Giuseppe Di Chiara La redazione della tesi di laurea Un appunto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Giuseppe Di Chiara La redazione della tesi di laurea Un appunto"

Transcript

1 Giuseppe Di Chiara La redazione della tesi di laurea Un appunto I. Qualche nota iniziale 1. Spunti per una premessa Nelle prime pagine di un notissimo scritto in tema di tesi di laurea (la cui lettura, istruttiva e divertente, si palesa davvero assai proficua per una molteplicità di aspetti), Umberto Eco compendia in poche essenziali battute il significato dell incombenza, imposta al laureando, di redigere quel peculiare elaborato scritto su un tema concordato con uno o più docenti del proprio Corso di studio in cui si sostanzia la tesi per il conseguimento del titolo accademico. Fare una tesi significa: (1) individuare un argomento preciso; (2) raccogliere documenti su quest argomento; (3) mettere in ordine questi documenti; (4) riesaminare di prima mano l argomento alla luce dei documenti raccolti; (5) dare una forma organica a tutte le riflessioni precedenti; (6) fare in modo che chi legge capisca cosa si voleva dire e sia in grado, all occorrenza, di risalire agli stessi documenti per riprendere l argomento per conto suo. Fare una tesi significa quindi imparare a mettere ordine nelle proprie idee e ordinare dei dati; è una esperienza di lavoro metodico; vuol dire costruire un oggetto che in linea di principio serva anche agli altri. (U. Eco, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano, 1985, 16) Si tratta di un primo lucido nucleo essenziale di istruzioni per l uso, che converrà tener presenti allorché, dalla fase della scelta del tema (che è auspicabile non discenda dall alto, imposto per grazia dal Relatore, ma venga discusso con lo studente, tenendo conto dei suoi interessi e delle sue aspettative), si passi alla ricerca e all acquisizione del materiale, allo studio dello stesso, all elaborazione (personale) dei risultati della ricerca e, quindi, alla stesura dell elaborato. Pur non essendo certo, questa, la sede opportuna per (magari anacronistiche) sottolineature per dir così parenetiche di ampio respiro, potrà rendersi utile, tuttavia, sottolineare come il lavoro di tesi costituisca, per lo studente, una sfida intellettuale stimolante e, in ultima analisi, un occasione da non perdere: dedicare mesi o anni di studio pur se intervallati da altro tipo di attività formativa a un argomento, costruendo per gradi, da un idea iniziale, un discorso ordinato con (legittime) aspirazioni di originalità, è impresa che, se svolta con serietà, forgia o irrobustisce un personale metodo di lavoro e produce un esperienza preziosa per il futuro professionale del laureando; metodologie oblique (quando non illegali) di produzione dell elaborato scritto, pur non sconosciute nella prassi, costituiscono, al contrario, se non altro uno spreco deprecabile in termini di coerente sviluppo della dimensione culturale e professionale del candidato.

2 2. Il reperimento della documentazione Chi intenda scrivere su un qualsiasi argomento deve, anzitutto, documentarsi circa lo stato dell arte sul tema di ricerca: è, cioè, necessario che si acquisisca una chiara consapevolezza delle elaborazioni esistenti sul tema prescelto, che costituiranno il punto di avvio dell opera di riflessione e di sistemazione che ci si prefigge di compiere. E esperienza comune che, nel reperimento del materiale di base, si muova da un primo nucleo (per individuare il quale potranno essere decisivi i consigli del Relatore) e ci si estenda, poi, via via, a raggiera, tesaurizzando spunti rinvenuti durante la ricerca. Primi spunti potranno essere reperiti attraverso la consultazione delle voci enciclopediche che concernono l argomento di ricerca (o vi gravitano intorno), corredate, peraltro, di solito, di una scheda bibliografica essenziale. Ulteriori importanti spunti potranno trarsi dalla consultazione dei Codici commentati con dottrina e giurisprudenza, di solito organizzati in modo da fornire una mappatura concettuale di base sui problemi affrontati, in dottrina e in giurisprudenza, con riguardo alla singola norma esaminata; anche i Codici commentati contengono, di solito, in apertura o in calce al commento per articolo, schede bibliografiche essenziali. E superfluo sottolineare come, essendo la materia giuridica definitoriamente esposta a variazioni nel tempo, nella consultazione di qualsiasi fonte normativa, dottrinale, giurisprudenziale occorrerà tener conto dell epoca in cui la fonte consultata è stata prodotta. Ciò si badi non importa affatto che l accesso ai contributi più risalenti sia, per questo, sconsigliabile: accade non di rado che taluni contributi, pur dopo il sopravvenire di nuovi impianti di regole, mantengano una perdurante vitalità con riguardo all approccio teorico-generale e debbano, anzi, considerarsi fondamentali (gli esempi sono, in proposito, innumerevoli: si pensi alla sapiente teoria delle invalidità processuali tracciata da G. Conso, Il concetto e le specie d invalidità, Giuffrè, Milano, 1955, che costituisce ancor oggi una pietra miliare in argomento, e che pur tiene conto, sul piano positivo, del vecchio e ormai abrogato codice di rito penale del 1930, o a P. Ferrua, voce Difesa (diritto di), in Dig. disc. pen., vol. III, Utet, Torino, 1989, 466 ss., in cui, pur se i riferimenti normativi riguardano ancora il codice del 1930, l architrave teorico rimane nitido e attualissimo). II. La stesura dell elaborato: le note a piè pagina 1. Premessa Dopo il reperimento dei dati, lo studio degli stessi, la messa a fuoco dei primi spunti di riflessione, la formulazione di un primo provvisorio schema di lavoro (che è consigliabile sottoporre alla valutazione del Relatore), segue la fase centrale dell elaborazione delle informazioni e, quindi, della stesura 2

3 dell elaborato scritto che si fa carico di rendere fruibili le conclusioni cui il candidato è giunto, documentando i risultati della ricerca effettuata. L elaborato scritto conformemente a prassi consolidate nell ambito delle metodologie della ricerca giuridica e delle abitudini dello scrivere di diritto è bene sia dotato di un apparato critico di riferimenti, contenuti nelle note a piè pagina: si tratta, anzitutto, di rinvii al materiale consultato, idonei a porre il lettore nella condizione non solo di verificare l esattezza di quanto discusso, ma e soprattutto di acquisire a sua volta cognizione del materiale stesso, in vista di un ulteriore utilizzazione del medesimo (un po s è appena visto come lo stesso candidato avrà fatto, a suo tempo, estendendo a raggiera le proprie conoscenze proprio a partire dalla consultazione delle prime opere visionate). Esistono regole ben precise, stratificatesi nel tempo, che disciplinano le tecniche di citazione della letteratura e della giurisprudenza: esse possono facilmente estrapolarsi proprio dallo studio attento dei contributi che, (anche) del lavoro di tesi, costituiscono la base cognitiva ineliminabile. Qui di seguito si indicano, comunque, alcune essenziali regole, che riflettono le prassi della letteratura giuridica nel quadrante processualpenalistico, di cui è bene tener conto in sede di stesura dell elaborato. 2. Tecniche di citazione 2.1. I contributi dottrinali A) Il lavoro monografico si cita indicando l autore, il titolo (in corsivo), la casa editrice (pur se talora questo dato viene omesso), il luogo e l anno di edizione. Ad esempio: - L. Kalb, La «ricostruzione orale» del fatto tra «efficienza» ed «efficacia» del processo penale, Giappichelli, Torino, Modalità analoghe di citazione si seguono per le opere manualistiche: - M. Chiavario, Diritto processuale penale. Profilo istituzionale, Utet, Torino, Se si tratta di edizione dell opera successiva alla prima, se ne dà conto anteriormente all indicazione dei dati editoriali: - G. Lozzi, Lezioni di procedura penale, 6 a ed., Giappichelli, Torino, B) Il contributo su rivista si cita indicando l autore, il titolo (in corsivo), l abbreviazione della rivista che ospita il contributo (in corsivo), l anno, la parte o sezione della rivista (se questa è suddivisa in parti o sezioni aventi ciascuna una propria numerazione di pagine), la pagina (o la colonna) di riferimento. Ad esempio: - E. Amodio, Giusto processo, diritto al silenzio e obblighi di verità dell imputato sul fatto altrui, in Cass. pen., 2001, 3587 ss. - G. Silvestri, La massimazione delle decisioni penali della Corte di cassazione: i nuovi criteri, in Foro it., 2004, V, 17 ss. 3

4 C) Il contributo su opera collettanea si cita indicando l autore, il titolo (in corsivo), il titolo del volume che ospita il contributo (in corsivo), l eventuale curatore del volume, i dati editoriali del volume stesso (casa editrice, luogo e anno di edizione), la pagina (o le pagine) di riferimento. Ad esempio: - G. Spangher, I nuovi profili della riparazione per l ingiusta detenzione, in AA.VV., Il processo penale dopo la riforma del giudice unico, a cura di F. Peroni, Cedam, Padova, 2000, 239 ss. - N. Galantini, Limiti e deroghe al contraddittorio nella formazione della prova, in Il contraddittorio tra Costituzione e legge ordinaria, Atti del Convegno di Ferrara (13-15 ottobre 2000), Giuffrè, Milano, 2002, 81 ss. D) Criteri non dissimili si utilizzano per la citazione del contributo su commentario ovvero su codice commentato: non essendovi, tuttavia, di regola, in questi casi un autonomo titolo del contributo occorre fare riferimento all articolo oggetto di commento. Ad esempio: - O. Dominioni, Commento agli artt , in Commentario del nuovo codice di procedura penale, a cura di E. Amodio e O. Dominioni, vol. I, Giuffrè, Milano, 1989, 401 ss. - D. Negri, Commento all art. 438, in Commentario breve al codice di procedura penale, a cura di G. Conso e V. Grevi, Cedam, Padova, 2005, 1561 ss. E) Nella citazione della voce enciclopedica occorre specificare l autore, la denominazione della voce (in corsivo, preceduta in tondo dall indicazione «voce»), l opera enciclopedica che ospita la voce, il numero ordinale del volume, i dati editoriali dello stesso volume (casa editrice, luogo e data di edizione), la pagina (o le pagine) di riferimento. Ad esempio: - E. Dolcini, voce Potere discrezionale del giudice (dir. proc. pen.), in Enc. dir., vol. XXXIV, Giuffrè, Milano, 1985, 744 ss. - P. Ferrua, voce Difesa (diritto di), in Dig. disc. pen., vol. III, Utet, Torino, 1989, 466 ss La giurisprudenza Occorre premettere che, nella maggior parte dei casi, le decisioni giudiziali recano due date diverse: quella di deliberazione della pronuncia (a seguito di rito in camera di consiglio o in udienza pubblica) e quella (successiva) di deposito della stessa in cancelleria. La più consolidata tradizione (che pur ammette deroghe) tende a citare la giurisprudenza costituzionale e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell uomo con la data di deposito, la giurisprudenza di legittimità e di merito con la data di deliberazione della pronuncia. Ciò posto si indicano, di seguito, con maggiore dettaglio i criteri di citazione delle diverse pronunce. A) Per la giurisprudenza costituzionale si indica l autorità emanante (la cui abbreviazione canonica è «Corte cost.»), la tipologia di decisione (ordinanza o sentenza), la data di deposito, il numero di decisione. Ad esempio: 4

5 - Corte cost., sent. 26 febbraio 2002, n Corte cost., ord. 27 aprile 2001, n. 112 B) Per la giurisprudenza di legittimità si indica l autorità emanante (la cui abbreviazione canonica è «Cass.»), la sezione che ha emesso la decisione (il dato è talora omesso, ma è opportuno sempre indicarlo ove la pronuncia sia emessa a sezioni unite), la data di deliberazione, il nome del ricorrente ovvero (facendo seguito alla recente disciplina in materia di privacy) l iniziale dello stesso. Ad esempio: - Cass., sez. un., 11 aprile 2006, M. - Cass., sez. un., 9 maggio 2001, p.m. in c. Donatelli - Cass., II, 5 marzo 2004, Lo Giudice C) Per la giurisprudenza di merito si indica l autorità emanante (le principali abbreviazioni sono: «Ass. app.» per Corte di assise di appello, «App.» per Corte di appello, «Ass.» per Corte di assise, «Trib.» per Tribunale, «Giud. pace» per Giudice di pace, «Trib. min.» per Tribunale per i minorenni), la sede geografica in cui siede il giudice, la data di decisione, il nome dell imputato ovvero (ancora facendo seguito alla recente disciplina in materia di privacy) l iniziale dello stesso. Ad esempio: - Trib. Cassino, 21 maggio 2001, Iannone - Ass. Milano, 15 dicembre 2003, Toma e a. - Trib. Bassano del Grappa, 26 marzo 2004, Pellanda - Ass. Torino, 21 aprile 2004, P.D Sono comuni i criteri di indicazione della sede di pubblicazione della pronuncia citata. Per le pronunce pubblicate su rivista si indica l abbreviazione della rivista, l anno, la parte (se la rivista è ripartita in più parti o sezioni aventi autonoma numerazione), la pagina (o colonna) di riferimento. Ad esempio: - Corte cost., sent. 22 gennaio 1992, n. 4, in Giur. cost., 2004, 20 - Cass., VI, 21 dicembre 2000, Veloccia, in Cass. pen., 2001, 3484, m Cass., III, 4 febbraio 2004, Consoletti e a., in Foro it., 2004, II, Trib. Cassino, 21 maggio 2001, Iannone, in Arch. n. proc. pen., 2001, E ormai diffusa la metodologia di citazione delle massime ufficiali di legittimità mediante il codice numerico (a sei cifre) attribuito alla massima dal Centro elettronico di documentazione (C.E.D.) della Corte di Cassazione. Ad esempio: - Cass., III, 14 gennaio 2003, Gervasio, in C.E.D. Cass., n Cass., III, 3 giugno 2004, C., in C.E.D. Cass., n Pur se è consigliabile, in proposito, una certa parsimonia, sono ammesse le citazioni da siti internet, specie se istituzionali: - Corte cost., sent. 5 maggio 2006, n. 184, in - Corte eur. dir. uomo, 7 ottobre 1988, Salabiaku c. Francia, in 5

6 2.3. Tecniche di abbreviazione La prima citazione di ogni opera va effettuata in forma completa. Ad esempio: - E. Amodio, Giusto processo, diritto al silenzio e obblighi di verità dell imputato sul fatto altrui, in Cass. pen., 2001, 3587 ss. - E. Dolcini, voce Potere discrezionale del giudice (dir. proc. pen.), in Enc. dir., vol. XXXIV, Giuffrè, Milano, 1985, 744 ss. Le citazioni successive alla prima, all interno della stessa serie di note, vanno, invece, rese in forma abbreviata. Ad esempio: - E. Amodio, Giusto processo, diritto al silenzio e obblighi di verità dell imputato sul fatto altrui, cit., 3588; - E. Dolcini, voce Potere discrezionale del giudice, cit., La forma abbreviata presuppone che le citazioni successive alla prima si collochino all interno della stessa serie numerica di note (ad esempio all interno di uno stesso capitolo). All apertura di una nuova serie di note a piè pagina (ad esempio dopo l inizio del capitolo successivo, allorché occorre ripartire da nota 1) v è l obbligo di citare l opera, per la prima volta, in forma completa, e ciò pur se la stessa opera ricorra in una precedente (ma ormai chiusa) serie di note Quando, nell ambito della stessa nota, dopo la citazione di un opera (o di una pronuncia), si cita, di seguito, un ulteriore opera (o un ulteriore pronuncia) tratta dalla medesima fonte (ad esempio, dalla medesima rivista), l indicazione di questa va abbreviata con «ivi». Ad esempio: - E. Amodio, Giusto processo, diritto al silenzio e obblighi di verità dell imputato sul fatto altrui, in Cass. pen., 2001, 3587 ss.; D. Carcano, Quale insindacabilità dei parlamentari?, ivi, 2004, 2690 ss. - Cass., III, 10 gennaio 1979, Bossoli, in C.E.D. Cass., n ; Cass., VI, 10 dicembre 1980, Cingolani, ivi, n Quando, nell ambito della stessa nota, dopo la citazione di un opera (o di una pronuncia), si cita, di seguito, un ulteriore dato tratta dalla stessa fonte nella identica pagina, l indicazione della fonte va abbreviata con «ibidem». Ad esempio: - Cass., I, 27 gennaio 2003, Orsogna, in Cass. pen., 2004, 2963; Cass., VI, 4 aprile 2003, Vitale, ibidem Quando, nell ambito della stessa nota, dopo la citazione di un opera, si cita, di seguito, un ulteriore opera dello stesso autore, il nome di questi va abbreviato con «Id.». Ad esempio: - A. Saccucci, Riparazione per irragionevole durata dei processi tra diritto interno e Convenzione europea, in Dir. pen. proc., 2001, 893 ss.; Id., La legge Pinto al vaglio della Corte europea, ivi, 1301 ss. 6

7 La citazione delle riviste giuridiche segue anche qui criteri di abbreviazione frutto di abitudini stratificatesi nel tempo. Pur se talora tali criteri sono esposti a modifiche (ad esempio, la rivista Questione giustizia si abbrevia, di solito, Quest. giust., ma è accreditata, di recente, anche la più compatta QuestG; la rivista Cassazione penale si abbrevia, di solito, Cass. pen., ma di recente ricorre anche CP), si elencano, di seguito, le modalità classiche di abbreviazione delle più importanti riviste generali e di quelle del comparto penale e processuale: Corriere giuridico: Corr. giur. Critica del diritto: Crit. dir. Democrazia e diritto: Dem. e dir. Diritto e giustizia: Dir. e giust. Documenti giustizia: Doc. giust. Foro italiano: Foro it. Giurisprudenza costituzionale: Giur. cost. Giurisprudenza di merito: Giur. merito Giurisprudenza italiana: Giur. it. Guida al diritto: Guida dir. Minori giustizia: Minori giust. Politica del diritto: Pol. dir. Questione giustizia: Quest. giust. Rassegna forense: Rass. forense Archivio della nuova procedura penale: Arch. n. proc. pen. Archivio penale: Arch. pen. Cassazione penale: Cass. pen. Difesa penale: Dif. pen. Diritto penale e processo: Dir. pen. proc. Indice penale: Ind. pen. Legislazione penale: Legisl. pen. Rivista di diritto processuale: Riv. dir. proc. Rivista italiana di diritto e procedura penale: Riv. it. dir. proc. pen. Rivista penale: Riv. pen. Rivista trimestrale di diritto e procedura civile: Riv. trim. dir. proc. civ Allorché ci si riferisca a un capitolo di libro, e l intero libro sia ascrivibile a unico autore o a più autori contemporaneamente, il titolo del capitolo non va indicato: - G. Lozzi, Lezioni di procedura penale, 6 a ed., Giappichelli, Torino, 2004, 467 ss. (e non G. Lozzi, L applicazione della pena su richiesta delle parti, in Lezioni di procedura penale, 6 a ed., Giappichelli, Torino, 2004, 467 ss.) - G. Fiandaca-E. Musco, Diritto penale, Parte generale, 2 a ed., Zanichelli, Bologna, 1989, 480 (e non G. Fiandaca-E. Musco, La responsabilità oggettiva, in Diritto penale, Parte generale, 2 a ed., Zanichelli, Bologna, 1989, 480) Si userà, invece, ovviamente l indicazione del titolo del saggio quando si tratti di contributi su opera collettanea: 7

8 - C. Fiorio, Inasprimenti al divieto di concedere benefici penitenziari, in AA.VV., Nuove norme su prescrizione del reato e recidiva, a cura di A. Scalfati, Cedam, Padova, 2006, 225 ss. Allo stesso modo, si indicherà il titolo del saggio (che neppure in questo caso è propriamente configurabile come capitolo) se si citi una raccolta di saggi dello stesso autore: - D. Siracusano, La decisione allo stato degli atti: un pesante limite del giudizio abbreviato, in Id., Introduzione allo studio del nuovo processo penale, Giuffrè, Milano, 1989, 215 ss E abitudine scorretta almeno secondo gli stili di solito adoperati nell ambito della ricerca giuridica indicare tra virgolette i titoli delle opere citate. Si indicherà, dunque: - G. Lozzi, Lezioni di procedura penale, 6 a ed., Giappichelli, Torino, 2004, 467 ss. (e non G. Lozzi, Lezioni di procedura penale, 6 a ed., Giappichelli, Torino, 2004, 467 ss.) E superfluo, invece, precisare che le virgolette vanno utilizzate nei limiti in cui esse compaiano nel titolo originale: - M. Pisani, «Italian style». Figure e forme del nuovo processo penale, Cedam, Padova, 1998, 13. III. Indicazioni generali 1. Le tecniche citatorie tra scelte discrezionali ed esigenze di omogeneità Quali che siano le scelte stilistiche anche individuali, è assolutamente indispensabile seguire criteri di citazione omogenei. Occorre, così, scegliere una volta per tutte, applicando poi la scelta uniformemente all intero lavoro: - se porre il cognome dell autore sempre in maiuscolo (M. PISANI, G. LOZZI, G. FIANDACA), in maiuscoletto (M. PISANI, G. LOZZI, G. FIANDACA) o in caratteri ordinari (M. Pisani, G. Lozzi, G. Fiandaca); - se indicare anche l iniziale del nome dell autore citato (G. Lozzi, Lezioni di procedura penale; G. Fiandaca-E. Musco, Diritto penale) o citare con il solo cognome dell autore (Lozzi, Lezioni di procedura penale; Fiandaca- Musco, Diritto penale); è preferibile escludere, comunque, la citazione per esteso del nome dell autore (solo nel caso raro di coesistenza di due autori con lo stesso cognome e con la stessa iniziale del nome è giustificata un abbreviazione di quest ultimo che scongiuri possibili confusioni: Gius. Sabatini, Trattato dei procedimenti incidentali nel processo penale, Utet, Torino, 1953); - se il numero di pagina o di colonna va fatto precedere dall abbreviazione «p.» e, rispettivamente, «c.» (p. 459, c. 567 ss.) o meno (459, 567 ss.); 8

9 - se citare anche la casa editrice (G. Lozzi, Lezioni di procedura penale, 6 a ed., Giappichelli, Torino, 2004, 467 ss.) o solo il luogo di edizione (G. Lozzi, Lezioni di procedura penale, 6 a ed., Torino, 2004, 467 ss.); - se nell ambito delle citazioni di giurisprudenza indicare la sezione del giudice di legittimità che ha emesso la pronuncia (Cass., III, 10 febbraio 2004, Mache e a.; o anche Cass., sez. III, 10 febbraio 2004, Mache e a.; ovvero Cass., Sez. III, 10 febbraio 2004, Mache e a.) o sottintenderla (Cass. 10 febbraio 2004, Mache e a.); s è già osservato, tuttavia, che, ove si tratti di pronuncia delle sezioni unite, è buona norma indicarlo comunque (Cass., sez. un., 25 giugno 2005, Fragomeli); per prassi la sezione non va, invece, indicata nelle citazioni della giurisprudenza di merito. 2. La bibliografia generale La bibliografia generale va collocata alla fine del testo dell elaborato. I contributi indicati in bibliografia (i soli contributi dottrinali: la giurisprudenza non va riportata, a meno che ma di solito non è consigliabile non si voglia predisporre un autonomo indice della giurisprudenza citata) andranno elencati in ordine alfabetico per cognome di autore. I criteri di citazione sono analoghi a quelli propri delle note a piè pagina (e devono essere a questi omogenei); per i contributi su rivista, su raccolta di saggi o su volume con pluralità di autori (collettaneo, atti di convegno, enciclopedia, ecc.) occorrerà indicare la pagina iniziale del contributo (seguita da «s.» o «ss.», a seconda che alla pagina iniziale segua una sola pagina ulteriore o più pagine), mentre i libri si censiranno privi di indicazione di pagina (presumendosi che il candidato li abbia integralmente consultati). 3. L indice L indice del lavoro (con riprodotti i titoli dei capitoli e dei paragrafi e i relativi riferimenti di pagina iniziale) è documento indispensabile e di particolare rilievo: permette, già a un primo sguardo, al lettore che pur disponga di poco tempo, di farsi un idea sull albero logico del lavoro e, dunque, sulla sua articolazione essenziale. L indice può essere collocato all inizio del lavoro ( all inglese : è ormai la metodologia più diffusa, anche per la sua spiccata funzionalità) o alla fine dello stesso, dopo la bibliografia (secondo la tradizione continentale). 4. L uniformità generale dell elaborato grafico Prima del licenziamento definitivo del lavoro, sarà importante ricontrollare con cura l uniformità generale dell elaborato grafico e, dunque, l omogeneità e 9

10 l equilibrio della sua veste formale (costanza di corpo titolo, corpo testo, corpo note, spazi dopo i segni di interpunzione, interlinee, capoversi rientrati se vi sono a inizio paragrafo, uso dei tondi e dei corsivi, righe libere dopo i titoli, continuità di numerazione di paragrafi ed eventualmente sottoparagrafi, omogeneità nella struttura grafica delle note a piè pagina, ecc.): al di là di quanto possa ritenersi a prima vista, la correttezza grafica accanto, naturalmente, alla correttezza, completezza, ragionevolezza, congruità, puntualità dei contenuti costituisce un indice importante per la valutazione di qualsiasi elaborato scritto. Dipartimento di Discipline processualpenalistiche Università degli Studi di Palermo

Facoltà di Giurisprudenza Seminario di preparazione alla tesi di laurea. 1. Le abbreviazioni delle fonti normative: di seguito, esempi

Facoltà di Giurisprudenza Seminario di preparazione alla tesi di laurea. 1. Le abbreviazioni delle fonti normative: di seguito, esempi Facoltà di Giurisprudenza Seminario di preparazione alla tesi di laurea (Sabato 20 ottobre 2012) ESERCITAZIONI PER LE CITAZIONI Preliminarmente, merita sottolineare che esistono diversi metodi di citazione

Dettagli

1. Qualità..10 punti Valutazione della eccellenza scientifica del prodotto Contenuto i. organicità ii. rigore dell analisi iii. metodo scientifico

1. Qualità..10 punti Valutazione della eccellenza scientifica del prodotto Contenuto i. organicità ii. rigore dell analisi iii. metodo scientifico I CRITERI E LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DELLE PUBBLICAZIONI DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE DELL'UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA Nell'aprile del 2007, il nucleo di valutazione dell'università della Tuscia

Dettagli

ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA

ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA Università degli Studi di Urbino Carlo Bo DIPARTIMENTO DI STUDI INTERNAZIONALI (DISTI) SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA Cos èla tesi di laurea? Alla fine del

Dettagli

Guida alla redazione della tesi di laurea

Guida alla redazione della tesi di laurea Guida alla redazione della tesi di laurea Premessa Con questa Guida si forniscono alcuni consigli e poche regole queste ultime vincolanti sia per gli studenti sia per i docenti, tanto per le materie di

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II VADEMECUM DEL TESISTA PREMESSA Questo scritto costituisce un supporto alla stesura dell elaborato finale. Per questo motivo, ciascun candidato è tenuto a prenderne visione prima di procedere alla redazione

Dettagli

CURRICULUM DELL AVV. ENRICO MARIA GIARDA

CURRICULUM DELL AVV. ENRICO MARIA GIARDA CURRICULUM DELL AVV. ENRICO MARIA GIARDA Sono nato a Milano, il 6.3.1975. Buona conoscenza parlata e scritta della lingua inglese e delle principali applicazioni informatiche. Mi sono laureato presso l

Dettagli

lo schema di partenza

lo schema di partenza COSTRUZIONE DELLA TESI DI LAUREA lo schema di partenza Inquadrare l argomento Individuare l oggetto della ricerca Argomentare ogni affermazione Documentare correttamente i supporti tecnologici e bibliografici

Dettagli

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA Cl.LMG/01

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA Cl.LMG/01 FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA Cl.LMG/01 Insegnamento di GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA SSD IUS 10 CFU 5 - A.A. 2014-2015 Docente: PROF. PAOLO TANDA Obiettivi formativi:

Dettagli

NORME GENERALI PER LA REDAZIONE DELLA TESI DI LAUREA

NORME GENERALI PER LA REDAZIONE DELLA TESI DI LAUREA NORME GENERALI PER LA REDAZIONE DELLA TESI DI LAUREA La Tesi va suddivisa in capitoli numerati e titolati, i capitoli possono (ma non necessariamente) prevedere al loro interno paragrafi numerati e titolati

Dettagli

CRITERI PER L ELABORAZIONE DI TESI E TESINE

CRITERI PER L ELABORAZIONE DI TESI E TESINE CRITERI PER L ELABORAZIONE DI TESI E TESINE CRITERI PER L ELABORAZIONE DI TESI E TESINE... 1 1. Le parti di una tesi/tesina... 1 L indice-sommario... 1 L elenco delle abbreviazioni/sigle... 1 La introduzione...

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Banche dati on line ad accesso gratuito

Banche dati on line ad accesso gratuito 1) Siti di legislazione nazionale e regionale Banche dati on line ad accesso gratuito Progetto N.I.R. Alla pagina www.nir.it è consultabile un interessante progetto, nato ad iniziativa dell Autorità per

Dettagli

- Nel 1995 è stata nominata al ruolo dei ricercatori universitari (Diritto processuale penale - Facoltà di Giurisprudenza, Como).

- Nel 1995 è stata nominata al ruolo dei ricercatori universitari (Diritto processuale penale - Facoltà di Giurisprudenza, Como). DANIELA VIGONI Curriculum vitae - Nel 1992 viene ammessa al corso di dottorato di ricerca in Diritto processuale penale comparato (Università degli Studi di Milano). Nel 1996 ha sostenuto con esito positivo

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Art. 54 decreto legge

Art. 54 decreto legge Art. 342 c.p.c. Forma dell appello L appello si propone con citazione contenente l esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell impugnazione nonché le indicazioni prescritte nell articolo

Dettagli

CRITERI PER L ELABORAZIONE DI TESI E TESINE

CRITERI PER L ELABORAZIONE DI TESI E TESINE CRITERI PER L ELABORAZIONE DI TESI E TESINE 1. Le parti di una tesi/tesina... 2 L indice-sommario... 2 L elenco delle abbreviazioni/sigle... 2 La introduzione... 3 L elaborato... 3 Gli indici bibliografici...

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DECRETO MINISTERIALE N. 17 del 9 febbraio 2005 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

Banche dati on line ad accesso gratuito

Banche dati on line ad accesso gratuito 1) Siti di legislazione nazionale e regionale Banche dati on line ad accesso gratuito Progetto N.I.R. Alla pagina www.nir.it è consultabile un interessante progetto, nato ad iniziativa dell Autorità per

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie;

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie; Relazione dei Liquidatori sul valore di liquidazione delle azioni per l esercizio del diritto di recesso predisposta ai sensi e per gli effetti dell art. 2437 e dell art. 2437-ter del c.c. Signori Azionisti,

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

SCUOLA FORENSE DI ROVIGO. Programma Didattico per il biennio 2012-2013

SCUOLA FORENSE DI ROVIGO. Programma Didattico per il biennio 2012-2013 SCUOLA FORENSE DI ROVIGO Programma Didattico per il biennio 2012-2013 A seguito della riunione congiunta del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Tecnico Scientifico della Scuola Forense di Rovigo,

Dettagli

sumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che:

sumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che: 114 sumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che: Dottrina «sarebbe valida un accettazione beneficiata senza successivo inventario, che potrebbe essere formato dal minore entro un anno dalla

Dettagli

Indice. PARTE PRIMA Norme generali

Indice. PARTE PRIMA Norme generali Indice PARTE PRIMA Norme generali PARTE SECONDA Tecniche di citazione 1. Linee guida generali 1.1 Nomi di luoghi 1.2 Titoli originali 1.3 Alfabeti non latini 2. Opere dottrinali 2.1 Indicazione degli autori

Dettagli

INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PER LA STESURA DI UNA TESINA. IIS V. Benini Prof. Marco Menna

INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PER LA STESURA DI UNA TESINA. IIS V. Benini Prof. Marco Menna INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PER LA STESURA DI UNA TESINA IIS V. Benini Prof. Marco Menna 1 NORME PER LO SVOLGIMENTO DEL COLLOQUIO D ESAME O.M. 37/2014, ART. 16 c. 2. Il colloquio ha inizio con un argomento

Dettagli

INDICAZIONI PER I TESISTI. 1. Che cos è una tesi di laurea

INDICAZIONI PER I TESISTI. 1. Che cos è una tesi di laurea INDICAZIONI PER I TESISTI 1. Che cos è una tesi di laurea La tesi di laurea è una dissertazione scritta con lo scopo di dimostrare la compiuta conoscenza di un argomento (nello specifico di Diritto del

Dettagli

Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS

Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Aggiornamento sulle disposizioni MIUR / ANVUR relative ad Accreditamento delle Sedi e dei CdS Università degli Studi di Roma Foro Italico Presidio di Qualità 13 febbraio 2013 Le novità delle ultime settimane

Dettagli

Cos è e come compilare la bibliografia di una tesi/tesina

Cos è e come compilare la bibliografia di una tesi/tesina Cos è e come compilare la bibliografia di una tesi/tesina (adattatto da: http://it.wikipedia.org/wiki/bibliografia, ultimo accesso: 16/9/2013) Caterina Ferrario, 16/9/2013 1. Definizione: Per bibliografia

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09. REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"

Dettagli

- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio.

- Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio. Spett.le A.N.M. Associazione Nazionale Magistrati - Oggetto: sulla possibilità per i magistrati di chiedere anticipazioni sul trattamento di fine servizio. E stato chiesto se, ed eventualmente con quali

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA DELL UNIONE DELLE CURIE SARDE.1 - Soggetti obbligati Avvocati iscritti all Albo e praticanti dalla data di abilitazione al patrocino..2 - Decorrenza

Dettagli

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PREMESSO:

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PREMESSO: IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI NELLA riunione odierna, con la partecipazione del prof. Giuseppe Santaniello, vice presidente, che presiede la riunione, del prof. Ugo De Siervo e dellõing.

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Prof. GIAMPIETRO FERRI Università degli Studi di Verona

Prof. GIAMPIETRO FERRI Università degli Studi di Verona Prof. GIAMPIETRO FERRI Università degli Studi di Verona Carriera accademica Laureato in Giurisprudenza nell Università degli Studi di Bologna il 12 dicembre 1990. Cultore della materia (Istituzioni di

Dettagli

Prof. Avv. Andrea Longo

Prof. Avv. Andrea Longo Prof. Avv. Andrea Longo con Studio in Roma, Via Crescenzio 58 Tel. +39 06.6877480; Fax +39 06.6832318 Mobile +39 335.5451387 segreteria@studiolegalelongo.net email: a.longo@studiolegalelongo.net a.longo8@tin.it

Dettagli

Contenuti didattici: v. infra Contenuti dell Area Formativa, con specifica della durata di ciascun Modulo.

Contenuti didattici: v. infra Contenuti dell Area Formativa, con specifica della durata di ciascun Modulo. Titolo dell'area di formazione: METODI E TECNICHE DI MARKETING PER LO STUDIO PROFESSIONALE (3 Moduli formativi della durata di 8 Ore cadauno. Percorso formativo completo pari a 24 Ore volto a trasferire

Dettagli

RIFORMA DELLA LEGGE PINTO. Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012,

RIFORMA DELLA LEGGE PINTO. Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012, RIFORMA DELLA LEGGE PINTO Il DL n. 83/2012, c.d. decreto Sviluppo, convertito in legge n. 134/2012, riforma la legge Pinto (L. n. 89/2001) per l indennizzo per la durata del processo. Le nuove disposizioni

Dettagli

Vademecum per la scrittura della tesi di laurea Prof.ssa Paola Panarese

Vademecum per la scrittura della tesi di laurea Prof.ssa Paola Panarese Vademecum per la scrittura della tesi di laurea Prof.ssa Paola Panarese Scrivere la tesi di laurea Una premessa Il lavoro di tesi, oltre ad essere un documento amministrativo ufficiale, è un opera dell

Dettagli

PROF. AVV. DANTE GROSSI CURRICULUM DELLA ATTIVITA SCIENTIFICA E DIDATTICA

PROF. AVV. DANTE GROSSI CURRICULUM DELLA ATTIVITA SCIENTIFICA E DIDATTICA PROF. AVV. DANTE GROSSI CURRICULUM DELLA ATTIVITA SCIENTIFICA E DIDATTICA Si è laureato, con 110 e lode, nel 1979, in Giurisprudenza, presso l Università La Sapienza di Roma, con una tesi su La responsabilità

Dettagli

Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014. Annunziata & Conso

Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014. Annunziata & Conso Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014 Annunziata & Conso La recente sentenza del Tribunale di Roma del 20 maggio 2014, n. 11384, offre l occasione per fare il punto

Dettagli

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.

Dettagli

Deliberazione n. 6/2009/PAR

Deliberazione n. 6/2009/PAR Deliberazione n. 6/2009/PAR REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione regionale del controllo per l Emilia - Romagna composta dai Magistrati dr. Mario Donno dr. Carlo Coscioni dr.ssa Rosa Fruguglietti

Dettagli

A) OPPOSIZIONI CARTELLE ESATTORIALI

A) OPPOSIZIONI CARTELLE ESATTORIALI Contributo unificato, diritti di copia, indennità ex art. 30 t.u. spese di giustizia e imposta di registro nei procedimenti, in materia di sanzioni amministrative, di opposizione alle cartelle esattoriali,

Dettagli

1. Motivazioni della richiesta

1. Motivazioni della richiesta Signori Azionisti, il Consiglio di Amministrazione Vi ha convocato in sede ordinaria per deliberare in merito alla proposta di autorizzazione all acquisto ed alla disposizione di azioni proprie ai sensi

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2013-2014 - per le Famiglie INDICE

Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2013-2014 - per le Famiglie INDICE Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2013-2014 - per le Famiglie INDICE Introduzione... 2 Riconoscimento del soggetto richiedente da parte del sistema... 2 Elenco dei servizi

Dettagli

Oggetto: parere legale in merito alle responsabilità del progettista nel. Affido alle seguenti considerazioni il parere richiesto in ordine alle

Oggetto: parere legale in merito alle responsabilità del progettista nel. Affido alle seguenti considerazioni il parere richiesto in ordine alle Oggetto: parere legale in merito alle responsabilità del progettista nel caso di interventi soggetti a denuncia di inizio attività. Affido alle seguenti considerazioni il parere richiesto in ordine alle

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita.

Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. PILLOLE DI GIURISPRUDENZA Colaci.it Si richiama l attenzione sulle seguenti sentenze del Consiglio di Stato,relative a questioni inerenti i concorsi pubblici e gli esami di maturita. Sentenza n.1740 del

Dettagli

Cancellazione ed estinzione delle società: aspetti sostanziali e processuali

Cancellazione ed estinzione delle società: aspetti sostanziali e processuali avv. prof. Rolandino Guidotti : aspetti sostanziali e processuali Modena 10 ottobre 2013 10 ottobre 2013 1 Società in nome collettivo (non modificata riforma 2003) Art. 2311 c.c. (Bilancio finale di liquidazione

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI

CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI A) L accesso alla qualifica di dirigente scolastico avviene per corsoconcorso selettivo di formazione bandito annualmente dalla SNA; B) Il corso-concorso è bandito per tutti i posti vacanti e disponibili

Dettagli

TPER SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014-2016

TPER SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014-2016 TPER SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2014-2016 Direzione Generale Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12.12.2014 1 Sommario Fonti di riferimento pag. 3 I contenuti del

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012)

ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) FORMAZIONE LAVORATORI -Sono esclusi i lavoratori stagionali in attesa di un provvedimento ad hoc da parte del Min.Lavoro.

Dettagli

" COPIA CORRISPONDENTE AI DOCUMENTI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA ". ***

 COPIA CORRISPONDENTE AI DOCUMENTI CONSERVATI PRESSO LA SOCIETA . *** " Imposta di bollo assolta in modo virtuale tramite la Camera di Commercio di Reggio Emilia, Autorizzazione n.10/e del 15/02/2001 emanata dall'ufficio delle Entrate di Reggio Emilia ". " COPIA CORRISPONDENTE

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Guida al colloquio d esame

Guida al colloquio d esame Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio

Dettagli

RISOLUZIONE N. 211/E

RISOLUZIONE N. 211/E RISOLUZIONE N. 211/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,11 agosto 2009 OGGETTO: Sanzioni amministrative per l utilizzo di lavoratori irregolari Principio del favor rei 1. Premessa Al fine

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE SCUOLA DI PREPARAZIONE PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO

CORSO DI FORMAZIONE SCUOLA DI PREPARAZIONE PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO CORSO DI FORMAZIONE SCUOLA DI PREPARAZIONE PER L'ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO 1ª EDIZIONE 300 ore 12 CFU Anno Accademico 2014/2015 FORM102 Pagina 1/6 Titolo SCUOLA DI PREPARAZIONE PER L'ABILITAZIONE

Dettagli

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA

Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA Coordinamento fra le funzioni del Nucleo di Valutazione e del Presidio di Qualità dell Ateneo di Palermo nell ambito del sistema AVA DOC3/14 Palermo, 7 Luglio 2014 1 1. PREMESSE Prima della definizione

Dettagli

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente RISOLUZIONE N. 8/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 13 gennaio 2012 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rettifica di valore degli immobili inseriti nella dichiarazione

Dettagli

Funzioni di gestione degli interventi: esperti

Funzioni di gestione degli interventi: esperti Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell

Dettagli

Comunicazioni e informazioni

Comunicazioni e informazioni Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 249 A Edizione in lingua italiana Comunicazioni e informazioni 58 o anno 30 luglio 2015 Sommario V Avvisi PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI Ufficio europeo di selezione

Dettagli

Il Patto sui diritti civili e politici

Il Patto sui diritti civili e politici Il Patto sui diritti civili e politici 1 L approvazione dei due Patti del 1966 Ris. 2200A (XXI) del 16 dicembre 1966: Patto sui diritti civili e politici (vigore 23 marzo 1976) Patto sui diritti economici

Dettagli

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha

Dettagli

BANCHE DATI. Informatica e tutela giuridica

BANCHE DATI. Informatica e tutela giuridica BANCHE DATI Informatica e tutela giuridica Definizione La banca dati può essere definita come un archivio di informazioni omogenee e relative ad un campo concettuale ben identificato, le quali sono organizzate,

Dettagli

Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2014-2015 - per le Famiglie INDICE

Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2014-2015 - per le Famiglie INDICE Guida alla compilazione on-line delle domande di Dote Scuola A.S. 2014-2015 - per le Famiglie INDICE Introduzione... 2 Riconoscimento del soggetto richiedente da parte del sistema... 2 Elenco dei servizi

Dettagli

REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015)

REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015) Informatica e Programmazione (9 CFU) Ingegneria Meccanica e dei Materiali REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015) Modalità d esame (note generali) Per superare l esame, lo studente deve sostenere due

Dettagli

Riepilogo delle regole da rispettare in caso di sciopero che ricada durante gli scrutini di fine anno

Riepilogo delle regole da rispettare in caso di sciopero che ricada durante gli scrutini di fine anno Indicazioni operative per quanto riguarda l adesione allo sciopero proclamato da FLC Cgil, CISL scuola, UIL scuola, SNALS e GILDA per due giornate consecutive in concomitanza con l effettuazione degli

Dettagli

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

Scelte gestionali e diligenza degli amministratori

Scelte gestionali e diligenza degli amministratori 7/2009 Il Caso Scelte gestionali e diligenza degli amministratori IN BREVE Una recentissima sentenza della Cassazione conferma il sistema della responsabilità degli amministratori di società delineato

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione delle classi sarebbe

Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione delle classi sarebbe 1. Quando cominceranno le lezioni dell anno scolastico 2011/12? Il 12 settembre, alle 18.30 2. Fino a quando è possibile iscriversi? Il Ministero non ha ancora fissato una data. Per consentire la formazione

Dettagli

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille

rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per mille Come è noto, l articolo 63-bis del decreto legge indicato in oggetto ha riconosciuto al contribuente, per l anno finanziario 2009 la facoltà

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 18 ottobre 2013

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 18 ottobre 2013 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1119 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del deputato COSTA (V. stampato Camera n. 925) approvato dalla Camera dei deputati il 17 ottobre 2013 Trasmesso dal Presidente

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli