Scorte. Scorte. Scorte. Ragioni delle scorte. Concetti base 11/03/

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Scorte. Scorte. Scorte. Ragioni delle scorte. Concetti base 11/03/2006 8.42"

Transcript

1 Scorte Scorte Concetti base 11/03/ che cosa sono? perché tenere delle scorte? come gestirle? quanto ordinare? quando ordinare? 1 2 Scorte Ragioni delle scorte Che cosa sono? sono i materiali all interno del processo logistico produttivo (che aspettano di essere utilizzati, lavorati, assemblati, distribuiti, venduti, adoperati, consumati, ecc.). In pratica qualunque cosa: materie prime; semilavorati, componenti, subassemblati; work in process*; prodotti finiti. * WIP - scorte presenti/caricate nei reparti produttivi in attesa di lavorazione (o in lavorazione), non caricate nelle scorte a magazzino Perché mantenere delle scorte? motivo transazionale ridurre i costi fissi (es. di trasporto), economie di scala: i costi sono meno che proporzionali alla quantità; motivo precauzionale e/o di smoothing garanzie contro le incertezze dei fornitori, dei trasporti, della produzione, del mercato in sostanza le scorte disaccoppiano processi contigui cioè ne riducono la mutua influenza e ne facilitano la gestione - caso particolare scorta stagionale; motivo speculativo aumenti di valore o di costo attesi o previsti; 3 4

2 Ragioni delle scorte altro scorte viggianti o pipeline: dovute ai tempi non nulli di trasporto; scorte logistiche: dovute a meccanismi strutturali della catena logistica, e.g., dimensione minima lotto acquistabile, garanzia copertura di un certo intervallo di tempo dei fabbisogni - scorte da lotto; scorte di fine vita del prodotto (all-time stock): scorte create in vista della sospensione della produzione di un bene; scorte da costi di controllo: dovute a costi di controllo del magazzino superiori a quelle delle scorte. Costi delle scorte Perché non mantenere delle scorte? le scorte non producono valore aggiunto e costano tenere delle scorte comporta dei costi che vanno oltre allo specifico costo di acquisto della merce considerata 5 6 Costi delle scorte Quando è possibile conviene attuare politiche che riducano comunque la necessità di scorte oppure distribuiscano maggiormente i costi fissi, e.g, nel caso di parti di ricambio: progettando i prodotti in modo orientato alla logistica (e.g., standardizzando componenti) gestendo il servizio anche per terzi, terziarizzazione (outsourcing) del servizio in tutto o in parte (e.g., solo trasporto), sostituendo con prodotti buoni i prodotti mal funzionanti e riparandoli in blocco o in modo centralizzato, leasing delle parti (vendita delle parti di ricambio al cliente con la promessa di riacquisto delle parti di ricambio), contratti di servizio personalizzati sul cliente, partnership con clienti e fornitori, riducendo il numero dei magazzini distribuiti territorialmente, classificazione A, B, C dei componenti. Costi delle scorte Osservazione statistica: Standardizzare e riunire i magazzini distribuiti sul territorio riduce la necessità di scorte grazie alla validità del teorema centrale della statistica, che, in parole povere, afferma che la deviazione standard della somma di variabili casuali indipendenti, cresce proporzionalmente alla radice quadrata della somma stessa. Esempio: Per soddisfare nel 99% dei casi la domanda di due codici, con domanda media identica uguale a 5, si presenta la necessità di due livelli di scorta di valore 10. Nel caso in cui questi possano essere sostituiti da un unico codice il livello di scorta finale non risulta essere la somma, i.e., 20, bensì

3 Costi delle scorte Costi: oneri finanziari; costi di opportunità (costo dell immobilizzo del capitale con sacrificio di investimenti alternativi); oneri da rischio (obsolescenza, furto, danneggiamento,...); costi assicurativi; costi di immagazzinamento (spazi, movimentazione); costi gestionali (strutture, sicurezza, personale, amministrazione). Classificazione dei costi costi fissi: costi pressoché indipendenti dal volume delle attività; costi variabili: costi funzione del volume delle attività, in prima approssimazione proporzionali; costi diretti: costi direttamente associabili ad uno specifico prodotto costi indiretti: costi non direttamente associabili ad un singolo prodotto Tali costi sono ortogonali, quelli indiretti sono spesso difficilmente valutabili Modellamento dei costi I costi delle scorte vengono modellati i tre grandi famiglie costo di mantenimento; costo di rifornimento; costo di penuria. 11 Costo di mantenimento Costo di mantenimento: modella tutti quei costi legati alla presenza di merci in magazzino oneri finanziari ; costi di opportunità; oneri da rischio; costi assicurativi; costi di immagazzinamento; costi gestionali. In generale dipende dal livello delle scorte e dal loro tempo di permanenza in magazzino: costo variabile (in genere stimato intorno al 10-20% del valore della merce l anno) 12

4 Costo di rifornimento Costo di rifornimento (anche d ordine): modella tutti quei costi legati all emissione e all esecuzione di un ordine di rifornimento costi personale; costi accessori (stampati, ammortamento impianti usati); costi trasporto; costi acquisto*. In generale è ritenuto avere una componente fissa e una variabile proporzionale alle dimensioni dell ordine (se vengono considerati i costi di acquisto) *in letteratura e in pratica non c è accordo completo, ma è comunque indifferente. Costo di penuria Costo di penuria: quantifica economicamente le motivazioni di mantenimento di scorte rischio di rottura di scorta; blocco della produzione, mancata vendita, disaffezione del cliente, ecc... Il costo di penuria è ritenuto variabile proporzionale a: quantità non soddisfatta se vi è mancata vendita (lost-sales); quantità non soddisfatta e tempo di attesa se è possibile una consegna in ritardo (back-order) Osservazione scorte eccessive inducono oneri economici, spreco risorse; scorte ridotte inducono disequilibrio nel ciclo produttivo, impossibilità di rispondere alla domanda del cliente. La gestione ottimale del magazzino risponde ad esigenze strategico-tattiche fondamentali per una azienda. Interdipendenza dei costi Nella catena logistica: il costo di ordine è legato alle relazioni tra magazzino e fornitore; il costo di penuria è legato alle relazioni tra magazzino e cliente; ridurre le scorte riduce i costi di mantenimento, ma aumenta i costi di ordine e penuria, viceversa scorte più elevate aumentano i costi di mantenimento, ma riducono quelli di rifornimento e di penuria

5 Conseguenze Equilibrio dei costi Si può cercare di tenere le scorte al minimo, o non tenerne addirittura, per abbattere i costi di mantenimento? obiettivo scorte zero Solo con un integrazione con clienti e fornitori in modo da ridurre aleatorietà e abbattere costi di ordine e di penuria, in modo da effettuare i rifornimenti solo quando il materiale dev essere adoperato. Just-In-Time (JIT) Non sempre l obiettivo scorte zero è raggiungibile: tenere delle scorte è spesso inevitabile, si deve fare nel modo meno oneroso, quindi... si tratta di trovare il punto di equilibrio più conveniente Regole pratiche Nell affrontare un problema di gestione di magazzino si deve: individuare gli attori decisionali coinvolti, anche a monte e a valle della della catena logistica (e.g., responsabile magazzino, rappresentanti fornitori, responsabile produzione); determinare potere decisionale degli stessi; determinare le componenti del costo; determinare i vincoli; determinare eventuali stocasticità. Per ognuno dei suddetti elementi si devono inoltre determinare le componenti realmente significative (vedi anche lucidi successivi). Esempio: caratteristiche decisori In presenza di più decisori cooperanti, per capire i poteri decisionali di ognuno di essi, può essere opportuno classificare ogni decisore nel seguente modo: responsabile/coordinatore: persona che convoca i decisori per decidere; decisore primo: persona che decide in caso di conflitto (può non essere il responsabile); joint decisore: persona convocata per decidere; consultato: persona il cui parere è richiesto, di cui però si può non tenerne conto. Il consultato può essere richiesto di esprimere un parere anche prima della convocazione a cui potrebbe non essere invitato; informato: persona che viene informata a posteriori della decisione presa

6 mercato materie prime Es: tipologia scorte Esempio: tipologia scorte magazzino materie prime magazzino prodotti non-serviceable elim inazione lavorazione rilavorazione magazzino prodotti finiti domanda I costi delle scorte dei magazzini a valle delle lavorazioni sono superiori dei costi dei magazzini a monte. Infatti i prodotti immagazzinati valgono di più perché presentano il valore aggiunto della lavorazione, quindi la loro giacenza in magazzino equivale ad un maggiore immobilizzo di capitale. I costi del magazzino beni non-serviceable sono in generale inferiori a tutti gli altri NB: ci possono essere anche scorte intermedie tra le varie fasi dei processi di lavorazione e rilavorazione Esempio: tipologia scorte Il riuso, riciclo, recupero dei prodotti che hanno terminato il loro ciclo di vita sono convenienti (criterio di decisione) solo se costi (raccolta + immagazzinamento + rilavorazione) costi (acquisto materie prime + immagazzinamento + lavorazione) Per favorire il riuso, riciclo, recupero, e quindi evitare di pagare costi legati all inquinamento, la società può introdurre degli incentivi (costi negativi) o degli obblighi (vincoli) di legge. Il riciclo può avvenire anche nel caso in cui la capacità della catena logistica diretta sia temporaneamente inferiore alla richiesta del mercato (vincolo o obiettivo - costo penalità). 23 Esempio: tipologia scorte In condizioni statiche (domanda, prezzi, qualità dei prodotti recuperati) ed in assenza di vincoli di capacità delle catena logistica diretta si presentano due scelte alternative o conviene riciclare tutti i prodotti recuperati, o conviene mandarli tutti in discarica. In presenza di vincoli stringenti nella catena logistica diretta può convenire una politica di recupero parziale. In condizioni dinamiche può convenire riciclare e non riciclare a fasi alterne. Bisogna però tenere presente che per riciclare si incorre necessariamente in dei costi fissi di impianto. In presenza di costi di eliminazione e di riciclo elevati si tende ad immagazzinare indefinitamente i prodotti usati (e.g., scorie nucleari), a meno che ciò non sia impedito dalla legge. 24

7 Flussi di informazione Nei prossimi lucidi i flussi di informazione nelle funzioni di approvvigionamento controllo scorte materie prime, semilavorati e risorse controllo scorte prodotti finiti 25 fornitore DB fornitori di prodotti - prodotti - ordini aperti - storico -... ordine specifiche ordine limiti budget fattura caratteristiche fornitori aggionamento dati storici emissione ordine "comprare" processamento richieste richiesta acquisto materie prime (da controllo scorte) o di materiale (da contollo produzione) dati fornitore acquisti (negioziazione prezzi e contratti) prestazione fornitore "ordine emesso" "emissione di ordine fuori dal budget" controllo costi Approvvigionamento autorizzazione al pagamento conferma arrivo materiali (da controllo scorte) contabilità 26 approvazione qualità (da qualità) conferma arrivo (ad approvv.) controllo arrivi trasferimento richiesta permanente o a lungo periodo (da sched. prod.) richiesta acquisto (ad approvv.) controllo ordini "prepararsi arrivo" localizzazione e movimentazione ordine di trasferimento localizzazione stato richiesta a breve termine (da contr. prod.) DB materie prime e risorse - livello scorte - storico -... stato ed attività controllo costi gestione stato nuovi arrivi (a contab.) reporting report (a contr. produz.) Commenti (controllo scorte) Le richieste da pianificazione e scheduling dovrebbero essere la norma. Quelli da controllo produzione (se non pianificati in precedenza) dovrebbero verificarsi solo in presenza di imprevisti. percorso Controllo scorte materie prime quantità movimentate controllo scorte in impianto azione di controllo evento eccezionale misura valida misura manuale o automatica interfaccia di controllo e raccolta dati dell'impianto produttivo quantità e qualità validazione risultato analisi (da qualità) 27 I controlli di qualità dovrebbero avvenire in aderenza alle norme sui materiali, sulle lavorazione e sui metodi statistici da usare ed in conformità con gli accordi contrattuali. Può capitare che i controlli di qualità siano fatti a monte dal fornitore. 28

8 prenotazione (da acquis. ordini) certificazione e classificazione (da qualità) aggiornamento schedule imballaggio (da sched. prod.) supervisione tempo completamento Gestione scorte prodotti finiti marketing specifiche trasferimento DB imballaggio localizzazione e movimentazione percorsi dato storico correzione quantità movimentate controllo movimentazione azione di controllo controllo costi localizzione misura valida misura manuale o automatica interfaccia di controllo e raccolta dati dell'impianto produttivo flusso magazzino (a contab.) stato trasferimento dati prodotti in scorta in mano DB prodotti finiti - livello scorte - storico -... quantità validazione reporting dati scorte report (a contr. produz.) conferma spedizioni (a ammin. sped.) spedizioni certificazione e classificazione (da qualità) dati di lavorazione (da contr. produz.) 29 Generalità dei modelli decisionali per le scorte I modelli che si considerano in seguito sono indipendenti dal fatto che le nuove scorte provengano da un fornitore esterno oppure che siano prodotte internamente. Nel secondo caso il controllo delle scorte e la pianificazione della produzione possano essere attività che si sovrappongono L approccio utilizzato per formulare i modelli viene utilizzato anche in altre punti del flusso logistico. 30 Tassonomia dei modelli Gli elementi caratterizzanti i modelli sono in generale: costi, attualizzazione dei modelli con costi medi vs. modelli con costi attualizzati* domanda da soddisfare costante vs. variabile, nota vs. stocastica; lead time: periodo intercorrente tra l emissione di un ordine al fornitore e il suo completamento review time (controllo): periodo intercorrente tra un controllo e il successivo continuo vs. periodico domanda in eccesso mancata vendita vs. back-order variazione nelle scorte obsolescenza, furti, ecc... * i primi sono più facilmente trattabili, i risultati non sono comunque molto diversi. 31 Politiche di gestione tipiche Modalità di gestione del magazzino: controllo periodico valuto periodicamente l entità delle scorte disponibili, quindi decido se e quanto ordinare. controllo continuo ho un sistema che aggiorna in tempo reale la situazione del magazzino, ad ogni ingresso ed ogni uscita. 32

9 Politiche di gestione tipiche Indicatori per il controllo delle scorte Modalità di gestione delle scorte: a intervalli fissi riordino periodico a punto d ordine si riordina quando la scorta raggiunge un dato valore consistenza media nel periodo T: a lotti fissi si riordina una quantità costante a ripristino si riordina la quantità necessaria a ricostituire la scorta massima. C m = t Τ I(t)dt / T, I(t): livello magazzino in t; Ciascuna politica è più o meno adatta alle diverse situazioni Indicatori per il controllo delle scorte Indicatori per il controllo delle scorte frequenza di avvicendamento o di rotazione fisica: rotazione economica (inventory turnover): F a = Q u /C m, Q u : totale flussi uscita (scarichi) F a evidenzia il grado di rinnovamento delle scorte; giacenza media: G m =1/F a G m evidenzia la permanenza media di un bene; R e = C v /V m, C v : valore del venduto, V m : valore* medio scorte in magazzino R e evidenzia il grado di operatività dell impresa a livello commerciale, la facilità di collocazione dei prodotti sul mercato; * se il valore dei beni cambia nel tempo, il valore va contabilizzato secondo una determinata normativa che ha implicazioni sul bilancio

10 Altra terminologia scorta disponibile (inventory position, available stock): scorta disponibile per soddisfare i clienti; ordinato (on-order stock): scorta già ordinata al fornitore, ma non immediatamente disponibile (in viaggio o in back-order dal fornitore); scorta in mano (on-hand stock): scorta disponibile in magazzino per soddisfare i clienti (disponibile - ordinato); prenotato (committed stock): già ordinata dal cliente, ma non immediatamente disponibile (in viaggio o in back-order dal fornitore); scorta di sicurezza (safety stock): scorta creata per fronteggiare irregolarità (quantità) o incertezze (tempo) nella domanda o nella fornitura; Altra terminologia Attenzione non sempre la terminologia è univoca qualcuno definisce scorta fisica: scorta disponibile per soddisfare i clienti, i.e., inventory position; scorta disponibile (net stock): scorta fisica prenotato; stock keeping units (s.k.u.): articolo a magazzino di cui è conosciuta esattamente la funzione, lo stile, la forma, il colore, la posizione nel magazzino,... codice: insieme di articoli che hanno le stesse caratteristiche e quindi sono classificati da un unico codice nel sistema informativo aziendale Altra terminologia analisi ABC: procedimento in base al quale i codici prodotti vengono suddivisi in tre classi A, B e C, in base all importanza che assumono in ambito aziendale. Analisi ABC Gruppo Q.tà % Valore % Record Scorta sicurezza Controllo classe A: pochi codici che rappresentano gran parte del valore della merce in magazzino classe C: tanti codici che rappresentano una minima parte del valore della merce in magazzino classe B: codici intermedi A 10-20% 70-80% completi accurati B 30-40% 15-20% completi accurati bassa moderata continuo o frequente normale: qualche sollecito in classe A vi è tipicamente il 20% degli codici che rappresentano in genere l 80% del valore della merce a magazzino. Particolare attenzione va dedicata nella loro gestione. C 40-50% 5-10% semplificati grande periodico: ordini annuali o più 39 40

11 Esercizi 1. I clienti sono tipicamente interessati a tre aspetti dei prodotti: costo, qualità (nel senso di aderenza alle specifiche e ai requisiti), tempi di consegna (in termini di rapidità e/o puntualità). Spiegare su quali di questi fattori influisce una corretta gestione delle scorte e perché. 2. In ambito industriale i pagamenti di solito avvengono a 60, 90 giorni (se non di più) dal ricevimento della merce. Quantificare i costi aggiuntivi in cui incorre il fornitore a causa di tale pratica di pagamento. 3. Una pratica di pagamento alternativa è pagare un giorno fisso del mese le forniture effettuate il mese precedente. Quantificare i costi aggiuntivi in cui incorre il fornitore a causa di tale pratica. Indicare, inoltre, la politica di consegna che attuerebbe il fornitore a parità di altre condizioni. Esercizi 4. Una possibile organizzazione delle scorte prevede che al fornitore sia concessa una zona nell impianto del cliente principale dove potere organizzare il proprio magazzino, contenente anche parti per terzi. In questa situazione al fornitore è richiesto di disporre sempre di una minima scorta di sicurezza, di concedere al cliente principale diritto di precedenza sui prodotti, di pagare delle penalità in caso di ordini non evasi immediatamente. Indicare i vantaggi e gli svantaggi di una tale organizzazione per il cliente principale e per il fornitore. Indicare possibili criteri per determinare il livello della scorta di sicurezza Esercizi 5. Mettere in rete la propria azienda con un servizio b2c può portare ad un aumento delle vendite poiché allarga il bacino dei potenziali clienti. Di contro, per rimanere appetibili, bisogna sapere produrre piccoli lotti di beni con caratteristiche molto variabili; depallettizzare le spedizioni (i.e., spedire piccoli lotti che non occupano nemmeno un pallet) Indicare come riorganizzare la produzione, le scorte e la distribuzione al fine di gestire correttamente la situazione descritta. Dire cosa cambia se si fornisce solo un servizio b2b. (Può ad esempio convenire progettare in modo che i prodotti abbiano molte parti in comune, terziarizzare le spedizioni ad un corriere, permettere al cliente di scegliere diverse modalità di consegna) Esercizi 6. Spiegare perché sono giustificate le seguenti politiche di produzione e di gestione delle scorte pattern della domanda discreto continuo produzione a magazzino periodica, con grandi scorte di sicurezza sospensione della produzione bassa produzione a magazzino, scorte dedicate per clienti importanti produzione su commessa domanda annuale alta Spiegare inoltre perché il fatto che lo stesso cliente acquisti prodotti sia nel quadrante in alto a destra e in basso a sinistra impedisce di solito un applicazione acritica delle suddette politiche. Spiegare inoltre perché i valori limiti dei quadranti dipendono dai costi fissi in cui si incorre

12 Esercizi 7. I clienti di una azienda possono essere classificati come in figura: potenziale di incremento acquisti futuri basso alto nuove opportunità di solito grandi clienti contratti deboli clienti occasionali bassi utilizer clienti in posizione quasi di monopsonio partner contratti quadro sinergie acquisti correnti alti Dedurre il potere contrattuale di ognuno di essi. Spiegare il comportamento che deve tenere un azienda per spostare un cliente nei riquadri più favorevoli. Esercizi 8. Il grafico in figura rappresenta l andamento nel tempo della domanda (in nero) e dell arrivo dei prodotti riciclabili (in rosso) Si supponga che tutta la domanda sia soddisfatta dalla produzione o dal riciclo, che i costi di riciclo siano inferiori a quelli di produzione, che sia concesso il backorder. In queste ipotesi indicare perché e a quali condizioni potrebbe convenire : avere alcuni ordini in backorder nel periodo giallo; eliminare alcuni pezzi riciclabili nel periodo tra i due intervalli colorati; trattenere tutti i prodotti ritornati nel periodo in azzurro

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano

Dettagli

LA LOGISTICA INTEGRATA

LA LOGISTICA INTEGRATA dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono

Dettagli

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri Fenomeni di obsolescenza 2 Determinati da: Prodotto inidoneo al segmento di mercato (es: computer) Effetto moda (es: abbigliamento) Mancato

Dettagli

La gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1

La gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza. La scorta di sicurezza nella supply chain 1 a gestione dell incertezza nella Supply Chain: la scorta di sicurezza a scorta di sicurezza nella supply chain 1 Il ruolo della giacenza nella supply chain Migliora l adattamento di domanda / fornitura

Dettagli

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso

Dettagli

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa

Dettagli

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi correnti

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi correnti I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi correnti azienda/fornitori circuiti sempre aperti: flussi fisico tecnici ed economici (in entrata) flussi monetari-finanziari (in uscita) settore

Dettagli

Il sistema logistico integrato

Il sistema logistico integrato Il sistema logistico integrato Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

Modello gestione scorte: E.O.Q. (Economic Order Quantity o del lotto economico)

Modello gestione scorte: E.O.Q. (Economic Order Quantity o del lotto economico) Modello gestione scorte: E.O.Q. (Economic Order Quantity o del lotto economico) Il modello EOQ (dall'inglese Economic Order Quantity) è stato proposto da F.W. Harris nel 1913, ma è attribuito principalmente

Dettagli

La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto. La disponibilità del prodotto 1

La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto. La disponibilità del prodotto 1 La scelta del livello ottimo della disponibilità del prodotto La disponibilità del prodotto 1 Linea guida Importanza della disponibilità del prodotto Fattori influenzanti il livello ottimo della disponibilità

Dettagli

La soluzione di mobilità alternativa.

La soluzione di mobilità alternativa. La soluzione di mobilità alternativa. 2 Qualità, flessibilità, efficienza. DriveCompany è una società di consulenza specializzata nella fornitura di servizi di noleggio a lungo termine di autovetture e

Dettagli

Logi.C.A. Consulting 1

Logi.C.A. Consulting 1 La Logistica La logistica, nell ambito del processo di gestione della supply chain : Pianifica Implementa Controlla l efficiente ed efficace flusso e immagazzinamento dei beni commerciali, l efficiente

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it

La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it La logistica del farmaco Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Organizzazione dell azienda farmacia e Farmacoeconomia Definizione e compiti della funzione produzione e logistica Definizione Insieme

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Analisi della catena logistica. Analisi della catena logistica 1

Analisi della catena logistica. Analisi della catena logistica 1 Analisi della catena logistica Analisi della catena logistica 1 La visione tradizionale della logistica nel settore manifatturiero Utile 4% Costi della Logistica 21% Utile Costi logistici Costi del Marketing

Dettagli

La gestione delle scorte

La gestione delle scorte La gestione delle scorte Controllo delle scorte Sist. prod. / Fornitore ordini domanda I Magazzino R Lead Time T La gestione delle scorte Problema: uando ordinare uanto ordinare Obiettivi: Basso livello

Dettagli

MacBOOK. Gestionale per librerie Windows e Mac

MacBOOK. Gestionale per librerie Windows e Mac Gestionale per librerie Windows e Mac Agile e dinamico Questa è la schermata iniziale dell interfaccia di, contenente la maggior parte delle funzioni svolte dal programma, che permette un rapido passaggio

Dettagli

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO Pagina 1 di 6 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO...3 4 ORDINI DI ACQUISTO...4 5 CONTROLLI AL RICEVIMENTO...5 6 SELEZIONE E QUALIFICA

Dettagli

LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web

LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA GLI SPRECHI DA EVITARE Quali erano gli sprechi che Toyota voleva evitare, applicando la Produzione snella? Essenzialmente 3: le perdite di tempo legate alle rilavorazioni

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica

Dettagli

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean :

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : Consulenza di Direzione Management Consulting Formazione Manageriale HR & Training Esperienza e Innovazione La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : un passo chiave nel percorso

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

costo medio (atteso) di immagazzinamento mensile l indice di rotazione di magazzino semestrale (atteso)

costo medio (atteso) di immagazzinamento mensile l indice di rotazione di magazzino semestrale (atteso) Esercizio 1 La Office Services rivende articoli per ufficio. Dai dati storici relativi allo scorso semestre si prevede che la domanda media di toner sarà di 194 unità al mese, e la deviazione standard

Dettagli

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it LogiTrack OTG LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni OTG Informatica srl info@otg.it 1 Sommario Sommario... 1 LOGITRACK Controllo Ordini e Spedizioni... 2 ORDITRACK... 2 Vista Ordini...

Dettagli

UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE

UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE Processo di Performance Review (PR) Luisa Macciocca 1 Che cos è una PR? La PR è un sistema formale di gestione della performance La gestione della performance è: un processo a

Dettagli

Modelli di Programmazione Lineare e Programmazione Lineare Intera

Modelli di Programmazione Lineare e Programmazione Lineare Intera Modelli di Programmazione Lineare e Programmazione Lineare Intera 1 Azienda Dolciaria Un azienda di cioccolatini deve pianificare la produzione per i prossimi m mesi. In ogni mese l azienda ha a disposizione

Dettagli

In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc.

In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc. Le Rimanenze In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc.; in un apposita lezione verranno trattate le rimanenze

Dettagli

PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN

PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN A.S. 2014/15 Innovazione e ciclo di vita di un prodotto La progettazione di un prodotto e di conseguenza il suo processo produttivo dipende dalla

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

GESTIONE DELLA CAPACITA

GESTIONE DELLA CAPACITA Capitolo 8 GESTIONE DELLA CAPACITA Quale dovrebbe essere la capacità di base delle operations? (p. 298 e segg.) 1 Nel gestire la capacità l approccio solitamente seguito dalle imprese consiste nel fissare

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Magazzini industriali

Magazzini industriali Magazzini industriali Magazzini industriali 1 Funzioni Proteggere le merci a scorta Si devono conservare i materiali e componenti impiegati in produzione, quelli realizzati durante i cicli di produzione

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

ALBERT. copyright hventiquattro

ALBERT. copyright hventiquattro ALBERT ALBERT MONETIZZARE LE SCORTE Il tuo magazzino: da deposito a risorsa Albert agisce sulle fonti di finanziamento interno. Non tanto in termini di puro taglio dei costi, quanto di recupero di flussi

Dettagli

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci

Dettagli

Pianificazione e Gestione delle Scorte Sergio Cavalieri Università degli Studi di Bergamo

Pianificazione e Gestione delle Scorte Sergio Cavalieri Università degli Studi di Bergamo Pianificazione e Gestione delle Scorte Sergio Cavalieri Università degli Studi di Bergamo http://progest.unibg.it 1 Perché detenere le scorte Per coprire i picchi di domanda Per coprire il tempo e la distanza

Dettagli

11. Evoluzione del Software

11. Evoluzione del Software 11. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 11. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti

Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE CAP. 16 Una definizione La logistica è il sistema di connessione tra l approvvigionamento dei materiali, la trasformazione

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Just-In-Time (JIT) eliminate tutte le motivazioni che costringono un sistema produttivo alla costituzione di scorte di materiali

Just-In-Time (JIT) eliminate tutte le motivazioni che costringono un sistema produttivo alla costituzione di scorte di materiali Just-In-Time (JIT) Filosofia produttiva nata presso l azienda giapponese Toyota negli anni 70. Ha l obiettivo di soddisfare la domanda del cliente in termini di cosa e quanto produrre, configurando l intero

Dettagli

More Riordino Automatico

More Riordino Automatico Roberta Monari More Riordino Automatico La soluzione di Di.Tech per il riordino automatico da punto vendita LA SODDISFAZIONE DEL CONSUMATORE La disponibilità di prodotto a scaffale è una delle variabili

Dettagli

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40 di Paolo Moretti L «International Accounting Standards Board» (IASB), nell ambito del progetto di revisione («Improvement») dei princìpi contabili internazionali,

Dettagli

GESTIONE OPERATIVA E LOGISTICA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI. Come aumentare l efficienza attraverso una nuova gestione del processo di approvvigionamento

GESTIONE OPERATIVA E LOGISTICA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI. Come aumentare l efficienza attraverso una nuova gestione del processo di approvvigionamento GESTIONE OPERATIVA E LOGISTICA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI Come aumentare l efficienza attraverso una nuova gestione del processo di approvvigionamento La tecnologia e la strategia La tecnologia e lo sviluppo

Dettagli

L analisi dei costi: il costing

L analisi dei costi: il costing L analisi dei Costi - a.a. 2012/2013 L analisi dei costi: il costing 1 La tecnica del costing (1) Il termine costing indica la tecnica specificatamente rivolta alla rilevazione dei costi. Negli ultimi

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Il caso FrescoMagic s.r.l.

Il caso FrescoMagic s.r.l. LE TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLE SCORTE Il caso FrescoMagic s.r.l. Le scorte servono a fronteggiare in ogni momento improvvise esigenze di produzione e di vendita Rilevano importanza perché

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

1. Considerazioni preliminari

1. Considerazioni preliminari 1. Considerazioni preliminari Uno dei principali aspetti decisionali della gestione logistica è decidere dove localizzare nuove facility, come impianti, magazzini, rivenditori. Ad esempio, consideriamo

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

FAST FASHION. La novità del Fast Fashion: perché è un fenomeno interessante LA DINAMICA DEL MERCATO:

FAST FASHION. La novità del Fast Fashion: perché è un fenomeno interessante LA DINAMICA DEL MERCATO: FAST FASHION Un modello di business emergente e la sua influenza sull industria tessile Como, 14 gennaio 2010 La novità del Fast Fashion: perché è un fenomeno interessante LA DINAMICA DEL MERCATO: è il

Dettagli

IL PROBLEMA DELLE SCORTE

IL PROBLEMA DELLE SCORTE IL PROBLEMA DELLE SCORTE Un problema di Ricerca Operativa, di notevole interesse pratico, è il problema della gestione delle scorte, detto anche di controllo delle giacenze di magazzino. Esso riguarda

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

Monetizzare significa letteralmente: valutare in denaro - convertire in denaro.

Monetizzare significa letteralmente: valutare in denaro - convertire in denaro. MONETIZZARE LE SCORTE, CON ALBERT. Quanto costa non gestire le scorte? Monetizzare significa letteralmente: valutare in denaro - convertire in denaro. Le scorte si formano e si stratificano nel tempo.

Dettagli

Capitolo 9 Gestione delle scorte. Introduzione

Capitolo 9 Gestione delle scorte. Introduzione Capitolo 9 Gestione delle scorte Introduzione 1 Salvo rare eccezioni, le scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono una presenza invitabile in ogni tipo di processo e in ogni rete di

Dettagli

12. Evoluzione del Software

12. Evoluzione del Software 12. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 12. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,

Dettagli

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri Ottava Edizione La e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri e Controllo di Produzione : compiti 2 Rendere disponibili le informazioni necessarie per: Gestire in modo efficiente ed efficace il

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

BOLOGNA TO BUSINESS BENEFICI DELLA ESTERNALIZZAZIONE SUL CONTO ECONOMICO

BOLOGNA TO BUSINESS BENEFICI DELLA ESTERNALIZZAZIONE SUL CONTO ECONOMICO BOLOGNA TO BUSINESS BENEFICI DELLA ESTERNALIZZAZIONE SUL CONTO ECONOMICO Analisi economica: i prezzi ombra Quello che interessa, nell'analisi costi-benefici, è la redditività dal punto di vista della massimizzazione

Dettagli

I processi di approvvigionamento

I processi di approvvigionamento azienda/fornitori I processi di acquisto/utilizzazione dei fattori produttivi correnti circuiti sempre aperti: flussi fisico tecnici ed economici (in entrata) flussi monetari-finanziari (in uscita) settore

Dettagli

Visualizzazione grafica. La funzione Naviga. Integrazione con Microsoft Office

Visualizzazione grafica. La funzione Naviga. Integrazione con Microsoft Office DAS - Dynamic Automotive Solution, add on per il settore Automotive sviluppato sulla piattaforma Microsoft Dynamics NAV, è la soluzione gestionale studiata e realizzata per soddisfare le specifiche esigenze

Dettagli

Page 1. GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.

Page 1. GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2. COMUNICAZIONE D IMPRESA Anno Accademico 2014/2015 GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.1 SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ

Dettagli

Sistemi Informativi e Sistemi ERP

Sistemi Informativi e Sistemi ERP Sistemi Informativi e Sistemi Trasformare i dati in conoscenza per supportare le decisioni CAPODAGLIO E ASSOCIATI 1 I SISTEMI INFORMATIVI LI - E IMPRESA SISTEMA DI OPERAZIONI ECONOMICHE SVOLTE DA UN DATO

Dettagli

La Metodologia adottata nel Corso

La Metodologia adottata nel Corso La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema

Dettagli

Calcolare il costo dei prodotti

Calcolare il costo dei prodotti Calcolare il costo dei prodotti Metodi alternativi a confronto Prima Puntata www.studiobarale.it Parte 1 di 6 Obiettivi spiegare le diverse metodologie di calcolo dei costi di prodotto, mostrandone logiche

Dettagli

La gestione delle scorte in Farmacia. Maurizio Da Bove

La gestione delle scorte in Farmacia. Maurizio Da Bove La gestione delle scorte in Farmacia Maurizio Da Bove Gli strumenti per la gestione 2 Gli strumenti Gli strumenti più di frequente impiegati sono: la rotazione delle scorte e la connessa misura del range

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

AMMINISTRARE I PROCESSI

AMMINISTRARE I PROCESSI LE SOLUZIONI AXIOMA PER LE AZIENDE DI SERVIZI AMMINISTRARE I PROCESSI (ERP) Axioma Value Application Servizi Axioma, che dal 1979 offre prodotti software e servizi per le azienda italiane, presenta Axioma

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche. soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di

Dettagli

COME VIENE REALIZZATO IL PROCESSO DI ACQUISTO?

COME VIENE REALIZZATO IL PROCESSO DI ACQUISTO? COME VIENE REALIZZATO IL PROCESSO DI ACQUISTO? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE Domanda di beni che l azienda utilizza a scopo interno oppure

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse contabilità dei costi contabilità industriale contabilità analitica economico-quantitative

l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse contabilità dei costi contabilità industriale contabilità analitica economico-quantitative Analisi dei Costi La gestione implica l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse, e dunque, costose. L analisi dei costi, è un momento fondamentale del sistema del controllo di gestione con l'espressione

Dettagli

Guida al Noleggio a Lungo Termine

Guida al Noleggio a Lungo Termine I vantaggi del Noleggio a Lungo Termine Guida al Noleggio a Lungo Termine Il Noleggio a Lungo Termine è un sistema di mobilità che mette a disposizione delle imprese e dei professionisti un'auto o un veicolo

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA Facoltà di Ingegneria ESAME DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI INGEGNERE PRIMA PROVA SCRITTA DEL 22 giugno 2011 SETTORE DELL INFORMAZIONE Tema n. 1 Il candidato sviluppi un analisi critica e discuta

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel Abbiamo completamente eliminato i costi di personalizzazione e di continuo sviluppo per cercare di adattare un prodotto software orizzontale e generalista alle problematiche del nostro settore Un software

Dettagli

7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis

7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis 7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis I risultati economici globali di un impresa possono essere riorganizzati anche al fine

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Conti Gestione Manuale Utente. Conti Gestione Manuale Utente

Conti Gestione Manuale Utente. Conti Gestione Manuale Utente Conti Gestione Manuale Utente Paragrafo-Pagina di Pagine 1-1 di 7 Versione 2 del 05/08/2015 SOMMARIO 1 A Chi è destinato... 1-3 2 Pre requisiti... 2-3 3 Obiettivi... 3-3 4 Durata della formazione... 4-3

Dettagli

XMART per gestire il retail non food

XMART per gestire il retail non food XMART per gestire il retail non food Le aziende retail che oggi competono nei mercati specializzati, sono obbligati a gestire una complessità sempre maggiore; per questo, hanno bisogno di un valido strumento

Dettagli

Le prestazioni della Supply Chain

Le prestazioni della Supply Chain Le prestazioni della Supply Chain L ottenimento dell adattamento strategico e la sua portata Le prestazioni della Supply Chain 1 Linea guida Le strategie Competitiva e della supply chain L ottenimento

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

B-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche

B-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche B-B WASTEMAN Le aziende che hanno a che fare con la produzione, il trattamento, lo stoccaggio, lo smaltimento di rifiuti, devono poter contare su una gestione accurata che permetta loro da un lato, di

Dettagli

Ing.Dario Pellegrini Consulenza Strategica P.M.I. Industriali COMIG COMMISSIONE INGEGNERIA GESTIONALE

Ing.Dario Pellegrini Consulenza Strategica P.M.I. Industriali COMIG COMMISSIONE INGEGNERIA GESTIONALE COMIG COMMISSIONE INGEGNERIA GESTIONALE 1 In the middle of difficulty lies opportunity NELLE DIFFICOLTA CI SONO LE OPPORTUNITA 2 COSA FARE IN PERIODO DI CRISI? NON E LA PIU FORTE DELLE SPECIE CHE SOPRAVVIVE,

Dettagli

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA Lo so che è un argomento impopolare; la mia tesi è che si puo' usare un sistema qualità per abbassare i costi invece che fabbricare carte false. L idea mi è venuta

Dettagli

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000

mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 1.7 Servizi informatici. Un negozio di servizi informatici stima la richiesta di ore di manutenzione/consulenza per i prossimi cinque mesi: mese 1 2 3 4 5 richiesta 6000 7000 8000 9500 11000 All inizio

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende ! "#%&"'(&)*++,%#,"'"(&("##&-"! "!#!. /##&('"*#,0"1&,2)*',%3"2&11"1&,2& 4 "3'&"22&5 "3'&"22&6 "3'&"22&7 "0#8"22&9! "0#8"22&9 ",33& : '&&0+"##&)*''";,%,!,00"%&, Obiettivo del presente capitolo è presentare

Dettagli