MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI TRANSIZIONE DELLA REGIONE VENETO

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1 MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI TRANSIZIONE DELLA REGIONE VENETO ANALISI DEI DATI OSSERVATI NELL ANNO 2011 Area Tecnico Scientifica Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari Dipartimento Regionale Laboratori Servizio Laboratori Provinciale di Rovigo e di Venezia Dipartimenti Provinciali ARPAV di Rovigo e di Venezia Febbraio,

2 ARPAV Direttore Generale Carlo Emanuele Pepe Direttore Area Tecnico Scientifica Paolo Rocca Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari Paolo Parati A cura di: Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari Manuela Benzoni, Luigi Berti, Daniele Bon, Alessandra Girolimetto Esecuzione prelievi: Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari Dipartimento Provinciale ARPAV di Rovigo Dipartimento Provinciale ARPAV di Venezia Esecuzioni analisi e gestione dati LIMS: Dipartimento Regionale laboratori Servizio Laboratorio di Rovigo e Servizio Laboratorio di Venezia 2

3 INDICE 1. PREMESSA 4 2. LA RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI TRANSIZIONE DEL VENETO LE LAGUNE OGGETTO DI MONITORAGGIO LA RETE DI STAZIONI GESTIONE DEL MONITORAGGIO ACQUE SUPERFICIALI stato ecologico FITOPLANCTON ELEMENTI DI QUALITA FISICO-CHIMICA ACQUE SUPERFICIALI stato chimico MATRICE ACQUA MATRICE SEDIMENTO ACQUE A SPECIFICA DESTINAZIONE acque destinate alla vita dei molluschi PARAMETRI E FREQUENZE CAMPIONAMENTO ED ANALISI GESTIONE DEI DATI ANALISI DEI RISULTATI STATO ECOLOGICO PARAMETRI FISICO CHIMICI E NUTRIENTI DISCIOLTI IN ACQUA TEMPERATURA SALINITA OSSIGENO DISCIOLTO ph TRASPARENZA NUTRIENTI DISCIOLTI EQB FITOPLANCTON FITOPLANCTON CLOROFILLA a ALGHE POTENZIALMENTE TOSSICHE ANALISI DEI RISULTATI STATO CHIMICO ACQUA SEDIMENTO ACQUE DESTINATE ALLA VITA DEI MOLLUSCHI ALTRI RILEVAMENTI CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE BIBLIOGRAFIA 47 ALLEGATO 1 EQB Fitoplancton: lista specie 49 3

4 1. PREMESSA Il presente documento, redatto dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari di ARPAV, illustra i risultati del programma di monitoraggio effettuato nel corso dell anno 2011 sugli ambienti di transizione di competenza della Regione Veneto in applicazione del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Con il D.Lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale, che abroga il D.Lgs. 152/99, lo Stato italiano ha recepito la Direttiva Quadro in materia di Acque, Direttiva 2000/60/CE. Tale nuovo impianto normativo ha introdotto nel monitoraggio ambientale elementi finalizzati alla classificazione dello stato ecologico e dello stato chimico delle acque di transizione, oltre a definire i criteri per la delimitazione degli ambienti di transizione (lagune e stagni costieri, foci fluviali). Per i corpi idrici superficiali lo stato ambientale deve essere definito sulla base del grado di scostamento rispetto alle condizioni di un corpo idrico di riferimento avente caratteristiche, biologiche, idromorfologiche e fisico-chimiche, tipiche di un corpo idrico immune da impatti antropici. A seconda dell entità dello scostamento dalle condizioni ottimali viene attribuito uno stato di qualità che può essere elevato (high), buono (good), sufficiente (moderate), scadente (poor) oppure pessimo (bad). Al fine di fornire indicazioni specifiche per la trattazione di alcune tematiche (tipologia del corpo idrico, condizioni di riferimento, reti di monitoraggio, sistema di classificazione) sono stati pertanto emanati tre decreti ministeriali attuativi del D.Lgs. 152/06: - il D.M. 131/2008 recante i criteri tecnici per la caratterizzazione e tipizzazione dei corpi idrici; - il D.M. 56/2009 relativo alle procedure per il monitoraggio e l identificazione delle condizioni di riferimento per i corpi idrici; - il D.M. 260/2010 riguardante le modalità di classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali. Quest ultimo ha, di fatto, introdotto un approccio innovativo nella valutazione dello stato di qualità dei corpi idrici, integrando sia aspetti chimici sia biologici. Lo stato ecologico viene valutato attraverso lo studio degli elementi biologici (composizione e abbondanza), supportati da quelli idromorfologici, chimici e chimico-fisici. Altra modifica introdotta riguarda le modalità di progettazione del monitoraggio. Sono previste, infatti, tre diverse tipologie di monitoraggio: sorveglianza, operativo, indagine, definite in funzione dello stato di rischio, basato sulla valutazione della capacità di un corpo idrico di raggiungere, o meno, gli obiettivi di qualità ambientale previsti per il 2015, cioè il raggiungimento/mantenimento dello stato ambientale buono o il mantenimento, laddove già esistente, dello stato elevato. In particolare, la classificazione dello stato ecologico delle acque di transizione è definita sulla base del monitoraggio dei seguenti elementi di qualità biologica (EQB): fitoplancton, macroalghe e fanerogame, macroinvertebrati bentonici, pesci. Accanto al monitoraggio degli elementi di qualità biologica, è stato quindi introdotto il monitoraggio di parametri fisico-chimici e idromorfologici, rispettivamente nella matrice acqua e nella matrice sedimento. Tali parametri sono considerati dalla direttiva come elementi a supporto degli 4

5 elementi di qualità biologica e sono utilizzati per una migliore interpretazione dei dati derivanti dal monitoraggio degli elementi di qualità biologica (EQB), al fine di garantire la corretta classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici e indirizzare gli interventi gestionali. La classificazione dello stato chimico degli ambienti di transizione viene effettuata sulla base del monitoraggio delle sostanze prioritarie e pericolose-prioritarie nella matrice acqua; viene comunque analizzata anche la matrice sedimento per quei parametri che hanno presentato concentrazioni superiori ai limiti previsti dal D.M. 56/2009 integrando le indagini con saggi ecotossicologici, finalizzati ad evidenziare eventuali effetti ecotossicologici a breve e a lungo termine. I corpi idrici delle acque di transizione della Regione Veneto sono stati individuati come a rischio di non raggiungere l obiettivo di qualità buono nel 2015, di conseguenza il raggiungimento di tale obiettivo viene posticipato al Il monitoraggio per la definizione dello stato chimico e dello stato ecologico viene realizzato da ARPAV nelle lagune di Caorle e Baseleghe e nelle lagune di Caleri, Marinetta, Vallona, Barbamarco, Canarin e Scardovari; il relativo programma di monitoraggio integra la rete istituita per il controllo dello stato di qualità dei corpi idrici con la rete finalizzata al controllo dei requisiti di qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi, come indicato dall articolo 87 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Tale articolo prevede che, per le acque salmastre sede di banchi e popolazioni naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi, siano effettuati dei monitoraggi periodici al fine di verificare i requisiti di qualità di cui alla tabella 1/C dell allegato II alla parte terza del Decreto. Per quanto riguarda la Laguna di Venezia, il presente rapporto tratta esclusivamente i risultati di quest ultima tipologia di indagine (conformità alla vita dei molluschi). Per la definizione dello stato ecologico dei corpi idrici della laguna di Venezia è stato attivato,,per gli anni , uno specifico Piano di Monitoraggio Operativo, in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e CORILA (Consorzio per la Gestione del Centro di Coordinamento delle Attività di Ricerca Inerenti il Sistema Lagunare di Venezia), mentre il monitoraggio chimico viene condotto dal Magistrato alle Acque di Venezia. I risultati del monitoraggio ecologico e chimico saranno presentati, non appena disponibili, in uno specifico rapporto scientifico. 5

6 2. LA RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI TRANSIZIONE DEL VENETO Nell anno 2009 ha preso il via il programma di monitoraggio operativo che, secondo il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., deve essere applicato a tutti i corpi idrici a rischio di non raggiungere lo stato buono entro il I corpi idrici non a rischio e probabilmente a rischio di non raggiungere il buono stato ecologico entro il 2015 sono sottoposti al monitoraggio di sorveglianza, da effettuare per 1 anno ogni 6 anni, che prevede la misura di tutti gli elementi di qualità biologica, idromorfologica e fisico-chimica. Il monitoraggio operativo relativo alle indagini per la definizione dello stato ecologico prevede la limitazione e l indirizzo dell indagine ai parametri biologici più sensibili alle specifiche pressioni a cui il corpo idrico è soggetto. Un analisi corretta ed approfondita delle pressioni che insistono sul corpo idrico e un adeguata conoscenza della relazione tra pressione e stato per i vari elementi di qualità biologica (Figura 1), sono alla base della programmazione del monitoraggio operativo. Figura 1 - Analisi delle relazioni qualitative fra sorgenti di pressione ed elementi di qualità biologica nei corpi idrici di transizione (Note: casella vuota= relazione assente, casella contrassegnata da X =relazione possibile, casella contrassegnata da XX =relazione probabile)(da ISPRA - Protocolli per il campionamento e la determinazione degli elementi di qualità biologica e fisico-chimica nell ambito dei programmi di monitoraggio ex 2000/60/CE delle acque di transizione. Dicembre 2008). Tenuto conto delle molteplici pressioni che insistono sui corpi idrici lagunari veneti, si è deciso di monitorare, per il triennio di riferimento (giugno 2009-giugno 2012) tutti gli elementi di qualità biologica ad eccezione dell EQB Fauna ittica. Considerando che l EQB Macrofite è già stato monitorato nel 2010 e l EQB Macroinvertebrati bentonici varrà analizzato nel 2012, nel corso dell anno 2011 è stato monitorato il solo elemento di qualità biologica Fitoplancton. 6

7 2.1 LE LAGUNE OGGETTO DI MONITORAGGIO A partire dal 2008, ARPAV ha proceduto con la prima applicazione sperimentale del monitoraggio delle acque di transizione del Veneto ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (qualità ambientale), definendo i seguenti ambiti: Laguna di Caorle Laguna di Baseleghe Lagune del Po di Levante (Caleri, Marinetta, Vallona) Lagune del Delta del Po (Barbamarco, Canarin, Scardovari). Le attività di monitoraggio per la valutazione di conformità delle acque di transizione alla vita dei molluschi (D.Lgs. 152/1999 e 152/2006) invece prende avvio a partire dal 2002 per tutti i corpi idrici lagunari identificati, quindi sia per i sopra citati sia per la Laguna di Venezia. 2.2 LA RETE DI STAZIONI La Rete Regionale di Monitoraggio delle Acque di Transizione per l anno 2011 risulta complessivamente costituita da 37 punti di campionamento, suddivisi tra Laguna di Caorle Baseleghe (3), Laguna di Venezia (15) e lagune del Delta del Po (19). Sono inoltre previste, analogamente a quanto effettuato nel 2010, stazioni di monitoraggio aggiuntive per il controllo dei parametri chimico-fisici dell acqua. Si tratta di 3 stazioni a Caorle, 3 a Baseleghe e 35 nel Delta del Po, e consistono in indagini delle caratteristiche fisico chimiche delle acque mediante sonda multiparametrica CTD e dei parametri meteo marini mediante strumentazione portatile e/o osservazioni in campo. Inoltre, si evidenzia che, in questi ultimi anni, alcune lagune del Provincia di Rovigo sono monitorate anche in continuo mediante 5 boe, posizionate nelle lagune di Caleri (1), Vallona (1), Canarin (1) e Scardovari (2), in base ad un accordo di programma tra ARPAV, Provincia di Rovigo, Consorzio di bonifica Delta Po e ULSS di Adria. Si riportano nelle Tabelle 1-2 e nelle Figure 2-5 la localizzazione delle stazioni, con specificato il codice di ciascuna e le diverse matrici analizzate. Le stazioni sono identificate mediante un codice a 3 cifre. Le prime due costituiscono un numero d ordine progressivo, mentre la terza (i.e. l ultima) individua la matrice campionata: 0 acqua; 1 molluschi da banchi naturali; 2 sedimento (e benthos); 3 - macroalghe. 7

8 Laguna di Caorle (distretto Alpi Orientali) Tabella 1 Rete di stazioni di campionamento Codice Nazionale Localizzazione Matrice 370 Canale Nicesolo a circa 2500m prima della Foce del Nicesolo Acqua 380 Acqua Canale Nicesolo a circa 700m prima della Foce del Nicesolo 382 Sedimento Laguna di Baseleghe (distretto Alpi Orientali) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 390 Acqua 391 loc. Bibione - Canale dei Lovi c/o porto Baseleghe circa m prima della foce Molluschi 392 Sedimento Laguna di Caleri (distretto Alpi Orientali) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 210 Acqua 211 Laguna Caleri 1 Molluschi 212 Sedimento 220 Acqua Laguna Caleri 2 sud 221 Molluschi 692 Laguna Caleri 3 Sedimento 400 Acqua 402 Laguna Caleri Nord Sedimento Laguna di Caleri-Marinetta (distretto Alpi Orientali) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 230 Acqua 231 Laguna Marinetta 1 Molluschi 232 Sedimento 410 Laguna Marinetta fronte porto Albarella Acqua 8

9 Laguna di Vallona (distretto Alpi Orientali) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 240 Acqua 241 Laguna Vallona 1 nord Molluschi 242 Sedimento 250 Laguna Vallona 2 sud Acqua Laguna di Barbamarco (distretto Padano) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 260 Acqua Cartello numero 88 Laguna Barbamarco Busiura Molluschi 270 Acqua 271 Cartello numero 87 Laguna Barbamarco 1 Molluschi 272 Sedimento 420 Acqua Laguna Barbamarco Nord 422 Sedimento Sacca del Canarin (distretto Padano) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 290 Acqua Cartello numero 86 Sacca Canarin Sedimento 440 Acqua Sacca Canarin centro 441 Molluschi 430 Acqua Sacca Canarin Nord 432 Sedimento Sacca di Scardovari (distretto Padano) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 320 Acqua Cartello numero 82 Sacca Scardovari Molluschi 330 Acqua Cartello numero 83 Sacca Scardovari Molluschi 902 Sacca Scardovari 4 Sedimento 9

10 340 Acqua Cartello numero 84 (c/o Marina 70) Sacca Scardovari Sedimento 450 Acqua Sacca Scardovari nord - est 452 Sedimento Laguna di Venezia (distretto Alpi Orientali) Codice Nazionale Localizzazione Matrice 020 Acqua Treporti 021 Molluschi 030 Acqua S. Erasmo 031 Molluschi 060 Acqua Fronte Lido verso laguna 061 Molluschi 090 Acqua S. Leonardo 091 Molluschi 100 Acqua Canale Malamocco Marghera (fronte Porto S. Leonardo) 101 Molluschi 110 Canale Malamocco Marghera (prima della confluenza con canale Spignon) Acqua 120 Canale Buello (alla confluenza con canale Bastia) Acqua 130 Punta Fogolana Acqua 140 Acqua Fondi Sette morti 141 Molluschi 150 Acqua Area Mitilicoltura 151 Molluschi 160 Canale Novissimo (prima della confluenza con canali Poco Pesce/Trezze) Acqua 170 Acqua Foce Novissimo 171 Molluschi 180 Canale Novissimo Acqua 190 Acqua Fronte SS Romea 191 Molluschi 200 Canale delle Grezze Acqua 10

11 Tabella 2 Rete di stazioni di misura dei soli parametri chimico-fisici (CTD) e meteorologici Laguna di Caorle (distretto Alpi Orientali) Localizzazione Codice nazionale Canale Nicesolo Nord 600 Confluenza Canale del Morto-Canale Alberoni 610 Confluenza Canale Cavenella 620 Laguna di Baseleghe (distretto Alpi Orientali) Localizzazione Codice nazionale Confluenza Canale dei Lovi 630 Vallesina 640 Bocca Porto Baseleghe 650 Laguna di Caleri (distretto Alpi Orientali) Localizzazione Codice nazionale Valle Cannelle 660 Valle Passarella 670 Giardino Botanico Porto Caleri 680 Palude Cassonetto 690 Porto Caleri Sud 700 Albarella Argine 710 Valle Capitania Nord 720 Valle Pozzatini 730 Ca' Tiepolo 740 Laguna di Caleri - Marinetta (distretto Alpi Orientali) Localizzazione Codice nazionale Porto Levante 750 Stazione C/O Boa Marinetta 1000 Laguna di Barbamarco (distretto Padano) Localizzazione Codice nazionale Valle Ripiego Nord 760 Valle Ripiego Centro 770 Valle Ripiego Sud 780 Valle S.Carlo Centro 790 Canale Bocca Lagunare 800 Canale Pila 810 Valle S.Carlo Sud 820 Sacca del Canarin (distretto Padano) Localizzazione Codice nazionale Bonello del Polesine Nord 830 Bonello del Polesine Sud

12 Busa di Scirocco Centro 850 Busa di Scirocco Sud 860 Valle Pellestrina Sud 870 Valle Pellestrina Nord 880 Idrovora Boscolo 890 Stazione C/O Boa Canarin 1020 Sacca degli Scardovari (distretto Padano) Localizzazione Codice nazionale Casone di Valle San Pietro 900 Casone dei Tre Carmini 910 Valle Fornace 920 Scanno del Morto 930 Biotopo Valle Bonello 940 Sacca Paltanara 950 Canale Canestro 960 Sacca Bottonera Est 970 Stazione C/O Boa Esterna 980 Figura 2 Lagune di Caorle e Baseleghe (Distretto Alpi Orientali) 12

13 Figura 3 - Laguna di Venezia (solo monitoraggio acque destinate alla vita dei molluschi) 13

14 Figura 4 - Lagune del Po di Levante - Caleri, Marinetta, Vallona e Barbamarco (Distretto Alpi Orientali e Padano) Figura 5 - Lagune del Delta del Po - Canarin, Scardovari (Distretto Padano) 14

15 2.3 GESTIONE DEL MONITORAGGIO Il programma di monitoraggio regionale delle acque di transizione del Veneto è elaborato da ARPAV su base annua e si colloca all interno del monitoraggio previsto dalla Direttiva Quadro, di durata triennale e di tipo operativo, che riguarda il periodo Le attività di controllo e misura eseguite nel 2011 sono finalizzate alla valutazione dello stato ecologico (matrice fitoplancton, elementi di qualità fisico-chimica ed idromorfologica a supporto), dello stato chimico (matrici acqua e sedimento) e della conformità alla vita dei molluschi ACQUE SUPERFICIALI stato ecologico Fitoplancton Il campionamento è previsto a livello dell acqua superficiale ( metri di profondità), in marea di quadratura, nei mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre. Qualora il corpo idrico presenti uno stato trofico elevato, si potrà valutare di attuare nei mesi estivi un monitoraggio con frequenza mensile ed attuare sistemi di monitoraggio automatici. Parametri obbligatori da analizzare: o per stazione su 400 cellule: composizione e abbondanza specifica del fitoplancton; o biomassa totale, come Clorofilla a Elementi di qualità fisico-chimica Ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE), le misure dei parametri fisico-chimici della colonna d acqua rientrano propriamente fra gli elementi a supporto dei parametri biologici. Il monitoraggio dei parametri fisico-chimici relativi alle acque va eseguito negli habitat monitorati per gli elementi di qualità biologica Macroalghe e Fitoplancton (campionamento di acqua superficiale metri di profondità), con frequenza trimestrale. Parametri da determinare nelle acque (obbligatori) con frequenza trimestrale: ammonio totale (N-NH3 + N-NH4+;TAN)*; azoto ossidato (N-NOx)*; fosforo inorganico disciolto (SRP)*; particellato sospeso (TSS)*; trasparenza (Tr); temperatura (t); ossigeno disciolto (DO); 15

16 ph; salinità (S); profondità (D). * parametri obbligatori solo nelle stazioni per fitoplancton e macrofite ACQUE SUPERFICIALI stato chimico Matrice acqua Il Decreto del Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 260 dell 8 novembre 2010, avente come oggetto il Regolamento recante " i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo, individua gli standard di qualità per lo stato chimico, per le matrici acqua, sedimento e biota (matrice facoltativa). La frequenza di campionamento sulla matrice acqua, come indicata in Tabella 3.7 del sopracitato D.M. è prevista trimestrale per le sostanze non appartenenti all elenco di priorità e mensile per quelle appartenenti all elenco di priorità. Dall analisi dei dati raccolti negli anni precedenti si evince che la maggior parte delle sostanze considerate è abbondantemente al di sotto del relativo SQA e spesso del limite di quantificazione della metodica analitica (LOQ). L uso ragionato di dati sulla matrice sedimento permette di ovviare con buon risultato alla parziale carenza di dati sulla matrice acquosa, soprattutto quando l inquinante abbia forte affinità per il carbonio organico piuttosto che per l acqua, unitamente ad una valutazione della loro eventuale tossicità a breve e a lungo termine attraverso batterie di saggi biologici costituite da tre specie-test di differenti livelli trofici (batteri, alghe, crostacei). La valutazione dei dati pregressi in acque fluviali, da cui dipende in gran parte lo stato di qualità delle acque di transizione e marino costiere, l analisi dei dati di vendita per pesticidi/biocidi e l elenco delle potenziali fonti di origine delle sostanze pericolose (scarichi ed emissioni industriali, depuratori, attività agricole...) hanno permesso la valutazione sulle frequenze e sul pannello analitico da eseguire (tabelle 1/A e 1/B). In considerazione di tutto ciò, oltre che per una valutazione costi/benefici, si è preferito applicare una frequenza trimestrale, sia per le sostanze appartenenti, che per quelle non appartenenti all elenco di priorità. Sono state monitorate 10 stazioni della rete: 380 nella Laguna di Caorle, 390 nella Laguna di Baseleghe, 220 nella Laguna di Caleri, 230 e 410 nella Laguna di Marinetta, 250 nella Laguna Vallona, 260 nella Laguna di Barbamarco, 430 nella Sacca del Canarin, 330 e 340 nella Sacca di Scardovari. Di seguito un elenco dei parametri analizzati per la matrice acqua (Tabella 3). 16

17 Tabella 3 Elenco degli inquinanti sintetici ricercati nella matrice acqua Parametro Unità di misura Parametro Unità di misura Metalli pesanti IPA totali (1) Cadmio e composti µg/l Antracene µg/l Mercurio e composti µg/l Benzo(a)pirene µg/l Nichel e composti µg/l Benzo(b)fluorantene µg/l Piombo e composti µg/l Benzo(g,h,i)perylene µg/l Arsenico µg/l Benzo(k)fluoranthene µg/l Cromo totale e disciolto µg/l Fluorantene µg/l Erbicidi e Pesticidi Indeno(1,2,3-cd)pyrene µg/l Alaclor µg/l Naftalene µg/l Aldrin µg/l Composti organici volatili Atrazina µg/l 1,2-Dicloroetano µg/l DDT isomeri e metaboliti (2) µg/l Benzene µg/l Dieldrin µg/l Esaclorobutadiene (HCBD) µg/l Endosulfano (miscela isomeri) µg/l Tetracloroetilene (percloroetilene) µg/l Endrin µg/l Tetracloruro di carbonio (tetraclorometano) µg/l Esaclorobenzene (HCB) µg/l Triclorobenzeni (3) µg/l Esaclorocicloesano (isomeri) µg/l Tricloroetilene µg/l Isodrin µg/l Triclorometano (cloroformio) µg/l p.p -DDT µg/l 1,1,1 Tricloroetano µg/l Simazina µg/l 1,2 Diclorobenzene µg/l Trifluralin µg/l 1,3 Diclorobenzene µg/l Azinfos etile µg/l 1,4 Diclorobenzene µg/l Azinfos metile µg/l Clorobenzene µg/l Bentazone µg/l Cloroaniline (2-, 3-, 4-) µg/l Demeton (demeton-o) µg/l Toluene µg/l Dichlorvos µg/l Xileni µg/l Dimetoato µg/l Composti organici semivolatili Eptacloro µg/l Pentaclorobenzene µg/l Fenitrotion µg/l Alchilfenoli Fention µg/l 4- Nonilfenolo µg/l Malathion µg/l Ottilfenolo µg/l Metamidifos µg/l Organometalli Mevinfos µg/l Tributilstagno composti µg/l Paration etile µg/l Pesticidi fosforati Paration metile µg/l Clorfenvinfos µg/l Desetil-terbutilazina µg/l Clorpirifos (Clorpirifos etile) µg/l (1) Per il gruppo di sostanze prioritarie "idrocarburi policiclici aromatici" (IPA) vengono rispettati l SQA per il benzo(a)pirene, l SQA relativo alla somma di benzo(b)fluorantene e benzo(k)fluorantene e l SQA relativo alla somma di benzo(g,h,i)perilene e indeno(1,2,3-cd)pirene. (2) Il DDT totale comprende la somma degli isomeri 1,1,1-tricloro-2,2 bis(p-clorofenil)etano (numero CAS ; numero UE ), 1,1,1-tricloro-2(o-clorofenil)-2-(p-clorofenil)etano (numero CAS ; numero UE ), 1,1-dicloro-2,2 bis(p-clorofenil)etilene (numero CAS ; numero UE ) e 1,1-dicloro-2,2 bis(pclorofenil)etano (numero CAS ; numero UE ). (3) Triclorobenzeni: lo standard di qualità si riferisce ad ogni singolo isomero Matrice sedimento Il campionamento della matrice sedimento per la ricerca degli inquinanti sintetici, come indicato in Tabella 3.7 del D.M. 260/2010, è previsto con frequenza annuale sia per le sostanze appartenenti che per quelle non appartenenti all elenco di priorità. Il campionamento, effettuato nel mese di maggio, ha interessato 17

18 un totale di 14 stazioni: 382 nella Laguna di Caorle, 392 nella Laguna di Baseleghe, 212,402 e 692 nella Laguna di Caleri, 232 nella Laguna di Marinetta, 242 nella Laguna Vallona, 272 e 422 nella Laguna di Barbamarco, 292 e 432 nella Sacca del Canarin, 342, 452 e 902 nella Sacca di Scardovari. Di seguito un elenco dei parametri analizzati per la matrice sedimento (Tabella 4). Tabella 4 Elenco degli inquinanti sintetici ricercati nella matrice sedimento. Parametro Unità di misura Parametro Unità di misura 2-4' DDD µg/kg s.s. PCB 118 µg/kg s.s. 4-4' DDD µg/kg s.s. PCB 126 µg/kg s.s. 2-4' DDE µg/kg s.s. PCB 128 µg/kg s.s. 4-4' DDE µg/kg s.s. PCB 138 µg/kg s.s. 2-4' DDT µg/kg s.s. PCB 153 µg/kg s.s. 4-4' DDT µg/kg s.s. PCB 156 µg/kg s.s. Acenaftene µg/kg s.s. PCB 169 µg/kg s.s. Aldrin µg/kg s.s. PCB 180 µg/kg s.s. Antracene µg/kg s.s. PCB 28 µg/kg s.s. Arsenico (As) mg/kg s.s. PCB 52 µg/kg s.s. Benzo(a)antracene µg/kg s.s. PCB 77 µg/kg s.s. Benzo(a)pirene µg/kg s.s. PCB 81 µg/kg s.s. Benzo(b)fluorantene µg/kg s.s. Piombo (Pb) mg/kg s.s. Benzo(ghi)perilene µg/kg s.s. Pirene µg/kg s.s. Benzo(k)fluorantene µg/kg s.s. Tributilstagno µg/kg s.s. Cadmio (Cd) mg/kg s.s. alfa HCH (esaclorocicloesano) µg/kg s.s. Crisene µg/kg s.s. beta HCH (esaclorocicloesano) µg/kg s.s. Cromo (Cr) mg/kg s.s. delta HCH (Esaclorocicloesano) µg/kg s.s. Cromo VI mg/kg s.s. gamma HCH (esaclorocicloesano) µg/kg s.s. DD's Totali µg/kg s.s. Ghiaia (diametro > 2 mm) % s.s. Dibenzo(ah)antracene µg/kg s.s. Sabbia (0,063 mm < x < 2 mm) % s.s. Dieldrin µg/kg s.s. Esaclorobenzene (HCB) µg/kg s.s. Peliti (diametro < 0,063 mm) % s.s. Fenantrene µg/kg s.s. Saggio di tossicità acuta su Vibrio Fischeri % Fluorantene µg/kg s.s. Saggio di tossicità con Artemia franciscana Fluorene µg/kg s.s. Test Vibrio fischeri fase liquida - Coeff. di det. R2 Idrocarburi Policiclici Aromatici (PAH) µg/kg s.s. Test Vibrio fischeri fase solida - Limite inf. al 95% del TU grezzo TU Indeno(123-cd)pirene µg/kg s.s. Test Vibrio fischeri fase solida - Limite sup. al 95% del TU TU Mercurio (Hg) mg/kg s.s. Test Vibrio fischeri fase solida STI Nichel (Ni) mg/kg s.s. Test Vibrio fischeri fase solida TU PCB (somma o totale) µg/kg s.s. Saggio algale con Dunaliella tertiolecta fase liquida TU PCB 101 µg/kg s.s ACQUE A SPECIFICA DESTINAZIONE - acque destinate alla vita dei molluschi Il D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. (allegato 2 sezione C), individua i parametri da analizzare per le matrici acqua e biota ai fini della verifica di conformità delle acque destinate alla vita dei molluschi bivalvi e gasteropodi. I parametri da ricercare, con relative unità di misura e frequenze di rilevamento, e relativi valori 18

19 limite (guida e imperativo) sono riportati nella seguente Tabella 5 (rif. Tab. 1/C, allegato 2 sezione C alla parte 3 del D.Lgs. 152/2006). Tabella 5- Qualità delle acque destinate alla vita dei molluschi (Tab. 1/C, Allegato 2, Sezione C alla parte 3 del D.Lgs. 152/2006) Parametro Unità di misura Guida o indicativo Imperativo o Frequenza obbligatorio PH Unità PH 7-9 trimestrale Temperatura C La differenza di trimestrale temperatura provocata da uno scarico non deve superare nelle acque destinate alla vita dei molluschi influenzate da tale scarico, di oltre 2 C la temperatura misurata nelle acque non influenzate Colorazione (dopo filtrazione) mg/l Pt/L Dopo filtrazione il colore trimestrale dell acqua, provocato da uno scarico, non deve discostarsi nelle acque destinate alla vita dei molluschi influenzate da tale scarico di oltre 10 mg Pt/L dal colore misurato nelle acque non influenzate Materiali in sospensione Mg/l L aumento del tenore di trimestrale materiale in sospensione e provocato da uno scarico non deve superare, nelle acque destinate alla viota dei molluschi influenzate da tale scarico, di oltre il 30% il tenore misurato nelle acque non influenzate Salinità mensile - la variazione della salinità provocata d uno scarico non deve superare, nlle acque destinate alla vita dei molluschi influenzate da tale scarico, ± 10% la salinità misurata nelle acque non influenzate Ossigeno disciolto % saturazione 80 % =70 % (valore medio) - se una singola misurazione indica un vslore inferiore al 70% le misurazioni vengno proseguite. Idrocarburi di origine petrolifera esame visivo Gli idrocarburi non devono essere presenti nell acqua in quantità tale da: - da produrre un film visibile alla superficie dell acqua e/o un deposito sui molluschi - da abvere effetti nocivi mensile, con almeno un campione rappresentativo del basso tenore di ossigeno presente nel giorno del prelievo. trimestrale 19

20 per i molluschi Sostanze organoalogenate La concentrazione di ogni La concentrazione di ogni sostanza nella polpa del sostanza nell acqua o mollusco deve essere tale nella polpa del mollusco da contribuire ad una non deve superare un buona qualità dei prodotti livello tale da provocare della molluschicoltura effetti nocivi per i molluschi e per le loro larve Metalli: ppm La concentrazione di ogni La concentrazione di ogni - argento sostanza nella polpa del sostanza nell acqua o - arsenico mollusco deve essere tale nella polpa del mollusco - cadmio da contribuire ad una non deve superare un - cromo buona qualità dei prodotti livello tale da provocare della molluschicoltura effetti nocivi per i - rame molluschi e per le loro - mercurio* larve. E necessario - nichel prendere in - piombo** considerazione gli effetti - zinco sinergici dei vari metalli. Coliformi fecali n /100 ml 300 nella polpa del mollusco e nel liquido intervalvare Sassitossina (prodotta da dinoflagellati) * valore imperativo nella polpa del mollusco = 0,5 ppm ** valore imperativo nella polpa del mollusco = 0,2 ppm Concentrazione inferiore a quella che può alterare il sapore dei molluschi semestrale semestrale trimestrale non indicata (annuale per ARPAV) Le acque destinate alla vita dei molluschi, ai sensi dell art. 14 del D.Lgs. n.152/1999, sono conformi quando, nell arco di un anno, i rispettivi campioni, prelevati nello stesso punto, rispettano i valori e le indicazioni riportati nella tabella 1/C del Decreto, nelle percentuali di conformità dei campioni qui sotto indicate: - il 100% per i parametri sostanze organo alogenate e metalli; - il 95 % per i parametri salinità ed ossigeno disciolto; - il 75 % per gli altri parametri indicati in tab. 1/C. Nel caso non venga invece rispettata la frequenza di legge, per tutti i parametri d indagine è richiesto il 100% di conformità dei campioni in esame. Si riporta in Tabella 6 l elenco dei parametri analizzati sulla matrice biota nel corso del Tabella 6 Determinazioni analitiche sul biota per le acque destinate alla vita dei molluschi Parametro Analisi microbiologiche Unità di misura Coliformi fecali 4-4' DDT 2-4' DDT 4-4' DDE 2-4' DDE 4-4' DDD Analisi chimiche Sostanze organoalogenate n /100 ml µg/kg ss µg/kg ss µg/kg ss µg/kg ss µg/kg ss 20

21 2-4' DDD µg/kg ss DD's totali µg/kg ss alfa HCH Esaclorocicloesano (a) µg/kg ss beta HCH Esaclorocicloesano (b) µg/kg ss gamma HCH Esaclorocicloesano (c) µg/kg ss delta HCH Esaclorocicloesano (d) µg/kg ss Aldrin µg/kg ss Dieldrin µg/kg ss Esaclorobenzene µg/kg ss Idrocarburi clorurati Esaclorobutadiene µg/kg pu Policlorobifenili 52 (4 - CL) µg/kg ss Policlorobifenili 77 (4 - CL) µg/kg ss Policlorobifenili 81 (4 - CL) µg/kg ss Policlorobifenili 128 (6 - CL) µg/kg ss Policlorobifenili 138 (6 - CL) µg/kg ss Policlorobifenili 153 (6 - CL) µg/kg ss Policlorobifenili 169 (6 - CL) µg/kg ss PCB's totali µg/kg ss Metalli Argento (Ag) mg/kg Arsenico (As) mg/kg Cadmio (Cd) mg/kg Cromo (Cr) mg/kg Rame (Cu) mg/kg Mercurio (Hg) mg/kg Nichel (Ni) mg/kg Piombo (Pb) mg/kg Zinco (Zn) mg/kg Tossine algali prodotte da dinoflagellati Saxitossina presenza/assenza PARAMETRI E FREQUENZE Si riportano in Tabella 7 i periodi di campionamento/misura e le matrici ambientali da analizzare previsti dal piano di monitoraggio delle acque di transizione del Veneto per l anno

22 Tabella 7 - Calendario dei prelievi e delle misure effettuate nell anno 2011 Mese Febbraio Determinazioni ACQUA=CTD, parametri meteomarini, trasparenza, nutrienti. EQB Fitoplancton. MOLLUSCHI=microbiologia e/o chimica e/o sassitossina (a seconda della quantità pescata). Laguna di Caorle e lagune delta Po TL1 BIS (o TL1 se NON si trovano i molluschi) Laguna di Venezia Tutte le lagune TL6 o TL7 o TL8 (no Laguna di Venezia) Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Novembre CTD, parametri meteomarini, trasparenza. Sostanze prioritarie e pericoloseprioritarie in acqua (10 stazioni). MOLLUSCHI=microbiologia e/o chimica e/o sassitossina (a seconda della quantità pescata). ACQUA=CTD, parametri meteomarini, trasparenza, nutrienti. EQB Fitoplancton. SEDIM ENTO=Sostanze dell'elenco di priorità (Tab. 2/A D.M. 56/2009 e saggi ecotossicologici). MOLLUSCHI=microbiologia e/o chimica e/o sassitossina (a seconda della quantità pescata). CTD, parametri meteomarini, trasparenza. Sostanze prioritarie e pericoloseprioritarie in acqua (10 stazioni). MOLLUSCHI=microbiologia e/o chimica e/o sassitossina (a seconda della quantità pescata). CTD, parametri meteomarini, trasparenza. MOLLUSCHI=microbiologia e/o chimica e/o sassitossina (a seconda della quantità pescata) CTD, parametri meteomarini, trasparenza, nutrienti. EQB Fitoplancton. Sostanze prioritarie e pericolose-prioritarie in acqua (10 stazioni). CTD, parametri meteomarini, trasparenza, nutrienti. EQB Fitoplancton. Sostanze prioritarie e pericolose-prioritarie in acqua (10 stazioni). TL2 BIS (340, 330, 430, 260, 250, 230, 220, 410, 390, 380) (o TL2 se NON si trovano i molluschi) TL1 BIS (o TL1 se NON si trovano i molluschi) TL2 BIS (340, 330, 430, 260, 250, 230, 220, 410, 390, 380) (o TL2 se NON si trovano i molluschi) TL3 (340, 330, 430, 260, 250, 230, 220, 410, 390, 380) (o TL3 BIS se si trovano molluschi) TL3 (340, 330, 430, 260, 250, 230, 220, 410, 390, 380) (o TL3 BIS se si trovano molluschi) TL4 sulle altre stazioni (o CTD+METEO se NON si trovano molluschi) TL5-Po e TL5-CB TL4 sulle altre stazioni (o CTD+METEO se NON si trovano molluschi) TL4 (o CTD+METEO se NON si trovano i molluschi) CTD+METEO sulle altre stazioni (o TL4 se si trovano molluschi) CTD+METEO sulle altre stazioni (o TL4 se si trovano molluschi) TL4 (o CTD+METEO se NON si trovano molluschi) TL4 (o CTD+METEO se NON si trovano molluschi) TL4 (o CTD+METEO se NON si trovano molluschi) TL4 (o CTD+METEO se NON si trovano molluschi) CTD+METEO (o TL4 se si trovano molluschi) CTD+METEO (o TL4 se si trovano molluschi) Test list matrice Determinazioni CTD+METEO acqua CTD+METEO TL 1 acqua CTD+METEO+nutrienti+Fitopl.+ Solidi Sospesi totali TL 1 - BIS acqua CTD+METEO+nutrienti+Fitopl.+ Solidi Sospesi totali + colorazione TL 2 acqua CTD+METEO+Sostanze prioritarie/pericolose prioritarie TL 2 - BIS acqua CTD+METEO+Sostanze prioritarie/pericolose prioritarie+solidi Sospesi totali+colorazione TL 3 acqua CTD+METEO+nutrienti+Fitopl+Sostanze prioritarie/pericolose prioritarie+solidi Sospesi totali TL 3 - BIS acqua CTD+METEO+nutrienti+Fitopl+Sostanze prioritarie/pericolose prioritarie+solidi Sospesi totali+colorazione TL 4 acqua CTD+METEO+Solidi Sospesi totali + colorazione TL 5-Po e TL 5-CB sedimento CTD+METEO+potenziale+granulometria+chimica+ecotossicologia TL 6 molluschi microbiologia+chim ica TL 7 molluschi microbiologia TL 8 molluschi chimica Note: Il parametro Sassitossina su matrice Molluschi non è stato inserito in una test list, poiché fatto analizzare esternamente ad ARPAV TL6 o TL7 o TL8 TL6 o TL7 o TL8 TL6 o TL7 o TL8 TL6 o TL7 o TL8 utilizzabile x molluschi utilizzabile x molluschi CAMPIONAMENTO ED ANALISI Il calendario dei campionamenti dell anno 2011 (Tab. 8) ha riguardato 7 campagne per le Lagune del Po di Levante e del Delta del Po, 5 campagne per le Lagune di Caorle-Baseleghe e per la Laguna di Venezia. Purtroppo per problemi tecnico-logistici non è stato possibile realizzare la campagna pianificata per aprile, pertanto il campionamento dell acqua per l analisi delle sostanze prioritarie e pericolose-prioritarie di aprile è stato recuperato nel mese di ottobre. Tabella. 8 - Calendario delle uscite per l anno 2011 Campagna Date di campionamento Corpi idrici monitorati 02 7, 9, 10, 14, 15 febbraio e 8 marzo Lagune di Po di Levante e Delta del Po 25 febbraio Lagune di Caorle e Baseleghe 05 23, 24, 25, 26, 30, 31 maggio Lagune di Po di Levante e Delta del Po 17, 18, 19 maggio Laguna di Venezia 27 maggio Lagune di Caorle e Baseleghe 06 8, 14, 20, 21, 23 giugno Lagune di Po di Levante e Delta del Po 22 giugno Lagune di Caorle e Baseleghe 07 18, 19, 20, 21, 29 luglio Lagune di Po di Levante e Delta del Po 22

23 26 luglio Lagune di Caorle e Baseleghe 08 3, 4, 8, 9, 29 agosto 30 agosto Lagune di Po di Levante e Delta del Po Lagune di Caorle e Baseleghe 09 27, 28 settembre Laguna di Venezia 10 19, 27 ottobre 27 ottobre Lagune di Po di Levante e Delta del Po Laguna di Venezia 11 16, 22, 23, 24, 28 novembre 9, 10, 17 novembre Lagune di Po di Levante e Delta del Po Laguna di Venezia 12 14, 21, 22 dicembre Laguna di Venezia Tendenzialmente e salvo problemi tecnico-logistici, ogni campagna viene realizzata durante la marea di quadratura, o comunque, data la durata di alcune campagne, anche nei giorni appena precedenti o appena successivi alla marea di quadratura. Durante l uscita viene comunque registrata la fase di marea astronomica prevista in quella data e a quell ora. Inoltre, vengono effettuati, sia rilievi in campo sia prelievi per successive indagini sulle seguenti matrici ambientali: acqua, biota, sedimento, benthos, fitoplancton e macroalghe. I parametri misurati in campo sono: dati chimico-fisici dell acqua (temperatura, conducibilità, salinità, ossigeno disciolto e ph) determinati e registrati per mezzo di una sonda multiparametrica Hydrolab MS5, dati meteorologici (temperatura, pressione atmosferica, umidità relativa, direzione e intensità del vento) rilevati col supporto di uno strumento climatologico AVM-40 (Kestrel 4000) e di una bussola magnetica, dati di corrente (direzione e intensità) misurati per mezzo di un correntometro analogico General Oceanics mod. 2030R6 e ancora di una bussola magnetica. Infine, la trasparenza dell acqua è valutata utilizzando il disco di Secchi. La misurazione dei parametri chimico fisici dell acqua con sonda multiparametrica viene effettuata ad 1, 2 o 3 profondità, a seconda della batimetria del punto di prelievo: 1 misura (a 0,5 metri sotto la superficie) se la batimetria è inferiore a 1,5 m, 2 misure (a 0,5 m sotto la superficie e 0,5 metri sopra il fondo) se la batimetria è compresa/uguale tra 1,5 m e 2 m, 3 misure (a 0,5 m sotto la superficie, 0,5 metri sopra il fondo e una intermedia) se la batimetria supera i 2 m. La misurazione del potenziale di ossidoriduzione (ORP) del sedimento è eseguita, direttamente in campo sul campione appena prelevato (strato superficiale), mediante strumento portatile mod. HD2305 munito di sonda per il redox. Durante le uscite, il raggiungimento del punto di campionamento è garantito da un apparato di navigazione satellitare (GPS cartografico) e la batimetria del punto stesso viene misurata con ecoscandaglio di bordo e verificata con l ausilio del disco di Secchi. Le operazioni di prelievo e rilievo, compresi i dati ambientali, vengono registrate su apposito verbale di analisi sul campo, riportante la data, l ora e la firma dei responsabili del campionamento. Le attività di campionamento e di successiva analisi avvengono secondo precisi protocolli operativi. Tali procedure fanno riferimento rispettivamente alla Tab. 1/C dell Allegato 2 al D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., per il monitoraggio delle acque destinate alla vita dei molluschi, e ai Protocolli per il campionamento e la 23

24 determinazione degli elementi di qualità biologica e chimico-fisica di ISPRA (dicembre 2008), per il monitoraggio delle acque di transizione in applicazione alla Direttiva CE 2000/60 (ISPRA, 2008). Il campionamento dell acqua è stato eseguito con asta-campionatrice, quello del sedimento con l ausilio di un box corer manuale. Per l analisi della concentrazione di clorofilla a e dei feopigmenti il riferimento metodologico è APHA Standard Methods for the Examination of Water and Wastewater ed. 21st H, per quella del fitoplancton UNI EN 15204:2006 Norma guida per la conta di fitoplancton utilizzando la microscopia inversa (Tecnica di Utermohl). Le analisi di laboratorio sono state effettuate da ARPAV - Servizio Laboratorio di Rovigo o di Venezia a seconda della competenza territoriale, con le eccezioni di clorofilla e fitoplancton (sempre a carico dei laboratori di Rovigo) e della ricerca degli inquinanti sulla matrice acqua e di tutte le analisi sul sedimento (sempre a carico dei laboratori di Venezia). 2.4 GESTIONE DEI DATI I risultati analitici, validati dal Servizio Laboratorio di Venezia e/o di Rovigo per la parte di rispettiva competenza, dal 2002 vengono inseriti nel Sistema Informativo Regionale Ambientale del Veneto (SIRAV) attraverso un programma informatico denominato LIMS. Nell applicativo LIMS vengono inserite tutte le informazioni relative ad ogni singolo campione, dall anagrafica ai risultati analitici; i dati inseriti, elaborati e validati da parte del responsabile del Laboratorio, vengono trasferiti alla banca dati centrale SIRAV. I dati relativi ai parametri chimico-fisici dell acqua, registrati con sonda multiparametrica, vengono scaricati come file txt, gestiti in locale e immessi, dopo validazione, in un database apposito denominato Sistema Dati Mare Veneto. I rilievi meteorologici e la trasparenza (disco di Secchi) vengono inseriti nello stesso database manualmente con l ausilio di apposito software. I dati vengono elaborati per la predisposizione di appositi rapporti tecnici e, al termine del triennio di riferimento, vengono utilizzati per la definizione dello stato delle acque, secondo i criteri individuati dai Decreti attuativi del D. Lgs. 152/ ANALISI DEI RISULTATI STATO ECOLOGICO L elaborazione statistica e grafica dei dati raccolti è stata realizzata con l ausilio dei programmi del pacchetto Office e Statistica 6.0 di Statsoft. 3.1 PARAMETRI FISICO-CHIMICI Si riporta in Tabella 9 una sintesi dei dati (parametri chimico-fisici) misurati sulla matrice acqua (0,5 m sotto la superficie) nel corso del 2011, considerando tutti i campioni di tutti i corpi idrici ad eccezione della Laguna di Venezia. 24

25 Tabella 9 Principali parametri statistici calcolati sui dati dei parametri chimico-fisici della matrice acqua N Validi Media Confidenza % Confidenza % Mediana Minimo Massimo Inferiore Quartile Superiore Quartile Dev.Std. Asimmetria Curtosi Temperatura ( C) Salinità (PSU) Ossigeno disciolto (%) ph (unità) TEMPERATURA Il grafico di Figura 6 evidenzia, in ogni corpo idrico, una grande variabilità del parametro temperatura che risulta chiaramente influenzato dalle variazioni stagionali (sono stati utilizzati i dati rilevati in tutte le stazioni comprese quelle di misura dei soli parametri CTD); tra tutti i corpi idrici la Laguna di Caorle è quella che presenta la minore variabilità stagionale e nel contempo i valori di mediana più bassi Mediana 25%-75% Min-Max Box Plot - Tem peratura ( C) Baseleghe Caorle Caleri Marinetta Vallona Canarin Barbamarco Scardovari Figura 6 Box plot dei dati di temperatura rilevati nel corso del 2011 La temperatura registrata nel corso del 2011 (Figure 7 e 8) mostra un andamento generale simile in tutte le lagune, con un massimo in agosto e un minimo in febbraio. Va inoltre osservato che il mese di maggio presenta temperature paragonabili a quelle estive, come d altronde confermato dai relativi valori di temperatura misurati in aria. 25

26 30 25 Graf. di Medie - Tem peratura ( C) - lagune Dis tretto Alpi Orientali Bas eleghe Caorle Caleri Marinetta Vallona FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 7 - Andamento mensile della temperatura nel corso del 2011 in tutti i corpi idrici 30 Graf. di Medie - Tem peratura ( C) - lagune Distretto Padano 25 Barbam arco Canarin Scardovari FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 8 Andamento mensile della temperatura nel corso del 2011 in tutti i corpi idrici SALINITA Il grafico di Figura 9 evidenzia chiaramente il differente regime alino dei diversi corpi idrici, in particolare le caratteristiche dulciacquicole di Caorle e quelle più marine di Caleri e Scardovari. Inoltre è evidente la grande variabilità del parametro in alcune lagune (Baseleghe, Marinetta) rispetto alla maggiore omogeneità di altre (Caleri, Vallona, Scardovari). 26

27 40 Box Plot - Sal inità (PSU ) Mediana 25%-75% Min-Max 0 Baseleghe Caor le Caleri Marinetta Vallona Canarin Barbamarco Scardovari Figura 9 Box plot dei dati di salinità rilevati nel corso del 2011 Il parametro salinità (Figure 10 e 11) presenta andamenti temporali diversi a seconda del corpo idrico considerato e difficilmente valutabili poiché influenzati fortemente dalla fase di marea presente al momento del monitoraggio; infatti non sempre è stato possibile effettuare le misure esattamente durante la fase di marea di quadratura. Da notare i valori generalmente più bassi in Laguna di Caorle e la presenza di valori estivi generalmente più elevati nella maggior parte dei corpi idrici considerati. 40 Graf. di Me di e - Sa linità (PSU) - lag une Distre tto Alpi Orientali Bas eleghe Caorle Caleri Marinetta Vallona FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 10 Andamento mensile della salinità nel corso del 2011 (lagune del Distretto Alpi Orientali) 27

28 40 Graf. di Me die - Sa linità (PS U) - lag une Distre tto P adan o Barbam arco Canarin Scardovari FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 11 Andamento mensile della salinità nel corso del 2011 (lagune del Distretto Padano) OSSIGENO DISCIOLTO L ossigeno disciolto (Figura 12) è un parametro che presenta un elevata variabilità; infatti, pur attestandosi su valori di mediana prossimi alla percentuale di saturazione (100%), mostra alcune situazioni di forte sovra-saturazione, generalmente localizzate nel tempo e nello spazio, in particolare nelle lagune di Caleri e Barbamarco. 200 Box Plot - Ossigeno disciolto (%) Mediana 25%-75% Min-Max Baseleghe Caorle Caleri M arinetta Vallona Barbam arco Canarin Scardovari Figura 12 Box plot dei dati di ossigeno disciolto rilevati nel corso del

29 In linea generale la percentuale di ossigeno disciolto (Figure 13 e 14) si mantiene durante l anno attorno a valori prossimi alla percentuale di saturazione. Fanno eccezione alcuni corpi idrici, in particolare le lagune di Caorle, Caleri, Marinetta e Barbamarco, che mostrano dei vistosi picchi di massimo nel periodo primaverile. Graf. di Me die - Ossigen o disciolto (% ) - l agun e D istretto Alpi Orientali 180 Bas eleghe Caorle Caleri Marinetta Vallone FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 13 Andamento mensile dell ossigeno disciolto nel corso del 2011 (lagune del Distretto Alpi Orientali) 200 Graf. di Me die - Ossigen o disci ol to (% ) - lagun e D istretto Pa dano 170 Barbam arco Canarin Scardovari FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 14 Andamento mensile dell ossigeno disciolto nel corso del 2011 (lagune del Distretto Padano) 29

30 3.1.4 ph Il parametro ph presenta valori mediani in un intervallo abbastanza ristretto (tra 8.1 e 8,4 unità), ma nello stesso tempo, soprattutto in alcune lagune, mostra una discreta variabilità. I valori massimi si osservano nelle lagune del Distretto Padano, mentre quelli minimi nelle lagune di Caorle e Baseleghe (Figura 15) Box Plot - Concentrazione idrogenionica (unità di ph) Mediana 25%-75% Min-Max Baseleghe caorle Caleri Marinetta Vallona Canarin Barbamarco Scardovari Figura 15 Box plot dei dati di ph rilevati nel corso del 2011 L andamento temporale del ph (Figure 16 e 17) richiama, soprattutto per quanto riguarda le lagune del Distretto Alpi Orientali, il relativo andamento dell ossigeno disciolto, che come noto è strettamente correlato; per entrambi i parametri sono più o meno evidenti un massimo nel periodo primaverile seguito da un minimo in quello estivo Graf. di Medie - Concentrazione idrogenionica (unità di ph) - lagune Dis tretto Alpi Orientali Bas eleghe Caorle Caleri Marinetta Vallona FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 16 Andamento mensile del ph nel corso del 2011 (lagune del Distretto Alpi Orientali) 30

31 Graf. di Medie - Concentrazione idrogenionica (unità di ph) - lagune Dis tretto Padano Barbam arco Cana rin Scardovari FEB MAG GIU LUG AGO OTT NOV Figura 17 Andamento mensile del ph nel corso del 2011 (lagune del Distretto Padano) TRASPARENZA La trasparenza (Figura 18) presenta valori mediani compresi tra 0,75 m (Sacca del Canarin) e 1,3 m (Sacca di Scardovari). Confrontando la trasparenza con la profondità è possibile notare che, in tutti i corpi idrici, la possibilità che le due misure coincidano è piuttosto limitata, ad indicare la generale presenza di una scarsa trasparenza. 0.0 Graf. di Medie e Interv. di Conf. (95.00%) Trasparenze e profondità del fondale (m ) Trasparenza (m ) Profondità (m ) Baseleghe Caorle Caleri M arinetta Vallona Barbam arco Canarin Scardovari Figura 18 Box plot dei dati di trasparenza rilevati nel corso del

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