ZEROCOCA. Giovedì 11 e Venerdì 12 Novembre 2010 Sala Mercede della Camera dei Deputati
|
|
- Giorgiana Morini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Progress Report Piano Progetti 2010 IWorkshop di presentazione e valutazione dei risultati ZEROCOCA Promozione di strategie di marketing attrattive ed efficaci per i consumatori di cocaina e psicostimolanti Attivazione e supporto di una rete nazionale di servizi orientati all utilizzatore t di cocaina Responsabile scientifico: Vincenzo Marino Centro Collaborativo: ASL della Provincia di Varese Giovedì 11 e Venerdì 12 Novembre 2010 Sala Mercede della Camera dei Deputati 1
2 ZEROCOCA Collaboratori Vincenzo Marino Laura Randazzo Giancarlo Di Spirito Ruolo Responsabile scientifico Responsabile operativo Referente amministrativo Rachele Pagani Oriana Binik Manuel Benedusi Supporto amministrativo progetto Supporto al Responsabile operativo Osservatorio Dipendenze, psicologo Morena Riggi Osservatorio Dipendenze, assistente sociale Stefano Laffi Ada Frontini Francesca Merola Osservatorio Dipendenze, sociologo Diparrtimento Dipendenze, assistente sociale Direzione Dipartimento Dipnendenze, coad. amministrativo Davide Sironi e Marco Tosi DG Famiglia Conciliazione Integrazione e Solidarietà Sociale MINISTERO DELLA SALUTE 2
3 Da qualche lh anno è emersa l esigenza che l organizzazione i generale di dei servizi iialle persone tossicodipendenti debba rapidamente adeguarsi alla nuova domanda con un offerta incentrata sui bisogni e le specifiche caratteristiche cliniche, sociali e comportamentali dei diversi gruppi di consumatori di cocaina OBIETTIVI PROGETTUALI Migliorare l attrattività e la qualità dell offerta della rete dei servizi pubblici e privati accreditati per il trattamento dell abuso/dipendenza da cocaina e psicostimolanti ri orientando i servizi verso offerte più consone ai bisogni delle persone che usano cocaina. Fornire un adeguata formazione sia teorica che pratica sulle modalità di trattamento dei cocainomani e dei consumatori di psicostimolanti, sostenendo l adozione diprotocolli terapeutici specifici ed omogenei coerenti con le evidenze scientifiche nazionali ed internazionali. Identificare ed implementare alcune forme di aggancio precoce, diagnosi precoce (early detection), ti couseling specifico e supporto terapeutico ti per le persone che consumano cocaina con il coinvolgimento delle famiglie dei consumatori più giovani. DURATA TOTALE PREVISTA: 1095 giorni DURATA TOTALE FINANZIATA: 365 giorni 3
4 PRIMARIO 1. Soggetti che si rivolgono ai servizi pubblici (Sert); 2. Soggetti già in carico ai servizi pubblici e spesso in trattamento anche per altre droghe; 3. Soggetti che si rivolgono a servizi sanitari privati (cliniche, ambulatori, centri specializzati) e che non gradiscono recarsi presso i servizi pubblici; 4. Soggetti che accedono ai servizi di emergenza per overdose o patologie acute correlate all abuso di cocaina e crack (es. incidenti stradali, episodi cardiovascolari ascolari ecc.); 5. Soggetti che non si rivolgono a nessun tipo di servizio. TARGET Le categorie si autodefinisconoin base ad una serie di fattori: il grado di motivazione al trattamento; la gravità del disturbo cocaina correlato; la sostenibilità economica di trattamenti in centri privati; la necessità di privacy; la distanza dai centri di cura; la possibilità di assentarsi dal lavoro; il livello di qualità desiderato dll delle prestazioni i e dll delle condizioni i i alberghiere. SECONDARIO Operatori dei servizi pubblici e privati accreditati accreditati per il trattamento dell abuso/dipendenza da cocaina e psicostimolanti Raccomandazioni: Approccio integrato t che tenga conto dlftt del fatto che i pazienti possono trovarsi in vari punti del sistema sanitario Forte coordinamento organizzativo che razionalmente si orienti verso modelli di tipo dipartimentale (per ottenere una risposta efficace e nelle stesso tempo economicamente performante) 4
5 GANTTPROGETTOZEROCOCA (3/2010 3/2013) Sottobiettivi specifici Definireediffondereunprotocollo per la diagnosi e l adattamento dei servizi dedicati alle persone consumatrici di cocaina (sito web, infoline, servizi, ecc.), sulla base di evidenze scientifiche e di servizi già esistenti. Definire e divulgare linee di indirizzo ad alta fattibilità e sostenibilità per i trattamenti residenziali brevi e sociosanitari integrati. Diffondere, implementareee valutare un modello di diagnosi precoce finalizzato ato al rilevamento amentoprecoce dell uso di sostanze tra i più giovani e rivolto ai genitori sulla base dei documenti scientifici e delle linee di indirizzo gia esistenti. Consolidare il network nazionale delle unità operative coinvolte nell implementazione del progetto, anche attraverso percorsi di sensibilizzazione dei dirigenti e degli operatori. Realizzare programmi di formazione teorico pratica mirata degli operatori dei servizi pubblici e privatiaccreditati coinvolti. Implementare competenze operative allo scopo di promuovere l adozione di protocolli terapeutici specifici ed omogenei coerenti con le evidenze scientifiche nazionali ed internazionali. Sviluppare la cultura della valutazione degli esiti degli interventi con particolare attenzione alla qualità percepita dagli utenti dei trattamenti ricevuti anche attraverso idonei strumenti di customer satisfaction. Implementare il contatto degli utilizzatori di cocaina anche attraverso portali internet istituzionali specifici, finalizzati alla diffusione di informazioni su problematiche sanitarie, tecniche di prevenzione e agevolazione dell entrata in trattamento. Promuovere, in via sperimentale e compatibilmente con le risorse assegnate, lo sviluppo di nuove offerte terapeutiche attualmente carenti (web clinic, trattamenti residenziali brevi socio sanitari integrati a carattere intensivo o post intensivo anche in ambiente ospedaliero, ecc.) e/o di sperimentazioni cliniche e farmacologiche controllate secondo rigorosi canoni scientifici. Presentazione e diffusione dei risultati del progetto. 5
6 Sottobiettivi 2010 DEADLINE: dicembre 2010 Sottobiettivi 2010 Indicatori Prodotto tangibile atteso Definire i e diffondere d un protocollo per la Realizzazione protocollo Documento linee di indirizzo per la diagnosi e diagnosi e l adattamento dei servizi dedicati l andamento dei servizi rivolto alle persone consumatrici di cocaina alle persone consumatrici di cocaina (sito web, infoline, servizi, ecc.), sulla base di evidenze scientifiche e di servizi già esistenti. Definire e divulgare linee di indirizzo ad alta Realizzazione documento Documento linee di indirizzo per i trattamenti fattibilità e sostenibilità per i trattamenti residenziali brevi e socio residenziali integrati residenziali brevi e socio sanitari integrati. Diffondere, implementare e valutare un modello di diagnosi i precoce finalizzato al rilevamento precoce dell uso di sostanze tra i più giovani e rivolto ai genitori sulla base dei documenti scientifici e delle linee di indirizzo gia esistenti. Modello di diagnosi Documento linee di indirizzo per la famiglia finalizzati alla diagnosi precoce dell uso di sostanze tra i giovani 6
7 Team di esperti selezionato: Agus Medico Farmacologo - SOC Dipendenze Azienda per i Servizi Sanitari n 2 Isontina Gomma Medico internista - Direttore del Dipartimento per le Dipendenze dell'ulss di Verona Battaglia Bignamini Bricolo Carboni Cibin Ciccocioppo Docente senior - Scuola di Direzione Aziendale dell'università Bocconi Psichiatra - Responsabile Dipartimento di Patologia Dipendenze 1 ASL Torino 2 Psichiatra - SerD 1 Dipartimento Dipendenze ULSS 20 di Verona Medico Farmacologo - SerT ASL 6 Presidio Tossicodipendenze Carcere Is Arenas - Dipartimento di Neuroscienze, Università di Cagliari Psichiatra - Direttore del Dipartimento per le Dipendenze Az. Ulss 13 del Veneto, Dolo Venezia Professore associato di Farmacologia - Università di Camerino Cozzolino Medico Specialista in allergologia e Immunologia clinica - Direttore Ser.T 1 - ASL di Milano Faccio Psichiatra - Responsabile SerD 2 Dipartimento Dipendenze ULSS VERONA Gambarana Ricercatrice confermata - Dipartimento di Neuroscienze - Sezione di Farmacologia - Università di Siena Ferdico Psichiatra a-responsabile sab e SerT Sciacca AUSL Agrigento Leonardi Medico - Direttore U.O.C. Prevenzione e Cura delle Tossicodipendenze ed Alcolismo, Ser.T.D ASL Roma C Locatelli Medico specializzato in Anestesiologia e Rianimazione - Direttore Centro Antiveleni di Pavia Lucchini Psichiatra - Direttore del Dipartimento Dipendenze ASL Milano 2 Marino Psichiatra - Direttore del Dipartimento Dipendenze ASL Varese Mascetti Nava Pani Randazzo Rigliano Somaini Zanusso Psicologo Psicoterapeuta - Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica Università di Milano Neurofarmacologo - Responsabile Dipartimento Dipendenze Castelfrancoveneto Psichiatra - SerT AUSL 8 - Dipartimento di Neuroscienze "B.B.Brodie" - Cagliari Psicologo Psicoterapeuta Responsabile U.O. Staff Dipendenze ASL Varese Psichiatra - Responsabile struttura psichiatrica territoriale Milano Medico Farmacologo - SerT Cossato ASL Biella Psicologo Psicoterapeuta - Coordinatore Dipartimento per le Dipendenze e Direttore UOC SerT 1 TV Un protocollo per la diagnosi e l adattamento dei servizi dedicati alle persone consumatrici di cocaina Chiamati a realizzare: Linee di indirizzo per i trattamenti residenziali brevi e socio residenziali integrati Un modello di diagnosi precoce finalizzato al rilevamento precoce dell uso di sostanze tra i più giovani 7
8 PRODOTTO: Linee guida per la diagnosi, il trattamento e l adattamento dei servizi alle persone consumatrici di cocaina 1. Inquadramento diagnostico 1.1. Strumenti diagnostici per la valutazione dei disturbi correlati alla cocaina (Disturbi da uso di Cocaina: abuso e dipendenza; Disturbi indotti da cocaina : intossicazione acuta, astinenza, altri disturbi indotti; Disturbi correlati NAS ): 1.2. Strumenti diagnostici per la valutazione delle patologie correlate di pertinenza internistica 2. Trattamenti farmacologici 2.1.Trattamento farmacologico dei disturbi correlati alla cocaina - Disturbo da uso di Cocaina 2.2.Trattamento farmacologico dei disturbi correlati alla cocaina - Disturbi indotti da Cocaina 2.3.Trattamento farmacologico della prevenzione delle ricadute 3.Trattamenti psicosociali 3.1.Trattamento psico-sociale dei Disturbi da uso di cocaina: CBT, counselling, prevenzione delle ricadute, contingency management, terapie psicodinamiche 3.2. Il ruolo dei gruppi self help 4.1. Adolescenti 4.2. Gravide 4.3. Poliabusatori Pazienti con comorbilità psichiatrica 4.Specificità diagnostico-terapeutiche in particolari popolazioni 5. Riabilitazione e reinserimento 6. Setting terapeutici 7. Rete territoriale e integrazione degli interventi 8.1. Governance di sistema e processo direzionale 8.2. Setting organizzativi 8. Aspetti organizzativo-gestionali e valutazione della qualità degli interventi 9.Strategie di marketing e ruolo di internet nel marketing dei servizi socio sanitari 8
9 Obiettivo Indicatori Prodotto tangibile Fasi successive Consensus ZEROCOCA Consolidare il network nazionale delle unità operative coinvolte nell implementazione del progetto, anche attraverso percorsi di sensibilizzazione dei dirigenti e degli operatori N. U.O. coinvolte Elenco delle unità operative del network nazionale Azioni Condivisione del documento Linee guida. Sensibilizzazione di dirigenti ed operatori rispetto alla partecipazione al progetto Obiettivo Indicatore Prodotto tangibile Sperimentazione di nuove offerte terapeutiche Promuovere, in via sperimentale e compatibilmente con le risorse assegnate, lo sviluppo di nuove offerte terapeutiche attualmente carenti (web-clinic, trattamenti residenziali brevi socio-sanitari integrati - a carattere intensivo o post-intensivo - anche in ambiente ospedaliero, ecc.) e/o di sperimentazioni cliniche e farmacologiche controllate secondo rigorosi canoni scientifici N. U.O. da individuarsi nell ambito del Gruppo di Coordinamento Tecnico-scientifico Report di attività Azioni Individuazione di nuove offerte sperimentali da avviare nelle U.O. selezionate Definizione di modalità di attuazione e valutazione dei progetti sperimentali Potenziamento delle nuove offerte secondo criteri concordati 9
10 Formazione Obiettivo Indicatore Risultati tangibili Azioni Obiettivo Indicatore Risultati tangibili Azioni 1. Realizzare programmi di formazione teorico-pratica mirata degli operatori dei Servizi pubblici e privati-accreditati coinvolti. Implementare competenze operative allo scopo di promuovere l adozione di protocolli terapeutici specifici ed omogenei coerenti con le evidenze scientifiche nazionali ed internazionali 2. Sviluppare la cultura della valutazione degli esiti degli interventi con particolare attenzione alla qualità percepita dagli utenti dei trattamenti ricevuti anche attraverso idonei strumenti di customer satisfaction. 1. N. operatori formati/ N operatori attesi 2. N Customer Satisfaction / N Utenti trattati 1. Training addestrativi e esperienziali d eccellenza a beneficio degli operatori dei servizi sulle modalità di trattamento dei cocainomani e consumatori di psicostimolanti, in linea con quanto definito nelle linee guida 2. Strumenti di rilevazione della Customer e percorsi formativi per la valutazione degli esiti di intervento Il corso formativo/ricerca azione sarà organizzato in 2 moduli composti da 3 giornate ognuno, in cui le mattinate potranno essere caratterizzate da formazione d aula e i pomeriggi da training clinici addestratativi, con particolare attenzione alla costruzione degli strumenti di valutazione e alla definizione delle modalità di somminstrazione customer, inserimento, analisi ed elaborazione dati. Rete portali internet Implementare il contatto degli utilizzatori di cocaina anche attraverso portali internet istituzionali specifici, finalizzati alla diffusione di informazioni su problematiche sanitarie, tecniche di prevenzione e agevolazione dell entrata in trattamento N portali attivati Report di attività per la promozione dei portali Infine: Presentazione Costituzione web community e diffusione Censimento e raccordo dei portali internet esistenti dei risultati idel progetto 10
Progress Report Piano Progetti 2010. IWorkshop di presentazione e valutazione dei risultati PROGETTO RELI
Progress Report Piano Progetti 2010 IWorkshop di presentazione e valutazione dei risultati PROGETTO RELI Responsabile scientifico: Centro Collaborativo: Giovedì 11 e Venerdì 12 Novembre 2010 Sala Mercede
DettagliDott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo
Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliPROGETTO ALTO FRIULI
PROGETTO ALTO FRIULI RICERCA TRANSAZIONALE: SENSIBILIZZAZIONE, FORMAZIONE E INTERVENTO SUI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (DSA) - DURATA BIENNALE - Ente Promotore Comune di Tolmezzo ENTI E COLLABORAZIONI
DettagliRUOLO DEI SERVIZI DI EMERGENZA URGENZA E COORDINAMENTO CON LE STRUTTURE TERRITORIALI DI CURA
RUOLO DEI SERVIZI DI EMERGENZA URGENZA E COORDINAMENTO CON LE STRUTTURE TERRITORIALI DI CURA ANNA MARIA FERRARI DIRETTORE DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA REGGIO EMILIA COCAINA E NUOVI CONSUMI (progetto
DettagliProgress Report Piano Progetti 2010
Progress Report Piano Progetti 2010 IWorkshop di presentazione e valutazione dei risultati Titolo del Progetto: Comorbidità Psichiatrica e Trattamenti Sanitari Volontari, Condizionati e Obbligatori per
DettagliPROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO
PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata
DettagliCORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te
CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliMiglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi
MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliLA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO
BRESCIA 6 OTTOBRE 2006 LA FORMAZIONE DELL ASSISTENTE SANITARIO PROF. FRANCESCO DONATO Sezione di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Brescia
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale
PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliIL TAVOLO ARESS per i PDTA nella PSICOLOGIA OSPEDALIERA. Marina Bertolotti Ivrea, 16 novembre 2012
IL TAVOLO ARESS per i PDTA nella PSICOLOGIA OSPEDALIERA Marina Bertolotti Ivrea, 16 novembre 2012 Aress Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari Percorsi assistenziali, standard di attività e modelli organizzativi
DettagliStrutture Residenziali: quali indicazioni?
Strutture Residenziali: quali indicazioni? Alcologia oggi Roma, 18 Settembre 2013 XXIII Congresso Nazionale Società Italiana di Alcologia Precedenti ricoveri per problemi alcol-correlati 5.12% dei soggetti
DettagliIl Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia. A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013
Il Centro Territoriale per le Malattie Rare dell ASL di Brescia A cura di Eliana Breda - Brescia 25 maggio 2013 Il contesto normativo regionale DGR 7328 del 11 dicembre 2001 Individuazione della rete regionale
DettagliSER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE TOSSICODIPENDENZE
SER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE T.U. 309/90 e L.n.49/06 Prov.to30/10/07 (Conferenza stato/regioni) D.M.S. 444/90 e LR n.22/02 con relativi decreti Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli
DettagliSGS La strada per una guida sicura
Progress Report Piano Progetti 2010 IWorkshop di presentazione e valutazione dei risultati SGS La strada per una guida sicura Responsabile scientifico: Carlo Pacella Centro Collaborativo: CUEIM Giovedì
DettagliStruttura Semplice Dipartimentale di Neuropsichiatria Infantile 4
PROGETTO/EVENTO FORMATIVO AZIENDALE LE NUOVE FRONTIERE DEL TRATTAMENTO LOGOPEDICO IN ETÀ EVOLUTIVA: DALL APPROCCIO PREVERBALE ALLO SVILUPPO DELLE PRASSIE ORALI E VERBALI 1. INDICARE LA TIPOLOGIA DI CORSO
DettagliDeliberazione legislativa n. 87/2014 2. Art. 1 Finalità
Deliberazione legislativa n. 87/2014 2 Art. 1 Finalità 1. La Regione Emilia-Romagna riconosce e promuove, nell ambito delle politiche del welfare, la cura familiare e la solidarietà come beni sociali,
DettagliLa Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi
La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Possamai ISTITUZIONE DELLE UNITA OPERATIVE COMPLESSE DI PSICOLOGIA Presentato alla Presidenza
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliPROGRAMMA 1 RIDUZIONE DELLE DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE
PROGRAMMA 1 RIDUZIONE DELLE DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE ex. Art. 3 Rete solidale e collaborazioni internazionali del DM del 21 luglio 2006 Programma straordinario
DettagliProgetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012
Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento
DettagliP ercorsi ECM per la formazione delle figure professionali dell équipe per gli Interventi assistiti con gli animali 2013-2014
P ercorsi ECM per la formazione delle figure professionali dell équipe per gli Interventi assistiti con gli animali 2013-2014 Presentazione Il Centro di referenza nazionale per gli Interventi assistiti
DettagliL integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliCorso di formazione sulle tossicodipendenze rivolto ai Medici di Medicina Generale, agli operatori del servizio pubblico
Versione del 17 dic 09 Corso di formazione sulle tossicodipendenze rivolto ai Medici di Medicina Generale, agli operatori del servizio pubblico e del privato sociale della Regione Emilia Romagna Roma,
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013
APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere
DettagliIl Progetto PERSEFONE nell intervento integrato nella Doppia Diagnosi
CONFERENZA DEI SERVIZI DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE AUSL ROMA/H Pomezia, 17-18 18 Aprile 2015 Il Progetto PERSEFONE nell intervento integrato nella Doppia Diagnosi Dr.
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliPROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA. PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ
PROGRAMMA QUALITÀ E POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE PUBBLICA Convenzione DFP e SSPA PROGETTO Una Rete per la Formazione di Qualità RFQ Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM FINALITÀ DEL PROGETTO
DettagliPIANO TRIENNALE DIPENDENZE 2006-2008 Comune di Padova - Settore Servizi Sociali
PIANO TRIENNALE DIPENDENZE 2006-2008 Comune di Padova - Settore Servizi Sociali Indice 5 Schema di Sintesi 6 Progetto Se..Taccio : Prevenzione Ambito Scuola 7 Progetto Se..Taccio : Prevenzione Tempo Libero:
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
DettagliCARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T.
CARTA SERVIZI del CENTRO per l AGGIORNAMENTO delle PROFESSIONI e per l INNOVAZIONE ed il TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C.A.P.I.T.T. La Carta Servizi è uno strumento di trasparenza messo a disposizione dal
DettagliIl progetto MiglioraPA e la promozione del Customer Satisfaction Management Laura Massoli Dipartimento Funzione Pubblica
Il progetto MiglioraPA e la promozione del Customer Satisfaction Management Laura Massoli Dipartimento Funzione Pubblica Promuove la cultura della qualità dei servizi pubblici attraverso l introduzione
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliSCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)
SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA
Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del
DettagliLEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)
LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
Dettagli5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO
5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO TABELLA 2.C ACCESSO AL SISTEMA DEGLI INTERVENTI E SERVIZI 2. C. 1. ATTIVAZIONE SPORTELLO SOCIALE ZONA SOCIALE RIMINI SUD Per l accesso ai servizi ed alle
DettagliProgetto Governance delle Risorse Umane-Modelli Innovativi
Progetto Governance delle Risorse Umane-Modelli Innovativi Attività dirette al rafforzamento degli Uffici addetti alle politiche e alla gestione del personale delle Amministrazioni degli Enti Locali delle
DettagliL esperienza della Survey HBSC Italia 2014
Stili di vita e salute degli adolescenti. I risultati della sorveglianza HBSC Liguria 2014 Genova 1 dicembre 2015 L esperienza della Survey HBSC Italia 2014 liberamente tratta dalle presentazioni di Daniela
DettagliAZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE
BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA
DettagliModalità di Gestione nelle Cure Primarie
Modalità di Gestione nelle Cure Primarie Medicina d attesa Medicina d opportunità Medicina d Iniziativa Campagne di sensibilizzazione e di prevenzione Dr. Maurizio Pozzi Modelli Generali delle Cure Primarie
DettagliProgetto della Regione Piemonte
3 Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche AMD Ancona, 12-14 Ottobre 2006 Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Progetto della Regione Piemonte Giampaolo MAGRO - Roberto SIVIERI Normativa Regionale
DettagliIl progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16
Il progetto SCUOLA E ADOZIONE a CREMONA per l a.s. 2015/16 TAVOLO SCUOLA E ADOZIONE IN CRESCITA : L applicazione operativa delle Linee Guida Nazionali attraverso la formazione degli insegnanti referenti
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELL ATTIVITA DI DIDATTICA E DI RICERCA ALL INTERNO DELLE
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliL Area Penale del Dipartimento Dipendenze dell Az. ULSS 9 tra buone prassi e costruzione della rete
L Area Penale del Dipartimento Dipendenze dell Az. ULSS 9 tra buone prassi e costruzione della rete Area Penale DEFINIZIONE: Una cornice di lavoro e di riflessione che mette in sistema gli operatori e
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi
DettagliAccordo Tra. L anno.., il giorno. del mese di., alle ore. presso la sede della Regione Toscana, Piazza Duomo 10 Firenze.
Allegato A Accordo Tra REGIONE TOSCANA AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARI A CAREGGI AZIENDA USL 7 SIENA AZIENDA USL 8 AREZZO AZIENDA USL 10 FIRENZE PROVINCIA DI LUCCA L anno.., il giorno. del mese di., alle
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliLE DIPENDENZE: CLINICA E TRATTAMENTO
CORSO FAD LE DIPENDENZE: CLINICA E TRATTAMENTO ID ECM: 4252-145859 CREDITI 12 CREDITI ECM DESTINATARI Psicologi, Psicoterapeuti, Educatori professionali DURATA Data di inizio 1 gennaio 2016 Data di fine
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
Dettagliorganizzazione della prevenzione e dell assistenza in oncologia.
Testo aggiornato al 15 dicembre 2005 Linee guida del Ministero della sanità 1 febbraio 1996 Gazzetta Ufficiale 20 febbraio 1996, n. 42 Linee guida in applicazione di quanto previsto nel Piano sanitario
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliProgetto. Inserimento lavorativo per disabili psichici (borse lavoro) Comune di Foggia - Ufficio Città Sane. Città di Foggia
Progetto Inserimento lavorativo per disabili psichici (borse lavoro) Comune di Foggia - Ufficio Città Sane Inserimento lavorativo per disabili psichici Il progetto ha previsto l inserimento lavorativo
DettagliSCHEMA PER LA STESURA DI UN PROGETTO. Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga Piano Triennale di Intervento Area Dipendenze 2006/2008
SCHEMA PER LA STESURA DI UN PROGETTO Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga Piano Triennale di Intervento Area Dipendenze 2006/2008 1. TITOLO PROGETTO PIT STOP 2. AREA DI INTERVENTO DEL
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliSocietà di formazione
Società di formazione Presentazione Efil Formazione nasce a gennaio 2011 con l intento di costituire il presidio strategico dei sistemi formativi promossi dall Agenzia per il Lavoro Life In e per rispondere
DettagliConferenza Stampa. Cure intermedie: attivi 6 posti. all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno
Conferenza Stampa Cure intermedie: attivi 6 posti all ASP Bassa Est San Mauro Abate di Colorno Mercoledì 17 settembre 2014 - ore 11.30 Sala riunioni Servizio Attività Tecniche AUSL di Parma Via Spalato
DettagliAssistenza domiciliare integrata (A.D.I.) cure palliative a favore di pazienti terminali residenti nei distretti di
FORUMPA SANITA' 2001 A.S.L. della Provincia di Milano n 1 Dipartimento ASSI Assistenza domiciliare integrata (A.D.I.) cure palliative a favore di pazienti terminali residenti nei distretti di Corsico e
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliLa scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante:
Attività per il sistema di formazione della PC Il sistema lombardo della Protezione Civile potrà professionalizzarsi e rendersi sempre più efficace ed efficiente quanto più la formazione degli operatori
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi spesso non è
DettagliSede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it
CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi
DettagliCreare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato
IL PUNTO SULLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESSLAVORO-CORRELATO: OPPORTUNITA E CRITICITA Milano, 10 Febbraio 2012 Creare valore dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato Psicologo della salute
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliProgetto gestito in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria
Progetto gestito in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria PROCESSO PRODUTTIVO E PROFILI DI RISCHIO GESTIONE IMMOBILIARE Impiegati Tecnici di cantiere GESTIONE FUNERARIO-CIMITERIALE Impiegati
DettagliProgetto per la definizione di linee guida per l utilizzo dell ICD-10 nell ambito dei servizi per le dipendenze
Servizio Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Salute nelle Carceri Area Dipendenze Servizio Sistema Informativo Sanità e Politiche Sociali Progetto per la definizione di linee guida per l utilizzo dell
DettagliALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO
ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO 1. Continuità dell intervento X Nuovo ( Centro diurno) X In continuità con servizio già attivato ( Assistenza Domiciliare)
DettagliSERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE
SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliProtocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria Direzione Regionale Protocollo D Intesa Tra L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria E Il Conservatorio
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.) Art. 1 E costituito il Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale
DettagliMERCATO BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
MERCATO BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L attuale contesto economico e di mercato richiede l implementazione di un nuovo modello di presidio della clientela business e pubblica amministrazione finalizzato
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliConvegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
DettagliPremessa. L approccio preventivo proposto si basa su alcuni presupposti fondamentali, quali:
Piano locale per la prevenzione delle dipendenze 2011/2012 Premessa La DGR 9/937 del 1 dicembre 2010 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2011,
DettagliDr. Alberto Antonini. Curriculum
e mail: alberto.antonini@uslumbria2.it Tel. e Fax 0744/ 204411 Cell. 335/ 5313363-329/ 2603868 Dr. Alberto Antonini Curriculum Via Giordano Bruno 61 01028 - Orte (VT) Dati personali Luogo e data di nascita:
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
DettagliProgetto ARSS - La qualità dal punto di vista del cittadino utente PROGRAMMA REGIONALE DI INDAGINE SUGLI UTENTI DEI SERVIZI
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Progetto ARSS - La qualità dal punto di vista del cittadino utente PROGRAMMA REGIONALE DI INDAGINE SUGLI UTENTI DEI SERVIZI Maria Ines Axerio e Mara Pigato
Dettagli