LE BANCHE POPOLARI E LA BPM Una risorsa per il Paese

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1 Milano 28 Maggio 2012 BANCA POPOLARE DI MILANO: IL SINDACATO, IL TERRITORIO, LA PARTECIPAZIONE LE BANCHE POPOLARI E LA BPM Una risorsa per il Paese Davide Riccardi ISRF LAB Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 1

2 L ECONOMIA DELLA LOMBARDIA Alcune istantanee della crisi... Elementi tratti da «l Economia della Lombardia» Banca d Italia - Giugno

3 LA PRODUZIONE Si riduce la domanda interna alle imprese lombarde dal secondo semestre 2011; lieve ripresa della domanda dall estero Scende la produzione ad inizio

4 LA CIG Permane su livelli storicamente elevati il ricorso alla CIG. La riduzione del 2011 deriva dalla CIG ordinaria; quella straordinaria ed in deroga rappresenta circa il 70% del totale. 4

5 L'OCCUPAZIONE I livelli occupazionali fortemente differenziati tra età e genere. La crisi colpisce soprattutto giovani e donne. 5

6 IL CREDITO Dinamica dei prestiti negativa più della media per le imprese rispetto alle famiglie. Nel contesto generale negativo soffrono di più le aziende più piccole. 6

7 La domanda di credito delle imprese si concentra sui finanziamenti al circolante e per la ristrutturazione del debito. L offerta si contrae per le categorie di imprese «più rischiose». 7

8 LE DINAMICHE DEL CREDITO Alla contrazione della domanda di credito corrisponde una restrizione di offerta. Nel 2012 inverte il trend? Sempre determinante il merito creditizio del richiedente. 8

9 LE DINAMICHE DEL CREDITO Significativa la differenziazione in Lombardia, con riferimento al 2007, circa l'erogazione creditizia tra i primi 5 gruppi nazionali e le banche di media dimensione: per le classi di prenditori a rischio basso queste banche hanno erogato il 50% in piu'. Per le classi rischiose hanno mantenuto il livello del Piu' attenzione al territorio? 9

10 LA QUALITA' DEL CREDITO Livello elevato delle sofferenze che si riducono (poco) per i nuovi ingressi relativi alle imprese per le quali viceversa cresce la componente degli incagli. Per le famiglie stabile il flusso di nuove sofferenze mentre si riduce la quota di crediti incagliati. 10

11 LE BANCHE POPOLARI E LA BPM Le principali grandezze Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 11

12 IL SISTEMA DELLE POPOLARI 86* ISTITUTI SPORTELLI SOCI 27% PROVVISTA 24,7% IMPIEGHI 28,3 % SPORTELLI CLIENTI FONTE: ASSOPOPOLARI STATISTICHE NAZIONALI ( DATI AL 1/1/2012) *86 Istituti comprese le SPA controllate DIPENDENTI 12

13 IL SISTEMA DELLE POPOLARI BANCHE BANCHEPOPOLARI POPOLARI miliardi miliardidi diattivo attivototale totale CIRCA CIRCAIL IL14 14% % DEL DELTOTALE TOTALE ATTIVO ATTIVODEL DEL SISTEMA SISTEMA FONTE: ASSOPOPOLARI dati al 1/1/2012 BILANCIO 2011 GRUPPO BPM 13

14 IL SISTEMA DELLE POPOLARI 456 mld di provvista 393 mld di impieghi FONTE: ASSOPOPOLARI dati al 1/1/2012 BILANCIO 2011 GRUPPO BPM 14

15 IL SISTEMA DELLE POPOLARI 77 POPOLARI POPOLARI QUOTATE QUOTATE MLD MLD CAPITALIZZAZIONE CAPITALIZZAZIONE 16% 16% DEL DEL MERCATO MERCATO ** CREDITI CREDITI IMPRESE IMPRESE 2,2% 2,2% (dic. (dic su su 2010) 2010) FONTE: BANCA D'ITALIA PASSACANTANDO 17 FEBB POPOLARI POPOLARI IN IN GRUPPI GRUPPI 22 GRUPPI GRUPPI TRA TRA II PRIMI PRIMI 55 ITALIANI ITALIANI CREDITI CREDITI FAMIGLIE FAMIGLIE ++ 5% 5% (dic. (dic su su 2010) 2010) * DATI SULLA BORSA RIFERITI A GENNAIO

16 IL PESO DELLE POPOLARI 21% DELLE PERDITE FONTE: BANCA D'ITALIA 16

17 IL GRUPPO BPM DIPENDENTI SOCI CLIENTI 52 MLD DI TOTALE ATTIVO SPORTELLI SPORTELLI IN LOMBARDIA IN LOMBARDIA (62% (62%SUL SULTOTALE TOTALE DEL GRUPPO DEL GRUPPO)) 35,6 MLD CREDITI A CLIENTI 35,1 MLD RACCOLTA DA CLIENTI 35 MLD RACCOLTA INDIRETTA DI CUI 19 MLD AMMINISTRATA FONTE: BILANCIO GRUPPO BPM

18 IL QUADRO REGOLAMENTARE E LE IPOTESI DI RIFORMA DEL SETTORE Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 18

19 LE POPOLARI IL QUADRO REGOLAMENTARE NORMATIVA PRIMARIA TESTO UNICO BANCARIO (Dlgs 385/93 modificato con Dlgs 239 del 30/12/2010) Principali elementi caratteristici: forma giuridica SCARL (società cooperativa a responsabilità limitata art. 29 TUB) voto capitario con delega limitata (principio una testa un voto art. 30 TUB); limite al possesso azionario 0,50% del capitale Sociale con esclusione degli Investitori istituzionali (Fondi, OICVM) (art. 30 comma 2 TUB): clausola di gradimento (art. 30 commi 5/6 TUB) autorizzazione alla trasformazione in spa da parte di BKIT (art. 31 TUB); destinazione obbligatoria del 10% degli utili a riserva legale (art. 32 T TUB) 19

20 LE POPOLARI LE IPOTESI DI RIFORMA PROGETTI DI RIFORMA - Camera dei Deputati: progetti di Legge abbinati 2273/2599/2619/2875/3065 approvati da Commissione Finanze il 18/1/2006; proposta di Legge n 1526 del 23/7/2008 Migliori (PDL) O? S R O C - Senato : IN ICosta R Disegno di Legge n 437 del 8/5/2008 (PDL); A T EN e Pegorer (PD); n 709 del 28/5/2008 Barbolini (PD) M LA R n 926 del 18/7/2008 Lannutti (IDV) Belisario (IDV) Astore (Misto) ed PA ' altri; n 940 del 23/7/2008 ITA Germontani (FLI) Bettamio (PDL) Conti (PDL) V I T ed altri. AT - Decreto milleproroghe 2011: proposta di emendamento per innalzare dallo 0,5% al 5% il possesso di quote azionarie da parte delle Fondazioni - Del Moro (PD) 20

21 LE POPOLARI LE IPOTESI DI RIFORMA Tutte le proposte di revisione normativa tendono ad intervenire su: - istituto del gradimento, quindi della modalità di adesione alla Cooperativa; - voto capitario e deleghe di voto per favorire la partecipazione alla assemblee; - supero dei limiti al possesso azionario da parte di talune tipologie di investitori (fondi, OICR, Fondi Pensione, OICVM, fondazioni) - trasformazione della Banche Popolari quotate in società per azioni (tradizionali o di diritto speciale) - presenza negli organi societari (CDA, Collegio Sindacale, CDS) di rappresentanti degli investitori istituzionali - Assemblee societarie su più luoghi collegati tra loro (videoassemblea) 21

22 I RILIEVI DELLA BANCA D'ITALIA AL SETTORE 22

23 LE AZIONI INTRAPRESE IN BPM Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 23

24 LE AZIONI INTRAPRESE IN BPM SISTEMA DUALE RUOLO CDS E CDG DELEGHE E PARTECIPAZIONE BUSINESS PLAN UN UN PERCORSO PERCORSO COMPLESSO, COMPLESSO, POSITIVAMENTE POSITIVAMENTE AVVIATO AVVIATO 24

25 LE AZIONI INTRAPRESE IN BPM IL ILPIANO PIANO DOVRA' DOVRA'TENER TENER CONTO CONTODEL DEL QUADRO QUADRO NEGATIVO NEGATIVO DELL'ECONOMIA... DELL'ECONOMIA... L uscita L uscita del del Piano Piano èè prevista prevista per per la la metà metà di di luglio luglio

26 LE AZIONI INTRAPRESE IN BPM Responsabilità Responsabilità sociale sociale nel nel DNA DNA delle delle Popolari Popolari 26

27 LE AZIONI INTRAPRESE IN BPM TRA TRAI IDRIVER DRIVER ANCHE ANCHELA LA QUALITA' QUALITA' DEL DELCREDITO CREDITO SARA' SARA' DETERMINANTE DETERMINANTE 27

28 I GRUPPI NAZIONALI ED IL GRUPPO BPM CONFRONTI Conto Economico Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 28

29 GRUPPI BANCARI - I DATI 2009/2011 AGGREGATO - PRIMI 5 GRUPPI BANCARI + BPER E BPM Utile netto pre avviamenti e pre PPA Utile netto Utile lordo Rettifiche su crediti Risultato di gestione Costi operativi Proventi operativi Altri proventi finanziari Commissioni nette Margine di interesse IL 2011 SI E' CARATTERIZZATO PER L' ECCEZIONALE INCIDENZA DELLA SVALUTAZIONE DEGLI AVVIAMENTI SUI RISULTATI DEI GRUPPI BANCARI. 29

30 GRUPPO BPM - I DATI 2009/2011 Gruppo BPM 103 Utile netto pre avviamenti e-101 pre PPA Utile netto Utile lordo Rettifiche su crediti 245 Risultato di gestione Costi operativi Proventi operativi Altri proventi finanziari 3 Commissioni nette Margine di interesse PER BPM IL RISULTATO E' INFLUENZATO DALLA RIDUZIONE DEI PROVENTI E DALLE RETTIFICHE SU CREDITI, ANCHE IN PRESENZA DI COSTI OPERATIVI IN CALO 30

31 I GRUPPI NAZIONALI, I GRUPPI POPOLARI ED IL GRUPPO BPM CONFRONTI Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 31

32 BPM CONFRONTI I GRUPPI POPOLARI E LA BPM DETENGONO UNA QUOTA INFERIORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE DA TRADING E FANNO PIU' CREDITO... 32

33 BPM CONFRONTI LA RACCOLTA DA CLIENTI ED I TITOLI EMESSI SONO PIU' COSPICUI DEL SISTEMA MENTRE BPM REGISTRA UN DATO SUPERIORE SULLA RACCOLTA DA BANCHE LE POPOLARI RISULTANO LEGGERMENTE PIU' PATRIMONIALIZZATE 33

34 BPM CONFRONTI IN TEMA DI FUNDING IL GRUPPO BPM REGISTRA UN MINOR SQUILIBRIO RELATIVO 34

35 BPM CONFRONTI RISPETTO ALLA MEDIA DI SISTEMA, RISULTA MIGLIORE LA CAPACITA' DI ESTRARRE RICAVI SIA COME GRUPPO CHE PER LA BPM DA SOLA 35

36 BPM CONFRONTI DAL LATO DELL'EFFICENZA IL GRUPPO BPM SOFFRE SIA RISPETTO ALLE POPOLARI, CHE AL SISTEMA. LA SOLA BPM REGISTRA VALORI PIU' VICINI ALLE MEDIE 36

37 BPM CONFRONTI LE SPESE PER IL PERSONALE DEL GRUPPO PESANO QUASI IL DOPPIO IN RELAZIONE ALLA MEDIA DELLE BANCHE NAZIONALI. LE POPOLARI NEL LORO COMPLESSO RIESCONO A RISPARMIARE QUALCHE DECIMO DI PUNTO. RELATIVAMENTE MEGLIO LA SOLA BPM 37

38 BPM CONFRONTI LE LEPOLITICHE POLITICHE RIGOROSE RIGOROSEDI DI FINE ANNO FINE ANNO HANNO HANNO INCISO INCISO POSITIVAMENTE POSITIVAMENTE SU SUQUESTA QUESTA SITUAZIONE SITUAZIONE TANTO IL GRUPPO CHE LA BPM DA SOLA, REGISTRANO NEL 2011 VALORI ECCEZIONALMENTE ALTI DI RETTIFICHE SU CREDITI. LE POPOLARI COME INSIEME HANNO UNA QUALITA' DEL CREDITO MIGLIORE 38

39 BPM CONFRONTI LE LEPOLITICHE POLITICHE RIGOROSE RIGOROSEDI DI FINE ANNO FINE ANNO HANNO HANNO INCISO INCISO POSITIVAMENTE POSITIVAMENTE SU SUQUESTA QUESTA SITUAZIONE SITUAZIONE LE LERETTIFICHE RETTIFICHENETTE NETTESU SUCREDITI CREDITISONO SONODOPPIE DOPPIENEL NELCONFRONTO CONFRONTO CON LE BANCHE POPOLARI E MOLTO PIU' ELEVATE CON LE BANCHE POPOLARI E MOLTO PIU' ELEVATEDELLA DELLA MEDIA DI TUTTO IL SISTEMA MEDIA DI TUTTO IL SISTEMA 39

40 BPM CONFRONTI IN TERMINI DI REDDITIVITA' NEL 2011 NEGATIVA PER TUTTO IL SISTEMA QUELLA DEL GRUPPO BPM E DELLA CAPOGRUPPO RISULTA RELATIVAMENTE PEGGIORE ALLE MEDIE. 40

41 I DATI ECONOMICI A MARZO 2012 Elaborazioni LAB a cura di Stefano Di Dio e Davide Riccardi 41

42 BPM I DATI ECONOMICI A MARZO 2012 CRESCITA CRESCITADEL DELMI MIED EDAPPORTO APPORTO DEI RICAVI FINANZIARI DEI RICAVI FINANZIARIDETERMINANO DETERMINANO ILILMIGLIOR RISULTATO DA MIGLIOR RISULTATO DA11 11TRIMESTRI TRIMESTRI 42

43 BPM I DATI ECONOMICI A MARZO 2012 FORTE APPORTO DEGLI ALTRI PROVENTI FINANZIARI AAMARZO MARZOUN UNDATO DATO CHE SI RITROVA CHE SI RITROVAIN INGRAN GRAN PARTE DEI GRUPPI ITALIANI PARTE DEI GRUPPI ITALIANI 43

44 BPM I DATI ECONOMICI A MARZO 2012 COSTI COSTIOPERATIVI OPERATIVI SOSTANZIALMENTE SOSTANZIALMENTE STABILI STABILI 44

45 BPM I DATI ECONOMICI A MARZO 2012 COME COMEPER PERGRAN GRANPARTE PARTEDEI DEIGRUPPI GRUPPI DETERMINANTE IL TEMA QUALITA' DETERMINANTE IL TEMA QUALITA' DEL DELCREDITO CREDITOEMERSO EMERSOAAFINE FINE DETERMINANTE SARA' LO SVILUPPO DETERMINANTE SARA' LO SVILUPPO PER PERILIL DI DIQUESTA QUESTACOMPONENENTE COMPONENENTE 45

46 BPM I DATI ECONOMICI A MARZO

47 GRAZIE GRAZIE PER PER L'ATTENZIONE L'ATTENZIONE 47