Supporto nutrizionale proteico nell anziano fragile con frattura del femore

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1 Stresa 29, 30 Settembre 1 Ottobre 2016 Supporto nutrizionale proteico nell anziano fragile con frattura del femore Giulia D Andrea Deborah Carrera A.O.U. Maggiore della Carità di Novara S.C. Dietetica e Nutrizione Clinica

2 * Obiettivi dello studio Visto che la supplementazione aminoacidica migliora il metabolismo muscolare e riduce il catabolismo proteico nei pazienti anziani può influenzare l outcome funzionale e il processo riabilitativo in pazienti anziani fratturati di femore? *Sarcopenia in Hip Fractured Patients

3 Reclutamento dei pazienti Criteri di inclusione Pazienti afferenti all ambulatorio Osteoporosi - fratture di femore c/o il reparto di Medicina fisica e riabilitativa dell'aou Maggiore della Carità di Novara Età > 65 anni Frattura osteoporotica di femore trattata chirurgicamente Criteri di esclusione Barthel index < 40 nei 6 mesi pre-frattura Disfagia ai liquidi Frattura di femore patologica o secondarismo Neoplasia in atto o in terapia (RT o CT) CI 6 Impossibilità a firmare il consenso informato

4 Casistica Tipo di studio: studio prospettico randomizzato controllato N totale di pazienti reclutati: 32 (5 maschi e 27 femmine), età media di 79 anni; una paziente uscita dallo studio prima del T2 poiché deceduta Randomizzazione in due gruppi: Gruppo 1: n 15 soggetti, supplementazione con aminoacidi 1 bustina per 2 per 60 giorni Gruppo 2: n 17 soggetti, nessuna integrazione Per entrambi: trattamento riabilitativo ambulatoriale di cinque sedute con valutazione al basale (T0), a 30 giorni (T1-solo valutazione nutrizionale) ed a 60 giorni (T2)

5 La valutazione dal punto di vista fisiatrico - 1 CIRS: stima della salute somatica dell anziano, con definizione di due indici, di severità e di comorbidità. TUG (Time Up and Go test): valutazione della mobilità della persona e dell equilibrio sia statico sia dinamico.

6 La valutazione dal punto di vista fisiatrico - 2 ILOA (The Iowa Level of Assistance) score: misura dell abilità del paziente nello svolgere cinque azioni in base al livello di assistenza richiesto e all uso eventuale di supporti (ad es. stampelle) necessari per completarla : passare dalla posizione supina a seduto sul bordo del letto e da seduto alla stazione eretta, camminare per 4,57 m, salire e scendere tre gradini, camminare velocemente per 13,4 m. SF-12 (Short Form 12): valutazione della qualità di vita correlata alla salute tramite due indici : il PCS (Physical Component Summary) e il MCS (Mental Component Summary).

7 La misurazione della miostatina Prelievo ematico al T0 e T2 per ciascun paziente Conservazione dei campioni in ghiaccio Misurazione dei livelli di miostatina sierica tramite apposito kit per ELISA Confronto tra i valori al T0 e T2

8 La valutazione dello stato nutrizionale - 1 La malnutrizione è uno stato di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell organismo conseguente alla discrepanza tra fabbisogni, ingesta e utilizzo dei nutrienti. La malnutrizione proteico-calorica è particolarmente frequente nell anziano. Una inadeguata assunzione proteica è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo della sarcopenia e, oltre ad essere un problema comune nella popolazione anziana, è ulteriormente accentuato nei pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica per frattura di femore su base osteoporotica. La causa è spesso da ricercare in uno stato di metabolismo accelerato secondario ad uno stato infiammatorio cronico, ad una riduzione dell assunzione di cibo da mancanza di appetito e all allettamento.

9 La valutazione dello stato nutrizionale - 2 Rilevazione del peso corporeo e dell altezza e quindi calcolo del BMI Rilevazione della composizione corporea con un impedenziometro professionale Rilevazione della circonferenza del braccio con un metro anelastico Rilevazione della forza muscolare con un dinamometro

10 L Anamnesi alimentare e i consigli Osservazioni Scarso consumo del «secondo piatto» Difficoltà nella preparazione dei pasti Scarso apporto idrico Difficoltà economiche Consigli Una porzione di «secondo piatto» a pranzo e a cena Aumentare l apporto idrico a 1-1,5 litri/die Idee per «piatti unici» semplici da preparare Ricette a consistenza modificata A n 3 pazienti sono stati forniti degli schemi dietetici ad hoc in quanto necessitavano di consigli «personalizzati»

11 Risultati 1 * * * * * * p < 0.05 T0 vs T1-2 ** p < 0.05 AA vs non-aa

12 Risultati - 2 * * * *

13 Risultati - 3

14 Risultati - 4 * *

15 Risultati - 5 * * *

16 Risultati - 6 * * *

17 Conclusioni Dai nostri risultati emerge: ü un trend clinico incoraggiante, nonostante la bassa numerosità del campione ed il breve periodo di osservazione ü l importanza rivestita dall intervento nutrizionale nella riabilitazione del paziente anziano fragile ü la necessità di un approccio multidisciplinare nella gestione di pazienti con un quadro clinico così complesso ed articolato.

18 Ringraziamenti: Dott. Federico D Andrea Prof. Carlo Cisari Dott.ssa Patrizia Milani Dott.ssa Elena Grana Grazie per l attenzione

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