Tallofite: vegetali il cui corpo non è differenziato in tessuti (alghe, piante terrestri più primitive)
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- Bianca Belli
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1 Tallofite: vegetali il cui corpo non è differenziato in tessuti (alghe, piante terrestri più primitive) Cormofite: vegetali il cui corpo è differenziato in tessuti. Il corpo vegetativo è organizzato in tre parti principali: FOGLIE FUSTO RADICI
2 Il concetto di vegetale è strettamente legato a quello di autotrofismo Per la cattura della luce sono utili ampie lamine contenenti cellule ricche di cloroplasti I vegetali di ambiente acquatico (alghe) presentano tali lamine Anche i vegetali terrestri hanno delle sottili ed espanse strutture laminari verdi: Le foglie
3 Ulva rigida Alga verde Plantago lanceolata una pianta superiore
4 Fillotassi: la disposizione delle foglie lungo il fusto. I principali tipi di fillotassi: alterna spiralata distica opposta decussata verticillata spiralata distica
5 Successione di Fibonacci Successione numerica in cui ogni elemento (a partire dal secondo) è uguale alla somma dei due precedenti. 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21 ecc. Su molti tipi di alberi le foglie sono allineate secondo uno schema che comprende due numeri di Fibonacci. Partendo da una foglia qualunque, dopo uno, due, tre o cinque giri dalla spirale si trova sempre una foglia allineata con la prima. a seconda delle specie, questa sarà la seconda, la terza, la quinta, l'ottava o la tredicesima foglia. Il valore dell angolo formato da ciascuna foglia con la seguente è ½ - 1/3-2/5 3/8 5/13 8/21 13/34 etc di angolo giro I numeratori e i denominatori di tali frazioni formano delle serie di Fibonacci e i valori corrispondono alle frazioni dell angolo giro (360 ): Nella fillotassi a spirale il valore dell angolo (frazione fillotassica) è spesso di circa Questo angolo rappresenta il settore aureo del cerchio. La conseguenza di tale disposizione è che nessuna foglia è esattamente sovrapposta ad una qualunque altra a qualsiasi distanza sul fusto.
6 Lamina Picciolo Foglia semplice Foglia composta
7 Parenchima a palizzata Epidermide superiore Vaso Xilema Floema Struttura della foglia Parenchima spugnoso Epidermide inferiore Stoma Nervatura
8 I fasci vascolari delle foglie prendono il nome di nervature. Nervazione reticolata: le nervature formano un reticolo che le unisce in una fitta rete. Nervazione parallela: le nervature decorrono parallele tra loro con piccoli rami che le collegano. Si possono distinguere nervature maggiori, sporgenti sulla pagina inferiore, e nervature minori, immerse nel mesofillo. Rispetto alla linfa elaborata le nervature minori svolgono la funzione di raccolta, mentre quelle maggiori si occupano del trasportano fuori dalla foglia I rivestimenti esterni delle foglie (cuticola), le nervature e la presenza di tessuto collenchimatico assicurano alla foglia una certa rigidità.
9 Le nervature maggiori sono circondate da poche cellule parenchimatiche. Le nervature minori, immerse nel mesofillo, sono circondate da strati di cellule fotosintetiche. Tali strati sono detti guaina del fascio. Lo scambio di sostanze tra i vasi e l'esterno avviene esclusivamente previo l'attraversamento delle cellule della guaina del fascio, che assume la funzione di controllo degli scambi. Cellule del mesofillo Cellule fotosintetiche delle foglie Cellule della guaina del fascio Vaso (tessuto vascolare) Stoma
10 Molte poacee non presentano una distinzione tra parenchima a palizzata e spugnoso. Poacee C 4 Anatomia di Kranz: disposizione concentrica delle cellule del mesofillo e della guaina del fascio. Queste ultime sono grandi e ricche di cloroplasti. Canna da zucchero Poacee C 3 Non vi è disposizione concentrica e le cellule della guaina del fascio sono piccole e con pochi cloroplasti. Poa annua
11 Le foglie delle Gimnosperme Tasso Pino Gingko Sez. trasversale di una foglia di pino
12 Nelle piante C 4 le nervature sono separate, al massimo, da 4 cellule del mesofillo, mentre nelle C 3 sono sempre più di 4. Ciò sembra la causa della maggiore velocità di diffusione dei prodotti della fotosintesi (fotosintati) nelle piante C 4. Le foglie delle poacee si ripiegano in situazioni di carenza idrica, ciò sembra dovuto all'azione di alcune cellule, strette e allungate, presenti nell'epidermide, le cellule bulliformi. Il turgore o la flaccidità di tali cellule determinerebbe la distensione o il ripiegamento della foglia.
13 La morfologia fogliare varia in relazione alle condizioni ambientali nelle quali le foglie si differenziano. Nella stessa pianta le foglie eliofile (che sono maggiormente esposte alla luce) presentano foglie con un parenchima a palizzata più spesso rispetto alle foglie sciafile (differenziatesi con una bassa intensità luminosa). Foglia eliofila Foglia sciafila
14 Ontogenesi della foglia La prima fase prevede un accrescimento in lunghezza ad opera delle cellule iniziali (una o più) In alcuni casi una cellula apicale provvede alla formazione dell'epidermide, mentre una cellula subapicale provvede alla formazione del mesofillo. In altri casi alla formazione della foglia provvede un gruppo di cellule iniziali.
15 Fasi della formazione della foglia Cellule iniziali Bozze fogliari Primordi fogliari con cordoni procambiali Differenziamento di epidermide e tricomi La foglia è un organo vegetale ad accrescimento definito.
16 Perché le foglie si staccano dai rami (abscissione) L'abscissione è preceduta dalla formazione di due distinti strati, che insieme formano la zona di abscissione strato di separazione: distale strato protettivo: prossimale Prima dell'abscissione si ha il passaggio nel fusto di alcune molecole e ioni, che vengono riutilizzati dalla pianta. In seguito avviene l'idrolisi della parete delle cellule dello strato di separazione e la suberificazione delle pareti delle cellule dello strato di protezione. Con il distacco della foglia dal ramo si evidenzia lo strato protettivo, che forma la cicatrice fogliare.
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