Sabato 25 ottobre, h. 11,30

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1 Sabato 25 ottobre, h. 11,30 PRESENTAZIONE Tuscany dronescapes La Toscana vista da un drone. Visioni in foto e poesie Un progetto ideato e curato da Biancamaria Rizzardi in collaborazione con Fausto Ciompi, Marzia Dati, Marco Fazzini, Luca Mariotti e Viktoria Tchernichova per la casa editrice ETS di Pisa IL PROGETTO Il progetto si propone la pubblicazione di un prodotto editoriale, primo e unico nel suo genere. Si tratta di un libro composto di almeno sessanta fotografie e di una ventina di testi poetici provenienti dagli autori oggi più noti di lingua inglese. Il volume insisterà sul paesaggio toscano che, tra i tanti in Italia, grazie alla sua storia e al suo particolare contenuto naturalistico, diventa tema esemplare per un volume di pregio, dagli alti contenuti artistici. I luoghi costruiranno così un racconto che mira ad offrire al lettore una prospettiva ecologica, una prospettiva che enfatizzi la bellezza del territorio toscano e l urgenza di ripensare il nostro rapporto con l ambiente circostante. Alla base del progetto, che coniuga fotografia e letteratura, vi è la predilezione per un arte che investiga e celebra la natura del mondo, tentando di parlare dalla prospettiva del mondo stesso e non dal punto di vista di colui che lo percepisce, una idiosincratica concezione della poesia come parte costituente di quanto ci circonda e non qualcosa che l essere umano crea o possiede. Il volume sarà diviso in cinque sezioni: 1- Da arma di guerra a strumento di pace al servizio della qualità della vita dell Uomo; 2- Il volo: il sogno di Icaro e il punto di vista del falco; 3- Il lavoro dell uomo: scrivere sulla terra (immagini di vigne, campi, strade, città, ecc); 4- Il lavoro della natura: le metamorfosi paesaggistiche; 5- L archivio della memoria: presenze del passato. La particolarità del volume è quella di far uso, per le sessanta foto, di apparecchiature uniche, comunemente detti droni, velivoli senza pilota, costituiti da una struttura tubolare realizzata in alluminio o in materiali compositi atti a riunire le varie componenti: motori, batterie ed elettronica di controllo. 1

2 Dall'alto il paesaggio si vede e si racconta meglio. Ma non troppo dall'alto in questo consiste la grande novità e rarità dell'impiego del velivolo senza pilota che, più che allontanare l'occhio dal suolo, lo avvicina alle cose elevate. Non è volare: è galleggiare nel paesaggio, fluttuare in quell'aria che sta in mezzo agli alberi, alle torri e colline dove nessuno è mai potuto andare. È il colpo d'occhio degli uccelli, un colpo d occhio che l'uomo ha sempre desiderato. Il volume, parallelamente, proporrà la storia del testo poetico oltre l immagine e, specularmente, permetterà di osservare la fotografia al di fuori della poesia, quindi di riflettere sulla fotografia scritta collocandola nel suo spazio originario e nel suo tempo narrato. Oltre alla pubblicazione del volume, si prevede una mostra fotografica itinerante che accompagni la presentazione del volume, assieme a una serie di conferenze sul funzionamento, la costruzione e l utilizzo dei particolari droni a supporto della fotografia e del presente progetto. IL LIBRO Formato: 24X24 Numero di pagine: 150 Numero di foto: 60/80 Numero di testi poetici: 20/30 2

3 Tuscany dronescapes La Toscana vista da un drone. Visioni in foto e poesie Da sempre uno dei desideri più intensi dell'uomo è stato quello di poter volare come gli uccelli. Probabilmente non tanto per viaggiare più veloce, ma per osservare il mondo dall'alto. Il motivo di questa tendenza a elevarsi per guardare il mondo è semplice: dall'alto si vede meglio. Non a caso la tecnica di astrazione e rappresentazione di una scena da un punto elevato è una costante della pittura: si pensi, solo per citare un esempio, alla celebre scena del rogo del Savonarola in Piazza della Signoria (Anonimo, 1498, Museo di S. Marco, FI), e gli esempi sono molti e ridondanti in tutte le scuole di pittura europea. È vero che questo tipo di rappresentazione semplifica molto i problemi di prospettiva e dà una scansione più leggibile alla narrazione pittorica. Infatti, scompone il dipinto in elementi scenici, e offre quella visione teatrale che isolando i soggetti e i momenti del quadro, ne esalta e ne chiarisce il ruolo. Da questa prospettiva, si potrebbe applicare la tesi alla fotografia del paesaggio realizzata con velivolo senza pilota (o drone): banalmente, dall'alto il paesaggio si vede e si racconta meglio. Ma non troppo dall'alto in questo consiste la grande novità e rarità dell'impiego del velivolo senza pilota che, più che allontanare l'occhio dal suolo, lo avvicina alle cose elevate. Non è volare: è galleggiare nel paesaggio, fluttuare in quell'aria che sta in mezzo agli alberi, alle torri e colline dove nessuno è mai potuto andare, perché i mezzi alternativi sarebbero troppo veloci, troppo ingombranti o troppo rumorosi. E' il colpo d'occhio degli uccelli che l'uomo ha sempre desiderato e che oggi ha in qualche modo raggiunto. Ovviamente con le dovute distanze, in quanto a galleggiare purtroppo non c'è l'uomo, ma una sorta di estensione del nostro pensiero, un'astrazione che si fa cosa concreta e che per la prima volta nella storia dell'umanità ci riporta scientificamente, con matematica esattezza, ciò che vede da lassù. Un'idea esatta di com è fatto il mondo. Questo è possibile grazie al felice incontro di discipline complesse e a una serie di fortunate circostanze: elettronica avanzata, polimeri di litio, fotografia digitale e software dedicati. I CONTENUTI La ricerca sugli intrecci tra letteratura e cultura visuale, sulla fotografia, ha ormai una ben consolidata tradizione internazionale con notevoli ricadute anche in Italia, dove c è indubbiamente ancora tanto da fare. In particolare negli ultimi decenni del Novecento si è assistito a una ripresa del dibattito sulla reciproca illuminazione tra le arti, stimolato ovviamente dal ruolo sempre più crescente che le immagini hanno per la letteratura (la questione della descrizione), nella letteratura (le questioni poste da produzioni esplicitamente intermediali) e nel sistema letterario (distribuzione, circolazione, ricezione dei testi e delle immagini). Su questa consolidata e fertile tradizione di studi, si innesta oggi una notevole tradizione disciplinare che coniuga studio delle letterature, della visualità e delle tecnologie della visione (dalla camera oscura al panorama, dalla fotografia al cinema, dalle immagini digitali alla videoart.) La Visual Culture contemporanea è peraltro interessata a uno studio contestuale delle immagini, dei mezzi che le producono e delle forme della loro recezione. In maniera peraltro approssimativa, si potrebbero sommariamente individuare tre piani lungo i quali indagare il rapporto tra letteratura e fotografia: 3

4 1. facendo riferimento in primo luogo allo SGUARDO, ovvero facendo riferimento all uso della fotografia e della sua descrizione nei testi, nel nostro caso, poetici; 2. di primaria importanza assume l'uso delle TECNOLOGIE, nello specifico, dei velivoli senza motore che indicano il modo e soprattutto il mezzo con cui la fotografia in quanto dispositivo della visione, influenza la scrittura; 3. infine rapportandosi all IMMAGINE stessa, ovvero alla lettura della fotografia come narrazione. L IMPIEGO DEI VETTORI SENZA PILOTA NELLA FOTOGRAFIA CREATIVA L'integrazione di una serie di tecnologie come la microelettronica, le batterie ai polimeri di litio e la fotografia digitale ha premesso lo sviluppo di un nuovo tipo di velivolo a decollo ed atterraggio verticale che coniuga la semplicità strutturale dell'aereo convenzionale con la flessibilità di impiego dell'elicottero. Nonostante questa tipologia di velivolo abbia dimostrato una scarsa efficienza energetica, con conseguente ridotta autonomia, le superlative doti di volo stazionario ne fanno una piattaforma ideale per la fotografia sia creativa che cartografica. Le notevoli capacità di sollevamento raggiunte dai velivoli di ultima generazione consentono inoltre di imbarcare macchine fotografiche reflex professionali che, mediante sofisticasti sistemi di stabilizzazione attiva, permettono la ripresa di immagini praticamente perfette. Tutto questo permette a un fotografo di disporre di un mezzo potentissimo per esaltare la propria creatività e apre la strada a tutta una serie di nuove prospettive nella fotografia creativa. Tipicamente questi velivoli, comunemente detti droni - neologismo ottenuto per translitterazione del termine inglese Drone, nome dato negli anni 30 ai velivoli senza pilota usati come bersaglio nelle esercitazioni antiaeree - sono costituiti da una struttura tubolare realizzata in alluminio o materiali compositi che serve a riunire le varie componenti come motori, batterie ed elettronica di controllo. Tale struttura non ha quasi mai pretese aerodinamiche o estetiche ma è funzionale solo alla realizzazione di un sistema che abbia la massima leggerezza per aumentare l'autonomia. La guida avviene mediante ordini impartiti con un radiocomando e può essere si di tipo manuale che automatica, questa' ultima tipicamente usata per missioni cartografiche o telerilevamento. 4

5 GLI AUTORI BIANCAMARIA RIZZARDI è Professore Ordinario di Letteratura Inglese all'università di Pisa, dove insegna Letteratura Inglese e Letteratura dei Paesi di Lingua Inglese presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. È Direttore del Master di II livello in Traduzione di testi postcoloniali di lingua inglese: letteratura, saggistica, teatro e cinema. Dirige la collana "Diagosfera: incroci di civiltà e letterature" per l'editore ETS di Pisa. Le sue aree di ricerca principali sono: Studi Postcoloniali, Translation Studies, Cultural Studies, Letteratura Canadese di lingua inglese, la poesia inglese dell'età rinascimentale, la letteratura tardo-romantica e vittoriana. Negli ultimi anni s interessa di questioni riguardanti la complessità nell epoca della globalizzazione, in sinergia con svariate discipline e in collaborazione con diverse Università (Cape Town, Toronto, Sidney e altre). FAUSTO CIOMPI: is a research fellow at the Department of Philology, Literature and Linguistics (University of Pisa), where he teaches Contemporary English Literature. He is co-editor of Soglie. Rivista Quadrimestrale di Poesia e Critica Letteraria, associate editor of Anglistica Pisana, and a member of the editorial board of Diagosfera (Pisa, ETS Edizioni). He has written extensively on Joseph Conrad and contemporary poetry. His research interests include Romanticism, Post-colonial literature, and contemporary fiction. ETS has published his volumes Mondo e dizione. La poesia in Gran Bretagna e Irlanda dal 1945 a oggi (2007) and Conrad. Nichilismo e alterità (2012). MARZIA DATI: insegna lingua e letteratura inglese nella Scuola Superiore e svolge attività di docenza di lingua e letteratura russa. Nel 2004 è stata insignita del premio Donna dell Anno impegnata nella diffusione della cultura dal prestigioso istituto americano American Biographical Institute del North Carolina. Dal 2008 rappresenta in Italia la Fondazione Internazionale delle Arti Stepan Erzia di Mosca, promuovendo l arte russa attraverso l organizzazione di conferenze, seminari di studio ed eventi culturali. Nel 2006 ha ottenuto il riconoscimento dal Ministro della Cultura della Repubblica della Mordovia (Federazione Russa) nell ambito dello sviluppo dei rapporti culturali tra l Italia e la Russia. Collabora con varie università della Russia e ha collaborato con la Galleria Tretjakovskaja di Mosca e altri istituti di ricerca russi. Ha conseguito nell anno 2013 il Master Master di II livello in Traduzione di testi postcoloniali di lingua inglese: letteratura, saggistica, teatro e cinema ed è referente per l Italia della Dickens Fellowship di Londra. MARCO FAZZINI ha studiato a Ca Foscari (Venezia), e si è specializzato presso le università di Edimburgo e del Kwa-Zulu Natal, in Sud Africa. Dopo aver lavorato presso l Università di Macerata, dal 2004 insegna presso l Università di Ca Foscari, a Venezia. Tra le sue traduzioni/edizioni critiche ricordiamo quelle di Philip Larkin, Douglas Livingstone, Norman MacCaig, Charles Tomlinson, Hugh MacDiarmid, Edwin Morgan, Stephen Gray e Douglas Dunn. Tra le sue principali recenti pubblicazioni: Crossings: Essays on Contemporary Scottish Poetry and Hybridity (2000), un libro su Geoffrey Hill, L acrobata della memoria (2002), uno 5

6 studio sui problemi dell alterità e Wilson Harris, Resisting Alterities: Wilson Harris and Other Avatars of Otherness (2004), e una nuova silloge di saggi sul poeta sudafricano Douglas Livingstone, Son to the Ocean (2006). Ha curato Alba Literaria: A History of Scottish Literature (2005), ed è l autore d un libro sulla pratica e la teoria della traduzione, Tradurre, paradiso dei poeti (2005). LUCA MARIOTTI è nato a Empoli nel Da sempre appassionato di aereonautica, negli ultimi venticinque anni si occupa dell'applicazione dei velivoli senza pilota al settore civile. Tre anni fa ha fondato la C.A.M. (Costruzioni Aereo Meccaniche) che ha il compito di ideare, progettare e realizzare vettori privi di equipaggio per impieghi civili ed industriali. Nel suo laboratorio o, come lui stesso lo definisce con orgoglio, nella sua bottega, detiene una raccolta di materiali, oggetti e documenti relativi alla storia dello sviluppo tecnologico del velivolo senza pilota, molti dei quali risalgono al secondo conflitto mondiale. Collabora da anni con diverse ricerche e ricercatori dell'università di Pisa, nei settori della cartografia digitale, del telerilevamento e delle configurazioni aereodinamiche innovative. Recentemente, è entrato a fare parte di "Zefiro Ricerca e Innovazione srl" di Lucca, centro focale di una rete di aziende interessate allo sviluppo di tecnologie innovative nel settore dei velivoli e veicoli senza pilota per applicazione nei settori scientifici e industriali. VIKTORIA TCHERNICHOVA Viktoria Tchernichova è Docente di Letteratura Inglese all Università di Pisa. Le sue aree di ricerca si indirizzano alla poesia inglese Romantica (William Blake), Vittoriana (Robert Browning) e alla poesia Canadese contemporanea (Robert Bringhurst); al romanzo postmoderno (A.S. Byatt e D.M. Thomas) e quello anglofono post-coloniale (Howard O Hagan, Patrick White e Salman Rushdie), nonché alle opere saggistiche di alcuni poeti e scrittori contemporanei. Ha curato con Elsa Linguanti The Great Work of Making Real: Salman Rushdie s The Ground Beneath Her Feet, (Pisa, ETS, 2003), con Pietro Deandrea Roots and Beginnings (Venezia, Cafoscarina, 2003) e con Biancamaria Rizzardi Cultural Crossings: The Case Studies of Canada and Italy (Pisa, ETS, 2011) ed è autrice di Postmoderno e Postcoloniale. Percorsi del senso in Byatt, Thomas, White e Rushdie (Pisa, ETS, 2007) e di I personaggi di Robert Browning: discorso, verità e interpretazione (Milano, Polimetrica, 2011). 6