ALPI LIGURI Sentiero degli Alpini Monte Toraggio Balconi di Marta

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1 CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di PARABIAGO Via De Amicis 3 - c/o Centro Giovanile Telefono: aprile 2017 ALPI LIGURI Sentiero degli Alpini Monte Toraggio Balconi di Marta COLLE MELOSA - PIGNA (IM) RITROVO PARTECIPANTI PARTENZA ORE 6.00 P.za Mercato Parabiago (Via Ugo Foscolo) Con auto proprie DIRETTORI Masini Stefano cell.335/ Ceriani Lucio cell.333/ CARATTERISTICHE DEL TREKKING : Un percorso molto vario ed interessante, una delle più belle escursioni sulle Alpi Liguri che taglia i dirupati versanti italiani dei monti Pietravecchia e Toraggio. In parte scavato nella viva roccia, l'itinerario è posto a ridosso delle montagne che fanno da spartiacque tra l'italia e la Francia. Non a caso, in questa zona, sono ancora presenti resti e fortificazioni di opere militari, costruite a scopo difensivo a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale. Il paesaggio è molto suggestivo in quanto segna anche una linea di confine tra la costa e il paesaggio alpino; questa collocazione ha contribuito a sviluppare un particolare tipo di flora difficilmente trovabile altrove. Proseguendo per la strada militare del Colle della Melosa è possibile raggiungere la Cima di Marta (m. 2138) e da qui il balcone di Marta, dove all'interno si trova un vero e proprio bunker.

2 Località di Partenza Durata Complessiva Difficoltà Complessiva Attrezzatura Personale Dislivello Località di arrivo Colle Melosa m gg (2 notti) E-EE Da escursionismo 1 gg 900mt 2 gg 600mt Colle Melosa m DESCRIZIONE ITINERARIO Accesso stradale: Da Parabiago ci muoviamo in direzione di Milano, imbocchiamo l autostrada A7 quindi seguiamo la A26 e successivamente la A10 del Fiori in direzione Ventimiglia. Una volta usciti dall autostrada al casello di Arma di Taggia seguiamo la SP548 per Molini di Triora. Appena prima di entrare in paese svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Colle Melosa, quindi risaliamo la Val Nervia fino a Colla Langan e successivamente svoltiamo a destra arrivando a Colle Melosa (mt. 1541). Lasciamo l'auto nel piazzale sottostante al rifugio F. Allavena della sezione CAI di Bordighera, nostro punto d'appoggio di questi giorni. Km ore 4.00 circa. ATTENZIONE: IL RIFUGIO SI RAGGIUNGE COMODAMENTE IN AUTOMOBILE

3 Escursione Primo giorno: sabato Trasferimento da Parabiago al Colle Melosa, visita al Monte Toraggio e Sentiero degli alpini Disl. Circa 900 mt. diff. EE tempo di perc ore Probabilmente può essere definito uno degli itinerari più spettacolari delle Alpi Liguri e certamente uno dei migliori della Liguria. L anello si sviluppa attorno alle tormentate pareti calcaree del Monte Pietravecchia e del Monte Toraggio, in un'atmosfera che ricorda molto le Dolomiti. Itinerario: Dal Rifugio si segue la sterrata che conduce al Monte Grai. Dopo circa 20 min. si incontra la Fontana Itala e si abbandona la sterrata per proseguire su un esile sentiero di roccette. Dopo altri 15 min. si arriva ad un bivio: si trascura la deviazione a destra che sale verso il Monte Pietravecchia e si procede a sinistra per la deviazione verso la Gola dell'incisa, su un sentiero che si inoltra nel bosco in falsopiano, per circa 15 min. Ci si ritrova quindi in un ambiente brullo, con strapiombo sulla nostra sinistra e le pareti Sud-Est del Pietravecchia alla nostra destra. Qui inizia il vero e proprio sentiero degli alpini. Dopo 10 min. di moderata salita si arriva ad una fontana scavata nella parete e dopo altri 10 min. la strada inizia a scendere con qualche tornante, fino ad arrivare in breve al punto più spettacolare del sentiero, ovvero la parte scavata nella roccia con forte esposizione a sinistra ma comunque attrezzata con cavi metallici. Da qui in poi si procede moderatamente in salita con qualche tratto un po' esposto fino ad arrivare in circa 35 min. alla Gola dell'incisa. A questo punto iniziano una serie di tornanti che portano in circa 20 min. al Passo dell'incisa (mt. 1685). A causa delle recenti frane che hanno reso inagibile parte del sentiero in territorio italiano, si opta per attraversare il versante francese (Alta Via). Si segue il sentiero che procede per gran parte immerso all'interno di un bellissimo bosco di larici. Dopo circa 30 min. di costante salita finisce il bosco e si giunge al Passo di Fonte Dragurina (mt. 1810). Qui si svolta a sinistra e si sale sul pendio che porta alla cima seguendo l Alta Via, dapprima con qualche tornante su terra ed erba, per poi arrivare alla parete rocciosa dove, in alcuni punti, è necessario aiutarsi con le mani. In circa 20 min. dal Passo si arriva in vetta al Monte Toraggio (mt. 1973) con la Croce e il libro di vetta. Dopo una meritata sosta, torniamo al Passo di Fonte Dragurina e, ripercorrendo l'alta Via, si ritorna in 30 min. al Passo dell'incisa. Si continua quindi sempre sull'alta Via in versante francese, su un tratto in salita leggermente ripido e privo di vegetazione, fino ad una decisa svolta a destra dopo circa 20 min. (bosco di larici). Con costante ma mai ripida salita nel bosco si giunge al Passo della Valletta (mt. 1918) in altri 45 min. Qui, volendo, troviamo a destra una carrozzabile nel bosco che in 20 min. arriva alla cima del Monte Pietravecchia (mt. 2038) diversamente si procede per un tratto ancora sull'alta Via, per poi abbandonarla e continuare in discesa su un pendio erboso piuttosto ripido e poi all'interno del bosco. Usciti dal bosco ci si ricollega alla sterrata dell'andata nei pressi del Rifugio Allavena che si raggiunge in circa 40 min. dal Passo della Valletta.

4 Secondo giorno: domenica Complesso fortificato del balcone di Marta Disl. 600 mt. diff. E tempo di perc. 5 ore + visita bunker Il Balcone di Marta è un costone roccioso che si protende dalla Cima di Marta verso la parte meridionale di quest ultima. Tra il Balcone di Marta e la sottostante altura (Castello di Marta) è stato scavato, nei primi anni della Seconda Guerra Mondiale, il più vasto complesso fortificato in caverna del Vallo Alpino Occidentale, costituito da tre opere sotterranee collegate tra loro. Itinerario: Da Colle Melosa imboccare la mulattiera che parte in corrispondenza della prima curva sulla strada sterrata e che si ricongiunge a quest'ultima poco prima del Rifugio Monte Grai. Superato il rifugio proseguire sulla strada che diventa piuttosto pianeggiante fino ad incontrare un bivio, in corrispondenza del quale si trova il confine italo-francese. Imboccare quindi la diramazione di sinistra (territorio francese) e proseguire sullo sterrato che a tratti diventa molto accidentato fino ai ruderi dei Baraccamenti di Marta La visita interna del bunker, nonostante sia stata spogliata di tutto il materiale trasportabile, risulta alquanto interessante. Vista la notevole estensione dei locali sotterranei (la visita completa richiede almeno un'ora e mezza), si consiglia di non avventurarsi all'interno da soli e di munirsi di lampade e batterie di riserva. A causa della presenza di correnti d'aria relativamente forti, si consiglia inoltre di coprirsi adeguatamente. Le condizioni di conservazione dei locali sono generalmente buone: fanno eccezione l'ingresso Artiglieria, la prima casamatta della Batteria del Barcone, dalla quale sono state asportate le travi metalliche del soffitto, e infine le camerate dei due centri di resistenza, nelle quali è stato parzialmente staccato il rivestimento anti umidità. Prestare attenzione lungo le ripide rampe di scale che scendono ai piani sottorranei (complessivamente 326 scalini!), in cui il cammino può essere reso insicuro data la presenza di umidità e di alcuni tombini privi di copertura. Il ritorno all'esterno passando dall'ingresso Attivo del Centro 35, è assolutamente da evitare in caso di non perfetta visibilità e fortemente sconsigliato sia per la mancanza del sentiero sia per la difficoltà del percorso. È altamente consigliabile ripercorrere l'itinerario interno di andata.

5 MAPPE DEL PERCORSO Sentiero degli Alpini Planimetria del complesso in caverna del Balcone di Marta La descrizione dettagliata e la planimetria interattiva sono disponibili al seguente link:

6 Terzo giorno: lunedì Ritorno verso Parabiago Siamo arrivati all ultima giornata del nostro trekking. Dopo colazione, giornata a disposizione da decidere al momento a seconda delle condizioni meteo: se il tempo lo permette possiamo regalarci una giornata in spiaggia oppure si possono visitare i principali luoghi della provincia (Pigna, Sanremo). Rientro verso Parabiago entro sera. Le camere in rifugio devono essere lasciate libere al mattino Si ricorda che il suddetto programma potrà subire modifiche e/o anche importanti cambiamenti a causa, per esempio, delle condizioni meteo del momento e comunque a insindacabile giudizio e decisione dei coordinatori. Costi e altre informazioni Quota di partecipazione gita Soci CAI 3,00 - Per i non soci è obbligatoria l assicurazione ( 30,00). Costo previsto per n 2 mezze pensioni (pernotto + colazione + cena) in rifugio 80,00 circa (quota soci) Bevande ai pasti escluse, possibilità di doccia a pagamento ( 2,00) Non sono inclusi il costo del viaggio in auto e quanto non meglio specificato Si ricorda che in rifugio è obbligatorio l utilizzo del sacco lenzuolo Cartografia Edizioni Multigraphic Alpi Marittime e Liguri, fogli :25000 ISCRIZIONI IN SEDE OPPURE CONTATTANDO IL DIRETTORE GITA. ALL ATTO DI ISCRIZIONE VERSAMENTO DELL ACCONTO DI 20,00 (NON RIMBORSABILE) SI ACCETTANO ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL 11/04 (successivamente verranno accettate prenotazioni salvo disponibilità) PARTECIPAZIONE MINORENNI: esclusivamente accompagnati da genitori o maggiorenni con delega Con l iscrizione si accettano i regolamenti CAI sezione di Parabiago esposti in sede Dove non meglio specificato, come attrezzatura personale s intende: Da trekking: scarponi da trekking (no scarpe da tennis), zaino, pile, giacca leggera impermeabile (o mantella), bastoncini (consigliati), cappello, occhiali da sole, indumenti di ricambio, asciugamano, igiene personale, scarpe o sandali di ricambio per rifugio, torcia frontale, kit pronto soccorso, sacco lenzuolo obbligatorio. L'escursionismo è un'attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata prudenza e cognizione di causa. I percorsi di queste relazioni sono stati da noi sperimentati "di prima mano" e descritti con la maggior precisione possibile, ma questo non può in alcun modo sostituire la vostra valutazione e responsabilità personale.