La Direzione Sanitaria di una struttura odontoiatrica
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- Agata Bruni
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1 La Direzione Sanitaria di una struttura odontoiatrica Da qualche tempo, vengo sempre più spesso contattato da colleghi, per lo più giovani, che mi chiedono informazioni sui compiti di un Direttore Sanitario. Ho così avuto modo di appurare che, su tale materia, unitamente alle responsabilità che comporta un simile incarico, si ignorano quasi tutti gli aspetti. Pertanto, ritengo che sia necessario dare una corretta ed esaustiva informazione, al fine di far conoscere tutte le incombenze: responsabilità strutturale sotto il profilo igienico sanitario; responsabilità in materia di rifiuti liquidi, solidi e gassosi; definizione e verifica dei protocolli di sterilizzazione e sanificazione ambientale; proposte e pareri per l acquisto di apparecchiature e dispositivi medici; controllo e verifica periodica delle attrezzature e dei dispositivi medici; responsabilità sull osservanza del D.Lgs. n. 81/08 (ex 626/94); responsabilità relativa all utilizzo di apparecchiature radiologiche e delle norme ad esse relative; obbligo di denunce e di certificazioni; formulazione e rispetto della carta dei servizi (ove presente o prevista); gestione dei conflitti, reclami, vertenze medico-legali; promozione di iniziative idonee a migliorare l accessibilità dell utente alla struttura; responsabilità in materia di privacy ex Codice Deontologico e D.Lgs. n. 196/2003;
2 pubblicità sanitaria; controllo del personale, compreso eventuale espletamento di procedimento disciplinare, controllo sull ammissione di personale volontario, frequentatori ai fini di eventuale riconoscimento di professionalità; vigilanza in materia di tariffe e di prestazioni; gestione delle cartelle cliniche (controllo della completezza, copie, archiviazione e conservazione); controlli in materia di farmaci: vigilanza sulla validità dei farmaci, disciplina degli stupefacenti); registro operatorio; controllo sulla attività operatoria consentita; promozione e vigilanza sulla applicazione dei consensi informati ai trattamenti sanitari; definizione modalità di gestione in caso di urgenza ed eventi imprevisti (sia clinici che organizzativi); promozione del rispetto dei principi etici delle figure professionali garantendo il rispetto del Codice Deontologico; controllo di qualità (D.Lgs. 502/92) se si è adottato un percorso di certificazione; responsabilità nei riguardi dell organizzazione e funzionamento nelle strutture accreditate (anche rispetto all obbligo di ECM) (D.L.gs 229/99). Probabilmente, la crisi che da diversi anni interessa anche il nostro settore - dovuta principalmente alla pletora e poi incrementata anche dalla situazione economico-finaziaria del Paese è alla base della ricerca di queste forme di esercizio professionale. Le strutture che necessitano di un direttore sanitario, molto spesso vengono messe in piedi da odontotecnici o da imprenditori
3 che cercano dentisti disponibili a farle attivare. Altre volte, invece, sono dei franchising che si pubblicizzano come strutture che possono fornire prestazioni odontoiatriche ad onorari più contenuti rispetto alla media. Generalmente agli odontoiatri che decidono di esercitare in questi tipi di strutture viene offerta una percentuale per lo più assai bassa sulle prestazioni effettuate. Ma per colui che intende accettare l incarico di Direttore Sanitario, questo trattamento economico, non può essere sufficiente, in quanto egli deve farsi carico, delle suddette incombenze e delle responsabilità che comportano. Inoltre, deve anche vigilare attentamente che, in caso di sua assenza, non vengano effettuate prestazioni odontoiatriche da soggetti che non hanno gli adeguati titoli previsti dalle Legge vigente. Il Direttore Sanitario, infatti, ne risponderebbe comunque. In buona sostanza, la figura giuridica del Direttore Sanitario è quella di responsabile del regolare espletamento dell'attività sanitaria all'interno del centro, nel completo rispetto delle norme di Legge. Egli è responsabile personalmente dell'organizzazione tecnica e funzionale dei servizi e del possesso dei prescritti titoli professionali da parte del personale che ivi opera, atteso che grava sul medesimo un onere di sorveglianza e governo della struttura. Il Direttore Sanitario, in forza di tale onere di sorveglianza e governo della struttura gravante sul medesimo, può essere chiamato a rispondere sul piano civile, penale e disciplinare dell'attività svolta dai medici operanti nella struttura. In particolare, per quanto attiene alla responsabilità professionale civile e penale, occorre precisare che al Direttore Sanitario competono, per evitare un suo possibile coinvolgimento in un'attività omissiva del sanitario collaboratore: a) il potere-dovere di fornire preventivamente le
4 informazioni di carattere programmatico per un efficiente svolgimento dell'attività sanitaria, e, quindi, l'esercizio di direttive tecnico-organizzative; b) il potere di delega in favore dei sanitari collaboratori per quei casi sicuramente risolvibili in base all'espletamento dei poteri organizzativi di carattere generale; c) il potere-dovere di verifica, vigilanza ed eventuale avocazione in situazioni che assumono particolare importanza, o perché trattasi di patologie non frequenti e che richiedono una particolare conoscenza della professione medica, o perché vi è grave pericolo per la salute del paziente. Infine, va ricordato che l art.69 del Codice Deontologico, recita: Il medico che svolge funzioni di direzione sanitaria nelle strutture pubbliche o private ovvero di responsabile sanitario in una struttura privata deve garantire, nell espletamento della sua attività, il rispetto delle norme del Codice di Deontologia Medica e la difesa dell autonomia e della dignità professionale all interno della struttura in cui opera. Egli comunica all Ordine il proprio incarico e collabora con l Ordine professionale, competente per territorio, nei compiti di vigilanza sulla collegialità nei rapporti con e tra medici per la correttezza delle prestazioni professionali nell interesse dei cittadini. Egli, altresì, deve vigilare sulla correttezza del materiale informativo attinente alla organizzazione e alle prestazioni erogate dalla struttura. Egli, infine vigila perché nelle strutture sanitarie non si manifestino atteggiamenti vessatori nei confronti dei colleghi. Va ricordato, poi, che per la nostra Legge Regionale, anche se la struttura è autorizzata per attività mono-specialistica, ma vi esercitano più professionisti, il Direttore Sanitario deve garantire la sua presenza per almeno la metà dell orario di apertura della stessa.
5 Ne deriva che, dovendo assumere un tale incarico e, conseguentemente, dovendo adempiere correttamente a tutti i compiti riportati, che sono numerosi e non semplici, si deve essere adeguatamente preparati ed avere una profonda conoscenza delle norme relative. Dott.Cesare Brugiapaglia Presidente C.A.O. Ferrara
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