DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE LOMBARDE Anno 2015

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1 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE LOMBARDE Anno Le imprese che si sono iscritte alle anagrafi camerali lombarde nel corso del sono , in leggera crescita rispetto all anno precedente (+0,3%) e in numero superiore rispetto alle cessazioni sopravvenute nello stesso periodo (55.627), che hanno invece evidenziato un significativo calo (-3,9%). Va però evidenziato come tale flessione sia dovuta soprattutto alle cessazioni d ufficio (-41%), spesso riconducibili a operazioni di pulizia degli archivi amministrativi, al netto delle quali le cessazioni mostrano invece un incremento (+1,9%). La differenza tra iscrizioni e cessazioni complessive risulta positiva per il secondo anno consecutivo e in crescita rispetto al ( posizioni vs ), mentre al netto delle cessazioni d ufficio il valore del saldo evidenzia un lieve calo ( vs ). Il numero complessivo delle imprese lombarde registrate a fine sale così a (+0,4%), mentre quello delle imprese, ottenuto sottraendo le imprese che non hanno ancora iniziato l attività e quelle sottoposte a procedure concorsuali o di liquidazione, risulta pari a , in lieve aumento rispetto all anno precedente (+0,2%). Dopo la contrazione del tessuto imprenditoriale registrata nel biennio - e la stabilità raggiunta nel, il vede quindi il ritorno in Lombardia di una debole fase espansiva. A livello nazionale tale inversione di tendenza non si è ancora realizzata, visto che il numero di imprese registra ancora una variazione leggermente negativa (-0,1%), pur in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti. Numero di imprese e variazioni annuali 840 Var % imprese Attive 9% 820 7% % 760 2,6% 3% ,8% 1,4% 1,2% 1,8% 1,6% 1,3% 0,1% -0,8% 0,0% 0,3% -0,5% -1,1% 0,0% 0,2% 1% -1% % Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese ,8 11,5 12,5 12,2-5,9 Numero di imprese iscritte, cessate e saldo -2,4 non Iscritte Saldo (al netto delle cessazioni ) 7,2-3,9 14, Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese 1,3 11,5-2,0 Saldo complessivo 5,6 5,6-3,9-3,5 8,8 8,1 3,5 1,1

2 Province Il conferma l andamento territoriale della demografia imprenditoriale evidenziato negli ultimi anni e caratterizzato da una crescente forza attrattiva esercitata dal capoluogo: Milano registra infatti un significativo incremento delle imprese (+1,6%) e tra le altre province solo Monza-Brianza mostra un segno leggermente positivo (+0,3%); la crescita in questi due territori è spiegata dagli elevati livelli di natalità d impresa, ai quali per Milano si aggiunge un tasso di mortalità tra i più ridotti.. Altre tre province (Bergamo, Varese e Lecco) confermano sostanzialmente il numero di imprese registrato un anno fa (-0,1%), mentre per Sondrio, Pavia e Brescia le perdite si aggirano sul punto percentuale (rispettivamente -0,8%, -0,9% e -1,0%). I cali più significativi si riscontrano a Lodi (-1,4%), che evidenzia il tasso di mortalità d impresa più elevato, e a Como, Cremona e Mantova (-1,5%). Rispetto ai livelli del 2010 Milano è l unico territorio a presentare un numero superiore di imprese (numero indice pari a 103,2, con base 2010=100), mentre Monza-Brianza, dopo un calo nel, ha mostrato una crescita nel biennio successivo e si posiziona ora al secondo posto con un valore pari a 99,3. Seguono Bergamo (98,9), Lecco (97,2) e Brescia (96,6). Tab. 1 - NATALITA' E MORTALITA' AZIENDALE - Anno Lombardia e province lombarde Imprese per provincia Numeri indice (2010=100), anni Registrate Attive Iscritte non natalità mortalità 105 Milano Monza Brianza Bergamo ,1 5,9 6,0 Brescia ,0 5,9 6,5 Como ,5 5,6 6,7 Cremona ,5 5,4 7,0 Lecco ,1 5,7 6,4 Lodi ,4 6,1 7,5 Mantova ,5 5,4 6,2 Milano ,6 6,7 5,1 Monza-Brianza ,3 6,6 5,9 Pavia ,9 6,1 6,8 Sondrio ,8 4,6 5,0 Varese ,1 6,0 5,9 LOMBARDIA ,2 6,2 5,8 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Bergamo Lecco Brescia Varese Pavia Mantova Cremona Como Lodi Sondrio Forma giuridica Prosegue la tendenza che vede le società di capitali diffondersi (+2,4%) e sostituire progressivamente le società di persone (-2,4%), per motivazioni legate alla necessità crescente da parte degli imprenditori di dotarsi di modelli di gestione più strutturati e di maggiori garanzie. Anche l introduzione della srl semplificata ha favorito tale processo, come dimostrato dalla crescita record di questa natura giuridica nel ( imprese, pari al +87,7%), sebbene il contributo più rilevante in termini assoluti provenga dalle tradizionali società a responsabilità limitata ( imprese, pari al +3,3%). La tendenza strutturale alla crescita delle società di capitali è diffusa in tutta Italia, ma in Lombardia assume particolare rilevanza considerando che tali forme giuridiche rappresentano il 28,3% del tessuto imprenditoriale regionale contro il 20,3% a livello nazionale; questa composizione risente naturalmente del ruolo svolto da Milano, dove le società di capitali raggiungono il 39,1%. Più della metà delle imprese lombarde è comunque rappresentato dalla forma giuridica più semplice, quella della ditta individuale (51% vs 61% nazionale), che risulta caratterizzata da elevati tassi di ingresso e uscita e che nel ha registrato un arretramento dello 0,3%. Prosegue la crescita delle altre forme giuridiche (+2,3%), soprattutto cooperative e consorzi, sebbene rimangano una minoranza sul totale delle imprese lombarde. Tab NATALITA' E MORTALITA' AZIENDALE - Anno Lombardia - Dati per forma giuridica Registrate Attive Iscritte non natalità mortalità Società di capitale ,4 5,7 3,5 Società di persone ,4 2,6 4,6 Ditte individuali ,3 8,1 8,2 Altre forme ,3 5,6 3,4 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese 2

3 Ufficio Informazione economica per lo sviluppo locale Settore Anche le dinamiche settoriali confermano i trend di lungo periodo che caratterizzano l evoluzione del sistema economico lombardo, con il calo di agricoltura (-1,0%) e industria (-1,3%) e la parallela crescita del terziario, all interno del quale aumentano in particolare alloggio e ristorazione (+1,8%) e gli altri servizi (+1,4%), mentre più timido appare l incremento nel commercio (+0,4%). Analizzando con un maggior grado di dettaglio l ampio mondo degli altri servizi, che da soli rappresentano il 34% del totale delle imprese regionali, si nota come il contributo maggiore alla crescita provenga dai servizi di supporto alle imprese (noleggio, agenzie di viaggio, pulizie), in crescita del +5,9%; significativi anche gli incrementi delle imprese nei servizi finanziari (+2,8%), nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,1%) e nei servizi di informazione e comunicazione (+1,7%). Diverso il caso delle costruzioni, che hanno mostrato una crescita fino al 2011 per poi iniziare una brusca discesa innescata dalla recessione che ha investito il settore. Il calo registrato dall edilizia in corso d anno (-1,6%) è in linea con quello evidenziato nel e, pur essendo inferiore alle flessioni del biennio -, indica una situazione ancora difficile per il comparto che ha contribuito maggiormente a deprimere le dinamiche di natimortalità imprenditoriale negli ultimi anni. Numero imprese per comparto serie storica trimestrale Agricoltura Industria Costruzioni Commercio Alloggio e ristorazione Altri servizi Tab Dati Movimprese anno - Regione Lombardia non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,8 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,2 S Altre attività di servizi ,0 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,0 U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali ,2 TOTALE ,2 3

4 Imprenditoria giovanile, femminile e straniera Nel le imprese controllate in prevalenza da donne in Lombardia sono , pari al 19,0% del totale: si tratta di una quota storicamente inferiore al dato nazionale, dove le imprese femminili rappresentano il 22,4%. Tuttavia nell ultimo anno la crescita di tali imprese in regione è stata superiore non solo a quella complessiva (+1,0%), determinando quindi una crescita della quota, ma anche di quella sperimentata dalle imprese femminili a livello nazionale (+0,4%). Tale incremento si lega probabilmente all andamento positivo delle attività in cui l apporto dell imprenditorialità femminile risulta più rilevante, che si concentrano soprattutto nel terziario: i settori in cui l incidenza delle imprese femminili risulta maggiore sono infatti le altre attività dei servizi (quota pari al 54,4%), la sanità e l assistenza sociale (32,8%), i servizi di alloggio e ristorazione (29,0%) e l istruzione (27,4%). Prosegue invece il calo delle imprese giovanili (-2,6%), che registrano una flessione superiore a quella registrata nel (-1,9%): la quota sul totale scende così al 9,5%, perdendo 1,2 punti percentuali rispetto al Tale andamento riflette le persistenti difficoltà del settore edile, dove operano più di un quinto delle imprese giovanili lombarde e dove la flessione ha raggiunto il 9,8%. Il decremento delle imprese giovanili risulta di pari entità anche a livello nazionale (-2,6%), sebbene la quota sul totale delle imprese sia superiore di oltre un punto percentuale (10,7%) per il contributo rilevante delle regioni meridionali, dove per i giovani l imprenditorialità rappresenta spesso una forma di auto-impiego visti gli elevati livelli di disoccupazione. La crescita dell imprenditoria straniera ha rappresentato in questi anni uno dei principali contributi positivi alla demografia imprenditoriale lombarda e anche il conferma questa tendenza, con una crescita di imprese controllate in prevalenza da persone non nate in Italia pari al 5,5%, un incremento analogo a quello degli ultimi anni. Si tratta soprattutto di persone provenienti dai paesi extra-ue nelle costruzioni (29,8% delle imprese straniere) e nel commercio (28,8%), mentre i settori dove l incidenza sul totale è più elevata sono i servizi di supporto alle imprese come il noleggio, le agenzie di viaggio e le pulizie (22,3% delle imprese ), che rappresentano anche il comparto dove si è verificata la crescita più significativa delle attività straniere (+10,7%). La diffusione dell imprenditorialità straniera naturalmente non è un fenomeno solo lombardo, tuttavia a livello nazionale la quota sulle imprese risulta più ridotta (9,7% contro l 11,5% regionale) e anche la crescita nel è stata leggermente meno significativa (+4,5%). Tab IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE, FEMMINILE E STRANIERA - Anno Lombardia Registrate Numero assoluto Attive % sul totale Iscritte non natalità mortalità Imprese femminili , ,0 8,2 7,3 Imprese giovanili , ,6 20,0 9,3 Imprese straniere , ,5 12,7 7,5 Imprese comunitarie , ,8 9,7 7,7 Imprese extracomunitarie , ,3 13,4 7,4 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Tab IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE, FEMMINILE E STRANIERA - Anno Lombardia - dati per attività economica Imprese femminili Imprese giovanili Imprese straniere SEZIONE DI ATTIVA' ECONOMICA - ATECO 2007 Attive Incidenza % Attive Incidenza % Attive Incidenza % , , ,3 28 7,6 7 1,9 2 0, , , , ,2 51 2,6 67 3, ,6 75 5,1 49 3, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,3 4 13,3 0 0,0 0 0,0 P Istruzione , , , , , ,8 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver , , ,5 S Altre attività di servizi , , ,1 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,0 0 0, ,0 NC Imprese non classificate 92 17, , ,4 TOTALE , , ,5 4

5 Artigianato Non si arresta il calo delle imprese artigiane lombarde, che registrano un segno negativo per il settimo anno consecutivo e con un valore in peggioramento rispetto al (-1,2% vs -1,0%): tale dinamica è dovuta soprattutto a una risalita delle cessazioni, mentre le iscrizioni si mantengono sui livelli minimi che hanno caratterizzati gli ultimi due anni. Pesa la crisi dell edilizia, settore che rappresenta ancora il 41% delle imprese artigiane regionali e che anche nel fornisce il contributo più pesante in termini di posizioni perse ( unità, pari al -2,1%). Arretrano anche gli altri settori (agricoltura: -2,6%; industria: -2,0%; trasporti: -2,7%; riparazione autoveicoli: -0,6%), con l unica eccezione degli altri servizi (+1,8%). La perdita complessiva di imprese artigiane rispetto ai massimi del 2008 supera ormai le 21mila unità, pari al 7,9% del totale. Tab NATALITA' E MORTALITA' IMPRESE ARTIGIANE - Anno Lombardia - Dati per settore Registrate Attive Iscritte non natalità mortalità Imprese artigiane ,2 6,8 8,0 - agricoltura ,6 4,2 7,9 - industria ,0 5,2 7,1 - costruzioni ,1 6,6 8,6 - riparazione autoveicoli ,6 5,0 7,2 - trasporti ,7 4,0 6,6 - altri servizi ,8 9,5 8,1 - non classificate ,8 138,7 8,7 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Procedure concorsuali, scioglimenti e liquidazioni Dopo il picco raggiunto nel, le procedure fallimentari hanno registrato un significativo calo nell ultimo anno (-8,3%), riportandosi sui valori comunque elevati del ; accelera inoltre il calo dei concordati (-37,4%), ossia degli accordi stipulati tra imprese e creditori per evitare il fallimento, che già nel avevano mostrato un arretramento. Prosegue infine la discesa degli scioglimenti e delle liquidazioni (-4,7%), in massima parte volontari e che spesso riflettono la scelta degli imprenditori di chiudere imprese in bonis quando le aspettative sui ricavi non giustificano la prosecuzione dell attività. Tab PROCEDURE CONCORSUALI, SCIOGLIMENTI E LIQUIDAZIONI Lombardia Descrizione Anno Anno Anno Anno Var % / Scioglimenti e liquidazioni ,7% Fallimenti ,3% Concordati ,4% Altre procedure concorsuali ,7% Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Infocamere 5

6 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Bergamo non , , , , , , , , , , , , , , P Istruzione , ,1 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,0 S Altre attività di servizi , ,3 TOTALE ,1 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Brescia non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,7 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,2 S Altre attività di servizi ,3 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p , ,1 TOTALE ,0 6

7 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Como non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,3 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,3 S Altre attività di servizi , ,9 TOTALE ,5 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Cremona non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,2 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,6 S Altre attività di servizi , ,1 TOTALE ,5 7

8 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Lecco non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,0 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,4 S Altre attività di servizi , ,2 TOTALE ,1 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Lodi non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,3 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,7 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,4 8

9 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Mantova non , , , , , , , , , , , , , , P Istruzione , ,0 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,2 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,5 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Milano non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,3 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,8 S Altre attività di servizi ,2 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali ,8 TOTALE ,6 9

10 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Monza-Brianza non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,8 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,5 S Altre attività di servizi , ,1 TOTALE ,3 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Pavia non , , , , , , , , , , , , , ,9 P Istruzione , ,2 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,0 S Altre attività di servizi , ,5 TOTALE ,9 10

11 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Sondrio non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,2 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,8 S Altre attività di servizi , ,9 TOTALE ,8 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Varese non , , , , , , , , , , , , , , P Istruzione , ,9 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,0 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,1 11

12 GLOSSARIO Registrate Iscritte Tasso di natalità Attive Tasso di mortalità Saldo Tasso di crescita Causale di cessazione Cessazioni d ufficio Imprese presenti nel Registro delle imprese e non cessate, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita). Imprese che hanno effettuato un operazione di iscrizione al Registro delle Imprese nel periodo considerato. Rapporto percentuale tra imprese iscritte e la media delle imprese registrate del periodo Imprese registrate al Registro delle Imprese che esercitano l'attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. Imprese registrate al Registro delle Imprese che nel periodo considerato hanno comunicato la cessazione dell'attività. Rapporto percentuale tra imprese cessate e la media delle imprese registrate del periodo Differenza tra imprese iscritte e imprese cessate Rapporto percentuale tra saldo e imprese registrate a inizio periodo Le motivazioni che inducono l'imprenditore o la CCIAA a cancellare una impresa dal Registro delle Imprese sono: 1. ritiro dagli affari 2. trasferimento in altra provincia 3. scioglimento 4. cessazione Con il D.p.r. 247 del 23/07/2004 e successiva circolare n 3585/C del Ministero delle Attività Produttive, il legislatore ha fornito alle CCIAA uno strumento di semplificazione più efficace per migliorare la qualità nel regime della pubblicità delle imprese, definendo i criteri e le procedure necessarie per giungere alla cessazione d ufficio di quelle imprese non più operative e, tuttavia, ancora figurativamente iscritte al Registro stesso. L allargamento delle possibilità per le Camere di Commercio di ricorrere alle procedure di cessazione d ufficio, comporta per ogni periodo una riduzione dello stock non derivante dall andamento propriamente economico della congiuntura demografica, ma piuttosto dalle decisioni di intervenire amministrativamente per regolarizzare la posizione di imprese non più operative. Di conseguenza, i confronti intertemporali tra stock possono incorrere in interpretazioni dell andamento anagrafico non in linea con la congiuntura economica, perché potenzialmente influenzati da provvedimenti amministrativi. Per questo motivo le cessazioni d ufficio vengono contabilizzate distintamente (per tutti i livelli di analisi di Movimprese: totale nazionale, regioni, province, sezioni e divisioni di attività economica, gruppi di nature giuridiche) rispetto al totale delle cessazioni rilevate in ogni periodo, e vengono pubblicati i dati sulle cessazioni al netto delle cessazioni d ufficio. SITI INTERNET CONSULTATI RiTrend Movimprese è l'analisi statistica trimestrale della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, per conto dell'unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane. L'archivio sul Web, attivo dal 1997, consente l'accesso ai dati in formato elettronico a partire dal primo trimestre RiTrend consente la navigazione semplice e intuitiva delle informazioni sulla distribuzione per Territorio, classe di Natura Giuridica e Settore economico di tutte le imprese presenti negli archivi camerali lombardi e il monitoraggio dei flussi di iscrizione e cessazione avvenuti nel periodo, con la possibilità di eseguire raffronti temporali. 12