Modulo 10A. Processi di apprendimento/insegnamento e TD. Licia Landi SSIS Veneto Modulo 10/A Ruolo delle TIC nei processi di apprendimento
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- Achille Mori
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1 Modulo 10A Processi di apprendimento/insegnamento e TD 10.1 Ruolo delle TIC nei processi di apprendimento TIC per la ricerca e la condivisione dell informazione Lo sviluppo delle Tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC) sta avendo un profondo effetto sul mondo della scuola, perché consente di rompere l'isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno e con realtà anche assai distanti utilizzando, in un processo formativo e nell'ambito di una metodologia didattica sperimentata, risorse e informazioni disponibili in rete.(direttiva n. 318 del 4 ottobre 1995 << >>) In questo quadro il World Wide Web, con le banche dati remote, con i siti d interesse umanistico e scientifico, con le biblioteche in linea, la posta elettronica, le liste di discussione a tema etc., rappresenta un efficace supporto all insegnamento e all apprendimento, purché non vi ci si accosti semplicemente perché è di moda, senza le necessarie conoscenze e competenze. E, invece, indispensabile individuare le ragioni per le quali è preferibile utilizzare Internet e le sue risorse e delineare con chiarezza il progetto didattico: non è il mezzo in sé e per sé che permette d insegnare meglio, ma è la conoscenza delle sue caratteristiche e l impiego delle sue potenzialità in una specifica situazione didattica che può incrementare i risultati, abbreviare i tempi e favorire il coinvolgimento dei discenti. (Landi, 1998 << >>) La ricerca dell informazione in Internet Per accedere alle informazioni è necessario imparare a conoscere la Rete, la sua struttura, le possibili modalità di ricerca e mettere a punto delle efficaci strategie per il reperimento delle risorse adatte all insegnamento e/o all apprendimento. A tal fine, si potrà scegliere tra gli indici per argomenti e i motori di ricerca generici oppure si potranno trovare interessanti materiali, incominciando la navigazione da un sito accreditato (per es. di una Università o BDP << >>) o conosciuto e seguendo i links ipertestuali presenti sulle pagine. Gli indici per argomenti sono database in cui i documenti Web sono inseriti e indicizzati intelligentemente e sono catalogati per categorie, come Yahoo, About.com etc. Le subject directories sono interrogabili o navigando l'albero gerarchico delle subcategorie o con ricerche per parole. Essi sono molto facili da usare e si presentano come un agevole strumento di ricerca per navigatori inesperti, ma, ovviamente, catalogano un numero limitato di siti rispetto a un motore generico che indicizza, tramite robot, centinaia di milioni di pagine. Per questa ragione, l uso dei motori di ricerca generici (Altavista, Google, Lycos ) può essere proficuo solo se si sanno selezionare accuratamente delle parole chiave che descrivono precisamente l oggetto da ricercare. Inoltre, nell impostazione della query, nelle modalità di ricerca sia semplice sia avanzata, ci si può aiutare con i termini speciali. Vediamo qualche esempio. Termini di ricerca 1
2 AND OR AND NOT NEAR * Termini di ricerca speciali per il motore di ricerca Altavista << Vengono cercati documenti contenenti tutti i termini specificati. Per esempio, la chiave di ricerca Dante AND Divina commedia permette di trovare documenti nei quali sono presenti entrambi i termini. Vengono cercati documenti contenenti almeno uno dei termini specificati. Per esempio, la chiave di ricerca Dante OR Divina commedia consente di trovare documenti contenenti o il termine Dante o il termine Divina commedia. I documenti possono contenere anche entrambi i termini. Esclude i documenti contenenti il termine specificato. Per esempio, la chiave di ricerca Dante AND NOT Divina commedia permette di trovare documenti contenenti il termine Dante, ma non Divina commedia. Vengono cercati i documenti che contengono entrambi i termini posti a una distanza massima di 10 parole. Per esempio, la chiave di ricerca Dante NEAR Divina commedia consente di trovare documenti che contengono entrambi i termini entro 10 parole l uno dall altro. Il numero di parole, entro il quale si svolge la ricerca, varia da motore a motore. L'asterisco è un jolly e può stare al posto di qualsiasi lettera. Per esempio, la query dant* cercherà indistintamente documenti contenenti Dante e l aggettivo dantesco. La collaborazione in Rete: liste di discussione e newsgroup Lo spirito della Rete è collaborativo, per questo, iscrivendosi a una lista di discussione (via ) dedicata a uno specifico ambito o, più in generale, alla scuola e chiedendo agli altri utenti di segnalare dei siti, si ottengono con facilità preziose indicazioni. Le liste, come anche i newsgroups, sono i luoghi deputati alla messa in comune di esperienze e al confronto fra insegnanti e costituiscono uno spazio privilegiato di condivisione. Prendiamo come esempio le liste di discussione Didaweb << dedicate non solo a tutti i gradi dell istruzione e a tutte le discipline, ma anche ai grandi temi della scuola di oggi, come l educazione ambientale, l educazione permanente, l interazione culturale, handicap e integrazione, la differenza sessuale, gli insegnamenti italiani nel mondo, i temi trasversali etc. I docenti iscritti alle liste Didaweb hanno contribuito attivamente alla realizzazione del Centro Risorse una vera e propria "guida", con l'intento non solo di facilitare il reperimento di siti specifici e materiali utili alla didattica, da scaricare liberamente, ma di costituire davvero un centro condiviso aperto alla collaborazione di tutti gli insegnanti che frequentano e "vivono" la rete. ( A. Rabbone << TIC come amplificatore delle capacità di comunicazione Le TIC permettono efficaci forme di comunicazione nella didattica quotidiana. Consideriamo, per esempio, le presentazioni multimediali al computer (vedi, per una trattazione più completa dell argomento, il paragrafo Preparazione di una comunicazione didattica << >>, nel modulo Progettazione e realizzazione di presentazioni basate su TIC ) che, grazie alla loro potenzialità e flessibilità comunicativa, stanno imponendosi agli occhi degli educatori. Esaminiamone in particolare gli aspetti comunicativi e didattici. Gli aspetti comunicativi Le presentazioni consentono al docente, durante la lezione in classe, di attuare precise forme di interazione tra la comunicazione verbale e non verbale. Il ricorso a sistemi visivi (come immagini fisse o in movimento, animazioni, disegni, fotografie e grafici), uditivi (come la riproduzione di un brano musicale o la recitazione di un testo) e l uso di parole e/o numeri scritti aiuta gli studenti a interpretare correttamente il messaggio verbale orale dell insegnante. 2
3 Per raggiungere questo obiettivo, il docente progetta con cura il proprio intervento <<10.5.1>> non solo in relazione ai contenuti e ai tempi, ma anche alla messa in forma comunicativa, usando in modo pertinente la tecnologia, senza lasciarsi catturare dagli effetti speciali che il programma gli mette a disposizione. Inoltre, egli deve considerare la possibilità di usare, durante la lezione, schemi comunicativi aperti e/o chiusi e prepara i materiali in stretta relazione a questa scelta. Gli aspetti didattici Le forme di interazione verbale e non verbale, di cui abbiamo parlato, non devono essere ridotte nei termini puramente trasmissivi della classica lezione frontale, ma curvate a vantaggio di una didattica tesa all attivazione di specifiche capacità cognitive degli studenti, come i processi analitico-deduttivi e intuitivo-sintetici, mediante forme di interazione dialogica (come, per esempio, le strategie che favoriscono l'apprendimento attivo: la proposta di un esercizio collettivo, alcune domande che promuovono la discussione, uno studio di caso etc. <<10.5.1>>). Apprendimento con le presentazioni multimediali Le presentazioni multimediali possono essere impiegate anche dagli studenti per realizzare dei prodotti comunicativi (per esempio, una ricerca personale, un lavoro collaborativo, il percorso per l Esame di Stato etc.) come prova del loro apprendimento attivo e costruttivo. La progettazione di una presentazione stimola la ricerca dei dati e attiva i processi di classificazione, di ordinamento, di analisi e di valutazione. << Progettazione e realizzazione di presentazioni basate su TIC>> La realizzazione di una presentazione contribuisce ad affinare e arricchire la competenza comunicativa verbale scritta e orale, aiuta a conseguire la padronanza di diversi codici, come quelli grafici, visivi, statici e cinetici, iconici, simbolici, sonori, musicali (TIC amplificatore delle capacità espressive), invita a valutare la significatività e la pertinenza dei contenuti e l adeguatezza dei segni. La riflessione sulle scelte contenutistiche, espressive e tecniche, la ricerca mirata di documentazione, la stesura progettuale, la produzione di significanti verbali, visivi, uditivi e il conseguimento degli obiettivi comunicativi favoriscono negli studenti lo sviluppo di processi metacognitivi TIC come supporto ai processi di apprendimento collaborativi Le TIC nell apprendimento collaborativo (1) L impiego delle TIC nell apprendimento collaborativo valorizza sia la dimensione comunicativa fra gli studenti sia le interazioni sociali nella classe sia la negoziazione nella costruzione della conoscenza. L apprendimento è, quindi, un attività cognitiva distribuita e modellata sugli scambi interpersonali e sugli strumenti tecnologici della mediazione. Le TIC nell apprendimento collaborativo (2) Nel contesto educativo costruttivista ( vedi modulo Apprendimento collaborativo <<10.3>>) le TIC sono ambienti per la costruzione collaborativa della conoscenza che permettono di affrontare 3
4 questioni complesse, di confrontare le diverse interpretazioni, di mettere insieme e di usufruire di una pluralità di abilità specifiche, proprie di tutti i membri di una classe o di un gruppo di apprendimento, anche remoto, e di risolvere problemi. Per una più chiara comprensione consideriamo alcuni casi. Esempi: La progettazione e realizzazione delle mappe concettuali La costruzione di mappe concettuali collaborative ha effetti positivi sulla coesione fra i componenti del gruppo di lavoro e sul conseguimento di risultati cognitivi I software progettati per lo scopo consentono di modificare i concetti e le proposizioni, di convertire la mappa in altri formati elettronici e di stampare, in ogni fase di lavoro, il prodotto che può, così, essere più facilmente condiviso con gli altri. La costruzione di un ipertesto (1) La costruzione di un ipertesto <<10.4>> in classe è per gli alunni un attività forte di condivisione di un esperienza e, per questo, socializzante. Il lavoro collaborativo deve caratterizzare tutte le fasi del lavoro, a partire dalla progettazione e dalla realizzazione dei materiali fino alla verifica e alla valutazione del prodotto finito. La costruzione di un ipertesto (2) La costruzione di un ipertesto fa emergere i diversi stili cognitivi degli studenti. Nel lavoro collaborativo essi sperimentano il gioco delle interpretazioni, si interrogano, fanno ipotesi su quanto già sperimentato o rilevato, ricercano, mediante la progettazione di mappe concettuali, connessioni tra i diversi domini di conoscenza e ricompongono per soglie differenziali e divergenti la matrice unitaria dei saperi. Micromondi La costruzione collaborativa di micromondi <<10.2>> permette agli studenti, mediante la manipolazione e la condivisione di oggetti anche tridimensionali, di inventare o raccontare storie, di creare ambienti virtuali, di realizzare molteplici personaggi, ognuno caratterizzato in modo diverso, e di simulare esperimenti in campo scientifico. Il giornalino scolastico Gli alunni si dividono in redazioni che assumono compiti diversi (per esempio: racconti, inchieste, interviste, sport, videogiochi, Internet, televisione, cinema etc.) e producono i propri pezzi, usando un programma di videoscrittura. Collaborativamente decidono l impaginazione e per la produzione utilizzano un programma di desktop publishing e di grafica per le immagini. Gli strumenti di Internet Le TIC, come la posta elettronica, le liste di discussione, la chat, la videoconferenza, l instant messaging etc., sono luoghi privilegiati di negoziazione e condivisione di significati. Inoltre, i programmi di posta elettronica non consentono solo l invio e la ricezione di messaggi, ma anche di scambiare altri materiali, di vario formato, sotto forma di file allegati, offrendosi così come efficace supporto per il lavoro collaborativo a distanza TIC come strumento di produttività individuale 4
5 In un ambiente d apprendimento costruttivista ( vedi paragrafo Definizione di apprendimento collaborativi << >> nel modulo Apprendimento collaborativo ) la tecnologia svolge un ruolo preciso e riconosciuto nelle attività quotidiane. L utilizzo dei comuni software (come, per esempio, quelli multimediali, ipermediali, per la costruzione delle mappe concettuali e per l archiviazione dei dati, il foglio elettronico, la posta elettronica, la videoscrittura) impegna lo studente a costruire e a rappresentare la conoscenza, a pensare e a risolvere dei problemi (cfr. Jonassen, 1996). Esaminiamo alcuni dei vantaggi che essi apportano: i programmi di videoscrittura e di posta elettronica stimolano l abilità di scrittura, invitano a prendere decisioni nella formulazione delle idee e motivano alla comunicazione; i programmi per costruire le mappe concettuali invitano a organizzare le idee, a descrivere i concetti e le relazioni che intercorrono fra di loro; i programmi di elaborazione ipertestuale e ipermediale permettono di collegare le informazioni e di rappresentare la conoscenza, con l utilizzo, anche, di diversi linguaggi; i fogli elettronici inducono a prendere decisioni e a risolvere problemi, quando le condizioni date cambiano; i programmi di archiviazione dati favoriscono la strutturazione, l organizzazione e la rappresentazione della conoscenza; Internet invita a esplorare, a risolvere i problemi, a collaborare per la costruzione della conoscenza, a imparare a orientarsi nella complessità e a valutare, selezionare, conservare, organizzare e interpretare le informazioni. APPROFONDIMENTI: 10.1 Ruolo delle TIC nei processi di apprendimento Guide per la ricerca in Internet: Guida Completa ai Motori di Ricerca: The European Schoolnet è una partnership europea di 23 Ministeri dell Educazione che ha, fra le sue finalità, anche la diffusione delle TIC nelle scuole europee: Altrascuola è un sito che contribuisce alla crescita di una cultura didattica, legata alla cooperazione e alla costruzione delle conoscenze : BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO AL MODULO 10/ A Banzato M., Minello R, Imparare insieme, Roma 2002 Calvani A., Manuale di tecnologie dell educazione, Pisa 1999 Costa R., Progettazione didattica e scrittura multimediale in Costa R., Fragnito R., Didattica della scrittura multimediale, Lecce,
6 Costa R., La lavagna luminosa: Comunicazione educativa mediatizzata in Galliani L., Costa R., Amplatz C., Varisco B.M., Tecnologie didattiche, Lecce, 1999b Jonassen D.H., Computers in the Classrooms: Mindtools for Critical Thinking, Englewood Cliffs, New Jersey 1996 Kaye A., Apprendimento collaborativo basato sul computer, TD, 4 (1994), pp Landi, L. La scuola senza pareti. Come cambia la didattica nell era telematica, in Atti del Convegno NIR-IT 98 (CNR, Milano gennaio 1998), CD-Rom n. 10 di PC Interactive, Milano, 1998 e in Quipo Web,1 (1998), pp : Riel M., I circoli d apprendimento, TD, 2 (1993), pp Skinner B.F., Verbal behaviour, New York 1957 Taylor R.P., The Computer in the School: Tutor, Tool, Tutee, New York, 1980, pp.1-10 Tessaro F., Metodologia e didattica dell insegnamento secondario, Roma, 2002 Varisco B.M., Nuove tecnologie per l apprendimento, Roma 1998 Varisco B.M., Paradigmi psicologici e pratiche didattiche con il computer, TD, 7 (1995), pp Vygotskij L.S., Mind in Society, Cambridge, 1978; trad. it. Il processo cognitivo, Torino 1980 SITOGRAFIA DI RIFERIMENTO AL MODULO 10/A 10.1 Ruolo delle TIC nei processi di apprendimento Direttiva n. 318 del 4 ottobre 1995: Termini di ricerca speciali: Le liste di discussione Didaweb: Centro Risorse Didaweb: 6
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