PIANO DI RECUPERO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE BASAGNI GIOVANNI BASAGNI LEONARDO
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1 PROGETTO PODERE CARRAIA PIANO DI RECUPERO VARIANTE COMUNE DI ORTIGNANO RAGGIOLO - AREZZO TITOLO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PROPRIETA' BASAGNI GIOVANNI BASAGNI LEONARDO VIA DELLA FORNACE, BIBBIENA AREZZO ITALY PROGETTO ROBERTO RENZETTI ARCHITETTO roberto.renzetti@tiscali.it TEL FAX VIA GIUSEPPE BOCCI, SOCI AREZZO ITALY PIERFRANCESCO PROSPERI ARCHITETTO FAX VIA TRENTO TRIESTE AREZZO ITALY SCALA * COMMESSA DATA C /2010 FN INFOFILE - ALLPLAN C15033 AGGIORNAMENTI C15033 PB30 NOTE 08/2015 AP * ELABORATO R1
2 COMUNE DI ORTIGNANO RAGGIOLO Provincia di Arezzo VARIANTE AL PIANO DI RECUPERO DI UN IMMOBILE UBICATO IN LOC. PODERE CARRAIA Proprietà BASAGNI GIOVANNI BASAGNI LEONARDO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INDICE 1. Generalità Motivazioni e obiettivi della Variante 2. Inquadramento legale urbanistico dell intervento 3. Vincoli in atto 4. Necessità del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) 5. Norme Tecniche di Attuazione 1
3 1. Generalità Motivazioni e obiettivi della Variante La presente Variante al Piano di Recupero si compone dei seguenti elaborati: - Relazione tecnica con Norme Tecniche di Attuazione - Tav. A1 Aerofotogrammetrico - Tav. A2 Estratto catastale - Tav. A3 Estratto Regolamento Urbanistico - Tav. A4 Parametri dimensionali - Tav. A5 Assetti degli edifici Stato preesistente - Tav. A6 Assetti degli edifici Stato approvato - Tav. A7 Assetti degli edifici Stato di progetto Il Piano di Recupero oggetto della presente Variante riguarda alcuni immobili ubicati in località Podere Carraia, lungo la strada che collega Poppi con S. Martino in Tremoleto e nei pressi dell incrocio di detta strada con la via comunale della Carraia che scende verso Ortignano. Il complesso è costituito da un edificio di abitazione ubicato lungo la strada Poppi S. Martino e da quattro edifici accessori. Dal punto di vista catastale il complesso è individuato al Foglio di mappa n.1 dalle particelle 13, 162, 203, 621 e da porzione della particella 14. Il Piano di Recupero approvato con D.C.C. n. 34 del 06/07/2010 e attualmente in corso di attuazione, prevede la demolizione dell edificio principale e degli accessori e la ricostruzione, a pari volume, di un edificio di abitazione principale e di un edificio accessorio che riuniva i volumi dei fabbricati minori. La demolizione dell edificio principale, benché riportato nelle mappe del Catasto Lorenese ed inserito nell elenco del patrimonio edilizio esistente allegato al R.U. (con la scheda ), veniva giustificata con il grado di trasformazione e di compromissione subito dall edificio, dalle sue cattive condizioni statiche e della posizione eccessivamente vicina alla strada. In fase di attuazione del P.d.R., a seguito di maggiori e più attente valutazioni della situazione dell edificio principale, si è presa in considerazione l ipotesi di mantenere e restaurare detto edificio, in quanto le sue condizioni statiche non apparivano del tutto irrecuperabili. La previsione di recuperarlo, ovviamente depurato delle superfetazioni, ha fatto passare in secondo piano la terza caratteristica negativa fra quelle su elencate, ovvero l eccessiva vicinanza alla strada. 2
4 Ha così preso corpo l ipotesi di realizzare, in luogo dei due fabbricati principale ed accessorio previsti nell area di intervento, un trittico costituito da un nuovo edificio di abitazione di una certa consistenza, da un fabbricato abitativo molto più piccolo, con l aspetto di edificio accessorio, e dall edificio principale opportunamente restaurato e depurato delle aggiunte incongrue. Comportando, però, la volontà di mantenere e recuperare il vecchio fabbricato impegni tecnici e investimenti maggiori di quanto inizialmente preventivato, si ritiene opportuno prevedere un leggero incremento del volume esistente (contenuto entro il 30%) allo scopo di mantenere la compatibilità economica dell intervento. Particolarmente interessante la soluzione con cui si inserisce nelle linee del terreno il fabbricato di maggior consistenza (n. 3) in quanto, accanto a un corpo tradizionale su due piani, è previsto un corpo a un piano destinato a garage e servizi che a monte, in direzione del piccolo fabbricato n. 2, ha la copertura a livello del terreno e sistemata a prato. Il riepilogo delle volumetrie preesistenti, di quelle approvate e di quelle previste dalla variante è il seguente: STATO PREESISTENTE 1) mc. 731,40 2) mc. 17,89 3) mc. 180,64 4) mc. 303,10 5) mc. 56,05 Totale mc ,08 STATO APPROVATO 1) mc. 723,13 2) mc. 565,87 Totale mc ,00 STATO DI PROGETTO 1) mc. 595,00 2) mc. 184,00 3) mc. 896,00 Totale mc ,00 Totale < 1.675,80 (corrispondente a mc , %) Complessivamente, si può dire che sul piano ambientale la situazione di progetto appare indubbiamente migliorativa rispetto a quella approvata, in considerazione del 3
5 mantenimento e recupero del fabbricato storico, e ciò nonostante l incremento di volume che viene agevolmente assorbito dall ampio spazio disponibile. 2. Inquadramento legale urbanistico dell intervento Il fabbricato di abitazione in oggetto è classificato nel vigente Regolamento Urbanistico del Comune di Ortignano Raggiolo, in zona agricola E3. Risulta inserito nell Elenco del patrimonio edilizio esistente nel territorio aperto allegato al Regolamento Urbanistico (Allegato D ) al n Le norme di RU consentono su detto fabbricato interventi di sostituzione edilizia degli edifici esistenti con mantenimento della volumetria esistente. Per rendere compatibile l intervento con le vigenti normative urbanistiche comunali sarà necessario apportare alle Norme Tecniche del RU una modifica che consenta l incremento di volume previsto dal Piano di Recupero. Quanto ai rapporti con la nuova L.R. 65/2014 Norme per il governo del territorio, è opportuno far presente che lo strumento urbanistico di dettaglio di cui si prevede la variazione è stato a suo tempo regolarmente convenzionato, e che l art. 246 della legge Disposizioni transitorie per gli interventi convenzionati prevede che Ferme restando le limitazioni di cui al presente titolo, nelle more della formazione del piano operativo di cui all articolo 95, sono valide ed efficaci le previsioni subordinate a progetti unitari convenzionati, comunque denominati, contenute negli strumenti comunali di pianificazione urbanistica vigenti al momento dell entrata in vigore della presente legge. Per quanto sopra esposto restano valide, fino alla scadenza decennale dell atto di convenzione, le previsioni dello strumento urbanistico di dettaglio e sue varianti. 3. Vincoli in atto Come risulta dalla Tav. 16 del Piano Strutturale, l area oggetto di Piano di Recupero non è soggetta ad alcun vincolo sopraordinato. 4. Necessità del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) Per quanto riguarda l'assoggettabilità del Piano in oggetto alla procedura di VAS, si ritiene 4
6 opportuno far presente che l attuale L.R. 65/2014 prevede, all art. 14 comma 3, che non devono essere sottoposti a VAS né a verifica di assoggettabilità alla VAS i piani e programmi che non riguardino, in alcun modo, progetti sottoposti a VIA (Valutazione di impatto ambientale) o di verifica di assoggettabilità alla VIA. Pertanto la presente Variante a Piano di Recupero non risulta soggetta a VAS né a verifica di assoggettabilità alla VAS. 5. Norme Tecniche di Attuazione Il Piano di Recupero di cui alla presente Relazione si attua nel rispetto delle seguenti Norme Tecniche: 1. Gli immobili ubicati in Ioc. Podere Carraia e identificati in Catasto al Foglio 1, particelle 13, 162, 203, 621 e porzione della particella 14 possono essere assoggettati ai seguenti interventi: ristrutturazione edilizia e recupero statico e funzionale dell edificio di abitazione principale(indicato col n. 1 nella Tav. A4 Stato preesistente) con eliminazione delle superfetazioni e delle aggiunte incongrue; demolizione e ricostruzione degli altri fabbricati (da n. 2 a n. 5 nella Tav. A4 Stato preesistente) nelle posizioni e configurazioni indicate in Tav. A4 Stato di progetto. 2. La volumetria massima complessiva ammessa dall intervento sarà pari alla volumetria esistente maggiorata di un incremento non superiore al 30%. 3. La destinazione degli edifici recuperati e/o ricostruiti sarà del tipo residenziale oppure turistico-ricettivo. 4. Gli interventi dovranno essere eseguiti nel rispetto sostanziale degli elaborati tecnicografici allegati al Piano di Recupero, aventi valore di progettazione di larga massima. 5. Quanto a modalità e tecnologie di intervento, caratteri di finitura, materiali da impiegarsi, gli interventi dovranno essere eseguiti nel massimo rispetto delle caratteristiche costruttive locali in coerenza con il contesto edilizio e paesaggistico interessato. 6. Dal momento che gli interventi edilizi previsti rientrano fra quelli di cui all art. 134, comma 1 della L.R. 65/2014, gli stessi verranno eseguiti mediante il rilascio di uno o più permessi di costruire secondo le procedure di cui all art. 142 della medesima legge. 7. In quanto equiparato per legge ai Piani Particolareggiati di cui all art. 13 della Legge n. 1150, il presente Piano di Recupero ha validità per dieci anni dalla data di stipula della relativa convenzione e potrà essere attuato, nell arco di tale periodo temporale, anche attraverso successivi interventi a stralcio. 5
7 8. Varianti alle previsioni progettuali che non riguardino le volumetrie massime ammesse, le superfici utili massime ammesse, l assetto tipologico fondamentale dei fabbricati e le caratteristiche di base del progetto, non costituiranno Variante al Piano di Recupero e seguiranno le procedure per le varianti ai permessi di costruire. 9. Resta valida, salvo gli aggiornamenti relativi alle definizioni urbanistiche e alle procedure operative di cui al Titolo VI Capo III della L.R. 65/2014, la convenzione stipulata con l Amministrazione Comunale ai sensi dell art. 28 della Legge urbanistica n
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