La sicurezza del paziente in Ospedale
|
|
- Gianfranco Giordani
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IV Sessione Rischio Clinico La sicurezza del paziente in Ospedale Dott.ssa M.C. Pistone Medicina II Ospedale San Paolo
2 La sicurezza del paziente in Ospedale La Sicurezza del Paziente viene intesa come: Dimensione della qualità dell'assistenza sanitaria, che garantisce, attraverso l'identificazione, l'analisi e la gestione dei rischi e degli incidenti possibili per i pazienti, la progettazione e l'implementazione di sistemi operativi e processi che minimizzano la probabilità di errore, i rischi potenziali e i conseguenti possibili danni ai pazienti (Glossario del Ministero della Salute 2006)
3
4 Sistema «gestione del rischio clinico»
5 Art. 14 (Codice di Deontologia Medica) Sicurezza del paziente e prevenzione del rischio clinico Il medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del paziente e contribuire all'adeguamento dell'organizzazione sanitaria, alla prevenzione e gestione del rischio clinico anche attraverso la rilevazione, segnalazione e valutazione degli errori al fine del miglioramento della qualità delle cure. Art. 19 (Codice di Deontologia Medica) Aggiornamento e formazione professionale permanente Il medico ha l obbligo di mantenersi aggiornato in materia tecnico-scientifica, etico-deontologica e gestionale-organizzativa il medico al tal fine deve utilizzare tutti gli strumenti disponibili per comprendere le cause di un evento avverso e mettere in atto i comportamenti necessari per evitarne la ripetizione
6 Articolo 29 (Il Codice deontologico dell'infermiere) L'infermiere concorre a promuovere le migliori condizioni di sicurezza dell'assistito e dei familiari e lo sviluppo della cultura dell imparare dall errore. Partecipa alle iniziative per la gestione del rischio clinico. Articolo 41 (Il Codice deontologico dell'infermiere) L'infermiere collabora con i colleghi e gli altri operatori di cui riconosce valorizza lo specifico apporto all'interno dell'équipe. e
7 Infezioni Cadute Lesioni da pressione
8 Infezioni Ospedaliere Epidemiologia Problema Infezioni ospedaliere/anno: Decessi/anno: Infezioni ospedaliere prevedibili: ~ 30% Decessi prevedibili: ~ 30% Per la sanità: elevati costi sociali Per gli operatori: elevati rischi Dati 2011 Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze
9 Le principali localizzazioni delle infezioni ospedaliere Vie urinarie Ferita chirurgica Basse vie respiratorie Batteriemie
10 Dati 2011 Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Infezioni ospedaliere: origine e vie di trasmissione Autoinfezione Sorgente Cute Apparato digerente Origine ambientale Sorgente Mani Indumenti Apparato respiratorio Strumenti Apparato genitale Alimenti Impianti di condizionamento
11 Infezioni Ospedaliere La mano prende La mano contamina dalla cute del pz dalle ferite del pz dalle secrezioni dal corpo del personale sanitario ~ 30% Persone Atrezz. sanitarie Biancheria Bagni Piatti posate
12
13 Infezioni correlate a CVC (ICCVC) Frequenza di ICCVC pari a 5,3 per giorni/catetere in UTI, con una letalità attribuibile intorno al 18%, un prolungamento medio della degenza pari a 7 giorni e un costo compreso tra e dollari. Si stima che circa il 90% delle batteriemie siano dovute ad infezioni provenienti dall utilizzo del catetere venoso centrale
14
15 Bundle Infezioni delle vie urinarie valutazione giornaliera sulla possibilità di rimozione borsa di drenaggio delle urine al di sotto della vescica utilizzo di sistema sterile a drenaggio chiuso utilizzo di sistema di fissaggio per impedire lo spostamento del catetere Guidelines Infection Control,Columbia St. MarY s, Milwaukee, USA
16 Cadute in Ospedale La frequenza aumenta all aumentare dell età; circa il 30% dei soggetti ultrasessantacinquenni viventi a domicilio riportano almeno una caduta all anno; tale percentuale sale al 50% considerando i soggetti ultraottantenni; Tale percentuale supera il 50 % nei soggetti istituzionalizzati; Il 50% dei soggetti riportano cadute multiple; La prevalenza è superiore nel sesso maschile fino ai 75 anni, quando la situazione si capovolge. Barbato: Le cadute in Geriatria, 2007.
17 Cadute in Ospedale IMPORTANZA CLINICA Disabilità: 60% dei paziente riportano una ridotta mobilità; 25% rimane funzionalmente più dipendente; Morbilità: 40% di quelli che si recano in PS vengono ricoverati; almeno il 95% delle fratture di femore sono dovute a cadute; Mortalità : Il 50% degli ultra 75enni che viene ricoverato per caduta muore entro 1 anno dall evento; Istituzionalizzazione: il 40% degli ingressi in Strutture Residenziali è successivo ad una frattura, spesso di femore. Barbato: Le cadute in Geriatria, 2007.
18 Scala di Conley Scala Conley SI NO E caduto negli ultimi tre mesi? 2 0 Le è mai capitato di perdere feci/urine negli ultimi tre mesi? 1 0 Compromissione della marcia, passo strisciante, marcia instabile 1 0 Agitato 2 0 Deterioramento capacità di giudizio/mancanza del senso del periodo 3 0 Punteggio > o = 2 RISCHIO
19 Cadute in Ospedale Patologie presistenti Farmaci Problematiche nuove
20 Cadute in Ospedale PREVENZIONE E TRATTAMENTO Il trattamento di possibili patologie che rendono il paziente a rischio ed eventuale trattamento e prevenzione per l osteoporosi; L eliminazione di possibili fattori di rischio ambientali; La sospensione e/o riduzione dei farmaci assunti; Un programma di esercizio fisico; La correzione di deficit visivi ed uditivi; La prescrizione di eventuali ausili e l educazione ad un loro corretto utilizzo L educazione del personale di assistenza. Racc. per la prevenzione e la gestione della caduta in Ospedale, Ministero della Salute, nov.2011
21 Lesioni da pressione 10% pazienti in ospedale sviluppa lesioni da decubito La metà compare nei primi 7 giorni di ricovero 70% dei pazienti con lesioni attive > 70 anni Responsabili del 50% di morti per sepsi in anziani Mortalità per ulcere 23-37% Thomas, J. gerontol.review, 2001
22 Parametri Percezione sensoriale Umidità Attività Variabili P. 4 Scala di Braden P. 3 P. 2 P. 1 Non limitata Poco limitata Molto limitata Completamente limitata Raramente umida Cammina spesso Occasionalmente umida Cammina occasionalmente Spesso umida In poltrona Mobilità Non limitata Parzialmente limitata Molto limitata Alimentazione Eccellente Adeguata Probabilmente inadeguata Frizione/scivola mento Assente Potenzialmente presente Permanentemen te umida Allettato Assente assente presente Punteggio = o <16 RISCHIO
23 Stadi lesioni da pressione Stadio 1: iperemia della cute intatta non reversibile alla digitopressione Stadio 2: lesione a spessore parziale che coinvolge l epidermide e/o il derma
24 Stadi lesioni da pressione Stadio 3: lesione a tutto spessore con necrosi del tessuto sottocutaneo, esteso al piano fasciale Stadio 4: lesione a tutto spessore con estesa distruzione dei tessuti, necrosi o danno a muscoli, ossa o strutture di supporto
25 Lesioni da pressione Prevenzione Valutare soggetto a rischio; Cura della pelle sana; Gestione dell incontinenza e controllo della macerazione cutanea; Protezione dai fattori estrinseci; Variare la posizione; Educazione; Valutare stato nutrizionale. Trattamento Gestione della lesione in base agli stadi; Controllo del dolore; Gestione delle infezioni.
26
27 Grazie per l attenzione
CONTINUITA ASSISTENZIALE
31 CONGRESSO NAZIONALE A.N.I.A.R.T. I. 14-15-16 Novembre 2012 EDUCA ZIONE TERAPEUTICA E CONTINUITA ASSISTENZIALE IN PRONTO SOCCORSO Au: Milena CONSORTE, Pietro FORTE. M i n i s t e r o d e l l a S a n
DettagliAudit Audit clinico. Segnalare, un dovere etico. Segnalare, un dovere etico. Segnalare, un dovere etico. Unità di crisi.
Audit Audit clinico Il sistema di segnalazione toscano L audit clinico è un processo di miglioramento della qualità, finalizzato a migliorare i servizi sanitari tramite la revisione sistematica dell assistenza
DettagliAzienda Sanitaria Provinciale Di Ragusa
Pagina 1 REGIONE SICILIANA Azienda Sanitaria Provinciale Di Ragusa TIMBRO DI REPARTO CARTELLA INFERMIERISTICA Cartella n. Cognome... Nome... Sesso: M F Nato il / / a.. Cittadinanza Residenza / Domicilio..
DettagliULCERE DA PRESSIONE TERAPIA
TERAPIA 1. Eliminazione della compressione locale 2. Rimozione del tessuto necrotico 3. Disinfezione dell ulcera 4. Applicazione di presidi di medicazione idonei 5. Eliminazione o riduzione dei fattori
DettagliLA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA
LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA SCALEA 29/30 NOVEMBRE LEOTTA ROSALBA DEFINIZIONE Un improvviso, non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica, o assisa o clinostatica.
DettagliRICHIESTA MATERASSO ANTIDECUBITO. DITTA SANACILIA FAX n SAIO FAX n.
RICHIESTA MATERASSO ANTIDECUBITO DITTA SANACILIA FAX n 06.5245 3918 SAIO FAX n. U.O. richiedente P. Ospedaliero Centro di costo Dati identificativi paziente Cognome e Nome (sigla) data di nascita Sesso
DettagliAUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA. Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica
AUSL RIMINI DIREZIONE INFERMIERISTICA E TECNICA U.O. PRONTO SOCCORSO MEDICINA D URGENZA Gli indicatori di qualità assistenziale in area critica Obiettivi Monitorare Valutare Migliorare l indicatore è una
DettagliCADUTE ACCIDENTALI : Comunicare il rischio di caduta accidentale
GIORNATA REGIONALE DELLA SICUREZZA e QUALITA delle CURE 2014 Susanna Compassi A.S.S. n.2 Isontina Servizio Infemieristico CADUTE ACCIDENTALI : Comunicare il rischio di caduta accidentale Udine, 9 OTTOBRE
DettagliANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA LE LESIONI DA PRESSIONE
ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA LE LESIONI DA PRESSIONE CORSO CORSO OSS DISCIPLINA: OSS DISCIPLINA: ANATOMIA PRIMO E FISIO-PATOLOGIA SOCCORSO MASSIMO MASSIMO FRANZIN FRANZIN LESIONI DA PRESSIONE SI DEFINISCONO
DettagliLA PREVENZIONE DELLE LESIONI DA DECUBITO. Relatore: GIULIANA PASINI
LA PREVENZIONE DELLE LESIONI DA DECUBITO Relatore: GIULIANA PASINI Il sottoscritto GIULIANA PASINI ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione
DettagliLocalizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito.
Pianificazione assistenziale Elementi da valutare Localizzazione dell infezione/colonizzazione e pratiche assistenziali correlate Grado di dipendenza e di collaborazione dell assistito Livello 1 Livello
DettagliL ESPERIENZA DELL AZIENDA OSPEDALIERA DI LEGNANO
INFERMIERI A CONFRONTO: INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA? I PROTOCOLLI NELLA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE AI CATETERI VASCOLARI L ESPERIENZA DELL AZIENDA OSPEDALIERA DI LEGNANO Legnano H nuovo
DettagliPREVENZIONE DELLE INFEZIONI IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROCEDURE INTERVENTISTICHE. G. Sasso M. Mangano A.Tribuzio
ADVANCES IN CARDIAC ARRHYTHMIAS AND GREAT INNOVATIONS IN CARDIOLOGY PREVENZIONE DELLE INFEZIONI IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A PROCEDURE INTERVENTISTICHE XXVII GIORNATE CARDIOLOGICHE TORINESI Torino 23-24 ottobre
DettagliLe SCALE di VALUTAZIONE sono un patrimonio assistenziale comune.
VALUTAZINE STRUTTURA del della RISCHI CUTE Secondo il Profilo Professionale l infermiere è responsabile dell assistenza infermieristica, ha quindi un ruolo importante nell individuazione del rischio, e
DettagliINCONTINENZA URINARIA
Università degli Studi di Padova Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Infermieristica Clinica in Aree Specialistiche Docente Dott. Fabris Pietro INCONTINENZA URINARIA Perdita
DettagliConseguenze della caduta. 1. Danno fisico 2. Trauma emozionale 3. Problemi psicologici 4. Conseguenze sociali 5. Impatto economico
Le cadute Cos è una caduta? Un evento non intenzionale che porta una persona a terra o ad un livello più basso da quello in cui si trova, non come risultato di un evento intrinseco maggiore (ictus/epilessia)
DettagliI dati della Sorveglianza Passi d Argento nel Lazio:le cadute
I dati della Sorveglianza Passi d Argento nel Lazio:le cadute Silvia Iacovacci per il coordinamento regionale PASSI d Argento Salute e invecchiamento attivo nel Lazio: la sorveglianza di popolazione per
DettagliLA FRATTURA DI FEMORE NEL SOGGETTO ANZIANO: IL PERCORSO ORTOGERIATRIA. Francesco De Filippi
LA FRATTURA DI FEMORE NEL SOGGETTO ANZIANO: IL PERCORSO ORTOGERIATRIA Francesco De Filippi EPIDEMIOLOGIA d2012 4 Presidi Ospedalieri, 720 posti letto, 24000 ricoveri anno 2 Dati 2012 PO Sondrio Ogni anno
DettagliDott.ssa Valentina Insigne
Dott.ssa Valentina Insigne Articolo 2 Il codice deontologico L'assistenza infermieristica è servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi
DettagliIL MONITORAGGIO DELLA RETE DEI SERVIZI GERIATRICI. Disegno/Metodologia. C.Velludo P. Spolaore E.Schievano
IL MONITORAGGIO DELLA RETE DEI SERVIZI GERIATRICI Disegno/Metodologia C.Velludo P. Spolaore E.Schievano Disegno OBIETTIVI GENERALI LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLE POLITICHE DI CONTENIMENTO DEI COSTI
Dettagli4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Audit e gestione del rischio clinico La sorveglianza delle infezioni extra-ospedaliera Cristina
DettagliQuali fattori influenzano il recupero delle attività di vita quotidiana dopo una frattura di femore? Uno studio prospettico multicentrico
Quali fattori influenzano il recupero delle attività di vita quotidiana dopo una frattura di femore? Uno studio prospettico multicentrico DOTT.SSA ANTONELLA ORLANDI MAGLI RESPONSABILE UNITA' ORGANIZZATIVA
DettagliCONCETTI BASE DI RISCHIO CLINICO NELLE AZIENDE SANITARIE. ASL 2 Savonese
CONCETTI BASE DI RISCHIO CLINICO NELLE AZIENDE SANITARIE ( I parte) Unità Gestione Rischio ASL 2 Savonese PFA 2010 Programma Introduzione: Le linee guida regionali, la U.G.R. ed i progetti aziendali I
DettagliLE ULCERE degli arti inferiori Problemi da Risolvere e linee Guida
San Donà di Piave, 11 Giugno 2004 LE ULCERE degli arti inferiori Problemi da Risolvere e linee Guida 1 Chirrugia Casa di Cura Rizzola Inquadramento del problema EZIOLOGIA I problemi vascolari legati a
DettagliLE PROBLEMATICHE DEL POST-OPERATO. OPERATO Ruolo dell I.P.
LE PROBLEMATICHE DEL POST-OPERATO OPERATO Ruolo dell I.P. www.fisiokinesiterapia.biz LA MEDICINA RIABILITATIVA Riconosce la centralità della persona Necessita di un approccio globale al paziente inteso
DettagliSCHEDA INFORMATIVA SANITARIA
SCHEDA INFORMATIVA SANITARIA Cognome Nome Luogo Data di nascita IL/LA PAZIENTE È A DOMICILIO IL/LA PAZIENTE È PRESSO UNA STRUTTURA SOCIO-SANITARIA SPECIFICARE DAL / / IL/LA PAZIENTE È PRESSO UNA STRUTTURA
DettagliSessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile
Sessione 2 : Strumenti e modalità di monitoraggio del paziente anziano fragile Instabilità Condizione di ciò che non è stabile Il nuovo Zanichelli 14/11/2010 Regione Veneto Il paziente fragile 2 Scala
DettagliLE LESIONI CUTANEE CRONICHE
LE LESIONI CUTANEE CRONICHE Perdite di sostanza con scarsa tendenza alla guarigione, che interessano l epidermide,derma,e tessuti sottostanti(osseo-tendinei) che ripareranno con meccanismo di II^ intenzione
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda Obiettivi 2017
dirigenti medici compreso direttore al 31 dicembre A PRODUZIONE Importi n. Importi n. Importi n. DIPARTIMENTO 900.000 obiettivo non raggiunto 600.000-143.089 Ricoveri Ordinari 1.204.476 64 1.469.431,00
DettagliSTUDIO PROSPETTICO PRESSO LA FONDAZIONE TOSCANA/CNR G. MONASTERIO PER LA RICERCA MEDICA E DI SANITÀ PUBBLICA (FTGM)
L UTILIZZO DI UNA SCALA DI VALUTAZIONE E DI UN TRIAGE INFERMIERISTICO DIMINUISCONO IL RISCHIO DI CADUTA IN OSPEDALE DEI PAZIENTI POST-INTERVENTO CARDIOVASCOLARE? STUDIO PROSPETTICO PRESSO LA FONDAZIONE
DettagliActive and Healthy Ageing: una iniziativa della Commissione Europea. Anziani in-rete, i risultati di uno studio condotto a Brescia
Active and Healthy Ageing: una iniziativa della Commissione Europea Anziani in-rete, i risultati di uno studio condotto a Brescia Alessandra Marengoni, MD, PhD Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali
DettagliRELAZIONE ANNUALE di RISK MANAGEMENT (ai sensi dell art.2 c.5 legge 8 marzo 2017 n. 24, legge Gelli ) ANNO 2018 IRCCS Neuromed
RELAZIONE ANNUALE di RISK MANAGEMENT (ai sensi dell art.2 c.5 legge 8 marzo 2017 n. 24, legge Gelli ) ANNO 2018 IRCCS Neuromed 1. IL PROGETTO RISK MANAGEMENT: GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NEUROMED Il Risk
Dettagli5 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance
5 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 5 febbraio 2009 La gestione dei pazienti ospedalizzati con catetere vescicale a permanenza Appropriatezza e
DettagliDott.ssa Ivana Nanni Dott.ssa Nicoletta Cava Bologna, 5 dicembre 2013
Esperienza e prospettive della cartella informatizzata nell AUSL di Imola e nell Istituto Riabilitativo di Montecatone Dott.ssa Ivana Nanni Dott.ssa Nicoletta Cava 01 Bologna, 5 dicembre 2013 Situazione
DettagliPERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE
PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE 49 Congresso SIGG Firenze, 6 Novembre 2004 Manopulo R., Sciumbata A., Corneli M., Naldi S., Martorelli M.
DettagliTutto ciò premesso, IL DIRETTORE
REGIONE PIEMONTE BU27 07/07/2016 Codice A1410A D.D. 30 giugno 2016, n. 382 D.G.R. n. 34-3309 del 16 maggio 2016 "Modulazione dell'offerta di interventi sanitari domiciliari a favore degli anziani non autosufficienti
DettagliCorso di Laurea in Infermieristica SEDE DI TORINO A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Studente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO SCUOLA DI MEDICINA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA SANITÀ PUBBLICA E PEDIATRICHE Corso di Laurea in Infermieristica SEDE DI TORINO A.O.U. Città della Salute e della Scienza
DettagliGiornate Mediche di Santa Maria Nuova settembre 2012 IL PAZIENTE FRAGILE
Giornate Mediche di Santa Maria Nuova 28-29 settembre 2012 IL PAZIENTE FRAGILE Paziente fragile e problema delle cadute in ospedale: Monitoraggio infermieristico e interventi Eleonora Salutini, Roberta
DettagliSPIN (Studio di Prevalenza Infezioni Nosocomiali) Regione Veneto, Risultati: descrizione del campione
SPIN (Studio di Prevalenza Infezioni Nosocomiali) Regione Veneto, 2003 Obiettivi, Disegno dello studio e metodologia (1) Organizzazione e Implementazione (1) Risultati: descrizione del campione Risultati:
DettagliDr.ssa Pascu Diana Tessari Lorella Direzione Medica Ospedale G. Fracastoro San Bonifacio. Azienda Ulss 20 Verona
Dr.ssa Pascu Diana Tessari Lorella Direzione Medica Ospedale G. Fracastoro San Bonifacio Azienda Ulss 20 Verona 1 2 Azienda Ulss 20: Comitato Infezioni Ospedaliere (CIO) Direttore UOC Qualità e Accreditamento
DettagliASSISTENZA DI BASE LA SINDROME DA IMMOBILIZZAZIONE
ASSISTENZA DI BASE LA SINDROME DA IMMOBILIZZAZIONE responsabilità e competenze dell Oss SINDROME DA IMMOBILIZZAZIONE SINDROME In medicina rappresenta un complesso di sintomi che manifestano una situazione
DettagliAzioni di Prevenzione delle Cadute per i pazienti ricoverati
Azioni di Prevenzione delle Cadute per i pazienti ricoverati Giovanna Campaniello Responsabile SSD Governo, Gestione del e coordinamento Qualitàe Accreditamento Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
DettagliQUESTIONARIO RILEVAZIONE PREVALENZA DOLORE. DATA RILEVAZIONE / / RILEVATORE (nome)
REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA LETTO N UNITA DI VALUTAZIONE TECHNOLOGY ASSESSMENT QUESTIONARIO RILEVAZIONE PREVALENZA DOLORE UNITÁ OPERATIVA DATA RILEVAZIONE / / RILEVATORE (nome) I sezione
DettagliDOMANDA DI AMMISSIONE
RELAZIONE SANITARIA A CURA DEL MEDICO CURANTE DATI DEL COMPILATORE MEDICO CURANTE NOME E COGNOME MEDICO DATA DI COMPILAZIONE DATI DELL ASSISTITO NOME E COGNOME DELL ASSISTITO LUOGO E DATA DI NASCITA INDIRIZZO
DettagliUN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI
UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI Infezioni nelle strutture residenziali per anziani Invecchiamento della popolazione nelle strutture residenziali
DettagliL accreditamento del percorso cure primarie
WORKSHOP La governance delle cure primarie per la gestione delle cronicità: framework e strumenti il ruolo del middle management L accreditamento del percorso cure primarie Dott. Marco Farnè UF Cure Primarie
DettagliI COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI
12 CONVEGNO NAZIONALE AIES - FIRENZE 2007 I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI Progetto di Ricerca Sanitaria Finalizzata Regione Piemonte anno 2006
DettagliINSTABILITA E VERTIGINI COME, QUANDO E PERCHE. Roberto Albera Dipartimento di Scienze Chirurgiche Università degli Studi di Torino
INSTABILITA E VERTIGINI COME, QUANDO E PERCHE Roberto Albera Dipartimento di Scienze Chirurgiche Università degli Studi di Torino EPIDEMIOLOGIA DELLA VERTIGINE NELL ANZIANO In termini di frequenza di ricorso
DettagliLa Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura
La Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura L Organizzazione dell Assistenza territoriale agli Anziani nei sistemi sanitari regionali
DettagliSAN RAFFAELE FLAMINIA RELAZIONE ANNUALE 2017 PER EVENTI AVVERSI (art. 2 comma 5 della Legge 8 Marzo 2017 n. 24)
SAN RAFFAELE FLAMINIA RELAZIONE ANNUALE 2017 PER EVENTI AVVERSI (art. 2 comma 5 della Legge 8 Marzo 2017 n. 24) Il sistema sanitario è un'organizzazione ad alta complessità e ad elevato profilo di rischio.
DettagliB.I.N.A.H. DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI SCHEDA N. / AUSL n. Distretto
1 DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI SCHEDA N._/ AUSL n. Distretto B.I.N.A.H SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA NON AUTOSUFFICIENZA PER ANZIANI NON ISTITUZIONALIZZATI SCHEDA SOCIO-ANAGRAFICA Cognome
DettagliASPETTI DI IGIENE OSPEDALIERA. Dr. Jacopo Barp Medico in formazione specialistica in Pediatria AOU Meyer
ASPETTI DI IGIENE OSPEDALIERA Dr. Jacopo Barp Medico in formazione specialistica in Pediatria AOU Meyer OBIETTIVO DELLA LEZIONE Fornire nozioni teorico-pratiche di base per preparare i Volontari all accesso
DettagliInfezioni ospedaliere (IO)
Infezioni ospedaliere (IO) Infezioni che non erano clinicamente manifeste né in incubazione al momento del ricovero. Le infezioni ospedaliere possono manifestarsi anche dopo la dimissione o essere presenti
DettagliSCHEDA INFERMIERISTICA
SCHEDA INFERMIERISTICA DATI ASSISTITO Cognome Nome Data di nascita Cod. fiscale Indicare con una X il bisogno infermieristico rilevato e gli interventi corrispondenti: Pianificazione assistenziale rilevazione
DettagliDa compilare a cura del medico curante e da allegare alla domanda di inserimento nella Casa di Soggiorno Arcobaleno.
Q U A D R O C L I N I C O Da compilare a cura del medico curante e da allegare alla domanda di inserimento nella Casa di Soggiorno Arcobaleno. Si fa presente che il medico di base sarà mantenuto dall Ospite
DettagliCHE COSA SONO LE LESIONI DA PRESSIONE?
CHE COSA SONO LE LESIONI DA PRESSIONE? DEFINIZIONE Lesione da pressione: La lesione da pressione, chiamata anche piaga o ulcera da decubito, è una evoluzione necrotica che interessa la cute dovuta a una
DettagliIl Paziente Anziano Cronico Complesso
Il Paziente Anziano Cronico Complesso Dr. Riccardo Perelli Cippo Istituto C. Golgi Abbiategrasso, 18 Aprile 2017 Comorbosità Definizione formale: presenza concorrente di 2 o più malattie diagnosticate
DettagliIl paziente anziano in pronto soccorso: criticità e possibili soluzioni.
61 congresso SIGG Napoli 30 novembre-03 dicembre 2016 LA GESTIONE DEL PAZIENTE ANZIANO IN OSPEDALE PER ACUTI: DAL PRONTO SOCCORSO ALLA DIMISSIONE PROTETTA Il paziente anziano in pronto soccorso: criticità
DettagliNumero di assistiti non autosufficienti transitati in struttura nel corso delle settimane indice (1) (2).
[RSAVAL_C00_na] Numero di assistiti non autosufficienti transitati in struttura nel corso delle settimane indice (1) (2). Si considerano tutti gli assistiti non autosufficienti presenti per almeno un giorno
DettagliL ACCOGLIENZA E LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE IN REPARTO
La sottoscritta Miele Graziana ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag.17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009 DICHIARA che negli ultimi due anni NON ha avuto
DettagliDOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA
DOMANDA ACCOGLIMENTO IN STRUTTURA SANITARIA RIABILITATIVA IL SOTTOSCRITTO, COGNOME NOME. NATO A... IL.../.../.... RESIDENTE A ISCRITTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE TESSERA N CHIEDE: DI ESSERE ACCOLTO
DettagliI Cari estinti. Storia triste sulle morti inutili in ambiente ospedaliero. Verona Maggio 2014
I Cari estinti Storia triste sulle morti inutili in ambiente ospedaliero Verona 16-17 Maggio 2014 ALL AGE 85-89 DEATHS (2001) http://www.worldmapper.org/ Le persone > 65 anni sono circa il 23,9% della
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI CONNESSE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI Anno
DettagliS.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE GENERALE
n. dirigenti medici compreso il direttore al 31 dicembre peso assegnato A PRODUZIONE Importi n. Importi n. Importi n. margine 30,00 OBIETTIVO PRODUZIONE E' ASSEGNATO AL DIPARTIMENTO 1.049.355 obiettivo
DettagliL importanza dell informazione nel percorso di dimissione del paziente
Centrale Dimissioni e Continuità Assistenziale L importanza dell informazione nel percorso di dimissione del paziente Daniela Pirini 23 settembre 2017 Il Patient-Flow: la nostra realtà Patient - In Patient
DettagliIl Piano Programma per la Sicurezza delle Cure: dal linkage dei flussi informativi alle Buone Pratiche
Il Piano Programma per la Sicurezza delle Cure: dal linkage dei flussi informativi alle Buone Pratiche Giovanna Campaniello Responsabile SSD Governo Clinico, Gestione del rischio Azienda Ospedaliero- Universitaria
DettagliElenco Check List e documenti AUSL VDA
Elenco Check List e documenti AUSL VDA (aggiornato agosto 2016) Ambiente Sicuro Titolo documento Tipologia documento Percorso per doc. az. Linee Guida per l igiene mani nell assistenza sanitaria Decontaminazione,
DettagliSCHEDA SANITARIA (compilazione riservata al Medico curante)
Centro Diurno Integrato Don Sandro Mezzanotti Viale XXIV Maggio, 11 24047 Treviglio BG Tel. 0363 309560 - Fax 0363 595667 SCHEDA SANITARIA (compilazione riservata al Medico curante) Nome e cognome del/della
DettagliCertificazione sanitaria da presentare per l ammissione ai servizi residenziali in rete (riservato al Sanitario / Medico Curante)
Certificazione sanitaria da presentare per l ammissione ai servizi residenziali in rete (riservato al Sanitario / Medico Curante) Cognome e nome Data di nascita Codice fiscale Residente nel Comune di Invalidità
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dr.ssa LAURA TRAVERSO U.O. ANZIANI - SAVONA IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E DIPENDENTE IN ALCUNE
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO Scheda Obiettivi A.O. Ordine Mauriziano S.C. ANESTESIA E RIANIMAZIONE GENERALE Osservato anno 2014 Osservato anno 2015
n. dirigenti medici compreso il direttore al 31 dicembre Osservato anno 2014 Osservato anno 2015 21 21 A PRODUZIONE Importi n. Importi n. Importi n. produzione peso assegnato teorica 20,00 OBIETTIVO PRODUZIONE/COSTI
DettagliI grandi vecchi: biologia, clinica, stili di vita Chiara Mussi. Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica Università di Modena e Reggio Emilia
I grandi vecchi: biologia, clinica, stili di vita Chiara Mussi Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica Università di Modena e Reggio Emilia Tipi di intervento e tempi Handicap Disabilità Depauperamento
DettagliPrevenzione delle infezioni correlate all assistenza I dispositivi invasivi - Esperienze aziendali
Prevenzione delle infezioni correlate all assistenza I dispositivi invasivi - Esperienze aziendali Studio di Prevalenza europeo PPS 2011-2012 Un esempio di un intervento efficace per la riduzione delle
DettagliPiano di Studio giugno 2019
1 INV004 Fondamenti Dell'Infermieristica Branda Michele S1 9,00 INV018 Infermieristica Clinica 1 3,00 S1 MED/45 N 45,00 0,00 INV017 Infermieristica Generale 1 2,00 S1 MED/45 N 30,00 0,00 INV016 Psicologia
DettagliI trigger relativi alle cure
Massimo Geraci Direttore MCAU ARNAS Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli Palermo Rosario Squatrito Direttore MCAU San Raffaele Giglio Cefalù Sono 14 trigger identificati dalla lettera C Trigger: solo
DettagliL anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso
Incontri dell Accademia Medica di Pistoia Pistoia, 14 Dicembre 2011 L anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso Relatore: Monica Marini E. Capaccioli, V. Payta, F. Pronti, R. Raffaelli,
DettagliAzienda USL 3 Pistoia Zona Distretto Procedura per gestione delle Infezioni correlate all assistenza (ICA) PP.DS.04
PROCEDURA PER LA GESTIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA (ICA) REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 1 14/11/2011 Gruppo di redazione: Dr.ssa D. Simoncini Dr.ssa C. Pili Dr.ssa
DettagliL impatto delle infezioni del sito chirurgico nelle organizzazioni. Vincenzo Baldo
L impatto delle infezioni del sito chirurgico nelle organizzazioni. Vincenzo Baldo Interesse perché? Scientifico Etico Deontologico nei confronti del paziente nei confronti della società Economico Qualitativo
DettagliL appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers
L appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers Intervento a cura della dr.ssa Anna Maria Maestroni Milano, 11 giugno 2014 Le RSA di ASL Milano Convegno Progetto farmacovigilanza Numero:
DettagliIl costo sociale delle lesioni croniche cutanee «Quality of Life Study in Wound Care»
Giuseppe Nebbioso - SIMITU Associazione per i diritti dei pazienti affetti da LCC Il costo sociale delle lesioni croniche cutanee «Quality of Life Study in Wound Care» Giuseppe Nebbioso Presidente SIMITU
DettagliAlleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente
Alleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente L Alleanza Mondiale per la Sicurezza del Paziente è stata lanciata dall OMS nell ottobre 2004, con il mandato di ridurre le conseguenze sanitarie e sociali
DettagliCASO CLINICO: INFERMIERE COME MEDIATORE TRA AZIENDA E TERRITORIO IN PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA
CASO CLINICO: INFERMIERE COME MEDIATORE TRA AZIENDA E TERRITORIO IN PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA Dott. Greta Paulin Azienda Ospedaliero - Universitaria S.M.M. Udine Soggetto : maschio
DettagliEpidemiologia e cause delle cadute che provocano frattura del femore
AGGIORNAMENTO DEL LUNEDI Problemi medici, ortopedici e riabilitativi dell anziano con frattura del femore: l ortogeriatria come approccio complessivo Epidemiologia e cause delle cadute che provocano frattura
DettagliIl ruolo dell assistenza primaria nella gestione della fragilità
Il ruolo dell assistenza primaria nella gestione della fragilità Interventi a favore delle persone fragili Esperienze in Emilia-Romagna Antonio Brambilla Servizio Assistenza Distrettuale Regione Emilia-Romagna
DettagliRelazione periodo Attività di Rischio Clinico. ai sensi delle legge dell articolo 2 comma 5 della legge 08 marzo 2017
7 Relazione periodo 2012-2017 Attività di Rischio Clinico ai sensi delle legge dell articolo 2 comma 5 della legge 08 marzo 2017 INTRODUZIONE Il rischio clinico può essere definito come la possibilità
DettagliQUALITA E SICUREZZA NEL NURSING DEI TRAPIANTI
CONGRESSO NAZIONALE La sicurezza e la qualità nei trapianti Firenze, 12-14 Novembre 2009 QUALITA E SICUREZZA NEL NURSING DEI TRAPIANTI Il ruolo dell infermiere nella gestione del rischio clinico del processo
DettagliLA GESTIONE INFERMIERISTICA DELLE TRATTAMENTO INDICE MODIFICHE:...2 SCOPO:...2 CAMPO DI APPLICAZIONE:...2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO:...
INDICE MODIFICHE:...2 SCOPO:...2 CAMPO DI APPLICAZIONE:...2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO:...3 DEFINIZIONI:...3 MODALITA OPERATIVE...3 Verifica: Approvazione: Emissione: Referente qualità U.O. Direttore Referente
DettagliMortalità a 12 anni in soggetti anziani con insufficienza cardiaca cronica: ruolo della fragilità-mortalità
Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola di Specializzazione in Geriatria Mortalità a 12 anni in soggetti anziani con insufficienza cardiaca cronica: ruolo della fragilità-mortalità D. D Ambrosio,
Dettagliai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha
DettagliI programmi per il controllo delle IOS ed il buon uso degli antibiotici - L esperienza del Friuli Venezia Giulia
I programmi per il controllo delle IOS ed il buon uso degli antibiotici - L esperienza del Friuli Venezia Giulia Luca Arnoldo Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Dott. Luca Arnoldo, Da dove
DettagliPrevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche
Prevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche la prevalenza di pazienti ospedalieri infetti varia dal 6,8% al 9,3% e quella di infezioni dal 7,6% al 10,3%. l incidenza di infezioni ospedaliere
DettagliPrevenzione delle Cadute e delle Fratture. Chiara Mussi Università di Modena e Reggio Emilia
Prevenzione delle Cadute e delle Fratture Chiara Mussi Università di Modena e Reggio Emilia Il peso del problema Un terzo dei pazienti ultra65enni cade almeno una volta in un anno; la metà di questi ha
DettagliDott.ssa Summa Maria Luna
XII Convegno IL CONTRIBUTO DEI CENTRI PER I DISTURBI CONGITIVI E LE DEMENZE NELLA GESTIONE INTEGRATA DEI PAZIENTI 15-16 Novembre 2018 STUDIO OSSERVAZIONALE SUL RICOVERO DEI PAZIENTI AFFETTI DA DEMENZA
DettagliLa Direzione delle Professioni Sanitarie e il governo del rischio infettivo
La Direzione delle Professioni Sanitarie e il governo del rischio infettivo Alessandro Sili Direzione Professioni Sanitarie Policlinico Tor Vergata - Roma dalla patologia alla non autosufficienza Assistenza
DettagliLa prevenzione della complicanza. infettiva. Susi Castagna. Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria Negrar - Verona
La prevenzione della complicanza 2 INCONTRO - Lunedì 14 settembre 2015 I cateteri venosi centrali: indicazioni e gestione in oncologia infettiva Susi Castagna Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore - Don
DettagliEpidemiologia delle lesioni da pressione
Epidemiologia delle lesioni da pressione Ada Dalla Riva SPS - Ambulatorio Infermieristico Gestione Lesioni Cutanee Croniche ASL ORISTANO Tempio Pausania 14 giugno 2012 Problema crescente Si stima che nel
DettagliGestione infermieristica del Paziente oncologico in riabilitazione
Continuità Assistenziale nel paziente oncologico fragile. La Riabilitazione oncologica al Pio Albergo Trivulzio Milano 6 aprile 2017 Gestione infermieristica del Paziente oncologico in riabilitazione dott.
DettagliLa Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni
Firenze 23 Settembre 2009 Convegno LE TRE FACCIE DELLA TERZA ETÁ: AUTONOMIA, FRAGILITÁ NON AUTOSUFFICIENZA La Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni francesco.profili@ars.toscana.it Di cosa parleremo
Dettagli