VISITARE VERONA IN UN WEEKEND!

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1 VISITARE VERONA IN UN WEEKEND! Arrivati in treno, in aereo, in bus o con auto propria, il turista si trova di fronte la meravigliosa e romantica città di Verona. Chi decide di transitare a Verona, se non ha già deciso che monumenti e musei visitare, rischia di perdersi tra le mille attrazioni delle città. Chi visita nuove città rischia spesso di non cogliere l anima della città stessa, ma si lascia prendere dall euforia di una nuova aria, di usi e costumi diversi dai propri. Ecco perché noi di AD Centrum Accomodations vogliamo offrirvi un vademecum per dedicare a Verona un po del vostro tempo per farvi visitare la città a seconda delle vostre tempistiche. Un po di storia Verona vanta origini antichissime. Colonia romana già dal I secolo a.c., divenne municipium romano nel 49 a.c. Nel XII secolo fu fondato il libero Comune e il volto della città cominciò a mutare arricchendosi di nuove costruzioni civili e religiose. Nella seconda metà del XIII secolo si affermò la signoria degli Scaligeri che ne guidò le sorti fino al Dopo una breve soggezione ai Visconti e ai Carraresi, nel 1405 Verona si consegnò spontaneamente alla Repubblica di Venezia, che ne conservò il dominio fino a quando, nel 1796 la città fu occupata dalle truppe napoleoniche. Nel 1801 la frontiera della Repubblica Cisalpina fu portata all Adige e Verona si ritrovò divisa in due settori: la riva destra francese, quella sinistra austriaca. Nel 1805 l intera città ritornò sotto il dominio napoleonico fino al 1814, anno in cui fu definitivamente annessa all impero asburgico. Nella prima metà del XIX secolo rivestì un importante ruolo amministrativo e militare ed entrò a far parte del Regno d Italia nel

2 La romantica città di Verona vi accoglie: monumenti antichi e famosi in tutto il mondo, negozi alla mano o di lusso, strade piene di gente impossibile non dedicare a questa città un weekend, sì perché le attrattive a Verona sono molteplici. Arrivati in Piazza Brà, una delle due piazze più importanti di Verona, potete visitare l Anfiteatro Arena, costruito nel I secolo d.c dai romani; è il simbolo della città, rievoca atmosfere antiche e incanta con i suoi spettacoli lirici. Il prezzo del biglietto intero è 6,00, ridotto gruppi (superiori a 15 persone) e anziani 4,50, ridotto ragazzi (8-14 anni accompagnati) 1,00, mentre la prima domenica del mese è 1,00 (tranne mesi di giugno, luglio, agosto e settembre). Se siete appassionati dell epoca romana senza spostarvi da Piazza Brà, vi suggeriamo di visitare il Museo Maffeiano, che ospita collezioni di busti, lapidi e resti di colonne finemente decorati in stile ionico. (biglietto cumulativo Arena + Museo Maffeiano: intero 7,00 - ridotto 5,00 ). Sempre in Piazza Brà, potete decidere di visitare una delle mostre organizzate nel Palazzo della Gran Guardia. Spostandovi da Piazza Brà verso Castelvecchio, attraverso via Roma, potete trovare un locale o un bar dove ristorarvi, pronti per ripartire per altre visite. Vale appunto una foto e una piccola visita il Museo di Castelvecchio. Castelvecchio, ristrutturato dall architetto Carlo Scarpa tra gli anni 1958 e il 1974, venne costruito nel 1356 per volere di Cangrande II della Scala. Il Museo di Castelvecchio espone importanti collezioni di arte medievale, rinascimentale e moderna (fino al XVIII secolo): 29 sale di esposizioni di dipinti, sculture, reperti archeologici, armi opere esposte: 622 in Gabinetti specializzati: monete e medaglie circa, disegni 2.650, stampe 8.000, lastre fotografiche 800 in deposito: dipinti 2.500, sculture e bronzi circa 500, mobili e arti decorative circa 800, armi 300 e collezione etnografica 200. Il prezzo del biglietto intero è 6,00, ridotto gruppi (superiori a 15 persone), anziani (oltre 60 anni) e studenti (14-30 anni; solo con tessera studenti) 4,50, ridotto ragazzi (8-14 anni; solo accompagnati) 1,00. E' possibile acquistare un biglietto cumulativo per chi vuole visitare il Museo di Castelvecchio e il Museo Maffeiano: intero 7,00, ridotto 5,00. La prima domenica del mese la tariffa è unica per tutti a 1,00. 2

3 A questo punto la vostra visita a Verona si divide: potete decidere di dirigervi verso la Basilica di San Zeno, passeggiare lungo Corso Cavour e dirigervi verso Porta Borsari e Piazza Erbe oppure attraversare il ponte di Castelvecchio e visitare l Arsenale. Lungo Corso Cavour potrete ammirare diversi palazzi d epoca e statue importanti: Palazzo Canossa, sontuosa dimora nobiliare progettata dal Sanmicheli, nell Ottocento offrì ospitalità agli uomini più importanti d Europa, tra cui l imperatore Napoleone Bonaparte, lo zar Alessandro e l imperatore Francesco Giuseppe, la statua di San Lorenzo, sullo sfondo della facciata di Palazzo Bevilacqua, signorile dimora rimasta incompiuta, le Case dei Giolfino, dimora quattrocentesca di una famiglia di artisti. Arrivati alla fine del Corso, vi troverete davanti a Portoni Borsari, monumentale porta romana attraverso cui la via Postumia entrava in città. Essa prende il nome dai daziali che qui riscuotevano le tasse. Nelle sue vicinanze un mensolone con la testa di Gorgone. Dall altra parte invece, come dicevamo prima, trovate l Arsenale austriaco. L'arsenale Franz Josef I è l'arsenale austriaco di Verona. I primi studi preliminari e l'elaborazione del progetto, voluto dal feldmaresciallo Josef Radetzky, si sono tenuti dal 1852 al Nel 1854 iniziò la costruzione dell'arsenale, concluso nel 1861 secondo il progetto ridotto del All'inizio del XX secolo sono stati aggiunti numerosi edifici all'interno dell'arsenale: i due edifici in stile Rundbogen, costruiti sul lato settentrionale delle corti laterali; i capannoni all'interno delle stesse corti. Altri capannoni sono stati costruiti a sud delle corti laterali. Il complesso è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale. Dal 1995 il complesso è gestito dal Comune di Verona, che ha adibito il giardino a parco giochi mentre alcune delle aree interne ospitano occasionali mostre di pittura, scultura e fotografia. Guardando Castelvecchio, alla vostra sinistra trovate le indicazioni per raggiungere la Basilica di San Zeno, che fu eretta nel IX secolo sui resti di un monastero preesistente, le cui origini risalgono al secolo IV. Dell'abbazia rimangono la torre ed alcuni chiostri che ora fanno parte della basilica di San Zeno. L'abbazia fu molto importante sia per la storia di Verona sia per i rapporti che gli imperatori tedeschi ebbero con l'italia. Fu distrutta in epoca napoleonica e per questo non seguì la sorte delle proprietà abbaziali veronesi che al sostituirsi dei francesi con gli austriaci entrarono a far parte del demanio austriaco, a volte riscattato. Dall'inizio dell Ottocento iniziò un periodo di dismissione dell'antica abbazia e convento benedettino, che si concluse a metà del Novecento. Dal dopoguerra in poi, furono eseguiti numerosi restauri e rispristini della torre e di parte dell'abbazia originaria, che attualmente sono visitabili e ben restaurate. 3

4 Tra le numerose opere d'arte al suo interno, la basilica ospita un capolavoro di Andrea Mantegna, la pala di San Zeno. Il prezzo del biglietto intero è 2,50, ridotto 2,00 (gruppi min 20 persone), gratis per i bambini da 0 a 11 anni, religiosi/e, giornalisti, militari e possessori di Verona Card. Vi è la possibilità di acquistare un biglietto cumulativo per visitare le 4 chiese principali di Verona (Duomo, S. Zeno, S. Anastasia, S. Fermo), il cui prezzo è intero 6.00, ridotto 5,00 (studenti, over 65, gruppi min 20 persone ed enti convenzionati). Per chi vuole vivere l atmosfera della vita mondana veronese, consigliamo di prendere un aperitivo in Piazza Erbe, fulcro cittadino, dove diversi bar hanno tavolini che danno sulla piazza e che danno la possibilità anche di cenare. Se giungete in Piazza Erbe non troppo tardi potrete vedere le bancherelle che adornano la piazza e che offrono qualsiasi tipo di souvenir. In ogni caso, Piazza Erbe vale una visita, anche il giorno seguente, perché non si riduce a se stessa, ma attorno potrete vari edifici storici, come la Domus Mercatorum (edificio medievale, che ospitava le Case dei Mercanti, rappresentanti delle corporazioni delle arti e dei mestieri. Oggi sede della Banca Popolare), le Case Mazzanti (di origine medievale, diventarono nel XVI secolo le abitazioni e i magazzini di una ricca famiglia di mercanti che commissionò la serie di affreschi con scene mitologiche e allegoriche, che ancora oggi si possono ammirare sulla facciata), oltre che la colonna del leone di San Marco, che affermava il potere della Serenissima, sotto cui Verona rimase per circa quattro secoli. Al di là della piazza troverete la Torre dei Lamberti (biglietto intero 8,00 euro ridotto 5,00 euro. Biglietto unico Galleria d'arte Moderna Achille Forti e Torre dei Lamberti - Intero: 8,00 - Ridotto: 5,00 - Scolaresche: 1,00 - Ingresso ridotto: gruppi superiori a 15 persone; ragazzi dagli 8 ai 14 anni; studenti dai 14 ai 30 anni (con tessera studenti o libretto universitario); adulti oltre i 60 anni di età - Ingresso gratuito: bambini fino a 7 anni, residenti con più di 65 anni, portatori di handicap e accompagnatori, insegnanti accompagnatori di scolaresche (due per ogni classe indipendentemente dal numero di studenti). Poss essori Verona Card (1 per l'ascensore), le Arche Scaligere, monumentale complesso funerario in stile gotico della famiglia degli Scaligeri, destinate a contenere le arche (o tombe) di alcuni illustri rappresentanti della casata, tra cui quella del più grande Signore di Verona, Cangrande (biglietto 1,00 ) che trovate in fondo alla piazza accanto Piazza dei Signori, al centro della quale vi è il busto di Dante Alighieri, colui che scrisse la Divina Commedia. 4

5 Dietro Piazza Erbe, trovate il ghetto ebraico, in un area tra via Mazzini e via Pellicciai, aperto nel 1604 per la comunità ebraica della città di Verona. L'acuirsi della pressione sugli ebrei veneziani causò alcune ondate immigratorie tra il 1638 ed il 1655 che portarono a Verona numerose famiglie sefardite in prevalenza dedite al commercio. Come già avvenne a Venezia, anche a Verona l'integrazione tra la comunità sefardita e quella originale impiegò parecchi anni ma, già nel 1675 venne istituita una scuola comune. La comunità crebbe numericamente e, a fine secolo, contava circa 900 persone. Gli ebrei iniziarono nuove attività entrando nel commercio del tabacco, nell'esattoria, nella mediazione. Quando, nel 1797, le truppe napoleoniche aprirono il ghetto, la comunità ebraica era ben inserita nella vita veronese: molte botteghe erano di proprietà, il commercio delle stoffe era ben avviato, commercianti partecipavano senza problemi al mercato di Campo Marzio. Neppure il passaggio sotto l'austria-ungheria modificò lo status dei cittadini ebrei. In questi stessi anni la comunità visse il suo momento di massima espansione avendo raggiunto le 1400 persone. Subito però la comunità cominciò a decrescere, e, nel 1931, contava poco più di 400 persone. Verona paga dazio al regime nazifascista ed alle deportazioni: 45 furono gli ebrei veronesi che furono deportati. Al termine della seconda guerra mondiale la comunità contava un centinaio di persone e tale è rimasta a tutt'oggi. La sinagoga di Verona, realizzata nel Novecento da Ettore Fagiuoli, si trova nel centro storico in Via Portici (una via laterale di via Mazzini) ed è stata ristrutturata nel Annesso alla sinagoga si trova un piccolo museo. Lungo via Cappello, una delle due vie storiche della città costruite in epoca romana, si trova la Casa di Giulietta, edificata in epoca medievale (intero euro 6,00, ridotto gruppi (sup. a 15 persone) e anziani 4,50 euro, ridotto ragazzi (8-14 anni solo accompagnati) euro 1,00, Prima domenica del mese euro 1,00 (tranne mesi di giugno, luglio, agosto e settembre); cumulativo Casa + Tomba: intero euro 7,00 - ridotto: euro 5,00, ridotto ragazzi (8-14 anni solo accompagnati) euro 1,00). La casa di Giulietta divenne nel XIV secolo un hospitium a Capello, e la nuova famiglia Capello che vi risiedeva (e che prese probabilmente il nome dal luogo in cui abitavano) risulta aver esercitato il mestiere di speciari (cioè farmacisti) ancora alla fine del XV secolo. Dal XVII al XIX secolo divenne uno stallo con albergo (di pessima qualità, vista la citazione che pare ne abbia fatto Dickens). Solo la torre d'ingresso risale al XIII secolo, anche se ha subito innumerevoli trasformazioni, compresi gli altri edifici che si affacciano sul cortile. La tragedia di Romeo (Montecchi) e Giulietta (Capuleti) ha trovato a Verona addirittura dei riscontri, e la fantasia ha mescolato leggenda e realtà, tanto che sono stati riconosciuti vari luoghi in cui si sarebbe svolta la vicenda narrata da Shakespeare. 5

6 I Montecchi, importanti mercanti ghibellini veronesi, furono veramente coinvolti in lotte sanguinose per il controllo del potere a Verona, in particolare con la famiglia guelfa dei Sambonifacio, ma non si hanno notizie di rivalità con i Cappelletti (Capuleti). Via Cappello termina con Porta Leoni. Porta Leoni è una porta romana di Verona. Nel medioevo era conosciuta come Porta San Fermo, per la vicinanza all'omonima chiesa. Successivamente fu ripristinato il nome classicheggiante di Arco di Valerio (dal nome di Publio Valerio, fautore della costruzione), ma fin dal XV secolo veniva popolarmente detta dei Leoni per la presenza nelle vicinanze di un sarcofago romano in pietra con due leoni (ora posto dietro al monumento di Umberto I, nei pressi del vicino ponte Navi). Collegava il Cardo maximus cittadino alla via Hostilia che da sud congiungeva Bologna con Aquileia. Sono visibili due porte sovrapposte: una di età repubblicana, in tufo e cotto, l altra in marmo bianco di età imperiale. Al termine di questa si può scorgere la Chiesa di San Fermo. Secondo la tradizione, proprio in questo luogo nel 304 d.c subirono il martirio i santi Fermo e Rustico e la devozione popolare fece costruire una chiesa in loro onore (V-VI secolo), anche se le prime tracce di questa chiesa risalgono all'viii secolo. Tra il 1065 ed il 1143 i benedettini ristrutturarono completamente il complesso e fecero costruire due chiese in stile romanico: la prima inferiore per conservare le reliquie dove le aveva collocate sant'annone, l'altra superiore per le celebrazioni eucaristiche più popolari ed affollate. Inoltre diedero inizio alla costruzione del campanile, che venne terminato solo intorno al XIII secolo. Chiesa Superiore di San Fermo - L'interno della chiesa presenta un'unica navata con cinque absidi, e vi si trova l'altare Della Torre, del XVIII secolo, stile barocco e con la pala del Bellotti raffigurante San Francesco. Anche il presbiterio presenta un altare, opera di Schiavi, sul quale sono custodite le reliquie dei Santi Fermo e Rustico. Chiesa Inferiore di San Fermo - Si accede alla chiesa inferiore dal transetto destro di quella superiore, scendendo una antica scala si giunge al primo e più antico chiostro del complesso. Sono presenti un affresco di inizio XIV secolo che raffigura la Vergine seduta in trono con Gesù bambino e due santi ed la lastra tombale del giurista Antonio Pelacani, morto nel 1327, che lo rappresenta mentre insegna ai suoi studenti. Sono presenti anche altre lastre tombali. 6

7 Non ci si può dimenticare della zona di Ponte Pietra e Teatro Romano. Il primo collega la zona antica di Verona al Teatro Romano. Venne costruito probabilmente nel I sec. a.c., venne fatto saltare dai Tedeschi in ritirata durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito nel Gli archi in pietra chiara sono romani, mentre quelli in cotto sono d epoca medievale. Il Teatro Romano, anch esso risalente al I sec. a.c., è un teatro all aperto situato sul colle San Pietro, sulla riva destra dell Adige. Oltre ad essere uno dei monumenti archeologici più rilevanti di Verona, è tuttora utilizzato come spazio teatrale durante i mesi estivi, ospitando l Estate teatrale veronese. Il prezzo del biglietto del teatro Romano è di 1. Se volete vedere la città d alto, dovete recarvi a Castel San Pietro. Il Castel San Pietro è un edificio militare di Verona. L'edificio sorge sul colle San Pietro, su una spianata in cui in età romana sorgeva un tempio collegato al teatro romano. La caserma asburgica, inutilizzata, è quasi integralmente conservata, nonostante il lungo periodo di abbandono. Gli spazi esterni sono accessibili: il piazzale meridionale è meta preferita di turisti e veronesi; l interno del castello è sistemato come parco pubblico. Se decidete di rimanere a Verona un altro giorno, attorno alla città troverete sicuramente altre attrazioni interessanti: - Lago di Garda e Castello di Malcesine - Monte Baldo (con la sua funivia) - Parco Giardino Sigurtà - Parco Natura Viva - Gardaland - Masi Agricola e altre cantine vinicole Potrete trovare comunque diverse informazioni in merito sul sito internet: 7