RAPPORTO GENERALE DI MONITORAGGIO

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1 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE RAPPORTO GENERALE DI MONITORAGGIO ALLEGATO ALLA PROPOSTA DI DPEF 2014

2 PRESENTAZIONE Già la precedente normativa regionale in materia di programmazione (LR 61/2004 di modifica della LR 49/1999) aveva disposto che la Giunta regionale presentasse ogni anno al Consiglio un Rapporto sullo stato d attuazione delle politiche d intervento, con l indicazione delle risorse previste e utilizzate e con riferimento ai contenuti del DPEF dell anno corrispondente. Con l avvio della nuova legislatura il Consiglio regionale, con la risoluzione n. 31 del , ha impegnato la Giunta a presentare un resoconto semestrale sullo stato di attuazione del PRS A seguito di ciò la Giunta regionale, in occasione della presentazione (novembre 2012) della proposta di DPEF 2013, ha predisposto e trasmesso al Consiglio un report sui risultati conseguiti nel 2012 dalle politiche regionali di intervento. Questa impostazione è stata recepita e sistematizzata dalla nuova legge regionale sulla programmazione (LR 44/2013, art. 15, comma 2), la quale prevede che la Giunta regionale trasmetta al Consiglio un Rapporto generale di monitoraggio annuale in occasione della presentazione del rendiconto di cui all'articolo 40 della LR 36/2001, e un aggiornamento di tale Rapporto in occasione della presentazione del Documento annuale di programmazione. L obiettivo di questo sistema di reporting strategico è fornire agli interlocutori istituzionali della Giunta uno strumento organico di conoscenza e valutazione dell azione di governo e un panorama delle principali realizzazioni: sia per quanto riguarda gli aspetti di sviluppo e innovazione delle politiche, sia con riferimento ai risultati conseguiti dai programmi d intervento. Questo Rapporto assume come riferimento primario la struttura e i contenuti del PRS e del DPEF 2013, offrendo una presentazione dei risultati conseguiti dall azione di governo coerente con tale quadro programmatico. I capitoli del Rapporto sono stati infatti individuati con riferimento alle Aree tematiche del PRS e agli Ambiti d intervento del DPEF 2013, riconducendo ad essi (in base a criteri di affinità prevalente) i temi su cui si sono comunque registrati risultati significativi nel periodo. Il Rapporto concentra la sua attenzione sugli elementi significativi dell anno di riferimento, ma presenta anche un quadro complessivo di portata pluriennale sui risultati conseguiti dall azione di governo, per fornire agli organi regionali un più adeguato supporto conoscitivo. E stato confermato un taglio meno discorsivo e più sintetico-strutturato, ponendo particolare attenzione alla esposizione dei risultati conseguiti e dei relativi indicatori di realizzazione (finanziari e non finanziari): ne consegue una forte selezione/sintesi nella trattazione degli argomenti, limitata agli aspetti essenziali e di rilievo. NOTA DI LETTURA Il Rapporto è suddiviso in 26 capitoli, corrispondenti agli Ambiti di intervento individuati dal DPEF 2013; i capitoli sono così strutturati: una parte iniziale introduttiva, in cui sono riassunte, in forma più discorsiva, le tematiche generali, i principali filoni di intervento, etc., dando conto in particolare: - dello stato di avanzamento complessivo dei piani/programmi che supportano le singole politiche (programmazione regionale, nazionale e comunitaria); - delle principali innovazioni del quadro normativo regionale (leggi e regolamenti approvati o proposti). una seconda parte in formato tabellare, che presenta, per ciascuna delle Linee di intervento [LdI] in cui si articola ogni Ambito di intervento, le Azioni previste dal DPEF 2013, accompagnate dalla descrizione delle attività realizzate e dei risultati conseguiti. Tale quadro è stato integrato da alcune Linee di intervento e Azioni non previste dal DPEF 2013, ma inserite in quanto ritenute comunque significative e di rilievo per dare conto dei risultati conseguito dalla politiche regionali; tali elementi aggiuntivi sono rappresentati in corsivo; Particolare attenzione è stata data alla rappresentazione in termini quantitativi dei risultati conseguiti, segnalando in grassetto gli eventuali indicatori di realizzazione disponibili per le singole Azioni: finanziari (risorse stanziate, attivate o impegnate) e non finanziari (numero progetti, beneficiari, etc.). 2

3 1. COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E CAPITALE UMANO In questi anni un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della Toscana è stato svolto dai programmi sviluppati nell ambito delle politiche di coesione , finanziati con le risorse comunitarie, statali e regionali All interno di una logica di integrazione e di complementarietà assicurata dalla programmazione regionale, il POR CReO FESR e il PAR FAS hanno assunto un carattere più marcatamente trasversale e intersettoriale, contribuendo in ogni caso a sostenere la competitività del sistema economico-produttivo toscano e a sviluppare l adeguatezza infrastrutturale del territorio. Questo il loro stato di attuazione complessiva: POR CReO FESR: le risorse finanziarie destinate al programma ammontano a milioni (338,5 milioni dall Unione Europea, 515,8 milioni statali, 102,2 milioni regionali e 169,6 milioni di altri soggetti pubblici), oltre a 27,3 milioni di finanziamenti di privati. A giugno 2013 è stata approvata una rimodulazione del programma per favorire un ulteriore accelerazione delle operazioni di assegnazione e utilizzo delle risorse residue e destinare 7,5 milioni per interventi di messa in sicurezza del territorio nelle aree della Toscana colpite da eventi atmosferici e alluvionali del novembre A metà agosto è stata avviata la proposta di revisione del POR CreO FESR per favorire il pieno utilizzo delle risorse programmate ancora inutilizzate, per l attivazione di interventi in materia di edilizia abitativa a favore delle comunità emarginate e per ulteriori modifiche al piano finanziario e ai contenuti tecnici degli Assi prioritari. A settembre 2013 risultano impegnati sul bilancio regionale, nel , risorse per 885,7 milioni (di cui 88,7 milioni assunti nel 2013), il 92,6% delle risorse disponibili (956,5 milioni); effettuati pagamenti per 412,9 milioni, consistenti per il 63,7% in trasferimenti ad ARTEA e il 17,6% in favore di FIDI Toscana (organismi intermedi) per l attuazione degli interventi e l assistenza tecnica. Gli impegni giurdicamente vincolanti assunti dalla Regione e dagli altri beneficiari degli interventi ammontano a 1.107,2 milioni; la spesa sostenuta dai beneficiari è pari a 587,7 milioni. La spesa certificata alla Commissione europea, sulla base delle spese effettivamente sostenute dai beneficiari fino al 17/6/2013, è pari a 512,6 milioni di contributo pubblico, il 50,7% del piano finanziario. Sono stati avviati progetti per infrastrutture, aiuti alle imprese e servizi, oltre i progetti di investimento delle imprese realizzati con strumenti di ingegneria finanziaria. Approvato a giugno 2013 il Rapporto annuale di esecuzione al 31 dicembre 2012; tale documento illustra l attività svolta dall Amministrazione regionale per l attuzione del programma, rilevando uno stato di avanzamento complessivamente soddisfacente sia sotto il profilo finanziario, che procedurale e dei risultati e degli impatti di tipo fisico rilevati a livello del territorio regionale; conseguito per il quarto anno consecutivo l obiettivo di spesa fissato per la fine PAR FAS:il programma prevedeva in origine una dotazione finanziaria di 757,3 milioni, di cui 47,6 milioni congelati a seguito dell Accordo Stato-Regioni del febbraio Con la delibera CIPE 1/2011 è stato poi disposto una riduzione dei fondi FAS di 71 milioni; conseguentemente il finanziamento statale del FAS si è assestato a 638,7 milioni. A giugno 2013 è stata approvata una rimodulazione del programma per incrementare le risorse assegnate alla linea internazionalizzazione (+2,4 milioni) e aiuti al turismo e commercio (+1,1 milioni) e ridurre le linee per servizi qualificati (-2,4 milioni) e infrastrutture per il turismo e il commercio (-1,1 milioni). A settembre 2013 risultano impegnati sul bilancio regionale, per il periodo , risorse per 470 milioni (di cui 17,3 milioni assunti nel 2013 sugli esercizi ), il 73,6% delle risorse FAS; effettuati dalla Regione pagamenti per 194,5 milioni, consistenti in larga parte in trasferimenti ad ARTEA (organismo intermedio) per l attuazione degli interventi e per l assistenza tecnica. Sono i progetti avviati per la realizzazione di infrastrutture, aiuti alle imprese e servizi, per un investimento sul territorio di circa 800 milioni. A fronte di tali investimenti, i beneficiari finali hanno già impegnato 597,5 milioni e pagato 350,9 milioni. A ottobre 2013 la spesa complessivamente certificata al Ministero dello Sviluppo economico, sulla base delle spese effettivamente sostenute fino a metà settembre 2013, è pari a 141,1 milioni (il 22,1% della dotazione FAS). Per quanto riguarda il contributo di questi due programmi alla realizzazione degli obiettivi programmatici della Regione, si rinvia ai vari capitoili interessati. Per la programmazione del POR CRO FSE, si rinvia al Capitolo 1.04 Creazione di lavoro qualificato, riduzione della precarietà e sostegno al reddito, per il PO Italia Francia Marittimo al Capitolo 4.06 Attività internazionali, per il Programma di sviluppo rurale e il FEP pesca al capitolo 1.08 Competitività del sistema agro-forestale. La nuova programmazione La Giunta regionale si è posta l obiettivo di avviare tempestivamente gli interventi del nuovo ciclo di programmazione , in anticipazione rispetto alla formale approvazione dei nuovi programmi da parte della Commissione europea; a tali fini, nel sono state poste le basi per l impostazione del nuovo ciclo. In tale ambito, nel febbraio 2012, è stata istituita una Cabina di regia permanente per l attuazione delle politiche regionali di coesione e per un maggiore coordinamento delle strutture coinvolte. Ad aprile 2012 sono stati individuati i rappresentanti regionali e i tecnici referenti per la fase di pre-negoziato ed approvate le linee guida per l impostazione metodologica. A febbraio 2013 è stato approvato il Position Paper Quadro strategico regionale che costituisce il documento di riferimento per l impostazione e lo sviluppo dei futuri programmi operativi e il primo contributo al futuro Accordo di partenariato per l Italia. A marzo 2013 la Giunta ha avviato l elaborazione delle proposte dei programmi operativi regionali collegati ai fondi FESR, FSE, FEASR e 3

4 del programma Italia Francia Marittimo, definendo la tempistica e le fasi del processo. A fine settembre 2013 approvato il cronoprogramma dei POR e definito il percorso per l avvio in anticipazione nel 2014 del nuovo ciclo Rafforzamento del sistema della ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico Le azioni regionali per lo sviluppo dello spazio della ricerca e innovazione si attuano sia tramite il coordinamento e la promozione degli interventi, in collaborazione con università e centri di ricerca, sia tramite attività di promozione dell innovazione, della ricerca industriale e del trasferimento tecnologico allo scopo di generare ricadute positive sul sistema economico regionale. Tutto ciò sulla base (oltre che delle norme comunitarie e statali) della normativa regionale in materia di ricerca e innovazione ed in materia di attività produttive, del PRSE e dell Atto di indirizzo in materia di ricerca e innovazione La Regione intende sviluppare la capacità di attrarre e utilizzare al massimo le risorse nazionali e comunitarie, ma anche l'impegno di far collaborare maggiormente le Università e i centri di ricerca con il mondo produttivo;tutto questo anche per qualificare e sviluppare le competenze umane e creare nuovi e migliori lavori. Pertanto i temi della ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico, valorizzazione dei risultati della ricerca e della promozione del capitale umano caratterizzano trasversalmente la maggior parte delle iniziative regionali, il cui coordinamento è attuato tramite tre livelli integrati di governance: interna all amministrazione regionale, regionale fra gli attori operanti sul territorio toscano (attraverso la Conferenza per la ricerca e l innovazione), fra livelli istituzionali regionale, nazionale e sovranazionale. Atto di indirizzo per la ricerca e l innovazione : approvato nel luglio 2011, formula le indicazioni strategiche per l attuazione degli interventi regionali e la diffusione e il progresso della conoscenza e della ricerca quale fattore fondamentale di sviluppo. L atto contiene anche una ricognizione delle risorse (oltre 500 mln. per il ) messe a disposizione per gli interventi in materia di ricerca dai piani e programmi settoriali (in primo luogo il PRSE). Dal 2011 gli impegni per interventi relativi sia alla ricerca di base che all innovazione e trasferimento tecnologico ammontano a 454 mln. (281 assunti nel 2012/2013). Proseguono le attività sia della Conferenza regionale per la ricerca e l innovazione per il coordinamento degli attori della ricerca e innovazione che operano in Toscana (governance regionale) sia dell Antenna di Bruxelles, presso l ufficio della Regione a Bruxelles, punto di riferimento degli attori toscani della ricerca nata per favorire la partecipazione alle varie azioni e opportunità di finanziamento a livello europeo. Nel 2012 si è rafforzato il raccordo tra il sistema toscano della ricerca presente sul territorio regionale e l ufficio di Bruxelles; sono state individuate le aree strategiche di specializzazione della ricerca toscana e, a maggio, è stato organizzato un evento di presentazione alle istituzioni comunitarie, Regioni europee, paesi terzi e potenziali partner industriali del sistema toscano della ricerca. I mesi successivi hanno visto la presentazione di varie proposte di ricerca e l organizzazione di un workshop scientifico per la promozione dell eccellenza toscana in questo campo. La Toscana si colloca al trentesimo posto fra le Regioni UE per spesa pubblica in ricerca e sviluppo, posizionandosi fra le prime tre Regioni italiane per progetti europei finanziati nell ambito del VII Programma quadro di ricerca; significativa la capacità di partecipazione ai programmi di ricerca europei nelle scienza della vita e ICT, nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione. PRSE : gli interventi per ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico vengono finanziati anche tramite il nuovo PRSE , in attuazione del quale al 30 settembre 2013 risultano complessivamente impegnati nel quadriennio 390,2 mln (comprensivi di 225 mln. di risorse POR CReO FESR e 76,2 mln. di risorse PAR FAS). Di questi, 283 mln. riguardano l Asse I Il sistema regionale delle politiche industriali, relativo sia al sostegno della ricerca e innovazione che gli aiuti alle imprese. Nell ambito dell attuazione dell Asse I: - impegnati 182 mln. per la Linea di intervento Sostegno alle attivita' di ricerca sviluppo e innovazione (RSI); - impegnati 21,3 mln. per la Linea Acquisto servizi per innovazione e trasferimento tecnologico (acquisizione servizi qualificati); - impegnati 4,6 mln. per la Linea di intervento Aiuti ai poli di innovazione e incubatori di impresa. AP LI Az Azione Attività realizzate Linea 1. Sostegno alle attività di ricerca, sviluppo e innovazione per le PMI Azione 1. Verranno sostenuti programmi integrati di investimento per ricerca industriale e sviluppo sperimentale, anche attraverso forme di alleanza strategica su specifici progetti, la creazione di reti e altre forme di cooperazione a livello nazionale e trasnazionale. In particolare: si avvieranno a completamento i progetti di ricerca industriale e Bando 2008: finanziati 219 progetti di investimento (di cui realizzati 173) in materia di 4

5 sviluppo sperimentale individuati con i bandi 2008 e 2010 a valere sulla Linea di intervento 1.3a POR CreO FESR. ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle PMI. L investimento complessivo ammesso è di 52,5 mln. e il contributo pubblico di 20,1 mln.. I pagamenti dei beneficiari ammontano a 14,4 mln.. Bando 2010: finanziati ad oggi 268 progetti di investimento (di cui, al momento, realizzati 130) in materia di sviluppo sperimentale delle PMI. L investimento complessivo ammesso è di 61,9 mln. e il contributo pubblico di 25,5 mln. I pagamenti dei beneficiari ammontano attualmente a 12,2 mln si avvieranno a completamento i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale individuati con il bando unico 2008 e con il bando progetti strategici del 2010, nel frattempo si avvieranno i progetti relativi al bando unico Con il possibile avvio del Fondo Rotativo per il sostegno alle imprese (FRI) si potrà operare anche con risorse addizionali statali, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, mediante agevolazioni nella forma dell aiuto non rimborsabile; Bando unico 2008: ammessi a finanziamento tra il 2009 e il progetti di investimento in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per sostenere prodotti a maggior valore aggiunto che privilegiano tecnologie chiave dell economia regionale e/o settori ad alta tecnologia;a programma concluso, risultano portati a termine 121 progetti. L investimento complessivo è di 145,9 mln. e il contributo pubblico di 89,1 mln.. I pagamenti dei beneficiari ammontano a 75,6 milioni. A questo bando è seguito nel 2010 il bando per il sostegno a progetti strategici di R&S in materia di ICT e meccanica avanzata, robotica, meccanotronica; ad oggi risultano finanziati 11 progetti per un investimento di 90,6 mln. e un contributo pubblico di 51,7 mln.. I pagamenti dei beneficiari finali ammontano a 19,5 milioni Bando unico 2012: prevede 3 linee di azione: la linea A, per la creazione di alleanze di filiera fra PMI; la linea B si riferisce a grandi progetti a sostegno di investimenti delle imprese dei settori ad alta tecnologia; la linea C incentiva gli investimenti delle PMI nei settori delle tecnologie innovative. Coinvolti moltissimi settori di punta dell economia e della ricerca toscana (Hi tech, Ict, nanotecnologie, biorobotica,farmaceutica, spazio) e centri di ricerca, imprese di comparti più tradizionali del manifatturiero come meccanica, conciario, tessile, moda, farmaceutica. Ad oggi risultano finanziati 117 progetti per 140,2 mln. (di cui 101,7 per aiuti in conto capitale e 38,5 a favore del Fondo unico rotativo, sez. aiuti ad investimenti in RS&I) relativamente ai Bandi Era-SME 2009 I Edizione, e Manunet 2009 Manunet 2010, Manunet 2011, Crosstexnet 2010 e Crosstexnet 2011, proseguiranno le erogazioni alle imprese finanziate e, a partire da dicembre 2012, avrà luogo la realizzazione dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale del Bando Manunet 2012 e la presentazione dei progetti del bando BiophotonicsPlus Linea 2. Aiuti ai poli di innovazione, ai distretti tecnologici e agli Relativamente ai Bandi Era-SME 2009 I Edizione e Manunet 2009, si sono conclusi e sono stati pagati tutti i progetti; relativamente ai bandi Era-SME 2009 II Edizione, Manunet 2010, Manunet 2011, proseguono le erogazioni alle imprese finanziate. Manunet - progetto europeo per progetti di ricerca e sviluppo tramite alleanze strategiche e cooperazione transnazionale tra imprese: per quanto riguarda il bando 2012, ammessi 9 beneficiari e impegnati 1,8 mln.; nel 2011 finanziati 5 progetti (1 mln.). Ulteriori 2 mln. destinati per il triennio 2013/2015 alla proposta progettuale "Biophotonic Plus - ERANET Plus on 'Photonic appliances for life sciences and health, dedicata alla ricerca e sviluppo nel campo della biofotonica; a 2013 pubblicata graduatoria dei progetti (approvati 6 progetti in materia di ricerca sanitaria per 3,1 mln., di cui 2 mln. di risorse regionali e 1,1 risorse comunitarie). Crosstexnet (progetti di ricerca e sviluppo nel settore manifatturiero di partenariati transnazionali di imprese): proseguita l'attività di finanziamento dei bandi (approvati nel 2010 (ammesse 3 domande) e nel 2011 (5 domande ammesse), per ciascun bando destinato 1 mln. di euro; nel corso del 2013 revocati 2 progetti. 5

6 incubatori di impresa Azione 1. Sarà data continuità agli interventi finalizzati allo sviluppo e al potenziamento dei Poli/Distretti tecnologici e degli incubatori di impresa, anche promuovendo le attività di animazione per migliorare la collaborazione, la creazione di reti e l apprendimento, ivi comprese le attività di benchmarking, foresight e marketing territoriale dell innovazione. Nel corso dell anno sarà promosso il terzo cardine delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico, vale a dire la rete regionale dei laboratori pubblici e privati di ricerca industriale e applicata; infine, si procederà a definire e verificare il sistema di valutazione delle attività delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico come base di riferimento per l attribuzione di finanziamenti, che saranno basati su contratti di performance già sperimentati per la rete degli incubatori e dei poli di innovazione. Sul piano della governance la Regione intende promuovere processi di razionalizzazione ed aggregazione, che tengano conto della sostenibilità finanziaria della struttura, della capacità di stare sui mercati, oltre che della qualità dell offerta e delle performance. Distretti tecnologci: prosegue l attività dei 5 Distretti costituiti in Toscana a partire dal 2010 ICT -Tecnologia telecomunicazioni e robotica (22 mila occupati e 500 imprese); Scienze della vita (91 imprese, oltre 10 mila addetti); Tecnologie beni culturali e città sostenibile ; Tecnologie efficienza energetica, energie rinnovabili, green economy ; Tecnologie ferroviarie, alta velocità e sicurezza reti (3 università, CNR di Pisa, 4 imprese). Nel 2012 il Distretto ICT è stato trasfromato in Distretto tecnologico integrato per l informatica, optoelettronica, fotonica, telecomunicazioni, robotica, altre tecnologie connesse, includendo anche il Polo di innovazione Optoelettronica. A giugno 2013 il Distretto tecnologico integrato è stato esteso anche al settore "spazio". L attività dei Distretti ha finalità più ampie rispetto a quella dei Poli di innovazione i quali sono organizzazioni che erogano servizi ai soggetti che aderiscono al Polo stesso mentre i Distretti concorrono allo sviluppo el coordinamento della competitività del territorio mediante attività di ricerca ed innovazione, attività di partnership tra imprese, università ed istituzioni di ricerca in uno specifico ambito tecnologico. Progetto Atene: firmata un intesa con Nuovo Pignone, Università di Firenze e Pisa, PontLab per lo sviluppo della nuovo Pignone sul territorio in relazione al sistema della ricerca pubblica ed alla rete delle PMI dell indotto; nel 2012 approvata un ulteriore intesa con Nuovo Pignone per sviluppare nuove tecnologie (turbine a gas); nel 2013 impegnati 1,2 mln. per i progetti di Università di Firenze e Pontlab per il potenziamento di due laboratori Poli di innovazione: sono raggruppamenti di imprese indipendenti attivi in un particolare settore per attività di innovazione e trasferimento nonché messa in rete delle informazioni tra le imprese che aderiscono al Polo. Dal 2010 sono stati costituiti 12 Poli nei settori moda, cartario, ICT, nautica, mobile, lapideo, meccanica, optoelettronica e spazio, energie rinnovabili, scienze della vita, telecomunicazioni, robotica, nanotecnologie. A ottobre 2013 risulta assegnato ai Poli di innovazione un contributo di 7,1 mln. che ha finanziato 12 progetti (investimento 9,9 mln.). Nel 2013: approvata collaborazione con l Università di Modena e Reggio Emilia per la valutazione delle politiche di trasferimento tecnologico (destinate 160 mila euro, di cui 120 mila quota Regione). A settembre 2013 inaugurato a Empoli il Laboratorio sulle nanotecnologie presso il Polo universitario cofinanziato dalla Regione con fondi europei per 2,5 mln. (oltre 725 mila euro del Comune di Empoli e 65 mila della Cassa Risparmio S.Miniato) Incubatori di impresa: il bando per l aiuto agli incubatori approvato nel 2010 per attirare nuove imprese all interno dell incubatore e per promuovere l incubazione e i risultati dell attività stessa ha finanziato 13 progetti (dati aggiornati a ottobre 2013) con un contributo di 3,9 mln. (investimento 5,3 mln.) Nell'ambito di "Tecnorete" - costituita nel 2010 per aggregare soggetti pubblici e privati per attività di trasferimento tecnologico alle imprese e gestione di infrastrutture e reti per il trasferimento - nel 2012 sono stati costituiti 2 gruppi di lavoro per individuare i servizi alle imprese connessi alle attività dei Poli e i criteri di valutazione dell attività degli stessi. Smart Specialisation and Foresight - a gennaio 2013 approvato il bando e destinate 325 mila 6

7 euro per il cofinanziamento dell'attività svolta dai gestori dei Poli: definizione strategia di smart specialisation nel settore in cui opera il Polo; definizione di orientamenti e prospettive tecnologiche e applicazioni. A maggio ammesse 13 domande e sono state impegnate 321 mila euro (investimento totale di 323,8 mila euro) Azione 2. L azione promuove la realizzazione, anche attraverso il recupero e la riqualificazione di spazi fisici degradati, di centri di competenza per le imprese, vale a dire infrastrutture di servizi avanzati per le imprese, per il trasferimento tecnologico, per l innovazione e la creazione di nuove imprese. In via prioritaria e attraverso meccanismi valutativi premiali, saranno sostenuti progetti con elevati livelli di sostenibilità ambientale: Linea 3. Supporto a progetti di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale da parte di organismi di ricerca e imprese Azione 1.In attuazione dell Accordo di Programma tra Regione Toscana e Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR) per il finanziamento congiunto di progetti di ricerca, sarà avviato il bando congiunto Regione Toscana-MIUR finalizzato a cofinanziare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati in collaborazione fra organismi di ricerca e imprese: - nuove tecnologie del settore energetico con particolare riferimento al risparmio energetico e alle fonti rinnovabil; - piattaforma tecnologica integrata per l optoelettronica, la fotonica, le telecomunicazioni e le altre tecnologie abilitanti connesse Azione 2. Saranno sostenute azioni di coordinamento per: progetti di ricerca in materia di qualità della vita, della salute dell uomo, biomedicale, l industria dei farmaci innovativi; La Regione finanzia i Centri di competenza quali infrastrutture per servizi avanzati e qualificati per le imprese, per il trasferimento tecnologico e l innovazione; in attuazione del PRSE, a fine 2011 impegnati 30,7 mln. per progetti di potenziamento del sistema del trasferimento tecnologico per centri di ricerca e eccellenza, poli tecnologici, centri servizi. L'attività è proseguita nel 2012 e 2013 con l'approvazione dei progetti definitivi e/o l'eventuale rimodulazione della progettazione iniziale. Accordo di programma MIUR Regione: ad agosto 2012 firmato un protocollo con il MIUR per progetti di ricerca congiunta fra imprese e organismi di ricerca nei settori: a) nuove tecnologie energetiche; b) fotonica, telecomunicazioni e altre tecnologie abilitanti connesse. A maggio 2013 sottoscritto il relativo accordo di programma che destina 51,4 mln. (21,4 di fondi FAS e 30 di fondi FAR) al finanziamento di progetti di ricerca congiunti università/imprese nei due ambiti tecnologici suddetti. A settembre 2013 approvato un ulteriore accordo di programma quadro fra MIUR, MISE e Regione Toscana il quale, assorbendo l accordo precedente, definisce le linee guida per i finanziamenti ed aggiunge ulteriori 14,6 mln. per progetti di ricerca in materia di qualità della vita e salute; pertanto, complessivi 66,1 mln. sono a disposizione per progetti di ricerca congiunti tra imprese e università. A giugno 2012 presentato ufficialmente il Distretto regionale delle scienze della vita e il suo programma strategico; avviato dal MIUR il percorso di costituzione di Cluster nazionali, cui la Regione partecipa con la selezione di 4 progetti di ricerca industriale; inoltre la Regione coordina la partecipazione di imprese e soggetti pubblici toscani alle proposte progettuali pervenute al tavolo nazionale. Sono progetti del Distretto regionale i progetti di ricerca finanziati dal POR CReO FESR in partenariato fra imprese e organismi pubblici e/o privati in materia di salute. Nel corso del 2012, per lo scorrimento della graduatoria del bando 2009 FESR, avviati ulteriori 7 progetti. In tutto sono attivi 25 progetti finanziati attraverso due procedure ad evidenza pubblica per un contributo totale di 31,7 mln.; i progetti riguardano lo sviluppo di tecnologie innovative, nuovi farmaci, standardizzazione di procedure diagnostiche. Attivati (dicembre 2012) 700 mila euro a favore della Fondazione Toscana Life Sciences di Siena nel ruolo di segreteria tecnica del distretto. A maggio 2013 approvati protocolli di intesa con vari soggetti della Provincia di Siena per la valorizzazione del Polo tecnologico sulle scienze della vita di Siena. Nel giugno 2012 il Ministero della Salute ha pubblicato la graduatoria del bando Ricerca finalizzata 2010; sono stati finanziati 18 progetti presentati dalla Regione Toscana (avviati a 7

8 novembre 2012) con. 4,8 mln. del Ministero e 1,3 mln. di cofinanziamento regionale. La Regione ha inoltre cofinanziato 2 progetti dell'ircss Stella Maris con 312 mila euro. A dicembre 2012 finanziati progetti di ricerca in campo oncologico a seguito del bando ITT 2010 finanziato con 3,7 mln. per il 2013/2015 (presentate 146 proposte). A luglio 2013, nell'ambito del bando Ricerca finalizzata 2011/2012 del Ministero, la Toscana ha presentato 302 progetti (153 ordinari, 99 giovani ricercatori, 27 programmi di rete, 23 progetti estero) stanziando un cofinanziamento di 1,5 mln.in favore degli Enti attuatori. A settembre 2013 sottoscritta intesa triennale con soggetti istituzionali pubblici della Provincia di Pisa, l Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, la Scuola S.Anna e due strutture di ricerca per la cooperazione nel campo della ricerca finalizzata allo studio prevenzione e trattamento del danno biologico indotto da cause genetiche e ambientali. Proseguito il finanziamento della ricerca in campo oncologico sia per le attività di formazione che per il completamento dei laboratori e il funzionamento del Core Research Laboratory: finanziamenti 2012, 3,6 mln.; finanziamento 2013/2015, 2,8 mln.. Finanziata l AOU Pisana per Unità di ricerca Oncogenomica; impegnati nel mila euro. Approvati a ottobre 6 progetti in materia di ricerca sanitaria nell ambito bando Biophotonic Plus finanziati con 3,1 mln.(vedi anche azione ) progetti di ricerca orientati ad applicazioni sperimentali nell ambito agro-alimentare; Cluster Agrifood: in attuazione del PRAF 2012 finanziati progetti di ricerca integrati rivolti alle Università ed enti ricerca, coerentemente con gli ambiti tematici del Cluster Nazionale Agrifood ; in questo ambito destinate 600 mila euro per progetti di valorizzazione proprietà degli alimenti; nuove tecnologie; qualità e tracciabilità dei prodotti; prodotti innovativi. Adesione all Associazione Cluster agroalimentare nazionale (CLAN) trmite Te.Re.To. Terre regionali di toscana. Rete ERIAFF: a febbraio 2013 presentata la Rete delle regioni europee per l innovazione in agricoltura promossa dalla Toscana ed alla quale aderiscono altre 20 regioni italiane ed europee; la Toscana ha individuato come priorità: alimentazione, cambiamenti climatici e agricoltura sostenibile (agricoltura di precisione). Il 2 ottobre le Regioni si sono riunte a Bruxelles per la Conferenza europea "Regioni europee per l'innovazione in agricoltura, alimentazione e foreste: innovazione rurale in movimento". Il documento di attuazione del PRAF 2013 ha destinato 1,4 mln. all Azione A.1.2 Promozione dell innovazione e trasferimento tecnologico nel settore agricolo-forestale, di cui 44 mila euro per il supporto alle Reti regionali ed europee per l innovazione (settore agroalimentare e agricolo forestale) PIS Filiere corte e agroindustria: avviata l elaborazione del PIS per la parte riguardante il sostegno allo sviluppo del Polo, per supportare imprese e consorzi della filiera nei progetti di innovazione, accesso ai servizi avanzati, collegamento con il mondo della ricerca, internazionalizzazione, miglioramento della competitività. Nel 2013 approvato un protocollo (con Azienda Alberese, Provincia di Grosseto, Unioncamere, Università ) per la costituzione di un Polo agroalimentare che connetta in rete i soggetti del settore agricolo e agro-alimentare e quelli della ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico. 8

9 progetti di ricerca nell ambito dei bandi MIUR (Avviso per lo sviluppo e potenziamento di Cluster Tecnologici Nazionali di cui al DD 257/Ric del 30/5/2012 e Avviso per la presentazione di Idee progettuali per Smart Cities and Communities and Social Innovation di cui al DD 391/Ric del 5/7/2012); Nel 2012 approvato il sostegno ai Cluster Nazionali energia, agrifood, tecnologie per ambienti e smart communities, scienze della vita, mobilità di superficie terrestre e marina, aerospazio (nel 2013 per i rapporti con il MIUR è stato individuato un referente unitario per i Cluster e le attività del bando Smart Cities and Communities). Il MIUR nel 2012 ha approvato un avviso "Smart cities and smart communities and social innovation" per progetti di ricerca industriale da parte di partenariati di imprese: a fine 2012 la Regione ha aderito a 3 progetti quale pubblica amministrazione beneficiaria della sperimentazion mentre a marzo 2013 ha approvato la manifestazione di interesse per i 24 progetti presentati sull avviso il proseguimento del progetto FAIV (Faster Access to Innovative Vaccines) Linea 4. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico e supporto a percorsi di alta formazione in raccordo con il sistema produttivo Azione 1. Sarà dato supporto alla terza funzione delle università favorendo un migliore raccordo fra il sistema universitario e il sistema produttivo regionale finanziando il rafforzamento delle capacità e competenze necessarie al presidio della terza funzione delle università toscane. Potranno essere finanziati progetti che, proposti da Università ed Enti di ricerca operanti in Toscana, orientati a favorire: percorsi di alta formazione, di esperienza e sperimentazione nell ambito della valorizzazione della ricerca, della brevettazione e licensing, dello scouting di imprese e trasferimento tecnologico; corsi di imprenditorialità orientati a dottorandi, dottorati e ricercatori; percorsi di ricerca post-doc per esperti in materia di tutela della proprietà intellettuale, progettazione europea, scouting di impresa Azione 2. Saranno finanziate borse di studio finalizzate a dottorati di ricerca industriali e assegni di ricerca congiunta in cui gli studenti realizzino parte della propria attività di ricerca presso e/o in collaborazione con imprese del territorio regionale. (intervento previsto nel progetto Giovani Sì) Dopo l'approvazione del progetto di ricerca e sviluppo FAIV, in collaborazione con Novartis e la fondazione Gates in tema di vaccini innovativi per prevenire le malattie infettive nei paesi in via di sviluppo, a maggio 2012 la Commissione UE ha dato il via libera all aiuto di Stato per il progetto. Pubblicato l'avviso pubblico per il finanziamento di proposte progettuali finalizzate alla creazione di reti tra Università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale e promozione della ricerca e dell innovazione presentate da Università pubbliche, istituti di istruzione universitaria ad ordinamento speciale, altri soggetti equiparati e enti di ricerca pubblici nazionali aventi sede in Toscana (destinati 600 mila euro). Il bando è in fase di predisposizione, verrà pubblicato entro il 2013; vengono finanziati corsi di formazione all imprenditorialità accademica volti ad integrare i percorsi di istruzione universitaria e post laurea offrendo a laureati, dottorandi, assegnisti e ricercatori le conoscenze di base necessarie per attivare un attività imprenditoriale a partire da un esperienza di ricerca o in ambiti innovativi collegati alla ricerca. All interno del bando voucher alta formazione all estero per laureati e dottori di ricerca sono stati finanziati 3 programmi di studio all estero sui temi del trasferimento tecnologico e della valorizzazione della ricerca. Finanziati percorsi di alta formazione di giovani laureati e dottorati, con la partecipazione a progetti di ricerca presso università o enti di ricerca pubblici presenti in Toscana (intervento compreso nel Progetto Giovani Sì). Avviati 164 progetti presentati da Università e altri Enti per un totale di 191 assegni di ricerca (impegnati 5,9 mln.). vedi Az Promozione di iniziative di raccordo e confronto tra ricercatori Conferenza Europea Marie Curie 2013 sempre nell ambito del Progetto Giovani Sì, prevista 9

10 europei e imprese, centri di ricerca e Università toscane (Conferenza europea Marie Curie). a novembre 2013 la Conferenza annuale Marie Curie. L evento, finanziato dall UE e cofinanziato dalla Regione, richiamerà in Toscana oltre 400 ricercatori provenienti dai paesi europei; verranno organizzati momenti di raccordo e visite presso le imprese, centri di ricerca e le Università toscane Linea 5. Governance del sistema regionale della ricerca e innovazione Azione 1. Proseguirà l attività di mappatura delle competenze e L'osservatorio della ricerca sta proseguendo la sua attività. capacità di ricerca del sistema regionale tramite l osservatorio della ricerca: sarà perfezionata la banca dati sulla ricerca conto terzi realizzata da Università e centri di ricerca operanti in Toscana Azione 2. Sarà realizzato un sistema informativo che consenta di recuperare tempestivamente per ogni azione a supporto di RS&I realizzata dalla Regione Toscana, i nominativi dei soggetti finanziati, l oggetto del finanziamento, lo stato di avanzamento dei progetti, gli obiettivi previsti e quelli conseguiti. Il progetto, svolto in collaborazione con Sviluppo Toscana e IRPET, è in fase di realizzazione Sostegno alle PMI Le politiche regionali in questo ambito prevedono un percorso di sviluppo sostenibile, innovativo e dinamico orientato al rilancio di settori produttivi, distretti e filiere. Le azioni programmate intendono promuovere, tra l altro, l aumento della produttività regionale tramite: incentivazione delle ristrutturazioni e dei processi di innovazione delle imprese più dinamiche; concentrazione degli investimenti su tecnologie, prodotti e servizi ad alto potenziale di crescita economica e occupazionale e di miglioramento ambientale; incentivazione dei processi di aggregazione e crescita dimensionale delle PMI con la creazione di reti tra grandi imprese, PMI e centri di ricerca; sostegno a partnership tra soggetti pubblici e privati su progetti regionali; crescita dell attrattività per gli investimenti esteri in aree dedicate a grandi insediamenti industriali e sostegno all internazionalizzazione delle imprese. PRSE : il Piano, approvato dal Consiglio a luglio 2012, ha questi obiettivi: rafforzare la competitività del sistema produttivo toscano; promuovere l economia regionale e sostenere i processi di internazionalizzazione e attrazione di nuovi investimenti; sviluppare, qualificare e promuovere il sistema dell offerta turistica e commerciale. Previsti il rafforzamento delle imprese tramite sinergie con il sistema della ricerca e innovazione (anche mediante la costituzione di reti) e il sostegno finanziario (fondi rotativi e di garanzia e strumenti di ingegneria finanziaria) per facilitare l accesso al credito. Ad oggi, risultano impegnati complessivi 390,2 mln. (225 mln. di risorse POR CreO FESR e 76,2 mln. di risorse PAR FAS FAS) per il quadriennio, distribuiti su 3 Assi di intervento ed assistenza tecnica: Asse 1 Sistema regionale delle politiche industriali, 283 mln.; Asse 2 Internazionalizzazione, promozione e attrazione investimenti, 23,7 mln.; Asse 3 Turismo, commercio e terziario, 78,2 mnl.; Assistenza tecnica, 5,3 mln.. Al risultano impegnati per il quadriennio 283 mln. per l Asse I Sistema regionale delle politiche industriali, che comprende sia le risorse destinate agli aiuti alle imprese che quelle per ricerca e innovazione; le risorse impegnate includono 193 mln. di risorse POR CreO FESR e 53,4 mln. di risorse PAR FAS. In particolare, per quanto riguarda il sostegno alle imprese, sono stati impegnati: - oltre 11 mln. per il sostegno ai processi di internazionalizzaizone; - 28,2 mln. per interventi di ingegneria finanziaria; - 2,3 mln. a favore di Artex per il piano di attività; - impegnati anche 19,6 mln. a favore di Toscana Promozione per interventi di promozione economica, ricadenti nell Asse 2 (Internazionalizzazione, promozione e attrazione investimenti). Legge sulla competitività: approvata la LR 38/2012, di modifica della legge sugli interventi in materia di attività produttive (LR 35/2000), che prevede: un fondo unico dellle risorse destinate alle imprese per investimenti; un fondo per la reindustrializzazione; la razionalizzazione degli interventi di politica industriale; un significativo processo di semplificazione 10

11 in coerenza con gli obiettivi dello Small Business Act; il sostegno formativo alla cultura d impresa e la possibilità di attivare agevolazioni fiscali; l istituzione dell Osservatorio unificato sull impresa e una Banca dati. La Regione infatti - anche utilizzando una quota degli introiti derivanti dalle azioni di contrasto all evasione fiscale delle imprese - dal 1 gennaio 2013 prevede agevolazioni fiscali per: le imprese che si insediano in aree integrate di sviluppo regionale o interessate da progetti di rigenerazione; le imprese in settori innovativi; le imprese giovanili, femminili o per le reti di impresa; per le operazioni di capitalizzazione, per gli investimenti in efficienza energetica; per gli investimenti sulla tracciabilità di prodotto. PIS Cluster per la meccanica avanzata e la componentistica : il progetto approvato a giugno si articola in 12 linee di intervento: ricerca, sviluppo e innovazione; servizi per innovazione e trasferimento tecnologico; poli di innovazione e incubatori di impresa; aree per insediamenti produttivi; infrastrutture per il trasferimento tecnologico; ingegneria finanziaria; integrazione tra imprese; internazionalizzazione delle PMI; promozione economica; imprenditoria giovanile, femminile e lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali; capitale umano, adattabilità e occupabilità; competitività e sostenibilità del sistema energetico. PIS Progetto integrato di sviluppo di sviluppo del distretto lapideo : approvato a ottobre 2013, il progetto opera tramite varie linee di intervento: revisione normativa regionale in materia di cave e miniere; ricerca, sviluppo e innovazione; servizi per innovazione e trasferimento tecnologico; aiuti ai Poli di innovazione e incubatori di impresa; aree per insediamenti produttivi; infrastrutture per il trasferimento tecnologico; ingegneria finanziaria; internazionalizzazione delle PMI; integrazione fra imprese; promozione economica; imprenditoria femminile, giovanile e lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali; interventi per il capitale umano e occupabilita; competitività e sostenibilità del sistema energetico; riciclaggio della marmettola prodotta dal distretto lapideo. NwMat4Manifacturing: ad aprile 2013 la Giunta ha approvato - nell ambito del programma quadro europeo per la competitività e l innovazione per la sperimentazione di politiche volte al sostegno di cluster nei cosiddetti settori emergenti - la presentazione di un progetto NwMat4Manifacturing, con la Toscana Regione capofila (costo totale 745 mila euro). Carta internazionale dell artigianato: ad aprile 2013 sottoscritta la Carta, strumento che definisce le linee strategiche a livello europeo e internazionale per promuovere e tutelare il settore dell artigianato artistico. Fidi Toscana: approvata la LR 33/2012, che ha previsto la trasformazione di Fidi, con attività incentrate sulla concessione di credito prevalentemente di firma (garanzie) e sulle altre attività consentite agli organismi vigilati dalla Banca d Italia, e con abbandono delle funzioni relative alle partecipazioni societarie di natura non strumentale all attività finanziaria; modificato anche l oggetto sociale di Sviluppo Toscana per consentirle, quale società partecipata in house dalla Regione, di svolgere anche attività per la riconversione industriale di aree in crisi. AP LI Az Azione Attività reazzate Linea 1. Ingegneria finanziaria e microcredito Azione 1. Saranno implementate azioni a sostegno delle PMI per la liquidità e gli investimenti nei settori dell industria, del commercio, del turismo, dei servizi e dell artigianato, attraverso interventi di garanzia diretta, esplicita, incondizionata, irrevocabile ed escutibile a prima richiesta. In attesa del completamento della procedura di gara gli interventi sono attuati ai sensi della Delibera G.R. n. 431/2012. Fondi di garanzia: con i 2 Fondi (circa 90 mln. di cui 33 di risorse FESR) dal 2009 ad oggi attivati finanziamenti per oltre 1,37 miliardi; gli interventi sono stati accompagnati da un Protocollo d intesa con oltre 60 banche e un plafond di ulteriori 440 mln. Al settembre 2013, il Fondo di garanzia per gli investimenti (attualmente chiuso) ha concesso garanzie a imprese - di cui 651 per il microcredito - per 396 mln. di finanziamenti mentre il Fondo per la liquidità ha concesso garanzie a imprese per oltre 1 miliardo di finanziamenti. Sostegno ai CONFIDI: ad oggi finanziati 7 progetti per un investimento di 12,6 mln.. Fondo Toscana Innovazione: ad oggi ha investito in 17 aziende per circa 19 mln.. A luglio 2013 il Fondo è stato chiuso. Fondo unico rotativo: articolato nelle sezioni Artigianato (ad oggi finanziate 580 imprese con 69 mln.), Industria (finanziate 157 imprese con 51,9 mln.) e Cooperazione (finanziate 11 imprese con 7,5 mln.) Gestore unico: nell ambito del processo di ottimizzazione delle risorse e interventi, la Regione sta procedendo all individuazione del vincitore del bando per il gestore unico di una serie di interventi gestiti da diversi uffici regionali. I servizi che verranno affidati sono: gestione dei fondi rotativi per i finanziamenti (che vengono riuniti in un fondo unico); agevolazioni in conto capitale e interessi legati a garanzie o prestiti; valutazione del merito di credito delle imprese. 11

12 AP LI Az Azione Attività reazzate Ad agosto 2013 approvate - nell'ambito degli interventi di garanzia per l'emergenza economia - nuove direttive per l'introduzione di MINI BOND (emissione di obbligazioni da parte delle PMI quale alternativa ai prestiti in banca); Fidi Toscana fornirà garanzie alle imprese fino all'80% dei bond emessi, per un massimo di 1,5 mln. in modo tale che chi sottoscriverà le emissioni potrà contare su una diminuzione del rischio Azione 2. Attraverso la costituzione di fondi per prestiti, saranno favorite le concessioni di finanziamento a tasso agevolato alle PMI dei settori dell industria, della cooperazione e dell artigianato, con l obiettivo di favorire lo sviluppo aziendale, l industrializzazione dei risultati di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale ed il trasferimento di impresa Azione 3. L intervento sul microcredito sarà attivato mediante speciali fondi di garanzia: con un ammontare contenuto di risorse pubbliche (che si liberano via via che il debito viene rimborsato) si potrà ottenere la moltiplicazione (fino a 10/15 volte) delle risorse finanziarie messe a disposizione dal sistema bancario. Saranno definite con le banche condizioni massime di tasso e procedure semplificate di istruttoria e saranno coinvolte le associazioni di volontariato e il terzo settore Azione 4. Proseguirà il processo finalizzato alla possibile attivazione del Fondo di ingegneria finanziaria in cooperazione con Cassa Depositi e Prestiti, per il sostegno di interventi infrastrutturali realizzati in partenariato pubblico-privato attraverso fondi per lo sviluppo urbano e per le infrastrutture per lo sviluppo economico. La prossima conclusione della fase di programmazione dei fondi strutturali e l approvazione dei nuovi regolamenti per il periodo , oltre che i nuovi orientamenti comunitari sugli aiuti di stato alle infrastrutture, tutti ancora da definire, richiedono una verifica attenta sulla fattibilità del fondo. Nel corso dell anno sarà costituito uno sportello con Cassa Depositi e Prestiti per sostenere la realizzazione di studi di fattibilità per le opere strategiche che saranno individuate dalla Giunta Regionale. E inoltre allo studio l eventuale costituzione di un fondo di progettazione regionale che operi complementariamente ad analogo fondo istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti. Nuovo "Fondo di garanzia": costituito a giugno 2013, sostituisce 3 precedenti fondi nell'ambito di un processo di razionalizzazione degli stessi (viene alimentato dagli smobilizzi dei vecchi fondi). Il nuovo Fondo di garanzia si articola in 4 sezioni: sostegno agli investimenti (dotazione di 1,5 mln.) e alla liquidità (dotazione di 1 mln.) delle PMI dei settori industria, artigianato, cooperazione e altri settori; sostegno all'imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali (dotazione 7,6 mln.); sostegno alla liquidità e investimenti dei settori turismo e commercio (dotazione 3 mln.). Ad oggi sono state concesse 445 garanzie per un importo di 71 mln.. Nell'ambito degli interventi per l'emergenza economia vengono concesse garanzie alla imprese sul Fondo per gli investimenti, di cui 651 garanzie concesse per il microcredito. Nel 2013 approvato il Regolamento di attuazione dell art. 60 della legge finanziaria 2013 che prevede il sostegno all inclusione sociale e alla lotta contro la povertà previsti in progetti presentati da soggetti del terzo settore. A gennaio 2013 la Giunta ha approvato interventi di microcredito sociale e di impresa: un intervento di microcredito per la creazione di impresa (nella forma di un fondo rotativo per finanziamenti a tasso zero); un ruolo delle associazioni di categoria quali interlocutori delle imprese per l accesso al fondo; risorse da utilizzare, 5 mln.. L intesa con le associazioni che presteranno assistenza ad aziende e professionisti che potranno chiedere piccoli prestiti è stato firmato ad agosto (Sviluppo Toscana gestisce i finanziamenti, la Regione ha destinato 3 mln.). A settembre 2013 approvati gli indirizzi per la concessione di prestiti di emergenza alle microimprese previsti dalla legge finanziaria e destinati 3 mln.. Approvati a gennaio 2013 gli indirizzi per la costituzione di un "Fondo di progettazione per interventi strategici", prioritariamente destinato a studi di fattibilità economico-finanziaria di opere pubbliche, progettazione di opere pubbliche per le quali si intende attivare un partenariato pubblico privato (PPP), studi di fattibilità di interventi integrati territoriali, progettazione di opere pubbliche. A marzo assegnato al Fondo un primo stanziamento (5 mln. per il ) ed individuati i primi interventi di carattere strategico: recupero e valorizzazione delle aree e immobili degli ex ospedali dismessi di Massa, Lucca, Pistoia, Prato e Livorno; rigenerazione e riqualificazione urbana nell'ambito di piani di reindustrializzazione di Piombino e Livorno, completamento sistema di mobilità su ferro dell'area metropolitana fiorentina. A settembre approvato il disciplinare del Fondo. 12

13 AP LI Az Azione Attività reazzate Azione 5. Nel corso dell anno sarà data attuazione alle previsioni della L.R. 38/2012 (legge sulla competitività) con l approvazione del Avviata la realizzazione di: una banca dati delle agevolazioni regionali per le imprese; un sistema informativo che consenta sia l'informazione all'utenza che lo svolgimento telematico bando standard unico, che darà applicazione alla disciplina nazionale del procedimento amministrativo; una modulistica standard. Vedi anche l ambito 4.4 sulle semplificazioni; così come la realizzazione della banca dati Semplificazione della PA, Linea 1, Azione 5 delle agevolazioni. Questa azione si raccorda con l ambito 4.4 Semplificazione della PA, Linea 1, Az. 5 Predisposizione di un manuale per la predisposizione dei bandi Linea 2. Acquisto servizi per l innovazione ed il trasferimento tecnologico Azione 1. Saranno concessi aiuti diretti alle PMI in forma singola o aggregata per supportarle nell accesso ai servizi qualificati ed avanzati definiti nell apposito catalogo approvato dalla Giunta regionale e periodicamente aggiornato. Saranno previste forme di sostegno a programmi di investimento nel settore Ricerca Sviluppo e Innovazione. A fine 2012 la Giunta ha integrato i servizi del Catalogo, inserendo i servizi per processi di internazionalizzazione delle imprese Azione 2. Saranno sperimentate procedure semplificate di concessione degli aiuti per l acquisto di servizi qualificati, con riferimento alla utilizzazione del voucher garantendo comunque l efficacia dell intervento, anche in collegamento allo sviluppo della rete di laboratori di ricerca industriale e applicata. All interno della misura relativa all acquisizione di servizi qualificati, è previsto il sostegno alla introduzione di strategie di responsabilità sociale Azione 3. Saranno promossi interventi finalizzati al sostegno della domanda di servizi avanzati che riorientino l attività di trasferimento dei Centri di competenza riferiti alla Tecnorete e che operino per favorire la creazione di un mercato qualificato per la fornitura dei servizi da parte di operatori privati Linea 3. Sostegno ai programmi di sviluppo PMI industriali, artigiane e cooperative Azione 1. Saranno sostenute e incentivate le attività connesse ai processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese attraverso la concessione di contributi alle PMI singolarmente individuate o in forma aggregata (consorzi, RTI, reti di imprese), in conto capitale a fondo perduto. In particolare, le aree di attività ritenute strategiche riguarderanno i servizi per la messa a Acquisto servizi qualificati: la graduatoria delle domande presentate dalle PMI al e approvata ad aprile 2013 ha ammesso 279 domande, di cui 100 finanziate per un totale di 3,6 mln.. A luglio finanziate ulteriori 51 domande presentate al 30 aprile con 2,7 mln.. Ad aprile 2013 approvato il nuovo bando dei servizi qualificati per i settori turismo e terziario (destinate 110 mila euro). L'ultima versione del Catalogo dei servizi avanzati e qualificati, aggiornata al 27 novembre 2012, prevede che per specifiche tipologie di servizi o settori potranno essere sperimentate delle procedure che prevedono il rilascio di voucher. Tra le tipologie di servizi, il Catalogo comprende anche quelli di supporto all'innovazione dei sistemi di gestione aziendale finalizzati ad ottenere la loro certificazione secondo gli standard relativi alla certificazione ambientale, alla responsabilità sociale, alla salute e sicurezza. A luglio 2013 approvate le azioni regionali per la promozione e diffusione della responsabilità sociale delle imprese. Individuati 5 obiettivi: capitalizzazione dei risultati del progetto Responsible MED; partecipazione al progetto interregionale-transnazionale Creazione di una rete per la responsabilità sociale d impresa ; rafforzamento dell integrazione della responsabilità sociale d impresa nell ambito delle politiche regionali; rafforzamento del legame tra RSI e impresa sociale; partecipazione a eventuali progetti di cooperazione. Internazionalizzazione: tramite il PRSE sono finanziati interventi per partecipare a fiere; creare uffici e strutture logistiche all estero, azioni promozionali. Il nuovo Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per informare le imprese sui servizi in materia di innovazione comprende ora anche quelli per l internazionalizzazione. Per l'internazionalizzazione delle imprese dal 2010 ad oggi finanziati 177 progetti (costo totale 36,4 mln.) con un contributo di oltre 18 mln.. Gli indirizzi per i nuovi bandi sono stati approvati a fine 2012 mentre a marzo 2013 approvato 13

14 AP LI Az Azione Attività reazzate disposizione di infrastrutture funzionali all internazionalizzazione e i servizi di consulenza per l internazionalizzazione. Saranno definite nuove soluzioni per la semplificazione ed accelerazione delle procedure di erogazione degli aiuti a favore delle imprese per l acquisizione dei suddetti servizi. un protocollo per diffondere le linee guida OCSE (responsabilità sociale delle imprese e investimenti internazionali) tra le PMI Azione 2. Saranno sostenuti i processi di industrializzazione attraverso il cofinanziamento regionale di investimenti industriali di rilevante entità, altamente innovativi, operanti in settori strategici di attività e dal grande impatto sull economia e l occupazione locale, definiti attraverso procedure negoziali Azione 3. Proseguiranno le azioni di sostegno ai processi di integrazione aziendale attraverso la realizzazione dei progetti già finanziati dal bando E inoltre prevista l emanazione di un nuovo bando a sostegno dei processi in oggetto. Approvato a settembre 2013 il Disciplinare di attuazione dei Protocolli di insediamento (Pdi) per incrementare i processi di reindustrializzazione del tessuto produttivo regionale tramite il sostegno a investimenti di rilevanza strategica, di di mensione significativa e in grado di produttre occupazione aggiuntiva. Approvati nel 2012 i progetti di reindustrializzazione della provincia di Massa Carrara e del polo siderurgico di Piombino; la Regione ha chiesto e ottenuto nel 2013 il riconoscimento delle aree di Massa Carrara, Piombino e del polo produttivo della componentistica automotive di Livorno Collesalvetti quali aree di crisi complessa. Processi di integrazione attuati nell ambito del PRSE (risorse PAR FAS): nel 2011 impegnati 2,6 mln. per 17 imprese; nel 2012 impegnate 404 mila euro per 4 progetti Linea 4. Progetto integrato di sviluppo dell area pratese Previsto dal PRSE e dal DPEF 2013 per la riqualificazione dello sviluppo e competitività dell area attraverso una pluralità di interventi che richiedono azioni coordinate da parte dei soggetti istituzionali coinvolti e la partecipazione attiva dei soggetti pubblici e privati in un ottica di innovazione e integrazione tra le varie politiche. Dall aprile 2011 il Distretto è stato riconosciuto come area di crisi complessa dal Ministero dello Sviluppo economico. Sempre nel 2011 Regione, Provincia e comuni dell area pretese hanno firmato un protocollo per istituire il Tavolo Istituzionale del Progetto Prato (TIPP) per concordare azioni comuni per contrastare la crisi economica del Distretto e promuoverne l immagine. Nel 2012 il Tavolo ha lavorato all individuazione di priorità attuative nell ambito del Progetto integrato di sviluppo dell area pratese e presentato 41 schede tematiche relative a possibili temi prioritari, successivamente valutati dalla C.C.I.A.A di Prato che ha proposto alcuni ambiti quali priorità tematiche. Sulla base delle proposte la Giunta regionale a giugno 2013 ha individuato 3 progetti particolarmente rilevanti attivandone da subito l operatività, anche in considerazione delle risorse disponibili (impegnate a settembre 200 mila euro): "Mappatura della filiera tessile", Welfare di distretto", "Approccio ai nuovi mercati" nell ambito del Progetto di sviluppo integrato per l area pratese. Approvato inoltre un accordo di collaborazione con la CCIAA per l attuazione dei progetti operativi. Successivamente (luglio) la Giunta ha approvato le priorità del Progetto per il 2013/2015, specificabili e attuabili mediante la successiva approvazione di progetti operativi (entro 4 mesi è prevista la presentazione di un documento di monitoraggio dei principali interventi e progetti attivati nell'area pratese): Sostegno e valorizzazione della filiera del cardato rigenerato; Mappatura della filiera tessile; Welfare di distretto; Supporto allo sviluppo del settore ICT; Vivibilità del territorio; Approccio a nuovi mercati; Efficienza energetica; Emersione delle imprese e del lavoro non regolare; Innovazione nel welfare; Certificazione di qualità dei prodotti tessili; Centro di ricerca italo-cinese; Valorizzazione delle arti e delle conoscenze. 14

15 AP LI Az Azione Attività reazzate Azione 1. Saranno promosse alternative strategiche condivise per l economia del distretto, tramite il sostegno a progetti concreti di trasformazione dell economia e della società (open innovation per nuove applicazioni nel tessile, allungamento della filiera e microfiliere di eccellenza, vetrina delle aziende progetti da For Prato CCIAA) e interventi per la promozione del Distretto verde dell eco-efficienza e della sostenibilità ambientale come fattore di sviluppo produttivo e di competitività per le imprese ( Progetto Fabbriche di Energia ). 4PRATO (Progetto per il rilancio del distretto pratese in ambito internazionale), "cluster Iniziatives" finanziate tramite il programma di promozione economica 2012: Tech; Fast (iniziative per il segmento moda); Green (promozione di una reputazione green di distretto); Mercati lontani (esplorazione dei principali mercati); Relations/connect. Nel 2013 il Distretto tessile pratese - insieme a quello dell'abbigliamento di Empoli, del conciario di Santa Croce e calzaturiero di Capannori - ha ottenuto l'attestato EMAS, grazie anche alla partecipazione al progetto IMAGINE (Innovations for a made green in Europe) cofinanziato dall'ue per promuovere le certificazioni ambientali EMAS ed Ecolabel tra le aziende del sistema moda toscano. Prosegue in Valbisenzio il progetto "Fabbriche di energia", finanziabile anche tramite il bando per il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili finanziato con 8 mln. (risorse FESR, linea 3.1). Il progetto - che coinvolge 20 aziende del tessile consorziate, 24 aziende locali e 9 enti pubblici per la produzione di energia nelle aree industriali tramite impianti mini idroelettrici, fotovoltaici e a biomassa - è stato inserito anche all'interno del "Progetto Prato". A giugno 2013 nell ambito del finanziamento statale alle imprese produttrici di prodotti tessili cardati la Giunta ha approvato e trasmesso al Ministero un progetto regionale di aiuti alle imprese per un fabbisogno stimato di 2 mln Azione 2. Saranno sostenute le attività di ricerca e sviluppo per l innovazione del sistema produttivo, con l insediamento del Centro di Ricerca e Alta Formazione e l attuazione degli impegni assunti con la sottoscrizione di progetti di cooperazione internazionale (Toscana-Zhejiang) Azione 3. Saranno promossi interventi per la certificazione di qualità dei prodotti, per il controllo finalizzato alla salute dei consumatori e alla sicurezza dei lavoratori, anche attraverso la costituzione di un Osservatorio per la sicurezza chimica, fisica e meccanica dei prodotti della Filiera Moda Azione 4. Proseguiranno le azioni di sostegno e accompagnamento all emersione delle attività produttive e del lavoro non regolare, con la promozione di interventi di tutela della sicurezza, della qualità del lavoro e di educazione civica, inclusi gli interventi di contrasto all illegalità fiscale, alla criminalità economica, alle transazioni finanziarie sospette. Nel 2011 la Regione ha siglato accordi per fondare centri di ricerca italo-cinesi nel distretto pratese, in particolare per un centro per la ricerca del tessile e dei nuovi materiali: uno con il Ministero della Repubblica Popolare cinese; un intesa con la provincia dello Zhejiang; una lettera di intenti tra la società Centro Ricerche ed Alta Formazione - CREAF di Prato e la soc. cinese Wenzhou Garment Development. Firmato a luglio 2012 un Protocollo con Provincia di Prato e 7 comuni dell area che individua CREAF quale responsabile del progetto per lun Centro di ricerca italo-cinese con sede a Prato (destinati 200 mila euro). Facendo seguito all'intesa sottoscritta a gennaio 2012 con l'istituto Buzzi, la Provincia ed i comuni dell'area pratese - finalizzato a coordinare le varie iniziative per politiche di intervento e contrasto alla crisi economica - l'accordo con l'istituto è stato implementato includendo anche: supporto ai progetti nell'ambito del sostegno alle imprese e degli accordi di cooperazione internazionale; "Osservatorio per la sicurezza chimica, fisica e meccanica dei prodotti della filiera moda". Facendo seguito all'intesa firmata a gennaio 2012 per lo svolgimento di attività connesse al "Progetto Prato", proseguita la collaborazione tra Regione e PIN (Polo universitario città di Prato) e approvato il programma di attività del PIN (inclusione sociale e emersione del lavoro nero; iniziative strategiche per l area; coordinamento del Tavolo delle conoscenze; accordo di collaborazione); impegnati 140 mila euro per le attività svolte dal PIN nell ambito del Progetto Prato. Progetto ASCI (capofila PIN srl): a settembre 2013 presentata al PIN la prima fase attuativa della linea Emersione del Progetto Prato, cioè il bando per la formazione di tecnici per la valorizzazione di risorse locali. Il bando si rivolge a 15 giovani (almeno il 30% donne) di età non superiore ai 29 anni, immigrati o inattivi. 15

16 AP LI Az Azione Attività reazzate Azione 5. Sarà favorita la progettazione e sperimentazione di interventi per favorire e rilanciare la coesione e l integrazione sociale, sostenere la genitorialità, promuovere la carriera scolastica e contrastarne l abbandono, contrastare la segmentazione etnica abitativa. Firmato un accordo per l accoglienza degli alunni stranieri e lo sviluppo interculturale del territorio pratese approvato nel 2011 e integrato nel 2012: destinate 400 mila euro per il e 30 mila euro per la Provincia di Prato quale ente capofila. Firmato un accordo con la Società della Salute Area Pratese per realizzare sul territorio una sperimentazione sulla valorizzazione delle reti di welfare e di comunità. A giugno 2013 siglato un accordo Regione-Provincia di Prato per contrastare l abbandono scolastico (25 mila euro quota Regione, altre risorse verranno attivate da enti locali) Azione 6. E prevista l elaborazione di progetti per la valorizzazione della cultura e per la promozione del turismo e del commercio, con attenzione allo sviluppo di attività conoscitive e di progetti finalizzati al rilancio dell immagine del territorio ed alla valorizzazione della cultura e delle arti Azione 7. Sarà assicurata la partecipazione attiva al tavolo Prato sicura, con il Ministero degli Interni, la Prefettura e le Istituzioni locali, contribuendo alla realizzazione di attività di formazione del personale interforze, con particolare riferimento a progetti di contrasto all evasione fiscale e contributiva, progetti per attività di controllo su manufatti appartenenti alla filiera moda, interventi per lo sviluppo dei sistemi di videosorveglianza Azione 8. Saranno sostenute le attività del laboratorio delle conoscenze sul distretto, coordinato operativamente da PIN s.c.r.l (DGR 1084/2011), per il coordinamento scientifico di azioni conoscitive, la promozione di ricerche, l individuazione e l analisi comparativa di buone prassi europee ed italiane sul versante dello sviluppo, dell integrazione e della coesione sociale. Oltre agli interventi per la Via Francigena, vari interventi di valorizzazione dell'offerta turisticoculturale della Toscana sono realizzati dalla Regione tramite Toscana Promozione. E stato siglato, nell ambito del Progetto Prato un accordo di collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto per sostenerne la programmazione espositiva annuale, che costituisce un elemento di interesse per Prato e per la Toscana, al fine di promuovere il rilancio della cultura e del turismo attraverso la valorizzazione dell immagine del distretto tessile pratese. A dicembre 2012 approvato il Patto per la sicurezza relativo alla Provincia di Prato (vedi anche l'azione ) L'attività di ricerca applicata del PIN scrl presso il polo pratese si concretizza attraverso le ricerche di 17 laboratori universitari operanti in una pluralità di settori produttivi e specializzati per competenze tematiche diversificate: Ambiente ed Energia, Arte e Beni culturali, Economia e Management, ICT, Scienze sociali. applicate, Tecnologie industriali e logistica Riqualificazione aree industriali e attrazione investimenti Nell ambito delle politiche di intervento per lo sviluppo dell economia, con un attenzione all uso sostenibile del territorio, la Regione promuove l incremento dell attrattività toscana degli investimenti esteri, sia sviluppando nuovi strumenti di intervento finanziario e di procedura negoziale pubblica, sia identificando alcune aree dedicate a grandi insediamenti industriali insieme ad una normativa attenta a favorire il riuso dei volumi esistenti anziché il consumo di suolo verde. Data la trasversalità del processo di attrazione investimenti, l attività viene svolta in maniera integrata dagli uffici regionali tramite un sistema di network che coinvolge varie DG, Toscana Promozione, Invitalia, UPI, Anci Toscana, enti territoriali, in particolare Province e Comuni, ed associazioni di categoria. La finalità di attrazione degli investimenti è un elemento importante anche degli interventi per il rafforzamento del sistema della ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico (cfr. la scheda Rafforzamento del sistema ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico ). PRSE : gli interventi per la riqualificazione delle aree industriali e l attrazione degli investimenti sono finanziati dal 2012 con il nuovo PRSE , anche attraverso l utilizzo di risorse FESR e FAS (per i dati sull avanzamento complessivo del Piano si rinvia alla scheda Sostegno alle PMI ). Il Piano ha complessivamente impegnato per il quadriennio 390,2 mln., di cui 283 per Il sistema regionale delle politiche industrialii e 23,7 mln. per Internazionalizzazione, promozione e attrazione investimenti. In particolare, per la riqualificazione delle aree industriali e attrazione degli investimenti: - 3,2 mln. (risorse POR CreO FESR) sono stati impegnati per iniziative di marketing territoriale finalizzate all attrazione degli investimenti; - 32,7 mln. sono stati impegnati per interventi relativi alle aree per insediamenti produttivi ed infrastrutture per il trasferimento tecnologico. 16

17 AP LI Az Azione Attività reazzate Linea 1. Riqualificazione grandi poli industriali Azione 1. Proseguimento del Progetto Piombino con azioni finalizzate allo sviluppo e alla qualificazione del tessuto Il Progetto Piombino, approvato formalmente nel marzo 2012 per ridare competitività al settore siderurgico interviene sulle seguenti aree tematiche: bonifica e ripristino aree pubbliche del SIN urbanistico e ambientale della città con particolare riferimento ad (sito di interesse nazionale), accessibilità stradale e ferroviaria al porto, consolidamento grande interventi quali: industria siderurgica, riqualificazione waterfront urbano. Gli interventi sono finanziati con risorse statali, regionali e del Comune di Piombino; costo totale previsto 112,5 mln., contributo regionale 13,3 mln. La Regione ha finanziato una prima tranche con 7 mln., oltre a 1,5 mln. impegnati a novembre 2012 per la viabilità di collegamento fra stabilimento Dalmine e porto. In questo ambito a dicembre 2012 approvati 2 progetti (Piazza Bovio e Parcheggio spiaggia ex Bernardini) presentati dal Comune di Piombino; per i 2 progetti (investimento totale 3,3 mln.) a dicembre 2012 impegnati 2 mln. Nel 2012 approvata l istanza di accertamento del Poli di Piombino e Livorno e Collesalvetti (componentistica automotive) quali aree di crisi complessa (Vedi anche l'azione prioritaria 1.03, linea 1, azioni 1 e 2) la bonifica ed il ripristino delle aree pubbliche del Sito di Interesse Nazionale (SIN), che costituisce l oggetto dell Accordo di Programma tra Ministero, Regione, Provincia, Autorità portuale e Comune di Piombino, sottoscritto in data 18 dicembre 2008; l accessibilità viaria e ferroviaria al porto di Piombino: il prolungamento della SS 398 già oggetto di specifici accordi e intese tra cui l APQ Piombino-Bagnoli e il Protocollo d intesa del 2010 siglato tra il Comune, la Provincia, la Regione, il Ministero delle infrastrutture e la SAT; il potenziamento dei collegamenti ferroviari per merci e passeggeri oggetto di accordi ulteriori tra cui l Accordo di Pianificazione del 2009 tra il Comune di Piombino, l Autorità Portuale, la Provincia e la Regione Toscana e, sempre nel 2009, il protocollo d intesa tra il Comune e la Regione sul riordino del sistema dei trasporti della Val di Cornia- Elba; la riqualificazione del waterfront urbano con azioni di consolidamento geologico della costa urbana, di ripristino degli accessi alle spiagge e di riqualificazione dei viali e degli spazi pubblici a mare quali fattori essenziali dell identità urbana e dell attrazione turistica e culturale della città Azione 2. Aggiornamento del Piano di reindustrializzazione della provincia di Massa Carrara - riconosciuta quale area di crisi complessa con impatto significativo sulla politica industriale nazionale - con interventi finalizzati alla predisposizione di un pacchetto di incentivi regionali e locali ulteriori rispetto a quelli ai quali è possibile accedere a livello nazionale, che renda Nel "Progettto Piombino" è prevista anche la bonifica ed il ripristino delle aree pubbliche del SIN. Ad aprile 2013 la Giunta ha approvato la proposta al Ministero dell'ambiente di riperimetrazione dei Siti di interesse nazionale (SIN) di Piombino, Massa Carrara e Livorno. Se la richiesta verrà accolta gran parte della zona diventerà Sito di interesse regionale (SIR) e sarà la Regione a gestire direttamente - e quindi in maniera più veloce e più snella - le attività di bonifica. La Regione ha finanziato la viabilità di collegamento fra stabilimento Dalmine e porto (impegnati 1,5 mln. a novembre 2012). Nell Intesa generale quadro sulle infrastrutture il Ministero si è impegnato a reperire 20 mln.. La Regione ha inserito in bilancio 20 mln. A gennaio 2013 SAT ha trasmesso il progetto definitivo del tratto 1 Svincolo geodetica-gagno (3 km circa) e del tratto 2 Gagno-Poggio Batteria (3 km circa) : - il tratto 1, la cui realizzazione è a carico di SAT nell ambito dell A12, viene ripresentato tenendo conto delle osservazioni espresse, fra gli altri, dalla Regione; costo stimato 46 mln.; tempi di realizzazione ipotizzati 24 mesi (deve essere riattivata la procedura di VIA e di localizzazione). - il tratto 2 tiene conto delle indicazioni fornite a SAT dal Comune di Piombino; realizzazione a carico del Comune con i finanziamenti di cui al protocollo di intesa; il costo non è definito (una stima fatta a fine 2011 ipotizza un costo di 94 mln.); tempi di realizzazione ipotizzati 30 mesi (deve essere attivata la procedura di VIA e di approvazione). A luglio 2012 Regione e Comune di Piombino hanno firmato il protocollo attuativo del Progetto Piombino (vedi sopra, Azione 1); per riqualificare il waterfront urbano, con interventi di consolidamento geologico della costa, sono individuati 2 progetti per 15,7 mln. (8,5 per consolidare le frane urbane e 7,2 per riqualificare i piazzali a mare). A maggio 2012 approvato il Progetto Massa Carrara, anche documento per il Piano di reindustrializzazione : definiti gli interventi infrastrutturali per azioni di sviluppo urbanistico e ambientale e altri interventi per la reindustrializzazione. A gennaio 2013 aggiornato il Piano di reindustrializzazione e definito un pacchetto di incentivi (previsto un plafond di 9 mln., di cui 3 per finanziamenti a tasso zero e 6 per la concessione di garanzie) per gli insediamenti delle imprese; a marzo avviate le procedure per l accesso ai finanziamenti a tasso zero (destinati 3 17

18 AP LI Az Azione Attività reazzate sufficientemente attrattivo per le imprese l insediamento nell area. Proseguiranno comunque gli interventi attualmente previsti dal Piano di reindustrializzazione e relativi a: la bonifica ed il ripristino ambientale del SIN di Massa Carrara; l industrializzazione ed il consolidamento occupazionale del polo industriale Nuovo Pignone con la creazione di condizioni idonee per lo sviluppo il montaggio e la spedizione di manufatti di particolare complessità tecnica e dimensionale; la reindustrializzazione dell area Eaton e l eventuale acquisizione dell area; la salvaguardia funzionale ed occupazionale dei Nuovi Cantieri Apuania; gli interventi di sostegno alla ricerca, all innovazione e al trasferimento tecnologico per il settore lapideo; gli interventi infrastrutturali e di attrazione degli investimenti produttivi e gli interventi di ingegneria finanziaria. mln., gli altri 3 al momento non sono disponibili causa Patto di stabilità). Il Piano di reindustrializzazione di Massa Carrara prevede anche la reindustrializzazione produttiva del sito industriale ex Eaton. Nel 2013 approvato il quadro finanziario del progetto Centro tecnologico per il trasferimento dell innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei (CT) presentato dalla I.M.M. Carrara Spa per un investimento di 439 mila euro a fronte di un contributo di euro 333 mila euro. A luglio 2013 firmati l'accordo di programma per la reindustrializzazione dell area ex Eaton e il Protocollo per lo sviluppo, industrializzazione e consolidamento occupazionale della Zona Industriale Apuana, che si collocano all'interno del Piano di reindustrializzazione. L'obiettivo dell'accordo è il rilancio del territorio per dare continuità alle aziende già insediate e per creare un ambiente favorevole all'insediamento di nuove realtà, anche attraverso attività di scouting per favorire investimenti esterni. Il soggetto attuatore del programma sarà il Consorzio ZIA (Zona Industriale Apuana), che predisporrà uno studio di fattibilità entro 90 giorni; una volta valutato positivamente lo studio la Regione metterà a disposizione un cofinanziamento fino a 5 mln. Il Protocollo prende atto della sottoscrizione dell'accordo e impegna i firmatari a collaborare, in particoolare tramite attività di concertazione e condivisione dello studio di fattibilità che verrà predisposto dal consorzio ZIA, con particolare attenzione alle prospettive di assorbimento occupazionale dei lavoratori ex Eaton. A luglio 2013 chiusi i termini per la presentazione delle domande di agevolazione delle imprese industriali e cooperative della provincia di MS sul fondo prestiti e altri strumenti finanziari del POR CReO FESR (complessivi 6 mln. di cui 3 al momento indisponibili, come sopra specificato) in quanto le richieste pervenute erano già superiori ai 3 mln. disponibili presso i soggetti gestori. A ottobre 2013 approvato il PIS Progetto integrato di sviluppo di sviluppo del distretto lapideo (vedi l ambito 1.02 Sostegno alle PMI) PIS "Polo della chimica" Approvato a luglio 2013 il PIS "Progetti di riqualificazione dei grandi poli industriali-polo della chimica" che si propone di valorizzare la filiera in relazione al progetto comunitario Reach (obiettivo, la sicurezza delle sostanze chimiche nei processi produttivi). Il progetto si inserisce, fra l altro, nell ambito della proposta regionale di rafforzamento del polo chimico di Rosignano, in provincia di Livorno e della creazione di un parco tecnologico produttivo per la chimica verde e le energie rinnovabili che potrebbe essere promosso con il Comune di Rosignano Marittimo. Ad oggi per il comparto chimico erogati complessivi 25 mln., oltre 43 per interventi di ingegneria finanziaria che hanno attivato il doppio di investimenti. Il PIS è stato presentato al pubblico il 4 ottobre Il PIS "Polo della chimica" prevede interventi in materia di: ricerca, sviluppo e innovazione, trasferimento tecnologico, infrastrutture per il trasferimento, ingegneria finanziaria, integrazione e internazionalizzazione delle imprese, sostegno ai lavoratori, imprenditoria giovanile, femminile e lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali, interventi per il capitale umano, adattabilità e occupabilità Linea 2. Identificazione aree industriali Linea 2. Identificazione aree industriali Azione 1. Rilevamento dell offerta toscana (pubblico/privata) per insediamenti produttivi/direzionali attraverso l inserimento di Banca dati: attivata a fine 2011, fino al 30 novembre 2013 sarà possibile inviare e consultare proposte di aree ed edifici disponibili per attività produttive, industriali e direzionali. 18

19 AP LI Az Azione Attività reazzate aree ed edifici in apposito data entry consultabile da parte degli investitori. Promozione della conoscenza dello strumento Su "Investintuscany.com" pubblicate 20 proposte di insediamento, mentre altre 8 sono in fase istruttoria. mediante l organizzazione di incontri pubblico/privati e attraverso Pubblicata una guida in inglese Invest in Tuscany. campagne di sensibilizzazione Azione 2. Ricognizione tecnica di aree macro territoriali, di livello sovra comunale, e specificatamente al loro interno di Aree integrate di sviluppo per una loro valorizzazione ai fini dell attrazione di nuove imprese. Attivazione di una serie di incontri a livello territoriale per ciascuna area a cui segue attività di verifica field da parte di Sviluppo Toscana Linea 3. Attività di attrazione degli investimenti (progetti di iniziative locali e regionali) Azione 1. Attivazione di iniziative mirate di marketing territoriale finalizzate ad attrarre gli investimenti attraverso l attuazione di progetti di iniziativa locale da parte dei Comuni Piuss Azione 2. Attivazione di iniziative regionali di marketing territoriale e coordinamento delle iniziative approvate a livello locale attraverso l attuazione del Piano di Marketing unitario nel suo complesso, sviluppando in particolare le attività di lead generation e di scouting, svolte in collaborazione con Toscana Promozione Azione 3. Identificazione e contatto di potenziali investitori diretti su cui focalizzare le attività di promozione degli investimenti in Toscana, di follow up e lead generation, nei mercati prioritari: Europa, Giappone, Usa e Canada. Direct marketing del Presidente alle multinazionali tra le attività di lead generation Azione 4. Potenziamento del servizio di assistenza all investitore finalizzato ad accompagnarlo durante tutte le principali fasi decisionali del progetto di investimento: dal servizio relativo al pre insediamento, al sostegno durante l insediamento e post insediamento (after-care) Azione 5. Implementazione degli strumenti informativi per la promozione e l assistenza agli investitori al fine di fornire informazioni rapide sul contesto di investimento e sulle possibili forme agevolative previste Linea 4. Aree per insediamenti produttivi Azione 1. Sostegno alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e/o indotta su aree caratterizzate dalla presenza e dalla gestione unitaria ed integrata di infrastrutture e servizi idonei a garantire il rispetto dell ambiente in un ottica di sviluppo Nel 2012 approvato l'avvio di una ricognizione field su macro aree territoriali (aree integrate di sviluppo) per attrarre nuove imprese. Riguardo a 8 aree integrate effettuata una prima indagine field sui Comuni interessati e dossier di rilevazione delle info relative ai fabbisogni infrastrutturali. Sulla rilevazione effettuata che ha rilevato 34 proposte di aree tra pubbliche e private sono in corso le necessarie verifiche. A marzo 2013 è stata prorogata al la durata della convenzione con Sviluppo Toscana per la realizzazione delle attività residue. Attualmente i progetti locali e quello regionale sono tutti in fase di attuazione. A luglio 2012 approvato l'accordo tra Regione e Toscana Promozione per la presentazione e realizzazione del Progetto di Marketing Unitario (PMU) finalizzato all'attrazione di investimenti con riferimento alle progettualità del programma PIUSS. A marzo 2013 è stato approvato il PMU e impegnati 2 mln. in favore di Toscana Promozione che ha destinato risorse aggiuntive per 563 mila euro. Ad aprile 2013 aggiudicata la gara per il Servizio finalizzato alla identificazione e al contatto con investitori diretti su cui focalizzare le attività promozione degli investimenti diretti verso la Toscana, di relativo follow up e di lead generation nei mercati prioritari: Europa, Giappone, Usa e Canada, e nei mercati emergenti (Cina, India) con particolare riferimento a settori di interesse per la Regione Toscana per la quale erano state destinate 233 mila euro. Avviati 11 progetti di investimento (prevalentemente di radicamento e acquisizione). Assistenza ai potenziali investitori: pervenute 20 richieste, assistenza pre o post insediamento; approntati dossier mirati di risposta. In fase di elaborazione e consegna dei seguenti strumenti: guida doing business in Tuscany, guida sui costi di impresa, documentazione di presentazione dei settori per l Attrazione Investimenti. Aggiornamento sito Fondo infrastrutture produttive: finanzia iniziative per la realizzazione, recupero e riqualificazione di aree da destinare ad insediamenti produttivi per la localizzazione di PMI industriali, artigiane e di servizi, compresa la riqualificazione ambientale delle aree (finanziamenti nell ambito del PRSE). Nel 2011 approvati 17 progetti (bando per la riqualificazione ambientale) e impegnati 20 mln. per 19

20 AP LI Az Azione Attività reazzate sostenibile, in conformità ai principi di prevenzione e controllo integrati dell inquinamento, con la finalità di conseguire, unitamente alla competitività del sistema produttivo, la il A fine 2012 finanziati con 9,9 mln. (investimento 15,9 mln.) 15 progetti di 13 comuni, Navicelli e Pianvallico SpA per riqualificazione ambientale di aree produttive e interventi infrastrutturali. salvaguardia dell ambiente, della salute e della sicurezza. Gli interventi dovranno prevedere la qualificazione ambientale delle aree esistenti o delle nuove aree destinate ad insediamenti produttivi, anche attraverso l acquisizione della denominazione di Aree produttive ecologicamente attrezzate (di cui al Regolamento emanato con DPGR. 74/R/2009) Sono considerati interventi di carattere innovativo e strategico, ai sensi del Fondo per infrastrutture produttive (L.R. 35/2000, PRSE e DGR 964/2012): la Strada dei Marmi (Comune di Carrara) e il Laboratorio caratterizzazione materiali (Internazionale Marmo e Macchine) del Piano di reindustrializzazione di Massa - Carrara (ex DGR 373/2012); gli interventi da destinare alle Aree integrate di sviluppo ex DGR 440/2012; le infrastrutture per le attività produttive previste dal Protocollo di intesa Regione Toscana - Provincia di Livorno - Comune di Livorno (ex DGR 102/2012); il completamento del Polo tecnologico Valdera; l ampliamento delle aree per insediamenti produttivi nel Comune di Sesto Fiorentino per nuovi investimenti industriali; le opere strategiche di interesse regionale che saranno previste dal Fondo di progettazione in partenariato con Cassa Depositi e Prestiti. Strada dei marmi: realizzata nella provincia di MS, è in collaudo; a fine 2012 impegnati 5 mln. per aggiungere il tratto Foce-Aurelia. A fine 2012 impegnate 700 mila euro per l'aumento del capitale sociale di Internazionale Marmi e Macchine di Carrara nell'ambito degli interventi per il rilancio dei poli espositivi. A Massa Carrara, presso il consorzio Erica (costituito da operatori privati e Internazionale Marmi e Macchine) opera il "Laboratorio tecnologico per la caratterizzazione e certificazione dei materiali lapidei e compositi e di nuovi materiali" svolgendo servizi di testing di base per la caratterizzazione dei materiali lapidei e compositi. A dicembre 2012 la Scuola Superiore Sant Anna (Polo Valdera - Istit. di BioRobotica) ha firmato un accordo con la Regione e il Comune di Pontedera per lo sviluppo del Polo mediante completamento di un immobile destinato a centro per la ricerca e il trasferimento tecnologico. Il Comune ha presentato progetti per: collettore reflui; centro robotica industriale e automazione; parcheggio; riqualificazione sicurezza urbana per i quali sono stati destinati 10 mln. sul Fondo per le infrastrutture produttive; firmato un accordo e destinate 328 mila euro: il Polo è disponibile a ristrutturare l immobile Creazione di lavoro qualificato, riduzione della precarietà e sostegno al reddito Per quanto riguarda il lavoro la regione si è data l obiettivo di rafforzare la buona occupazione (lavoro qualificato, sviluppo, innovazione e imprese più competitive), intervenendo soprattutto con le risorse FSE e FESR sul settore manifatturiero, sul rafforzamento della presenza industriale esistente, e favorendo l'insediamento di nuovi investimenti. Le politiche per il lavoro e per la formazione che la Regione ha messo a punto in questi anni sono state ulteriormente rafforzate per fare fronte alla brusca frenata dell'economia e alle sue inevitabili ripercussioni sul mercato del lavoro. Il perdurare della crisi economica impone alla Regione un forte impegno per difendere il reddito dei lavoratori e l'occupazione. Per questo sono stati messi in campo diversi strumenti, accanto al ruolo che la Regione svolge nelle vertenze aziendali e per i progetti di reindustrializzazione. Negli ultimi due anni l unità di crisi della Regione ha seguito 73 vertenze, che interessano circa lavoratori. La Regione, inoltre, ha adottato come strategia di governo il principio dell'assunzione di un'ottica di genere in tutte le politiche regionali, e ha sviluppato in questi anni un impegno costante alla promozione delle pari opportunità. Questo lo stato di attuazione in sintesi dei programmi che danno attuazione alla politica: Piano di indirizzo generale integrato (PIGI): le politiche di intervento in materia di istruzione, formazione e lavoro sono state attuate attraverso il Piano di indirizzo generale integrato (PIGI), che comprende anche interventi finanziati con il POR CRO FSE Ad aprile 2012 il Consiglio ha approvato il nuovo PIGI con il quale si confermano gli strumenti già collaudati che hanno dato risultati favorevoli e attivate azioni nuove, indirizzate al potenziamento dei sistemi (dell istruzione, della formazione professionale, dei servizi per il lavoro) in correlazione con i progetti per il rilancio dell impresa e dei 20

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