PROVINCIA DI SONDRIO SETTORE AGRICOLTURA, AMBIENTE, CACCIA E PESCA Servizio Caccia, Pesca e Strutture Agrarie

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1 PROVINCIA DI SONDRIO SETTORE AGRICOLTURA, AMBIENTE, CACCIA E PESCA Servizio Caccia, Pesca e Strutture Agrarie CALENDARIO VENATORIO PROVINCIALE 2017/2018 approvato dal Presidente della Provincia con deliberazione n 84 del 31/08/2017 Articolo 1 AMMISSIONI La Regione Lombardia con decreto n 5139 del 9 maggio 2017 ha stabilito l'indice massimo della densità venatoria regionale in Zona Alpi che è pari ad un cacciatore ogni 46,00 ettari. In provincia di Sondrio il territorio agro-silvo-pastorale utile alla caccia, defalcati gli ettari del Parco Nazionale dello Stelvio, delle aziende faunistico-venatorie, delle oasi di protezione, delle zone di ripopolamento e cattura, degli ambiti protetti individuati dal Consorzio Parco Orobie Valtellinesi, risulta essere di ettari Pertanto il numero massimo di cacciatori ammissibili è di 4.538, così ripartiti: Comprensori Alpini di Caccia della provincia di Sondrio T.A.S.P. (territorio agro-silvo-pastorale per la caccia) Numero massimo di cacciatori ammissibili sul territorio utile alla caccia Alta Valtellina Tirano Sondrio Morbegno Chiavenna TOTALE Articolo 2 - CALENDARIO VENATORIO PROVINCIALE Specie cacciate MIGRATORIA da appostamento fisso MIGRATORIA in forma vagante specie quaglia *** AVIFAUNA RIPOPOLABILE (fagiano, starna, pernice rossa) **** LEPRE (lepre comune e lepre bianca) CONIGLIO SELVATICO E MINILEPRE Comparto Minor tutela (B) Maggior tutela (A)* Periodo di caccia 17/9/ /01/2018 1/10-19/11 Minor tutela (B) 17/9-31/12 3 gg a scelta Maggior tutela (A)* 1/10-19/11 Minor tutela (B) 17/9-31/12 1/10-19/11** 1/10-19/11***** * Giorni settimanali 17/9/ /9/2017: 3 gg 01/10/ /11/2017: 5 gg 1/12/ /01/2018: 3 gg 2 gg, 2 gg, Cani consentiti per la caccia da riporto fino 31/12/ al riporto^ riporto^ 2 gg, da seguita 2 gg, da seguita

2 Specie cacciate TIPICA ALPINA (gallo forcello, pernice bianca, coturnice e lepre bianca se autorizzata dal C.A.) UNGULATI VOLPE Comparto Periodo di caccia 1/10-19/11** 2/9-9/12** Maggior tutela (A) 1/10-19/11* Minor tutela (B) 17/9-31/12 Giorni settimanali 2 gg, 2 gg, tra lunedì, giovedì e sabato** 2 gg, Cani consentiti per la caccia riporto nessun cane, salvo quanto previsto dal regolamento per il recupero degli ungulati feriti da seguita fino 19/11; da ferma e/o riporto fino al 30/11; da tana, solo se iscritti all Albo prov. fino al 19/11, poi solo sul fondovalle fino al 31/12 BECCACCIA Minor tutela (B) 17/9-31/12 Maggior tutela (A) in zona beccaccia fino al 7/12 ***** 3 gg settimanali a scelta riporto NOTE: * la caccia in zona di maggior tutela può essere esercitata solo con specializzazioni Lepre e Tipica Alpina, come indicato nelle disposizioni generali; ** le limitazioni al periodo e alle giornate saranno riportate nel Decreto Provinciale di prelievo, nel rispetto dell arco temporale previsto dalla Legge 11 febbraio 1992 n. 157 e dalla Legge Regionale 16 agosto 1993 n. 26 e successive modificazioni; *** la quaglia è cacciabile per 3 giorni la settimana, escluso il sabato; **** nel C.A. di Sondrio la caccia al fagiano è consentita a partire dalle ore 8.30; ***** nella zona beccacce Roncaglia del C.A. di Morbegno la caccia alla beccaccia è consentita a partire dal 8/10/2017 e fino al 17/12/2017, nelle restanti zone beccacce del C.A. di Morbegno dall 1/10/2017 fino al 17/12/2017; nelle zone beccacce del C.A di Sondrio, la caccia alla beccaccia è consentita fino al 17/12/2016 con il cane da ferma (ai soli titolari di specializzazione tipica alpina); nelle zone beccacce del C.A di Chiavenna, la caccia alla beccaccia è consentita fino al 17/12/2017 con il cane da ferma (ai soli titolari di specializzazione tipica alpina) ****** CARNIERE GIORNALIERO: 2 capi/specie. I capi di queste specie concorrono al tetto massimo di DUE capi di fauna stanziale al giorno ^: l uso dei cani riporto è consentito fino al 7/12, e fino al 31/12/2017 nei seguenti casi, fermo restando il rispetto delle indicazioni riportate all articolo 6 delle disposizioni generali: -C.A. di Tirano: nel fondovalle; -C.A. di Sondrio: nella zona di minor tutela; -C.A. di Morbegno: fino ai confini della zona di maggior tutela sulla sponda retica e orobica; -C.A. di Chiavenna: fino ai piedi del versante montano, con l esclusione della Val Bregaglia. NB: la Regione Lombardia potrà formulare variazioni all elenco delle specie cacciabili ed in particolare per le specie in deroga. 2

3 Articolo 3 ORARI DI CACCIA La caccia è consentita secondo gli orari indicati nel tesserino venatorio regionale, ad eccezione della caccia di selezione agli ungulati e ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia. Articolo 4 - ADDESTRAMENTO DEI CANI L'addestramento e l'allenamento dei cani è consentito secondo il seguente calendario, fermo restando che è sempre vietato nei giorni di martedì e venerdì: Comprensorio Alpino Tipo di cani ZONA MINOR TUTELA ZONA MAGGIOR TUTELA periodo giornate periodo giornate CHIAVENNA Tutti cani tranne segugi dal 27/8 al 10/9 Segugi dal 27/8 al 10/9 5 gg/sett Tutti i cani esclusivamente nei seguenti giorni: 17,18,24,25 settembre MORBEGNO Tutti cani tranne segugi dal 27/8 al 10/9 Segugi dal 27/8 al 10/9 5 gg/sett Dal 13/09 al 24/09 Dal 6/9 al 27/9 SONDRIO Tutti cani tranne segugi dal 27/8 al 10/9 Segugi dal 27/8 al 10/9 5 gg/sett Dal 3/9 al 27/9 TIRANO Tutti i cani Dal 3/9 al 27/9 Dal 6/9 al 27/9 ALTA VALTELLINA Tutti i cani Dal 3/9 al 27/9 Dal 3/9 al 27/9 L'addestramento e l'allenamento dei cani si svolge secondo quanto previsto dalla normativa regionale (l.r. 26/93 e succ. modif. e regolamento 16/2003) e dalle disposizioni provinciali per l esercizio venatorio. Articolo 5 DISPOSIZIONI LIMITATIVE La Regione Lombardia, in applicazione al Decreto Ministeriale 17 ottobre 2007, con legge regionale 18 giugno 2008, n. 17, articolo 1 e con l emanazione del decreto n.8089 del 9/09/2011 della Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio ha previsto le seguenti limitazioni. Nelle ZPS è vietato: - l utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all interno delle zone umide, quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d acqua, nonché nel raggio di 150 metri dalle rive anche se all esterno della ZPS; - l abbattimento di esemplari appartenenti alle specie Pernice bianca (Lagopus mutus), Combattente (Philomacus pugnax), Moretta (Aythya fuligula); 3

4 - lo svolgimento dell attività di addestramento e allenamento cani fino al 1 settembre, ad eccezione della ZPS IT Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, caratterizzata da presenza regolare di Gallo forcello e Gallo cedrone, in cui l addestramento è vietato fino al 15 di settembre; Nella ZPS IT Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi è vietata l attività venatoria in data antecedente al 1 ottobre, con l eccezione della caccia di selezione agli ungulati. In ottemperanza alla L. 353 del 21/11/2000 Legge quadro in materia di incendi boschivi la caccia è vietata nella aree percorse dal fuoco e individuate dai comuni competenti. Tali aree, unitamente alla relativa perimetrazione, saranno riportate, per maggiore informazione, anche nella sezione caccia del sito internet della Provincia. Articolo 6 - ELENCO DELLE STRADE CON I RELATIVI PUNTI MASSIMI RAGGIUNGIBILI CON MEZZI A MOTORE per l accesso alle zone di caccia L accesso alle strade è vietato a tutti i mezzi motorizzati, oltre i punti massimi raggiungibili dalle autovetture. I cacciatori residenti fuori provincia, al pari dei cacciatori residenti, devono accedere alle zone di caccia della provincia di Sondrio percorrendo le medesime strade, come sottoindicate, che utilizzano i cacciatori residenti, fatta eccezione delle strade statali e provinciali dei passi del Mortirolo, di Aprica, di San Marco. COMPRENSORIO ALPINO ALTA VALTELLINA Si può raggiungere quota massima di m con i veicoli a motore o a fune con le seguenti eccezioni: 1 - sono percorribili le strade asfaltate e quelle che conducono ai centri permanentemente abitati; 2 la strada per l Alt, Comune di Sondalo, è percorribile fino alla località Motta Croce 3 da Massaniga, Comune di Valdisotto, la strada per la Mandria è percorribile fino all incrocio con la strada per Cerdec 4 dal Forte di Oga, Comune di Valdisotto, la strada per il Masucco è percorribile fino alla Sposina 5 - da S. Pietro, in comune di Valdisotto la strada per Bormio è percorribile fino a località La Rocca; 6 - da Arnoga, in comune di Valdidentro la strada per i laghi Viola è percorribile fino al parcheggio di Altumera; 7- la strada per Passo Verva, Comune di Valdidentro, è percorribile fino alla località Baite Verva 8 la strada per Le Pone, Comune di Valdidentro, è percorribile fino all incrocio con la strada dei Ciuk che a sua volta, è percorribile fino all incrocio con la strada per Boron 9 in Val Grosina, località Redasco, fino alla palizzata che ne delimita il confine di comprensorio alpino COMPRENSORIO ALPINO DI TIRANO Le strade all interno delle Z.R.C. non sono percorribili con veicoli a motore ad accezione delle strade Diga di Fusino Frassuolo e Fusino-Desert Quadro. VERSANTE RETICO PRATO VALENTINO: divieto di accesso oltre l'attuale segnale di divieto per le Fontanacce ; BIANZONE: strada per Nemina non oltre il confine della Z.R.C.; BIANZONE: non oltre Campione ; VILLA DI TIRANO: non oltre Frantellone ; TIRANO: non oltre Pra Campo ; VERVIO: non oltre Scala di Vetro ; GROSOTTO: non oltre il parcheggio delle Carette; VALGROSINA: la strada che porta a Malghera è percorribile fino alla Chiesa; VALGROSINA divieto accesso Alpe Guinzana e chiusura strada Piana-Grassello-Guinzane; VALGROSINA Pedruna non oltre Grass di Pedruna ; VALGROSINA Dossa non oltre Foppo; VALGROSINA non oltre Muregn; VALGROSINA strada Menarolo non oltre Vasca Taule; VALGROSINA Redasco non oltre chiesetta Redasco; VALGROSINA Avedo, non oltre località Bosco; VALGROSINA fino a Laghetto passo Verva e Casseruolo fino a Case. 4

5 VERSANTE OROBICO LOVERO: fino all' Alpe Grom ; MAZZO V.: non oltre Quadrada ; TOVO DI SANT AGATA: non oltre le località Passo Mortirolo, Redeul, Albagn chiusura strada per Boschetto GROSIO: non oltre l Alp GROSIO: non oltre Chemp GROSIO: non oltre il Passo del Mortirolo GROSOTTO: non oltre Premurasc MAZZO DI VALTELLINA: Passo Mortirolo-Guspessa-Trivigno-Cologna, aperta tutta. COMPRENSORIO ALPINO DI MORBEGNO La percorrenza sulle strade con veicoli a motore è vietata oltre i metri. COMPRENSORIO ALPINO DI SONDRIO VERSANTE RETICO BERBENNO DI VALTELLINA: fino a Prato Maslino - fino a Prato Isio SONDRIO: fino a località Vendul (confine zona di ripopolamento e cattura Alpe Colina ) TORRE DI SANTA MARIA: fino a località Piazzale Arcoglio (Arcoglio inferiore). CHIESA IN VALMALENCO: fino a Alpe Lago (salve diverse disposizioni di transito) - fino a parcheggio Pian del Lupo (Chiareggio) - fino allo spiazzo sottostante il rifugio Longoni, partenza teleferica (salvo limitazioni già esistenti) - fino a Barchi (strada per Palù) CASPOGGIO: strada da Santa Elisabetta fino a Piazzo Cavalli-Giovello a quota m -. LANZADA: fino alla sbarra per il rifugio Cristina - fino alla diga di Gera SPRIANA- MONTAGNA: fino a rifugio Val di Togno (subordinato al permesso dei comuni per tutti i cacciatori) MONTAGNA IN VALTELLINA: fino a Carnale - fino alla sbarra del baitone di Mara PONTE IN VALTELLINA: fino a Masarescia TRESIVIO: fino a località Rogneda CHIURO: fino a località Campiascio - fino a baitone Prepatel. VERSANTE OROBICO CASTELLO DELL'ACQUA: fino a Piazzola PONTE IN VALTELLINA: fino a Foppe (Arigna) - fino a Paiosa (Briotti) PIATEDA: fino a Le Piane - fino a Scais (Val Venina) - fino ad Ambria (Val Venina) FAEDO: fino a S. Bernardo ALBOSAGGIA: fino a S. Giacomo - fino a Campelli - fino a Sasso Marmolino - Cornacce CAIOLO: fino alla baita di sasso Chiaro e alla Piana; fino alle baite di Campeglio e fino alla località Scarì CEDRASCO: fino a Caprarezza FUSINE: fino a Rifugio Dordona. COMPRENSORIO ALPINO DI CHIAVENNA Le località/punti massimi raggiungibili sono i seguenti. Strada ERA-PAIEDO: fino a località Cima ai Prati Strada GORDONA-VAL BODENGO: fino località Bedolina e Corte Terza, da Donadivo fino a località Cermine ; Strada MENAROLA (Valle Forcola): fino alla località Al Bosco fine strada Strada SAN GIACOMO FILIPPO - SAN BERNARDO: fino a S. Rocco Strada SAN GIACOMO - teleferica DALO': fino a località Agoncio (Lagunc); Strada CAMPODOLCINO-STARLEGGIA: fino al parcheggio di Starleggia (vicino alla Valle) Strada ISOLA-Valle Febbraro: fino alle località Rasdeglia-Valle di dentro - Frondaglio e Borghetto Strada MADESIMO-Fondovalle e MADESIMO- Motta le località raggiungibili sono Macolini Alpe Groppera Baita del Sole Motta Alta Strada per ANDOSSI è consentito il transito fino alla Baitella S.S. n 36, in località STUETTA, sulla strada laterale sponda destra orografica, è consentito il transito fino al piazzale ubicato tra le dighe di Stuetta e del Cardinello; in località Stuetta, sulla strada laterale sponda sinistra orografica è consentito il transito fino alla cava dello Spadolazzo. Strada FRACISCIO-SOSTE: fino alla località Soste (Bar) Strada FRACISCIO-BONDENO: fino al Motto di Bondeno Strada MESE-CIGOLINO: fino alla località Calones Strada PRATA CAMPORTACCIO-USCHIONE-BELVEDERE: fino alle località Uschione, Pratella di Prosto e Belvedere Strada PRATA CAMPORTACCIO-PRATELLA DI PRATA: fino alla località Pratella di Prata Strada da SAMOLACO f.ne S. Pietro località Ronscione all Alpe Borlasca VALLE DI LEI: fino all Alpe Motta e Pian del Nido Strada VILLA DI CHIAVENNA: sponda sinistra: Cantone Roncaiola Laghetti; sponda destra: Posa Bregalone Savogno Motta VERCEIA: strada Verceia Foppaccia e strada Verceia San Sciucco - Trecciolino 5

6 Articolo 7 ZONE A LIMITAZIONE PARZIALE DELLA CACCIA INDIVIDUATE DAI COMITATI DI GESTIONE COMPRENSORIO ALPINO ALTA VALTELLINA ZONE DIVIETO CACCIA AL CAMOSCIO (in aggiunta a quelle previste dal piano faunistico venatorio) SETTORE VALLE DELLO SPOL: dal passo Forcola (dogana) si percorre la strada ciclopedonale del fondovalle fino a incrociare il margine nord est (verso Livigno) del canale della ganda, a salire fino al crinale che delimita la Valle del Monte; da qui il crinale naturale fino al confine svizzero e poi al passo Forcola. Articolo 8 - DISPOSIZIONI COMPORTAMENTALI PER IL CONTROLLO DEL CINGHIALE (SUS SCROFA) A. PREMESSE Il cinghiale è un animale selvatico alloctono che arreca danni, in forme sempre più consistenti, al patrimonio agricolo, silvicolo e boschivo ed è in conflitto con gli animali selvatici presenti sul territorio provinciale. B. FINALITA C. La Provincia intende avvalersi anche della collaborazione dei cacciatori che praticano la caccia di selezione agli ungulati. D. NATURA DELLA COLLABORAZIONE RICHIESTA AI CACCIATORI a) il controllo di questa specie non è un azione di caccia e la collaborazione richiesta al singolo cacciatore o alla squadra, rappresenta un intervento di pubblica utilità; b) le norme comportamentali generali a cui il cacciatore si deve attenere sono quelle stabilite in materia di caccia; c) la collaborazione richiesta è a titolo sperimentale e si riferisce alla stagione venatoria E. SOGGETTI INSERITI NEL CONTROLLO Sono oggetto di controllo tutti i soggetti di cinghiale avvistati dai cacciatori durante l esercizio dell attività venatoria: maschi, femmine, striati, rossi, subadulti e adulti. F. CACCIATORI CHE POSSONO ADERIRE ALL INVITO DELLA PROVINCIA Aderire all invito della Provincia non è un obbligo da parte del singolo cacciatore o della squadra; possono aderire all invito i cacciatori che: a) praticano la caccia di selezione agli ungulati; b) negli ultimi cinque anni non hanno subito sanzioni in materia di caccia; c) non hanno in corso procedimenti relativi a infrazioni in materia venatoria. G. PERIODO Il controllo selettivo della specie cinghiale viene attuato: a) con decorrenza dall entrata in vigore della delibera di approvazione delle presenti disposizioni e termina contestualmente alla chiusura della caccia di selezione agli ungulati nel settore o per raggiunto piano di abbattimento assegnato al singolo cacciatore o alla squadra; b) viene attuato solamente durante le giornate di caccia agli ungulati previste dal calendario venatorio provinciale, limitatamente al settore di appartenenza e nelle giornate usufruibili dal cacciatore; c) si pratica utilizzando i calibri consentiti per la caccia di selezione agli ungulati. H. MODALITA 6

7 Il singolo cacciatore o la squadra che intende aderire all invito, in possesso dei requisiti di cui al precedente comma f), deve: a) ritirare il permesso all abbattimento del cinghiale, costituito da una cartolina, presso gli uffici del servizio caccia e pesca della Provincia di Sondrio o presso il Comitato caccia ove è iscritto; b) il cacciatore può ritirare contemporaneamente n due cartoline; c) all atto dell abbattimento dovrà compilare la cartolina e consegnarla contestualmente al cinghiale intero o con visceri inseriti in apposito contenitore al Centro di Lavorazione Selvaggina autorizzato; d) alla consegna del cinghiale e della relativa cartolina potrà richiedere al servizio caccia e pesca o al comitato caccia un nuovo permesso finalizzato all abbattimento di un altro cinghiale, fermo restando il limite massimo di due cartoline contemporaneamente possedute; e) alla chiusura della caccia per le altre specie di ungulati è tenuto alla consegna della cartolina non utilizzata; f) la mancata compilazione della cartolina all atto dell abbattimento del capo comporta l applicazione di quanto previsto all art. 9 comma c) del Regolamento per la disciplina della caccia di selezione gli ungulati approvato con delibera del consiglio provinciale n 135 del 2 settembre I. PROPRIETA E DESTINAZIONE DELLE SPECIE ABBATTUTE Tutti i cinghiali abbattuti sono di proprietà della Provincia e devono essere portati a cura del cacciatore che ha effettuato l abbattimento presso i centri di Lavorazione Selvaggina autorizzati ai fini degli accertamenti sanitari da parte del Dipartimento di Prevenzione Veterinario ASL. L animale deve essere accompagnato dalla cartolina, debitamente compilata, di cui al precedente comma. Il cinghiale abbattuto, se giudicato commestibile da parte del personale ASL, viene alienato secondo le procedure dell asta pubblica. A titolo di rimborso per la collaborazione prestata la Provincia cede gratuitamente, al cacciatore che presenta richiesta, il cinghiale da esso stesso abbattuto. In caso di più abbattimenti da parte dello stesso cacciatore non possono essere ceduti gratuitamente più di due capi nel corso della stagione venatoria. Qualora il cacciatore voglia acquistare altri cinghiali da esso stesso abbattuto, dovrà presentare richiesta scritta prima del termine fissato per la presentazione delle offerte. In tal caso il Servizio Caccia non procederà all apertura delle offerte pervenute e il capo gli sarà ceduto ad un prezzo pari al prezzo base d asta fissato dalla Provincia. J. DOVERI Il cacciatore o la squadra che accettano l invito della Provincia per il controllo sperimentale della specie Cinghiale ha l obbligo del rispetto delle regolamentazioni che disciplinano l attività venatoria e delle disposizioni comportamentali qui impartite, per cui eventuali infrazioni accertate, al pari di quanto avviene per la caccia, verranno perseguite nei termini di legge. Per tutto quanto non è indicato nel presente Calendario venatorio, valgono le disposizioni generali per l esercizio venatorio in provincia di Sondrio, approvate dal Consiglio Provinciale. 7

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