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1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi,

2 Cosa facciamo oggi? 1) Question time. 2) Chiusura parte su architetture istituzionali 3) Un puzzle di nome organizzazione. Ovvero... Organizzazioni del servizio sociale come strutture e processi (prima parte). NB: proseguiamo questa parte Venerdì, ore 14,30-18,00, aula A0 con il Seminario Tra il dire e il fare

3 Un puzzle di nome organizzazione (1) Le nostre organizzazioni. Brainstorming in tre passi 1. Nella vostra vita ordinaria fate parte sicuramente di più organizzazioni. Quali? 2. Cosa accomuna le organizzazioni di cui fanno parte più persone tra voi? 3. E cosa accomuna tutte le diverse organizzazioni che avete indicato?

4 Un puzzle di nome organizzazione (2) Una mission (quasi) impossible: definire cosa si intende per organizzazione «Le organizzazioni sono entità familiari; come tutto ciò che è familiare, si presentano poco interessanti, sbiadite e piatte. Di solito non avvertiamo la necessità di chiederci che cosa sono le organizzazioni: le diamo per scontate» (Bifulco, 2002: 7). Le organizzazioni sono state definite come... «entità sociali, intese come un processo di azioni e decisioni, che perseguono un obiettivo o un insieme di obiettivi, basandosi su processi di differenziazione e integrazione, con ruoli distinti assegnati ai partecipanti e con un sistema di autorità riconosciuta e accettata dai membri, in interazione dinamica con l ambiente esterno» (Catino, 2012: 18). I passeggeri di un treno sono un organizzazione? Gli spettatori di uno spettacolo teatrale sono un organizzazione? Gli utenti di un servizio sociale territoriale sono un organizzazione?

5 Un puzzle di nome organizzazione (3) ORGANIZZAZIONE Vs. ORGANIZZARE «entità sociali, intese come un processo di azioni e decisioni, che perseguono un obiettivo o un insieme di obiettivi, basandosi su processi di differenziazione e integrazione, con ruoli distinti assegnati ai partecipanti e con un sistema di autorità riconosciuta e accettata dai membri, in interazione dinamica con l ambiente esterno» (Catino, 2012: 18). Le ORGANIZZAZIONI sono STRUTTURE Le ORGANIZZAZIONI sono PROCESSI ORGANIZZAZIONE ORGANIZZARE I passeggeri di un treno sono un organizzazione? Gli spettatori di uno spettacolo teatrale sono un organizzazione? Gli utenti di un servizio sociale territoriale sono un organizzazione?

6 Un puzzle di nome organizzazione (4) Livelli osservativi delle organizzazioni del servizio sociale Livello MACRO (o inter-organizzativo) Tendenze sistemiche e logiche di azione e di regolazione delle organizzazioni del servizio sociale Livello MESO (o organizzativo) Relazioni tra le organizzazioni che cooperano per la programmazione, gestione ed erogazione dei servizi sociali Livello MICRO (o intra-organizzativo) Rapporto tra coloro che lavorano in/per un organizzazione del servizio sociale e tra questi e l organizzazione stessa Catino (2012: 28-30) Rossi (2014: 32-33)

7 Un puzzle di nome organizzazione (5) Differenziazione e integrazione dei compiti nelle organizzazioni del servizio sociale DIFFERENZIAZIONE La differenziazione dei compiti lavorativi è una necessità tecnica di ogni attività complessa. Un adeguato processo di differenziazione dei compiti è condizione per il successo dell organizzazione purchè... INTEGRAZIONE...sia bilanciato da un corrispondente processo di coordinamentointegrazione che riporti ad unità i compiti che sono stati suddivisi. Due assi della differenziazione dei compiti nelle organizzazioni del servizio sociale: BASSA complessità VERTICALE = delinea la distribuzione dell autorità gerarchica attribuendo quote differenti di potere decisionale ORIZZONTALE = delinea la specializzazione funzionale delle componenti dell organizzazione Schemi di STRUTTURA ORGANIZZATIVA Semplice Funzionale Divisionale A matrice ALTA complessità Livello MICRO (o intra-organizzativo) Esempi Comuni di Torino, Parma, Palermo ASL Olbia, Toscana- Centro

8 Un puzzle di nome organizzazione (6) Coordinamento/integrazione dei ruoli nelle organizzazioni del servizio sociale Strategie per il coordinamento/integrazione ADATTAMENTO RECIPROCO Rossi (2014: 35-37), tratto da Mintzberg (1983). Prima, cfr. Thompson (1967) NB: le strategie non si escludono tra loro! Coordinamento basato sulla comunicazione informale tra componenti dell organizzazione che hanno pari grado ed elevata autonomia professionale (es: studi associati). SUPERVISIONE DIRETTA Il coordinamento è garantito dal comando e dal controllo gerarchico diretto svolto da un superiore sui subordinati (es: piccole organizzazioni ed emergenze) STANDARDIZZAZIONE Dei PROCESSI Processi di allineamento del contributo di diversi membri dell organizzazione I contenuti del lavoro dei membri dell organizzazione sono programmati in anticipo e limitati dal management. La discrezionalità è ridotta. DeI RISULTATI Delle COMPETENZE Il management definisce in anticipo medesimi risultati che diversi membri devono raggiungere Viene definito in anticipo il profilo professionale di chi opera nell organizzazione. Il lavoro è standardizzato dal protocollo professionale.

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