Gli strumenti della ricerca PISA. Definizioni e riferimenti
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- Romina Clemente
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1 Gli strumenti della ricerca PISA Definizioni e riferimenti
2 } Organismi internazionali responsabili della ricerca Nome Consorzio internazionale: Acer (Australian Council for Educational Research) Cito (National Institute for Educational Measurement) (NL) Westat (USA - realizzazione strumenti psicometrici) Ets (Educational Testing Service di Princeton) Nier (National Institute for Educational Policy Research) (Japan) Gruppo degli esperti internazionali Gruppo per l adeguatezza culturale Consiglio dei paesi partecipanti Gruppo dei direttori nazionali di progetto Segretariato (OCSE) Compiti Gestione scientifica, amministrativa e organizzativa del progetto Controllo contenuti e forma delle prove Controllo differenze culturali e di genere Responsabilità politica del progetto Resp. scientifica nel proprio paese Resp. di coord. e diffusione
3 } Per raggiungere gli obiettivi Il consorzio ha creato un ampia gamma di prove L analisi statistica ha permesso di selezionare le migliori per Difficoltà L indice di difficoltà è una misura della resistenza del quesito alla soluzione: meno allievi rispondono ad un quesito più è difficile. Discriminatività L indice di discriminatività consente di individuare le domande alle quali gli allievi della parte superiore della distribuzione rispondono bene e quelli della parte inferiore che rispondono male.
4 } Lo studio pilota Ogni studio di una certa rilevanza deve essere preceduto da una prova generale sul campo, ovvero lo studio pilota, che ha lo scopo di mettere a punto le procedure, tarare gli strumenti di rilevazione che verranno poi utilizzati. I quesiti scelti sono stati raggruppati in nove fascicoli composti da quattro blocchi di domande ciascuno. Si è considerato che ogni blocco potesse essere svolto in 30 minuti e si e così determinata la durata complessiva della prova in due ore.
5 Contenuti } A seconda del focus si determina la preponderanza delle domande in un ambito specifico. } Le prove sono costituite da un breve testo (verbale, iconico, grafico ecc.) seguito da domande A risposta pre formulata Domande aperte
6 Selezione quesiti 780 quesiti raccolti 342 quesiti studio pilota 141 quesiti studio principale
7 } Il concetto di stimolo/ risposta L apprendimento è una attività interna che si manifesta all esterno solo se sollecitata. Le prove sono dunque considerate stimoli mentre la prestazione costituisce la risposta. L apprezzamento della prova passa attraverso una duplice mediazione: la prova e i criteri di correzione.
8 Validità È la caratteristica della prova per la quale essa è in grado di rilevare ciò che effettivamente si vuole sottoporre a verifica.
9 Attendibilità È la caratteristica della prova per la quale essa viene corretta nello stesso modo da correttori diversi. Il Consorzio ha provveduto a definire criteri di correzione e a fornire risposte criterio dettagliate
10 Le variabili Risultato dell apprendimento è frutto di una serie di variabili. Curriculo implicito: contesto socioculturale Curriculo esplicito: la scuola Variabile: un entità che può variare entro una determinata Variabile assegnata: lo status socio economico degli allievi.
11 Questionario scuola/studente a) Dati descrittivi della scuola b) Opinioni del capo d istituto 1) Famiglia 2) Casa 3) Scuola 4) Lettura
12 Il Campionamento } } } Popolazione di riferimento: da definire in modo rigoroso PISA: quindicenni scolarizzati indipendentemente dalla classe Campione stratificato casuale: 1. estratte scuole in modo casuale 2. Estratti 35 allievi per scuola tra i quindicenni iscritti Popolazione e campione: per rappresentare la popolazione si procede all estrazione di un campione ossia di un segmento della popolazione => microcosmo rappresentativo
13 Il campionamento } La qualità della ricerca dipende anche dalla strategia di campionamento. } Fattori chiave: l entità del campione la rappresentatività ed i parametri accesso al campione strategia di campionamento
14 Il campionamento: la dimensione } Dipende dagli obiettivi della ricerca. } Il numero delle variabili che si intende controllare influisce sulla dimensione del campione e deve essere stabilito all inizio. } La dimensione del campione è anche data dallo stile della ricerca: se indagine o studio qualitativo.
15 Il campionamento: la rappresentatività } Il campione deve essere ampio quando: ci sono molte variabili; ci si aspettano piccole differenze il campione viene suddiviso in sottogruppi il campione è eterogeneo in termini di variabili Il ricercatore dovrà essere chiaro su cosa deve essere rappresentato, ovvero stabilire le caratteristiche della popolazione più ampia.
16 Il campionamento: l accesso } I ricercatori dovranno assicurarsi non solo che l accesso è consentito, ma che è praticabile. } Spesso questi aspetti possono essere problematici, così come il trattamento dei dati.
17 Il campionamento: la strategia } Campione probabilistico? } Se sì: tutti hanno la stessa probabilità di rientrare si possono effettuare generalizzazioni Vari tipi di campioni probabilistici: } sistematico } stratificato } a cluster Campione stratificato: riguarda la divisione della popolazione in gruppi omogenei ed ogni gruppo può essere composto da soggetti con le stesse caratteristiche
18 Il campionamento: la strategia Campione stratificato: riguarda la divisione della popolazione in gruppi omogenei ed ogni gruppo può essere composto da soggetti con le stesse caratteristiche Identificare le caratteristiche; dividere la popolazione in gruppi (strata); selezionare casualmente all interno dei gruppi
19 Come rilevare le capacità di comprensione della lettura Le prove di comprensione della lettura sono state costruite tenendo conto di 4 aspetti 1. Il contesto 2. I testi 3. I processi 4. Le domande
20 Il contesto La nozione di contesto si riferisce allo scopo che ci si prefigge con lo svolgimento dell attività di lettura 1. Lettura ad uso privato 2. Lettura ad uso pubblico 3. Lettura ad uso professionale 4. Lettura scolastica
21 I testi Genere Tipo Struttura Letteratura di fantasia, letteratura empirica (rappresentare la realtà) Testi descrittivi (che cosa?), narrativi (quando?), informativi, (come?), argomentativi, (perché?), conativi (istruzioni e regolamenti). Testi continui (frasi, capoversi, paragrafi), non continui (classificati sulla base degli elenchi che contengono e della forma). Moduli, fogli illustrativi, tagliandi, certificati, annunci, diagrammi e grafici, figure, tabelle, elenchi
22 I processi 1 Comprendere globalmente il testo 2 Individuare informazioni 3 Sviluppare un interpretazione 4 Riflettere sul contenuto 5 Riflettere sulla forma Tali processi non devono essere considerati come acquisizioni gerarchiche successive ma come costrutti a spirale che si integrano a vicenda (Nardi, 2002, p. 57)
23 Le domande 1. Domande a risposta pre formulata: domande a scelta multipla,domande plurime a scelta multipla 2. Domande a risposta non pre formulata: domande a risposta univoca, domande a risposta breve, domande a risposta argomentata (con giudizio personale)
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