VOLUME 4. SIIG - SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO GLOBALE DESTINATION
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- Benedetto Marino
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1 VOLUME 4. SIIG - SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO GLOBALE DESTINATION
2 AUTORI M. Orso Giacone E. Sossich F. Bratta G. Berrone D. Scerpella M. Broccolato V. Todeschini A. Pagani M. Vischi S. Rizzolli M. Inderst S. Liva A. Delle Monache P. Borelli 4
3 A. Navarretta M. Actis Dato G. Giannino M. Ramassotto L. Lanzarotti M. Boz M. Bontempi M. Dragonieri S. Gallo M. Forgelli D. Sanmartino F. Zinnai L. Coscia L. Bonura E. Bena G. Marchese F. Fiore R. Maja L. Studer F. Borghetti P. Gandini D. Fulgenzi S. Gelmi R. Iuliano P. Seminati M. Derudi G. Pastorelli 5
4 DESTINATION Volume realizzato all interno del progetto strategico DESTINATION finanziato dal Programma Operativo di cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera Coordinamento editoriale: Angela Cassanelli - Regione Piemonte, Direzione Ambiente Francesca Bratta - Regione Piemonte, Direzione Ambiente Milena Orso Giacone - Regione Piemonte, Direzione Ambiente Elisabetta Sossich - Regione Piemonte, Direzione Ambiente Coordinatori e curatori del volume: Paolo Seminati - Politecnico di Milano Antonello Navarretta - CSI Piemonte Mariuccia Actis Dato - CSI Piemonte Andrea Pagani - Regione Lombardia, D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
5 Si ringraziano per il fattivo contributo alle fasi di impostazione e attuazione del progetto Valeria Chinaglia e Simonetta Roncari - Regione Lombardia; Daniela Moro, Giampiera Pons, Anna Nemo - Regione Piemonte; Helmut Verginer, Robert Gamper, Alessandro Lunelli - Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige; Cleto Pedrinis - Canton Ticino; Marco Comi, Angelo Rossini, Natalino Valter Re, Valter Fassi, Paolo Rainero, Davide Gili - SATAP S.p.A.; Bruno Chiari, Andrea Braggio e Gerardo Frigo - Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A.; Augusto Galli e Marco Gruppi - Autostrade Centro Padane S.p.A.; Mario Martino, Federico Lucarelli, Luca dal Passo, Giuseppe Colombo e Stefano Valori - Milano Serravalle - Milano Tangenziale S.p.A.; Carlo Costa e Aldo Piazza - Autostrada del Brennero S.p.A.; Giuseppe Gambero e Chiara Ravarelli - Provincia di Novara; Massimo Salmistraro - Comune di Trecate; Susigan Alessandro e Giannini Gianpiero - SINELEC S.p.A.; Sandro Denicolà - SUPSI, Dipartimento delle Tecnologie Innovative; Ufficio federale delle strade (USTRA) - filiale Bellinzona, Canton Ticino; KRIA s.r.l.; Informatica Valdinievole s.r.l.; Alpigas s.r.l.; Aosta Gas s.r.l.; Carbotrade Gas S.p.A.; Gas Energy s.r.l.; Simone Giannecchini e Mauro Bartolomeoli GEOSOLUTIONS s.a.s.; Mongas s.r.l.; Giovanni Romano - TRR Tecnologia Ricerca Rischi. Foto di copertina e progetto grafico: INSIDEOUT S.r.l., Torino Riferimenti internet: ISBN I diritti di riproduzione, di memorizzazione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati 7
6 DESTINATION Conoscere il trasporto delle merci pericolose come strumento di tutela del territorio Uomo, Strada, Ambiente. Una sola destinazione 8
7 PRESENTAZIONE Presentiamo con piacere la pubblicazione che nasce dalla proficua collaborazione tra la Regione Piemonte, la Regione Lombardia, la Regione Autonoma Valle d Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano ed il Canton Ticino per lo sviluppo del progetto strategico DESTINATION nell ambito del programma di cooperazione transfrontaliera INTERREG Italia Svizzera Il contributo sinergico di tutti i partner alla realizzazione del progetto ha consentito di approfondire e sviluppare il tema del traffico delle merci pericolose, acquisendo conoscenze e metodologie utili per affrontare i rischi che ne derivano. Il traffico merci riveste un ruolo strategico nell economia delle società avanzate, poiché da esso risultano influenzati, in maniera più o meno rilevante, la localizzazione delle unità produttive, la scelta dei processi di produzione e la distribuzione delle materie prime, semilavorate o finite. Le industrie mostrano un alta propensione ad utilizzare la rete stradale per il trasporto delle merci pericolose, grazie alla sua maggiore flessibilità rispetto alle altre modalità di trasporto ed alla sua capacità di integrare quasi tutte le operazioni di trasporto (marittime, ferroviarie ed aeree) che necessitano del segmento stradale per essere completate. Il trasporto di merci pericolose su gomma implica tuttavia che in caso d incidente possano manifestarsi anche effetti secondari gravi, che possono interessare aree antropizzate, bacini e corsi d acqua, aree protette e comunque zone ambientalmente sensibili. La pianificazione del territorio, la prevenzione del rischio legato al trasporto su strada di merci pericolose e la tempestiva e corretta gestione delle eventuali emergenze da parte degli Enti preposti sono obiettivi fondamentali per la sicurezza del territorio, perseguibili anche agendo attraverso la promozione di iniziative concrete, qual è il progetto DESTINATION. Considerando che i progetti europei sono un importante occasione di sviluppo e di attrazione di risorse finanziarie sul territorio delle nostre Regioni e Province, invitiamo i lettori a trarre spunti dal Progetto per dar vita a nuove sinergie e proposte, al fine di garantire continuità e sviluppare ulteriormente questo ambito di attività. Roberto RAVELLO Assessore all Ambiente, risorse idriche, acque minerali e termali, difesa del suolo, protezione civile, opere post olimpiche - Regione Piemonte Barbara BONINO Assessore ai Trasporti, infrastrutture, mobilità e logistica - Regione Piemonte Arnold SCHULER Assessore ad Agricoltura e foreste, protezione civile e comuni - Provincia Autonoma di Bolzano - Alto Adige Augusto ROLLANDIN Presidente - Regione Autonoma Valle d Aosta Claudia TERZI Assessore Ambiente, energia e sviluppo sostenibile - Regione Lombardia Maurizio DEL TENNO Assessore Infrastrutture e Mobilità - Regione Lombardia Moreno CELIO Direttore della Divisione dell Ambiente - Dipartimento del Territorio - Repubblica e Cantone Ticino 9
8 10 INDICE Sommario 1. INTRODUZIONE Scopo del documento Benefici Caratteristiche complessive del sistema informativo Descrizione del processo di acquisizione dati dei partner Acquisizione Dati Importazione dei dati vettoriali riguardanti i bersagli (umani e non umani) Rasterizzazione dei dati vettoriali acquisiti riguardanti i bersagli (umani e non umani) Elaborazione Gestione scarti Riversamento Descrizione del processo di acquisizione dati in tempo reale Descrizione processo acquisizione dati GATE Descrizione processo acquisizione dati OBU Visualizzazione dei dati e dei risultati delle elaborazioni Autenticazione e profilazione Interfaccia applicativa Area della Mappa Box Livelli/Legenda...28
9 Barra funzionalità base Box elaborazioni SIIG Box Visualizzazione Analitica Funzionalità per la Sicurezza Preventiva Analisi del Rischio Elaborazione standard Elaborazione personalizzata Salvataggio e ricerca elaborazioni Esportazione elaborazioni Visualizzazione elementi vulnerabili Funzionalità per la Sicurezza Passiva Valutazione del danno Funzionalità a supporto della sicurezza attiva Visualizzazione dati in real-time GATE Visualizzazione dati in real-time OBU Architettura del SIIG: Modello di implementazione Vista Tecnologica GeoBatch GeoServer GeoFence
10 3.1.4 GeoWebCache MapStore MapStore Widget httpproxy MapManager GeoStore Vista funzionale MOM Funzionalità di ingestione e pre-processing dei dati Importazione degli archi Pre-calcolo sugli archi originali Pre-calcolo degli archi aggregati Pre-calcolo della maglia raster per la visualizzazione larga scala Pre-calcolo del rischio per situazioni comuni Gestione errori Importazione dei dati vettoriali riguardanti i bersagli Rasterizzazione dati vettoriali dei bersagli Ingestione dati OBU e GATE Funzionalità di Calcolo Interattivo Calcolo del rischio Calcolo interattivo dei buffer
11 Calcolo del rischio per una simulazione Calcolo del danno Aggregazione elementi vulnerabili GeoCoding Funzionalità di visualizzazione e disseminazione Visualizzazione elaborazioni standard Visualizzazione Elaborazioni personalizzate Visualizzazione analitica Tematizzazione elementi vulnerabili Visualizzazione Simulazioni Visualizzazione Calcolo del danno Visualizzazione dati real-time Caching Front-End Autenticazione e Autorizzazion Modello di Sicurezza Deploy
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13 1. INTRODUZIONE 1.1 Scopo del documento Questo documento fornisce una visione complessiva del SIIG (Sistema Informativo Integrato Globale), descrivendo le caratteristiche architetturali e funzionali del sistema. 1.2 Benefici Le statistiche e gli studi effettuati sui vari aspetti del rischio di incidente in impianti fissi e nel trasporto di sostanze tossiche o pericolose hanno messo in evidenza la notevole incidenza di quest ultima tipologia di incidenti, con effetti talora devastanti sull ambiente e sulla sicurezza dei cittadini. Gli incidenti da trasporto sono caratterizzati da aspetti peculiari che ne rendono più complessa la gestione: il luogo in cui avviene l incidente ed il relativo scenario sono variabili e non prevedibili; i centri di vulnerabilità possono essere molto vicini al luogo dell incidente; i servizi specializzati di pronto intervento possono non essere disponibili sul posto; l analisi del rischio e la elaborazione di strategie e tecniche di prevenzione e mitigazione sono meno avanzate di quelle relative agli impianti fissi. In presenza di una lacuna normativa sia a livello italiano che europeo sul TMP, che non prevede l obbligatorietà di sistemi di controllo e monitoraggio dei mezzi in continuo, risulta necessaria un azione volta sia a diminuire il numero di incidenti attuando interventi di prevenzione e controllo, sia a ridurre le conseguenze degli stessi tramite una loro efficace gestione. ll progetto DESTINATION - Conoscere il trasporto delle merci pericolose come strumento di tutela del territorio nasce con l obiettivo di monitorare sia le sostanze in transito nel territorio a cavallo tra l Italia e la Svizzera (attraverso punti fissi) sia le merci con origine e/o destinazione nel territorio oggetto del progetto (attraverso l installazione di dispositivi sui mezzi con la collaborazione degli operatori di settore e delle aziende soggette alla direttiva Seveso) e rispondere alla necessità delle Amministrazioni di condividere i dati ambientali, territoriali e tecnici sul TMP, che per loro natura hanno carattere interregionale e transfrontaliera. E rivolto a tipologie di utenti eterogenei: regionali, provinciali, comunali, gestori delle autostrade, operatori di trasporto, cittadini. Per ogni tipologia di utente e per ogni scopo di utilizzo il sistema dovrà essere in grado di fornire gli strumenti necessari all attività di informazione, monitoraggio e previsione necessari alla tipologia degli utenti che ne usufruiranno. Ogni tipologia di utente sarà caratterizzata da una specifica profilazione che definirà le possibili funzionalità cui potrà accedere. A tale scopo, il progetto DESTINATION si propone di: creare una rete condivisa tra le Amministrazioni di acquisizione e analisi dei dati sul TMP, con particolare riferimento ai territori di confine e alle vulnerabilità ambientali, per consentire la distribuzione immediata delle informazioni da e per le infrastrutture stradali relative a incidenti (spargimenti, incendi, danni a persone e cose, ecc), lavori in corso, ecc., agli 15
14 2. enti preposti all intervento nelle situazioni di emergenza ed agevolare la mitigazione delle conseguenze dovute agli incidenti; accrescere le conoscenze e la sensibilità sul pericolo intrinseco e relativo rischio connesso al TMP attraverso la definizione di politiche pubbliche, ma anche attraverso la formazione e il coinvolgimento diretto dei soggetti privati che operano sui territori del progetto, quali attività produttive e logistiche, associazioni e trasportatori; supportare la pianificazione e prevenzione di rango regionale finalizzati da un lato alla stesura di protocolli comuni per la gestione delle emergenze coinvolgenti merci pericolose, e dall altro a migliorare la gestione delle infrastrutture e servizi sul territorio e rendere più efficace l allocazione delle risorse connesse al TMP Caratteristiche complessive del sistema informativo I requisiti principali del SIIG sono: restituire informazioni geografiche su mappa (sovrapposizione di layers di dati elementari ed elaborati) in base ad opzioni definite dall utente; caricare altre mappe georiferite; restituire report in base a filtri di ricerca; deve essere accessibile anche al cittadino e ad altri utenti specialistici, con filtri opportuni in base alla definizione di specifiche profilazioni. Eventuali informazioni aggiuntive non presenti all interno del SIIG ma di possibile interesse per il sistema Destination devono essere: raccolte presso ciascun partner all interno di cataloghi metadocumentati, in modo che la loro fruizione all interno del SIIG non richieda processi di duplicazione; strutturate in modo coerente rispetto alle specifiche definite dalle Implementing rules della Direttiva INSPIRE, che sono ora disponibili non solo per i temi di base (quelli riconducibili 16
15 all Allegato I della Direttiva) ma anche ai temi specifici inclusi negli Allegati II e III. Esistono poi alcuni requisiti impliciti di carattere generale per la realizzazione del SIIG: disporre, come previsto dalla Direttiva INSPIRE, di discovery service per supportare la ricerca delle risorse informative e la consultazione dei relativi metadati nei cataloghi dei diversi partner a partire da altri sistemi informativi (il SIIG nel nostro caso), in ottica di garantire l interoperabilità tra sistemi; rendere accessibili le risorse informative attraverso web-services che utilizzino i protocolli standard INSPIRE (WMS o WFS); veicolare le informazioni, almeno per i partner italiani, attraverso l architettura tecnologica del Sistema Pubblico di Connettività, ai sensi del D.lgs (Codice Amministrativo). A livello macro è possibile individuare le seguenti componenti principali dell applicativo: 1) Acquisizione dei dati dai partner. 2) Acquisizione dei dati in tempo reale da GATE e OBU 3) Visualizzatore dei dati e dei risultati delle elaborazioni I sistemi adiacenti sono: S.I. partner: Sistema Informativo del partner (S.I.) Gate Manager: Il gestore delle informazioni dei GATE e OBU. (Gate). Figura 2.1 Figura
16 Descrizione del processo di acquisizione dati dei partner Questo processo, oltre a permettere il popolamento e l aggiornamento della base dati del SIIG, ha lo scopo di acquisire, preprocessare ed armonizzare le informazioni derivanti dai vari partner. Il processo di acquisizione dati nel SIIG si compone sostanzialmente di tre fasi : 1) acquisizione dati da file_system_int e loro importazione su Staging 2) elaborazione dei dati presenti su Staging 3) riversamento su DB SIIG di produzione dei dati elaborati Tutte le operazioni sopra riportate vengono effettuate mediante processi batch opportunamente schedulati in ore notturne e in giorni separati al fine di evitare o ridurre al minimo il carico di lavoro sui sistemi e eventualmente anche i disservizi relativi all uso on-line del sistema Acquisizione Dati Il SIIG integra dati provenienti dai diversi partner al fine di offrire una vista integrata del rischio da trasporto di merci pericolose. I dati acquisiti vengono, in prima istanza, memorizzati come shape file su un file system pubblico (file_system_ext) accessibile dai diversi partner in lettura/scrittura e successivamente verificati da un opportuno processo di validazione. Quando un partner importa uno shape file sul file_system_ext invia manualmente una mail informando della necessità di procedere con le operazioni di acquisizione/validazione. Il processo di validazione riguarda la conformità dei dati contenuti negli shape file depositati dai partner sul file_system_ext e rientra tra le funzionalità di uno strumento denominato GeoUML. Quest ultimo è uno strumento in grado di operare il controllo di conformità intrinseca di un generico Data Product (chiamato nel seguito dataset) relativamente ad una specifica di contenuto SC gestita dal GeoUML catalogue. Come mostrato in Figura , la Specifica Concettuale, le DPS e i relativi mapping generati dal GeoUMLcatalogue sono esportati nel file di Specifica.scs e sono importati dal Validator che li carica in un proprio d a t a b a s e interno. Il Validator poi Figura Funzionalità strumento GeoUML
17 carica un dataset da validare, strutturato secondo le regole (incluso il modello implementativo) definito da una delle DPS e ne verifica la congruenza alla specifica, generando come risultato una serie di informazioni diagnostiche. L operazione di validazione espone un esito positivo o negativo; in caso di esito negativo viene inviata manualmente idonea mail al/i partner per informarlo/i degli errore/i rilevato/i invitandolo/i ad effettuare le opportune correzioni e a re-inviare il file. I file che restituiscono esito positivo dal processo di validazione vengono quindi manualmente rinominati e copiati su file_ system_int. Un batch opportunamente schedulato importerà i dati in un area di staging su DB. La scelta di adottare un data base come area di Staging è motivata dal fatto di garantire adeguata velocità di accesso, sicurezza e affidabilità dei dati. L importazione dei dati e le elaborazioni del caso devono essere effettuate su quest area per evitare interruzioni all operatività del sistema e schedulate. Le informazioni presenti in Staging vengono sovrascritte in produzione con un unica transazione. L importazione dei dati nell area di Staging avviene mediante due metodiche: Completa: vengono importati/sovrascritti tutti i dati di uno o più partner. Per integrazione: vengono importati solo un set di dati relativo a uno o più partner. I nuovi dati potrebbero infatti comportare: ¾L inserimento di nuove strade, non presenti in precedenza. ¾Il reinoltro dei record di dati scartati. I dati provenienti da ciascun partner devono perciò essere identificati univocamente con un indicazione di provenienza in modo da permettere la sovrascrittura/integrazione dei medesimi. La sintassi per la nomenclatura dei file viene esplicitata su apposita documentazione di dettaglio. Poiché le operazioni sopra descritte potrebbero richiedere tempi lunghi (nel caso di trasferimento completo) o essere soggette a problemi tecnici dovuti all infrastruttura si prevede di effettuare i riversamenti secondo 19
18 20 pianificazione che tenga conto dei problemi sopra riportati. Dopo che tutti i file presenti sul file_system_ ext sono stati validati e importati sul file_ system_int, si provvede manualmente alla loro cancellazione dal file_system_ext Importazione dei dati vettoriali riguardanti i bersagli (umani e non umani) L importazione dei dati vettoriali riguardanti i bersagli non richiede il ri-calcolo di alcuna informazione, essendo i dati vettoriali usati solo per la visualizzazione in mappa e il supporto alle simulazioni. Pertanto l azione di importazione vettoriale riguarda solo l eliminazione di tutti i precedenti bersagli dello stesso tipo provenienti dal partner sostituendoli con quelli nuovi Rasterizzazione dei dati vettoriali acquisiti riguardanti i bersagli (umani e non umani) A seguito dell acquisizione dei dati vettoriali relativi ai bersagli (umani e non umani) il processo prevede la generazione della copertura raster con cella avente lato = 10 metri, passo e punto di origine idonei alla loro mosaicatura e sistema di riferimento UTM WGS84-F32. Ad ogni cella viene attribuito il valore di: Abitanti Equivalenti per i bersagli umani occupazione superficiale (espressa in m 2 ) per i bersagli non umani La struttura di destinazione prevede l uso di un mosaico di GeoTiff, con i dati di ciascuna regione spezzati in alcune tiles, ciascuna dotata di un attributo che la identifica con la regione di provenienza e un footprint, ovvero una geometria che ne rappresenta la porzione della tile con dati effettivamente provenienti dalla regione indicata (la restante parte sarà Figura Esempio di struttura file GeoTiff
19 vuota, quindi a valore costante). Ogni file GeoTiff viene strutturato con tile interne in modo da poter leggere solo la porzione interessata quando si effettuano i calcoli sugli archi (nel peggiore dei casi, 4 inner tiles) come visualizzato nella Figura Questa struttura presenta diversi vantaggi: È possibile effettuare gli aggiornamenti dati in maniera indipendente, basta individuare le tiles associate a una certa regione, rimuoverle, e sostituirle con la nuova versione Il numero di files complessivo è comunque contenuto L accesso a una piccola porzione di dati è particolarmente ottimizzato visto il doppio livello di suddivisione delle celle, per file e per tile interne L indice del mosaico è di fatto una tabella geo-spaziale di tipo vettoriale, in quanto tale è ospitata dentro la base dati mentre i file GeoTiff sono salvati sul file_system_int al fine di ottenere le migliori prestazioni Elaborazione Il sistema effettua un insieme di operazioni di pre-processing necessarie per integrare i dati con nuove informazioni necessarie al calcolo del rischio in tempi brevi. Tali attività possono richiedere il calcolo su grossi volumi di dati e sono pertanto svolte off-line. Per evitare interruzioni all operatività del sistema l importazione e le elaborazioni del caso sono effettuate in un area di staging, per poi sovrascrivere i dati usati in produzione in una unica transazione. Tutte le attività di importazione e pre-processing sono svolte ed opportunamente orchestrate fra loro in modo da mantenere la consistenza dei dati dal lato del sistema interattivo. Il calcolo del rischio, come descritto nel volume 2, prevede un insieme molto ampio di varianti: Uso della formula completa, o una delle sei formule parziali. Scelta dello scenario, singolo o multiplo. Scelta dei fattori di aggravio. Simulazione diurna feriale/festiva piuttosto che notturna. Eventuale scelta dei bersagli interessati al calcolo. La combinazione di tutti i fattori di cui sopra, a piena disposizione dell utente, porta ad una esplosione di combinazioni delle possibili configurazioni di calcolo, rendendo impraticabile un pre-calcolo completo di tutti i possibili valori di rischio. Le formule possono però essere applicate in tempo reale mediante semplice esecuzione algebrica a patto di poter pre-calcolare tutti i dati che dipendono da una analisi spaziale, in particolare il numero di bersagli legati a ciascun elemento associato al rischio per ogni scenario (e quindi, per ogni possibile distanza di buffer) Gestione scarti Viene introdotto un meccanismo di soglia massima di scarto per determinare il punto di arresto delle operazioni di acquisizione con ripristino della condizione iniziale. La logica è la seguente: 21
20 Figura Flusso di acquisizione Nrec = numero massimo di record acquisiti sul singolo file in esame Nrec_scart = numero massimo di record scartati S = % di scarto calcolata Smax = % massima di scarto Si assume come valore di Smax = 10 Il valore di S è dato da: S= (Nrec_scart / Nrec)*x100 La logica sopra descritta si applica solo nel caso di un importazione completa del singolo file di dati e non si applica nel caso di operazioni di integrazione Riversamento Le informazioni fornite dai partner e successivamente elaborate presenti in Staging sono poi sovrascritte in produzione con un unica transazione. 2.2 Descrizione del processo di acquisizione dati in tempo reale Questo processo, oltre a permettere il popolamento e l aggiornamento della base dati del SIIG, ha lo scopo di ingerire, preprocessare ed armonizzare le informazioni che arrivano in real-time dalle OBU e dai GATE (ossia i dati di movimento delle merci) in modo da renderle disponibili sia agli utenti del sistema sia da renderle utilizzabili per ulteriori analisi all interno del sistema stesso Descrizione processo acquisizione dati GATE Le informazioni relative al transito di TMP acquisite dai GATE dislocati sul territorio vengono depositate, secondo uno schema ed una periodicità definita, su un File System esterno ma protetto da un sistema di Authentication. Il SIIG accede poi al medesimo File System per prelevare le informazioni ed aggiornare la propria base dati, come descritto in Figura In questa prima fase, la periodicità di aggiornamento del dato è impostata a cadenza oraria e le informazioni vengono salvate su un file XML; quindi ad ogni ora sull area condivisa ci sarà un nuovo file XML per ogni Gate presente sul territorio. 22
21 Figura Flusso delle informazioni da parte del SIIG Le informazioni trasmesse all interno del file XML sono le seguenti: 1. Identificativo univoco del GATE. 2. Identificativo univoco dell informazione trasmessa (id del record). 3. Data e ora di rilevamento dell informazione. 4. Corsia di rilevamento. 5. Direzione del veicolo rilevato. 6. Codice KEMLER del veicolo. 7. Codice ONU del veicolo Descrizione processo acquisizione dati OBU Le informazioni relative agli spostamenti delle OBU presenti sul territorio vengono acquisite da un Server di Telecontrollo. Tale Server si occupa di: 1) acquisire, attraverso Web Service, le singole informazioni provenienti direttamente dalle OBU 2) acquisire informazioni da altri accentratori di informazioni dislocati sul territorio. Il SIIG può quindi utilizzare i dati raccolti e visualizzarli. Figura Flusso delle informazioni da parte del SIIG 23
22 Figura Autenticazione e profilazione del SIIG 24 Tabella Profili utenti SIIG 2.3 Visualizzazione dei dati e dei risultati delle elaborazioni Autenticazione e profilazione E possibile accedere al SIIG utilizzando l apposito link ed indicando username e password (Figura ) L applicativo prevede una profilazione utentefunzionalità che attribuisce privilegi diversi alle differenti tipologie di utenza. Nella Tabella sono schematizzati ruoli e funzionalità associate: Ruoli SuperUser MajorUser BaseUser Funzionalità Elaborazioni standard Elaborazioni personalizzate Simulazioni Valutazione del danno Elaborazioni standard Elaborazioni personalizzate Elaborazioni standard Interfaccia applicativa Nell interfaccia applicativa si distinguono le aree seguenti: Area della mappa. Barra delle funzionalità base. Box Legenda e Livelli. Box Elaborazioni SIIG. Box Visualizzazione analitica. Box Legenda/Livelli, Box Elaborazioni, Box visualizzazione analitica e Banner possono essere ridimensionati dall utente utilizzando le freccette poste intorno agli oggetti; in particolare tutte queste aree possono essere chiuse utilizzando le apposite freccette, aumentando così l area di mappa e di visualizzazione dell informazione geografica. L utente può scegliere la lingua dell intera interfaccia utilizzando il menù in basso a destra. Ad oggi sono disponibili quattro lingue: italiano, francese, inglese e tedesco Area della Mappa La mappa permette la visualizzazione cartografica dei dati. Al caricamento in mappa sono già presenti i seguenti livelli (layers): Rischio Totale Ambientale, ricavato dal calcolo del rischio impostando tutte le combinazioni possibili di sostanze, tipo incidenti, ecc. Rischio Totale Sociale, ricavato dal calcolo
23 Figura Interfaccia applicativa. 25
24 26 del rischio impostando tutte le combinazioni possibili di sostanze, tipo incidenti, ecc. Rischio Totale Sociale-Ambientale, con una vista semplificata di tutte le possibili combinazioni che si ricavano dall unione dei due precedenti livelli Grafo stradale Tutti i bersagli presi in considerazione dal SIIG Dati di base: che permettono la visualizzazione dei WMS realizzati nell ambito del progetto PTA Sfondo: è possibile selezionare lo sfondo desiderato. Tra le alternative c è Google Hybrid, OpenStreetMap, Nessuno sfondo, Bing, ecc Nell area di mappa è presente lo Slider di zoom, la barra graduata che permette di modificare il livello di ingrandimento della mappa muovendo l indicatore. Sono inoltre disponibili le frecce per spostarsi sulla mappa (pan). In basso a sinistra è invece presente uno Scalimetro e da un menù a tendina si può scegliere una scala di zoom tra quelle predefinite Box Livelli/Legenda Nella parte sinistra dell area di Mappa, definita di seguito come TOC (tavola dei contenuti), sono presenti due box: Box Livelli. Box Legenda. Nei Box Livelli sono presenti i dati caricati e visualizzati; i livelli possono essere attivati e disattivati alla visualizzazione utilizzando il flag sulla sinistra del singolo layer. Nel Box Legenda viene fornita la legenda di tutti i dati attivi, e quindi visualizzabili, nella mappa. Ogni legenda riporta la rappresentazione grafica/tematizzazione degli oggetti geografici dei dati dei livelli caricati. Nella toolbar Gestione Livelli presente in testa al box livelli, sono disponibili le seguenti funzioni: Aggiungi livelli Cliccando si apre il menù Livelli disponibili dal quale è possibile caricare qualsiasi geoservizio WMS di cui si conosce la URL. Figura Livelli disponibili Rimuovi livello Cliccando è possibile eliminare dal Box Livelli i dati che sono stati selezionati cliccandovi sopra. Proprietà livello Permette di modificare le proprietà dei livelli (Figura ). Cliccando si apre una finestra con i seguenti tab: Informazioni: è possibile accedere alle informazioni del livello selezionato Display: è possibile settare l opacità e la trasparenza del livello. Il cursore orizzontale permette di modificare l opacità Cache: permette di settare la possibilità di utilizzo dell informazione in cache Stile: è possibile modificare lo stile a partire dagli stili eventualmente - caricati nel WMS
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