CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 16 giugno /14 UEM 260 ECOFIN 648 SOC 499 COMPET 401 ENV 600 EDUC 237 RECH 296 ENER 304 JAI 498

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 16 giugno /14 UEM 260 ECOFIN 648 SOC 499 COMPET 401 ENV 600 EDUC 237 RECH 296 ENER 304 JAI 498"

Transcript

1 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 16 giugno /14 UEM 260 ECOFIN 648 SOC 499 COMPET 401 ENV 600 EDUC 237 RECH 296 ENER 304 JAI 498 NOTA del: Segretariato generale al: Comitato dei rappresentanti permanenti/consiglio n. prop. Comm.: 10524/14 EIM 188 ECOFIN 566 SOC 434 COMPET 340 ENV 531 EDUC 178 RECH 237 ENER 241 JAI COM(2014) 401 final Oggetto: Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sull attuazione degli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri la cui moneta è l euro Si allega per le delegazioni il progetto di raccomandazione del Consiglio in oggetto, riveduto e approvato da vari comitati del Consiglio, basato sulla proposta della Commissione COM (2014) 401 final /14 bar/sp/s

2 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del sull attuazione degli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri la cui moneta è l euro IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, in particolare l articolo 136 in combinato disposto con l articolo 121, paragrafo 2, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1, in particolare l articolo 5, paragrafo 2, visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici 2, in particolare l articolo 6, paragrafo 1, 1 2 GU L 209 del , pag. 1. GU L 306 del , pag /14 bar/sp/s 1

3 vista la raccomandazione della Commissione europea, viste le conclusioni del Consiglio europeo, visto il parere del comitato economico e finanziario, visto il parere del comitato di politica economica, 10808/14 bar/sp/s 2

4 considerando quanto segue: (1) L attuale contesto economico della zona euro è caratterizzato da una ripresa economica graduale ma tuttora fragile. Nel corso del 2013 e all inizio del 2014 l inflazione della zona euro è nettamente scesa e dovrebbe salire soltanto molto gradualmente nel periodo oggetto delle previsioni, di riflesso all attuale ristagno nonché all aggiustamento dei prezzi relativi in atto nelle economie vulnerabili e al precedente apprezzamento del tasso di cambio dell euro. Inoltre, benché la ripresa stia allargandosi a una base più ampia, restano rilevanti le divergenze tra gli Stati membri la cui moneta è l'euro ("Stati membri della zona euro") /14 bar/sp/s 3

5 (2) La zona euro è più della mera somma dei membri che la compongono: la crisi economica e finanziaria ha messo chiaramente in luce le strette interrelazioni al suo interno e ha sottolineato l esigenza che gli Stati membri della zona euro coordinino in modo più saldo le politiche finanziarie, strutturali e di bilancio per assicurare una linea politica coerente nella zona euro nel suo complesso. Il 2 marzo 2012, con la firma del trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell Unione economica e monetaria, gli Stati membri della zona euro si sono impegnati ad attuare una serie di ampie riforme politiche e un coordinamento delle politiche. L entrata in vigore dei cosiddetti regolamenti "twopack" 1 nel 2013 ha ulteriormente approfondito il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio nella zona euro. Gli Stati membri della zona euro hanno la specifica responsabilità di dare efficacemente attuazione al nuovo quadro di governance. Occorrono a tal fine una più forte pressione tra pari a sostegno dell attuazione delle riforme sul piano nazionale e della prudenza in materia di bilancio, una valutazione più profonda delle riforme nazionali nell ottica della zona euro, l internalizzazione delle potenziali ricadute e lo stimolo a attuare le politiche particolarmente importanti per il buon funzionamento dell Unione economica e monetaria. È inoltre necessaria un'appropriata comunicazione sulla strategia relativa alla zona euro. 1 Regolamento (UE) n. 472/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sul rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri nella zona euro che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria (GU L 140 del , pag. 1); regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro (GU L 140 del , pag. 11) /14 bar/sp/s 4

6 (3) Dato l alto grado di interdipendenza tra gli Stati membri della zona euro, l attuazione di riforme strutturali può provocare ricadute consistenti di cui occorre tener conto per garantire un impianto e un attuazione ottimali delle politiche nei singoli Stati membri della zona euro e nella zona nel suo complesso. Un azione più concertata nell attuazione delle riforme, ad esempio, favorirebbe la necessaria convergenza tra Stati membri. A tal proposito, sono di cruciale importanza una discussione preliminare dei piani di riforma degli Stati membri della zona euro a partire dalle pratiche esistenti e un effettiva applicazione della procedura per gli squilibri macroeconomici. (4) Una delle grandi sfide politiche che incombe sulla zona euro è ridurre il debito pubblico mediante il perseguimento di politiche di bilancio differenziate e favorevoli alla crescita, al tempo stesso rafforzando il potenziale di crescita della zona e affrontando le conseguenze sociali della crisi. Grazie agli sforzi di risanamento profusi negli ultimi anni, la situazione di bilancio della zona euro è migliorata, ma per vari Stati membri della zona euro resta comunque necessario perseverare nell aggiustamento di bilancio per diminuire gli elevatissimi livelli del debito. Tutti gli Stati membri della zona euro dovrebbero migliorare la qualità delle finanze pubbliche nell intento di promuovere la produttività e l occupazione /14 bar/sp/s 5

7 (5) Gli investimenti nella zona euro, diminuiti drasticamente nella fase iniziale della crisi, non sono ancora risaliti alla loro media a lungo termine. La fiacchezza degli investimenti è dovuta all effetto combinato di riduzione dell indebitamento nel settore privato, frammentazione finanziaria e necessario sforzo di risanamento di bilancio con conseguente calo degli investimenti pubblici. Per sostenere la ripresa e favorire la crescita potenziale è essenziale aumentare gli investimenti nelle infrastrutture e nelle competenze. Gran parte dell investimento deve provenire dal settore privato, ma le autorità pubbliche possono svolgere un ruolo importante instaurando le condizioni di supporto. (6) Il flusso del credito verso l economia reale resta debole nella zona euro e alta è ancora la frammentazione dei mercati finanziari nonostante le minori pressioni che pesano sul debito sovrano. L accesso al credito, che resta problematico in molti Stati membri, in particolare per le piccole e medie imprese, rischia di pregiudicare la ripresa economica. Ne consegue l esigenza di intervenire per ripristinare i flussi del credito, approfondire i mercati dei capitali e promuovere il finanziamento a lungo termine dell economia. Al fine di individuare le restanti sacche di vulnerabilità e instillare fiducia nel settore bancario nel suo complesso, gioverebbero interventi quali il completamento del risanamento dei bilanci delle banche, la prosecuzione, ove necessaria, del rafforzamento delle riserve di capitale proprio, le revisioni della qualità degli attivi e le prove di stress. Sono stati compiuti progressi significativi in relazione all Unione bancaria, in particolare con l istituzione del meccanismo di vigilanza unico e con l accordo sul meccanismo di risoluzione unico /14 bar/sp/s 6

8 (7) La crisi finanziaria ha fatto emergere alcune falle nell architettura dell Unione economica e monetaria. Al fine di lanciare il dibattito europeo al riguardo, il 28 novembre 2012 la Commissione ha presentato il piano per un Unione economica e monetaria autentica e approfondita. Il 5 dicembre 2012 il presidente del Consiglio europeo, in stretta collaborazione con il presidente della Commissione europea, il presidente dell Eurogruppo e il presidente della Banca centrale europea, ha presentato una relazione che sviluppa diverse idee tratte dal piano della Commissione e che comprende un calendario e un processo per fasi verso il completamento dell Unione economica e monetaria. Il Parlamento europeo si è espresso al riguardo con la risoluzione del 20 novembre Da allora sono state avviate iniziative rilevanti. Nel dicembre 2013 il Consiglio europeo si è pronunciato ulteriormente in merito. L ulteriore sviluppo dell Unione economica e monetaria comporterà un approccio a tappe in cui si combinino disciplina e solidarietà. I cosiddetti "six pack" 1 e "two pack" prevedono che si proceda entro il 2014 a un primo riesame dell'attuazione degli atti di cui constano, 1 Regolamento (UE) n. 1177/2011 del Consiglio, dell'8 novembre 2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1467/97 per l accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (GU L 306 del , pag. 33); direttiva 2011/85/UE del Consiglio, dell 8 novembre 2011, relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri (GU L 306 del , pag. 41); regolamento (UE) n. 1173/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, relativo all effettiva esecuzione della sorveglianza di bilancio nella zona euro (GU L 306 del , pag. 1); regolamento (UE) n. 1174/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulle misure esecutive per la correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi nella zona euro (GU L 306 del , pag. 8); regolamento (UE) n. 1175/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, che modifica il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (GU L 306 del , pag. 12); regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (GU L 306 del , pag. 25) /14 bar/sp/s 7

9 RACCOMANDA che, fatte salve le competenze del Consiglio in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, con particolare riferimento al coordinamento delle politiche economiche nell ambito dell Eurogruppo, nel periodo gli Stati membri della zona euro adottino provvedimenti individuali e collettivi finalizzati a: 10808/14 bar/sp/s 8

10 1. promuovere e monitorare, in stretta collaborazione con la Commissione, l attuazione delle riforme strutturali nei settori più rilevanti per un corretto funzionamento della zona euro al fine di favorire la crescita e convergenza e l'aggiustamento degli squilibri interni ed esterni; valutare e incoraggiare i progressi nella concretizzazione degli impegni di riforma negli Stati membri della zona euro che presentano squilibri eccessivi e nell'attuazione della riforma negli Stati membri della zona euro con squilibri che richiedono un intervento risoluto, al fine di limitare le ricadute negative nel resto della zona euro; promuovere nei paesi con consistenti avanzi delle partite correnti adeguate politiche intese a contribuire alle ricadute positive; tenere periodicamente discussioni tematiche sulle riforme strutturali dei mercati del lavoro e dei prodotti che comportano effetti potenzialmente consistenti di ricaduta, incentrandole sulla riduzione dell elevato cuneo fiscale sul lavoro e sulla riforma dei mercati dei servizi; 2. coordinare le politiche di bilancio degli Stati membri della zona euro collaborando strettamente con la Commissione, in particolare nella valutazione dei documenti programmatici di bilancio, per assicurare che l intera zona euro si attenga in tema di bilancio a una linea coerente e favorevole alla crescita; migliorare la qualità e la sostenibilità delle finanze pubbliche attribuendo la priorità agli investimenti materiali e immateriali a livello nazionale e dell'ue; assicurare la solidità dei quadri di bilancio nazionali, compresi i consigli nazionali per le finanze pubbliche; 10808/14 bar/sp/s 9

11 3. assicurare la resilienza del sistema bancario, in particolare intervenendo opportunamente nella scia della revisione della qualità degli attivi e delle prove di stress, nonché dando attuazione alla normativa sull Unione bancaria e portando avanti gli ulteriori lavori previsti nel corso del periodo di transizione verso il meccanismo di risoluzione unico; stimolare gli investimenti del settore privato e aumentare il flusso del credito verso l economia agendo per migliorare l accesso delle piccole e medie imprese ai finanziamenti, approfondendo i mercati dei capitali e rilanciando il mercato delle cartolarizzazioni, sulla base delle proposte e del calendario previsti dalla comunicazione della Commissione sul finanziamento a lungo termine dell economia europea; 4. portare avanti i lavori sull approfondimento dell Unione economica e monetaria e concorrere, in occasione dei riesami previsti per fine 2014, al miglioramento del quadro di sorveglianza economica. Fatto a Bruxelles, il Per il Consiglio Il presidente 10808/14 bar/sp/s 10

Jordi AYET PUIGARNAU, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione europea Data: 15 novembre 2013

Jordi AYET PUIGARNAU, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione europea Data: 15 novembre 2013 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 25 novembre 2013 (OR. en) 16834/13 ECOFIN 1069 UEM 404 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Jordi AYET PUIGARNAU, Direttore, per conto del Segretario Generale della Commissione

Dettagli

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica. Il Trattato di Maastricht attribuisce la responsabilità per la politica monetaria unica alla BCE, affidandole un obiettivo primario, il mantenimento della stabilità dei prezzi. Senza pregiudicare tale

Dettagli

GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ

GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ DIRITTO PUBBLICO DELL ECONOMIA Lezione 20 novembre 2012 DIRITTO DELL

Dettagli

9230/16 deb/zam/am/s 1 DG B 3A - DG G 1A

9230/16 deb/zam/am/s 1 DG B 3A - DG G 1A Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 13 giugno 2016 (OR. en) 9230/16 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio ECOFIN 470 UEM 216 SOC 334 EMPL 230 COMPET 304 ENV 349 EDUC 205

Dettagli

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2012 dei Paesi Bassi

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2012 dei Paesi Bassi COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 30.5.2012 COM(2012) 322 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2012 dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio

Dettagli

Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO. che abroga la decisione 2010/286/UE sull esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia

Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO. che abroga la decisione 2010/286/UE sull esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 29.5.2013 COM(2013) 385 final Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che abroga la decisione 2010/286/UE sull esistenza di un disavanzo eccessivo in Italia IT IT Raccomandazione

Dettagli

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2015 della Svezia

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2015 della Svezia COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 13.5.2015 COM(2015) 276 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2015 della Svezia e che formula un parere del Consiglio

Dettagli

IL RAPPORTO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SUI CONTI DELL ITALIA

IL RAPPORTO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SUI CONTI DELL ITALIA a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Forza Italia 353 IL RAPPORTO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SUI CONTI DELL ITALIA 3 ottobre 2013

Dettagli

ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del comitato economico e finanziario

ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del comitato economico e finanziario CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 20 marzo 2012 (OR. en) 6898/12 ECOFIN 196 UEM 42 ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla revisione dello statuto del

Dettagli

Consolidamento e sostegno alla crescita

Consolidamento e sostegno alla crescita Consolidamento e sostegno alla crescita Marzo 2016 IRELAND GREECE SLOVENIA CYPRUS In riferimento ad alcune analisi apparse sui media a proposito delle dimensioni delle misure di aggiustamento fiscale messe

Dettagli

IL WORLD ECONOMIC OUTLOOK

IL WORLD ECONOMIC OUTLOOK 649 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL WORLD ECONOMIC OUTLOOK DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 11 ottobre 013 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY L ultimo World Economic

Dettagli

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2016 della Bulgaria

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2016 della Bulgaria COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 18.5.2016 COM(2016) 323 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2016 della Bulgaria e che formula un parere del Consiglio

Dettagli

Europa 2020 Impegni e Sfide dei Governi

Europa 2020 Impegni e Sfide dei Governi Europa 2020 Impegni e Sfide dei Governi Santiago LORANCA GARCIA Capo Unità Strategia Europa per l Occupazione DG Occupazione, Affari Sociali e Inclusione Commissione Europea A che punto è l Europa? (I)

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5 Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 5 Riepilogo il tasso d interesse è determinato dall uguaglianza tra offerta di moneta e domanda di moneta; variando l offerta di moneta,

Dettagli

Documento di riflessione sull approfondimento dell Unione economica e monetaria

Documento di riflessione sull approfondimento dell Unione economica e monetaria Documento di riflessione sull approfondimento dell Unione economica e monetaria G iugno 2017 Introduzione Facendo seguito al Libro bianco sul futuro dell Europa presentato il 1 marzo, il 31 maggio la Commissione

Dettagli

IT Unita nella diversità IT A7-0052/1. Emendamento. Francesco Enrico Speroni a nome del gruppo EFD

IT Unita nella diversità IT A7-0052/1. Emendamento. Francesco Enrico Speroni a nome del gruppo EFD 16.3.2011 A7-0052/1 1 Visto 1 visti l'articolo 48, paragrafo 6, e l'articolo 48, paragrafo 2, del trattato sull'unione europea (TUE), visto l'articolo 48, paragrafo 6, del trattato sull'unione europea

Dettagli

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2017 di Malta

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2017 di Malta COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 22.5.2017 COM(2017) 517 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2017 di Malta e che formula un parere del Consiglio sul

Dettagli

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2015 della Polonia

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2015 della Polonia COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 13.5.2015 COM(2015) 270 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2015 della Polonia e che formula un parere del Consiglio

Dettagli

COS E LA STRATEGIA UE 2020

COS E LA STRATEGIA UE 2020 strategia EUROPA2020 in pillole Cos è la strategia UE 2020 Tre priorità Cinque obiettivi Sette iniziative faro Il nuovo Piano nazionale di riforme La nuova struttura Le scadenze Le sanzioni Europa 2020

Dettagli

ORIENTAMENTI SU TEST, VERIFICHE O ESERCIZI CHE POSSONO PORTARE A MISURE DI SOSTEGNO ABE/GL/2014/ settembre 2014

ORIENTAMENTI SU TEST, VERIFICHE O ESERCIZI CHE POSSONO PORTARE A MISURE DI SOSTEGNO ABE/GL/2014/ settembre 2014 ABE/GL/2014/09 22 settembre 2014 Orientamenti sui tipi di test, verifiche o esercizi che possono portare a misure di sostegno ai sensi dell articolo 32, paragrafo 4, lettera d), punto iii), della direttiva

Dettagli

80 a Relazione annuale

80 a Relazione annuale BANCA DEI REGOLAMENTI INTERNAZIONALI 80 a Relazione annuale 1 o aprile 2009-31 marzo 2010 Basilea, 28 giugno 2010 Copie delle pubblicazioni sono disponibili presso: Banca dei Regolamenti Internazionali

Dettagli

BANKPEDIA. Abstract. Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione economica, finanziaria e fiscale dell Unione Europea,

BANKPEDIA. Abstract. Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione economica, finanziaria e fiscale dell Unione Europea, Il Dizionario Enciclopedico on-line di Banca, Borsa e Finanza * Meccanismo di vigilanza unico - MVU di Giovanni Aversa Voci Pubblicate Abstract Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione

Dettagli

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016 Una riforma amministrativa per le imprese In un epoca di rapidissimi cambiamenti che interessano la società,

Dettagli

Proposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Proposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA Bruxelles, 21.4.2017 JOIN(2017) 14 final 2017/0084 (NLE) Proposta congiunta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017 DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017 Documento di economia e finanza 2017, a norma dell articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni

Dettagli

FORMAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE. La cooperazione amministrativa in Europa

FORMAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE. La cooperazione amministrativa in Europa FORMAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE La cooperazione amministrativa in Europa Indice 1. Scenario di riferimento 2. Obiettivi didattici 3. I destinatari 4. Coordinamento scientifico 5. Programma di dettaglio

Dettagli

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi 2008-2010: cause e sostenibilità Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini presso la Commissione Programmazione

Dettagli

Patto di Stabilità e Fiscal Compact : stabilità e crescita? Prof. F.M. Mucciarelli

Patto di Stabilità e Fiscal Compact : stabilità e crescita? Prof. F.M. Mucciarelli Patto di Stabilità e Fiscal Compact : stabilità e crescita? Prof. F.M. Mucciarelli Il quadro normativo Patto stabilità e crescita comunitario Prima versione: 1997 e Trattato Maastricht Six pack 2011 Fiscal

Dettagli

Protocollo d intesa tra Regione Puglia

Protocollo d intesa tra Regione Puglia Protocollo d intesa tra Regione Puglia e Oirganizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL per il sostegno all economia, all occupazione ed alla qualità della vita dei cittadini pugliesi Il giorno 9 febbraio 2010,

Dettagli

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012 ASSOFOND GHISA II appuntamento 2011 Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012 Gianfranco Tosini Ufficio Studi Siderweb Castenedolo, 14 dicembre 2011 Rallenta la crescita dell economia mondiale

Dettagli

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. La recente crisi economica é un fenomeno senza precedenti per la nostra generazione. I

Dettagli

Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria

Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria L offerta di moneta: la Banca Centrale Tra i compiti principali della Banca centrale rientrano: emettere banconote e monete agire come banca delle banche

Dettagli

L ITALIA E LA VERA STORIA DEL

L ITALIA E LA VERA STORIA DEL 167 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com L ITALIA E LA VERA STORIA DEL FISCAL COMPACT. ALTRO CHE RENZI! 19 settembre 2016 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 I risultati ottenuti dall

Dettagli

Un continente in crisi? 26 Giugno 2006 Riccardo Faini

Un continente in crisi? 26 Giugno 2006 Riccardo Faini Un continente in crisi? 26 Giugno 2006 Riccardo Faini I dati dell Europa La performance di crescita La dinamica della produttività Il mercato del lavoro Un declino irreversibile? 1970 2000 % change World

Dettagli

CONFERENZA STAMPA. Napoli, 2 ottobre 2014 DICHIARAZIONE INTRODUTTIVA

CONFERENZA STAMPA. Napoli, 2 ottobre 2014 DICHIARAZIONE INTRODUTTIVA CONFERENZA STAMPA Napoli, 2 ottobre 2014 DICHIARAZIONE INTRODUTTIVA Signore, Signori, è con grande piacere che insieme al Vicepresidente Vi porgo il benvenuto alla conferenza stampa. Desidero ringraziare

Dettagli

EBA/GL/2015/ Orientamenti

EBA/GL/2015/ Orientamenti EBA/GL/2015/04 07.08.2015 Orientamenti sulle circostanze materiali che costituiscono una minaccia sostanziale per la stabilità finanziaria e sugli elementi relativi all efficacia dello strumento per la

Dettagli

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 4 ottobre 2005 (06.10) (OR. en) 12927/05 LIMITE JEUN 48 EDUC 138 SOC 364

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 4 ottobre 2005 (06.10) (OR. en) 12927/05 LIMITE JEUN 48 EDUC 138 SOC 364 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 4 ottobre 2005 (06.10) (OR. en) 12927/05 LIME JEUN 48 EDUC 138 SOC 364 NOTA della: Presidenza al: Gruppo "Gioventù" n. doc. prec.: 12470/05 JEUN 47 EDUC 134 SOC

Dettagli

Previsioni economiche di primavera della Commissione

Previsioni economiche di primavera della Commissione Previsioni economiche di primavera della Commissione 2005 2000 Nel 2004 l economia nell area dell euro e nell UE ha registrato una crescita robusta, rispettivamente del 2% e del 2,4%, sullo slancio della

Dettagli

I NUMERI DI RIFERIMENTO DEI CONFIDI ITALIANI

I NUMERI DI RIFERIMENTO DEI CONFIDI ITALIANI Conferenza stampa su iniziativa del Sen. Gianluca Rossi e di Assoconfidi 18 luglio 2017 FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE mpmi: LA RIFORMA DEL SISTEMA DEI CONFIDI Sintesi dei lavori Assoconfidi è l associazione

Dettagli

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 5 luglio 2017 (OR. en)

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 5 luglio 2017 (OR. en) Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 5 luglio 2017 (OR. en) 11009/17 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 29 giugno 2017 Destinatario: n. doc. Comm.: C(2017) 4393 final Oggetto: FISC 158 EF 156 ECOFIN

Dettagli

9227/16 egi/gez/s 1 DG B 3A - DG G 1A

9227/16 egi/gez/s 1 DG B 3A - DG G 1A Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 13 giugno 2016 (OR. en) 9227/16 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio ECOFIN 467 UEM 213 SOC 331 EMPL 227 COMPET 301 ENV 346 EDUC 202

Dettagli

8936/16 sp/cap/sp 1 DG D 1 A

8936/16 sp/cap/sp 1 DG D 1 A Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 13 maggio 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0020 (NLE) 8936/16 SCH-EVAL 82 SIRIS 82 COMIX 366 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 13 maggio 2016

Dettagli

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2013 della Svezia

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2013 della Svezia COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 29.5.2013 COM(2013) 377 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2013 della Svezia e che formula un parere del Consiglio

Dettagli

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2016 della Lettonia

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sul programma nazionale di riforma 2016 della Lettonia COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 18.5.2016 COM(2016) 334 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2016 della Lettonia e che formula un parere del Consiglio

Dettagli

Progetto. REGOLAMENTO (UE) n.../... DELLA COMMISSIONE

Progetto. REGOLAMENTO (UE) n.../... DELLA COMMISSIONE IT IT IT COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, C Progetto REGOLAMENTO (UE) n..../... DELLA COMMISSIONE del [ ] che modifica il regolamento (CE) n. 1702/2003 che stabilisce le regole di attuazione per la certificazione

Dettagli

Progetto Speciale Banche 2020

Progetto Speciale Banche 2020 Progetto Speciale Banche 2020 Il progetto Banche 2020 ed il ruolo delle banche italiane per la crescita La Strategia Europa 2020 e il nuovo quadro finanziario dell Unione Europea 2014 2020 Workshop formativi

Dettagli

Storia dell integrazione europea. Lezione 11 Dall Atto unico alla UE. Emilio Vedova, Senza titolo, 1960

Storia dell integrazione europea. Lezione 11 Dall Atto unico alla UE. Emilio Vedova, Senza titolo, 1960 Storia dell integrazione europea Lezione 11 Dall Atto unico alla UE Emilio Vedova, Senza titolo, 1960 Dopo la crisi Crisi petrolifere: incentiva comportamenti protezionistici che riducono il livello complessivo

Dettagli

Banca centrale della Repubblica di Estonia

Banca centrale della Repubblica di Estonia Banca centrale della Repubblica di Estonia La Eesti Pank è la Banca centrale della Repubblica di Estonia. Il suo compito fondamentale è quello di garantire la stabilità dei prezzi in Estonia. A questo

Dettagli

Introduzione alla macroeconomia

Introduzione alla macroeconomia Introduzione alla macroeconomia Rif: Capitolo I Blanchard, Amighini, Giavazzi - Il Mulino 2016 Che cos è la macroeconomia? 2 Che cos è la macroeconomia? 3 I policy-maker dormono oggi sonni migliori rispetto

Dettagli

Cristiane Scrivener. Criteri di adesione

Cristiane Scrivener. Criteri di adesione Cristiane Scrivener Criteri di adesione Riunendosi a Copenaghen, del 12 e 13 dicembre 1993, il Consiglio europeo riconobbe il diritto ad aderire all Unione europea (UE) dei paesi dell Europa centrale e

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 103, paragrafo 5,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 103, paragrafo 5, REGOLAMENTO (CE) N. 1466/97 DEL CONSIGLIO del 7 luglio 1997 per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche

Dettagli

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA E POLITICA MONETARIA: IL RUOLO

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA E POLITICA MONETARIA: IL RUOLO 437 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA E POLITICA MONETARIA: IL RUOLO DELLE BANCHE CENTRALI (2) 6 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta WSJ - analisi di

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA. LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA TOSCANA (di seguito denominato USR TOSCANA) e LIONS CLUB INTERNATIONAL DISTRETTO 108La TOSCANA (di seguito denominata L.C.108La) Rafforzare e

Dettagli

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 19 gennaio 2017 (OR. en)

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 19 gennaio 2017 (OR. en) Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 19 gennaio 2017 (OR. en) 5386/17 ENV 31 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Commissione europea Data: 17 gennaio 2017 Destinatario: n. doc. Comm.: D047857/02 Oggetto:

Dettagli

IL RATING DI LEGALITA

IL RATING DI LEGALITA GRUPPO BILANCIO SOCIALE IL RATING DI LEGALITA 24 novembre 2014 Silvia Cornaglia RATING DI LEGALITA - PREMESSE MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITA SOCIALE D IMPRESA: IL RATING DI LEGALITA TRA REALTA,

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 21.9.2016 COM(2016) 613 final 2016/0292 (NLE) Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla posizione da adottare a nome dell'unione europea in sede di sottocomitato

Dettagli

L economia politica si suddivide in due branche principali

L economia politica si suddivide in due branche principali L economia politica si suddivide in due branche principali Microeconomia: si occupa del comportamento dei singoli mercati e dei singoli operatori/soggetti economici. Macroeconomia: studia il funzionamento

Dettagli

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 marzo 2017 (OR. en)

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 marzo 2017 (OR. en) Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 marzo 2017 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2017/0028 (NLE) 7738/17 SCH-EVAL 95 ENFOPOL 154 COMIX 227 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 27 marzo 2017

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA BOZZA Doc. XVIII n. 151 RISOLUZIONE DELLA 3ª COMMISSIONE PERMANENTE (Affari esteri, emigrazione) (Relatore AMORUSO) approvata nella seduta del 28 settembre 2016

Dettagli

PATTO DI STABILITA E CRESCITA

PATTO DI STABILITA E CRESCITA Lezione 11 PATTO DI STABILITA E CRESCITA IL TRATTATO DI MAASTRICHT Dal 1 gennaio 1999, 11 paesi europei, fra cui l Italia, hanno avviato l Unione Economica e Monetaria (UM) Non hanno aderito UK, Danimarca,

Dettagli

NOTIZIE DALL'EUROPA CUP Newsletter - Novembre 2015

NOTIZIE DALL'EUROPA CUP Newsletter - Novembre 2015 NOTIZIE DALL'EUROPA CUP Newsletter - Novembre 2015 NOTIZIE DALL'EUROPA P R O F E S S I O N I D A S O S T E N E R E P E R F A V O R I R E L A C R E S C I T A Il Comitato Economico e Sociale Europeo ha approvato

Dettagli

EURO ed EUROSCETTICISMO. Bologna, 3 maggio 2016 Sala Poggioli Regione Emilia-Romagna

EURO ed EUROSCETTICISMO. Bologna, 3 maggio 2016 Sala Poggioli Regione Emilia-Romagna EURO ed EUROSCETTICISMO Bologna, 3 maggio 2016 Sala Poggioli Regione Emilia-Romagna L euro come simbolo dell integrazione europea Che cos è l euro? Quali sono le tappe che hanno portato all introduzione

Dettagli

RiskoutlookCONSOB, 5:

RiskoutlookCONSOB, 5: Marcello Messori (LUISS) RiskoutlookCONSOB, 5: commento Roma, 23 gennaio 2013 Struttura commento Analisi accurata e ricca di informazione non commento generale ma esame di tre punti: 1. Origine della divaricazione

Dettagli

LA CRISI DELLA CRESCITA ECONOMICA

LA CRISI DELLA CRESCITA ECONOMICA 623 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com LA CRISI DELLA CRESCITA ECONOMICA ANSA Anticipo delle previsioni del World Economic Outlook di ottobre 2013 26 settembre 2013 a cura di Renato

Dettagli

I mercati immobiliari e il mercato del credito in Italia. Valerio Vacca Servizio Stabilità Finanziaria Banca d Italia

I mercati immobiliari e il mercato del credito in Italia. Valerio Vacca Servizio Stabilità Finanziaria Banca d Italia I mercati immobiliari e il mercato del credito in Italia Valerio Vacca Servizio Stabilità Finanziaria Banca d Italia INDICE o o o La situazione attuale Attività delle costruzioni e sistema finanziario

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti

Dettagli

Dall IPP alla SCP. Proposte per una strategia nazionale

Dall IPP alla SCP. Proposte per una strategia nazionale Dall IPP alla SCP. Proposte per una strategia nazionale Salvaguardia Ambientale 1 Dalla IPP alla SCP La direzione Salvaguardia ambientale del MATTM segue dall inizio le attività relative alla Politica

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTA' DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA in ECONOMIA E COMMERCIO TESI DI LAUREA in POLITICA ECONOMICA IL DEBITO PUBBLICO: CRISI FINANZIARIA DEGLI STATI SOVRANI Relatore Candidato

Dettagli

PILASTRI DELLA POLITICA

PILASTRI DELLA POLITICA PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce

Dettagli

Scheda n. 1 PERCHÉ L UE HA BISOGNO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI?

Scheda n. 1 PERCHÉ L UE HA BISOGNO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI? Scheda n. 1 PERCHÉ L UE HA BISOGNO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI? Dalla crisi economica e finanziaria mondiale l UE ha risentito di bassi livelli di investimento. È necessario un impegno collettivo e coordinato

Dettagli

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 agosto 2016 (OR. en)

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 agosto 2016 (OR. en) Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 agosto 2016 (OR. en) 11553/16 ECOFIN 743 UEM 283 ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: DECISIONE DEL CONSIGLIO che intima al Portogallo di adottare le

Dettagli

IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA

IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA IL PIANO JUNCKER A DUE ANNI DALLA NASCITA Antonia CARPARELLI, Consigliere Economico, 1 Rappresentanza #InvestEU della Commissione Europea in Italia #InvestEU Struttura della presentazione: 1. Cos'è il

Dettagli

INFORMATIVA URGENTE SUGLI INTERVENTI IN MATERIA DI REVISIONE DELLA SPESA PUBBLICA ALLA LUCE DEGLI ATTUALI VINCOLI DI BILANCIO

INFORMATIVA URGENTE SUGLI INTERVENTI IN MATERIA DI REVISIONE DELLA SPESA PUBBLICA ALLA LUCE DEGLI ATTUALI VINCOLI DI BILANCIO INFORMATIVA URGENTE SUGLI INTERVENTI IN MATERIA DI REVISIONE DELLA SPESA PUBBLICA ALLA LUCE DEGLI ATTUALI VINCOLI DI BILANCIO alla Camera dei Deputati del Ministro dell economia e delle finanze Pier Carlo

Dettagli

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 92 MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il semestre

Dettagli

L economia della Valle d Aosta

L economia della Valle d Aosta L economia della Valle d Aosta L economia della Valle d Aosta è in graduale recupero L economia della Valle d Aosta è in graduale recupero Il miglioramento però ha interessato solo parte dell economia

Dettagli

Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO

Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 11.4.2016 COM(2016) 208 final 2016/0111 (NLE) Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO che modifica il regolamento (UE) n. 1370/2013, recante misure per la fissazione di determinati

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013

Dettagli

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. sull emissione di monete in euro

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. sull emissione di monete in euro COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 25.5.2011 COM(2011) 295 definitivo 2011/0131 (COD) C7-0140/11 Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sull emissione di monete in euro 2011/0131 (COD)

Dettagli

83 a Relazione annuale. 1 aprile marzo 2013

83 a Relazione annuale. 1 aprile marzo 2013 83 a Relazione annuale 1 aprile 2012 31 marzo 2013 Basilea, 23 giugno 2013 Disponibile sul sito internet della BRI (www.bis.org). Pubblicata anche in francese, inglese, spagnolo e tedesco. Banca dei Regolamenti

Dettagli

In Comune con l Europa L importanza della dimensione territoriale nelle politiche di coesione comunitarie FORUM PA, Roma 20 maggio 2010

In Comune con l Europa L importanza della dimensione territoriale nelle politiche di coesione comunitarie FORUM PA, Roma 20 maggio 2010 Ministero dello Sviluppo Economico In Comune con l Europa L importanza della dimensione territoriale nelle politiche di coesione comunitarie FORUM PA, Roma 20 maggio 2010 Il sostegno alla politica di coesione

Dettagli

L osservatorio economico

L osservatorio economico L osservatorio economico Testi e tabelle estratti dai rapporti sull economia della Fondazione Istituto di ricerca dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili a cura di Tommaso Di Nardo Analisi

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE

INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE Situazione Secondo Semestre 2014 Previsioni Primo Semestre 2015 Rimini, marzo 2015 UNINDUSTRIA RIMINI Ufficio Economico 1 PREMESSA L Indagine Congiunturale sulla situazione

Dettagli

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi Negli ultimi ventuno anni in Italia il rapporto tra debito pubblico e PIL è cresciuto di 15,7 punti, d a 116,9 a fine

Dettagli

PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016

PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016 PIANO DI VALUTAZIONE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA 2014-2020 Proposta per l'approvazione del Comitato di Sorveglianza, 28 gennaio 2016 La valutazione: le novità della programmazione 20014-20 Il regolamento

Dettagli

RACCOMANDAZIONE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA

RACCOMANDAZIONE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA C 120/2 IT Gazzetta ufficiale dell'unione europea 13.4.2017 RACCOMANDAZIONE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 4 aprile 2017 relativa a specifiche comuni per l esercizio di talune opzioni e discrezionalità

Dettagli

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi

L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi Negli ultimi ventuno anni in Italia il rapporto tra debito pubblico e PIL è cresciuto di 15,7 punti, da 116,9 a fine 1995

Dettagli

Relazione Annuale sul Sintesi Prefazione del Presidente

Relazione Annuale sul Sintesi Prefazione del Presidente Relazione Annuale sul 2011 Sintesi Prefazione del Presidente Sintesi La relazione annuale del 2011 dell Autorità bancaria europea (EBA) fornisce un resoconto delle attività e dei risultati dell Autorità

Dettagli

NOTIZIE DALL'EUROPA CUP Newsletter - Settembre 2016

NOTIZIE DALL'EUROPA CUP Newsletter - Settembre 2016 NOTIZIE DALL'EUROPA CUP Newsletter - Settembre 2016 NOTIZIE DALL'EUROPA U N N U O V A S T R A T E G I A I N D U S T R I A L E P E R L E R A D I G I T A L E Per beneficiare delle opportunità offerte dalla

Dettagli

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Università Kore Enna, aprile - maggio 2016 Le funzioni della Banca d Italia Enna, 18 aprile 2016 Chi siamo? La Banca d Italia è

Dettagli

Rapporto annuale 2015

Rapporto annuale 2015 Rapporto annuale 2015 Indice Prefazione 2 Sintesi 3 Indice 1 Prefazione Mario Draghi, Presidente del Comitato europeo per il rischio sistemico Nel corso del 2015 il Comitato europeo per il rischio sistemico

Dettagli

ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013

ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 55 ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013 Sintesi critica del dossier dell OCSE 2 maggio 2013 EXECUTIVE SUMMARY

Dettagli

DOCCIA FREDDA SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA

DOCCIA FREDDA SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA 442 DOCCIA FREDDA SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA Istat: Le prospettive per l economia italiana nel 2013-2014 4 novembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà

Dettagli

DECISIONI. visto il trattato sull'unione europea, in particolare l'articolo 42, paragrafo 4, e l'articolo 43, paragrafo 2,

DECISIONI. visto il trattato sull'unione europea, in particolare l'articolo 42, paragrafo 4, e l'articolo 43, paragrafo 2, 9.6.2017 IT L 146/133 DECISIONI DECISIONE (UE) 2017/971 DEL CONSIGLIO dell'8 giugno 2017 che stabilisce le modalità di pianificazione e condotta concernenti le missioni militari senza compiti esecutivi

Dettagli

L assetto istituzionale dell Unione Europea. a cura di Monica Montella - Franco Mostacci -

L assetto istituzionale dell Unione Europea. a cura di Monica Montella - Franco Mostacci - L assetto istituzionale dell Unione Europea a cura di Monica Montella - montella.monica@gmail.com Franco Mostacci - frankoball@hotmail.com Indice 1) Il quadro legislativo dell Unione europea 2) Gli organi

Dettagli

Diploma in Management pubblico europeo e politiche economiche

Diploma in Management pubblico europeo e politiche economiche Diploma in Management pubblico europeo e politiche economiche 17 Maggio 4 Novembre 2016 2 Indice 1. Scenario di riferimento 2. Obiettivi 3. Destinatari 4. Linee di azione e programma 5. Coordinamento scientifico

Dettagli

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 settembre 2016 (OR. en)

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 settembre 2016 (OR. en) Conseil UE Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 settembre 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0184 (NLE) 12256/16 LIMITE ATTI LEGISLATIVI ED ALTRI STRUMENTI Oggetto: PUBLIC CLIMA 111

Dettagli

2010/06 Struttura della Gazzetta ufficiale - Adeguamento in seguito all'entrata in vigore del trattato di Lisbona Gazzetta ufficiale serie L

2010/06 Struttura della Gazzetta ufficiale - Adeguamento in seguito all'entrata in vigore del trattato di Lisbona Gazzetta ufficiale serie L 200/06 Struttura della Gazzetta ufficiale - Adeguamento in seguito all'entrata in vigore del trattato di Lisbona Gazzetta ufficiale serie L L I Atti legislativi a) Regolamenti b) Direttive c) Decisioni

Dettagli

(The OECD Interim Economic Outlook 1 )

(The OECD Interim Economic Outlook 1 ) LA POLITICA DELLA BCE RIDUCE IL RAPPORTO DEFICIT/PIL DEI PAESI PIÙ INDEBITATI (OLTRE IL 2% PER L'ITALIA IN TRE ANNI) MA DA SOLA NON BASTA PER USCIRE DALLA CRISI (The OECD Interim Economic Outlook 1 ) Giovanni

Dettagli

(Atti legislativi) REGOLAMENTI

(Atti legislativi) REGOLAMENTI 27.5.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 140/1 I (Atti legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO (UE) N. 472/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 21 maggio 2013 sul rafforzamento della

Dettagli

Proposta di PARERE DEL CONSIGLIO. sul programma di partenariato economico della Francia

Proposta di PARERE DEL CONSIGLIO. sul programma di partenariato economico della Francia COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 15.11.2013 COM(2013) 904 final 2013/0394 (NLE) Proposta di PARERE DEL CONSIGLIO sul programma di partenariato economico della Francia IT IT 2013/0394 (NLE) Proposta di PARERE

Dettagli