Modello per una migliore relazione banca impresa: comunicare, crescere, migliorare

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1 PERCORSO FORMATIVO Modello per una migliore relazione banca impresa: comunicare, crescere, migliorare Con il sostegno

2 L iniziativa è promossa dal Comitato Piccolindustria dell Unione Industriale di Torino e co-finanziata dalla Camera di commercio di Torino all interno del Progetto Una migliore relazione Banca e Impresa: un percorso comune. Grazie al sostegno della Camera di commercio la partecipazione all iniziativa, rivolta ad Imprenditori, Direttori Generali, Direttori Finanziari e Responsabili amministrativi e finanziari, è gratuita. La realizzazione del percorso formativo è a cura di Skillab, Centro valorizzazione risorse umane dell Unione Industriale di Torino e dell AMMA.

3 Premessa Lo scambio di informazioni tra Imprese e Banche è un tema di fondamentale importanza al quale Piccolindustria lavora da molti anni, ed è la premessa per la costruzione di un dialogo trasparente e costruttivo, volto a creare e far crescere un percorso comune e a ridurre sempre più le asimmetrie informative. Con questo obiettivo, Piccolindustria, unitamente ad ABI Piemonte e Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ivrea Pinerolo Torino, ha dato vita ad un progetto al fine di realizzare un metodo che consenta una più efficace e fattiva comunicazione tra Aziende e Sistema Finanziario. Il modello, ovvero il metodo, è stato testato su PMI affiancate dai Professionisti e dalle Banche con cui lavorano abitualmente. Il Percorso Formativo, attraverso l esposizione pratica e l applicazione del metodo, consente di presentare l azienda nel suo complesso, basandosi sull analisi storica, prospettica e qualitativa. L obiettivo del Percorso è, da un lato, fare emergere e condividere le informazioni che, normalmente a disposizione degli istituti bancari per determinare il rating delle imprese clienti, sono adeguate a cogliere la situazione economica e finanziaria, ma non sempre idonee a valutare aspetti essenziali quali l organizzazione dell azienda, le previsioni di sviluppo di mercato in cui opera, il suo positioning; dall altro fornire all impresa strumenti per conoscere ancor più approfonditamente la propria realtà e, quindi, focalizzare al meglio i propri obiettivi strategici e organizzativi. Durante il percorso sono previste case history e testimonianze di aziende e istituti di credito che hanno sperimentato o che stanno sperimentando il modello. L iniziativa, destinata a Imprenditori, Direttori Generali, Direttori Finanziari e Responsabili amministrativi e finanziari, è gratuita grazie al sostegno della Camera di commercio di Torino.

4 1 9:00-17:00 16 ottobre 2012 Il rapporto Banca/Impresa L impatto dei regolamenti previsti da Basilea 2, oramai Basilea 3, impone alle imprese una modifica nei rapporti con gli Istituti Bancari (e non solo), con la conseguenza che l imprenditore dovrà dotarsi di strumenti di supporto che gli consentano di evidenziare, tra le altre cose, le proprie prospettive di business e i risultati economico-finanziari. Questo nuovo rapporto banca-impresa va inteso come un meccanismo per il superamento dell asimmetria informativa tra creditore e debitore e, dunque, fattore che influenza le condizioni di offerta del credito bancario. Ed è in questo ambito che si colloca una efficace comunicazione finanziaria, driver fondamentale per l accesso al credito e per l ottenimento dello stesso alle migliori condizioni. Il cambiamento dello scenario economico : da Basilea 2 a Basilea 3 - L evoluzione del rapporto banca / impresa Come cambia la presentazione dell azienda: dai dati economici alla valorizzazione completa Relatori Rosella Sciolla In rappresentanza della Commissione Regionale ABI Piemonte Giancarlo Somà Ufficio Economico Unione Industriale di Torino Informazioni generali e analisi storica Il fascicolo di bilancio costituisce nei confronti dei terzi una fonte informativa tanto importante quanto immediatamente fruibile, essendo soggetto a pubblicità presso il Registro Imprese. Diventa, quindi, di estrema importanza valorizzarlo quale biglietto da visita aziendale trasformandolo in passaporto per l accesso, nella maniera più efficace, al mondo esterno nella sua interezza (soci, clienti, banche, fornitori). In questa chiave verranno approfondite le tematiche riguardanti l intero fascicolo di bilancio inerenti lo specifico contenuto, l analisi per indici e per flussi. Il fascicolo di bilancio come biglietto da visita aziendale: Le informazioni generali 4

5 Il bilancio quale fondamento dell analisi storica; quali sono i dati da valorizzare e come: Le informazioni patrimoniali Le informazioni economiche Il rendiconto finanziario: Contenuti e finalità Analisi per indici e analisi per flussi: Individuazione ed esame degli indicatori più significativi nel rapporto banca-impresa Una testimonianza concreta: Compensati Toro S.p.A. Relatori Federico Moine e Rosanna Chiesa Dottori Commercialisti in Torino, co-referenti del Gruppo di Studio Credito alle Imprese e Rapporti con i Confidi istituito presso ODCEC di Ivrea-Pinerolo- Torino 5

6 23 ottobre :00-17:00 L ANALISI QUALITATIVA 2Gli elementi qualitativi, ovvero più genericamente quelli che non sono catturati nella rappresentazione numerica dei documenti di bilancio, rivestono una fondamentale importanza nell analisi e nella presentazione di una realtà aziendale e delle sue concrete potenzialità e ragion d essere. Si ha motivo di ritenere che gli attuali modelli di valutazione del merito di credito non conferiscano ancora il giusto peso agli aspetti qualitativi, sottovalutando il potenziale di talune aziende e non essendo in grado di cogliere, e debitamente valutare, fattori critici di successo determinanti per la sostenibilità futura dell attività. Scopo di questo modulo è quello di analizzare quali sono gli elementi qualitativi maggiormente rilevanti per una compiuta conoscenza e valutazione dell impresa. I principali temi dell analisi qualitativa si possono così declinare: Analisi del contesto competitivo Analisi del mercato di riferimento Mission, modello di business, vantaggio competitivo Analisi SWOT Punti di forza, Punti di debolezza, Minacce, Opportunità Analisi ABC per prodotto, per mercato, per cliente, per fornitore Struttura organizzativa e gestione risorse umane Intangibles (modulo a parte) Patrimonio immobiliare Profili di rischio e passività fuori bilancio RelatorE Massimo Broccio Socio dello studio Cavalitto Massone Broccio Commercialisti in Torino Fabio Platini Studio Cavalitto Massone Broccio Commercialisti in Torino 6

7 30 ottobre :00-13:00 3 L ANALISI PROSPETTICA La pianificazione strategica è un processo attraverso il quale le imprese definiscono gli obiettivi di medio termine e predispongono mezzi e strutture per poterli perseguire con successo. La pianificazione operativa traduce gli obiettivi di medio termine in obiettivi di breve termine misurabili e verificabili periodicamente all interno di un piano economico e finanziario nel quale tali obiettivi sono declinati in termini economici, finanziari e patrimoniali. Il processo di pianificazione, da correlarsi alle caratteristiche della singola azienda, deve necessariamente seguire, auspicabilmente in modo rigoroso, alcune fasi che vanno dall analisi della situazione di partenza, sia con riferimento all azienda sia con riferimento al contesto competitivo ed al mercato, alla definizione degli obiettivi di medio e di breve periodo; dalla pianificazione operativa alla predisposizione dei mezzi e degli strumenti per il perseguimento degli obiettivi. Ulteriori elementi chiave del processo sono la formalizzazione in un apposito documento, la determinazione delle assunzioni e la possibilità di rendere misurabili gli obiettivi. Nella prassi la pianificazione strategica ed operativa trova idonea formalizzazione all interno di un documento, il Piano Industriale, che guida e vincola nel medio breve/medio periodo (con periodico aggiornamento) gli amministratori nell assunzione delle decisioni e migliora la trasparenza delle comunicazioni con gli stake holder ed in particolare con il sistema bancario. Il Modello di relazione contiene un estratto di detto Piano. Le fasi nelle quali si articola il processo di pianificazione strategica ed operativa sono così riassumibili: Analisi della situazione di partenza: formula imprenditoriale, mission, modello di business, vantaggio competitivo Analisi del contesto competitivo/mercato Pianificazione strategica Pianificazione operativa Piano economico finanziario Piano degli investimenti Impegno dei soci e impegno richiesto al sistema finanziario RelatorE Massimo Broccio Socio dello studio Cavalitto Massone Broccio Commercialisti in Torino Tommaso Perri Studio Cavalitto Massone Broccio Commercialisti in Torino 7

8 6 novembre ASSET INTANGIBILI 9:00-17:00 ll modulo intende fornire un introduzione ai concetti fondamentali relativi agli asset immateriali ed alla loro valutazione economica. Gli asset immateriali e la proprietà intellettuale, infatti, stanno assumendo sempre maggiore rilevanza economica e rappresentano una parte significativa del valore d impresa: diventa, dunque, fondamentale comprendere come può essere gestito, valutato e valorizzato il potenziale legato a questi asset. Definizioni Asset Intangibili: tecnico-contabili e gestionali Tipologie di asset intangibili: marketing, tecnologici, organizzativi/modello di business Gli asset di proprietà intellettuale (marchi, brevetti, segreti aziendali, modelli, diritti d autore) Asset Intangibili e Bilancio d impresa L analisi del portafoglio degli asset intangibili aziendale modalità e casi Il processo di gestione degli asset intangibili: identificazione/qualificazione, valutazione, valorizzazione, monetizzazione e misura della performance economico-finanziaria La valutazione degli asset prevalenti (brand, know-how, brevetti): obiettivi, modalità e benefici L utilizzo degli asset in operazioni straordinarie (acquisizioni, vendite, joint venture, reti d impresa e progetti R&S collaborativi) La comunicazione business-finanziaria degli asset intangibili verso banche e operatori finanziari Casi PMI Made in Italy Relatori Pierangelo Biga ICM Advisors Managing Partner Maria Cristina Odasso Responsabile Ricerca ICM Research 8

9 13 novembre 2012 IL RATING E L IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE 9:00-13:005Definizione di rating e valutazione da parte delle banche Il rating è uno strumento di valutazione bancaria sintetica che raggruppa in un algoritmo tutte le informazioni oggettive a disposizione della Banca, ma che non incorpora quel corredo informativo che si può recepire conoscendo a fondo il cliente e il suo business. È per questo la comunicazione efficace ed efficiente diventa indispensabile. Le leve di governo aziendale: che cosa è importante tenere sotto controllo, che cosa è importante comunicare: individuazione di aree di competenza e degli interlocutori Partendo dalla valutazione del sistema competitivo dell impresa e del suo posizionamento relativo si passa ad una valutazione dell equilibrio economico-finanziario e patrimoniale, facendo altresì attenzione a una valutazione prospettica dell impresa medesima. Una comunicazione efficace per migliorare il rapporto Banca Impresa Con lo scenario attuale, ancora dominato dall incertezza, è di immediata evidenza che il rapporto banca impresa può trarre ampi benefici dalla presenza di una estrema trasparenza e collaborazione da entrambe le parti. Nel concetto di trasparenza rientra anche il fatto di informare l impresa su ciò che la Banca osserva nella documentazione presentata, affinché l impresa sappia discernere i comportamenti giudicati virtuosi da quelli che, invece, sono potenzialmente visti come "critici". Relatori Massimo Accumolli in rappresentanza di Commissione Regionale ABI Piemonte Rosella Sciolla in rappresentanza di Commissione Regionale ABI Piemonte Giancarlo Somà Ufficio Economico Unione Industriale di Torino 9

10 Relatori Massimo Accumolli Laurea in Economia e Commercio presso l Università di Torino. Attualmente è Responsabile Crediti Direzione Regionale Piemonte Liguria Valle d Aosta Banca dei Territori Intesa Sanpaolo spa. E stato analista d impresa presso l Ufficio Studi Istituto Bancario San Paolo di Torino e Responsabile Mercato Imprese Area Torino Sanpaolo poi Intesa Sanpaolo. Ha lavorato presso Sanpaolo Lariano Bank Luxembourg e presso la Direzione Centrale Crediti Sanpaolo Imi. Pier Angelo Biga Managing Partner di ICM Advisors e Presidente di ICM International gruppo europeo leader nei servizi di valutazione e valorizzazione degli asset immateriali, gestione strategica della proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico. Una carriera professionale dedicata all innovazione business, finanziaria e tecnologica, Biga ha una lunga esperienza maturata in posizioni di leadership in aziende globali quali ATKearney, Gruppo BNL, AT&T, Nolan&Norton, Digital, CERN. E tra i pionieri sul tema del valore economico dell IP e esperto internazionale di Finanza della Proprietà Industriale. Massimo Broccio Commercialista in Torino specializzato in attività di finanza straordinaria e rapporti con il sistema bancario M&A e pianificazione e controllo di gestione. Rosanna Chiesa Dottore Commercialista, iscritto all ODCEC di Ivrea-Pinerolo-Torino, - Revisore Legale Specializzazione in materia di gestione dei rapporti tra istituti di credito ed imprese, con particolare riferimento agli standard qualitativi e quantitativi richiesti dalle normative in materia creditizia. Coreferente del Gruppo di Studio Credito alle Imprese e Rapporti con i Confidi dell Ordine dei Dottori Commercialisti di Torino in questo ambito sono stati sviluppati diversi progetti che hanno coinvolto primari istituti bancari, enti datoriali e Provincia di Torino. Federico Moine Dottore Commercialista e Revisore Legale. Specializzazione in materia di gestione dei rapporti tra istituti di credito ed imprese, con particolare riferimento agli standard qualitativi e quantitativi richiesti dalle normative in materia creditizia. Co-referente del Gruppo di Studio Credito alle Imprese e Rapporti con i Confidi dell Ordine dei Dottori Commercialisti di Torino in questo ambito sono stati sviluppati diversi progetti che hanno coinvolto primari istituti bancari, enti datoriali e Provincia di Torino. 10

11 Maria Cristina Odasso Attualmente responsabile della ricerca per ICM Advisors, dove si occupa prevalentemente di tematiche di IP value management, valutazione degli asset di proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico. Collabora inoltre con l IP Finance Institute il primo centro di competenza a livello europeo specializzato sull economia e la finanza degli asset di proprietà intellettuale. Tommaso PERRI Commercialista in Torino, specializzato in attività di M&A, pianificazione e controllo di gestione. Fabio PLATINI Rosella Sciolla Commercialista in Torino, specializzato in attività di M&A, pianificazione e controllo di gestione. Responsabile Crediti del Territorio Nord Ovest di Unicredit, con delega su famiglie, piccole e medie imprese, imprese corporate. Dopo un approfondito percorso formativo nell ambito Crediti della ex Cassa di Risparmio di Torino (analista crediti, gestione grandi clienti Italia ed Estero, ecc), dal 2001 ricopre ruoli di responsabilità manageriale all interno della Direzione Crediti. Giancarlo Somà Dirigente del Servizio Economico dell Unione Industriale di Torino, dopo una esperienza di oltre dieci anni nel sistema bancario, opera nell assistenza alle imprese associate sia per quanto riguarda la cosiddetta finanza agevolata, sia nell affiancare le stesse nel rapporto con il sistema finanziario. Ricopre il ruolo di Vice Presidente Vicario in Unionfidi Piemonte, Consorzio di garanzia e Consigliere con deleghe operative in Finindustria, società di servizi finanziari partecipata da Unione Industriale e Unionfidi. 11

12 Info Destinatari Imprenditori, Direttori generali, Direttori finanziari, Responsabili amministrativi e finanziari Calendario 16 ottobre 23 ottobre 30 ottobre 6 novembre 13 novembre IL Rapporto Banca e Impresa L Analisi qualitativa L Analisi prospettica ASSET INTANGIBILI IL RATING E L IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE Sede e orario Corso Stati Uniti 38, Torino Orario 9-13 ; Contatti ed adesioni Per informazioni potete contattare Antonella Mustorgi mustorgi@skillab.it Gisella Scialabba scialabba@skillab.it Durata, cadenza e articolazione dei moduli Il percorso formativo, della durata di 32 ore, è articolato in 5 moduli (i moduli 1,2 e 4 con orario 9-17; i moduli 3 e 5 con orario 9-13) con cadenza settimanale. La partecipazione all iniziativa è gratuita previa iscrizione, fino ad esaurimento posti. 12

13 Enti finanziatori Enti promotori Organizzazione e formazione 13

14 Scheda di iscrizione Si prega di compilare e trasmettere via fax al n o via agli indirizzi: mustorgi@skillab.it - scialabba@skillab.it Titolo Percorso: MODELLO PER UNA MIGLIORE RELAZIONE BANCA IMPRESA Cod FCc42/12 Partecipante Nome Titolo di studio Cognome Qualifica Area Direzione Generale Commerciale/Marketing Produzione/Logicistica Progettazione/ufficio tecnico Amministrazione/Finanza/Controllo Acquisti Dati Azienda Qualità Personale/Formazione e sviluppo R.U. Progettazione/ufficio tecnico I.T.C. Ragione Sociale Via n Cap Partita IVA Città Prov. Tel. Fax Codice Fiscale Eventuale art. IVA di non assoggettamento Azienda associata Sì Unione Industriale di No Moduli d'interesse Tutti i moduli 16, 23 e 30 ottobre, 6 e 13 novembre 30 ottobre 2012 L Analisi prospettica Resp. personale/formazione 16 ottobre 2012 IL Rapporto Banca e Impresa 6 novembre 2012 Asset intangibili 23 ottobre 2012 L Analisi qualitativa 13 novembre 2012 IL RATING E L IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE Nominativo Qualifica Tel. Fax Settore di attività dell azienda Dipendenti meno di 50 da 50 a 200 da 201 a 500 oltre 500 Fatturato meno di 26 ml da 26 ml a 52 ml da 53 ml a 129 ml oltre 129 ml Timbro e firma del Legale Rappresentante: TUTELA DATI PERSONALI (D.Lgs 196/03 - v. testo normativo - sito Skillab INFORMATIVA Si informa il Partecipante ai sensi del D.Lgs 196/03 che: I propri Dati personali riportati sulla Scheda di adesione Dati saranno trattati in forma automatizzata, tramite personale incaricato, da Skillab S.r.l. per l adempimento di ogni attività relativa alla Sua partecipazione al corso, per finalità statistiche e per l invio di materiale promozionale di Skillab S.r.l. Il conferimento dei dati è facoltativo: in mancanza, tuttavia, non sarà possibile dar corso al servizio; si rammenta che il partecipante può esercitare i diritti di cui all Art. 7 - D.lgs 196/03. Per accettazione - Firma del partecipante :

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16 SKILLAB S.r.l. Corso Stati Uniti, Torino tel fax grafica studioand

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