Lavoratori salvaguardati: sesta salvaguardia.
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1 Lavoratori salvaguardati: sesta salvaguardia. Area della contrattazione sociale Rita Cavaterra Nicola Marongiu
2 La Commissione Lavoro del Senato ha approvato ieri in sede deliberante la sesta salvaguardia. Ricordiamo che tale salvaguardia era stata approvata dalla Camera il 3 luglio scorso.ricordiamo, inoltre, che il provvedimento per essere efficace deve essere registrato dalla Corte dei Conti e deve essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Per l'effettivita operatività del provvedimento, poi, sarà necessario attendere anche le circolari del Ministero del Lavoro e l'inps in merito alla presentazione delle istanze per beneficiare della salvaguardia e per la relativa modulistica. La sesta salvaguardia nasce dai risparmi che secondo l'inps sono stati realizzati nella seconda e nella quarta salvaguardia. Nella seconda salvaguardia alla lettera a) sono stati previsti lavoratori per i quali le imprese hanno stipulato in sede governativa accordi finalizzati alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo degli ammortizzatori sociali. Per poter essere ammessi alla salvaguardia i lavoratori dovevano avere le seguenti condizioni: accordi stipulati in sede governativa entro il 31 dicembre 2011, cessazione dell'attività lavorativa e collocamento in mobilità in data precedente, pari o successiva al 4 dicembre 2011; perfezionamento dei requisiti pensionistici entro il periodo di fruizione della mobilità. La seconda salvaguardia passa da a lavoratori e quelli indicati dalla lettera a) scendono da a La lettera a) dell'articolo 22 comma 1, del decreto legge 95/2012, convertito con modificazioni nella legge 135/2012 diceva che i lavoratori avevano diritto alla deroga anche se alla data del 4 dicembre 2011 non erano ancora stati collocati in mobilità. Tale disposizione viene modificata stabilendo che i lavoratori siano percettori, entro i quindici giorni successivi all'entrata in vigore della legge 135/2012 ( ), del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria e cessino il rapporto di lavoro entro il 30 dicembre 2016 per il collocamento in mobilità oppure cessino il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2014 e siano collocati in mobilità. Le aziende sono tenute a comunicare i nominativi dei lavoratori che cesserranno entro il 31 dicembre 2014 al Ministero del lavoro entro la data del 31 dicembre La quarta salvaguardia passa da 6500 a 2500 lavoratori. Si tratta di coloro il cui rapporto di lavoro si è risolto tra il 1 gennaio 2009 ed il 31 dicembre 2011, in ragione della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro stesso.ricordiamo che per essere ammessi alla deroga tali lavoratori successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro non dovevano aver conseguito un reddito annuo lordo riferito a qualsiasi attività, superiore a euro e che tale
3 reddito non doveva essere riconducibile ad un rapporto a tempo indeterminato. La sesta salvaguardia si applica alle seguenti categorie: a) nei limiti di soggetti, lavoratori collocati in mobilità ordinaria a seguito di accordi governativi o non governativi, sottoscritti entro il 31 dicembre 2011,cessati dal lavoro entro il 30 settembre 2012, che perfezionino i requisiti vigenti ante la legge Fornero, entro il periodo di fruizione della mobilità o entro i dodici mesi successivi alla fine dello stesso periodo con i versamenti volontari. In deroga alla normativa vigente (articolo 6,comma 1, del decreto legislativo n. 184 del 1997) i versamenti volontari potranno riguardare anche periodi eccedenti i sei mesi precedenti la domanda di autorizzazione.il versamento potrà comunque essere effettuato solo con riferimento ai dodici mesi successivi al termine del periodo di fruizione della mobilità; b) nei limiti di soggetti, ai lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 4 dicembre 2011, con un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto successivamente alla data del 4 dicembre qualsiasi attività lavorativa purchè non a tempo indeterminato; ai lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 4 dicembre 2011 anche se non hanno alcun contributo volontario versato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attività lavorativa nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 ed il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attività lavorativa a tempo indeterminato.per poter beneficiare della deroga è necessario che i lavoratori maturino la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2016; c)nei limiti di soggetti, ai lavoratori il cui rapporto di lavoro si è risolto entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412 ter del codice di procedura civile o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo, anche se dopo il 30 giugno 2012 hanno svolto qualsiasi attività lavorativa purchè non a tempo indeterminato;ai lavoratori il cui rapporto di lavoro si è risolto dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412 ter del codice di procedura civile o in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo, anche se dopo la cessazione hanno svolto qualsiasi attività lavorativa purchè non a tempo indeterminato;lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto per risoluzione unilaterale nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se successivamente alla cessazione hanno svolto qualsiasi attività lavorativa purchè non a tempo indeterminato.per poter beneficiare della deroga è necessario che i lavoratori maturino la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2016; d) nei limiti di 1800 soggetti, ai lavoratori che, nel corso dell'anno 2011 o erano in congedo per assistere una persona con handicap grave (coniuge, figli,
4 genitori anche adottivi, i fratelli e le sorelle, i parenti ed affini entro il terzo grado conviventi) o hanno usufruito dei permessi previsti dalla legge 104/1992 per assistere persone con handicap in situazione di gravità.per poter beneficiare della deroga è necessario che i lavoratori maturino la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio e) nei limiti di soggetti ai lavoratori con contratto a tampo determinato cessati dal lavoro tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, non rioccupati a tempo indeterminato.per poter beneficiare della deroga è necessario che i lavoratori maturino la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio Per i lavoratori di cui alla lettera a) che siano già stati autorizzati ai versamenti volontari in data antecedente all'entrata in vigore della sesta salvaguardia e per i quali siano decorsi i termini di pagamento, sono riaperti a domanda i termini dei versamenti relativi ai dodici mesi successivi alla fine del periodo di fruizione dell'indennità di mobilità. Il trattamento pensionistico per i soggetti sopra individuati non potrà avere decorrenza anteriore all'entrata in vigore della presente legge. Il comma 4 della legge precisa che i lavoratori devono presentare la domanda per il beneficio della deroga entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento e che per le domande di ogni singola categoria di beneficiari devono essere utilizzate le specifiche produre previste per le precedenti salvaguardie. Viene fatto esplicito riferimento all'ultimo decreto del 14 febbraio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficialen. 17 del 16 febbraio Ciò significa che non ci sarà alcun decreto che espliciti le procedure. A dire il vero è necessario che il Ministero del Lavoro faccia subito dopo la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale una circolare che chiarisca le procedure, visto che in questa sesta salvaguardia ci sono categorie che non erano contemplate nella quinta salvaguardia. L'INPS provvede al monitoraggio delle domande di pensionamento inoltrate dai lavoratori sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro. Qualora dal monitoraggio risulti il raggiungimento del limite numerico delle domande di pensione l'istituto non può prendere in esame ulteriori istanze.l'inps è altresì tenuto a pubblicare sul proprio sito Intenet, in forma aggregata al fine di rispettare la tutela dei dati personali, i dati raccolti a seguito del monitoraggio, avendo cura di evidenziare le domande accolte, quelle respinte e le relative motivazioni. Sulla base dei dati del monitoraggio effettuato dall'inps, il Ministro del lavoro riferisce annualmente al Parlamento in ordine all'attuazione delle disposizioni di salvaguardia, con particolare riferimento al numero di lavoratori salvaguardati e alle risorse finanziarie utilizzate.
5 I benfici di questa sesta salvaguardia sono riconosciuti a soggetti. Ricordiamo, però, che soggetti sono stati recuperati dalla seconda ( ) e dalla quarta salvagurdia ( ). IL primo comma dell'articolo 3 prevede l' interpretazione autentica dell'articolo 1, comma 194, lettera e) della legge 147/2013 (legge di stabilità 2014). La disposizione in questione si interpreta nel senso che il versamento volontario, anche in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 6, comma 1, del dlgs 184/1997, potrà essere effettuato solo con riferimento ai sei mesi successivi al termine di fruizione dell'indennità di mobilità. Per i lavoratori già autorizzati ai versamenti volontari in data antecedente l'entrata in vigore della legge 147/2013 (1 gennaio 2014) e per i quali siano decorsi i termini di pagamento, sono riaperti a domanda i termini dei versamenti volontari relativi ai sei mesi successivi alla fine della mobilità. L'assicurato doveva essere stato collocato in mobilità alla data del 4 dicembre Ciò che ci preme sottolineare è che ormai siamo arrivati alla sesta salvaguardia e che ogni salvaguardia ha previsto categorie di lavoratori e requisiti diversi per ottenere il beneficio della deroga: siamo insomma in presenza di un ginepraio di norme rispetto alle quali anche gli esperti in materia previdenziale cominciano ad avere seri problemi. La CGIL ha sempre sostenuto che l'emergenza sociale dei lavoratori salvaguardati deve essere risolta in maniera definitiva e strutturale con una norma di principio che riconosca il diritto alla pensione per tutti. Richiesta che è contenuta anche nella piattaforma su Fisco e Previdenza approvata dagli esecutivi unitari del 10 giugno Si invitano le strutture a dare ai lavoratori interessati tutte le informazioni necessarie. Roma 2 ottobre 2014
Area della contrattazione sociale
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