na parola chiarificatrice, che deve aiutare a comprendere le intenzioni che in questo passo hanno guidato me e gli organi competenti della Santa Sede. Spero di contribuire in questo modo alla pace nella Chiesa. Con queste parole Benedetto XVI spiega il senso della lettera ai vescovi della Chiesa cattolica riguardo alla remissione della scomunica dei quattro vescovi consacrati dall arcivescovo Lefebvre datata 10 marzo e resa pubblica giovedì 12. I quattro vescovi - Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso del Gallareta (appartenenti alla Fraternità San Pio X) - erano stati consacrati il 30 giugno 1988 senza mandato pontificio ed erano quindi incorsi nella scomunica latae sententiae, cioè automatica, dichiarata formalmente dalla Congregazione per i vescovi il 1 luglio La remissione della scomunica è giunta con un Decreto della medesima Congregazione, firmato il 21 gennaio 2009 dal cardinale prefetto Giovanni Battista Re. Questo atto, scrive il Papa, per molteplici ragioni ha suscitato all interno e fuori della Chiesa cattolica una discussione di una tale veemenza quale da molto tempo non si era più sperimentata. Il caso Williamson, disavventura imprevedibile Una disavventura per me imprevedibile - rileva Benedetto XVI - è stata il fatto che il caso Williamson si è sovrapposto alla remissione della scomunica. All improvviso, spiega, il gesto discreto di misericordia verso quattro vescovi è apparso come la smentita della riconciliazione tra cristiani ed ebrei. A tal riguardo il Pontefice precisa che la condivisione e la promozione fin dall inizio dei passi di riconciliazione tra cristiani ed ebrei fatti a partire dal Concilio sono stati un obiettivo del suo lavoro teologico. Il fatto che si siano sovrapposti due processi contrapposti, prosegue il Papa, è cosa che posso soltanto deplorare profondamente. Ed aggiunge: Mi è stato detto che seguire con attenzione le notizie raggiungibili mediante Internet avrebbe dato la possibilità di venir tempestivamente a conoscenza del problema. Ne traggo la lezione che in futuro nella Santa Sede dovremo prestar più attenzione a quella fonte di notizie. Benedetto XVI si dice rattristato dal fatto che anche Benedetto XVI riceve una delgazione del Gran Rabbinato di Israele e della Commissione per i rapporti con l'ebraismo. Il Papa in Africa e in Terra Santa Terminerà il 23 marzo il viaggio di Benedetto XVI in Africa iniziato con la visita in Camerun da martedì 17 per proseguire con la successiva tappa in Angola. L incontro con le Chiese africane è motivato dall importante Sinodo sull Africa che si svolgerà in ottobre. E stato poi annunciato anche il viaggio tanto atteso in Terra Santa che vedrà Benedetto XVI recarsi nella terra di Gesù dall 8 al 15 maggio per domandare al Signore, - ha detto il Papa - visitando i luoghi santificati dal suo passaggio terreno, il prezioso dono dell unità e della pace per il Medio Oriente e per l intera umanità. Sarà il terzo Papa a mettere piede sui luoghi di Gesù, dopo Paolo VI, gennaio 1964, e Giovanni Paolo II, marzo i cattolici, che in fondo avrebbero potuto sapere meglio come stanno le cose, abbiano pensato di dovermi colpire con un ostilità pronta all attacco. Proprio per questo ringrazia gli amici ebrei che hanno aiutato a togliere di mezzo prontamente il malinteso e a ristabilire l atmosfera di amicizia e di fiducia, che continua ad esistere come nel tempo di Giovanni Paolo II. Sanzioni disciplinari e problemi dottrinali Altro sbaglio che il Papa riconosce e per il quale esprime rammarico è il non aver illustrato, in modo sufficientemente chiaro, la portata e i limiti del provvedimento con cui è stata rimessa la scomunica. Il Pontefice spiega che la remissione della scomunica serve per invitare i quattro vescovi ancora una volta al ritorno ; tuttavia occorre distinguere il livello disciplinare dall ambito dottrinale e finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri - anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica - non esercitano in modo legittimo alcun ministero. Alla luce di questa situazione Benedetto XVI annuncia l intenzione di collegare in futuro la Pontificia Commissione Ecclesia Dei - istituzione dal 1988 competente per quelle comunità e persone che, provenendo dalla Fraternità San Pio X o da simili raggruppamenti, vogliono tornare nella piena comunione col Papa - con la Congregazione per la dottrina della fede. Con ciò viene chiarito che i problemi che devono ora essere trattati sono di natura essenzialmente dottrinale e riguardano soprattutto l accettazione del Concilio Vati- cano II e del magistero postconciliare dei Papi, sottolineando che non si può congelare l autorità magisteriale della Chiesa all anno 1962". Cercare la riconciliazione Nella lettera, Benedetto XVI s interroga poi sulla necessità del provvedimento adottato, e se questo costituisse una priorità. Ebbene, osserva, condurre gli uomini verso Dio, verso il Dio che parla nella Bibbia è la priorità suprema e fondamentale della Chiesa e del successore di Pietro in questo tempo. Da qui - precisa - deriva come logica conseguenza che dobbiamo avere a cuore l unità dei credenti, e se l impegno faticoso per la fede, per la speranza e per l amore nel mondo costituisce in questo momento (e, in forme diverse, sempre) la vera priorità per la Chiesa, allora ne fanno parte anche le riconciliazioni piccole e medie. Ne consegue una domanda: Era ed è sbagliato andare anche in questo caso incontro al fratello che «ha qualche cosa contro di te» e cercare la riconciliazione, impegnandosi per lo scioglimento di irrigidimenti e di restringimenti, così da far spazio a ciò che vi è di positivo e di ricuperabile per l insieme?. Ed ancora: Può lasciarci totalmente indifferenti una comunità nella quale si trovano 491 sacerdoti, 215 seminaristi, 6 seminari, 88 scuole, 2 Istituti universitari, 117 frati, 164 suore e migliaia di fedeli? Dobbiamo davvero tranquillamente lasciarli andare alla deriva lontani dalla Chiesa?. Io stesso - conclude - ho visto, negli anni dopo il 1988, come mediante il ritorno di comunità prima separate da Roma sia cambiato il loro clima interno; come il ritorno nella grande ed ampia Chiesa comune abbia fatto superare posizioni unilaterali e sciolto irrigidimenti così che poi ne sono emerse forze positive per l insieme. La priorità suprema I vescovi a sostegno di Benedetto XVI Diverse le reazioni alla Lettera di Benedetto XVI. Profonda gratitudine al Santo Padre è stata espressa in una nota dalla presidenza della Cei per la sua «parola chiarificatrice» in ordine alle polemiche, sorte in seguito alla revoca della scomunica a quattro vescovi, consacrati nel 1988 senza mandato della Santa Sede. Già pochi giorni dopo l annuncio del provvedimento - prosegue la nota - il presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, nella prolusione al Consiglio episcopale permanente del gennaio, aveva espresso l apprezzamento dell intero episcopato italiano per tale atto di misericordia, manifestando al contempo il disappunto per le infondate e immotivate dichiarazioni di uno dei vescovi interessati circa la Shoah. Ne è seguita, tuttavia, «una discussione di tale veemenza», che ha distolto dalla preoccupazione di Benedetto XVI, rivolta unicamente alla causa dell unità della Chiesa. I vescovi e le comunità ecclesiali che sono in Italia - conclude la Cei - si stringono con affetto filiale al successore di Pietro e rinnovano l impegno a «imparare sempre di nuovo l uso giusto della libertà» e soprattutto «la priorità suprema: l amore», secondo le accorate e persuasive parole del Santo Padre.

4 4 22 marzo '09 Giovani operatori di giustizia e di pace: sono tanti, impegnati su vari fronti in Italia e all estero, a servizi degli ultimi e dei più poveri, là dove la dignità dell uomo è violata e oppressa. Ecco l ultimo aggiornamento dal fronte di una delle guerre dimenticate del pianeta, dall Isola di Ceylon dove opera Valentina Ferraboschi Un emergenza senza fine Valentina Ferraboschi U n inizio d anno tragico per la piccola isola di Ceylon. Il 2 gennaio l esercito è entrato a Kilinochchi, la capitale dello stato de-facto della fazione dei ribelli Tamil, le Tigri dell Ltte (Liberation Tigers of Tamil Eelam). Una città che, dopo i violenti scontri in atto dal settembre 2008, si è presentata all esercito completamente vuota e distrutta. La popolazione, che da mesi si dirigeva compatta verso la parte più orientale del Vanni (regione a Nord dell isola prevalentemente di etnia Tamil), ha continuato a muoversi e a rimanere, per volontà o costrizione, con i ribelli. Dalla presa di Kilinochchi tutto il paese e i pochi osservatori stranieri ancora interessati a questo conflitto trentennale, sono rimasti per qualche settimana con il fiato sospeso in attesa di una fine improvvisa del conflitto e del Ltte. Questa fine tarda ancora ad arrivare. Si parla di mila sfollati e in continuo movimento, di questi solo 30 mila sono riusciti ad uscire dalla piccola area ancora controllata dall Ltte tra la fine di gennaio e l inizio di febbraio. Già da fine settembre 2008 tutte le agenzie umanitarie hanno lasciato l area sotto il controllo dell Ltte per ragioni di sicurezza. Migliaia di civili sono rimasti nell area senza aiuti umanitari, tranne i convogli settimanali di cibo delle Nazioni Unite. A inizio marzo la situazione è ancora in stallo ma la crisi umanitaria che si sta consumando nel Nord è la più grave di tutta l Asia. I numeri sono lampanti, 200 mila persone chiuse in una piccola area, obbligati a rimanere dentro sia da parte dell Ltte che utilizza la popolazione come scudo umano, sia da parte del governo che ha negato da mesi la possibilità di un corridoio umanitario per evacuare i civili. Caritas all opera Caritas Sri Lanka come organizzazione cattolica locale è riuscita a rimanere attiva nel soccorso umanitario con le 63 persone che vi lavorano. L ufficio della Caritas locale del Vanni, precedentemente situato a Kilinochchi, è stato spostato due volte nel corso degli ultimi mesi. Udayarkaddu è il nome dell ultimo villaggio in cui Caritas Vanni aveva costruito un ufficio temporaneo, l ufficio a fine gennaio e inizio febbraio è stato bombardato provocando numerosissimi danni tra le attrezzature e un ferito. Caritas è riuscita ad operare fino a inizio gennaio nella costruzione di rifugi temporanei per la popolazione, distribuendo cibo e vestiti e costruendo pozzi e latrine d emergenza. Una tragedia senza precedenti Tutto il personale è ora con la maggioranza degli altri civili in una zona costiera a Nord di Mullaitivu (ultima roccaforte dell Ltte) che è stata dischiarata zona salva. L area di poche decine di chilometri quadrati non è sufficiente per contenere le troppe persone, affollate in questa spiaggia di terra. Le scorte d acqua non sono abbastanza e il cibo nemmeno, le temperature sono molto alte in questa stagione e nessuno ha un riparo. La trage- Valentina Ferraboschi dia che si sta compiendo è senza precedenti nel paese, sono già iniziate le più lievi epidemie di dissenteria e influenza. Le morti si susseguono per le condizioni difficilissime e per i continui bombardamenti. L Ltte, costretto in questa piccola superficie di terra, continua a combattere e ad impedire ai civili di lasciare la zona e molti di loro non sembrano comunque pronti ad abbandonare la propria terra per i campi allestiti dal Governo. Il Governo ha predisposto 13 campi profughi già funzionanti nel distretto a Sud del Vanni, Vavuniya. I rifugiati una volta usciti dal Vanni passano un periodo di 7-10 giorni in due campi ad altissima sicurezza (screening center) completamente militarizzati e senza accesso per gli osservatori umanitari. In questi campi i civili vengono sottoposti a controlli, non ben definiti, per scongiurare il pericolo di avere qualche combattente delle Tigri tra la popolazione civile. Non si conosce esattamente il numero di persone che arrivano nei campi. Le condizioni delle 30 mila persone nei 13 campi sono a dir poco drammatiche poiché i campi sono stati predisposti nel giro di poche settimane, senza un calcolo di spazio e senza far affidamento a nessuno standard umanitario. Tutte le agenzie umanitarie stanno cercando di far fronte comunque per dialogare con il governo in termini di libertà di movimento per i rifugiati e smilitarizzazione dei campi a Vavuniya. A quando la pace? Questa serie di contrattazioni comprende anche le decisioni circa il futuro di queste migliaia di persone che non avranno più una casa dove tornare. Nonostante però tutto il dispiegamento di forze da parte del Governo e la lunga guerra, i ribelli dell Ltte riescono ancora a resistere e sorprendentemente sono riusciti a far decollare due aerei dal Vanni il 20 febbraio e i due aerei indisturbati hanno attaccato Colombo, la capitale. Questo atto di sfida e provocazione credo ci induca a pensare che le Tigri sono ancora lì e stanno ancora combattendo e questo ci spinge a pensare a come sarà il post conflitto. Il Governo dello Sri Lanka ha davanti a sé non solo i problemi legati ai profughi e al loro reinserimento, ma dovrà iniziare ad indirizzare la questione politica legata ai diritti dei Tamil nell isola. Finché non ci sarà una parità di diritti tra le diverse etnie e religioni potrà sempre esserci un Ltte pronto ad attaccare e ad attrarre seguaci. Il 21 marzo Giornata nazionale della memoria per le vittime Liberi dalle mafie La giornata del 21 marzo, primo giorno di primavera, è il momento che Libera ed Avviso Pubblico dedicano alla memoria di tutti coloro che hanno dato la vita nel nostro Paese per contrastare le mafie. Libera per la XIV edizione della Giornata nazionale della memoria e dell impegno per tutte le vittime delle mafie ha scelto la Campania e Napoli, città dalle mille contraddizioni e dai mille colori. Due gli appuntamenti: il 19 marzo a Casal di Principe, in occasione del quindicesimo anniversario della morte di don Peppe Diana; il 21 marzo a Napoli. L etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie è il tema prescelto per questa edizione. In ricordo di don Peppe Diana Anche Gennaro Diana e Iolanda di Tella, genitori di don Peppe Diana, ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994, nella sagrestia della sua chiesa a Casal di Principe, hanno scritto una lettera appello per invitare a partecipare al primo appuntamento di questa XIV edizione della Giornata: Vorremmo - don Peppe Diana scrivono - che tanta gente venisse a Casal di Principe per ricordare non solo il nostro Peppino, ma tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata. Sono già tanti gli uomini e le donne che ci hanno fatto sapere, da ogni parte d Italia, che giungeranno nelle piazze e nelle strade di Casale, per aiutare e sostenere quei cittadini che vivono qui e che non vogliono essere sopraffatti dal linguaggio della violenza e del sopruso. Il 19 marzo in ricordo di don Diana, i suoi genitori e don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, firmeranno il protocollo per la nascita della cooperativa Le terre di don Peppe Diana-Libera Terra, che sorgerà a Castelvolturno e Cancello Arnone, sui terreni confiscati ai casalesi, e che produrrà la mozzarella della legalità. La cooperativa, che favorirà l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, si occuperà anche di turismo responsabile e di produzione di energia pulita da biomassa. Una Campania diversa La celebrazione della Giornata in Campania e a Napoli, dice don Luigi Ciotti, ha l obiettivo di valorizzare il positivo. Dimostrare che c è un Italia che non si arrende e che s impegna per affermare la libertà e la dignità di tutti. In alcuni territori della Campania, aggiunge, la violenza criminale continua a lasciare tragicamente il segno; don Luigi Ciotti anche nell ultimo anno sono stati numerosi ed efferati gli omicidi di camorra, troppe le vittime innocenti. Senza contare i traffici di droga e di rifiuti, lo sfruttamento delle persone attraverso la prostituzione e il lavoro nero, gli affari delle ecomafie, l usura, le estorsioni. Non solo: secondo Ciotti, certamente pesano la corruzione, le collusioni in tanti settori della politica e dell economia, i silenzi complici o intimoriti di chi non osa o non vuole ribellarsi. Ma esiste anche una Campania diversa, ricca di positività. Giovani svegli, insegnanti appassionati, amministratori onesti, cittadini responsabili. In preparazione della Giornata sono state tante le iniziative organizzate, in tutta Italia, chiamate Cento passi verso il 21 marzo, che hanno coinvolto associazioni, studenti, imprenditori. a cura di Gigliola Alfaro LA GIUSTA CASA......è quella costruita sull amore Chi ne ha due o più, ne condivida una con chi non ha casa Diventerà così la casa della gioia, anzitutto per chi la offre e ancor più per chi la riceve. E la gioia di Zaccheo che sempre si rinnova in chi condivide i propri beni con i poveri (cfr. Lc 19,8) La Caritas diocesana invita i proprietari ad affittare un appartamento ad un prezzo agevolato ed inferiore a quello di mercato. La Caritas attraverso i suoi Centri di ascolto si rende disponibile a favorire l incontro tra domanda e offerta di abitazioni in affitto Informazioni e comunicazioni presso: Caritas diocesana di Carpi - Curia Vescovile, Corso Fanti 7 tel. 059/ o nella sede di viale Peruzzi tel. 059/ Centro di ascolto Porta Aperta di Carpi, tel. 059/689379; Centro di ascolto Porta Aperta di Mirandola tel. 0535/24183 Caritas diocesana

5 5 Giornata della Gioventù 2009: gli appuntamenti in Diocesi XXIV GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ Sabato 4 Aprile Ore Chiesa Cattedrale di Carpi LITURGIA PENITENZIALE DIOCESANA PER RAGAZZI E GIOVANI A SEGUIRE, CENA INSIEME PRESSO L ORATORIO CITTADINO EDEN ORERE FESTA-SPETTACOLO SPETTACOLO PALMA ALMA D ORORO 09 PRESSO IL CINEMAINEMA TEATROEATRO EDENDEN Vi attendo tutti cmb a XXIV Giornata mondiale della Gioventù è il L momento fondamentale durante l anno in cui ho scelto di incontrarvi e abbracciarvi tutti assieme come un padre, così il vescovo monsignor Elio Tinti introduce il suo invito ai giovani nella lettera distribuita in queste settimane e pubblicata qui a fianco indirizzata proprio a loro, chiamandoli all incontro che annualmente li vede tutti riuniti, prima in Cattedrale e poi in Oratorio cittadino per una grande festa. Sarà come da tradizione sabato 4 aprile, vigilia della Domenica delle Palme, che il Vescovo incontrerà i giovani della Diocesi, perché ognuno abbia a sentirsi parte della Chiesa più ampia, madre di tutte le sue membra che sono le parrocchie e le associazioni. Il cammino personale di ognuno, infatti, non deve escludere la prima e fondamentale comunità di cui tutti noi facciamo parte e di cui siamo responsabili, osserva monsignor Tinti: la Diocesi è un luogo centrale di vita del cristiano. Così l invito del Vescovo intende superare, pur senza mai dimenticarla, l appartenenza dei giovani ad associazioni o movimenti nel tentativo di riscoprire un unità più ampia, dando un respiro più profondo, diocesano appunto, al cammino di ognuno. Rinascono la vita, la speranza e la gioia I tre momenti della Giornata diocesana della Gioventù saranno la Liturgia Penitenziale, la cena, la festa-spettacolo Palma d oro 09". Il primo appuntamento, in Duomo alle 18.45, è anche il primo momento di festa, perché con la confessione rinascono la vita, la speranza e la gioia. La linea guida della Liturgia Penitenziale sarà quella ormai tradizionale, sempre molto apprezzata dai partecipanti: la meditazione di un brano, quest anno tratto dagli scritti di San Paolo, seguita dall invito a una confessione in tre tempi, così come suggerisce il cardinale Carlo Maria Martini ne Il sogno di Giacobbe : prima la confessio laudis ( di che cosa mi sento di ringraziare il Signore? ), poi confessio vitae ( che cosa soprattutto mi dispiace in me? che cosa vorrei che non ci fosse? ) e confessio fidei (la proclamazione: credo che tu solo mi salvi e tu solo mi purifichi ). La bellezza di condividere La dimensione collettiva di Solido, sicuro, CMB Vuoi affidare i tuoi risparmi in buone mani? Se acquisti un immobile CMB, l affidabilità è compresa nel prezzo. Perché si verifica la combinazione di 3 fattori: affidabilità dell azienda, qualità degli immobili e la convenienza di investire sul mattone. CMB vanta un secolo di esperienza, una provata stabilità finanziaria e un interessante offerta di prodotti di qualità. Valuta le nostre proposte: è tempo di investire sulle certezze. Gli appartamenti del Carpine Tel questa festa continua con la cena presso l Oratorio cittadino Eden, offerta dal Servizio diocesano di pastorale giovanile. La rete di conoscenze che già si estende alla scuola, allo sport e alla musica e a internet, verrà tirata a riva, dando la possibilità ai giovani di diverse realtà di incontrarsi nuovamente in una situazione forse inusuale. Protagonisti e fratelli La festa-spettacolo Palma d oro 09", alle al cinema teatro Eden, concluderà la Gmg con il messaggio semplice e deciso dalla fraternità. Lo spettacolo sarà animato dai gruppi delle parrocchie della nostra Diocesi, ma non vuole essere una vetrina per l esibizione di grandi artisti: qui, più che in ogni altro luogo assicura Simone Ghelfi, incaricato laico del Servizio diocesano di pastorale giovanile è importante la partecipazione. Che si metta in comune ciò che si ha, chi poco e chi molto, infatti il successo della festa non dovrà essere valutato sul numero, ma piuttosto sulla varietà dei partecipanti: sarebbe veramente bello se fossero rappresentate tutte le realtà diocesane. Allora è rinnovato l invito partecipare allo spettacolo: basta una breve scenetta o anche solo una canzone per portare la propria gioiosa testimonianza e c è ancora posto anche per chi volesse rendersi disponibile ad aiutare nell organizzazione della giornata. In tutti questi modi la Giornata della Gioventù non vuole altro che dare un rinnovato senso di Chiesa ai giovani partecipanti, un senso di Chiesa che loro, una volta rientrati nella propria quotidianità e sempre impegnati nel cammino di associazioni e movimenti, possano comunicare agli altri sottoforma di gioia e speranza. Pietro Guerzoni C ontinua dalla prima Il vescovo Elio Tinti ai giovani della Diocesi di Carpi Carissimi ragazzi e ragazze, ogni giorno Vi porto nel cuore, e prego il Signore affinché Vi doni sempre tutto ciò di cui avete bisogno, realizzando i Vostri sogni più grandi e i desideri più belli. La Comunità della Chiesa, di cui io Vi sento membra importantissime, è la Madre che ha la responsabilità di aiutarvi e sostenervi nel cammino stupendo della Vostra vita. Tutto ciò è quanto io desidero ardentemente si continui a fare sempre di più per Voi e con Voi nelle parrocchie e durante le attività delle varie Associazioni e Movimenti a cui molti di Voi, grazie a Dio, appartengono. Oltre al Vostro personale cammino però è fondamentale che viviate anche la dimensione più ampia di Chiesa che è quella diocesana, che è la prima e fondamentale comunità di cui tutti noi facciamo parte e di cui siamo responsabili. Per questo Vi invito caldamente alla Liturgia Penitenziale Diocesana che celebreremo in occasione della XXIV Giornata Mondiale della Gioventù che è il momento fondamentale durante l anno in cui ho scelto di incontrarvi e abbracciarvi tutti assieme come un Padre, considerando anche le Vostre preziose appartenenze ad Associazioni, Movimenti e Gruppi diversi. Tengo poi moltissimo alla Vostra presenza perché desidero ardentemente che ognuno di Voi, confessando con fiducia e senza paura i propri peccati, senta e abbia dentro di sé la pace e la gioia di poter ricominciare il proprio cammino, nella certezza di essere amato da Dio il quale, Vi assicuro non aspetta altro. Non c è nulla di così brutto che il Signore non possa sanare o perdonare. Il Signore Vi aspetta tutti e ciascuno, come ha aspettato il Figliol Prodigo, per abbracciarvi con la sua misericordia e avvolgervi della sua tenerezza e comprensione di Padre. Lui vuole fare festa con Voi e quando ci si confessa e si ha il suo perdono, è giorno di festa, è giorno di gioia, rinasce la vita e la speranza. Vi attendo tutti: nessuno manchi in modo da poter attingere tutti in pienezza alla gioia e alla speranza della Pasqua. Con amicizia. + Mons. Elio Tinti, Vescovo di Carpi Un patto per la sicurezza... Sacrosanto il controllo sul trasferimento di valuta soprattutto per contrastare il riciclaggio ai fini del finanziamento al terrorismo. Come pure è giusta la norma che permette l acquisizione della cittadinanza per il coniuge straniero di un cittadino italiano solo dopo due anni dalla celebrazione del matrimonio onde evitare il mercato dei matrimoni, assai fiorente in questo periodo. Infine il coinvolgimento di associazioni di cittadini per il presidio del territorio: suggerirei non solo per le ronde notturne - perché di questo si tratta -, ma per riattivare nei quartieri più degradati circoli, bocciofile, centri per anziani e per giovani. Sicurezza è anche questo, direi soprattutto questo: disseminare semi di umanità nei luoghi in cui da troppo tempo non se ne scorgono. Occorre stipulare un patto per la sicurezza con il terzo settore, l unico soggetto capace di coniugare il diritto alla sicurezza con la solidarietà e l accoglienza. Edoardo Patriarca è componente della redazione di Cattolici in rete, uno spazio di riflessione e di confronto che esprime la sensibilità sociale e culturale del laicato cattolico impegnato in vari settori della società. E possibile iscriversi e ricevere la newsletter.

6 6 22 marzo '09 Il compito di Avvenire e il ruolo dell animatore della comunicazione e della cultura, al centro dell incontro di aggiornamento dei sacerdoti. Per i cattolici è tempo di sinergie, di valorizzare gli strumenti di comunicazione U Luigi Lamma n giornale in crescita, apprezzato per i contenuti originali che invita a riflettere sui fatti e sulle idee. Questo è Avvenire, il quotidiano dei cattolici italiani, il giornale che tifa per voi come ha detto il responsabile marketing, Fabio Ungaro, intervenuto giovedì 12 marzo a Carpi per l incontro con i sacerdoti della Diocesi. Certo il contesto culturale non è dei più facili,nemmeno all interno della Chiesa si può dare più per scontato il consenso sul ruolo dei mezzi di comunicazione cattolici, sul valore dell animazione culturale della comunità cristiana e di riflesso della società civile. D altra parte non si può che raccogliere questa sfida vincendo la sindrome di Giona ovvero la tentazione di fuggire dalle responsabilità di un annuncio efficace di ciò che ci sta più a cuore come credenti e come cittadini. Nel momento in cui, ha ricordato Ungaro, ci fosse un cedimento sui valori non negoziabili, vita, famiglia ed educazione, è a rischio la comunicazione di un senso cristiano dell esistenza. Là dove si decide sarebbero altri a decidere, il nostro silenzio verrebbe occupato da ben altre voci Avvenire-Notizie: una sinergia di successo L incontro con il clero ha coinciso con l avvio della campagna di promozione di Avvenire condotta in sinergia con il settimanale diocesano, grazie alla quale per tre mesi circa 800 abbonati di Notizie riceveranno gratuitamente il quotidiano così da poterlo conoscere e continuare a leggere acquistandolo in edicola o tramite l abbonamento. La risposta degli abbonati di Notizie ha sottolineato Domenico Soffientini, responsabile dell area commerciale del Nord Est è stata notevole, a confronto con altre Diocesi di maggiori dimensioni. In pratica è stato quadruplicato il numero degli abbonati di Avvenire. Ciò vuol dire che l iniziativa ha avuto successo e c è il desiderio di conoscere meglio Avvenire. Ecco l obiettivo principale: far conoscere Avvenire alle nuove generazioni, troppi giovani e adulti non sanno che Avvenire è la voce della Chiesa italiana, i sacerdoti potrebbero citarlo nelle omelie o nelle riunioni parrocchiali, fotocopiare o scaricare dal sito internet articoli importanti. Insomma riconoscerlo e utilizzarlo come strumento ordinario della pastorale. L animatore della comunicazione e della cultura Altro tema dell incontro di Avvenire con i sacerdoti, la presentazione della figura dell Animatore della cultura e della comunicazione, il Portaparola. Si tratta di un vero e proprio ministero, con tanto di mandato del Vescovo, descritto nel Direttorio per Comunicazioni Sociali che si dovrebbe affiancare ai ministeri tradizionali nel campo della liturgia, della catechesi e delle carità. E l ora di coinvolgere dei laici, formarli al linguaggio dei mass media, metterli in rete con gli strumenti di comunicazione diocesani e nazionali, sostenerli nell opera di informazione e di stimolo culturale. Questi animatori non sono dei venditori di Avvenire, sono dei diffusori di idee e di proposte culturali che inevitabilmente vengono veicolate attraverso i mass media. Individuare almeno una persona per ogni Zona pastorale e per le parrocchie più grandi, con la possibilità di creare anche dei piccoli gruppi di lavoro: questo la richiesta di collaborazione affidata ai parroci. La meta è segnata, a piccoli passi e compatibilmente con le risorse umane disponibili anche la Chiesa di Carpi si è messa in cammino e si è attrezzata per essere presente nell areopago della comunicazione. L emergenza educativa e informativa di questo tempo impone però un accelerazione, non si può abdicare alla finzione della realtà e quindi all evasione del Grande Fratello o al laicismo esasperato che si esprime attraverso alcuni settori dell informazione e della cultura. Insieme ad Avvenire c è Sat 2000, la televisione che presto potrà accedere al digitale terrestre, ci sono oltre 200 radio locali riunite nel circuito Inblu, sul territorio sono presenti circa 150 settimanali o periodici diocesani Un patrimonio da non disperdere ma da sostenere con ogni sforzo. Un quotidiano che tifa per noi Fabio Ungaro e Domenico Soffientini Ufficio per le comunicazioni sociali Sede: Via Loschi, 8 - Carpi. Tel , Fax ufficiostampa@carpi.chiesacattolica.it. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30. Questo il nostro percorso verso i portaparola Il primo incontro con i responsabili di Avvenire è avvenuto nel giugno 2008 a Fossoli, dove è stata presentata la figura del Portaparola agli operatori della comunicazione e della cultura. In quella sede, alla presenza del Vescovo e del Vicario generale, venne stabilita la seconda tappa, l incontro con i sacerdoti, indispensabile per illustrare la proposta e poter avviare le prime sperimentazioni. Parallelamente è stata attivata la sinergia con Notizie che coinvolge circa 800 famiglie con l invio gratuito di Avvenire per tre mesi, da marzo a maggio. Al termine di questo periodo l ufficio marketing di Avvenire contatterà i lettori formulando proposte di abbonamento molto incentivanti. La prima domenica di giugno in Diocesi è in calendario al Giornata diocesana del quotidiano cattolico con una diffusione straordinaria di copie nelle parrocchie. A questa giornata seguirà un incontro formativo rivolto ai primi portaparola delle parrocchie che avranno accettato di essere coinvolte nel progetto pilota. Più parrocchie con l edizione domenicale di Avvenire Attualmente sono solo cinque le parrocchie della Diocesi che mettono a disposizione in chiesa alcune copie di Avvenire nell edizione domenicale: San Bernardino Realino, Sant Agata Cibeno, Santa Croce, il Duomo di Mirandola e San Leonardo di Mortizzuolo. E un segno importante per dare visibilità al quotidiano cattolico. Dopo la promozione di Avvenire che ha coinvolto 800 famiglie della Diocesi, sarebbe utile che il contatto con Avvenire non si esaurisse ma potesse continuare in parrocchia. Rivolgiamo l invito ai Parroci e ai consigli pastorali parrocchiali a prendere in esame l opportunità di mettere a disposizione dei fedeli l edizione domenicale di Avvenire. Info: Domenico Soffientini Avvenire tel d.soffientini@avvenire.it Avvenire in Italia e nel mondo Secondo le ultime rilevazioni Avvenire, insieme al Sole 24 ore e alla Stampa, è tra i pochi quotidiani in crescita, di poco ma in controtendenza rispetto ad un calo generalizzato. Una tiratura media giornaliera di 105 mila copie, di cui 85 mila su abbonamento, sono numeri che premiano lo sforzo di questi ultimi anni per rinnovare il giornale nei contenuti e nella grafica. Accanto alla versione stampata c è un ottimo sito internet, dal quale è possibile vedere l edizione giornaliera e scaricare un discreto numero di articoli. Si calcola che siano circa 20 mila i missionari che leggono Avvenire attraverso internet. Senza dimenticare la qualità e l originalità di inserti e supplementi come Popotus per i bambini e le scuole, Luoghi dell infinito, sull arte e il turismo, ecc

7 Caravaggio, martirio di San Matteo 7 O Giacomo Biffi ggi è in atto una continua e sistematica aggressione al fatto cristiano, al magistero trascendente di Gesù di Nazaret, all insegnamento e alla stessa libertà di esistere della Chiesa. Troppi cattolici neppure se ne avvedono, condizionati come sono dalla retorica delle aperture e del buonismo. Da noi, per ora, è un ostilità culturale e politica. Ma in altre parti della terra la violenza è anche fisica: ogni anno a migliaia i nostri fratelli di fede pagano con la vita la loro appartenenza ecclesiale. E il mondo occidentale (così sensibile a tutti gli attentati ai diritti umani ) di solito resta impassibile: le uccisioni dei cristiani in quanto cristiani non fanno notizia. Gesù del resto ci aveva avvisati: non ci ha mai detto che la condizione del suoi discepoli nella vicenda umana sarebbe stata una passeggiata sotto i mandorli in fiore. «Sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome» (Mt 24,9), aveva promesso. È il mistero del martirio, e appartiene al disegno che il Padre ha pensato e deciso prima di tutti i secoli per la nostra salvezza e la nostra soprannaturale ed eterna elevazione. Ma perché il mondo - questa forza permanente di opposizione all iniziativa divina di redenzione, di cui parla per esempio Gesù nell ultima cena (cfr. Gv 17,9.14) - è indotto tanto spesso a soffocare la verità rivelata addirittura nel sangue e tenta di annientare senza mai riuscirci il popolo dei redenti? Su questo mistero del martirio è necessario che di questi tempi abbiamo a riflettere seriamente. La lezione degli antichi martiri Per avviare una tale riflessione mi sembra di grande utilità prendere in rapida considerazione la prima stagione persecutoria, quella che va dalla svogliata e tragica sentenza di Pilato al cosiddetto Editto di Milano (dell anno 313). Credo se ne possa ricavare una lezione per tutti i cristiani, che è anche oggi di palpitante attualità. Qui c è un classico problema storico. Come mai proprio lo Stato romano, che non era inutilmente crudele, che onorava nelle sue leggi l equità e la giustizia più di qualsiasi altra potenza del mondo antico, che si studiava di arginare l arbitrio con un vigoroso senso del diritto, ha infierito così a lungo sui discepoli di Gesù? Ci si presentano subito tre ragioni indiscutibili di questa singolare ostilità; tre ragioni che ci aiuteranno anche a capire meglio alcune esigenze e alcune implicazioni della nostra militanza ecclesiale. La nostra diversità Lo Stato romano, nella prima fase dei suoi rapporti con i cristiani, persèguita per la pressione del malanimo popolare, più che per sua nativa propensione. La prima causa storica del martirio è stata dunque l antipatia della gente per i seguaci del Vangelo, per il loro essere diversi, per il loro strano modo di vivere, per la loro dottrina inaudita. È un rilievo che induce a un Il Dio dei cristiani esige di essere l unico da adorare, perché è l unico che davvero esiste. Così, quando ci vien detto che tutte le religioni sono uguali, pensiamo seriamente al sangue dei martiri, che è stato versato per asserire e difendere la verità del contrario. Un saggio illuminante del cardinale Giacomo Biffi alla vigilia della giornata in cui la Chiesa ricorda i martiri di oggi pensiero un po aspro, ma indubbiamente salutare, segnatamente in un epoca come la nostra. Non sta scritto da nessuna parte che il nostro Credo - anche quando è vissuto con ammirevole coerenza ed è reso operante nella carità ci renda cari agli occhi del mondo e ci concili l approvazione e la lode dell opinione pubblica. Sta scritto piuttosto: «Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi» (Lc 6,26). Questo è un richiamo opportuno per un tempo come il nostro, che pare identificare il pregio di un atto con il consenso più esteso e più conclamato; la misura del valore con gli indici di gradimento; la bontà di un comportamento con le convergenze che emergono dalle inchieste. Il che senza dubbio non significa che noi siamo cristiani tanto più autentici quanto più risultiamo indisponenti di fronte agli altri per i nostri modi urtanti, le nostre rigidità, le nostre personali insofferenze. Ma certamente significa che non possiamo ridurre il messaggio di Cristo all abilità di farci accogliere e apprezzare da chi si mantiene su posizioni che con questo messaggio sono in aperto contrasto. Il credente diventa un testimone autentico - e se è necessario anche un martire - quando dimostra di essere ben persuaso che non si tratta di salvare la verità di Dio mediante il consenso degli uomini, ottenuto o carpito in qualunque modo; si tratta di salvare gli uomini mediante la verità di Dio annunciata a ogni costo. Il credente diventa un testimone autentico quando domanda al Signore che cosa sia il bene e che cosa sia il male; al Signore, non alle indagini sociali e ai sondaggi di opinione, compiuti entro Il 24 marzo si celebra la 17 Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei martiri missionari Pronti a dare la vita Nel 2008 i cattolici uccisi a motivo della fede sono stati 20: 1 arcivescovo, 16 sacerdoti, 1 religioso e 2 laici deceduti in Asia, America, Africa, Europa. Secondo l Agenzia Fides a questo elenco provvisorio, deve essere comunque aggiunta la lunga lista dei tanti di cui forse non si avrà notizia, che in ogni angolo del pianeta soffrono e pagano con la vita la loro fede in Cristo. Si tratta di quella nube di militi ignoti della grande causa di Dio - secondo l espressione coniata da Papa Giovanni Paolo II a cui guardiamo con gratitudine e venerazione, pur senza conoscerne i volti, senza i quali la Chiesa e il mondo sarebbero enormemente impoveriti. Solo pregando e impegnandosi a fondo per l annuncio del Vangelo si può dar voce a quei martiri a cui la voce è stata tolta. Si pensi a quello che c è dietro l esistenza di ogni missionario martire o ucciso o perseguitato o rapito: comunità che soffrono a causa della precarietà della loro vita, delle ingiustizie subite che hanno come unici difensori dei loro diritti la sola voce dei missionari o missionarie che condividono insieme ogni momento della loro vita. Basta pensare a tutti gli eventi che hanno colpito India, Nigeria, Somalia, Iraq, Darfur, Nord Kivu,Terra Santa, Cina e Congo a causa dei fondamentalismi religiosi e politici. M.G. Perché ci perseguitano? Come agli inizi, anche oggi Cristo ha bisogno di apostoli pronti a sacrificare se stessi. Ha bisognosi testimoni e di martiri come San Paolo: un tempo persecutore violento dei cristiani, quando sulla via di Damasco cadde a terra abbagliato dalla luce divina, passo senza esitazione dalla parte di del crocifisso e lo seguì senza ripensamenti. Visse e lavorò per Cristo; per Lui soffrì e morì. Quando attuale è oggi il suo esempio! Benedetto XVI un umanità che dal peccato di Adamo ha sempre gli occhi un po ottenebrati. Giacomo Biffi Il culto della personalità Una seconda causa storica del martirio in epoca romana è data dal deciso diniego dei cristiani di riconoscere con omaggi esterni o anche solo con dichiarazioni verbali la divinità degli imperatori. La divinizzazione dei sovrani è un fenomeno che Roma ha mutuato dal mondo ellenistico. Si afferma e si generalizza soprattutto a partire da Domiziano, ed è subito contestata dalla Chiesa. ( ) Il cristiano ama e stima ogni uomo, perché ogni uomo è immagine viva di Cristo. Onora ogni legittima potestà, perché in ultima analisi essa proviene sempre da Dio. Riconosce con gioia le manifestazioni eccezionali dell intelligenza, della capacità artistica, dell abnegazione eroica per il bene degli altri. Ma non adora nessuno che non sia colui che solo deve essere adorato; non si considera suddito in senso assoluto, se non dell unico Re dell universo; e, propriamente parlando, non coltiva fanatismi nei confronti di nessun divo né della politica, Il Centro Missionario per vivere con impegno questa giornata propone tre momenti: - giovedì 26 marzo ore 15,30 presso la Chiesa del SS. Crocifisso celebrazione di una S. Messa a suffragio per i missionari martiri - martedì 31 marzo alle ore 15,30 presso la sede del Centro Missionario, incontro con don J.M. Vianney sul tema: I martiri del Congo, esempio di vita anche per chi è missionario in Italia Dieci anni di instabilità politica in Congo ha portato al sacrificio tre vescovi: Mons. C. Munzihirwa, mons. E. Katakiko, mons. C. Mbogha, tutti chiamati al cielo nel mese di ottobre. Questi tre vescovi sono morti per la fedeltà al vangelo e al loro popolo. Il seme gettato in questo mese missionario, mese mariano e mese della semina per gli agricoltori congolesi, ha dato il suo frutto di pace. Don Vianney porterà la sua esperienza di missionario nella nostra chiesa. - venerdì 3 aprile, a Carpi, ricordo dei martiri missionari del 2008 durante la Via Crucis cittadina al termine della quale, verrà lasciato a ciascun presente un ricordo con questo impegno: Si muore per Cristo perché si vive con Cristo. Quali scelte concrete, piccole o grandi che siano, ti senti di fare per poter dire anche tu Signore Gesù, ti amo da morire? né della cultura, né dello spettacolo, né dello sport. L adesione senza compromessi alla verità La terza e più decisiva causa delle persecuzioni dei primi secoli è l intransigenza cristiana a proposito della verità; un intransigenza che non deve mai diventare intolleranza, ma è irrinunciabile consapevolezza dell avvenuto ingresso del Verbo di Dio nelle tenebre e nelle nebbie della storia umana. L impero romano non era affatto chiuso nei confronti delle religioni diverse da quella della tradizione latina: non faceva alcuna fatica ad accogliere gli altri dèi che provenivano dalla Grecia, dall Egitto, dall Asia Minore. Nel suo pantheon c era posto per tutti. Come mai allora ci si accanisce contro il Dio dei cristiani? Perché è un Dio che non accetta di essere uno dei tanti; non si accontenta nemmeno di essere il più potente e il migliore. Esige di essere l unico: l unico da adorare, perché è l unico che davvero esiste. E così ogni altro culto viene svuotato e squalificato. Si capisce allora come i discepoli di Gesù, che non pregavano nessuna delle divinità presenti nei sacri edifici di Roma, potevano essere accusati di empietà e addirittura di ateismo. E come tali fossero condannati. Quando nella nostra mente si affaccia l idea oggi così diffusa che tutte le religioni in fondo sono uguali - ciascun popolo ha la sua, si dice, e anzi ogni uomo ha il diritto di scegliere quella che più gli aggrada - allora pensiamo seriamente al sangue dei martiri, che è stato versato appunto per asserire e difendere la verità del contrario. Chi è stato illuminato dalla divina Rivelazione non può ridursi a quella che può sembrare larghezza di idee, ed è soltanto rassegnata disperazione. È la disperazione di quanti non hanno più fiducia che esista e sia attingibile una verità indiscutibile; e dunque non hanno più fiducia che ci sia autentica salvezza per l uomo, creatura ragionevole che ha il diritto di conoscere senza equivoci il suo Creatore e la strada giusta per arrivare a lui. L unico Signore e l unico Salvatore Il cristiano coglie e avvalora tutti i fremiti di luce e di bene che si trovano sparsi in tutte le religioni, in tutte le culture, in tutti gli animi; ma non dimentica mai che «non vi è sotto il cielo altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4,12), all infuori di quello del nostro Redentore, unico Signore dell universo, della storia, dei cuori. Il sangue dei martiri oggi ci implora di aver misericordia dell uomo contemporaneo e di fargli arrivare efficacemente la notizia che non si tratta di scegliere tra l una o l altra religione, tra l una o l altra pratica esoterica, tra l una o l altra visione culturale: si tratta di lasciarsi afferrare e coinvolgere dal solo evento risolutivo e centrale della vicenda umana, che è la Pasqua dell Unigenito del Padre, morto in croce e risorto per noi. Da TIMONE Gennaio 2009

8 8 22 marzo '09 C Insuccesso clamoroso dell iniziativa Un futuro alla moda rona C arpi I numeri della crisi Crisi tessile: Cisl Carpi assiste 500 persone in cig o mobilita L Annalisa Bonaretti idea era brillante: srotolare una lunga sciarpa di 50 metri per scaldare la moda dal gelo della crisi, ma sull esito della manifestazione regionale di sabato 14 marzo Un futuro alla moda possiamo solo stendere un velo pietoso. Presentata in pompa magna alcuni giorni prima in municipio, alla presenza di tutte le associazione e dei sindacati, voleva essere un richiamo forte al governo su un settore spesso dimenticato. L iniziativa, frutto della mobilitazione del distretto di Carpi e dell intero Sistema moda dell Emilia Romagna, voleva essere il seguito, fallito, di quanto già avvenuto a Prato e a Biella. A Prato c è stata la mobilitazione di migliaia di persone, addirittura gli imprenditori hanno sfilato assieme ai dipendenti; a Biella si è optato per un convegno, meno rischioso certo, che comunque ha avuto eco nazionale. Purtroppo a Carpi ci saranno state sì e no qualche decina di persone. E solo sul palco erano 15. A questo punto è fondamentale chiedersi perché. E evidente che le associazioni sindacali e imprenditoriali non mobilitano. Le ragioni? Visto che non può essere che i lavoratori si sentano tranquilli e non lo sono nemmeno gli imprenditori è più probabile che la gente abbia perso fiducia. E che abbia capito che il divario tra loro e chi dovrebbe rappresentarli è talmente ampio da essere diventato incolmabile. Può anche essere che la gente non abbia più voglia di partecipare a questi riti considerati, visto il risultato, inutili. E su questo dovrebbero interpellarsi associazioni, sindacati e politici. E vero che il Comune ha cercato di organizzare in quattro e quattr otto un iniziativa probabilmente sulla scia di Prato e Biella -, ma se è apprezzabile il fatto che si sia fatto coordinatore, è criticabile il risultato. Non si può contare da un momento all altro, l autorevolezza va conquistata giorno per giorno, con determinazione e capacità. I nostri amministratori non sono riusciti a convincere nemmeno i loro colleghi politici, e per di più dello stesso colore: avrebbero dovuto partecipare il presidente della Regione, invece c era il neo assessore alla Programmazione del territorio, il modenese Giancarlo Muzzarelli. Nemmeno l assessore preposto, quello all Economia, Duccio Campagnoli, segno evidente che, sebbene in periodo pre-elettorale, non si spostano per qualcosa che ritengono poco importante. Mancava anche il presidente della Provincia, al suo posto l assessore alle Politiche economiche Palma Costi. Chiediamoci perché Poi, con queste evidenze che parlano da sole, con la mancanza assoluta di partecipazione della base, i lavoratori, il sindaco Enrico Campedelli invia un comunicato che si commenta da sé. Fare autocritica sarebbe stato il minimo, ma lungi dal sindaco un idea simile. Anzi. E questo non fa onore alla verità. Una verità sotto gli occhi di tutti, un sabato mattina in piazza. E morto il tessile-abbigliamento o è morta la fiducia della gente in istituzioni, associazioni e sindacati? Meditate, politici, meditate adesso che le elezioni sono alle porte. La manifestazione analizzata da Roberto Andreoli, candidato sindaco per il Pdl La timidissima presenza non solo di pubblico, ma anche di imprenditori e lavoratori è un vero peccato perché si è persa una buona occasione di confronto, riflessione e azione. L iniziativa non è partita da uno spirito unitario, forte, coeso ed ha avuto un taglio eccessivamente critico verso l operato del governo, fattori tipici di una protesta tradizionale ma sterile che, probabilmente, non hanno permesso il raggiungimento delle attese. Non saranno le cartoline inviate al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a tenere alta l attenzione sul sistema tessile-abbigliamentocalzaturiero. Noi che siamo presenti sul territorio dobbiamo agire con iniziative mirate, concrete, disegnate sulle reali condizioni locali. Tra queste, vale la pena dare priorità all accesso al credito per le imprese, alla costituzione di filiere conto-terzi, al taglio delle spese a favore di ammortizzatori per i lavoratori e gli affitti, alla vigilanza sull erogazione del credito delle banche, al finanziamento dei consorzi fidi, alla rivisitazione degli studi di settore, alla costruzione di una forte identità del distretto Made in Carpi. Alle manifestazioni, Roberto Andreoli preferisce le azioni. Se, come è accaduto a Prato, si fossero registrate 8 mila presenze anche a Carpi, la voce sarebbe stata più forte. Ma così non è stato, ed il modo migliore per farsi sentire è portare le richieste del comparto sui tavoli che contano. Io - conclude - mi farò portavoce delle necessità del settore presso il governo affinché decenni di creatività, lavoro, genialità imprenditoriale e produttiva non vadano perdute. Il commento del sindaco Campedelli La manifestazione di questa mattina è stata l occasione per dare voce ai bisogni concreti di un distretto come quello di Carpi, dove la piccola e media impresa rappresentano la spina dorsale della nostra economia. Non ci sono solo la Fiat e l Alitalia, il governo deve prestare attenzione anche alle altre realtà, ugualmente importanti. Nei documenti fin qui usciti da Palazzo Chigi sembra che il settore moda non esista. Noi non dimentichiamo che a Carpi dal 1995 al 2005 si sono dimezzati gli addetti in questo settore: siamo passati da 14 mila a 7 mila. Sono stati anni in cui la filiera ha sofferto molto, in particolare i piccoli artigiani, che hanno chiuso in tanti. Chi ha iniziato ad investire sui marchi, sull immagine e sul marketing, ha avuto ulteriori opportunità, ha innovato e ha fatto il salto di qualità. Fino a dicembre i nostri marchi hanno tenuto nell export, ma ora il calo si fa sentire. Mai come ora dunque, bisogna aiutare e sostenere queste realtà. Roberto Giardiello, Cisl, sottolinea i numeri della crisi di cui soffre il tessile-abbigliamento. Sono in aumento anche nel distretto carpigiano le ore di cassa integrazione, le procedure di mobilità e le chiusure di aziende. Tra dicembre 2008 e febbraio 2009 rivela Giardiello gli operatori della Cisl di Carpi hanno assistito oltre 500 lavoratori messi in cig o in mobilità. È concreto il rischio di un ulteriore ridimensionamento del settore, che negli ultimi quindici anni ha già visto dimezzato il numero delle imprese. Nel 1990 erano attive nel nostro distretto aziende, oggi sono meno di Chiediamo al governo di aiutare il sistema tessile-abbigliamento-calzaturiero che, ricorda Giardiello - rappresenta il secondo settore manifatturiero italiano, con 750 mila addetti e un fatturato complessivo di 70 miliardi di euro. Eppure nel decreto anti-crisi delle settimane scorse non si parla di interventi e misure per la moda italiana. Anche a Carpi, nonostante anni di difficoltà, il comparto occupa ancora addetti. Viste la grave crisi del settore metalmeccanico, in particolare delle macchine per la lavorazione del legno, - conclude il responsabile Cisl non possiamo permetterci di perdere altri posti di lavoro. A Modena l impresa è donna Più del 20% di imprese a guida rosa, occupazione femminile al 62% contro il 32% di media italiana A Modena sono il 20,1% le imprese a guida femminile, tra gli associati Lapam il dato si innalza al 22,9%; l occupazione femminile in Italia è soltanto al 32%, ma Modena è una provincia virtuosa con il 62% di donne lavoratrici. Ma non mancano i problemi: le donne sono tra le prime a essere espulse dal mondo del lavoro a causa della crisi (anche per questo motivo, però, tra gennaio e febbraio sono aumentate le imprese femminili in Italia ma anche nella nostra provincia), l accesso al credito è più difficile per le donne che per gli uomini, i tempi della conciliazione tra lavoro, e soprattutto fare impresa, e famiglia sono sempre piuttosto complicati. Il nostro impegno è rivolto alle imprenditrici e stiamo attivando ogni possibile collaborazione per sostenere il lavoro delle donne, ha spiegato Rita Cavalieri, presidente Donne Impresa Lapam, mentre il presidente Lapam Erio Luigi Munari ha ricordato l importanza dell imprenditoria al femminile per il tessuto economico e sociale. ZERO SPACCATO! ZeroNet il conto corrente online di BPER Taglia ogni costo! gratuito, veloce, semplice... fortissimo! Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Per tutte le condizioni contrattuali si rinvia ai fogli informativi a disposizione della clientela presso ogni filiale della Banca o sul sito web - novembre 2008

9 C rona C arpi Presentata la coalizione a sostegno di Enrico Campedelli Sindaco che va, sindaco che viene? 9 Deanna Guidi si ripresenta candidato a sindaco La terza volta della Lista Al Annalisa Bonaretti Da sinistra Alberto D Addese, Lorena Borsari, Enrico Campedelli, Marcella Valentini e Davide Dalle Ave centro lui, il sindaco candidato, Enrico Campedelli, alla sua destra Lorena Borsari, una volta Forza Italia, poi, dall inizio di questa legislatura - non era stata candidata alle Regionali per Fi nel Gruppo Consiliare Indipendente con Bruno Braglia dei Comunisti italiani (passato poi all Udeur) e da alcuni mesi, parliamo sempre di Borsari, arrivata all Italia dei valori, l avversario più feroce di Berlusconi che era stato il suo dio. Bene, dopo Lorena Borsari sedeva Alberto D Addese in qualità di segretario dei Verdi; alla sinistra di Campedelli Davide Dalle Ave, segretario del Pd, dopo di lui Marcella Valentini, segretaria dei Comunisti italiani. Cinque persone, di cui un sindaco che si ripresenta, due assessori e due consiglieri comunali e nessun rappresentante del mondo cattolico. Una svista? Una scelta? Alberto Allegretti, vicesindaco di provenienza Margherita, è rimasto fuori dalla saletta a chiacchierare con Marc Aurelio Santi, vicecoordinatore del Pd, pure lui di provenienza Margherita. Al piano rialzato Cleofe Filippi, assessore già Margherita, subentrata alla di- Sala per Cresime e Comunioni L Incontro - Via delle Magliaie 4/ CARPI Tel. e Fax info@lincontroristorante.it Chiuso la Domenica e Lunedì a pranzo IL RISTORANTE L INCONTRO ORGANIZZA Ti aspetto in cucina Lo chef Carlo Gozzi ha creato un percorso per tutti coloro, donne e uomini, amanti del gusto e dell olfatto che vogliono allargare la gamma del loro sapere Antipasti a doppia temperatura 2 lezione sabato 28 marzo 2009 Ore euro Il pesce... in che modo posso cucinarlo? 1 lezione sabato 18 aprile 2009 Ore euro lezione sabato 9 maggio 2009 Ore euro posti limitati per prenotazioni tel I corsisti sono obbligati a sporcarsi le mani collaborando con lo chef e degustando insieme il risultato. Che Campedelli guardi a sinistra è un dato, e forse era la cosa da fare vista la nascita di Alleanza per Carpi dove Giliola Pivetti, tra gli altri, è sostenuta dall Udc. Però, per non chiudere la porta in faccia a nessuno, il sindaco candidato alle prossime amministrative ha precisato: Questo è un punto di partenza, non di arrivo. Non si riferiva tanto a Rifondazione di Massimo Valentini ma ai socialisti, anche alle liste civiche, c è del movimento. Non sarà facile, per l elettore non ideologico, orientarsi. missionaria Cristina Catellani; in qualità di presidente del Pd, Filippi guardava dall alto, forse per avere una visione d insieme. Sicuramente tutti partecipi del progetto, ma decisamente in disparte, nella realtà dei fatti. Insomma, questa lunga fila di nomi per dire che, più che nelle parole dette, questa presentazione di Campedelli e della sua coalizione, indica una direzione di marcia. Lorena Borsari ha dichiarato: Nessuno meglio di me può giudicare le giunte Malavasi e Campedelli, posso dire che Campedelli, per il lavoro svolto, va confermato. Che unito al ci assumeremo precise responsabilità di amministrazione può voler dire una cosa sola: un assessorato, e se i voti dell Italia dei valori saranno determinanti, anche l incarico di vicesindaco non è un miraggio. Ma Borsari dovrà fare i conti con gli altri assessori, i fedelissimi di Campedelli che non molleranno la presa troppo facilmente. D Addese ha precisato che i Verdi si collocano in un area più moderata di prima, e pazienza se i rapporti con gli altri della provincia non sono tra i migliori. L assessore ha osservato che, dopo i chiarimenti con il segretario provinciale, noi Verdi abbiamo un solo obiettivo, portare a casa il miglior risultato possibile. Il nostro è un partito trasversale; il nostro nemico politico è il centro-destra. Dalle Ave ha ribadito che il Pd è affiancato, con convinzione, alla candidatura del sindaco Campedelli, che finora ha fatto lavorare i gruppi tematici che sono stati l ossatura del programma del Pd. Non abbandoniamo un progetto di futuro, la frase ad effetto del segretario che ha fatto un cenno anche alla crisi internazionale e alle sue ripercussioni sul territorio. Indicando i punti d eccellenza della legislatura che sta per volgere al termine, ha elencato il Porta a Porta, la riqualificazione del centro storico perché le tematiche ambientali e il contesto turistico-culturale sono ambito in cui continueremo a lavorare. Valentini ha ammesso di aver deciso di sostenere Campedelli e di continuare a essere alleati leali, pur nella coerenza dei nostri valori. Siamo una forza di sinistra e il nostro pensiero principale è la tutela delle fasce più emarginate. La crisi internazionale che tocca tutti non deve confluire in un conflitto sociale. Al termine ha parlato Campedelli. Avremo modo di riproporre il suo programma, concludiamo con una sua considerazione. Ieri per me è stata una giornata molto importante: sono andato con due classi del liceo al Senato, poi abbiamo avuto un incontro con il presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro. Una lezione sulla Costituzione la sua, una Costituzione che definisce l Italia una repubblica democratica fondata sul lavoro. Mai dimenticare l importanza della democrazia e del lavoro, un elemento fondamentale che mette al centro la persona. Già, quella persona che dovrebbe essere sempre e comunque al centro del pensiero e dell agire politico, ma non è così. Se la politica non torna a essere una vocazione e non un poltronificio vale per destra, sinistra e centro -, sarà peggio per tutti. Per la terza volta la lista civica La Lista si presenta alle elezioni amministrative a Carpi cogliendo l occasione del più ampio coinvolgimento dei cittadini per ribadire i propri principi costitutivi e le proposte del proprio programma elettorale, candidando a sindaco Deanna Guidi. La Lista si definisce apartitica e aconfessionale, aperta quindi alle idee e al contributo civile di tutte le persone oneste, contro le mafie e contro la guerra e la violenza Rifiuto la sigla di sinistra - di destra - precisa Deanna Guidi - perché come diceva Giorgio Gaber, i singoli ed i gruppi politici sono responsabili delle scelte che fanno, come quella di svendere e svilire le definizioni con il loro contenuto ideale e storico. Lo hanno fatto i filibustieri della politica a destra come a sinistra, sbandierando come propri i Deanna Guidi principi della solidarietà, del diritto al lavoro, della dignità delle culture, della laicità, dell educazione che invece sono patrimonio di tutti. Per questo auspichiamo e favoriamo incontri pubblici trasversali, tesi prima di tutto a riconoscere le responsabilità di chi ha compiuto le scelte che hanno portato ad una situazione di degrado ambientale, culturale e sociale, strutturale ed economico di Carpi e, subito dopo, ad avanzare proposte concrete. Le proposte caratterizzanti de La Lista riguardano: La salute del territorio nelle componenti suolo, acque, aria, agricoltura, biodiversità, energie rinnovabili, qualità della vita. Lotta agli sprechi delle risorse umane e culturali ma anche all uso della plastica, delle sostanze nocive negli alimenti e nelle lavorazioni dei materiali. Valorizzazione di risorse e imprese che scelgano Carpi come zona di produzione e non di solo mercato della infima produzione delocalizzata come quella presente nei supermercati della città. Svolta incisiva della qualità della vita urbana che deve essere più sana, fruibile, decorosa, partecipata e protetta. Inaugurata la sede di Alleanza per Carpi In centro per una lista di centro (sinistra) Passate di qui, da oggi (sabato 14 marzo, ndr) saremo aperti tutti i giorni ha detto Giliola Pivetti all inaugurazione della sede di Alleanza per Carpi, in corso Alberto Pio, galleria Max Mara. La mattina ci sarò io, il pomeriggio troverete la mia portavoce Serena Arbizzi, ma mi auguro ci sia sempre qualche volontario e alcuni dei membri che formano la nostra lista. Giliola, con il suo stile sobrio, ha invitato i presenti al dialogo: Se verrete a trovarci, potremo parlare, noi e voi, perché questa è la cosa che ci interessa. Desideriamo ascoltare i vostri consigli, le nostre aspettative, i vostri bisogni, noi siamo qui per tentare di dare una risposta alle necessità sempre più pressanti, ma ci farebbe piacere anche potere far conoscere personalmente il nostro programma. Però oggi ha concluso Giliola Pivetti - non siamo qui per parlare, ma per festeggiare. E abbiamo deciso di farlo con le eccellenze dei nostri prodotti, Parmigiano-Reggiano e Lambrusco. Come noi, locali e speciali. Accanto alla candidata, i suoi sostenitori: Rossano Bellelli, Romano Pelloni (Udc), Nino Santachiara, Romeo Venturi, Andrea De Pietri (Psi), Giancarlo Righi (Pri) e Werther Cigarini, ex sindaco di Carpi. Senza il loro supporto, anche per una come Giliola Pivetti, partire sarebbe stata dura. Ma adesso bisogna pensare al traguardo e al modo migliore per arrivare a giugno. A.B. Da sinistra Fabrizia De Ruvo, Giliola Pivetti, Gianandrea Soragna

10 10 C Giancarlo Palmieri nuovo direttore di Unionapi Emilia Romagna Un carpigiano per le piccole e medie imprese della Regione La giunta di presidenza di Unionapi Emilia Romagna, unione regionale del sistema Api che associa oltre imprese con circa dipendenti, ha nominato Giancarlo Palmieri nuovo direttore di Unionapi. 47 anni, residente a Carpi dalla nascita, ha ricoperto dal 2006 e fino ad oggi il ruolo di responsabile dell Area economica e finanziaria di Apmi Modena. Un percorso formativo di tipo umanistico il suo, grazie alla maturità classica e al completamento del piano di studi della facoltà di Scienze Politiche presso l Università di Bologna. Già vicesindaco del Comune di Carpi dal 1997 al 2000, è stato pure assessore del medesimo Comune con deleghe agli Interventi Economici, Formazione Professionale, Bilancio e Personale. Dal 2007 è componente del consiglio di amministrazione di Aimag, la multiutility dell area nord modenese e sud mantovano che gestisce servizi nel settore energetico, idrico, ambientale e tecnologico. Dal 2008 è presidente di Siam, società impegnata nella ricerca, captazione e utilizzazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Al centro del mio operato che si svolgerà nella nuova sede di Bologna dichiara il direttore di Unionapi ci sarà un attenzione del tutto particolare ai bisogni delle piccole-medie imprese emiliano-romagnole, in modo particolare in questa fase di difficoltà crescente, a Gestire un area strategica Stefano Cestari nuovo segretario Lapam della Zona di Carpi Stefano Cestari, concordiese, sposato con due figli, è il nuovo segretario Lapam della Zona di Carpi, e assume anche la guida delle sezioni di Carpi e Novi. Cestari lascia la segreteria della sede di Concordia dell associazione e torna a Carpi, dove aveva cominciato il percorso come dipendente Lapam più di venti anni fa. E presto per rilasciare dichiarazioni, tanto più per fare proclami osserva il neoeletto segretario -, posso solo affermare che l obiettivo non può che essere uno, rilanciare l area di Carpi. Cestari prende il posto di Stefano Miletti, che dopo due anni e mezzo, lascia; Cestari assume la segreteria di una zona strategica per Lapam, con oltre imprenditori associati. Proprio a Carpi, presso il Teatro Comunale, si è svolta pochi giorni fa la festa del 50 Lapam per quest area, una serata che ha visto la presenza di molti imprenditori e che ha dato il rona C arpi Giancarlo Palmieri partire dalla necessità di fare sistema, rafforzando e qualificando la capacità di rappresentanza dell associazione stessa. Si tratta del mandato ricevuto dalla presidenza di Unionapi - aggiunge Giancarlo Palmieri - che si sviluppa attraverso una rinnovata sinergia delle opportunità che il sistema Api mette a disposizione delle aziende. Stefano Cestari segno della vitalità dell associazione. A Cestari il compito di farsi carico di quest area strategica per la nostra provincia e dei problemi degli imprenditori che, soprattutto in questa fase difficile, non mancano. Apre il 21 marzo Abitart Un laboratorio culturale in città Maurizio Dodi L anticrisi Blugirl apre in Baharain Bbag, un nuovo must Angela Guaitoli Apre Abitart arte, design, architettura, laboratorio culturale per la diffusione dell arte contemporanea, per la fruizione e lo studio del design e per lo sviluppo di tematiche strettamente legate all architettura come il restauro di beni monumentali. Fondata dall architetto Maurizio Dodi e dalla restauratrice Angela Guaitoli, Abitart è un ente no profit che nasce dalla volontà comune ai due partner di portare una ventata di arte e cultura nel cuore della città. I progetti prenderanno vita nello spazio espositivo di piazza Martiri, all interno e all esterno del quale si realizzeranno mostre, conferenze e altri eventi. Vernissage sabato 21 marzo alle 18, piazza Martiri 33 A pochi giorni dall inaugurazione a Milano della boutique Blugirl, si vola nel Bahrein, dove si è inaugurata un altra boutique monomarca Blugirl. La boutique, situata nel prestigioso A ali Mall Shopping Complex di Manama, si sviluppa in uno spazio espositivo di 80 metri quadri e si affaccia all esterno con due ampie vetrine. Lo spazio, caratterizzato da un atmosfera avvolgente, utilizza marmo bianco per la pavimentazione, luci ad incasso e pareti di colore azzurro che si alternano a raffinati pannelli in acciaio lucido. Tubolari in metallo cromato si succedono alle appenderie e alle mensole, anch esse in acciaio lucido, disposte su pannelli in lamiera smaltata di colore bianco. Essenziali i tavoli trasparenti che inglobano cassettiere di colore bianco metallizzato. Uno stile sofisticato contraddistingue l intera boutique. Purezza delle linee e trasparenza dei materiali sono le caratteristiche. Il progetto - curato dallo Studio Indik- pone un nuovo accento estetico Halle Barry sulle collezioni esposte, rendendole assolute protagoniste. Il nuovo must have di Blumarine per la Primavera-Estate 2009, la Bbag, sta riscuotendo sempre più successo tra le celebrities. Dopo Cristina Parodi, Kiera Chaplin, Michelle Hunziker e Heidi Klum, anche l attrice Halle Barry ha scelto d indossare la borsa Blumarine nel classico colore verde acqua. Tandem vincente Nuova certificazione per Chimar Giovanni Arletti Capi esclusivi originali su misura E il momento di approfittare dei nostri servizi Rimessa a modello custodia e pulitura Pensaci! Carpi - Via Remesina 40/c - tel. 059/ Chimar ha ottenuto dall Agenzia delle Dogane-Ufficio regimi doganali e fiscali il certificato Aeo, il riconoscimento quale operatore doganale autorizzato. Una qualifica positiva per l azienda spiega il presidente Chimar Giovanni Arletti perché ottenere questa certificazione significa essere riconosciuti sicuri e affidabili dalle autorità doganali. Oltre a fornire l imballaggio e il servizio di logistica aggregato, siamo in grado di semplificare ai nostri clienti il rapporto con le autorità doganali. Sono soddisfatto conclude Giovanni Arletti perché, tra l altro, la funzione di questo operatore acquisirà sempre maggior rilievo nel corso dei prossimi mesi. Chimar sta andando nella direzione giusta: l esperienza di Giovanni Arletti si accompagna perfettamente alla voglia di fare tipica dei giovani del figlio Marco. Che sta guadagnandosi, passo dopo passo, il ruolo di delfino. Meritato, non designato. Concorso fotografico Donna imprenditrice Domenica 15 marzo è stata inaugurata, presso il Caffè Concerto, in piazza Grande a Modena, la mostra fotografica Donna imprenditrice che vede esposte tutte le fotografie che hanno partecipato all omonimo concorso. La giuria composta da Rita Cavalieri e Carlo Alberto Medici (rispettivamente presidente e segretario Gruppo Donne Lapam), Lino Ghidoni (delegato Regionale Fiaf Emilia Romagna), Luca Monelli (consigliere nazionale Fiaf), Carlo Alberto Rossi (direttore generale Lapam), ha assegnato i premi. Primo classificato, Alessandro Fiocchi, un buono valore di 600 euro, al secondo, Werther Vicini, 300 euro e al terzo, Alfonso Bruno, 200 euro. Dal quarto al sesto posto sono classificati rispettivamente Cristina Luppi, Alessio Fuschini e Susanna Cecovini. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 22 marzo.

11 C rona C arpi In San Rocco Gli amici del cuore hanno consegnato sette defibrillatori Arma vincente 11 ono partiti bene Gli S amici del cuore che sabato 14 marzo, in San Rocco, hanno donato sette defibrillatori, strumenti salvavita indispensabili, insieme alla pratica del massaggio cardiaco, per soccorrere le persone colpite da morte improvvisa. Nella maggior parte dei casi, l arresto cardiaco è causato da fibrillazione ventricolare, cioè da un anomalia del ritmo elettrico del cuore. Questi apparecchi spiega Stefano Baldoni, responsabile, insieme a Gianni Ronchetti, dell associazione a Carpi rilasciano la scossa capace di far ripartire il cuore. I sette defibrillatori che abbiamo donato saranno collocati in alcune aree strategiche della città. I dati del fenomeno prosegue Stefano Baldoni sono inquietanti: ogni anno quasi 60 mila italiani muoiono a causa di questa patologia; nella provincia di Modena i decessi sono oltre 600. In provincia, la diffusione è piuttosto capillare: gli apparecchi sono un centinaio e alcune migliaia le persone istruite dal Sistema 118 alle manovre di rianimazione cardipolmonare; in questo modo, si salva circa il 30 per cento delle vittime; prima del 2001, quando la rete non esisteva, la percentuale si attestava su uno sconfortante 2 per cento. La donazione di Carpi costituisce un ulteriore, importante tassello che contribuisce a rafforzare le postazioni sul territorio e si inserisce nel progetto Cuore vivo che Gli amici del cuore hanno avviato nel 1997 proprio per diffondere questi presidi e insegnare contestualmente ai cittadini le tecniche per prestare efficacemente il primo soccorso d emergenza. E questa commenta Stefano Baldoni la vera arma vincente perché l intervento deve essere prestato entro cinquesei minuti dall arresto del cuore. Ecco perché è indispensabile avere dei cittadini comuni addestrati, capaci di soccorrere prima che giunga l ambulanza dei professionisti sanitari. Molti i presenti alla consegna dei defibrillatori, tra loro il Vescovo, monsignor Elio Informare per prevenire Associazione diabetici e Centri Sociali Sarà possibile effettuare anche lo screening della glicemia nel corso degli incontri di educazione sanitaria che l Associazione Pazienti Diabetici di Carpi, diretta da Benedetto Alabastro, promuoverà all interno dei Centri Sociali in collaborazione con Ancescao. La prima tappa del percorso è in calendario per mercoledì 25 marzo alle ore 15,30 al Circolo Graziosi, seguiranno poi gli altri appuntamenti al Guerzoni, Cibeno Pile, Bruno Losi, Tommaso Righi. Verranno fornite tutte le informazioni relative alla patologia diabetica, alle complicanze, come prevenirla con la dieta e adeguati stili di vita. Info: Fand Carpi Tel Claudio Vagnini consegna il defibrillatore a Massimo Ariani dirigente polisportiva Nazareno Benedetto Alabastro Tinti, il sindaco Enrico Campedelli, l assessore alle Politiche sociali Cinzia Caruso, la candidata sindaco Giliola Pivetti, il direttore generale del Policlinico Stefano Cencetti, il direttore del Distretto di Carpi Claudio Vagnini. Presenti anche molti medici tra cui Vincenzo Ferrari, Elisabetta Bertellini, Vanda Menon, Giorgio Reggiani, Stefano Amidei, Alberto Baraldi, direttore dell Unità operativa di Nefrologia del Ramazzini a cui è stato consegnato un defibrillatore. Gli altri sei sono stati donati all Avis, presidente Cristiano Terenziani, alla Mondial di Quartirolo, presidente Felice Marinelli, alla Rinascita di Budrione, presidente Quirino Beltrami, al centro sociale Gorizia, presidente Angela Catellani, al centro Guerzoni, presidente Giancarlo Veroni, alla Polisportiva Nazareno, presidente Franco Bulgarelli. A.B. Per la tua Pasqua, auguri alla gentile clientela VIA GUIDO FASSI, 11 - TEL E FAX Apre il cantuccio dell Ant, la Fondazione che sostiene l assistenza domiciliare per i malati oncologici L utilità delle piccole cose L odevole l iniziativa, delizioso il nome: il cantuccio che ha inaugurato sabato 14 marzo in via Giulio Rovighi 37 alla presenza del Vescovo, monsignor Elio Tinti, dell assessore alle Politiche sociali Cinzia Caruso e di William Arletti, delegato Ant di Modena, un luogo da visitare. Qui da noi le cose inutili diventano solidarietà spiega Bianca Tarabini che, rientrata a Carpi dopo una vita trascorsa a Modena, è una delle persone che più ha voluto questa iniziativa. Ha coinvolto la sorella Pupa che a sua volta si è data un gran daffare e ha convinto l amica Barbara Cafarra; assieme a loro Felicia Losapio, Rita Virgili, Enrica Tirelli. Il locale spiega Bianca Tarabini lo abbiamo trovato con il passaparola, l affitto che paghiamo è modesto grazie alla generosità dei proprietari, la società di Mutuo soccorso. Capi di abbigliamento nuovo e usato, articoli per la casa, quadri, libri, giocattoli, tutto quello che si può trovare nel cantuccio è messo a disposizione gratuitamente da cittadini, aziende e commercianti con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno di tutte le attività della Fondazione Ant, in particolare il progetto Eubiosia, cioè l assistenza domiciliare oncologica gratuita ai malati terminali di tumore. Non buttate nulla della vostra cantina, dei figli ormai grandi raccomanda Pupa Tarabini -; per l Ant tutto è riciclabile e utile per raccogliere fondi necessari per sostenere l assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore, progetti di prevenzione e diagnosi precoce, educazione alla salute, la ricerca e la formazione del personale sanitario. Nel cantuccio prestano servizio i volontari che, a turno, si occupano della gestione dell attività di questo negozio sui generis. L invito, caldo, è rivolto a tutti. Si cercano volontari ma anche persone che portino e acquistino gli oggetti e i capi di vestiario. I prezzi sono veramente modici entrare per verificare e con un piccolo gesto si contribuisce all attività dell Ant che non si limita all attività domiciliare gratuita medica, ma che fornisce anche quella infermieristica e psicologica che, in certi frangenti, forse sono addirittura più importanti. Da capogiro i numeri: a livello nazionale dal 1985 al 2008 gli assistiti dei progetti Eubiosia Ant sono stati di cui il 55 per cento uomini e il 45 donne; le giornate di assistenza erogate mentre nel solo 2008 sono state erogate giornate, 108 per media di sofferenti. Tra gli obiettivi primari, quello di lasciare il malato nella sua casa. Non gli si potrà donare la vita, ma certamente la si può prolungare in un ambiente amico e di certo si rende migliore la qualità di un esistenza che, seppure alla fine, ha la stessa dignità di sempre. Annalisa Bonaretti Da sinistra Bianca Tarabini, Barbara Cafarra e Pupa Tarabini

12 12 Speciale parrocchia di Concordia Da Concordia pellegrini in Terra Santa alle sorgenti del mistero del Verbo che si fece carne. I luoghi sacri sempre più oscurati e circondati dall indifferenza E Sospinti dalla fede Don Franco Tonini ro andato in Terra Santa nel 1968, dopo la guerra dei sei giorni e allora ho potuto ancora vedere una Palestina molto simile a quella che poteva essere la terra di Gesù: un paesaggio incontaminato, pecore e pastori, cammelli e asinelli stracarichi, poveri palestinesi intenti al commercio o al lavoro nei campi. La strada del Buon Samaritano, oggi scomparsa e sostituita da un autostrada, scendeva ancora da Gerusalemme a Gerico, attraverso il deserto, suscitando quel timore che doveva aver provato il povero viandante incappato nei ladroni; il Giordano, oggi quasi totalmente deviato per l irrigazione delle coltivazioni israeliane, allora sfociava abbondante nel Mar morto e conservava la sacralità di acque che udivano la voce di Dio e obbedivano ai profeti. Gerusalemme la si vedeva là in alto con il suo fascino di Città Santa posta sul monte, non oscurata dagli orribili grattacieli che oggi la rendono simile a tutte le periferie delle nostre città. Nel 1988 andai di nuovo in Palestina, dopo un lungo pellegrinaggio sulla sponda orientale, diretto al Monte Sinai. La Palestina era in gran parte contesa fra arabi e israeliani. Noi la vedemmo quasi di sfuggita, anche se non mancarono le visite ai luoghi più significativi delle nostre radici cristiane. Il pellegrinaggio che abbiamo fatto, in trenta concordiesi, sei novesi e due mirandolesi dal 4 al 12 marzo scroso ci ha posti nella situazione dei pastori che si mettono alla ricerca della mangiatoia dentro cui giace il Bambino Gesù. I luoghi santi ci sono tutti, ma rimangono quasi nascosti dalla ricca e ostentata cementificazione ebraica che, oltre agli stessi luoghi santi, nasconde quel resto di Chiesa fatta dai fratelli di Gesù, gli arabi cristiani, che si fatica a vederli. Il Verbo si è fatto carne nell umiltà di una stalla e oggi, più che nel passato, in Terra Santa, se non si è mossi dalla fede, si fatica a coglierne il passaggio. Al pellegrino d oggi rimane la sorpresa della scoperta di un santuario a cui arriva all improvviso e dentro al quale rimangono i segni della costante devozione di un mistero che sembra estraneo a quella stessa terra in cui è avvenuto. Soltanto la fede conferma la sacralità del luogo: le testimonianze archeologiche sono utili, ma non si può pregare delle pietre. Eccoci allora che, come i pastori del tempo del Signore, in Terra Santa oggi si va non tanto per vedere, ma per pregare, per adorare, per rivivere, attraverso la lettura del Vangelo, fatti che lì sono nascosti più che dalle stratificazioni dei secoli, dalla babele di uomini ai quali poco o nulla sembra interessare della sacralità che noi cerchiamo. Con tutto ciò non sono mancati momenti di vera commozione come la celebrazione della Santa Messa nella grotta dell Annunciazione o in quella dei Pastori o nel giardino delle Beatitudini che ha per sfondo il Mare di Galilea, forse il luogo della Palestina più incontaminato e più simile a quello che aveva visto il Signore. Di grande emozione la professione di fede e la preghiera per il Santo Padre sulla roccia su cui Gesù diede Confezione materassi a mano e a molle CARPI (Modena) Via Giovanni XXIII, Tel il mandato a Pietro e la rinnovazione delle promesse battesimali in quel che resta del fiume Giordano, il canto del Padre Nostro, del Benedictus e del Magnificat nei luoghi ove queste preghiere sono state pronunciate per la prima volta. Emozione anche per alcune coppie di sposi che hanno rinnovato gli impegni matrimoniali a Cana. Il bacio, che è un segno di fede che ci accompagna fin dall infanzia, l abbiamo dato con infinito amore sulla stella che ricorda il luogo della nascita di Gesù a Betlemme e sul Calvario, dove è stata piantata la croce, l Albero di nostra Salvezza; così abbiamo baciato gli antichi gradini percorsi da Gesù nel suo cammino dal Cenacolo al Monte degli Ulivi, quando parlava ai suoi apostoli di unità e d amore. Chiudendoci in un assorto raccoglimento abbiamo percorso, pregando, la Via Dolorosa, ignorando il chiasso che ci circondava o meglio ponendo la nostra attenzione a quel Gesù che di lì, fra la folla vociante, è passato portando la sua croce, fra l indifferenza della gente. Il nostro pellegrinaggio si è concluso ad Emmaus da dove, dopo aver visto il Signore, siamo ritornati per annunciarlo nella nostra terra, a chi vediamo ogni giorno. Se mi è permessa, una raccomandazione: andiamo in Terra Santa prima che essa perda del tutto la sua sacralità o si riduca ad essere un museo di archeologia cristiana e, andandoci, andiamoci non per fare turismo e nemmeno cultura religiosa, ma per pregare. Zona pastorale 7: proseguono le Stazioni Quaresimali in preparazione alla Pasqua. Le catechesi, a cura di padre Walter Gherri, sono state dedicate agli scritti di San Paolo Tutto in Cristo P er la zona pastorale 7 le Stazioni Quaresimali sono un iniziativa ormai consolidata, che si propone come segno di comunione nella fede fra le parrocchie sorelle e come incoraggiamento a vivere con più impegno i quaranta giorni in preparazione alla Pasqua. In questo anno giubilare paolino i temi delle catechesi si sono ispirati agli insegnamenti del grande Apostolo delle genti. La prima domenica di Quaresima ci siamo dati appuntamento nella chiesa di San Possidonio. Il tema proposto è stato Noi annunciamo Cristo, e Cristo Crocifisso (1Cor 1,17-2,5). Dopo il fallimento all Aeropago di Atene, dove ha esercitato il meglio delle sue conoscenze retoriche e filosofiche acquisite nelle grandi scuole del tempo, Paolo si rende conto che Cristo non si annuncia con discorsi sapienti e dotti, ma con la nudità della fede e la crudezza di una realtà difficilmente assimilabile: la croce. Essa deve quindi essere al centro dell annuncio, anche se si scontra con gli ebrei, che si scandalizzano perché incapaci di accettare che il Figlio di Dio possa fare una fine così indegna, e i pagani greci, che vedono la croce come una follia. La seconda domenica di Quaresima ci siamo incontrati nella chiesa di Fossa. Tema trattato: Lasciatevi riconciliare con Dio (2Cor 5,14-6,10). Per Paolo il ministero apostolico è manifestazione dell amore universale di Cristo che ci riconcilia con Dio. Infatti, nel sangue del Figlio versato liberamente sulla croce si compie il piano salvifico del Padre di riconciliare a sé ogni creatura, riportando l uomo all armonia perfetta con se stesso e con gli altri esseri. Il ministero di ogni apostolo consiste dunque nell annunciare questa riconciliazione cosmica con Dio. In proposito, si è auspicata una celebrazione più profonda del sacramento della Riconciliazione, che ne metta in risalto il valore salvifico personale e comunitario. La terza Stazione quaresimale è stata celebrata a Vallalta, dove abbiamo meditato come Paolo abbia allargato gli orizzonti della fede cristiana vedendo in essa un annuncio destinato non soltanto ai discendenti diretti di Abramo, ma a tutti gli uomini di buona Cavazza Mario, Caduta di San Paolo, 2000, Concordia volontà (Ef 2,1-3,13). Per noi oggi questo concetto sembra scontato, ma all inizio del cristianesimo non lo era affatto. La Chiesa è cattolica, cioè universale, aperta a tutti gli uomini di ogni nazione, lingua o cultura, poiché Cristo ha tolto il muro che era frammezzo e dunque non siamo stranieri o ospiti nella Chiesa, ma a casa nostra, qualunque sia la nostra provenienza. Il quarto ed ultimo appuntamento si terrà domenica 22 marzo nella chiesa di Concordia e avrà come tema il cammino personale di Paolo che afferrato, cioè conquistato da Cristo, cerca di afferrarlo, cioè di conquistarlo, a sua volta (Fil 3,1-4,1). Nella sua conversione Paolo non ha rinnegato la fede ebraica perché l incontro con Cristo gli ha aperto nuove prospettive per approfondire e portare a compimento gli insegnamenti del giudaismo. Lasciarsi conquistare dal Signore, dopo averlo incontrato a tu per tu, diventa per ciascun cristiano il programma di vita. Senza dimenticare, tuttavia, che approfondire sempre più il mistero di Dio Padre che si rivela in Cristo richiede un impegno costante giorno dopo giorno. Ecco allora l invito a frequentare le assemblee domenicali o le celebrazioni della Chiesa non per abitudine o tradizione, ma come risposta a Cristo vivo che ci chiama a metterlo al centro della nostra vita. Padre Walter Gherri Un applauso a Gesù! Incontro con suor Anna Nobili, dalla discoteca al monastero Con un Vangelo e un crocifisso in mano, una donna vestita di bianco che, capelli sciolti e piedi nudi, balla sorridente. Questo quello che avrebbe visto chiunque entrando per caso un sabato pomeriggio nella sala degli incontri giovanissimi di Concordia. Nessuno di loro però avrebbe detto che la ballerina in questione fosse felicemente sposata. Con il Signore. E suor Anna Nobili che in Quaresima è venuta a portarci la sua testimonianza di conquistata da Gesù ; ci ha raccontato la sua vita prima e dopo l incontro che ha letteralmente cambiato le sue priorità. Facevo la cubista spiega e da tale lavoravo nei locali più in di Milano, frequentando ragazzi ai quali vendevo notte dopo notte il mio corpo e la mia sessualità. Poi ci ha raccontato la sua vita ha avuto un cambio di direzione quando ha scelto di scendere dal cubo per andare incontro alle persone, per annunciare l amore di Dio che sa trasformare la vita tenendo conto anche delle esperienze passate e forse sbagliate. Oggi Suor Anna balla ancora, non più in discoteca, ma da insegnante di Holy Dance (danza cristiana) presso le Suore Operaie di Roma, mostrando a tutti ciò che di più bello ha da dare: la sua esperienza da innamorata di Dio. Un applauso a Gesù ha detto, appena finito di ballare. E come siamo stati contenti di battere le mani Eleonora Barelli

13 Speciale parrocchia di Novi Suor Amedea Lugli è tornata a Novi per incontrare la sua comunità Dalla parrocchia al monastero, sulla via della comunione Riuniti insieme al don Il parroco con i ragazzi per spiegare il Vangelo della domenica 13 Benedetta Bellocchio E tornata in Diocesi per far visita alla sua comunità parrocchiale suor Amedea Lugli - suor Francesca Amedea della Parola Viva, questo il suo nome da monaca clarissa -, novese di origine e oggi suora di clausura presso il monastero Santa Maria Maddalena di Sant Agata Feltria, bellissimo paese al confine fra Marche e Romagna. Partita 16 anni fa, aveva vissuto la sua formazione alla fede presso la parrocchia di Novi, impegnandosi anche come educatrice Acr. Sabato pomeriggio 14 marzo ha incontrato proprio i ragazzi di Novi, per presentare la spiritualità di santa Chiara e la vita consacrata del monastero, poi i giovanissimi di Ac. Il giorno seguente, al termine delle celebrazioni eucaristiche domenicali, suor Amedea ha illustrato le opere che lei e le sue sorelle producono e che sono per loro la prima fonte di sostegno economico, presentando anche il progetto di ristrutturazione del monastero, per sostenere il quale ha chiesto aiuto a tutta la comunità. Al pomeriggio della domenica l incontro con i giovani di Ac e con i vecchi amici del suo gruppo, con i quali ha condiviso gli anni della formazione in parrocchia. Suor Amedea e madre Elisabetta Ho scelto Sant Agata dopo aver visitato diversi monasteri. Allora lo sentii come un luogo in cui poter vivere in profondità l esperienza della preghiera, spiega la monaca. Lunedì 16 marzo suor Amedea insieme a madre Elisabetta ha fatto visita alle sorelle del convento di Carpi che la accolgono e la ricordano sempre con affetto: tra l uno e l altro monastero vi è un intreccio di preghiera che sostiene ogni giorno la nostra Chiesa. Ogni sabato pomeriggio don Ivano Zanoni incontra i ragazzi della parrocchia che seguono il percorso di iniziazione cristiana in Acr, prima che si dividano per i diversi incontri formativi: si tratta, spiega il parroco, di un momento di catechesi sul Vangelo della domenica e una preghiera guidata da vivere in chiesa tutti insieme affinché si sviluppi il senso di comunità e si arrivi preparati alla messa, il giorno seguente. Lo scorso sabato questo momento è stato dedicato alle sorelle clarisse che, con una divertente presentazione video, hanno raccontato la loro spiritualità. La vita di clausura, la scelta di non uscire dal monastero, sono certamente gli aspetti che più hanno incuriosito i ragazzi, ma attraverso numerose fotografie suor Amedea e madre Elisabetta sono riuscite a proporre in modo efficace la vocazione nata da santa Chiara di Assisi e diffusasi più di 800 anni fa dando origine all ordine cui le due sorelle appartengono. Il nostro monastero è dimora di Dio e per ogni fratello ha spiegato ai ragazzi madre Elisabetta -. Anche se noi non ci muoviamo vengono a trovarci migliaia di persone, circa 9000 ogni anno, per incontrare il Signore e la Parola del Vangelo. Siamo quasi tutte giovani a Sant Agata, solo 4 sorelle hanno più di ottant anni ma sono le più vivaci!. Ragazze e donne che hanno trasformato i loro talenti mettendoli a servizio del Vangelo: la danza, la pittura, il cucito, l intaglio del legno, l uso del computer, dalle arti più tradizionali alle più nuove competenze, le sorelle vivono la loro giornata lavorando e pregando. È il Vangelo che dà forma alla nostra vita: noi insieme cerchiamo di vivere seriamente quello che Gesù dice, non lasciando cadere nessuna parola, sempre all insegna della gioia e della semplicità. Le due sorelle hanno poi incontrato i ragazzi divisi nei diversi gruppi, medie ed elementari, rispondendo alle loro domande. Sono molto contenta di essere qui nella mia parrocchia insieme alla mia Madre Abbadessa, madre Elisabetta ha osservato suor Amedea. Lo scopo, oltre a quello di incontrare tutti i ragazzi, è quello di sensibilizzare la mia comunità, e lo stiamo facendo in particolare con tutte le parrocchie di origine delle diverse sorelle, rispetto alla ristrutturazione del nostro monastero. In questi ultimi anni infatti si è resa sempre più manifesta la necessità di sistemare gli ambienti della chiesa e delle zone in cui si svolgono le attività quotidiane, in modo tale da rendere più vivibili gli spazi. La situazione economica in cui versa la comunità non è in grado di accollarsi la spesa per i lavori e dunque stiamo chiedendo aiuto a tutti coloro che ce lo possono dare ha spiegato -. Siamo partite dalle comunità di fede d origine, perché è qui che siamo state generate alla fede e alla vita cristiana e ci sembrava, questo, anche un modo per rendere partecipi della nostra storia coloro che di essa, in fondo, fanno parte, facendoli partecipare anche del nostro futuro. C è infatti un filo che lega la storia passata a quella di oggi e alla vita futura della nostra comunità. Il finanziamento può avvenire attraverso offerte libere da parte di persone che desiderano contribuire, ma anche per mezzo del frutto del lavoro che le sorelle di Sant Agata Feltria svolgono e che sono stati proposti in mostra domenica 15 marzo. Abbiamo portato oggetti prodotti dalle diverse sorelle della comunità che presenteremo e offriremo. Noi viviamo di questo, è la nostra prima entrata a livello economico. Tra le diverse opere le icone, questa l attività in cui suor Amedea si impegna, grazie al suo talento nel disegno e nella pittura. Tra le suore benedettine La partenza di Veronica Malagoli Al termine dell incontro che suor Francesca Amedea ha svolto con i giovani di Ac, domenica pomeriggio, è stato dato un importante annuncio da una delle ragazze che, da sempre, lo frequentano, e che sono impegnate nella catechesi ai ragazzi nell Acr. Si tratta di Veronica Malagoli che il 31 marzo partirà per il monastero benedettino femminile Mater Ecclesiae, situato nell Isola di San Giulio, sul Lago d Orta, per verificare la sua vocazione. E una bella testimonianza quella di suor Amedea commenta don Ivano Zanoni ed è ancora più bello che altri giovani, ragazzi e ragazze, seguano le sue orme, scegliendo la vita consacrata o comunque intraprendendo un cammino di discernimento in questa direzione. Significa che vedono una strada possibile, percorribile. Sono accompagnati da tutti noi. Novi è un terreno di grazia: è stupendo quanto una vocazione nasce dalla comunità parrocchiale, ma è una gioia che coinvolge tutti, il Vescovo e l intera diocesi.

14 14 M irandola C oncordia Reati stazionari e organico carente: il punto della situazione sulla sicurezza mirandolese. Dalla droga alle liti familiari gli agenti di Polizia custodi del territorio Conferenze a Medolla Fine vita: importante parlarne La Eleonora Tirabassi sicurezza dei cittadini è un bene primario che deve essere difeso al meglio. Non c è lo Stato se non ci sono le Forze dell ordine atte a garantire questo diritto. E facile quindi supporre che il problema della pubblica sicurezza e del controllo del territorio sarà uno dei temi principali su cui si dovranno confrontare nei prossimi mesi i candidati alla carica di sindaco. In questa prospettiva è perciò opportuno fare il punto della situazione in merito alla sicurezza locale insieme a Rolando Togni, vicequestore aggiunto del Commissariato di Mirandola. Quali sono i principali reati che riguardano il territorio mirandolese? Sicuramente i reati contro il patrimonio, ovvero furti in appartamenti e negozi, sono i principali. In generale notiamo che rispetto al passato non ci sono stati aumenti significativi, ma si segue un trend piuttosto stabile, mantenendosi su livelli stazionari. Infatti, dai dati in nostro possesso, possiamo notare che nei mesi di gennaio e febbraio 2008 i furti sono stati 31, mentre per quanto riguarda lo stesso periodo nel 2009, vi è stato un leggero calo in quanto sono scesi a 28. Per quanto riguarda la criminalità organizzata non abbiamo segnali di infiltrazioni camorristiche, comunque manteniamo monitorata la situazione, anche a seguito delle recenti operazioni svoltesi a Modena con l arresto di alcuni affiliati al clan dei Casalesi. La crisi economica può influire su queste dinamiche? Fortunatamente non abbiamo ancora avuto fenomeni di interventi per usura, un problema che la crisi attuale potrebbe far emergere. Poniamo particolare attenzione riguardo a questo tipo di reato, ma naturalmente è anche necessaria la collaborazione dei cittadini. Controllo a largo raggio Gli ultimi arresti - i più recenti risalgono alla notte fra venerdì 13 e sabato 14 - si sono avuti per traffico di sostanze stupefacenti, quanto è vasto questo mercato? Anche sul nostro territorio si è ormai instaurato un mercato della droga piuttosto consistente, il quale vede uno spostamento dell offerta sempre più verso la cocaina. Purtroppo anche un fenomeno sociale come il bullismo, fino a poco tempo fa inesistente, ora ci ha toccato da vicino, portandoci a compiere vari interventi nelle scuole, non solo medie e superiori, ma anche elementari. E però da sottolineare la grande collaborazione delle scuole stesse, questo ci mostra come la società risponda attivamente ai problemi di pubblica sicurezza e collabori positivamente con le Forze dell ordine. In aumento sono anche i casi di situazioni familiari violente che richiedono un intervento da parte della Polizia, anche se solo con funzione pacificatoria. Quanto è forte il rapporto fra criminalità e extra-comunitari? Pur senza voler generalizzare possiamo dire che questo rapporto c è ed è sicuramente maggiore rispetto a quello che vede i cittadini italiani come Rolando Togni rei. In linea di massima infatti, una percentuale piuttosto significativa dei reati è commessa da extracomunitari, ed in particolare da nord africani, come mostra anche l operazione che questo fine settimana ha portato all arresto di cinque marocchini. Il problema della carenza di organico è ormai noto da tempo, come si riesce a far fronte a questa situazione? E ormai da cinque-sei anni che si manifesta questo problema, tutto quello che possiamo fare è lavorare in sinergia con le altre forze di polizia e attendere l arrivo di nuovo personale e di nuovi mezzi. Il problema dell organico comunque non deve essere una giustificazione per non operare: noi lavoriamo e a giudicare dai risultati, lo stiamo anche facendo piuttosto bene. Molto utili in questo senso sono le operazioni in sinergia con le altre forze dell ordine, anche con la Polizia municipale, che assicurano in questo modo un sufficiente controllo del territorio. Ci sono nuovi progetti in programma da parte della Polizia di Stato? Al momento vi è il piano insieme ai Comuni dell Area Nord di creare nuovi uffici immigrazione: spostarli dal Commissariato in ambienti più grandi, dove il personale di Polizia lavorerà in sinergia con il personale comunale. Ciò si rende necessario in quanto, come Comuni dell Area Nord, abbiamo a che fare con più di otto mila pratiche per permessi di soggiorno, di cui più di un migliaio solo a Mirandola. Questo progetto verrà attuato indicativamente dopo le festività pasquali. E iniziato domenica 1 marzo il ciclo di incontri sui temi di etica organizzati dalle Parrocchie di Medolla -Villafranca in collaborazione con il Circolo Medico M. Merighi, la Sezione Avis-Aido di Medolla e Scienza & Vita di Modena. Ad aprire il programma l etica del fine vita, un tema di stringente attualità, alla luce del caso Englaro e del dibattito sulla legge sul testamento biologico, affidato all esperienza e alla sensibilità di Paolo Vacondio, medico responsabile del Programma Cure Palliative dell Asl di Modena. Davanti ad una platea attenta e partecipe, il relatore ha introdotto l argomento parlando del trattamento di supporto vitale ad esempio nel caso della dialisi quando vi è una compromissione della funzione renale. Per Vacondio occorre parlare di etica di processo e non di etica di risultato, cioè la condivisione della scelta del percorso nel contesto in cui lo stesso si svolge. A questo esempio ha citato un giovane paziente con Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), che porta alla paralisi di tutta la muscolatura, che ha accettato la nutrizione artificiale e la respirazione meccanica sapendo che potrà, in un futuro, nel pieno delle sue capacità, sospendere l utilizzo di questi ausili. L alimentazione e la idratazione, per l estensore di questa nota, non sono terapie, bensì sostegno vitale. Il dibattito sul fine vita ha Il ciclo di incontri dedicati a temi etici di grande attualità prosegue con il seguente calendario, sempre presso l Auditorium di Via Genova 10 a Medolla (Mo): Giovedì 26 marzo ore 21 Educazione, etica, economia: le tre E per il futuro Relatore: Eugenio Garavini, Capo Scout d Italia Venerdì 3 aprile ore 21 Cristiani e Musulmani: scontro, indifferenza o dialogo? Relatore: Brunetto Salvarani, scrittore e teologo, direttore della rivista QOL molte sfaccettature ed è di non facile risoluzione; nel corso dell intenso pomeriggio, che si è concluso con un piccolo buffet (grazie alla Caritas per le torte) è prevalsa la sensazione che dopo il recente caso Englaro che ha riacceso il dibattito, la situazione si stia di nuovo ibernando e che ad oggi non è chiaro quanto tempo occorrerà per varare la legge sul testamento biologico. N. B. Paolo Vacondio, Nunzio Borelli, Daniela Biagini, Avis Medolla, don Davide Sighinolfi, parroco di Medolla e Villafranca A Concordia il Gran Galà di Primavera La Filarmonica Diazzi con i solisti della Scala A Medolla domenica 22 marzo è Fiera Primavera Torna a Medolla la Fiera Primavera. Domenica 22 marzo dalle 9.30 alle Piazza del Popolo e Piazza Garibaldi saranno animate da tante iniziative sportive, musicali, gastronomiche. Ai ragazzi il compito di lanciare un messaggio di pace, di fraternità e di concreta solidarietà con i loro coetanei del sud del mondo. La Filarmonica Giustino Diazzi, una delle più antiche realtà bandistiche della provincia modenese, in collaborazione con la cooperativa musicale Il Pentagramma, organizza per sabato 29 marzo presso il Teatro del Popolo di Concordia, con inizio alle ore 21, il Gran Galà di Primavera. L evento vedrà la partecipazione dei Solisti della Scala: Fabrizio Meloni, primo clarinetto solista dell Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, e Nazzareno Carusi, pianista di fama internazionale, capace di trasformare il pianoforte in un orchestra di cento elementi. Insieme alla Filarmonica Giustino Diazzi, diretta dal maestro Marco Bergamaschi, daranno vita ad una grande occasione di spettacolo e cultura musicale offrendo allo stesso tempo la possibilità ai giovani musicisti del complesso concordiese di realizzare un sogno: suonare con i migliori solisti del mondo. Il programma prevede l esecuzione della celeberrima Rapsodia in Blu di Gershwin, il Concertino di Weber e lo struggente Oblivion di Piazzolla. Per consentire la maggiore fruibilità possibile, si è deciso di consentire l ingresso gratuito a tutti.

15 Speciale parrocchia di Mirandola A Mirandola la presentazione della biografia di Luigi Lugli curata da Giuseppe Bellodi e Paolo Trionfini 15 La testimonianza del beato Giacomo Cusmano, il padre dei poveri nella Palermo dell 800 Carità senza limiti E solo un bambino però Il Luigi Lamma La biografia L inversamente proporzionale di Luigi Lugli Una vita breve ma feconda di Giuseppe Bellodi e Paolo Trionfini, sarà presentata sabato 28 marzo alle ore 17 a Mirandola presso l Oratorio San Domenico Savio. Parteciperanno il vescovo Elio Tinti e gli autori. E prevista la benedizione di una targa a ricordo e l intitolazione di una sala. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto al restauro della Cappella del Santissimo Sacramento del Duomo di Mirandola. Giuseppe Bellodi Paolo Trionfini Ragazzi e ragazze santi anonimi Grandi prodigi il Signore ha operato in Maria e nei Santi! Penso anche a giovani splendidi come santa Gemma Galgani, san Gabriele dell Addolorata, san Luigi Gonzaga, san Domenico Savio, santa Maria Goretti, nata non lontano da qui, i beati Piergiorgio Frassati e Alberto Marvelli. E penso ancora ai molti ragazzi e ragazze che appartengono alla schiera dei santi anonimi, ma che non sono anonimi per Dio. Per Lui ogni singola persona è unica, con il suo nome e il suo volto. Tutti, e voi lo sapete, siamo chiamati ad essere santi! Così si è espresso Benedetto XVI rivolgendosi ai giovani all Agorà di Loreto nel E la fede che aiuta a scorgere i germi di questa santità anonima che Dio ha seminato nei più piccoli. Restando nella nostra diocesi, oltre a Luigi Lugli, si possono ricordate Antonio Bigi di Rolo ( ) e Alberto Baroni di Carpi ( ) che l amore riconoscente dei familiari ci ha fatto conoscere ed amare attraverso le rispettive biografie corredate da scritti e testimonianze. L ingresso dell oratorio di Mirandola Un premio per la bontà Nel nome di Luigi Lugli la famiglia ha istituito un premio che viene assegnato ogni anno a un ragazzo o una ragazza della parrocchia di Mirandola che si è distinto per la sua bontà. Un modo per rendere sempre attuale e viva la testimonianza di Luigi, un adolescente che ha saputo essere strumento dell amore di Dio. prossimo anno, 2010, saranno trascorsi 40 anni dalla repentina dipartita per il Paradiso di Luigi Lugli, che a soli 13 anni nel Natale del 1970 chiudeva gli occhi alla vita terrena a causa di una caduta accidentale all Oratorio di Mirandola. Nel ricordo dei genitori Nino e Giovannina, delle sorelle Maria Luisa, Rita e Maria Eugenia, il piccolo Luigi è sempre stato una presenza viva, espressione di una fedeltà che solo il cuore ricolmo di speranza riesce a comprendere. Così ci hai lasciato, caro figlio, - scrisse il padre Nino nel giorno del funerale ma più di prima sei vicino a noi nella fede che ci dà la certezza di averti come avvocato presso Dio, che speriamo di vedere, come te, nel pieno splendore della Vita Eterna. Ora questo dialogo mai interrotto, questo legame di sangue rigenerato in un rapporto di attesa quasi mistica del nuovo incontro, ha trovato espressione concreta nel profilo biografico di Luigi Lugli che i famigliari hanno dato alle stampe e che verrà presentato a Mirandola sabato 28 marzo. Curato da Giuseppe Bellodi e Paolo Trionfini il testo raccoglie le testimonianze dei genitori, degli insegnanti, degli amici, dei sacerdoti che hanno conosciuto Luigi e lo hanno accompagnato negli anni della sua infanzia e attinge inoltre ad un cospicuo carteggio di lettere e documenti gelosamente custoditi in questi anni. Bellodi e Trionfini hanno ben centrato l obiettivo di dare un impostazione sistematica ai documenti e alle testimonianze orali in loro possesso, sviluppando la biografia di Luigi Lugli secondo un criterio cronologico che consente al lettore di fare amicizia con questo adolescente che già suscita l ammirazione dei coetanei e lo stupore degli adulti per le sue peculiarità. Non fa cose straordinarie si legge nel testo ma riesce a far conoscere a chi gli sta vicino l amore di Dio verso le persone essendo solo se stesso. Certo è solo un bambino, Luigi! Però un bambino la cui vita non lascia indifferenti coloro che lo conoscono. Sta in questo passaggio il segreto per interpretare il perdurare nel cuore di tanti del ricordo e dell amicizia spirituale con Luigi. Non si tratta di semplici emozioni suscitate dal destino di una giovane vita stroncata in modo così tragico, vi è di più, molto di più: è la traccia indelebile del bagliore folgorante della presenza di Dio che si è rivelata come mistero nei giorni che Luigi ha goduto e vissuto in pienezza in famiglia, a scuola, all oratorio. Sì è solo un bambino, ma quanto si è rivelato Dio in quel bambino? Attraverso la sua morte, attraverso il dolore vissuto con fede dai suoi genitori? E un interrogativo sempre aperto ma sempre sorgente di stupore e di speranza. C è un altro aspetto, se si vuole più pastorale, che emerge dalla biografia di Luigi ed è il senso della comunità che si stringe attorno a chi è nel dolore, dai Vescovi ai sacerdoti, dal maestro all insegnante, in modo concreto, con uno scritto, con una visita, tutti hanno manifestato affetto e vicinanza alla famiglia Lugli. Uno stile di prossimità che aiuta ad allontanare la solitudine e la disperazione, che non induce a ricorrere ad altre forme di dialogo con chi ci ha lasciato che non siano quelle della preghiera e dell unità spirituale. Una lezione che il vescovo Elio Tinti nella presentazione non ha mancato di sottolineare ringraziando i genitori per la bella testimonianza che hanno saputo offrire in questi anni di dolore vissuti con dignità nella speranza di un abbraccio futuro nella gloria del Paradiso. N ell anno pastorale dedicato alle Beatitudini della mitezza, della giustizia e della pace assume particolare significato la testimonianza del beato Giacomo Cusmano, la cui festa è stata celebrata il 14 marzo nella chiesa di San Francesco a Mirandola. Meno nota rispetto a quella di altri santi vissuti nel contesto storico-sociale ottocentesco, come Giovanni Bosco e Giuseppe Cottolengo, la figura di Giacomo Cusmano riveste tuttavia una grande attualità. Il carisma del nostro fondatore - sottolinea padre Emanuele Mukenge, religioso della comunità di San Francesco e cappellano dell ospedale di Mirandola - rappresentò una vera e propria miniera, da cui fu possibile estrarre una concreta risposta ai vari problemi sociali del tempo. Il cuore dell opera cusmaniana è il boccone del povero, inteso innanzitutto come eucaristia e poi come pratica quotidiana di carità. Infatti, traendo sostentamento dal corpo di Gesù, l unico cibo in grado di saziare davvero ogni uomo, la carità deve abbracciare tutte le povertà. Ecco allora il nostro motto: carità senza limiti. Medico e sacerdote Sentii nell anima mia il desiderio di consacrarmi ai poverelli, per fare mie le loro miserie, per sollevarli dalle terribili sofferenze e avvicinarli a Dio. Esercitando la professione medica, don Cusmano conobbe direttamente le condizioni di povertà materiale e morale in cui vivevano molti suoi concittadini a causa di gravi ingiustizie sociali e di frequenti calamità. La situazione peggiorò quando nel 1866, in seguito alla soppressione degli Ordini religiosi e all incameramento dei loro beni da parte del Regno d Italia, i poveri rimasero di fatto privi di assistenza. Di fronte a tutto ciò don Cusmano intervenne non solo chiedendo lui stesso l elemosina e portando un aiuto materiale ai bisognosi, ma impegnandosi anche nella loro promozione umana. Avendo perso la madre da bambino, ebbe una particolare attenzione pastorale nei confronti degli orfani, per i quali edificò case di accoglienza, scuole, attività di formazione professionale. La Serva dei Poveri - si legge nella regola della congregazione femminile - è colei che corre là dove è più presente la miseria, che vendica l umanità dimenticata e derelitta, per lottare accanto al povero, avendo con lui fame e sete di giustizia. La collaborazione di tutti Per vendicare l umanità derelitta don Cusmano individuò una strada esattamente opposta ai concetti di lotta di classe o rivoluzione, che andavano allora diffondendosi. Nel clima anticlericale di quegli anni il sacerdote pro- beato Giacomo Cusmano Giacomo Cusmano nacque nel 1834 a Palermo in una famiglia benestante. Rimasto orfano di madre a tre anni, fu educato dalla sorella maggiore Vincenzina, che instillò in lui una profonda sensibilità religiosa. Dopo gli studi presso i Gesuiti, si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, laureandosi a soli 21 anni con il massimo dei voti. Come medico si distinse per la sua generosità e abnegazione e nel 1860, sentendosi chiamato ad una speciale consacrazione a Dio e ai poveri, divenne sacerdote. Nel 1867 fondò l associazione del boccone del povero, composta da sacerdoti e laici, e nel 1880 diede l abito alle prime suore, fra cui la sorella Vincenzina. Nel 1884 vi fu la vestizione dei primi frati e nel 1887 la fondazione ufficiale delle due congregazioni delle Serve e dei Servi dei Poveri. Aprì ospedali, case per anziani e per orfani. Morì il 14 marzo 1888 a Palermo, in fama di santità, compianto da tutti. Fu beatificato da Giovanni Paolo II nel Attualmente l opera da lui fondata è presente, oltre che in Italia, in Romania, America, Africa e Asia. In Diocesi di Carpi i Missionari Servi dei Poveri reggono la chiesa di San Francesco a Mirandola. pose il comandamento evangelico della carità attuato tramite la collaborazione fra le classi sociali. Un giorno del 1864 mentre sedeva alla mensa di un amico, don Cusmano vide che, ad ogni portata, ciascuno dei commensali toglieva dal proprio piatto un boccone e lo metteva in una scodella al centro della tavola. Alla fine del pranzo il boccone veniva donato a un povero. L amico gli spiegò che il gesto veniva praticato tutti i giorni per educare i figli all esercizio della carità. Fu da questo episodio che nacque l associazione del boccone del povero, a cui si unirono numerosi laici appartenenti alle varie classi sociali. La nostra missione - scrisse don Cusmano - è doppia: aiutare i poveri per rendere più mite la loro sofferenza e guadagnarli a Dio; avvicinare ai poveri i ricchi, per renderli capaci di guadagnarsi la grazia del Signore. Questa missione causò a don Cusmano difficoltà e dolorose prove interiori, che tuttavia affrontò con totale fiducia in Dio, con la mitezza di chi sa portare il proprio giogo seguendo il Maestro. Virginia Panzani

16 V ita della C hiesa Si è svolto il 6 marzo il secondo incontro sugli Stili di comunicazione negli adolescenti di oggi. Organizzato dall Ufficio diocesano per l educazione e la scuola, ha visto la partecipazione del professor Michele De Beni dell Università di Verona, psicoterapeuta, pedagogista, esperto di processi formativi 16 Una comunicazione positiva A dulti e ragazzi: come costruire una positiva comunicazione : il volantino d invito all incontro (il secondo, dopo quello del 20 febbraio con Ezio Aceti, psicoterapeuta dell età evolutiva) organizzato dall Ufficio diocesano per l educazione e la scuola per tutti i genitori, docenti ed educatori esplicitava le motivazioni dell appuntamento. Forti sono gli interrogativi di fondo, che coinvolgono direttamente ciascuno di noi: in una società in cui la comunicazione pare prevalere sulla elaborazione del pensiero, si avverte sempre più l esigenza di persone capaci di partecipare attivamente, di condividere, di interpretare la realtà sociale e di farsi carico dei suoi problemi, di assumere iniziative, di costruire con speranza il bene comune. In questo contesto sociale, si è ancora capaci di comunicare? Che cos è e come si sviluppa la comunicazione? La famiglia può esserne protagonista? Gli adolescenti che cosa comunicano e come? Michele De Beni, in un efficacissimo intervento, è giunto a convincerci della potenza dei rapporti che la famiglia, gli oratori, le associazioni giovanili, ambienti sportivi, se messi in rete tra loro, possono offrire ai giovani. Questi rapporti saranno certamente capaci di sviluppare energie positive, tali da poter nutrire atteggiamenti di speranza e da poterci aspettare un ritorno d amore. De Beni ha citato un pensiero di Anna Frank, notoriamente immersa nel negativo che non lasciava spiragli al positivo: È un grande miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze; nonostante tutto io continuo a credere nell intima bontà dell uomo. Questa è la misura: non rinunciare alle speranze e credere nella bontà dell uomo. I giovani, ha affermato De Beni, dovrebbero vedere adulti, le cui relazioni sono intessute ASSOCIAZIONE DIOCESANA FEDE E CULTURA CONSULTA DELLE AGGREGAZIONI LAICALI UFFICIO PER LA PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA SAN BERNARDINO REALINO A conclusione del corso sulla Dottrina Sociale della Chiesa e in attuazione delle linee pastorali della Diocesi promuovono un incontro pubblico sul tema della pace UNA SFIDA PER L'OCCIDENTE: DALLA PACE TRA LE DEMOCRAZIE ALLA PACE DEMOCRATICA Relatore VITTORIO EMANUELE PARSI Giovedì 2 aprile 2009 alle ore 21,00 Chiesa di S.Ignazio Museo diocesano di arte sacra di reciproco interesse. È questa la reciprocità che mostra ai giovani che non sono soli e che rafforza in loro la resilienza, cioè la capacità di resistere alla negatività, pur in mezzo ad un clima ostile. Fra questi modelli di adulti Michele De Beni che, con la loro vita, hanno mostrato l arte del dialogo, l arte di amare, ha nominato Giovanni Paolo II, il quale ascoltava tutti, portava grande rispetto, esprimeva la sua identità ed era coerente. Un esempio è possibile rintracciarlo anche in Chiara Lubich, che affermava: amare tutti, amare per primi, amare come sé, amarsi fino alla reciprocità. È questa la bellezza e la potenza dell educazione, capace ancora di incidere nell animo dei nostri giovani. Nonostante tutto. Nonostante i messaggi proposti dai massmedia, nei quali prevale la dialettica di prevaricare l altro, di chi è più aggressivo, e perciò mancano di etica relazionale. Dobbiamo essere noi adulti, per primi, ha concluso De Beni, a creare un ambiente coerente per i giovani, rafforzato da tante realtà positive messe in rete, senza aspettarci tutto dalla scuola e dallo Stato (che pure dovrebbero fare qualcosa di più), che sviluppi un pensiero critico nei confronti del negativo dilagante, ma ugualmente sproni a sviluppare un pensiero capace di costruire il positivo. Come affermava Gandhi, occorre credere che il bene esiste, che si può sconfiggere l odio con l amore, la falsità con la verità. Ermes Rigon Sul sito diocesano nella sezione Notiziecarpi.tv, il servizio sull incontro con il professor De Beni. Pastorale Familiare Incontro di formazione per gli animatori dei percorsi in preparazione al matrimonio Domenica 22 marzo dalle 9 alle 13 si terrà presso la Casa di spiritualità familiare di San Martino Carano (Mirandola) un incontro di formazione per gli animatori dei percorsi in preparazione al matrimonio. Il tema della giornata sarà Comunicare con le coppie: ascolto ed espressioni empatiche. Interverranno come relatori Gloria e Riccardo Revello, delegati italiani presso la Ficpm (Federazione Internazionale Centri di preparazione al matrimonio). A richiesta sarà disponibile un servizio di babysitter. Si chiede di confermare la propria presenza a pranzo, il numero dei partecipanti e la necessità di babysitter entro e non oltre mercoledì 18 marzo telefonando ai responsabili vicariali dei corsi: Carpi, Famiglia Croci, ; Mirandola, Famiglia Fabbri, Ricordando l importanza che riveste la formazione degli operatori di Pastorale Familiare, e in particolare degli animatori dei corsi prematrimoniali, invitiamo ad un ampia e calorosa partecipazione alla preziosa occasione di incontro con esperti formatori dei Centri di preparazione al matrimonio ( Liberi di credere I giovani verso una fede consapevole di Carlo Maria Martini I giovani della diocesi di Milano sono i primi destinatari di questi scritti che però raggiungono, per amorevole attenzione del Cardinale, l interesse di tutta la gioventù in ricerca. Senza fare la predica a chi si accinge alla lettura, Martini stimola, provoca, le domande che già stanno, forse assopite o nascoste o represse, nel cuore di ognuno. Lo stile piano e originale, il pensiero conciso e concentrato favoriscono una lettura a più livelli di profondità. Il volumetto di 189 pagine, è in tre parti: Noi serviremo il Signore, testi in preparazione e della celebrazione della Assemblea di Sichem, la grande convocazione dei giovani milanesi il 6-7 maggio 1989; Sentinelle del mattino, testi dal cammino di preparazione al Sinodo dei giovani del febbraio 2002; Giovani corresponsabili della missione, i testi dei discorsi rivolti ai giovani dell Azione Cattolica ambrosiana per i loro ritrovi diocesani. Edito da In dialogo, 189 pagine, 17 euro, disponibile presso Koiné, Corso Fanti, Carpi. COSTI DI ORDINARIA BUROCRAZIA Un pensionato, avendo ristrutturato la casa per il figlio che si sposa, fa richiesta a Hera per allacciare le utenze di acqua e gas. Gli viene chiesto di firmare un preventivo di 1.006,00 euro per la prima e di 963,00euro per la seconda. Non convinto dell ingente costo previsto, si rifiuta di firmare il contratto. A conoscenza che esiste l ATO (Agenzia Territoriale Ottimale) con compiti di indirizzo e di controllo nei confronti delle imprese che gestiscono l erogazione di questi servizi sul territorio provinciale, si rivolge a questi uffici. Scopre così che la delibera dell Assemblea consortile del 16 giugno 2008 prevede che il costo dell allacciamento per l acqua nel suo caso non può superare i 170,00 euro. Ci si domanda: Perché Hera non ha applicato la delibera ed, anzi, sembra non avere intenzione di applicarla?. Ancora: Perché l ATO non ha controllato che fosse applicata?. Sta a vedere che si tratta del solito pasticcio di competenze, dove non si capisce mai chi fa che cosa! Se il nostro pensionato non avesse saputo dell esistenza dell ATO, è Rubrica a cura della Federazione Nazionale Pensionati CISL Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel Mirandola - Via Bernardi 19 - tel facile prevedere che avrebbe imprecato, come avrebbero fatto tutti in questo caso, ma pagato. Questo episodio di ordinaria burocrazia dovrebbe farci riflettere tutti (sindacati, associazioni, politici ed opinione pubblica) sulle inefficienze, sul conflitto di competenze, sugli sprechi e sui doppioni di enti istituzionali e della pubblica amministrazione. Se i compiti dell ATO erano prima di competenza dell Assessore provinciale all Ambiente, perché si è creato un altro doppione? Ormai tutti ( eccetto i politici) sono convinti dell inutilità della Provincia, che i Comuni siano troppi e che tanti siano troppo piccoli perché possano programmare e offrire servizi, di cui i cittadini hanno bisogno. Perché non si aboliscono le Province (anziché istituirne delle altre) e non si unificano i Comuni, portandoli ad una dimensione almeno distrettuale in modo che siano in grado di programmare, dare indirizzi e svolgere il controllo sulle imprese che, per conto loro, gestiscono i vari servizi? In un momento di profonda crisi finanziaria, economica ed occupazionale, dove tanti lavoratori e pensionati faticano ad arrivare a fine mese, maggioranza ed opposizione cercano di abbozzare le loro ricette, più o meno valide, nel tentativo di farvi fronte, pur con tutte le difficoltà nel reperire risorse. Ciò che è inconcepibile è che nessuno intenda mettere in discussione lo status quo. Siamo sempre andati avanti aumentando le tasse o tagliando i servizi, ma non si può pensare che si possa continuare all infinito, c è un limite a tutto. Non ci s interroga neppure se sia il caso di mettere mano con riforme strutturali alla macchina istituzionale ed amministrativa per recuperare efficienza e risorse, oltre che ad una seria lotta all evasione fiscale. Se non ora, quando?

17 V ita della C hiesa Il primo turno di esercizi spirituali Ac a Vago di Lavagno 17 D Estelle Levante al 27 febbraio all 1 marzo si è svolto, a Vago di Lavagno (Vr), il primo turno di Esercizi spirituali di Quaresima organizzati dall Azione cattolica. Come relatore è intervenuto don Andrea De Carli, professore di teologia fondamentale allo Studio teologico accademico di Trento e assistente della pastorale universitaria, il quale ha aiutato giovani ed adulti a meditare sulla Passione di Cristo come vertice dell amore di Dio per gli uomini. Con l aiuto della Parola e con i brani che don Andrea ha suggerito per la meditazione - tratti sia dall Antico che dal Nuovo testamento -, abbiamo riscoperto un nuovo modo di leggere la Passione e, contemplando la croce stessa in un momento di vera adorazione, ci siamo lasciati affascinare da questo amore immenso e inimmaginabile di Dio nei confronti degli uomini. La morte di Gesù in croce, infatti, non è semplicemente un incidente di percorso nel dipanarsi della sua missione, né qualcosa di Li amò sino alla fine predeterminato, ma è una consapevolezza maturata nel corso del tempo, che lo porta alla libera scelta di lasciarsi consegnare nelle mani degli uomini pur di rimanere fedele alla volontà del Padre e di donare loro la salvezza. È dunque anche espressione della radicalità dell Amore. Sulla croce, scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, Gesù rompe la logica del Dio potente e forte, un immagine dalla quale noi stessi, talvolta, ci lasciamo tentare, per rivelare il volto di un Dio che è amore. Ed è nell amore vissuto da Gesù, nel suo farsi dono e servo, in questo tragico momento, che c è la nostra possibilità di riscatto. Dio ci ha riconciliati e salvati ed è questo che dobbiamo riconoscere e vivere tutte le volte che celebriamo l Eucarestia. E Lui che ci rende capaci, a nostra volta, di vivere questo amore come dono per l altro. Allora comprendiamo che seguire Gesù, rinnegare sé stessi e prendere la propria croce significa vivere una vita spesa per dare vita all altro, farsi dono per l altro nelle difficoltà e ostacoli di ogni giorno, anche quando questi sembrano poco eroici. E la Carità di cui ci parla Paolo nella prima Lettera ai Corinzi, su cui si deve costruire e basare ogni nostra azione, parola, relazione. Su cui si deve fondare la comunità non solo cristiana, ma anche, in ultima analisi, quella familiare e sociale. Il rinunciare alla propria vita con la certezza che il Padre è fedele, che non ci abbandona, nemmeno quando ci troviamo in situazioni difficili, di sofferenza; perché ci dobbiamo ricordare che lì con noi c è il Figlio di Dio che ci accompagna, che ci ha amati per primo e che ci ama sino alla fine. Dopo la collatio, cioè la condivisione da parte dei partecipanti dei frutti spirituali degli esercizi, monsignor Elio Tinti ha celebrato la Messa, mostrando come ha sempre a cuore le iniziative diocesane promosse dall Ac e tiene a parteciparvi. Un momento molto significativo per l associazione stessa, per gli adulti come per i giovani presenti, che hanno potuto condividere con il proprio pastore le riflessioni maturate nella meditazione e nella preghiera. D Benedetta Bellocchio on Roberto Vignolo è sacerdote della diocesi di Lodi. Laureato in lettere moderne, in teologia sistematica e in scienze bibliche e autore di numerose pubblicazioni, insegna teologia sistematica e teologia biblica presso la Facoltà teologica dell Italia settentrionale e presso il Seminario vescovile di Lodi. A lui il compito di tenere il secondo turno degli esercizi spirituali per giovani e adulti organizzati dall Azione cattolica diocesana. Afferrato da Cristo e dedicato al Vangelo. Fede e missione di Paolo apostolo è stato il tema scelto dal sacerdote per la meditazione e la preghiera; in questa intervista, alcuni spunti per riflettere a partire dalla figura di San Paolo. Perché è importante, anche per i laici, siano essi giovani presi da mille impegni o adulti con famiglia e lavoro, prendersi del tempo per fare esercizi spirituali? Per ritrovare una dimensione di silenzio e nel silenzio sapersi incontrare nuovamente con Dio e con se stessi. Oggi facciamo fatica a far silenzio proprio perché c è inquinamento acustico anche in un senso più squisitamente spirituale: i messaggi sono tanti, perfino troppi, magari ripetitivi e soprattutto banalizzanti. Metterci di fronte alla parola del Signore, lasciarci portare nel deserto, come direbbero i profeti da Osea a Giovanni Battista fino a Gesù stesso: questo è il senso degli esercizi. Dal 6 all 8 marzo a Ferrara di Monte Baldo (Vr) il secondo turno Afferrati da Cristo La chiamata a Paolo prima persecutore dei cristiani - e il suo mandato missionario sembrano dipingercelo come un privilegiato agli occhi di Dio. È così o siamo noi in difficoltà nell accogliere la chiamata del Signore? Certamente Dio è andato incontro a qualcuno che aveva un grande amore, un grande zelo, una passione sviscerata per la Sua parola e per la sua volontà, che interpretava però in una maniera che l ha portato ad essere persecutore della Chiesa. Forse noi siamo più politicamente corretti; Paolo è stato politicamente scorretto ma sincerissimo, appassionato e quindi si è messo in una sorta di pole position per essere intercettato dalla chiamata di Gesù. Lasciarsi afferrare da Cristo cosa significa per noi oggi? Significa, in ultima analisi, fare qualcosa di analogo all esperienza di Paolo: metterci di fronte al Signore Gesù Cristo, nel quale peraltro il cristiano, a differenza di Saulo, è già inserito con il battesimo, e davvero considerare che in quell incontro, in quella persona noi troviamo anticipatamente tutto il dono di Dio, una nuova identità per noi stessi e una nuova relazione con gli altri. Lasciarci afferrare significa avere la disponibilità in primo luogo di mettere in discussione tutti i nostri pregiudizi alla luce della figura di Cristo. Cosa dice ai credenti la missione di Paolo, in un mondo caratterizzato dall incontro e talvolta scontro tra culture e fedi diverse? Dice tantissimo, forse non esiste figura biblica capace di dire di più. Qualcuno sostiene che sarebbe Paolo il vero fondatore del cristianesimo piuttosto che Gesù ma questo è senza dubbio inaccettabile ed esagerato. Il pizzico di genuina verità in questa posizione sta nel fatto che Paolo è l interprete più autentico dell universalità del Vangelo: lo ha esportato al di là del Mediterraneo, cosa che Gesù si era addirittura vietato di fare per ciò che concerneva la sua missione, limitata alle pecore perdute della casa di Israele; ha capito che il Vangelo è per tutti e che tutti gli interlocutori del Vangelo sono parte integrante del Vangelo stesso. Come dice ai Galati: Il mio Vangelo non è secondo l uomo ma è rivelazione di Gesù Cristo e questa rivelazione vuole intercettare tutte le culture, tutte le razze, l umanità ULTIMO TURNO don Roberto Vignolo nella sua assoluta concreta universalità. Evidentemente, ognuna delle realtà umane illuminate dal Vangelo è in grado di esplicitare virtualità nuove, più profonde, del Vangelo stesso. Paolo vuole portare a tutti l unico Vangelo che salva per poterlo condividere, non per imporre qualcosa che diverrebbe una sovrastruttura rispetto alla cultura, alla mentalità, all umanità dell uomo. Esercizi spirituali per giovani e adulti Aperti a tutti Venerdì 20 - Domenica 22 marzo 3 Turno G/A, a Maguzzano di Lonato del Garda (BS) Voi cercate Gesù il Nazareno, il Crocifisso. E risorto... (Mc 16,6) Ritrovare il cuore della fede per annunciare la fede con il cuore Don Emilio Salvatore, Facoltà Teologica Italia Meridionale Iscrizioni: Marco Sacchetti ( ); Laura Paltrinieri ( ) Costo (dalla cena del venerdì al pranzo di domenica): 80 euro Gli esercizi iniziano con la recita del Vespro del venerdì e terminano nel pomeriggio della domenica. E garantito il servizio di baby-sittering. Bambini fino a 6 anni gratis; sono previsti sconti per ragazzi da 7 a 12 anni.

18 18 S abato 21 e domenica 22 marzo, dalle 8 13 e dalle 15 alle 19, l Unitalsi sarà presente così come in altre tremila piazze italiane - in piazza Martiri, sul sagrato della Cattedrale e a Mirandola, nella piazzetta dietro al municipio, per la tradizionale vendita delle piantine di ulivo in occasione dell ottava Giornata nazionale Unitalsi. Una iniziativa spiega Paolo Carnevali, presidente della zona di Carpi che viene proposta per l autofinanziamento e la conoscenza dell associazione, che sarà presente in alcune trasmissioni televisive, da venerdì a domenica. Accanto a ciò prosegue abbiamo iniziato il nostro itinerario nelle parrocchie della Diocesi, per chiedere a tutti i fedeli di sostenerci. Anche grazie a questi contributi sono numerose le proposte dell Unitalsi nella nostra zona: i momenti di preghiera, i convegni e, ovviamente, i pellegrinaggi. Già riempito il pullman per San Giovanni Rotondo (dal 30 marzo al 1 aprila), l associazione si sta preparando per il pellegrinaggio regionale a Lourdes (dal 29 aprile al 5 maggio per chi parte in treno e dal 30 aprile al 4 maggio per chi sceglie l aereo). Quest anno porteremo Giornata nazionale Unitalsi Sabato 21 e domenica 22 marzo, in piazza a Carpi e a Mirandola con noi gli amici dell Ushac aggiunge Carnevali speriamo di raccogliere circa una cinquantina di iscrizioni. Si è svolto anche il Convegno regionale dell Unitalsi, lo scorso 14 marzo presso il Santuario V ita della C hiesa Beata Vergine del Rosario di Fontanellato di Parma, con diversi interventi della presidenza dell associazione. Presenti in 7 dalla Diocesi di Carpi. B.B. Ufficio diocesano per la pastorale della salute La malattia e il dolore interpellano la nostra fede Un incontro con il Vescovo per il periodo quaresimale Domenica 22 marzo ore 15,30 Sala grande, parrocchia di S. Nicolò - Carpi Sono particolarmente invitati a meditare e riflettere spiega il direttore dell Ufficio di pastorale della salute Gianni Zini - gli operatori che, in ragione del loro ministero o servizio, sono a contatto con gli ammalati o le persone in difficoltà. Dunque il momento è rivolto in particolare a tutti i ministri della comunione, ai volontari ospedalieri delle diverse associazioni, ai membri dell Unitalsi, ai Volontari della Sofferenza, agli addetti della Croce Blu e Croce Rossa e dei servizi di trasporto e di vicinanza rivolti agli ammalati. Parrocchia di San Francesco d Assisi Anno santo paolino Pellegrinaggio sulle orme di San Paolo Cappadocia dal 23 al 30 giugno Quota: 1.160,00 euro (escluso il trasferimento in pullman per e da Verona). Supplemento camera singola 225,00 euro. Prenotazioni: in parrocchia (via Trento Trieste, Carpi; tel/fax ; e- mail: bianrobbi@alice.it) o presso l Ufficio Diocesano Pellegrinaggi (tel ). Parrocchia di San Possidonio Circolo Anspi Anno Paolino Roma e Colli romani aprile 2009 Prenotazioni presso gli uffici parrocchiali entro il 31 marzo - Info: Parrocchie di Cortile e San Martino Secchia Circolo culturale Anspi Perla - Cortile San Giovanni Rotondo Monte Sant Angelo Abbazia di Chiaravalle di Ancona Sabato 25 e domenica 26 aprile Info: tel dalle alle Circolo Anspi Mario Gasparini Casari Sant Antonio in Mercadello Torino maggio Accompagna don Roberto Vecchi Per informazioni e iscrizioni: Anna Maria Cavazza ; Giovanna Mantovani , cell ; Sandra Gasparini in negozio al tel Parrocchia di Quartirolo Turchia 8 17 maggio Pellegrinaggio nei luoghi di San Paolo Informazione ed adesioni: presso la parrocchia (tel ) UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI Medjugorje Dal 21 al 27 Giugno Accompagna don Marino Mazzoli Cantina Sociale di Carpi dal 1903 In collaborazione con Cornacchini Viaggi s.r.l. Iscrizioni entro il 31 marzo Quota di Partecipazione: 395 euro (supplemento camera singola 30 euro). Acconto: 100 euro da versare all atto dell iscrizione Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all Ufficio Diocesano Pellegrinaggi GITA PELLEGRINAGGIO SPAGNA Dal 24 al 28 giugno 2009 Accompagna monsignor Douglas Regattieri Iscrizioni entro il 31 marzo Minimo 15 partecipanti Iscrizioni e informazioni: Ufficio diocesano Pellegrinaggi D. Douglas Regattieri: tel , fax ; cell ; - Corso M. Fanti, Carpi (MO) Tel uff.pellegrinaggi@tiscali.it

19 Dal Bangladesh Padre Lorenzo Valoti Accogliere la vita, anche se frutto di violenza La lezione di umanità che arriva dai più poveri Come Missionario - scrive padre Lorenzo Valoti - mi stupisco sempre della serenità nell affrontare le calamità naturali così frequenti in questa nazione o le indigenze della vita di ogni giorno che derivano dalla povertà in cui le persone vivono. E questo vale per tutti, cristiani e no. Ultimamente sono stato particolarmente colpito da due mamme musulmane, ambedue violentate che hanno però accolto la vita nata in loro dopo la violenza dando alla luce una due gemelli e l altra un maschietto. Tutte e due si erano interrogate se accettare o no una maternità non voluta e che arrivava attraverso una violenza, ma alla fine ambedue hanno deciso che la vita è un valore tale che la si deve accogliere volentieri anche in questi casi. Per me è stata ancora una volta la prova di come lo Spirito Santo compie meraviglie anche in mezzo agli appartenenti ad altre religioni. Una testimonianza analoga è stata pubblicata su Avvenire del 14 marzo con la lettera di un missionario che opera in Uganda ( Una storia commovente che, al pari di quella raccontata da padre Valoti, insegna tanto anche circa il senso della vita da amare e da accogliere sempre. Regala Notizie ai nostri missionari I nostri missionari dimostrano apprezzamento nel ricevere periodicamente il settimanale diocesano Notizie, così da sempre il Centro Missionario ne assicura la spedizione. E un gesto di comunione e di unità e fa sentire i nostri missionari gli inviati della nostra chiesa che siamo chiamati ad amare e sostenere nella loro opera di evangelizzazione. Il Centro Missionario chiede un contributo per far fronte ai crescenti costi di spedizione postale del settimanale (35 euro per ogni missionario). Per informazioni rivolgersi presso il Centro Missionario. Aiutiamo l orfanotrofio Sant Andrea 10 euro al mese per il vitto di un bambino Attualmente sono 120 i bambini ospiti dell orfanotrofio Sant Andrea nella missione di Satkhira in Bangladesh, costruito negli anni settanta per accogliere gli orfani di famiglie cristiane provenienti da tutta la Diocesi di Khulna e dare loro la possibilità di studiare fino alla terza media. La parrocchia di Satkhira è retta dai Missionari Saveriani che devono provvedere per cibo, vestiti, spese mediche e scolastiche, la manutenzione dell edificio e ovviamente i salari del personale che cucina e assiste direttamente i ragazzi. Solo negli ultimi due anni, i missionari su indicazione del Vescovo locale, hanno deciso di accogliere anche quelli che frequentano le scuole medie. Soprattutto per questa spesa extra (40 ragazzi) non esistono dei fondi fissi, la spesa totale per il mantenimento dell Orfanotrofio è di euro al mese. Solo per il riso utilizzato in un anno servono euro. Una prima risposta a questa richiesta da parte del Centro Missionario è la vendita di biglietti realizzati con la paglia di riso, provenienti dal Bangladesh, presso il negozio Koinè di Carpi,Corso Fanti 46. Per le offerte: Associazione Solidarietà Missionaria Onlus C.C.B. IT 14 M presso Unicredit Don Maurizio Cuccolo, direttore del Cum di Verona, al corso Estate in Missione Chi è il mio prossimo? Ha gli occhi gioviali e un sorriso comunicativo don Maurizio Cuccolo, direttore della Fondazione Cum di Verona, 30 anni di sacerdozio, di cui undici trascorsi in Zambia come missionario fidei donum, relatore al quarto incontro del corso Estate in Missione organizzato dall Associazione Volontari per le Missioni in collaborazione con il Centro Missionario. L argomento della serata è stimolante perché è imperniato sulla parabola del buon Samaritano letta nel contesto attuale della missione che si manifesta sempre di più come comunione tra le chiese. I tempi stanno cambiando, - ha affermato don Cuccolo - si sta percorrendo un tornante nuovo dovuto alle migrazioni, migrazioni globali, questo è un fenomeno unico che sta cambiando il volto delle nostre parrocchie e della nostra chiesa. Si era abituati a partire dall Europa per andare in missione in Africa, Asia, America Latina vivendo così una chiesa di missione, mentre la Chiesa è tutta missionaria: nessuno è maestro ma si è tutti discepoli che seguono il maestro. Solo così la Chiesa è la casa di tutti i popoli, dove si dovrebbe vivere in comunione e fraternità. Questa è la grande sfida. Non c è missione senza la capacità di mettersi in viaggio. Così è stato per Gesù, il primo grande viaggiatore: Quando andò verso Gerusalemme ha ricordato il direttore del Cum - sapeva quello a cui andava incontro ma andò ugualmente perchè doveva compiere la sua missione. In questo suo mettersi in viaggio, mette in viaggio i discepoli che a loro volta mettono in viaggio i pellegrini ed i pellegrini non viaggiano mai soli ma insieme ed il viaggio in missione è mettersi dentro questa sfida del viaggiare insieme, della comunione, della fraternità e della mitezza. Partire senza prendere nulla, mostrare il proprio volto di viandante/viaggiatore che si Mediamente per il vitto di ogni bambino la spesa mensile è circa 10 euro. Con questi dati Padre Lorenzo Valoti, che ha sostituito nella missione padre Claudio Mantovani, racconta la situazione economica dell Orfanotrofio e fa appello alle nostre comunità in questo periodo di Quaresima, sapendo che ogni contributo, anche se piccolo, per il mantenimento di questa opera è prezioso: Ringrazio cordialmente il Centro Missionario di Carpi per il suo interessamento augurando a tutti di esperimentare quanto la Parola di Dio ci ricorda: c è più gioia nel donare che nel ricevere. M.G. fa prossimo. Amerai il prossimo tuo come te stesso.., alla domanda Chi è il mio prossimo? Chi è che ama me? La risposta è semplicissima: il prossimo non è un altro ma sei tu che ti fai prossimo, il soggetto dell amore sei tu e tu sei il prossimo di ciascuno di noi, di tutti gli uomini in particolare gli ultimi. L aspetto inebriante di tutto ciò è l incontro con l altro che ci tira fuori dal nostro guscio facendoci vedere tutti i nostri limiti e le nostre ricchezze. Partire è mettersi in marcia ed aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia, partire è vedere nel prossimo un compagno desiderato che si prende dove si trova, si cura e si ama per costruire un mondo più giusto e umano. Magda Gilioli 19 Dalla Costa d Avorio Suor Ambrogia Casamenti Ecco la scuola di cucito Leonardi. C è ancora bisogno del nostro aiuto Carissimi amici del Centro Missionario,vi mando alcune foto che vi parlano dei lavori in atto per la costruzione della scuola professionale tecnica di modello e cucito a Touba. I lavori procedono lentamente ma sono convalidati da esperti e noi suore missionarie siamo confortate da ogni gesto di solidarietà. Mi sento in cuore la riconoscenza verso quelle persone che ci hanno dato una mano, per loro ho pregato e sono contenta di farlo ancora. Un saluto e un grazie per il settimanale Notizie sempre più bello! Sono arrivate in questi giorni le prime immagini della costruzione della scuola di taglio e cucito Leonardi a Touba in Costa d Avorio dove opera la nostra missionaria suor A m b r o g i a Casamenti. Durante l Ottobre Missionario 2008 tutte le iniziative per la raccolta di fondi promosse dal Centro Missionario, erano state indirizzate a sostenere questo progetto di suor Ambrogia, una missionaria figlia di Mamma Nina. Dopo aver lavorato tanti anni nella scuola d infanzia con bambini di diverse confessioni religiose, al termine della guerra che ha flagellato la Costa d Avorio nel 2004, è nata l esigenza di tenere impegnate le ragazzine perché non incorressero nel rischio di finire sulla strada. Per questo motivo la Madre Superiora chiese a suor Ambrogia, che da giovane prima di prendere i voti aveva studiato modello e cucito presso l istituto Florentia di Modena con il metodo Testi, di prendere le ragazze ed insegnare loro questa tecnica così da offrire una possibilità di trovare un lavoro. Rientrata in Italia, suor Ambrogia ha seguito per un paio di mesi un corso di aggiornamento presso un azienda carpigiana di confezione e, una volta rientrata a Touba ha iniziato a lavorare in due aule rubate all asilo della missione. L interesse per l iniziativa ha richiamato alla missione tante ragazze e così è sorta la necessità di costruire una struttura specifica per la scuola di cucito e taglio. Nel frattempo lo Stato Ivoriano, visto i buoni risultati, ha riconosciuto la scuola inserendovi gli esami statali per il conseguimento dei diplomi di qualifica professionale nel settore dell abbigliamento. La soddisfazione di suor Ambrogia è enorme; servono però 40 mila euro per completare il progetto della nuova scuola. Il Centro Missionario di Carpi ha già raccolto e inviato offerte per circa 12 mila euro (Arte per le Missioni euro, Mercatino dei Francobolli 1.262,50 euro, Ricavato da francobolli 1.543,81 euro, Arte in Movimento euro, offerte varie 635 euro, N.N euro, dall Associazione Solidarietà Missionaria Onlus in memoria di Paolo Carretti a cui verrà dedicata la sala modelli, euro). Suor Ambrogia ha ancora bisogno del nostro aiuto: chi desidera unirsi nel sostegno a questo importante progetto di formazione professionale può rivolgersi al Centro Missionario Diocesano. M.G. CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO Sede: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 - Carpi. Recapiti: Tel e fax e- mail: cmd.carpi@tiscali.it. Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e il martedì dalle 15 alle 18.

20 20 C ultura e S pettacoli Una personale di Alberto Rustichelli alla Galleria della Pigna a Roma, accompagnata dalla presentazione di monsignor Gildo Manicardi Vent anni e non sentirli! Ritorno a Carpi per la negrinievaretto Scommessa religiosa e vita concreta Un Gildo Manicardi* artista riesce a creare un opera di qualità o un capolavoro solamente quando la sua ispirazione è vicina ai valori universali dello spirito, quando il suo è un sentire-con gli uomini del suo tempo, il che gli permette di interpretare ed esprimere, verbalizzandola in immagini, una particolare visione del mondo e della storia. La sua arte, dunque, è sempre spirituale, sia che presenti paesaggi naturali, figurazioni fantastiche, valori civili o immagini sacre. L impulso creativo porta l artista ad evocare nell anima dell osservatore una scintilla di verità attraverso il linguaggio della bellezza. Di fatto, egli innesca nella coscienza di chi contempla l opera un processo di consapevolezza tanto delle realtà ultime quanto del proprio universo interiore. Si tende a considerare il sacro al di là o al di sopra della vita quotidiana. Esso, invece, è profondamente radicato nell ordinario quotidiano e ne costituisce il fondamento vitale ed eterno. È quanto traspare in diverse opere dell artista carpigiano Alberto Rustichelli: in special modo nelle sue rappresentazioni della Sacra Famiglia e delle Madonne con Bambino, nelle quali i personaggi appaiono, in maniera convincente, ammantati di un aura di quotidianità e di immediatezza. Il tratto caratteristico del suo linguaggio espressivo il graffito è in grado di esprimere efficacemente la drammatica durezza del vissuto, il calore dell emozionale, la ricchezza dello spirito. Oscillando spesso tra un consapevole e marcato arcaismo delle forme e una raffinata qualità esecutiva, le sue opere sanno trasmettere vibrante intensità, unita con una notevole potenza espressiva dei sentimenti suoi e dei suoi soggetti. Sbarca in capitale, quasi all ombra del cupolone, il nostro Alberto Rustichelli con una personale allestita presso la Galleria della Pigna da sabato 28 marzo fino al 4 aprile. L eclettico artista carpigiano si presenta all esame romano con un biglietto da visita di non poco conto, lo scritto di monsignor Gildo Manicardi, Rettore dell Almo Collegio Capranica, in qualità di critico d arte, ad accompagnare l invito alla mostra. Un testo suggestivo e profondo che suggella le qualità artistiche di Alberto e le trasforma in una sorta di annuncio per immagini, novello San Paolo che ha sostituito la penna con il pennello. Un ruolo particolare, in molte opere, svolge la luce. Quasi a voler simboleggiare la proiezione di un campo di forze, più che il riferimento ad una consolidata tradizione iconografica, le sue aureole assai raramente fanno semplicemente da sfondo luminoso alla testa dei personaggi ritratti, ma piuttosto si proiettano in avanti come un fascio di luce concentrata. Tale luce, alle volte, promana dai volti stessi, mentre in altri casi sembra invece colpirli come l occhio di bue sul protagonista di una scena teatrale. I suoi soggetti profani finiscono per lanciare un grido di religiosità, così come le sue Il sogno realizzato di Vittorio Salati L è la moda dal dè d incò. Con ironia si potrebbe proprio assumere questa immagine tutta carpigiana come filo conduttore dei scritti dialettali di Vittorio Salati. Si comincia con La lota pr al capot, si passa per La maia ed lana, per i Mobil d ucasioun, per Al visti desmìs fino ad arrivare all ultimo dei ventinove racconti Vistìres a la moda. Spaccati di vita quotidiana tratteggiati con simpatia, con quel tocco di genuinità familiare che solo l espressione dialettale riesce a conferire al parlato e allo scritto. Ha ragione Giovanna Gaddi nella prefazione quando afferma Sarà la nostalgia del passato, il desiderio che non scompaia del tutto in un mondo caotico dove si faticano a ritrovare le proprie radici, che rendono così preziosa la pubblicazione di queste perle, ormai rare della nostra tradizione. A dimostrazione di questa tesi si prenda La fera ed S. Bernardein, che appare quasi un acquerello tanto sono ben descritti i momenti della festa patronale così cara ai carpigiani d un tempo e l acuta analisi attribuita alla moglie, la mia dea Minerva che spesso mi ha ispirato, che rappresenta forse il più bel messaggio racchiuso Nel sogno realizzato di Vittorio Salati: Al progrèss, la cultura, i caprizi che la gint l ha mucè con i bezi, i an fat murir cla bela tradisioun cl era la fera la dis me muier con tanta immagini religiose mostrano una caratteristica di sana concretezza e di quotidianità tutt altro che banale, che è il contrassegno dell incarnazione cristiana. Se si vuole, è il sigillo di una riuscita coppia di scommessa religiosa e vita concreta. * Rettore dell Almo Collegio Capranica di Roma Vittorio Salati nostalgia e con tant rimpiant per chi gir in giostra cl an pol più fer...da questa parte signori, da questa parte, venghino, venghino. L.L. Compie vent anni l agenzia di comunicazione Negrini e Varetto snc. La data di nascita ufficiale è proprio il 4 marzo 1989 a Carpi, ma già dal 1987 Claudio Varetto e Massimo Negrini realizzavano i primi lavori con la firma negrinievaretto. Delle origini e dei primi lavori si parlerà nel blog dedicato all indirizzo Un compleanno che si accompagna Claudio Varetto ad alcune importanti novità: innanzitutto il cambio di sede e quindi il ritorno a Carpi, fra meno di due mesi, nella nuova zona commerciale in via Francia 3, vicino al casello autostradale. La nuova sede sarà inaugurata a fine settembre. Inoltre sta nascendo negrinievarettoir, la divisione dell agenzia specializzata in Investor Relation e Corporate Communication, grazie alla collaborazione con Maria Grazia Neri. A Claudio Varetto e Massimo Negrini e a tutti i collaboratori della Negrinievaretto i complimenti per i traguardi raggiunti e l augurio sincero di tanti anni ancora di successi professionali. Il Faith Gospel Choir a Mantova Sabato 21 marzo al Teatro Bibiena Sarà la prestigiosa cornice del Teatro Bibiena di Mantova ad ospitare il prossimo concerto del Faith Gospel Choir di Carpi, diretto dal maestro Nehemiah Brown. Si tratta di un evento musicale promosso dal Comitati Operazione San Francesco Schivenoglia con il patrocinio del Comune di Mantova, che si prefigge di raccogliere fondi per l acquisto e la donazione alla Comunità di Schivenoglia di un capolavoro di Francesco Maria Rainieri detto Schivenoglia ( ), Il trapasso di San Francesco. Suggestiva la sede, nobile l iniziativa, note le abilità canore del Faith Gospel Choir questi gli ingredienti per una bella serata di musica e cultura. Info: Mantova, Teatro Bibiena, sabato 21 marzo con inizio alle ore 21 Caino o Abele? di Angelo Franchini Giovedì 26 marzo nella chiesa di San Francesco a Carpi Farà tappa a Carpi giovedì 26 marzo alle ore 21 nella chiesa di San Francesco lo spettacolo Caino o Abele?, scritto, diretto e interpretato da Angelo Franchini. Caino o Abele? è ispirato al Vangelo, ed in particolare alla parabola dei due fratelli, il cosiddetto prodigo ed il maggiore. Franchini interpreta entrambi i personaggi e l attacco è, in parte, una citazione da Francis Scott Fitzgerald: Prendete una sedia e sistematevi sull orlo di un precipizio: solo allora potrà avere inizio la storia che voglio raccontarvi una storia senza finale una storia senza via di uscita Caino o Abele? è alla seconda stagione (nella Quaresima 2008 già trenta date). Info: info@angelo franchini.it; Tel

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