LA TUTELA DELL INFANZIA: ORIENTAMENTI E STATO DELL ARTE IN ITALIA
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1 Piacenza 6 dicembre 2011 Piacenza 6 dicembre 2011 LA TUTELA DELL INFANZIA: ORIENTAMENTI E STATO DELL ARTE IN ITALIA Luigi Fadiga Già Presidente del Tribunale per i minorenni di Roma Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico ed educativo Istruzione e Università Servizi alla persona e alla comunità Zancan Formazione Srl
2 Una precisazione preliminare... Tutela è anche un termine giuridico Meglio parlare di protezione
3 Le fonti normative: la Costituzione l l l Art. 31,co.2: La Repubblica protegge l'infanzia favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Art. 30 comma 1: E' dovere e diritto dei genitori mantenere istruire ed educare i figli Art. 30 co.2: Nei casi di incapacità genitoriale la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
4 Altre fonti normative fondamentali Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo del , ratificata con legge 1991 n. 176; Convenzione europea sull'esercizio dei diritti dei fanciulli del , ratificata con legge 2003 n. 91
5 Altre fonti normative principali Codice civile, norme sulla potestà e sulla tutela Legge 1983 n. 184 e succ. mod., norme sullo stato di abbandono e l'adottabilità Rdl 1934 n. 1404, norme sul trib. Minorenni Dpr 1977 n. 616, art. 23/c, trasferimento funz. Legge quadro 2000 n. 328 Normative regionali sui servizi (Cost. Art. 117)
6 Quindi, la protezione dell'infanzia e dei minori di età... E' un obbligo costituzionale; Vi provvede un sistema normativo di protezione composito e squilibrato, stratificatosi nel corso degli anni per interventi non coordinati del legislatore; Esso comprende due sottosistemi: quello socioamministrativo (Servizi) e quello giudiziario (Giustizia minorile).
7 Non dimenticare... Protezione e promozione due concetti non scindibili per i diritti della persona di età minore
8 Di che cosa ci occupiamo? Parlando di protezione ( tutela ) dell'infanzia, ci occupiamo della prevenzione e della protezione dai maltrattamenti e dalle violenze di ogni genere e da chiunque poste in essere. In questo modo promuoviamo i diritti del minore in quanto persona.
9 Maltrattamento e violenze all'infanzia: un solo fenomeno, troppe definizioni In campo giudiziario Minore vittima di: Abuso potestà (artt c.c.) Abbandono (art. 8 l.n. 84/1983) Fatti di rilevanza penale (Cod. pen., 571,572,582, 583 bis, 591, 600 ter e oct., 609 bis e sgg., 612 bis...) In campo psicosociale. Ogni situazione il cui un minore è oggetto di violenza fisica, sessuale e/o psicologica, attraverso condotte attive (lesioni, percosse, ipercuria, atti sessuali) oppure omissive (incuria, trascuratezza, abbandono)
10 I due sistemi : gli obiettivi Sistema giudiziario a) minorile -protezione e affermazione dei diritti del minore b) civile ordinario -risoluzione conflitti privati c) penale ordinario - ricerca e punizione del colpevole Sistema dei servizi a) in generale - Benessere dei cittadini - Prevenzione e cura del disagio b) per i minorenni - Protezione, prevenzione, cura, sostegno/controllo
11 I due sistemi: gli strumenti l Sistema giudiziario - Procedimento davanti a un giudice imparziale - Diritto di difesa - Garanzia del contraddittorio - Decisioni cogenti Sistema dei servizi Interventi di sostegno e cura Interventi di socializzazione Interventi tutela, vigilanza e controllo
12 Possibili modelli di interazione l nella legge... nella prassi... - segnalazioni facoltative - segnalazioni obbligatorie - inchieste psicosociali - progetti - sostegno/controllo - denunce e referti - modello dipendente - modello antagonista - modello interattivo
13 Il modello dipendente l Servizi dipendenti da Giustizia Il giudice o il p.m.m) considera i servizi come - polizia giudiziaria - consulenti tecnici - meri esecutori Giustizia dipendente da Servizi Il giudice fa proprie tutte le decisioni dai servizi (es.: idoneità in ADI) Il giudice scarica il caso ai servizi (es.: l'affidamento al S.S.) Il giudice delega il contatto col minore (es.: ascolto)
14 pregi e difetti del modello dipendente Sono pregi:??? Sono difetti: - il ruolo istituzionale ed autonomo dei servizi si impoverisce e a volte si atrofizza; - la professionalità degli operatori si abbassa; - il giudice svolge un ruolo improprio - si dubita dell' imparzialità del giudice
15 Il modello antagonista l Servizi vs. Giustizia (giustizia = repressione) segnalazioni tardive segnalazioni omesse provvedimenti inattuati casi dimenticati l Giustizia vs. Servizi (servizi = intrusi) invece dei servizi, utilizzo prevalente o esclusivo di : Pol.Giud. Giudici onorari come c.t.
16 pregi e difetti del modello antagonista Sono pregi:??? Sono difetti: - comunicazione mancante o puramente formale; - mancanza di un linguaggio comune; - contrasto latente che paralizza o rende inefficaci gli interventi - confusione dei ruoli - utilizz. improprie dei giudici onorari
17 Il modello interattivo l questo modello non è più attuabile dopo la l. 149/2001 l l I servizi si devono relazionare ora con il pubblico ministero minorile Il pubblico ministero minorile è il solo legittimato a chiedere al tm l'apertura del procedimento di adottabilità
18 pregi e difetti del modello interattivo Erano pregi: - acquisizione di un linguaggio comune - rapidità dell'intervento - progettualità condivisa - buon livello di efficacia dell'intervento Erano difetti: - diritto di difesa compromesso - terzietà del giudice sminuita - forti rischi di confusione dei ruoli
19 Alla ricerca di soluzioni 1. facilitare le comunicazioni nei e tra i sistemi 2. a ognuno il suo mestiere e deve saperlo fare! 4. conoscere le regole del gioco: la formazione 5. imparare la lingua dell'altro 6. creare un'interfaccia 7. puntare a un modello di servizi adulti
20 facilitare la comunicazione Presupposto della comunicazione fra i sistemi: Ciascun sistema, al suo interno, deve individuare i soggetti e le competenze e creare, sempre al suo interno, circuiti comunicativi adeguati nonché referenti precisi per l'esterno;
21 a ognuno il suo mestiere... Evitare le confusioni di ruoli: Il p.m.m. faccia il pubblico ministero, Il giudice minorile faccia il giudice minorile, Il giudice onorario non faccia il consulente tecnico L'assistente sociale non faccia il giudice Lo psicologo non faccia l'educatore, L'educatore non faccia lo psicologo Ecc. ecc....
22 ...e che lo sappia fare! Il diritto non basta: l'autista non è l'autista; Il cuore non basta: il pediatra ha studiato pediatria; La scienza non basta: c'è anche il codice.
23 conoscere le regole del gioco: la formazione Formazione specifica degli operatori nella materia minorile ANCHE giuridica; Formazione del magistrato minorile nelle scienze umane
24 Imparare la lingua dell'altro XKW ZHJ DDOPP? 35zyykkììì>?
25 puntare a un modello di servizi adulti......cioè servizi minorili che siano: - dotati di professionalità specifica, - con formazione e aggiornamento adeguati, - capaci di formulare proposte e di attuare i progetti - dotati di legittimazione processuale attiva
26 puntare a un modello di servizi adulti......cioè servizi minorili che siano: - dotati di professionalità specifica, - con formazione e aggiornamento adeguati, - capaci di formulare proposte e di attuare i progetti - dotati di legittimazione processuale attiva
27 Ma, soprattutto... Favorire e sviluppare, tra gli operatori della giustizia e dei servizi, una cultura condivisa dei diritti del minore, che si fondi sul dettato costituzionale e sulla CONVENZIONE DELLE N.U. SUI DIRITTI DEL FANCIULLO
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