6 LA MOBILITÀ PER AMBITI TERRITORIALI
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1 6 LA MOBILITÀ PER AMBITI TERRITORIALI La mobilità nella Provincia di Bergamo, che ammonta a circa spostamenti giornalieri, risente delle caratteristiche di un assetto territoriale fortemente sbilanciato a favore delle aree centro meridionali in termini di popolazione residente, di infrastrutture per la mobilità (assi autostradali e rete ferroviaria) e di consistenza del tessuto produttivo. Di conseguenza, qualunque sia la ripartizione territoriale di riferimento, le aree dell Isola bergamasca e dell alta e bassa pianura risultano essere quelle caratterizzate da una maggior numero di spostamenti, siano essi generati o attratti. In termini di ripartizione modale pubblico privato si assiste al fenomeno inverso: i territori vallivi della parte settentrionale della Provincia registrano valori percentuali di spostamenti effettuati con mezzi pubblici superiori al valore provinciale medio complessivo (15%). I territori di pianura e dell ambito urbano di Bergamo, pur godendo della presenza della rete ferroviaria, presentano invece una percentuale di utilizzo del TPL sensibilmente inferiore. Uno dei fattori decisivi nel determinare la scelta modale dei pendolari appare essere il tempo impiegato a raggiungere il posto di lavoro o di studio. 71
2 L analisi dei dati ISTAT 2001 ha infatti evidenziato come all aumentare della durata del viaggio aumenti anche la percentuale di spostamenti effettuati utilizzando il Trasporto Pubblico Locale. Oltre che nella diversa lunghezza degli spostamenti, il motivo della maggiore propensione all utilizzo del mezzo pubblico che si registra nelle aree montane va ricercato nella struttura stessa della maglia territoriale. Le rete del trasporto pubblico nelle aree montane presenta un organizzazione ad albero, come risulta dalla figura seguente nel riquadro (a) e nello schema corrispondente (b). Al contrario, la disposizione dei centri in pianura, e conseguentemente dei nodi del TPL, ha una forma reticolare, come illustrato dal dettaglio (c) e dalla relativa schematizzazione (d). Il primo modello di organizzazione spaziale presuppone, per la sua stessa natura, l esistenza di rami principali e rami adduttori secondari, corrispondenti alle valli ed alle loro diramazioni. Inoltre, la struttura risultante presenta un verso privilegiato di percorrenza lungo l asse della valle, come dimostra il grafo orientato (b). Una simile organizzazione risulta pertanto congeniale alle caratteristiche del trasporto pubblico. In pianura invece, la struttura reticolare appare priva di polarità: in un simile contesto l organizzazione per adduttori e linee principali risulta conseguentemente poco efficiente. Inoltre, l assenza di direzioni preferenziali avvantaggia il modo privato, intrinsecamente più flessibile e quindi più competitivo. 72
3 La ripartizione degli spostamenti per motivo indica come fino alle 9,15 del mattino la maggior parte dei trasferimenti avvenga per motivo di lavoro; a partire dalle 9,15 la ragione dello spostamento prevalente diviene invece lo studio. Per quanto attiene la distribuzione giornaliera della mobilità sistematica (effettuata per motivi di studio o lavoro) si registrano due picchi: uno nell intervallo temporale compreso tra le 7,15 e le 9,15 della mattina (circa il 65% degli spostamenti complessivi) e uno nella fascia compresa tra le 13,00 e le 15,00 (8% degli spostamenti complessivi) 16. I 244 Comuni della Provincia di Bergamo L analisi degli spostamenti che hanno origine nei 244 Comuni dell area di studio (pari a viaggi nella fascia di punta mattutina 7,15 9,15) ha evidenziato come i principali generatori di spostamenti siano: Bergamo (circa 5% del totale); Seriate (2% del totale); Dalmine (2% del totale); Treviglio (2% del totale). I 244 Comuni della Provincia 16 Il picco è da attribuire al profondo cambiamento degli stili di vita della popolazione lavorativa a causa degli orari flessibili di ingresso presso i luoghi di lavoro. 73
4 Dall analisi degli spostamenti che hanno destinazione nei Comuni dell area di studio (pari a viaggi nella fascia di punta mattutina 7,15 9,15) si è invece rilevato come i principali attrattori di spostamenti siano Comuni di: Bergamo (circa 15% del totale); Treviglio (3% del totale); Dalmine (2% del totale); Seriate (2% del totale). Tra i poli più importanti, in termini di capacità di generazione di spostamenti su mezzo pubblico, si rilevano i comuni di Bergamo, Treviglio, e Seriate che generano rispettivamente il 6%, il 2,5% e il 2,2% del totale degli spostamenti in origine. I 24 Ambiti Territoriali del PTCP L analisi della mobilità in relazione ai ventiquattro ambiti territoriali di PTCP ha evidenziato come, in termini di numero di spostamenti generati e attratti, l Ambito 15 (che comprende il comune di Bergamo) risulti essere il principale polo dell intera provincia. Tale ambito si segnala, inoltre, per essere l unico ad attrarre più spostamenti di quanti non ne generi. Nel complesso, il contributo maggiore, in termini numerici, alla mobilità provinciale proviene dagli ambiti che si concentrano nella zona centrale e sud occidentale della provincia, lungo le direttrici di collegamento con la provincia di Milano. In termini di ripartizione modale (mezzo pubblico mezzo privato) sono gli ambiti montani e vallivi a presentare valori percentuali di spostamenti effettuati con mezzi pubblici superiori al valore provinciale medio complessivo (15%) I 24 ambiti del PTCP Le 4 Sottoreti del Trasporto Pubblico Locale 74
5 L analisi della mobilità nella fascia giornaliera in relazione alle quattro sottoreti di Trasporto Pubblico Locale ha sottolineato come, in termini di numero di spostamenti generati e attratti, l Area Urbana di Bergamo risulti essere il principale polo dell intera provincia. L Area Urbana si segnala, inoltre, per essere l unica sottorete ad attrarre più spostamenti di quanti non ne generi. Per quanto riguarda la ripartizione modale degli spostamenti l unico ambito territoriale a presentare una percentuale di spostamenti su mezzo pubblico superiore al valore medio giornaliero (15%) risulta essere la Sottorete Ovest, ovvero la sottorete con il minor numero complessivo di spostamenti. Le 8 Comunità Montane L analisi della mobilità giornaliera ha evidenziato come, tra le otto Comunità Montane presenti in Provincia di Bergamo, quella della Valle Seriana risulti essere di gran lunga il principale polo attrattore e generatore di mobilità. Si segnala inoltre come nessuno degli ambiti territoriali considerati presenti un numero di spostamenti attratti superiore al numero di quelli generati, ribadendo il ruolo subalterno che le zone montane e vallive ricoprono in termini di quantità di spostamenti emessi. Le quattro sottoreti del TPL Sottorete Ovest Sottorete urbana di Bergamo Sottorete Sud Sottorete Est Le otto C.M. della Provincia di Bergamo Scalve Valle Brembana Alta Valle Seriana Valle Imagna Valle Seriana Alto Sebino Valle Cavallina Monte Bronzone e Basso Sebino 75
6 Per quanto attiene la ripartizione modale, l ambito territoriale che genera la maggior quantità di spostamenti, in questo caso la Comunità Montana della Valle Seriana, presenta una percentuale di trasferimenti su mezzo pubblico (12%) notevolmente inferiore al valore medio su base provinciale (15%). Per un analisi completa della mobilità provinciale si è proceduto a disaggregare i Bacini Origine/Destinazione allo scopo di poter studiare la domanda di mobilità provinciale in riferimento ai seguenti ambiti territoriali di interesse: i 244 Comuni della provincia di Bergamo; i 24 Ambiti Territoriali del PTCP; le 4 Sottoreti del Trasporto Pubblico Locale; le 8 Comunità Montane. 76
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Principali assi di mobilità - Spostamenti giornalieri, tutti i modi
5.6 CONCLUSIONI Dall esame delle linee di desiderio riferite ai 244 BOD comunali e ai 6 BOD esterni all area di studio, è stato possibile identificare quattro assi principali di mobilità provinciale costituiti
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