Al 31 Rue George Sand non c è il citofono

Transcript

1 12

2

3 Laura BenedettiMichelangeli Al 31 Rue George Sand non c è il citofono

4 Ogni riferimento a fatti realmete accaduti o a persone realmente esistenti è puramente casuale. Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) isbn I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: novembre 2013

5 Introduzione di Stefano Jurgens Mi sono molto divertito a leggere questo libro della mia amica Laura Benedetti Michelangeli. La prima cosa che mi colpì quando mi diede il manoscritto fu il titolo: Al 31 Rue George Sand non c è il citofono. L ho trovato un titolo incantevole, strepitoso, che mi riempiva di curiosità tanto che le dissi, scherzosamente: «Con un titolo così il dentro non conta». Poi, ovviamente, nel leggerlo mi sono reso conto che il libro era scritto con sentimento e soprattutto con tanta ironia. E quindi ritengo che Laura sia una persona molto generosa, perché chi regala agli altri l occasione per un sorriso è sostanzialmente un benemerito. Diciamo che l umorismo è un farmaco che fa stare bene le persone, è un medicinale per il buonumore senza controindicazioni ed è adatto a tutti, uomini, donne e bambini. Di questa opera prima di Laura Benedetti Michelangeli, per esempio, io ve ne consiglio una somministrazione tre-quattro volte al giorno, a vostro piacere. Non serve agitare il libro prima dell uso, né tenerlo in frigo (poi, se volete tenerlo in frigo, per carità, fatti vostri). E in più, non ha una data di scadenza, potete leggerlo e rileggerlo quante volte volete. Quindi che dire, se volete 5

6 Introduzione subito sentirvi bene, se volete emozionarvi e sorridere e tanto altro, correte subito in farmacia pardon, in libreria. Acquistarlo è facile non vi chiederanno neppure la ricetta! 6

7 A mia madre che per mano mi ha accompagnato sino a qui

8

9 Capitolo 1 Sono già le cinque, tra due ore ci sarà l inaugurazione del vernissage e qui in galleria non è ancora finito l allestimento dei quadri. Sono veramente in ritardo, inoltre Leonardo non è ancora arrivato. Mi chiamo Isabella, ho quasi trentacinque anni, sono laureata in Storia dell arte e per tutto il periodo dell università ho sognato di poter lavorare nei musei più importanti del mondo, invece organizzo vernissage in una galleria al centro di Roma. Però non posso lamentarmi, pur non lavorando in un museo di fama internazionale. Roma per definizione è il museo per eccellenza, la concentrazione dell arte antica è così attraente. Ti affascina, ti attrae, ti avvolge e alla fine la perdoni per il traffico infernale che ti impone. Le madonnine agli angoli dei palazzi ti fissano, ti guardano e ti proteggono. Le antiche rovine, le fontane e poi i capitelli sono la definizione ornamentale delle case nobili. La galleria dove sto lavorando si trova in una piccola traversa che termina in piazza Margana, nel cuore della Roma medievale. La piazza è poco conosciuta dai turisti, ma per noi romani è tra le più romantiche. Il nobile fascino valoroso fa di essa un piccolo gioiello seducente. La galleria ha una storia altrettanto affascinante. 9

10 Benedetti Michelangeli Se oggi si presenta così ordinata, dagli spazi infiniti dei soffitti alti, dalle grandi finestre trasmette, nelle sere limpide, una luna che ti abbraccia, ti stringe e ti invita per un sospiro nel cielo stellato. L architetto che a quei tempi costruì questo palazzo provò, forse, le mie stesse sensazioni. Questa meravigliosa galleria anticamente era una scuderia. Il grande portone a fatica si riesce ad aprire, il cigolio dei gangheri ti fa compagnia nelle fredde notti piovose quando il silenzio regna sovrano. Si immagina l antico rumore degli zoccoli dei cavalli, stanchi e assetati, dopo un lungo e avventuroso viaggio. La scuderia, prima di diventare galleria, comunque, ha avuto altre vite. Nei secoli è stata prima una sartoria, dove confezionavano abiti per le famiglie aristocratiche e poi, con il declino della monarchia, prese vita un negozio di ferramenta. Rimasta chiusa per decenni, la nuova vita che gli appartiene è l arte e per mia fortuna ora lavoro qui, con un gallerista dalle mille idee, una personalità eclettica e creativa. Da circa un anno, frequento Leonardo, pittore in cerca di aspirazioni, anche lui alle soglie dei trentacinque, ci siamo conosciuti, infatti, a Firenze durante una mostra di arte contemporanea. L approccio non fu dei migliori. Lui, antipatico e presuntuoso come pochi, dettava lezioni di forma a chiunque gli rivolgesse la parola, sottolineando che si poteva far di meglio. Io gli feci notare che l arte non si crea solo per sé, per esternare il proprio EGO, ma per trasmettere emozioni e sensazioni attraverso conoscenza, creatività e gusto. L arte è la parte nobile della cultura che non conosce confini. Andammo avanti un po a battibeccare e ci salutammo formalmente, io speravo di non incontrarlo più per la mia strada. Ma il de- 10

11 stino è bizzarro e ci ritrovammo dopo un po di tempo a una cena di amici comuni. Il primo istinto fu quello di girarmi e di andarmene; lui però si fece avanti, con un gran sorriso si scusò e a fine serata ci scambiammo i numeri di telefono. Ci frequentammo per un po di tempo e poi scattò la scintilla: gli organizzai un paio di vernissage e iniziò a vendere più quadri rispetto alle sue aspettative. Oggi il direttore della galleria è molto nervoso, aspetta ospiti importanti, possibili acquirenti e per tutti noi sarebbe un bel salto di qualità. Fortunatamente il buffet è arrivato, almeno quello è pronto, sono quasi le sette e mancano ancora alcune luci da sistemare, ma il più è fatto. Chissà se gli invitati saranno puntuali. Roma in questo periodo dell anno è molto caotica, siamo a dicembre e i negozi brillano di luci natalizie, le vetrine sono addobbate con decorazioni di ogni tipo e il profumo dei dolci inebria l aria fredda della città eterna. È ipnotizzante questa atmosfera. Le persone entrano ed escono euforiche dai negozi, felici di poter mettere i loro doni sotto l albero. Io come al solito sono in ritardo con tutti i regali, anzi quasi tutti sono riuscita a comprare a Leonardo in un momento di follia un sassofono sì, perché in questa fase della vita si sente molto artista-musicista. Cerco di immaginare la sua faccia, stupita e meravigliata, quando ci scambieremo i regali; forse meno felici saranno i suoi vicini, soprattutto quando proverà a suonarlo ma io sarò lontano, per evitare il linciaggio! Le prime ad arrivare sono le mie amiche, Giovanna e Beatrice. Loro sono le amiche di sempre. Ci siamo conosciute al liceo ed è stata subito simpatia tra di noi. Le delusioni amorose, i compiti copiati, le vacanze studio, Al 31 Rue George Sand non c è il citofono 11

12 Benedetti Michelangeli le lacrime raccolte hanno dato vita a una grande amicizia, forse l unico patrimonio reale della nostra vita. Giovanna, dopo il liceo, si è dedicata allo studio delle lingue straniere, lavora come interprete presso un ambasciata. Ottimista per eccellenza, non eccessivamente glamour, simpatica e spigliata caratterialmente, trova sempre il modo di sdrammatizzare anche nelle situazioni più imbarazzanti. È fidanzata da un paio d anni con Filippo, giornalista sempre in cerca di uno scoop, che io definisco scherzosamente aspirante vincitore del premio Pulitzer. Beatrice è completamente diversa. Estroversa anche lei, prende la vita con una filosofia quasi zen; calma e paziente per eccellenza, lavora in una biblioteca come archivista. Ottima ascoltatrice dei problemi altrui, legata alle tradizioni, è fidanzata con Giacomo dai tempi dell università. Lui, con la sua logica da ricercatore, lavora come assistente nella facoltà di Matematica e Fisica e colleziona borse di studio. Praticamente è un cervellone. Aspettiamo da tempo di fare le damigelle d onore al loro matrimonio, ma la data si fa attendere. Ogni volta che tocchiamo questo tasto, Beatrice ci rassicura dicendo che presto ci sorprenderà e ci liquida con poche parole, cambiando repentinamente discorso. 12