La classificazione dei rifiuti contenenti oli minerali

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1 Ordine dei Chimici della Toscana Giornata di studio Rifiuti Pericolosi Firenze 13 dicembre 2007 La classificazione dei rifiuti contenenti oli minerali Dott. P. Bollettti : Responsabile UO Attività di Laboratorio Dip ARPAT Arezzo ARPAT Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana

2 Direttiva 91/689/C E E. Ai fini della presente direttiva, si intende per "rifiuti pericolosi": - i rifiuti precisati in un elenco da stabilirsi basato sugli allegati I e II della presente direttiva. Tali rifiuti devono possedere almeno una delle caratteristiche elencate nell'allegato III. L'elenco precitato tiene conto dell'origine e della composizione dei rifiuti e eventualmente dei valori limite di concentrazione. L'elenco è riesaminato periodicamente e, se necessario, riveduto secondo la stessa procedura;

3 Direttiva 91/689/CEE ALLEGATO II Costituenti che rendono pericolosi i rifiuti dell'allegato I.B quando tali rifiuti possiedono le caratteristiche dell'allegato III :.C51: idrocarburi e loro composti ossigenati e

4 Decisione 2000/532/CE 3 maggio 2000, che contiene l elenco dei nuovi CER 2. Si ritiene che i rifiuti classificati come pericolosi presentino una o più caratteristiche indicate nell allegato III della direttiva 91/689/CEE (relativa ai rifiuti pericolosi) e, in riferimento ai codici da H3 a H8 e ai codici H10 e H11 (*) del medesimo allegato, una o più delle seguenti caratteristiche: -.. -una o più sostanze classificate come molto tossiche in concentrazione totale 0,1%; -una sostanza riconosciuta come cancerogena (categorie 1 o 2) in concentrazione 0,1%; -una sostanza mutagena della categoria 1 o 2 classificata come R46 in concentrazione 0,1%;

5 La decisione 2000/532/CE prevede che se un rifiuto è identificato come pericoloso mediante riferimento specifico o generico a sostanze pericolose, esso è classificato come pericoloso solo se le sostanze in esso presenti raggiungono determinate concentrazioni Per sostanza pericolosa si intende qualsiasi sostanza che è o sarà classificata come pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successive modifiche

6 R elativamente al parametro generico idrocarburi, non è stata definita, allo stato attuale, alcuna concentrazione limite, pertanto, la classificazione dei rifiuti deve essere effettuata in conformità a quanto previsto dalla sopra citata direttiva 67/548/CEE e successive modificazioni.

7 Idrocarburi Gran parte degli oli minerali possono, potenzialmente, essere classificati come sostanze cancerogene di categoria 1 e 2 (frase di rischio R45), la cui concentrazione limite prevista dall art. 2 della decisione 2000/532/CE è dello 0,1%. verifica della pericolosità in termini di potenziale cancerogenicità

8 Parere CE del Richiesta di parere su procedura di classificazione di rifiuti contenenti idrocarburi (Veneto) consigliabile mantenere l approccio orientato al principio di precauzione già. adottato, vale a dire classificare i rifiuti come pericolosi se la concentrazione di idrocarburi è uguale o superiore allo 0,1%.

9 ai fini della verifica della pericolosità (in termini di potenziale cancerogenicità) del rifiuto contaminato da idrocarburi per il quale non sia possibile conoscere, puntualmente, l attività che lo ha generato e, quindi, la natura dell olio contaminante è da individuarsi nel superamento del valore limite dello 0,1% (1.000 ppm).

10 Parere APAT Condivide, in assenza di una specifica disposizione normativa in materia, l approccio seguito dall Agenzia ambientale del Regno Unito (EA UK). Tale approccio prevede la ricerca nell olio contaminante di specifici marker di cancerogenicità, rapportadone, poi, la concentrazione alla quantità totale di olio presente nel rifiuto.

11 In tal modo si assume che se la concentrazione totale di idrocarburi in un rifiuto risulta superiore allo 0,1% e la concentrazione di un dei marker ricercati è superiore, nell olio, al suo valore soglia (0,005%, 50 ppm, nel caso, ad esempio, del benzo[a]pirene) il rifiuto è da considerarsi pericoloso. Ai fini dell attribuzione della pericolosità, pertanto, la concentrazione limite del marker è da riferirsi alla sola frazione idrocarburica e non al rifiuto nel suo complesso.

12 Parere ISS 28/9/2004 La classificazione si basa sulla determinazione dei marker, riferiti all intero rifiuto, applicando quindi al rifiuto gli stessi criteri adottati per i preparati pericolosi. rifiuti pericolosi se la concentrazione dei markers è uguale o superiore allo 0,1% sul rifiuto MARKERS idrocarburi policiclici aromatici espressamente classificati come cancerogeni dall Unione Europea nell Allegato I alla direttiva 67/548/CEE, dibenzo(ah)antracene, benzo[a]antracene; benzo[def]risene; benzo[e]acefenantrilene; benzo[e]pirene; benzo[j]fluorantene; benzo(k)fluorantene.

13 Tabella 3: concentrazioni limite per cias cun marker nell olio contaminante ai fini della classificazione di un rifiuto, contenente più dello 0,1% (1.000 ppm) di idrocarburi totali, come pericoloso in termini di cancerogenicità (R5) Marker % ppm Benzene 1-3 butadiene estratto di DMS O Benzo[a]pirene 0,1 0,1 3 0,

14 MATTM : risposta a ISS-APAT-Veneto

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16 DE CR E TO DE L MINIS TR O DE LL'AMBIE NTE E DE LLA TUTE LA DE L TE R R ITOR IO E DE L MAR E Art. 1 Il presente decreto disciplina le operazioni di dragaggio nei siti di bonifica di interesse nazionale

17 Art. 2 I materiali dragati presentanti valori superiori a quelli indicati in Allegato B non possono essere gestiti ai sensi dell'art. 5, commi ll-ter e 11-quater,. Art.7 Nel caso in cui al termine dell attività di refluimento vengono rilevati valori di concentrazione superiori ai limiti fissati dalla vigente normativa in materia di bonifica per la specifica destinazione d uso della struttura di contenimento, si attiva la procedura di bonifica dell area

18 Le analisi effettuate ai sensi del presente Allegato A in occasione della caratterizzazione stabiliscono ad ogni effetto l idoneità dei materiali dragati ad essere successivamente impiegati o gestiti ai sensi delle disposizioni previste nell articolo 5, commi 11-ter e seguenti, della Legge 28 gennaio 1994, n. 84. All. A2 I parametri chimici da determinare sui s edimenti portuali da sottoporre a dragaggio all interno dei siti di bonifica di interesse nazionale Idrocarburi leggeri (C 12) Su tutti i campioni prelevati. 0.5 Idrocarburi pesanti (C>12) Su tutti i campioni prelevati 1.5 Ulteriori markers da ricercare nel caso di superamento delle concentrazioni limite dei materiali pericolosi per Idrocarburi Totali (THC) * 1,3-butadiene Estratto DMSO Su i campioni che presentano superamenti delle concentrazioni limite dei materiali pericolosi per Idrocarburi Totali (THC) * 1.0 -

19 TABELLA 1. CONCENTRAZIONE LIMITE (CL) PER LA CLAS S IFICAZIONE DI UN MATERIALE PERICOLOS O Idrocarburi totali (THC) (9) Benzo (j) fluorantene (8) Classificazione UE Xi; R37 Concentrazioni limite per materiali pericolosi (1) mg/kg s.s mg/kg s.s. Benzo (e) pirene (8) Carc. Cat. 2; R45 N; R mg/kg s.s. in attesa di specifiche metodiche di riferimento, gli Idrocarburi totali (TC H) sono indicativamente da considerare come sommatoria di Idrocarburi leggeri (C 12) e di Idrocarburi pesanti (C >12) S ulla base del parere espresso da IS S il 5 luglio 2007, prot. n , il materiale contenente "Idrocarburi Totali" (THC) è da considerarsi pericoloso solo se la concentrazione degli stessi è maggiore di 1000 mg/kg s.s. e contiene almeno uno degli Idrocarburi Policiclici Aromatici, classificati dalla UE "Carc. Cat. 1" oppure "Car. Cat2" in base all'allegato 1 direttiva 67/548/CEE aggiornato al 29 ATP recepito con DM 28/02/2006, in concentrazione superiore a quella indicata in Tabella. Detta concentrazione andrà riferita al peso secco dell'intero campione di rifiuto.

20 TABELLA 1. CONCENTRAZIONE LIMITE (CL) PER LA CLAS S IFICAZIONE DI UN MATERIALE PERICOLOS O Benzo(a)antracene Gruppo 2A = L agente è un probabile cancerogeno per l uomo mg/kg s.s. Benzo(a)pirene Gruppo 2A = L agente è un probabile cancerogeno per l uomo. 100 mg/kg s.s. Benzo (j) fluorantene (8) Gruppo 2B = L agente è un possibile cancerogeno per l uomo mg/kg s.s. Benzo (b) fluorantene acefenantrilene Benzo (e) Gruppo 2B = L agente è un possibile cancerogeno per l uomo mg/kg s.s. Benzo (e) pirene (8) Gruppo 3 = L agente non è classificabile in termini di cancerogenicità per l uomo mg/kg s.s. Benzo (k) fluorantene Gruppo 2B = L agente è un possibile cancerogeno per l uomo mg/kg s.s. Crisene Dibenzo(a,h)antracene Gruppo 3 = L agente non è classificabile in termini di cancerogenicità per l uomo. Gruppo 2A = L agente è un probabile cancerogeno per l uomo mg/kg s.s mg/kg s.s. Indeno [1,2,3,c-d] pirene Gruppo 2B = L agente è un possibile cancerogeno per l uomo mg/kg s.s.

21 Gruppo di Lavoro APAT-ARPA, IS S, CNR-IRS A, ICRAM e Università, finalizzato all armonizzazione dei metodi analitici utilizzati per la determinazione degli idrocarburi su matrici ambientali (2007) Nel caso degli idrocarburi è particolarmente necessario non separare il metodo analitico scelto dal processo di definizione del parametro nella specifica matrice e dalla conseguente definizione dei limiti di legge

22 IDR OCAR BUR I l ins ieme degli idrocarburi che, dopo i proces s i di es trazione e purificazione riportati nel metodo, possono es sere rilevati in gas cromatografia, s u colonna capillare non polare con tempi di ritenzione compres i tra quelli del n- decano (C 10 H 22 ) e del n-tetracontano (C 40 H 82 ). Ques ta definizione s i es tende anche al parametro idrocarburi C>12 pres ente nella tab.a del D.Lgs.152/2006 partendo però dal compos to n-dodecano (C 12 H 26 ).

23 UNI EN 14039

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