LE MISURE STRUTTURALI DEL PIANO PER IL RECUPERO MORFOLOGICO DELLA LAGUNA DI VENEZIA FUNZIONALI

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1 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI MAGISTRATO ALLE ACQUE CONSORZIO VENEZIA NUOVA LE MISURE STRUTTURALI DEL PIANO PER IL RECUPERO MORFOLOGICO DELLA LAGUNA DI VENEZIA FUNZIONALI AGLI OBIETTIVI DEL PIANO DI GESTIONE DIRETTIVA QUADRO ACQUE 2000/60/CE Ing. Giovanni Cecconi 1

2 CONNESSIONE FRA I PIANI SETTORIALI LAGUNARI Il Piano per il recupero morfologico e ambientale della Laguna di Venezia, attuato dal Magistrato alle Acque attraverso il suo concessionario Consorzio Venezia Nuova a partire dal 1993, si pone l obiettivo di contrastare e, dove possibile, ridurre l erosione delle forme lagunari intertidali e di conservare l ecosistema lagunare consentendone un uso sostenibile. 2

3 Gli interventi di Ambito strategico idro-morfologia ed ecosistemi del Piano di Gestione della Subunità idrografica bacino scolante, Laguna di Venezia e mare antistante sono misure di tipo strutturale che concorrono all obiettivo generale del raggiungimento di un buono stato per tutti i corpi idrici entro il 2015 aumentandone la capacita di assimilazione e resilienza dei sistemi acquatici. Tale ambito prevede una serie di interventi di competenza del Magistrato alle Acque che trovano attuazione in altri piani settoriali: Nel Piano per il recupero morfologico e ambientale della Laguna di Venezia, come nel caso ad esempio di: protezione delle strutture morfologiche (velme e barene) naturali, protezione delle isole minori della Laguna di Venezia, realizzazione di strutture morfologiche a velma e a barena; ripristino aree di gronda, trapianti di fanerogame marine; Nel Piano di gestione della ZPS IT Laguna di Venezia, relativamente alla conservazione di habitat e specie, come nel caso di: misure di riduzione delle pressioni antropiche e degli effetti delle forzanti naturali sugli habitat e gli habitat di specie in Laguna di Venezia, interventi per accelerare i processi di naturalizzazione di barene di neo-formazione in laguna e in area di gronda; Nel Piano delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale, per quanto concerne gli interventi di riqualificazione ambientale e compensazione richiesti dalla Comunità europea, che contribuiscono anche alla protezione delle biodiversità. Il Piano delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale prevede infine interventi di ricostruzione o riqualificazione di habitat comunitari. 3

4 CONNESSIONE FRA I PIANI SETTORIALI LAGUNARI Direttiva 92/43/CE Habitat Direttiva 2000/60/CE Acque Procedura di infrazione europea MOSE 2003/4762 Piano di Gestione della ZPS Laguna di Venezia Interventi di gestione attiva degli habitat acquatici e alofili (protezione della morfologia esistente e creazione di strutture artificiali) Conservazione habitat e specie Piano di gestione Subunità idrografica bacino scolante, laguna di Venezia e mare antistante Attuazione misure dell ambito idro-morfologia ed ecosistemi (es. trapianti fanerogame, ripristino aree umide di transizione) Riqualificazione ambientale e compensazioni richiesta da Comunità Europea Piano delle misure di compensazione, conservazione e riqualificazione ambientale Attuazione degli interventi (es. ricostruzione di barene e velme) Piano per il recupero morfologico e ambientale della laguna di Venezia L. 798/84 MAV collabora Piano di gestione del rischio di alluvioni con gli interventi lungo i litorali lagunari

5 AMBITI STRATEGICI DI INTERVENTO DEL PIANO DI GESTIONE DELLA SUB-UNITA IDROGRAFICA DELLA LAGUNA DI VENEZIA e INTERVENTI DEL PIANO MORFOLOGICO MAV IDROMORFOLOGIA ED ECOSISTEMI: Il recupero dei processi costruttivi idro-morfologicoi e biologici e prerequisito essenziale per il raggiungimneto/mantenimento di uno stato di qualita ecologica conforme agli obiettivi della Direttiva. INQUINAMENTO CHIMICO: v) Misure di contrasto dell intrusione salina Nel piano morfologico e previsto di aumentare la disponibilita di acqua dolce nelle zone di gronda anche con serbatoi di stoccaggio dei deflussi o con la formazione di aree lagunari a maggiore salinita =>riduzione della salinizzazione dei suoli, della subsidenza e perdita di habitat a causa del RSLR e global change EUTROFIZZAZIONE: iii) Incremento della capacita depurativa della rete idrica Nel piano morfologico si ricostruiscono gli habitat bio-stabilizzanti che utilizzano i nutrienti per strutturarsi, resistendo all erosione e bloccando gli inquinanti: e la CO2. SOSTENIBILITA DEGLI USI DELLA RISORSA iii) Misure per la gestione sostenibile della pesca e iv) navigazione Nel piano morfologico sono previste azioni gestionali e interventi di mitigazione della pressione antropica. 5

6 IL SISTEMA COSTIERO ALTO ADRIATICO 6

7 LAGUNA DI VENEZIA: UN COMPLESSO SISTEMA SOCIALE E AMBIENTALE 7

8 VALLI DA PESCA INSEDIAMENTI STORICI DAL V SECOLO PRIMA DI CRISTO CANALI VELME BARENE CANNETI PORTI SCANNI E LITORALI SI APRONO E PROTEGGONO DELTA E LAGUNE 8

9 9

10 Un riparo entro una matrice di sabbia inerte Un ambiente deposizionale per materia organica, e semi delle piante di barena 10

11 PIANO GENERALE DEGLI INTERVENTI Il Magistrato alle Acque per rispondere agli obiettivi di competenza dello Stato indicati nella legislazione speciale per Venezia (L. 798/84) ha predisposto il Piano Generale degli interventi, articolato in 8 linee di azione. 11

12 PIANO DEGLI INTERVENTI PER IL RECUPERO MORFOLOGICO DELLA LAGUNA Nel 1993 viene predisposto il Piano degli interventi di recupero morfologico della laguna, che ha come obiettivo principale il risanamento morfologico, mantenendo all interno della laguna la maggior quantità possibile di sedimenti. Nel 1999, su richiesta del Comitato ex art. 4 L.798/84 il Piano viene sviluppato secondo linee d azione tese al recupero dei processi naturali che concorrono alla conservazione dell ambiente lagunare. Nel 2001, su richiesta del Consiglio dei Ministri, il Piano viene aggioranto. Nel 2005, l Ufficio di Piano chiede di inquadrare gli interventi morfologici in una prospettiva di sostenibilità considerando le attività socioeconomiche che insistono in laguna, secondo un processo di partecipazione VAS. 12

13 PERDITA DEI BASSI FONDALI A CAUSA C.R.L.M km km 2 60 km 2 13

14 CRESCITA ESPONENZIALE DELLE DIFESE Anno Profondità media del fondale (m) Crescita relativa dell'azione erosiva dovuta al moto ondoso da vento

15 CONSEGUENZE AMBIENTALI STATO DI RIFERIMENTO STATO ATTUALE Low waves High waves Low depth (0.5 m b.s.l.) Shoals Low turbidity Calm waters High turbidity Agitated waters No shoals, deepening and flattening of the tidal flat (>1.0 m b.s.l.) Sediment resuspension Siltation of channel Deep channel Abundance of eel grass and of benthic species Only opportunistic species (reduced biodiversity) in anoxic sediment Oxidized layer 15

16 FELTRI MICROBICI FESSURATI 16

17 INTERVENTI DI RECUPERO MORFOLOGICO Il Magistrato alle Acque in 24 anni ha realizzato strutture morfologiche con il riuso di circa 16.5 milioni di mc di sedimenti provenienti dal dragaggio dei canali. 94 strutture a velma e barena per una superficie di 15 km 2 17

18 18

19 COMPATTAZIONE DOPO 6 MESI 19

20 COLONIZZAZIONE DOPO 2-3 ANNI 20

21 NATURALIZZAZIONE: SCAVO DI GHEBI DOP 5 ANNI 21

22 HABITAT DI BARENA Limonieto Salicornieto Sarcocornieto 22

23 CHIOGGIA B: NATURALIZZAZIONE CON SCAVO DI CHIARI E GHEBI Realizzazione di chiari e ghebi 4 anni dopo lo scavo dei ghebi 7 anni dopo lo scavo dei ghebi 7 anni dopo lo scavo dei ghebi 23

24 AVIFAUNA AP: piane vegetate o con scarsa vegetazione; ADR: aree perimetrali e elevate con copertura di specie ruderali; SR: aree ricoperte da vegetazione alofila dominata da Sarcocornia/Halimione; SA: aree ricoperte da vegetazione alofila dominata Salicornia sp.; LP: aree ricoperte da vegetazione alofila dominata da Limonium/Puccinellia/Aster/Juncus/Spartina; CGV: ghebi, chiari e bassifondali circostanti le barene artificiali. 24

25 INTERVENTI interventi strutturali di gestione prioritari secondari/subordinati morfo idrodinamici (MID) ecologici (ECO) qualità acqua, sedimenti, aria(qual) 25

26 Strutturali INTERVENTI pmid1: costruzione di strutture morfologiche artificiali per limitare il trasporto di sedimenti verso i canali principali pmid2: difesa e protezione delle strutture morfologiche esistenti (bordi di barene) in zone soggette ad elevata energia da moto ondoso p/smid3: difesa e protezione delle strutture morfologiche esistenti (bassofondali) in zone soggette ad elevata energia da moto ondoso pmid4: interventi di ripristino di strutture morfologiche a prevalente/esclusiva funzione ecologica smid5: realizzazione di sovralzi erodibili per l incremento del materiale in sospensione smid6: vivificazione di aree a debole ricambio idrico smid7: sollevamento dei bassi fondali mediante iniezione profonda smid8: re immissione di sedimenti fluviali subordinata agli obiettivi della Direttiva Acque smid9: difesa delle isole minori peco1: sviluppo di fanerogame marine con mantenimento di idonee condizioni ambientali con eventuali interventi di trapianto peco2: interventi volti a favorire la nidificazione di uccelli e la riduzione di specie infestanti peco3: ristabilimento di gradienti di salinità, e/o aree di transizione squal1:realizzazione di impianti di fitodepurazione, phytoremediation e/o lagunaggio per l'abbattimento dei carichi inquinanti generati da diversi usi e provenienti dal bacino scolante Gestionali MIDG1: riduzione emungimenti d acqua sotterranea MIDG2: regolamentazione delle attività di pesca, conversione alla venericoltura e concessioni di aree in zone appropriate MIDG3: regolazione e gestione della navigazione portuale, commerciale, di servizio e diportistica MIDG4 regolamentazione degli accessi alle aree a circolazione limitata (vie di navigazione secondaria). MIDG5: utilizzo del MOSE per ridurre l uscita dei sedimenti durante eventi di ri sospensione intensi ECOG1: gestione del vivaio di piante alofile QUALG1: utilizzo della speciazione geochimica ad estrazione sequenziale e della biotossicità negli interventi di caratterizzazione (protocolli di qualità) e decontaminazione di acqua e sedimenti QUALG2: completamento della messa in sicurezza e della bonifica dei siti inquinati di Porto Marghera (SIN) QUALG3: azioni mirate a ridurre gli apporti inquinanti dovuti al traffico navale e diportistico in acqua ed in aria QUALG4: elettrificazione banchine portuali passeggeri (cold ironing) 26

27 INTERVENTI PRIORITARI 27

28 INTERVENTI PRIORITARI: MID1 Ricostituzione di strutture morfologiche per limitare il trasporto di sedimenti verso i canali principali La realizzazione di strutture morfologiche adiacenti ai canali di maggiori dimensioni assolve a due funzioni principali: a) contiene il moto ondoso dovuto al traffico portuale e diportistico (impedendo la propagazione del moto ondoso sui bassofondali circostanti i principali canali); b) limita il trasporto del sedimento in sospensione per onde da vento verso i canali e il suo irreversibile trasporto verso mare. 28

29 INTERVENTI PRIORITARI: MID2 Difesa e protezione delle strutture morfologiche esistenti (bordi di barene) in zone soggette ad elevata energia da moto ondoso Protezioni dei margini di barena addossate ai margini, protezioni, anche galleggianti, poste a distanza dal margine, o realizzazioni di barriere soffolte, distanziate dal margine, per favorire la parziale dissipazione del moto ondoso e il naturale ripascimento a tergo delle difese. 29

30 INTERVENTI PRIORITARI: MID3 Difesa e protezione delle strutture morfologiche esistenti (bassi fondali) in zone soggette ad elevata energia da moto ondoso 3a Sovralzi sommersi per dissipazione delle onde 3b Barriere galleggianti a protezione dei margini 3c Strutture di dissipazione per la riduzione del fetch 30

31 INTERVENTI PRIORITARI: MID4 Interventi di ripristino di strutture morfologiche a prevalente/esclusiva funzione ecologica Si tratta di interventi di tipo misto che agiscono sui caratteri morfo-idrodinamici ed ecologici per il raggiungimento di una condizione equilibrata tra componenti ecologiche e morfologiche ed il locale mantenimento/rispristino di funzioni ecosistemiche a rischio o perdute. 31

32 INTERVENTI PRIORITARI: MID4 Interventi di ripristino di strutture morfologiche a prevalente/esclusiva funzione ecologica Ripascimento a strato sottile schermi di sedimentazione 32

33 INTERVENTI PRIORITARI: ECO1 Sviluppo di fanerogame marine con mantenimento di idonee condizioni ambientali, eventuali interventi di trapianto Lo sviluppo può essere favorito contrastando le principali cause di criticità o ricorrendo a procedure che favoriscano la ricolonizzazione in aree ad elevata vocazionalità per le fanerogame, ad esempio attraverso la loro piantumazione, in modo da ripristinarne rapidamente l azione bio-stabilizzante. 33

34 INTERVENTI PRIORITARI: ECO3 Ristabilimento di gradienti di salinità e/o aree di transizione La realizzazione di canalizzazioni parallele al bordo di gronda, ove queste già non esistano, permettono di concentrare l acqua dolce in zone relativamente ristrette. In tal modo sarà possibile formare zone a moderato contenuto salino, per favorire lo sviluppo e l espansione di fragmiteto. 34

35 MIDG2 Regolamentazione pesca, conversione alla venericoltura e concessioni di aree in zone appropriate INTERVENTI GESTIONALI: MIDG3 Regolamentazione e gestione della navigazione portuale, commerciale, di servizio e diportistica 35

36 INTERVENTI GESTIONALI: ECOG1 Gestione del vivaio di piante alofile La 36

37 VAS DELL AGGIORNAMENTO DEL PIANO PER IL RECUPERO MORFOLOGICO E AMBIENTALE DELLA LAGUNA DI VENEZIA 37

38 LA PROCEDURA DI VAS NAZIONALE (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ) verifica dell assoggettabilità sulla base di un rapporto preliminare; elaborazione del rapporto ambientale; svolgimento delle consultazioni; valutazione del piano, del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni; rilascio del parere motivato da parte del Ministero dell Ambiente. 38

39 LA PROCEDURA DI VAS: RAPPORTO PRELIMINARE RAPPORTO PRELIMINARE Il Magistrato alle Acque ha inviato ai soggetti competenti in materia ambientale, in data 1 dicembre 2011, il Rapporto Preliminare sulla base del quale tali soggetti sono tenuti ad esprimere le osservazioni sulla portata e il livello di dettaglio da includere nel Rapporto Ambientale. 39

40 LA PROCEDURA DI VAS: SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE 40

41 LA PROCEDURA DI VAS: SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE Provincia di Venezia Padova Comune di Venezia Cavallino-Treporti Campagna Lupia Chioggia Codevigo Jesolo Mira Musile di Piave Quarto d' Altino Autorità Portuale di Venezia ASPO Azienda Speciale per il Porto di Chioggia 41

42 SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE : OSSERVAZIONI SU RAPPORTO PRELIMINARE AUTORITA PORTUALE DI VENEZIA COMUNE DI QUARTO D ALTINO AUTORITÀ DI BACINO DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE PARERE DEL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE N.901/2012 ARPAV REGIONE VENETO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E IN CORSO LA PREDISPOSIZIONE: PIANO MORFOLOGICO E AMBIENTALE RAPPORTO AMBIENTALE VINCA 42

43 LA PROCEDURA DI VAS: ESITO e DECISIONE (art.15, 16, 17) Il Magistrato alle Acque, attraverso il Consorzio Venezia Nuova, provvede a recepire le eventuali modifiche richieste nel parere a seguito delle consultazioni e invia il Piano definitivo al Ministero dell Ambiente. Il Magistrato alle Acque esamina ed approva in Comitato Tecnico di Magistratura: Piano definitivo Rapporto Ambientale Parere motivato del Ministero dell Ambiente e la documentazione acquisita nell ambito della consultazione La decisione finale è pubblicata (art. 17) nella Gazzetta Ufficiale o nel Bollettino Ufficiale della Regione con l'indicazione della sede ove prendere visione del piano definitivo approvato e di tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria. 43

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