CENTRO DIURNO PERSEFONE

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1 Città di Pomezia ABSTRACT CENTRO DIURNO PERSEFONE Progetto finanziato dalla Regione Lazio Fondo Lotta alla Droga 2008/2009 /2010 ( DGR.n186 del 21/03/2008)

2 ABSTRACT CENTRO DIURNO A MEDIA SOGLIA PERSEFONE Il progetto, finanziato dal Fondo Lotta alla Droga esercizio finanziario 2008/2009/2010 (DPR 309/90) nel settore della riduzione del danno, nasce dal partenariato tra la A.S.L. RMH, il Comune di Pomezia e l Associazione Onlus La Tenda. L area di intervento comprende il territorio della A.S.L. RMH ed in particolare i Comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. Si è scelto di localizzare il Centro Diurno a Media Soglia nel territorio del Distretto RMH/4 (Ardea, Pomezia), perché storicamente privo di servizi e di risorse destinate alla riabilitazione di persone tossicodipendenti. Target progettuale I possibili fruitori del progetto possono essere: Utenti inseriti in un programma terapeutico-riabilitativo, anche sottoposti a trattamenti metadonici e/o farmacologici; Utenti in programma terapeutico all interno dei servizi in regime di affidamento o sospensione della pena. Utenti in trattamento presso i Ser.t. in attesa di maturare la decisione di entrare in comunità terapeutica. Utenti che hanno già svolto un programma comunitario e che vogliono reinserirsi nella rete sociale e lavorativa. Destinatari indiretti dell intervento sono identificabili nei famigliari degli utenti e nei loro gruppi amicali.

3 Invio/Presa in carico Le proposte di invio vengono presentate direttamente agli operatori del centro dai servizi territoriali dell'asl RM-H. La presa in carico dell'utente prevede i seguenti passaggi: 1. Acquisizione della proposta di inserimento, accompagnata da una relazione clinica e psicosociale sul caso specifico. 2. Approfondimento delle indicazioni contenute nel quadro clinico-psicosociale attraverso un periodo di osservazione la cui durata verrà valutata dall'èquipe trattamentale. 3. Attivazione della collaborazione con il Ser.T. di provenienza dell utente per la definizione del programma integrato d'intervento. 4. Elaborazione di un programma individualizzato. Sono previsti incontri di aggiornamento e monitoraggio sull'andamento dei programmi con modalità da concordare tra l'èquipe del centro e i servizi invianti. Obiettivo generale Il centro diurno si propone di promuovere e di incentivare i processi di cura del soggetto dipendente e/o abusatore di sostanze stupefacenti, favorendone o rafforzandone la motivazione al cambiamento. L intervento intende prevenire l interruzione dei percorsi terapeutici in atto, e la conseguente ricaduta nello stato di dipendenza, attraverso l utilizzo di nuove ed ulteriori possibilità relazionali esterne in grado di riattivare le risorse e le competenze della persona fino al raggiungimento di un pieno reinserimento sociale.

4 Obiettivi specifici Il lavoro con ogni singolo utente prevede un rapporto sinergico tra gli obiettivi contenuti in tre aree e potrà, a seconda della situazione specifica, privilegiarne ora l una ora l altra, usufruendo comunque e sempre della compresenza delle altre due. Le aree di intervento sono le seguenti: psico- terapeutica, educativo-riabilitativa, di orientamento ed invio a programmi di reinserimento lavorativo. 1. Area psico-terapeutica: il lavoro individuale sarà svolto per mezzo di colloqui terapeutici e/o motivazionali. Questi hanno lo scopo specifico di favorire e facilitare nell utente la capacità di costruire il proprio progetto individuale, il quale, con l ausilio del supporto terapeutico, verrà articolato in punti secondo i parametri temporali del breve, medio e lungo termine, nella chiara comprensione e condivisione dei limiti e delle potenzialità di ognuno. L utente verrà supportato anche nell implementare la propria capacità di muoversi autonomamente e rapportarsi con i diversi attori della rete di sostegno (centri specialistici, ecc.). L evoluzione dello stato clinico dell utente sarà valutata, con il Ser.T. inviante, attraverso appositi indicatori tra cui : la riduzione dei consumi di sostanze, fino alla stabilizzazione della condizione drug-free, il miglioramento della qualità della vita, ecc. La valorizzazione ed il mantenimento delle competenze personali e relazionali potranno trovare la loro espressione nel sostegno psicosociale di gruppo, in cui la condivisione delle esperienze e dei vissuti potrà dar vita ad una vera e propria rete emozionale di supporto per mezzo della quale imparare a confrontarsi con gli altri e con se stessi, tramite la supervisione dello psicologo clinico/psicoterapeuta. 2. Area educativo/riabilitativa: si prevedono interventi volti al miglioramento della qualità della vita personale e di relazione, evitando per quanto possibile, percorsi di tipo meramente assistenziale. Sarà necessario attivare una rete di risorse territoriali, dal Centro per l impiego ai Centri di Formazione Professionale, ai collegamenti con le Associazioni del terzo Settore, al fine di individuare gli strumenti necessari per la

5 realizzazione di un proprio progetto esistenziale, dove poter esprimere e coltivare le proprie idee e risorse potenziali. La finalità essenziale dell intervento è dunque quella di produrre nei soggetti interessati cambiamenti cognitivi e comportamentali positivi. A tale scopo si prevede la pianificazione di progetti educativi individualizzati orientati al recupero ed alla costruzione di una rete socio relazionale positiva, ed alla diminuzione del numero delle attività devianti e di microcriminalità. Sono inoltre previste attività di gruppo socio-ricreative e laboratoriali finalizzate a: - Favorire spazi di espressione, sperimentazione di sé e di gratificazione personale. - Stimolare riflessioni, analisi delle esperienze e valutazione dei propri errori come occasioni di nuove possibilità di apprendimento. - Aumentare i momenti di comunicazione tra i soggetti per incoraggiare legami di interesse, di coinvolgimento emotivo, e di piacevole partecipazione alle attività proposte. 3. Area di orientamento e invio a programmi di reinserimento lavorativo: quest area mira all acquisizione e al potenziamento delle competenze trasversali personali e lavorative. A tale scopo la fase di orientamento servirà ad acquisire alcuni strumenti quali la costruzione del curriculum, la predisposizione di una lettera di autocandidatura, anche attraverso l utilizzo del web, l apprendimento delle modalità necessarie ad accedere alle offerte di lavoro dei centri per l impiego. Con la costruzione del bilancio delle competenze l utente verrà sostenuto nel percorso di autovalutazione delle sue risorse e capacità, come soggetto attivo e artefice dei risultati stessi. Infine, il percorso formativo e di inserimento, rafforzerà l occupatibilità dell utente, grazie anche alla presenza del tutor come elemento stabilizzatore, attraverso la frequenza di corsi di formazione professionali e la sperimentazione di attività lavorative all interno di un ambiente aziendale. Il lavoro con l utente avrà pertanto la finalità ultima di costruire un progetto di inserimento lavorativo e fornire il sostegno idoneo alla sua realizzazione.

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