Anticipata via fax Risc. Prot. Gen. n. 412 del
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1 Anticipata via fax Risc. Prot. Gen. n. 412 del Comune di Sant Anastasia Ufficio Valutazione Ambientale Strategica Piazza Siano n Sant Anastasia (NA) Trasmissione a mezzo fax: Regione Campania Settore Tutela dell ambiente Servizio VIA VI Via De Gasperi n Napoli Trasmissione a mezzo fax: OGGETTO: Comune di Sant Anastasia. Procedura VAS Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.). Presa d atto, parere e rilascio del sentito di cui al comma 7, art. 5 DPR 357/1997 IL DIRETTORE DELL ENTE PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO VISTO l art. 6, comma 3 della legge n. 394/91; VISTO l art. 11, comma 3, della legge n. 394/91; VISTO il Piano del Parco Nazionale del Vesuvio adottato con Delibera di Giunta della Regione Campania n. 618 del , approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del e pubblicato su B.U.R.C. n. 9 del ; VISTE le Norme Tecniche di Attuazione del Piano del Parco pubblicate su B.U.R.C. n. 9 del e il Regolamento del Parco; VISTO il Regolamento per il rilascio di nulla osta approvato dal C.D. dell Ente Parco (Delibera n. 40 del ); VISTA la documentazione e gli elaborati relativi alla procedura in oggetto che consistono in: Documento degli obiettivi e scenari Preliminare di piano Rapporto di scoping Valutazione ambientale preliminare CONSIDERATO CHE Il Piano del Parco, redatto ai sensi dell art. 12 della L. 394/91 ss.mm.ii. individua due obiettivi strategici prioritari: pag.1 di 5
2 a. La valorizzazione del patrimonio storico-culturale e la riqualificazione della fruizione turistica e sociale del parco; b. La valorizzazione del patrimonio naturalistico e del paesaggio agrario. I lineamenti strategici che articolano gli obiettivi suddetti sono i seguenti: - Valorizzazione del territorio storico e riqualificazione dei tessuti contemporanei - Realizzazione di un sistema integrato delle reti e delle centralità - Sviluppo di attività turistiche e produttive eco-compatibili - Salvaguardia e valorizzazione dell immagine e dell identità del complesso vesuviano: - Salvaguardia e messa in sicurezza del territorio - Recupero dei siti compromessi - Valorizzazione delle risorse forestali ed agrarie e creazione di connessioni ecologiche - Salvaguardia e valorizzazione della cultura e delle pratiche legate alla gestione delle risorse forestali e agrarie Ai sensi del suddetto articolo 12 della L. 394/91, la tutela dei valori naturalistici ed ambientali è, quindi, affidata all Ente Parco, e perseguita attraverso lo strumento del Piano del Parco, interamente recepito, con apposito Protocollo di Intesa tra Regione Campania, Provincia di Napoli ed Ente Parco, sia dal Piano Territoriale Regionale che dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Lo stesso prevede: L organizzazione del territorio e sua articolazione in aree o parti caratterizzate da forme differenziate d uso, godimento e tutela I vincoli, destinazioni di uso pubblico e privato e norme di attuazione relative alle varie parti del piano I sistemi di accessibilità veicolare e pedonale Gli indirizzi e criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna e sull ambiente naturale in genere. Il Piano del Parco, e le relative norme di attuazione, ha effetto di dichiarazione di pubblico generale interesse e di urgenza e di indifferibilità per gli interventi in esso previsti e sostituisce ad ogni livello i piani urbanistici e ogni altro strumento di pianificazione. Il Piano del Parco esprime le sue determinazioni normative mediante: 1. prescrizioni immediatamente precettive ai fine della disciplina normativa di cui all art. 1 comma 2 lett. B, sostitutive di ogni altra disposizione recata dai piani paesistici, urbanistici e territoriali e altri strumenti di pianificazione, ai sensi dell art. 12 della L. 394/1991; 2. indirizzi da specificare ed attuare, per le finalità di cui all art. 1 e gli obiettivi strategici di cui al successivo Titolo IV, con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione e le misure di disciplina di competenza sia dell Ente parco che degli altri soggetti interessati: VISTO CHE l area interessata ricade: - all interno della perimetrazione del Parco Nazionale del Vesuvio della tavola P2.2d Inquadramento territoriale del Piano del Parco ed in particolare nelle Unità di Paesaggio: A1. Gran Cono del Vesuvio e Colate laviche affioranti; A2. Crinale e parete interna della caldera del Somma; Unità A3. Boschi misti del versante alto del Somma; B1. Versante medio-alto del Somma; C1. Paesaggio agrario del Somma - nell area SIC IT Monte Somma; - nell area ZPS IT Vesuvio e Monte Somma; pag.2 di 5
3 e che pertanto il piano in esame necessita di Studio per la Valutazione di Incidenza, ai sensi del comma 7 art. 5 del D. 357/97; - nella core area della Riserva MAB Unesco Somma, Vesuvio e Miglio d Oro. Tenuto conto del fatto che il PUC di S. Anastasia, per quanto concerne il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio interessa aree sottoposte ai seguenti vincoli: - Piano paesistico dei Comuni vesuviani - Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Piano stralcio di riassetto idrogeologico del Bacino Nord Occidentale - Vincolo idrogeologico di cui al R.D. n del Aree contigue al Parco Nazionale del Vesuvio a finalità venatoria ai sensi della D.R Aree contigue al Parco Nazionale del Vesuvio a finalità urbanistica ai sensi della D.R e che, pertanto, occorre verificarne la compatibilità ambientale nonché indicare i pareri, comprese le eventuali prescrizioni, da parte di Enti istituzionalmente preposti alla tutela del vincolo secondo quanto richiesto dalla normativa vigente e dai vincoli sopraccitati; - in aree localizzate interessate da incendi soggette a vincolo di cui alla Legge n. 353/2000 come riportate nella Carta del rischio incendi del Piano Anticendio Boschivo (AIB) del Parco Nazionale del Vesuvio approvato con Deliberazione n del 19 giugno 2009 della Regione Campania e pubblicato sul BURC n.44 Speciale del 8 luglio 2009 e adottato dal Ministero dell Ambiente con Decreto del 9 novembre 2009 (G.U. n.275 del ). Atteso che dall analisi degli elaborati trasmessi vi è coerenza tra gli obiettivi previsti nel Piano del Parco e la politica urbanistica proposta dal redigendo PUC e dal modello insediativo atteso dalla realizzazione del Piano stesso. Considerato che sulla base di quanto disposto dal citato D.Lgs. 152/2006 il rapporto preliminare ambientale deve tener conto degli elementi indicati nel relativo allegato I, come di seguito riportato: 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque). 2. Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi: probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti; carattere cumulativo degli impatti; natura transfrontaliera degli impatti; rischi per la salute umane o per l'ambiente (ad es. in caso di incidenti); entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione pag.3 di 5
4 potenzialmente interessate); valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: -delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, -del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo; impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale. Atteso che il, la valutazione ambientale preliminare ed il preliminare di piano, pervenuto all Ente Parco in data prot. 390 affronta gli elementi su riportati; Atteso altresì CHE: -per quel che attiene l identificazione di ulteriori porte di accesso al Parco è necessario un approfondimento progettuale al fine di valutarne la coerenza con il Piano del Parco vigente; -per quel che attiene la realizzazione di monorotaie a supporto dell agricoltura, le stesse possono essere autorizzate esclusivamente nei casi previsti nelle NTA all art. 14 comma 3 che recita: Sono ammessi interventi di riqualificazione (RQ) dell infrastrutturazione rurale (strade interpoderali, siepi, muretti divisori in pietra, fossi di drenaggio, filari arborei) nei termini indicati dal RP; è inoltre consentita la realizzazione di piccole monorotaie per il trasporto dei prodotti agricoli nei termini indicati all art. 33, al fine di migliorare le condizioni operative dell attività agricola e garantire una migliore accessibilità delle unità colturali, nel rispetto dei criteri di corretto inserimento paesaggistico e ambientale... Tutto ciò premesso, PRENDE ATTO Della documentazione relativa alla predisposizione del PUC di S. Anastasia necessaria alle procedure relative allo svolgimento della VAS (Valutazione Ambientale Strategica), pervenuto all Ente Parco in data prot. 390; ESPRIME IL SEGUENTE PARERE (con valore anche di sentito ai fini della Valutazione di Incidenza) per quanto riguarda gli aspetti naturalistico-ambientali, non si rilevano motivi ostativi all approvazione del Piano Urbanistico Comunale di S. Anastasia trasmesso all Ente Parco in data prot. 390; CON LE SEGUENTI RACCOMANDAZIONI che tutti gli interventi riportati nel preliminare del Piano Urbanistico Comunale di Sant Anastasia siano in conformità a quanto previsto nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano del Parco. Che sia recepita all interno del Piano la perimetrazione delle aree contigue al Parco Nazionale del Vesuvio, individuate con Delibera di Giunta Regionale n.5304 del , ed i relativi vincoli imposti nella citata Delibera di Giunta Regionale nonché nelle Norme Tecniche di Attuazione del pag.4 di 5
5 Piano del Parco Nazionale del Vesuvio, approvato nella seduta della Giunta della Regione Campania del (attestato 117/I), e pubblicato sul BURC n. 9 del 27/01/10; Che siano rispettati i vincoli e le destinazioni d uso previste dal Piano del Parco Nazionale del Vesuvio, in quanto recepito nel PTCP e con valenza di Piano di Gestione dei Siti Natura 2000 presenti in territorio protetto. IL SERVIZIO TECNICO dott.ssa Rossella Barile dott.ssa Paola Conti IL DIRETTORE dott. Gennaro Esposito pag.5 di 5
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