titolo Valeria Cavallo
|
|
- Giorgia Esposito
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 titolo Valeria Cavallo
2 Risorse Norme umane Risorse finanziarie organizzazione cittadino
3 Legislazione L. CRISPI 1890 L. 2227/1925 L. 405/1975 L. 833/1978 L. 104/1992 L. 68/1999 IPAB ONMI Consultori Sanità L. assist. Integrazione HK Diritto al lavoro dei disabili D.Lgs 229/1999 riforma ter Bindi (sanità) L. 328/2000 Legge Quadro: Sistema Integrato Interventi e Servizi Sociali ( qualità della vita, pari opportunità)
4 Risorse umane e finanziarie 1800 dalla beneficenza 1900 dall intervento dello Stato : servizio sanitario per tutti i cittadini invalidità assegno di accompagnamento fondi statali per interventi settoriali dalla compartecipazione regionale e comunale (utilizzo fondi Europei) 2000 alla solitudine delle famiglie
5 Ruolo della Regione DPR 616/77 decentramento - funzioni amministrative regionali - organizzazione Servizi Sociali ai Comuni L. 59/97 principio di sussidiarietà - ente più vicino al cittadino - titolarietà dei comuni - rapporto pubblico / privato L. 3 / 2001 legge costituzionale le Regioni hanno competenze per il sociale su organizzazione, programmazione attuazione dei servizi
6 Competenze STATO Scuola, Università REGIONE Sanità ENTI LOCALI Urbanistica Rifiuti Acque Sociale
7 REGIONE LIGURIA L.R. 26 / 76 L.R. 18 / 83 L.R. 21 / 88 L.R. 08 / 89 L.R. 11 / 94 L.R. 42 / 94 L.R. 25 / 2000 L.R. 12 / 2006 L.R. 41 / 2006 L.R. 06 / 2009 ass. famiglia, maternità, infanzia, età evolutiva trasformazione OSP. PSICH. Quarto e Cogoleto in presidi sociosanitari per tutela Salute Mentale riordino e programmazione Servizi Sociali Piano Sanitario Regionale interventi reg. in favore della famiglia disciplina sanitaria regionale Piano Sanitario Regionale Promozione Sistema Integrato Servizi Sociali e Sociosanitari Riordino servizio sanitario regionale promozione politiche minori giovani
8 Il senso delle leggi dal superamento del bisogno specialistico alla attenzione alla persona nella sua totalità nel contesto familiare e sociale dalla assistenza riparativa del disagio alla protezione sociale attiva dalla prestazione semplice al progetto e al percorso accompagnato dalla risposta monetaria ad interventi complessi dalla azione esclusiva dell Ente alla attivazione del terzo settore
9 WELFARE? Si intende BENESSERE SOCIALE Si misura in termini di qualità della vita e della convivenza sociale di tutte le. componenti di una comunità
10 Welfare municipale La QUALITA delle politiche di un comune viene ricondotta alla qualità degli effettivi servizi erogati alla qualità della vita intesa come intreccio tra qualità ambientale condizioni di benessere coesione sociale che l amministrazione sa garantire
11 Ma il cittadino come fa a destreggiarsi tra i servizi? deve conoscere le norme che li regolano come sono organizzati come operano
12 Come fa, visto che Le leggi che regolano il sociale e il sociosanitario sono conosciute quasi solo dagli ADDETTI AI LAVORI
13 Legge Regionale 12 /2006Cosa A.T.S. (Ambiti Territoriali Sociali) Zone sociali (ATS + ATS + ATS) Distretto Socio-Sanitario
14 Legge Regionale 12 /2006Cosa i comuni piccoli associati i comuni grandi suddivisi formano gli A.T.S. (Ambiti Territoriali Sociali) e gestiscono il sociale
15 Legge Regionale 12 /2006Cosa più ATS associati costituiscono la ZONA SOCIALE che gestisce servizi sociali di area + vasta
16 Legge Regionale 12 /2006Cosa Zona sociale ATS-1 + ATS 2 + ATS Distretto sanitario dipartimento 1 + dipartimento 2 + dipartimento DISTRETTO SOCIO SANITARIO
17 COMITATO DEI SINDACI ha la Responsabilità Politica del Distretto Socio-Sanitario è presieduto dal Sindaco del Comune capofila (o suo delegato)
18 Conferenza dei Sindaci e Direttore Generale ASL Costituiscono l organo di governo dei Servizi Socio-Sanitari del territorio a loro affidato Devono risponderne ai cittadini
19 DISTRETTO SOCIOSANITARIO Governa i servizi sociosanitari Organizza l accesso ai servizi, attraverso sportelli comunali sportelli presso ATS sportelli integrati SocioSanitari punto unico di accesso?
20 ZONA e DISTRETTO SANITARIO FOCOSTITUISCONO IL DISTRETTO SOCIOSANITARIO
21 UVM Unità Valutazione Multidimensionale il Distretto affronta problemi complessi attraverso la UVM che definisce i PIA = Piani Individuali di Assistenza che sono condivisi con i pazienti e/o familiari
22 cosa non funziona ancora Modelli differenti tra le ASL dentro le stesse ASL Organici sempre più carenti Sistemi informativi non dialoganti Burocrazia Competizione fra i servizi
23 risorse il welfare sta male per la riduzione della spesa sociale e sanitaria per il degrado della qualità dei rapporti umani per la disgregazione progressiva dei processi di solidarietà e coesione sociale Si pensa troppo a quanto costa dimenticando che oltre alle risorse economiche pubbliche sono le risorse autonomamente impiegate dalle singole persone, dalle famiglie, dai gruppi sociali a determinare una migliore qualità della vita e benessere attività di cura educazione solidarietà diffusa vicinato e volontariato
24 FINANZIAMENTI PUBBLICI Il finanziamento pubblico in generale proviene da 70% bilancio comunale 15% Stato 15% Regione per il welfare locale 2011 taglio drastico dei trasferimenti statali 50% in meno del 2010 i comuni stanziano il 17% della loro spesa corrente al welfare locale infanzia 40% anziani 20% disabilità 20% fonte ANCI
25 Finanziamenti Sanità Nel 2011 la spesa sanitaria pubblica è stata pari al 7,1 % del PIL ASL+ ASO + IRCCS + Policlinici Universitari
26 Spesa pubblica per la Long Term Care (LTC) Sanitaria 46% Accompagnamento 43% Socioassistenziale Locale 11%
27 al resto pensano le famiglie..
28 famiglie scarsa attenzione alle famiglie > indebolimento nella loro organizzazione > esclusione sociale dei componenti, produzione di ulteriore fragilità 1. abbandono della donna anche nella sua funzione riproduttiva oltre che nel lavoro e nel ruolo di cura 2. disagio giovanile 3. condizione anziani 4. esclusione sociale: disabili minori in difficoltà malati mentali e terminali 5. disoccupazione o sottooccupazione in lavoratori media età 6. politica fiscale per figli a carico o HK LA FAMIGLIA NON PUO COLMARE I VUOTI DI UNO STATO SOCIALE INCOMPIUTO
29 La funzione dell Ente Locale è di conoscere i bisogni garantire i diritti fondamentali promuovere i programmi pianificare valutare i servizi e le politiche integrate attraverso la partecipazione dei DIVERSI ATTORI SOCIALI Deve essere attore non solo formale dei piani di zona
30 PERIFERIA E CENTRO dobbiamo preoccuparci della periferia ma fare attenzione al centro e ai vari centri dove si perpetuano processi e scelte di esclusione ed emarginazione sociale La dove AVERE e POTERE stanno corrodendo il senso stesso di una comunità
31 Cosa NON va bene : corruzione prevenzione diventata ormai marginale Medicina difensiva Ospedale che non cambia servizi scolastici penalizzati lottizzazione dei servizi lottizzazione del territorio minaccia all universalismo (art 32 costituzione) Prima della L.833/ milioni Italiani non avevano copertura sanitaria oggi dopo 30 anni sono più del doppio (Cavicchi)medici
32 CENSIS Spesa pubblica in caduta Spesa Privata in 10 Anni + 25,5% AGENDA ITALIA 2020 CENSIS: Capitale umano attivo Lavoro, economia affidabile e laboriosa Welfare diffuso e partecipato Longevità inclusiva Città sostenibili Internet qualitativo Energia non solo cabala
33 Ai tempi della Spending review Stanziamento per insieme politiche sociali: ,000 miliardi di euro ,800 miliardi ,220 miliardi Attacco alla L.104 Attacco alla L.68 Riduzione insegnanti di sostegno Azzerato sostegno casa
34 ? Welfare come motore sociale Con il coinvolgimento anche di risorse private integrative, ma regolate Dove il privato non si ingrassi alle spalle del pubblico ma si apra ad una nuova epoca di sussidiarietà e di sviluppo
35 Universal Health Coverage Themed issue, published Sept 7, 2012
36 Amartya Sen premio Nobel per l Economia Per il benessere quello che conta : non sono solo le risorse ma l effettiva capacità delle persone (capability) di avere accesso a ciò a cui attribuiscono valore: uguaglianza di capacità Le capacità sono il trait d union tra Risorse e Risultati La Libertà sostanziale è la capacità concreta di ognuno di scegliersi la propria qualità della vita La società giusta non ha le Istituzioni Perfette ma quella che dà a tutti la capacità di autorealizzarsi
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest Corso di laurea in programmazione e gestione delle politiche dei servizi sociali Corso: LA LEGISLAZIONE SOCIALE E SANITARIA Anno accademico 2007 2008
DettagliPiani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani
Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
DettagliStrumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria
Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria, Medicina Generale, Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari Novembre 2008 PSSR e altri strumenti di programmazione regionali Piano Attuativo
DettagliIl sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali. excursus storico/normativo
Il sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali excursus storico/normativo La Normativa DPR 616/77 I servizi sociali e sanitari passano dallo Stato alle Regioni e agli Enti Locali. Il Comune
DettagliIl welfare italiano tra risposte istituzionali e innovazione sociale
Il welfare italiano tra risposte istituzionali e innovazione sociale Cristiano Gori UniCatt e Irs, Milano Lse, Londra CATANIA - 13 HAPPENING DELLA SOLIDARIETA 13 DICEMBRE 2012 Obiettivo Proporre un quadro
DettagliLA LEGGE DI RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI (LR 328/2000)alla luce della successiva RIFORMA COSTITUZIONALE (LC N. 3/2001)
1 DISPENSA N.5 25 ottobre 2013 Esercitazione applicativa: LA LEGGE DI RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI (LR 328/2000)alla luce della successiva RIFORMA COSTITUZIONALE (LC N. 3/2001) 2 Linee guida per lo studio
DettagliSi aggiunga come primo riconoscimento:
PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI
DettagliDISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012
1 DISPENSA N. 7 9 NOVEMBRE 2012 LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA. IL SISTEMA DELLE RETI SOCIALI E DELLE RETI SOCIOSANITARIE LE POLITICHE DELLA SUSSIDIARIETA SECONDO IL MODELLO LOMBARDO
DettagliASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011
ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
DettagliPaolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione
Paolo Ferrario, IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 21 IL SISTEMA DI OFFERTA DELLA REGIONE LOMBARDIA, con particolare riferimento alla recente legislazione
DettagliLe leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione
Le leggi di riordino del SSN: l aziendalizzazione Stefano Tardivo Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Università degli Studi di Verona Legge 833/78 Principi guida del SSN (art. 2, 3 e 32 della Costituzione):
DettagliAMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se
AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se LINEE DI INDIRIZZO PER L ATTIVAZIONE DEL PROCESSO PROGRAMMATORIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI ZONA, DI CUI ALL ART.19 DELLA LEGGE 328/2000 E ALL
DettagliTavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione
DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione Riccione 12 Aprile
DettagliFederalismo, welfare e disabilità: il punto secondo gli organismi regionali Anffas
Federalismo, welfare e disabilità: il punto secondo gli organismi regionali Anffas PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO CONVERGENZA FONDO SOCIALE EUROPEO 2007-2013 REGIONE CAMPANIA Elevata incidenza della povertà.
Dettagli1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio
Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO
DettagliDISPENSA N novembre 2012
1 DISPENSA N. 11 8 novembre 2012 POLITICHE SANITARIE E SISTEMA DELLA ASL /AZIENDE SANITARIE LOCALI Politiche sociali e politiche dei servizi Le politiche sanitarie Periodizzazione La regolazione della
DettagliLE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA NEL SETTORE DEI SERVIZI con particolare riferimento alla LR n.3/2008 e decreti attuativi
1 8 novembre 2013 LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA NEL SETTORE DEI SERVIZI con particolare riferimento alla LR n.3/2008 e decreti attuativi 2 3 REGIONE LOMBARDIA: RETICOLO AMMINISTRATIVO
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015
Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI
DettagliI DATI DELLA SPESA SOCIALE E SOCIOSANITARIA IN REGIONE LOMBARDIA
CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale I DATI DELLA SPESA SOCIALE E SOCIOSANITARIA IN REGIONE LOMBARDIA Riflessioni su fonti ed impieghi della spesa sociale e sociosanitaria
DettagliUNA ESPERIENZA PARTECIPATIVA DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL CASO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
UNA ESPERIENZA PARTECIPATIVA DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL CASO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Gianni Vicario Danilo Spazzapan Regione Automoma Friuli Venezia Giulia LEGGE REGIONALE 17/08/2004,
DettagliRuolo e funzione del Distretto ATS di Bergamo
Ruolo e funzione del Distretto ATS di Bergamo Bergamo, 15 febbraio 2017 Dott.ssa MARA AZZI Direttore Generale ATS Bergamo Articolazione territoriale ATS: i Distretti L Agenzia di Tutela della Salute si
DettagliLe strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale
Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale dott. Raffaele FABRIZIO Bologna, 20 gennaio 2010 La società regionale oggi Invecchiamento popolazione (aumento
DettagliTavolo di concertazione sulle professioni sociali
Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Prima riunione Bari, 12 aprile 2006 I riferimenti normativi I riferimenti normativi - La l. n. 328/2000 (artt. 9 e 12) - La l. n. 251/2000 e s.m. (servizio
DettagliDISPENSA N e 20 Novembre 2012
1 DISPENSA N. 12 15 e 20 Novembre 2012 POLITICHE DEI SERVIZI SOCIALI ed EDUCATIVI E SISTEMA DEI COMUNI ITALIANI Definizione Periodizzazione Differenze fra la riforma sanitaria e quella dei servizi sociali
DettagliDISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona
DISTRETTO 1 ASL LATINA Programmazione Piano di Zona 2012 2014 Tavoli Tematici Cisterna di Latina, Palazzo Comunale Casa della Pace, 19 luglio 2013 Servizi Distrettuali attivi Segretariato Sociale PUA Pronto
DettagliWelfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore
Corso Laurea Politiche e Servizi Sociali Roma, 27 marzo 2013 Welfare locale, Strutture di Servizi e Terzo settore Marco Accorinti Titolo della lezione odierna: Le politiche sociali e le riforme sull assistenza.
DettagliCONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth
CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli
DettagliCoordinamento istituzionale Ufficio di Piano Servizio sociale professionale Piano di Zona Il Coordinatore dell'ufficio di Piano Contatti:
La Regione Campania definisce quali Ambiti Territoriali le ripartizioni del territorio regionale coincidenti con i distretti sanitari o loro multipli purché rientranti nella medesima ASL, e li determina,
DettagliDalla legge 285/97 in favore di infanzia e adolescenza alla legge 328/00 per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali
Dalla legge 285/97 in favore di infanzia e adolescenza alla legge 328/00 per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali Roberto Maurizio Politiche per l infanzia l adolescenza e la famiglia
DettagliSettore 3 - Sviluppo e Gestione Risorse Direzione Sviluppo Risorse Umane
1 Settore 3 - Sviluppo e Gestione Risorse Direzione Sviluppo Risorse Umane Allegato "B" alla delibera di Giunta Comunale n. 302 del 20/12/2007 dicembre 2007 Settore 3 - Sviluppo e Gestione Risorse 1 Macrostruttura
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra la
PROTOCOLLO D INTESA tra la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliAssessorato alle Politiche Sociali. Verso il nuovo Piano sociale regionale
Assessorato alle Politiche Sociali Verso il nuovo Piano sociale regionale Il sociale in Abruzzo: alcuni dati del Profilo Sociale Regionale La Regione Abruzzo sta redigendo, attraverso un percorso partecipato,
DettagliAssistenza educativa e trasporto scolastico Alunni disabili scuole medie superiori
CONSIGLIO DIRETTIVO di ANCI LOMBARDIA Milano, 28 marzo 2017 Assistenza educativa e trasporto scolastico Alunni disabili scuole medie superiori Situazione attuale in base alle sentenze del Consiglio di
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del
600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013
DettagliRIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DEL COMUNE DI BOLOGNA
RIORDINO DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE DEL COMUNE DI BOLOGNA LE SFIDE Scheda ATTUALI analitica DEL WELFARE A Bologna... Sostanziale mantenimento della spesa pubblica sociale e sociosanitaria per il
DettagliSALA CONSILIARE COMUNE DI RIVOLI Via Capra, 27 Rivoli. 5 aprile 2017 ore 17.30
SALA CONSILIARE COMUNE DI RIVOLI Via Capra, 27 Rivoli 5 aprile 2017 ore 17.30 1 Il Dopo di Noi Riflessioni e conversazione Rivoli 5 aprile 2017 2 legge 112 del 22 giugno 2016 Disposizioni in materia di
DettagliPiano Sociale Integrato della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese
Piano Sociale Integrato della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese 2014-2016 Azioni Tematiche - Scheda sintetica di lavoro Numero Azione Finalità 11 A e 11 B Dote di Cura per soggetti non autosufficienti
DettagliANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA
ANFFAS ONLUS SARDEGNA ROMA, 18 NOVEMBRE 2011 WELFARE e DISABILITA IL MODELLO SARDEGNA LA RIFORMA DEL SISTEMA INTEGRATO Legge Regionale n. 23 del 23 dicembre 2005 «Sistema integrato dei servizi alla persona.
DettagliPIANO DI ZONA AMBITO DI BELLANO 2012/2014
PIANO DI ZONA AMBITO DI BELLANO 2012/2014 Le linee d indirizzo per la programmazione locale: Un welfare della sostenibilità e della conoscenza. Linee di indirizzo della Regione Lombardia per la programmazione
DettagliServizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria
R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale Area Politiche per la promozione della salute delle persone e delle pari opportunità Servizio Programmazione Sociale e Integrazione
DettagliLe dimensioni internazionali delle politiche per la salute della Regione FVG
PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE : Workshop OPPORTUNITA E SINERGIE CON GLI UFFICI DELLE REGIONI ITALIANE A BRUXELLES Comitato delle Regioni - 7 th Dicembre 2011, 15.30 Le dimensioni internazionali delle
DettagliAlfredo Petrone Segretario Nazionale Settore FIMMG INPS. Responsabile scientifico e moderatore : Alfredo Petrone
Alfredo Petrone Segretario Nazionale Settore FIMMG INPS. Responsabile scientifico e moderatore : Alfredo Petrone WORKSHOP Sicurezza sociale ed assistenza nel terzo millennio: fra urgenze, contenimento
Dettaglisociosanitaria sociosanitaria
Bozza di linee guida del Piano sociale regionale 2016-2018 Assetti istituzionali e di integrazione Gli assetti istituzionali e di integrazione PUNTO DI PARTENZA: riconoscimento e promozione del valore
DettagliFUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO
FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO SETTORE SERVIZI ALLE PERSONE - SETTORE 2 SERVIZIO ISTRUZIONE (1) TRASPORTI SCOLASTICI - Ricevimento domande di iscrizione e rilascio tesserini circa 450 utenti - Controllo
DettagliL assistenza sanitaria: le case di cura private e le farmacie pubbliche
L assistenza sanitaria: le case di cura private e le farmacie pubbliche Annalisa Campana Roma, 21 luglio 2016 INQUADRARE IL SETTORE Elementi quantitativi Elementi qualitativi TENDENZE Tagli alla spesa
DettagliLa povertà e l esclusione sociale nella programmazione regionale
La povertà e l esclusione sociale nella programmazione regionale SERVIZIO POLITICHE PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE SOCIALE 1 luglio 2011 Vecchi e nuovi volti della povertà povertà estreme (senza dimora,
DettagliScheda per la redazione del Progetto
ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani
DettagliSoggetti e funzioni della programmazione sociale
Servizio Sanità e Servizi Sociali Soggetti e funzioni della programmazione sociale a cura di Maria Lodovica Fratti Dirigente Servizio Sanità e Servizi Sociali Regione Emilia Romagna Programma annuale degli
DettagliSanità Privata Lombarda III COMMISSIONE SANITÀ 8 APRILE 2015
Sanità Privata Lombarda III COMMISSIONE SANITÀ 8 APRILE 2015 I numeri della componente privata della sanità regionale 500 mila ricoveri all anno erogati per il servizio sanitario regionale (su un totale
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I
A.G.C. 18 - Assistenza Sociale, Attività Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo - Deliberazione n. 1317 del 31 luglio 2009 Organizzazione dei Servizi di Segretariato sociale e Porta Unica di Accesso-
DettagliOrganizzazione dei servizi sociali (6cfu)
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it Cosa facciamo oggi? 1) Question time.
DettagliWelfare di seconda generazione per il benessere e la salute
Welfare di seconda generazione per il benessere e la salute Il sistema informativo a supporto del processo di innovazione dei servizi Ing. G. Paoli Regione Liguria Dipartimento Salute e Servizi Sociali
DettagliIncontro: LA RIFORMA SOCIO SANITARIA LOMBARDA: conoscere, interpretare, prevedere, Como, 22 Febbraio 2016, Relazione di Paolo Ferrario,
1 2 Obiettivi della comunicazione CONOSCERE INTERPRETARE PREVEDERE 3 Sito milanese che segue con attenzione le politiche sociali della Regione Lombardia: www.lombardiasociale.it 4 LA DIMENSIONE DEMOGRAFICA
DettagliIL RUOLO DEI SERVIZI SOCIALI NEL REIS
IL RUOLO DEI SERVIZI SOCIALI NEL REIS Franco Pesaresi Membro del Gruppo scientifico che ha redatto il REIS Direttore Asp Ambito 9 Jesi ISFOL ROMA, 20 settembre 2016 1. FASI E COMPONENTI DEL REIS 2 Componenti
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliComunità Montana di Camerino
Comunità Montana di Camerino Ambito Sociale XVIII - Camerino ALLEGATO 1 Scheda per la redazione del Programma di attuazione dei servizi per l infanzia, adolescenza e di sostegno alla famiglia (ex L.R.
DettagliUFFICI DI PIANO CHIAVENNA
UFFICI DI PIANO CHIAVENNA ENTE GESTORE: COMUNITA MONTANA DELLA VALCHIAVENNA SERVIZI PER DISABILI Gli interventi di seguito descritti sono a carattere socio-assistenziale e sono rivolti a disabili adulti
DettagliISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO LUIGI EINAUDI PISTOIA Programma di Diritto ed Economia per studenti privatisti CLASSE 4 ^ TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO LUIGI EINAUDI PISTOIA Programma di Diritto ed Economia per studenti privatisti CLASSE 4 ^ TECNICO DEI SERVIZI SOCIO- SANITARI Testo: M. Messori, M.Razzoli Percorsi di Diritto
DettagliIL NUOVO WELFARE LOMBARDO
LOMBARDIA REGIONE CONCRETA IL NUOVO WELFARE LOMBARDO ANTICIPIAMO IL FUTURO NOVEMBRE 2015 I PUNTI SALIENTI Riequilibrio dell asse di cura ospedale - territorio in una logica di valorizzazione di entrambi
DettagliPaolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014
Presentazione del libro: Paolo Ferrario, Politiche sociali e servizi. Metodi di analisi e regole istituzionali, Carocci Faber, 2014 Alla Università di Milano Bicocca/Servizio sociale, corso di Politica
DettagliUniversità degli studi di Milano Bicocca PROGEST
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA - Progest Corso di laurea in programmazione e gestione delle politiche dei servizi sociali Corso: LA LEGISLAZIONE SOCIALE E SANITARIA Anno accademico 2007 2008
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ASSUNTA MEDOLLA PIAZZA ABBRO, 84013 CAVA DE TIRRENI (SALERNO) Dirigente III Settore AREA SERVIZI alla PERSONA
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
DettagliOspedale e Territorio nelle nuova Legge Regionale n. 23/2015
Ospedale e Territorio nelle nuova Legge Regionale n. 23/2015 Bergamo, 19 aprile 2016 Dott.ssa MARA AZZI Direttore Generale ATS Bergamo Evoluzione del Sistema Sociosanitario Lombardo In vigore dal 1 gennaio
DettagliPatto per il Welfare Monza e Brianza
Patto per il Welfare Monza e Brianza Patto per il Welfare Monza e Brianza - la Provincia di Monza e Brianza - i 55 Comuni della Provincia di Monza e Brianza, rappresentati dai cinque Ambiti Territoriali
DettagliALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 4588 del 28 dicembre 2007 pag. 1/5 Linee di indirizzo per la definizione delle attività dell Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D)
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI
DettagliIL DIRETTORE GENERALE nella persona della Dott.ssa Paola Lattuada
AGENZIA DI TUTELA DELLA SALUTE DELL INSUBRIA CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente deliberazione é stata pubblicata nei modi di legge dal 09.03.2017 Varese, 09.03.2017 IL FUNZIONARIO DELEGATO Dott.
DettagliZona distrettuale socio-sanitaria di Ravenna ACCORDO DI PROGRAMMA
Zona distrettuale socio-sanitaria di Ravenna ACCORDO DI PROGRAMMA fra Provincia di Ravenna Comune di Ravenna, Comune di Cervia, Comune di Russi Azienda Unità Sanitaria Locale di Ravenna per la realizzazione
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 19/07/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 57
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 5 luglio 2016, n. 384 L. R. 38/96 articolo 47. Individuazione degli ambiti territoriali per la gestione associata da parte degli
DettagliFC20U QUESTIONARIO UNICO
FC20U QUESTIONARIO UNICO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO PER I COMUNI, LE UNIONI DI COMUNI E LE COMUNITÀ MONTANE MODULO 1 DATI STRUTTURALI Quadro A - Elementi specifici dell'ente Locale
DettagliCOMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00)
COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00) La "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", è una norma che rientra tra la più ampia riforma dello
DettagliSpesa pubblica e privata nei servizi sociali: un analisi comparata in tre distretti lombardi
Spesa pubblica e privata nei servizi sociali: un analisi comparata in tre distretti lombardi Convegno SPI-CGIL CERGAS BOCCONI Palazzo Bocconi Milano, 22 gennaio 2007 1 La definizione di sociale Welfare
DettagliProgetto per la costituzione del Nuovo Ufficio di Piano
Prot. Gen.le n ORGANIZZAZIONE DELLA GOVERNANCE DISTRETTUALE PER LA SALUTE ED IL BENESSERE SOCIALE Progetto per la costituzione del Nuovo Ufficio di Piano 1. Strutture esistenti e di prospettiva 1. L assetto
DettagliPROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE
Questo documento offre una sintesi del POR 2014-2020 con particolare riferimento agli interventi previsti a favore degli immigrati. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE 2014-2020 Il Programma Operativo
DettagliI CONSULTORI FAMILIARI INTEGRATI DEL TERRITORIO DI ASL MILANO
I CONSULTORI FAMILIARI INTEGRATI DEL TERRITORIO DI ASL MILANO INDICE Sedi e orari di apertura Risorse Utenza Prestazioni erogate Criticità Prospettive per il futuro Consultori SEDI E ORARI DI APERTURA
DettagliUniversità Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A
Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2015-2016 Lezione del 21 novembre 2015 I Servizi Sociali nelle ASL Docenti: Alessandra
DettagliI SERVIZI TERRITORIALI
I SERVIZI TERRITORIALI ASL TO5 7 APRILE 2010 REGIONE PIEMONTE ASSESSORATO TUTELA SALUTE - ARESS ATTIVITÀ SANITARIE E SOCIO SANITARIE TERRITORIALI ( dpcm 29.11.01) Ass. sanitaria di base: medicina di base
DettagliAssistenza e sanità in FVG attraverso la lettura integrata dei dati censuari su imprese, istituzioni pubbliche e non profit
Trieste, 26 settembre 2014 Assistenza e sanità in FVG attraverso la lettura integrata dei dati censuari su imprese, istituzioni pubbliche e non profit Gianluca Brogi ISTAT Sede Friuli Venezia Giulia Articolo
Dettagli12 novembre LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA allo scopo di elaborare un metodo di studio per le specifiche politiche regionali
1 12 novembre 2013 LE POLITICHE LEGISLATIVE DELLA REGIONE LOMBARDIA allo scopo di elaborare un metodo di studio per le specifiche politiche regionali 2 GEOPOLITICA DELLE POLITICHE DEI SERVIZI EUROPA STATO
DettagliLa comunità territoriale
La comunità territoriale Se mai può esistere una comunità nel mondo degli individui, può essere soltanto una comunità intessuta di comune e reciproco interesse (Z. Bauman) COMUNITA Il più piccolo gruppo
DettagliLe leggi esistenti sono sufficienti ed adeguate per i processi di integrazione e inclusione lavorativa?
Alcuni quesiti fondamentali: Le leggi esistenti sono sufficienti ed adeguate per i processi di integrazione e inclusione lavorativa? Vengono rispettate e opportunamente applicate? Esistono differenze territoriali
DettagliLA GIUNTA REGIONALE vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali,
LA GIUNTA REGIONALE vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, ed in particolare l art. 20 che prevede che per la promozione
DettagliComune di Giugliano in Campania. Piano Dettagliato degli Obiettivi 2012
Servizio : 3.0 - SETTORE WELFARE ob12-3.0-01 - Obiettivo strategico n. 01: Implementazione Welfare attivo - [Ambito Strategico: Integrazione e coesione sociale] Tipo Obiettivo Misurazione Unità di misura
DettagliPIANO DI AZIONE COESIONE Programma nazionale Servizi di Cura agli anziani non autosufficienti Secondo Riparto
PIANO DI AZIONE COESIONE Programma nazionale Servizi di Cura agli anziani non autosufficienti Secondo Riparto SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA (ART. 34 D. Lgs. 18 agosto 2000, n.267) AMBITO TERRITORIALE
DettagliLinee di indirizzo per la redazione. del Piano Sociale Integrato. della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese
Linee di indirizzo per la redazione del Piano Sociale Integrato della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese 2014-2016 Premesse La Regione Liguria con la Deliberazione del Consiglio Regionale n.
DettagliConfederazione delle Province e dei Comuni del Nord
ELENCO INVITI AD AUDIZIONI LOMBARDIA - ROMA Data: 11 settembre 2000 ore 11.30 MILANO Oggetto: Proposta di referendum n.0001 Proposta di deliberazione di indizione di referendum consultivo per il trasferimento
DettagliCOMUNE DI SAN ROMANO IN GARFAGNANA Provincia di Lucca
SCHEDA PROGETTO SPORTELLO DEL CITTADINO il Progetto Sportello del cittadino si svolge nel contesto territoriale del Comune di San Romano in Garfagnana rappresentato da una realtà complessa e articolata,
DettagliL integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale
Giuliano Giovannetti Carla Moretti Milena Mammoli L integrazione del Servizio Sociale Professionale negli studi associati dei Medici di Medicina Generale Le cure domiciliari tra utopia e quotidiano Roma,
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome DONATELLI EROS Indirizzo VIA OSTUNI, 38 65121 Pescara Italia Telefono 3202293159 Fax 0854481345 E-mail eros.donatelli@aziendasociale.it
DettagliClassificazione: D.2.1 SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA - SERVIZI SOCIALI E ALLA PERSONA - Disposizioni generali
LEGGE REGIONALE 10 agosto 1998, n. 30 (B.u.r. 20 agosto 1998, n. 71) Classificazione: D.2.1 SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA - SERVIZI SOCIALI E ALLA PERSONA - Disposizioni generali Interventi a favore
DettagliFONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI
FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI Anno Tabella C - Legge Finanziaria/Stabilità Fondo nazionale Politiche sociali Quota Regioni e Province autonome Intesa Conferenza Unificata 2004 2005 2006 Legge
DettagliDISTRETTO SOCIO-SANITARIO RM 5/6
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO RM 5/6 CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ARTENA, CARPINETO ROMANO, COLLEFERRO, GAVIGNANO, GORGA, LABICO, MONTELANICO, SEGNI, VALMONTONE PER LA GESTIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DEGLI INTERVENTI
DettagliGRUPPO DI LAVORO PER IL MONITORAGGIO DELLA CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA
Assemblea Nazionale Anffas Onlus Roma, 13 Giugno 2009 Attività CTS 2009 GRUPPO DI LAVORO PER IL MONITORAGGIO DELLA CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL INFANZIA E DELL ADOLESCENZA LA PARTECIPAZIONE DI ANFFAS
DettagliComune di Parma. ISABELLA MENICHINI Comune di Parma. Officina del Welfare Una Comunità che programma Bologna, 1 marzo 2013
Comune di Parma ISABELLA MENICHINI Comune di Parma Officina del Welfare Una Comunità che programma Bologna, 1 marzo 2013 DA DOVE SIAMO PARTITI? Come attivare la comunità PROGETTO DI COSTRUZIONE CONDIVISA
DettagliIL BAMBINO CON BISOGNI SPECIALI. DISTRETTO SANITARIO N. 4 Cava de Tirreni - Vietri sul Mare
IL BAMBINO CON BISOGNI SPECIALI DISTRETTO SANITARIO N. 4 Cava de Tirreni - Vietri sul Mare DEFINIZIONE Incidenza problematica BBS: 1% IL BAMBINO O LA BAMBINA CON PATOLOGIA CRONICA, ORGANICA O MENO, BBS,
DettagliA TEMA: Legislazione 1 Quiz estratti dalla banca dati del sito e
QUIZ A TEMA: Legislazione 1 Quiz estratti dalla banca dati del sito www.infermiereonline.altervista.org e La banca dati contiene oltre 10000 quiz dei concorsi svolti sino ad ora in tutta Italia. 1. A GUIDA
Dettagli2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)
1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ EROGAZIONE DI CURE DOMICILIARI INTEGRATE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO come definite nel documento della Commissione Nazionale LEA con Decreto
Dettagli