Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale RELAZIONE DI MISSIONE ALLEGATA AL BILANCIO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO 2016

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1 Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale RELAZIONE DI MISSIONE ALLEGATA AL BILANCIO CONSUNTIVO DELL ESERCIZIO 2016

2 Sommario PREMESSA LA MISSIONE Cos è la Croce Rossa Italiana La Strategia L IDENTIFICAZIONE DELL ASSOCIAZIONE E GLI ORGANI NAZIONALI Assemblea Nazionale La Consulta Nazionale Il Consiglio Direttivo Nazionale Il Presidente Nazionale Il Segretario Generale LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA LE RISORSE UMANE LO STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA Il personale Il patrimonio LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI ED I RELATIVI LIVELLI DI PERFORMANCE Le attività ausiliarie alle Forze Armate: Il Corpo Militare volontario Le attività ausiliarie alle Forze Armate: Il Corpo delle Infermiere Volontarie La Sala Operativa Nazionale Le attività di emergenza Le attività sociali Le attività sanitarie Le migrazioni L attività internazionale Le attività dei giovani Altre attività LA RACCOLTA FONDI LE CAMPAGNE DI COMUNICAZIONE

3 PREMESSA Il presente documento, allegato al Bilancio al 31/12/2016 e alla Nota Integrativa secondo quanto disposto dall art 6.3 del Regolamento di Contabilità approvato dal CDN con del 8 del 14 gennaio 2017, ha lo scopo di fornire un adeguata rendicontazione sull operato della Croce Rossa Italiana e sui risultati ottenuti, con una informativa centrata sul perseguimento della missione istituzionale e sull identità dell ente. La descrizione delle attività svolte nel corso dell anno 2016 è volta a monitorare e valutare i risultati e le prospettive della nostra Associazione, che ha la sua ragion d essere nella diuturna azione a supporto e tutela dei più vulnerabili, per rispondere al meglio alle esigenze e alle necessità dei territori. La relazione di missione costituisce il documento conclusivo al processo di programmazione iniziato con l approvazione del Bilancio di Previsione con la quale si analizza l attività svolta durante l esercizio 2016 e vengono pertanto esposti i risultati raggiunti con le risorse economiche, indicando il grado di realizzazione dei programmi. Questa relazione si propone dunque di esporre i dati più significativi delle attività realizzate dall Associazione riportando le risultanze finali dell esercizio 2016, il primo nella nuova veste di associazione di promozione sociale a norma dell art. 1, c. 1 del decreto legislativo 28 settembre 2012 n. 178, che ha sancito l assunzione della personalità giuridica di diritto privato con decorrenza 01 gennaio 2016 del Comitato Centrale (ora Comitato Nazionale) e dei Comitati Regionali, in luogo della personalità giuridica di diritto pubblico detenuta ai sensi del D.P.C.M. 6 maggio 2005, n. 97. Come noto, infatti, il decreto legislativo 28 settembre 2012 n. 178 ha avviato un importante e significativo processo di riorganizzazione su base privatistica dal 01/01/2014, con l assunzione della personalità giuridica di diritto privato dei Comitati Locali e Provinciali (ora Comitati, a norma dell art del vigente Statuto) ex art.1bis, c.1 del d.lgs. 178/2012 con l obiettivo di migliorare e snellire la struttura nonché potenziare la propria attività a favore dei più vulnerabili. L Associazione della Croce Rossa Italiana a partire dall anno 2016, per l effetto dell assunzione della personalità giuridica di diritto privato a norma dell art. 1 del d.lgs. 178/2012, adotta una contabilità economico-patrimoniale, basata su logiche di competenza, e quindi redige il Bilancio secondo gli schemi previsti dagli artt e ss. del codice civile. La contabilità finanziaria, ancorché presente per le finalità di controllo delle disponibilità di spesa e per adempiere agli obblighi verso i Ministeri nei limiti dell utilizzo del contributo pubblico di cui all art. 2 del d.lgs. 178/2012, è parte integrante dell economicopatrimoniale. In termini di contabilità economico-patrimoniale, l informazione di sintesi del Bilancio è costituita dal cosiddetto utile d esercizio. Concetto che non può essere preso come 3

4 parametro significativo per valutare l operato di quei soggetti giuridici votati al perseguimento di fini ideali, altruistici, solidaristici, che sono avulsi all esercizio di attività commerciale e dalla generazione di ricchezza economico-finanziaria. La Croce Rossa Italiana, in particolare, è deputata a produrre plusvalenze sociali finalizzate a garantire sostegno, assistenza e realizzazione ai bisogni dei cittadini: l obiettivo primario della gestione, in quanto associazione senza fini di lucro, consiste nel raggiungimento degli scopi istituzionali di utilità sociale, in conformità alle convenzioni di Ginevra ed ai Principi Fondamentali del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ed in quanto ausiliaria dei poteri pubblici in campo umanitario. Nello specifico, l obiettivo principale della Croce Rossa Italiana conforme a quello delle altre componenti del Movimento è di prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace. A tale obiettivo è orientata tutta l azione amministrativa e gestionale svolta nel corso dell anno. 4

5 1. LA MISSIONE 1.1. Cos è la Croce Rossa Italiana La Croce Rossa Italiana, fondata a Milano il 15 giugno 1864 con il nome di Comitato dell Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra, ed eretta originariamente in corpo morale con Regio Decreto 7 febbraio 1884, n. 1243, è un Associazione senza fini di lucro che si basa sulle Convenzioni di Ginevra del 1949 e sui successivi Protocolli aggiuntivi, di cui la Repubblica Italiana è firmataria. L Associazione della Croce Rossa Italiana fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, istituzionalizzato nel 1928, in occasione del centenario della nascita di Dunant, dalla XIII Conferenza Internazionale dell Aja. Fanno parte del Movimento: il Comitato Internazionale della Croce Rossa (C.I.C.R.), organizzazione privata, neutrale e indipendentemente creata nel 1863, che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime dei conflitti armati; la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (F.I.C.R.) che, fondata nel 1919, coordina l azione umanitaria delle Società Nazionali; le attuali 190 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. La Croce Rossa Italiana rispetta ed agisce in conformità ai Sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, adottati dalla XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa di Vienna del 1965 e riaffermati dalla XXV Conferenza Internazionale della Croce Rossa di Ginevra del 1986 (nel corso della quale viene adottato lo Statuto del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa), che costituiscono lo spirito e l etica dell azione del Movimento e dei suoi membri: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità, Universalità. In particolare, i Principi, specificano lo scopo del Movimento (Umanità, Imparzialità), le metodiche di cui si avvale (Neutralità, Indipendenza) e la sua struttura di fondo (Servizio Volontario, Unità, Universalità). Nonostante la sommaria tripartizione, i Principi costituiscano un insieme unitario ed inscindibile, giacché ogni principio è presupposto degli altri e presuppone gli altri. È nel Preambolo dello Statuto del Movimento adottato a Ginevra nel 1986 che si dà enunciazione dello scopo perseguito dal Movimento: «prevenire ed alleviare la sofferenza umana ovunque si trovi, proteggere la vita e la salute, assicurare il rispetto per l essere umano, in particolare in tempi di conflitti armati o altre emergenze, lavorare per prevenire le malattie e per la promozione della salute e del benessere sociale, incoraggiare il servizio volontario e una costante prontezza a prestare assistenza tramite i membri del Movimento, e un universale senso di solidarietà verso tutti coloro che abbisognano della sua protezione ed assistenza». Lo stesso Preambolo, di cui è Sette Principi sono parte integrante, si chiude, con il richiamo dei due motti del Movimento Internazionale che insieme compendiano gli ideali del 5

6 Movimento: inter arma caritas (solidarietà tra gli eserciti) e per humanitatem ad pacem (Attraverso lo spirito umanitario si giunge alla pace). Un lungo cammino fatto di attenzione nei confronti dell uomo caratterizza tout court il Movimento. Un percorso iniziato a partire dalla sensibilità spontanea, pura, indiscriminata di un uomo, Dunant, che ha finito per contagiare praticamente ogni angolo del mondo: l emblema di Croce Rossa su sfondo è infatti presente, come detto, in 190 Paesi. Tra questi, l Italia. La mission della C.R.I. è di assistere le persone vulnerabili. Ma quello di vulnerabilità è, per l appunto, un concetto dinamico ed aperto, che indica non tanto un disagio, quanto piuttosto un rischio e una possibilità, e serve anche e soprattutto a sottolineare la responsabilità ed il ruolo che in questo caso la CRI ha nel creare le condizioni che prevengano ed attenuino tale rischio, nel curare le persone la cui autonomia e integrità è più in pericolo La Strategia 2020 Saving lives, changing minds. È questo lo slogan che sottotitola la Strategia 2020 della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, approvata dall Assemblea Generale a Nairobi (Kenya) il 19 novembre La Strategia 2020 costituisce il risultato di un ampia consultazione all interno del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e insieme con i patners esterni, quali Stati e Organizzazioni internazionali. La strategia 2020, consolidando quelle politiche e strategie precedentemente formulate ed adottate dalla Federazione, costituisce la base per i piani strategici ed operativi formulati e messi in atti e in parte da mettere in atto sino al 2020 dalle singole Società Nazionali, ivi compresa la CRI, per rispondere ai peculiari bisogni e alle specifiche vulnerabilità che caratterizzano il tessuto vivo delle rispettive realtà territoriali; e dunque la base per un processo continuo di elaborazione e sperimentazione, sempre a partire dai Setti Principi, di strumenti concettuali, metodologici ed operativi che permettano e possano permettere nel futuro prossimo di fronteggiare sfide, e quindi le opportunità, di un mondo liquidamente instabile e cangiante, facendo leva sull ottimismo, apertura, creatività e spirito d innovazione ed adattamento dei suoi volontari e dipendenti. A partire, dunque, dalle persone, soprattutto dai giovani, per le persone e con le persone, per fare di più, fare meglio e ottenere un impatto maggiore. È necessario sottolineare nel dettaglio i valori di riferimento di questa Strategia, che sono: - Persone: rafforzare le capacità delle persone e delle comunità di lavorare in un clima di solidarietà, al fine di trovare soluzioni sostenibili alle proprie necessità e agli elementi di vulnerabilità più pressanti; 6

7 - Integrità: lavorare in conformità ai Setti Principi Fondamentali in modo trasparente e responsabile; - Partenariato: implementare e consolidare forme di cooperazione non soltanto tra Società Nazionali, ma anche con i poteri pubblici e con le altre organizzazioni, impiegando al meglio ed in modo flessibile le capacità di un Movimento presente in 190 Paesi al fine di estendere ed erogare servizi ed attività in maniera diffusa ad un numero maggiore di persone bisognose e vulnerabili. In particolare, il Partenariato ausiliario garantisce alle Società Nazionali un posto per così dire privilegiato nei fora decisionali in cui sono presenti i governi, nonché la possibilità di ricevere una notevole parte delle risorse messe a disposizione per le azioni umanitarie; - Diversità: rispettare le diversità delle comunità con cui si lavora, dei volontari, membri e dipendenti, sulla base della non discriminazione e dei principi di imparzialità, unità ed universalità. Fare leva sulle diversità, come valore pratico necessario a raggiungere un numero maggiore di persone e con una più ampia gamma di servizi. - Leadership: fare leva sulla leadership per l advocacy. Utilizzare strategicamente informazioni e risorse per modificare decisioni politiche e comportamenti collettivi ed individuali allo scopo di migliorare la salute di singoli o comunità. Advocacy come sforzo di modificare gli esiti di politiche pubbliche o di decisioni allocative che hanno un impatto diretto sulla vita delle persone. Utilizzare, quindi, la leadership storica del Movimento per richiamare l attenzione sui diritti, le necessità e le vulnerabilità delle comunità e sui fattori che ne sono causa; - Innovazione: per produrre effetti realmente tangibili ed influenzare la mentalità ed il cuore delle persone è necessario ispirarsi quotidianamente alla storia e alla tradizione del Movimento, ma anche essere in grado di trovare soluzioni creative e durature rispetto a problemi che, in un mondo in costante cambiamento, minacciano il benessere e la dignità umana. A fronte di un cambiamento storico nell ordine politico internazionale, che muove verso una configurazione multipolare delle nazioni e network transnazionali di attori statali e non statali, innovazione significa riallineamento costante ai cambiamenti nella società, nelle comunità e ai bisogni di queste, costruzione di nuove capacità cercando di sfruttare al meglio le nuove conoscenze e i progressi fatti nel campo della comunicazione e della tecnologia per influenzare i decision-maker e gli opinion-leader e per approfondire il supporto pubblico dei comuni ideali umanitari. La Strategia 2020 definisce tre obiettivi strategici (in termini di cosa fare e tre azioni facilitatrici (in termini di come lavorare ) per la F.I.C.R. e le sue Società Nazionali, al fine precipuo di «ispirare, stimolare, facilitare e promuovere continuamente e in tutte le sue forme le attività umanitarie delle Società Nazionali, con l obiettivo di prevenire e alleviare le sofferenze umane e contribuire così al mantenimento e alla promozione della dignità umana e della pace nel mondo»: - Obiettivo 1. Salvare vite, proteggere mezzi di sostentamento, facilitare il recupero a seguito di disastri e crisi. Azione 1. Costruire forti Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; Risultati attesi. Effettive capacità di preparazione per una risposta tempestiva ed appropriata ai disastri e alle crisi; Riduzione delle morti, perdite, danni ed 7

8 altre conseguenze provocate da disastri o crisi; Migliorare le capacità delle comunità per un ritorno alla normalità dopo disastri e crisi. - Obiettivo 2. Promuovere uno stile di vita sano e sicuro. Azione 2. Avvalerci della diplomazia umanitaria per prevenire e ridurre la vulnerabilità in un mondo globalizzato; Risultati attesi. Migliori condizioni di salute sia individuali che comunitarie, ed un sistema sanitario pubblico più inclusivo. Riduzione dell esposizione e della vulnerabilità ai rischi naturali e antropici. Più ampia adozione di stili di vita eco-sostenibili. - Obiettivo 3. Promuovere l inclusione sociale e una cultura della non violenza e della pace. Azione 3. Essere una Federazione Internazionale che funzioni efficacemente. Risultati attesi. Rafforzamento del sostegno pubblico ai principi fondamentali e ridotte le stigmatizzazioni e discriminazioni. Riduzione della violenza e una più pacifica conciliazione delle differenze sociali. Piena integrazione delle persone svantaggiate all interno delle loro comunità. In questo contesto, sulla base dell analisi dei bisogni e delle vulnerabilità delle comunità, la Croce Rossa Italiana, nel dicembre del 2011, ha approvato gli Obiettivi Strategici 2020 che identificano le priorità umanitarie dell Associazione, formulati seguendo pedissequamente le linee guida della Strategia 2020 della FIRC, e la cui adozione s inserisce nell ambito del processo di costruzione di una Società Nazionale più forte. Va detto come alla base di una Croce Rossa Italiana più forte vi è proprio una rete capillare di unità territoriali che mirano a fare di più, fare meglio ed ottenere un maggiore impatto, operando in maniera trasparente nei confronti dei beneficiari e fornendo servizi affidabili, concepiti all interno di un piano strategico basato sull analisi dei bisogni e delle vulnerabilità della comunità alla quale rivolgono il loro operato, e tenendo in debita considerazione le capacità e le risorse che possono essere ottenute in maniera sostenibile dal territorio. La Croce Rossa Italiana ha formulato 6 Obiettivi strategici cui corrispondono 6 aree d intervento, che raggruppano 6 macro tipologie di attività, prodromiche e fondamentali per il raggiungimento dei primi: - Obiettivo 1. Tuteliamo e proteggiamo la salute e la vita. Costituiscono Obiettivi specifici di quest Area: Migliorare lo stato di salute delle persone e delle comunità; Proteggere la vita e fornire supporto socio-sanitario alle comunità; Costruire comunità più sicure attraverso la promozione della salute; Assicurare l'acquisizione di competenze da parte della comunità per proteggere la propria vita e quella degli altri; Costituiscono, invece, Attività quadro di quest Area: la promozione della donazione volontaria del sangue; la diffusione del Primo Soccorso; l educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani; il servizio ambulanza ed i servizi assimilabili; i servizi in ausilio al Servizio Sanitario delle Forze Armate, come previsti dalle Convenzioni di Ginevra; la diffusione del BLS, del BLSD, del PBLS del PBLDS; 8

9 le manovre di disostruzione pediatrica ; - Obiettivo 2. Favoriamo il supporto e l'inclusione sociale. Costituiscono Obiettivi specifici di quest Area: Ridurre le cause di vulnerabilità individuali e ambientali; Contribuire alla costruzione di comunità più inclusive; Promuovere e facilitare il pieno sviluppo dell'individuo. Costituiscono, invece, Attività quadro di quest Area: le attività di supporto sociale volte a favorire l'accesso della persona alle risorse della comunità (ivi compreso il soddisfacimento dei bisogni primari) e le politiche di supporto alla comunità (anche mediante sportelli di ascolto-aiuto per analisi dei bisogni risposte alle necessità del territorio); le attività rivolte alle persone senza dimora; le attività rivolte alle persone diversamente abili; le attività rivolte alle persone con dipendenza da sostanze; le attività rivolte alle persone migranti; le attività volte a favorire l'inclusione sociale di persone marginalizzate; le attività psico-sociali (ivi compresa la clownerie) rivolte a persone ospedalizzate, ospiti di case di riposo, ecc.; le attività volte a favorire un invecchiamento attivo della popolazione. - Obiettivo 3. Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenze e disastri. Costituiscono Obiettivi specifici di quest Area: Salvare vite e fornire assistenza immediata alle comunità colpite dal disastro; Ridurre il livello di vulnerabilità delle comunità di fronte ai disastri; Assicurare una risposta efficace e tempestiva ai disastri ed alle emergenze nazionali ed internazionali; Ristabilire e migliorare il funzionamento delle comunità a seguito di disastri. Costituiscono, invece, Attività quadro di quest Area: le attività di prevenzione e preparazione delle comunità ai disastri; le attività di risposta alle emergenze nazionali; la risposta ai disastri internazionali; le attività psico-sociali in emergenza; il recupero a seguito di disastri e crisi; l assistenza sanitaria in occasione di grandi eventi; i soccorsi speciali (soccorsi con mezzi e tecniche speciali, operatori polivalenti di salvataggio in acqua, unità cinofile, soccorsi su piste da sci); il settore NBCR; le attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. - Obiettivo 4. Disseminiamo il Diritto Internazionale Umanitario, i Principi Fondamentali ed i Valori Umanitari e cooperiamo con gli altri membri del Movimento Internazionale. Costituiscono Obiettivi specifici di quest Area: 9

10 Adempiere il mandato istituzionale della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari Sviluppare opportunità di collaborazione all'interno del Movimento Internazionale, coerentemente con il Principio Fondamentale di Universalità. Costituiscono, invece, Attività quadro di quest Area: la disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario; la disseminazione dei Principi Fondamentali e dei Valori Umanitari del Movimento Internazionale; i progetti di cooperazione (bilaterali e/o multilaterali) con le altre Società Nazionale sia a livello nazionale che decentrato, di cui si discuterà più avanti; le attività volte alla promozione della tutela dell'emblema; l IDRL (International Disaster Response Laws, Rules and Principles, promosso dalla Federazione Internazionale). - Obiettivo 5. Promuoviamo attivamente lo sviluppo dei giovani e una cultura della cittadinanza attiva. Costituiscono Obiettivi specifici di quest Area: Promuovere lo sviluppo della fascia giovane della popolazione e favorirne l empowerment; Promuovere ed Educare alla cultura della cittadinanza attiva. Costituiscono, invece, Attività quadro di quest Area: la prevenzione, mitigazione e recupero della devianza giovanile; la promozione della donazione volontaria del sangue ai più giovani (Club 25); l educazione alla salute e la promozione di stili di vita sani fra giovani (MST, HIV, Progetto "IDEA: Igiene, Dieta, Educazione Alimentare", ecc.); l educazione alla sicurezza stradale; la promozione dei Principi Fondamentali e di una cultura della non-violenza e della pace ("YABC", bullismo, educazione alla pace, Youth on the run, ecc.); le attività educative rivolte a bambini ed adolescenti; il progetto Climate in action ; le attività di cooperazione e gli scambi internazionali giovanili. - Obiettivo 6. Agiamo con una struttura capillare, efficace e trasparente, facendo tesoro dell'opera del Volontariato. Costituiscono Obiettivi specifici di quest Area: Aumentare la capacità sostenibile della Croce Rossa Italiana a livello locale e nazionale, di prevenire ed affrontare in modo efficace le vulnerabilità delle comunità; Rafforzare la cultura del servizio volontario e della partecipazione attiva; Assicurare una cultura di responsabilità trasparente nei confronti degli stakeholders; Mantenere gli statuti, regolamenti e piani d azione in linea con le raccomandazioni e decisioni internazionali Adattare ogni azione all evoluzione dei bisogni delle persone vulnerabili Costituiscono, invece, Attività quadro di quest Area: 10

11 lo sviluppo organizzativo; la comunicazione la promozione e le politiche del volontariato; la promozione, il reclutamento e la fidelizzazione dei soci attivi e dei sostenitori; lo sviluppo dei partenariati strategici; la pianificazione e la progettazione dei servizi; la trasparenza; l advocacy; il fundraising; la gestione delle risorse umane; il monitoraggio delle attività e dei progetti in corso di implementazione, nonché la valutazione del loro impatto. Proprio dalla relativa diversificazione di obiettivi e dall ampio ventaglio di attività e servizi erogati dalla CRI, emerge un dato fondamentale ed inconfutabile: ovunque vi sia sofferenza, la Croce Rossa è presente, portatrice di esperienze acquisite in più di centocinquanta anni di storia e tradizione. Questo, a prescindere, dalla natura giuridica rivestita. Come detto, quindi, l obiettivo principale della C.R.I. è quello di prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace. Per raggiungerlo, la C.R.I. si propone, in particolare, di: - intervenire in caso di conflitto armato e, in tempo di pace, prepararsi ad intervenire in tutti i campi previsti dalle Convenzioni di Ginevra e dai Protocolli aggiuntivi ed in favore di tutte le vittime di guerre o di gravi crisi internazionali, siano esse civili che militari; - tutelare la salute, prevenire le malattie ed alleviare le sofferenze; - formare la popolazione alla prevenzione dei danni causati da disastri di qualsiasi natura, predisponendo le attività a tal fine necessarie, nei modi e forme stabilite dalla legge e dai programmi nazionali o locali; - proteggere e soccorrere le persone coinvolte in incidenti o colpite da catastrofi, calamità, conflitti sociali, malattie, epidemie o altre situazioni di pericolo collettivo; - operare nel campo dei servizi alla persona, ovvero nelle attività che hanno l obiettivo di assicurare ai soggetti ed alle famiglie un sistema integrato di interventi, di promuovere azioni per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, di prevenire, eliminare o ridurre le condizioni di bisogno individuale e familiare derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali, condizioni di non autonomia; - promuovere e collaborare in azioni di solidarietà, di cooperazione allo sviluppo e rivolte al benessere sociale in generale e di servizio assistenziale o sociale, con particolare attenzione a gruppi o individui con difficoltà di integrazione sociale; 11

12 - promuovere i Principi Fondamentali del Movimento e quelli del diritto internazionale umanitario allo scopo di diffondere gli ideali umanitari tra la popolazione; - promuovere la partecipazione di bambini e giovani alle attività della Croce Rossa; - assumere, formare ed assegnare il personale necessario all adempimento delle proprie responsabilità; - cooperare con i poteri pubblici per garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e proteggere gli emblemi della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa; - partecipare alla campagne promozionali, di sensibilizzazione su tematiche di interesse e di raccolta fondi o beni di livello provinciale, regionale, nazionale secondo quanto stabilito dai competenti Comitati Territoriali. 12

13 2. L IDENTIFICAZIONE DELL ASSOCIAZIONE E GLI ORGANI NAZIONALI L Associazione della Croce Rossa Italiana, ai sensi e per gli effetti dell art. 1, c. 1 del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, dal 01/01/2016, è persona giuridica di diritto privato ai sensi del Libro Primo, titolo II, capo II, del codice civile ed è iscritta di diritto nel registro nazionale, nonché nei registri regionali e provinciali delle associazioni di promozione sociale, applicandosi ad essa, per quanto non diversamente disposto dal presente decreto, la legge 7 dicembre 2000, n L'Associazione è di interesse pubblico ed è ausiliaria dei pubblici poteri nel settore umanitario; è posta sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica. Sono fatte salve le norme di cui al D.lgs. 15 marzo 2010, n. 66 e al DPR 15 marzo 2010 n. 90 che disciplinano l espletamento dei compiti propri dei Corpi C.R.I. Ausiliari delle Forze Armate. La costituzione della Croce Rossa Italiana quale persona giuridica di diritto privato ai sensi dell art. 1, c. 1 del d.lgs. 178/2012 è stata formalizzata con atto a Ministero Notaio repertorio n. 3132, raccolta n. 2134, stipulato in data 29 dicembre 2015, registrato a Roma 4 con numero 50, Serie 1T, in data 04 gennaio Lo statuto dell Associazione, allegato al sopracitato atto costituito del 29/12/2015, è stato modificato con atto a Ministero Notaio repertorio n. 3271, raccolta n. 2232, stipulato in data 25 febbraio 2016, registrato a Roma con numero 4 con numero 8339 Serie 1T in data 23 marzo 2016, giusta deliberato all unanimità dall Assemblea Nazionale in data 30 gennaio 2016, relativamente all espunzione della categoria dei soci temporanei e allo status del Comitato di Roma Capitale (che ha compiti di coordinamento sui Comitati del territorio metropolitano ma non è equiparato ad un Comitato Regionale e, quindi, non siede nella Consulta Nazionale). Con il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, la Croce Rossa Italiana è ufficialmente riconosciuta dalla Repubblica Italiana quale Società volontaria di soccorso ed assistenza, ausiliaria dei poteri pubblici in campo umanitario, in conformità alle Convenzioni di Ginevra ed ai successivi Protocolli aggiuntivi, e quale unica Società Nazionale della Croce Rossa autorizzata ad esplicare le sue attività sul territorio italiano. La Croce Rossa Italiana gode, nei confronti dei poteri pubblici, di un autonomia tale da permetterle di adempiere alla propria missione e di agire in ogni circostanza secondo i Principi Fondamentali del Movimento. I poteri pubblici rispettano in ogni circostanza l osservanza della Croce Rossa Italiana ai Principi Fondamentali. La Croce Rossa Italiana è l unica associazione, nell ambito del territorio nazionale ed a prescindere dagli usi previsti per la protezione dei servizi sanitari, autorizzata ad utilizzare l emblema, come previsto e riconosciuto dalle Convenzioni di Ginevra, dai successivi Protocolli aggiuntivi, dallo statuto nonché dalle risoluzioni e decisioni degli organi del Movimento. 13

14 La Croce Rossa Italiana, ai sensi dell articolo 1 comma 4 del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, è autorizzata ad esercitare le seguenti attività d interesse pubblico: organizzare una rete di volontariato sempre attiva per assicurare allo Stato Italiano l applicazione, per quanto di competenza, delle Convenzioni di Ginevra, dei successivi Protocolli aggiuntivi e delle risoluzioni internazionali, nonché il supporto di attività ricomprese nel servizio nazionale di protezione civile; organizzare e svolgere, in tempo di pace e in conformità a quanto previsto dalle vigenti convenzioni e risoluzioni internazionali, servizi di assistenza sociale e di soccorso sanitario in favore di popolazioni, anche straniere, in occasione di calamità e di situazioni di emergenza, di rilievo locale, regionale, nazionale e internazionale; svolgere attività umanitarie presso i centri per l identificazione e l espulsione di immigrati stranieri, nonché gestire i predetti centri e quelli per l accoglienza degli immigrati ed in particolare dei richiedenti asilo; svolgere in tempo di conflitto armato il servizio di ricerca e di assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e rifugiati e, in tempo di pace, il servizio di ricerca delle persone scomparse in ausilio alle forze dell ordine; svolgere attività ausiliaria dei pubblici poteri, in Italia e all estero, sentito il Ministro degli Affari Esteri nonché il Ministero della difesa in caso di impieghi di carattere ausiliario delle Forze Armate, secondo le regole determinate dal Movimento; agire quale struttura operativa del servizio nazionale di protezione civile ai sensi dell articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; promuovere e diffondere, nel rispetto della normativa vigente, l educazione sanitaria, la cultura della protezione civile e dell assistenza alla persona; realizzare interventi di cooperazione allo sviluppo in Paesi esteri, d intesa ed in raccordo con il Ministero degli affari esteri e con l Agenzia per la cooperazione allo sviluppo; collaborare con i componenti del Movimento in attività di sostegno alle popolazioni estere oggetto di rilevante vulnerabilità; svolgere attività di advocacy e diplomazia umanitaria, così come intese dalle convenzioni e risoluzioni degli organi internazionali della Croce Rossa; svolgere attività con i più giovani ed in favore dei più giovani, anche attraverso attività formative presso le scuole di ogni ordine e grado; diffondere e promuovere i principi e gli istituti del diritto internazionale umanitario nonché i principi umanitari ai quali si ispira il Movimento; promuovere la diffusione della coscienza trasfusionale e della cultura della donazione di sangue, organi e tessuti tra la popolazione, effettuare la raccolta ed organizzare i donatori volontari, nel rispetto della normativa vigente e delle norme statutarie; svolgere, ai sensi dell articolo 1, comma 2-bis, della legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modificazioni, nell ambito della programmazione regionale ed in conformità alle disposizioni emanate dalle regioni, attività di formazione per il personale non sanitario e per il personale civile all uso di dispositivi salvavita in sede extra ospedaliera e rilasciare le relative certificazioni di idoneità all uso; svolgere, nell ambito della programmazione regionale ed in conformità alle disposizioni emanate dalle Regioni, attività di formazione professionale, di formazione sociale, 14

15 sanitaria e sociosanitaria, anche a favore delle altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile. Inoltre, la Croce Rossa Italiana: - può sottoscrivere convenzioni con pubbliche amministrazioni, partecipare a gare indette da pubbliche amministrazioni e sottoscrivere i relativi contratti, anche per lo svolgimento di attività sanitarie e socio sanitarie, ivi compresi il servizio di pronto soccorso e trasporto infermi per il Servizio sanitario nazionale, i soccorsi speciali ed il servizio psicosociale; - può sottoscrivere convenzioni con pubbliche amministrazioni, partecipare a gare indette da pubbliche amministrazioni e sottoscrivere i relativi contratti, per lo svolgimento delle attività sociali e dei servizi alla persona; - può altresì svolgere attività di formazione, sia interna che esterna, in qualità di agenzia riconosciuta a livello nazionale, anche mediante la stipula di convenzioni con lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, le strutture del Servizio sanitario nazionale, le università ed altri enti pubblici o privati; - è inoltre autorizzata a presentare progetti e a concorrere ai finanziamenti previsti dalle disposizioni vigenti in materia di cooperazione internazionale; - può usufruire dell erogazione di fondi per attività di volontariato, compresi quelli derivanti dalla donazione del 5 per mille di cui alla normativa vigente, nonché per la protezione civile territoriale; - può stringere accordi con altre organizzazioni, enti, associa-zioni o organismi nonché con i poteri pubblici per la realizzazione di progetti specifici, conformi ai Principi Fondamentali ed agli scopi dell Associazione. In particolare, come previsto dal decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, per lo svolgimento delle attività d interesse pubblico di cui all art. 1, c. 4, le pubbliche amministrazioni di cui all articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 stipulano convenzioni prioritariamente con l Associazione. La Croce Rossa Italiana, attraverso il Corpo militare volontario della C.R.I. e il Corpo delle Infermiere volontarie della C.R.I. e nel rispetto della normativa vigente, svolge attività ausiliaria delle Forze Armate, in Italia ed all estero, sia in tempo di pace che in tempo di guerra. L attivazione e l impiego in tempo di guerra, di grave crisi internazionale o di conflitto armato, sono disposti ai sensi e per gli affetti della legge vigente e non possono compromettere l integrità della Croce Rossa Italiana né contrastare con le regole determinate dal Movimento. In tali circostante la C.R.I.: - contribuisce, in conformità a quanto previsto dalle convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949, rese esecutive dalla legge 27 ottobre 1951, n. 1739, allo sgombero e alla cura dei feriti e dei malati di guerra nonché delle vittime dei conflitti armati e allo svolgimento dei compiti di carattere sanitario e assistenziali connessi all attività di difesa civile; 15

16 - collabora con le Forze armate per il servizio di assistenza sanitaria e socio-assistenziale, secondo quanto previsto dalle Convenzioni di Ginevra e dai successivi Protocolli aggiuntivi; - disimpegna il servizio di ricerca e di assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati e dei dispersi. Per l assolvimento dei servizi ausiliari C.R.I. delle Forze Armate sono costituiti i Centri di Mobilitazione, posti alla dipendenza del Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, il quale può delegare le relative funzioni agli ispettori nazionali per i rispettivi Corpi e, altresì, ne determina sede e competenze territoriali, corrispondenti con l organizzazione territoriale dell Esercito italiano. L organizzazione e il funzionamento dei servizi della Croce Rossa Italiana ausiliari delle Forze Armate sono sovvenzionati dallo Stato. L ordinamento della Croce Rossa Italiana si ispira ai principi di sussidiarietà, di democrazia ed elettività delle cariche associative, di separazione tra le funzioni di indirizzo e controllo e le funzioni operative di autonomia degli organi territoriali, nonché ai criteri di efficacia, efficienza ed economicità. Ai sensi dell art del vigente Statuto gli organi nazionali dell Associazione sono: l Assemblea Nazionale; la Consulta Nazionale. il Consiglio Direttivo Nazionale; il Presidente Nazionale; il Segretario Generale; 2.1. Assemblea Nazionale L Assemblea Nazionale è il più alto organo rappresentativo della Croce Rossa Italiana. L Assemblea Nazionale è costituita dal Presidente Nazionale (che la presiede), dai due Vice Presidenti Nazionali, dai due Consiglieri Nazionali, dai Presidenti dei Comitati Regionali della C.R.I. e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, dai Presidenti dei Comitati della C.R.I., dall Ispettore Nazionale del Corpo militare volontario della C.R.I. e dall Ispettrice Nazionale II.VV. L Assemblea Nazionale: definisce la missione e la politica della Croce Rossa Italiana, approvandone il relativo piano strategico; approva il rapporto delle attività e delle iniziative formative, come predisposto dal Consiglio Direttivo Nazionale; 16

17 determina l ammontare delle quote associative annuali; delibera le modifiche statutarie a maggioranza di due terzi dei componenti; può approvare raccomandazioni in ordine all aggiornamento dei regolamenti; nomina la società di revisione contabile o lo studio esterno di revisione di cui al successivo articolo 42.5; verifica che le leggi nazionali siano compatibili con gli obiettivi della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa; approva il bilancio di previsione ed il bilancio annuale della Croce Rossa Italiana. Ai sensi dell art del vigente Statuto, in data 30 gennaio 2016 l Assemblea Nazionale ha approvato il Regolamento per l elezione dei consigli direttivi dei Comitati Regionali e del Comitato Nazionale di cui all art. 45.3, lett. a) dello Statuto. Ai sensi dell art. 32.3, lett. f) del vigente Statuto, in data 30 gennaio 2016, ha nominato il Revisore dei Conti di cui all art dello Statuto, con mandato in scadenza al 31 dicembre 2018, individuato nella persona del Dott. Giuseppe Pisano, nato a Cosenza (CS), il 29/10/1961, iscritto all Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Roma con numero di iscrizione 4369 e all Albo dei Revisori Legali dei Conti con numero di iscrizione G.U. 31 bis del La Consulta Nazionale La Consulta Nazionale è composta dal Presidente Nazionale, che la presiede, dai membri del Consiglio Direttivo Nazionale, dai Presidenti dei Comitati Regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. La Consulta Nazionale si riunisce di regola ogni due me-si e, in via straordinaria, ogni qualvolta il Presidente o un terzo dei componenti ne avveda la necessità. La Consulta Nazionale svolge i seguenti compiti: assicura il costante coordinamento e la leale coopera-zione fra il livello nazionale ed i livelli territoriali della Croce Rossa Italiana; esprime un parere sul raggiungimento degli obiettivi assegnati al Segretario Generale; esprime un parere vincolante su tutte le proposte di regolamenti interni della C.R.I Il Consiglio Direttivo Nazionale Il Consiglio Direttivo Nazionale è composto dal Presidente Nazionale, che lo presiede, da due Vice Presidenti e da due Consiglieri. 17

18 Il Consiglio Direttivo Nazionale è eletto dai Presidenti dei Comitati e dai Presidenti dei Comitati Regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Le modalità di elezione sono stabilite all interno di un regolamento elettorale approvato dall Assemblea Nazionale. In ogni caso, all interno del Consiglio devono essere ricompresi entrambi i generi ed almeno un rappresentante dei Giovani della Croce Rossa Italiana, che svolge le funzioni di Vice Presidente. Il Consiglio Direttivo Nazionale svolge i seguenti compiti: delibera in merito ai programmi ed ai piani di attività e indica le priorità e gli obiettivi strategici della Croce Rossa Italiana in coerenza con quanto disposto dall Assemblea Nazionale; delibera il piano nazionale delle attività e delle conseguenti iniziative formative; approva le variazioni di bilancio apportate per raggiungere gli obiettivi approvati dall Assemblea Nazionale; approva i regolamenti previsti dal presente Statuto, acquisito il parere favorevole della Consulta Nazionale; istituisce i Comitati della C.R.I.; concede e revoca l utilizzo dell emblema e del logotipo identificativo; coordina, anche per il tramite di delegati e referenti di progetto, le attività nazionali e ne verifica la rispondenza alle esigenze della programmazione nazionale; decide sulle proposte di commissariamento di Comitato avanzate dai Consigli Direttivi Regionali; può cooptare fino a due membri aggiuntivi provenienti dalla società civile e scelti per particolari meriti e capacità professionali. La cooptazione avviene all unanimità dei componenti il Consiglio. Le personalità cooptate non hanno diritto di voto, decadono con il Consiglio che le ha cooptate ed assumono lo status di Socio sostenitore. Non può essere cooptato chi riveste una carica politica; può autorizzare la costituzione dei Comitati delle Città Metropolitane, corrispondenti a tale livello territoriale, in luogo e con i poteri del corrispondente Comitato Locale. Il Consiglio Direttivo Nazionale rimane in carica quattro anni. I membri non possono essere rieletti più di una volta consecutivamente nel medesimo ruolo. Il Consiglio Direttivo Nazionale, a seguito dell indizione delle elezioni per il rinnovo delle cariche elettive a norma dell art del vigente Statuto, all esito delle consultazioni elettorali tenutesi in data 15 maggio 2016, risulta così composto: - FRANCESCO ROCCA Presidente Nazionale dell Associazione della Croce Rossa Italiana; - PAOLA FIORONI Consigliere Nazionale dell Associazione della Croce Rossa Italiana; 18

19 - MASSIMO NISI - Consigliere Nazionale dell Associazione della Croce Rossa Italiana; - ROSARIO MARIA GIANLUCA VALASTRO - Consigliere Nazionale dell Associazione della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente; - GABRIELE BELLOCCHI - Consigliere Giovane Nazionale dell Associazione della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente. Ai sensi del vigente Statuto, nel corso dell anno 2016, il Consiglio Direttivo Nazionale ha approvato i seguenti regolamenti: - 28/05/2016: Regolamento per la selezione e la nomina del Segretario Generale e dei Segretari Regionali (prima revisione in data 23/09/2016) - 23/09/2016: Regolamento delle assemblee e dei consigli direttivi - 23/09/2016: Regolamento sulla trasparenza - 23/09/2016: Regolamento sull istituzione dei nuovi Comitati C.R.I. e sulle competenze territoriali - 23/09/2016: Regolamento sull organizzazione, le attività, la formazione e l ordinamento dei Volontari - 22/10/2016: Regolamento per l elezione degli organi statutari dei Comitati della Croce Rossa Italiana - 21/12/2016: Codice etico, provvedimenti disciplinari e collegi sindacali - 21/12/2016: Regolamento per il conferimento dei riconoscimenti della Croce Rossa Italiana - 21/12/2016: Regolamento sull organizzazione delle bande, delle fanfare nonché dei gruppi sportivi della Croce Rossa Italiana 2.4. Il Presidente Nazionale Il Presidente Nazionale svolge i seguenti compiti: rappresenta la Croce Rossa Italiana sia in Italia che all estero, di fronte ai terzi ed in giudizio; rappresenta tutti i Soci della Croce Rossa Italiana; cura i rapporti con le altre Società Nazionali e gli organi del Movimento, e siede di diritto nei relativi consessi come rappresentante della Croce Rossa Italiana; cura i rapporti con le autorità istituzionali della Repubblica Italiana e con gli altri enti ed associazioni esterni a diffusione nazionale; in tempo di guerra ed al momento della mobilitazione delle Forze armate dello Stato, assume i poteri ai sensi della legge vigente; in occasione di calamità di rilievo nazionale o sovra regionale, assume il coordinamento di tutti i servizi di pronto intervento dell Associazione. Il Presidente Nazionale può individuare tra i due Vice Presidenti il proprio vicario, che ne svolge le funzioni in caso di sua assenza o impedimento. Della nomina deve essere data 19

20 comunicazione formale al Consiglio Direttivo Nazionale, al Segretario Generale ed ai Presidenti dei Comitati Regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Il Presidente Nazionale rimane in carica quattro anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente. In ogni caso, è immediatamente ineleggibile al ruolo anche chi abbia ricoperto il mandato di vertice nazionale dell Associazione, eletto o nominato, per oltre otto anni consecutivi. Il Presidente Nazionale può essere sfiduciato dall Assemblea Nazionale, su richiesta di inserimento all ordine del giorno di almeno un terzo dei componenti. La mozione di sfiducia, che può essere proposta una sola volta nell arco del mandato, è approvata a maggioranza di due terzi dei membri dell Assemblea presenti alla seduta, e provoca la decadenza del Presidente e del Consiglio Direttivo Nazionale, e l immediata indizione delle elezioni. Nelle more, svolge le funzioni proprie del Presidente e del Consiglio Direttivo Nazionale un collegio di tre Presidenti Regionali estratti a sorte e presieduto dal più anziano per iscrizione all Associazione. 2.5 Il Segretario Generale Il Segretario Generale è a capo della gestione della Croce Rossa Italiana ed esplica le sue attività seguendo le direttive del Presidente Nazionale e del Consiglio Direttivo Nazionale. Il Segretario Generale è nominato dal Consiglio Direttivo Nazionale, che può revocarlo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati. Un Regolamento stabilisce le modalità di assunzione del Segretario Generale. In ogni caso, il Segretario Generale decade al momento della decadenza del Consiglio Direttivo Nazionale che l ha nominato. Il Segretario Generale svolge i seguenti compiti: mette in pratica le decisioni del Consiglio Direttivo Nazionale ed i mandati affidatigli dall Assemblea Nazionale; redige il bilancio preventivo, il bilancio annuale ed i rapporti finanziari; organizza i servizi del Segretariato e ne decide la struttura conformemente alle decisioni dell Assemblea Nazionale e del Consiglio Direttivo Nazionale. A tal fine, può assumere personale conformemente alla legge ed alla regolamentazione interna. In ogni caso, le linee guida sulla struttura del Segretariato, sono soggette all approvazione del Consiglio Direttivo Nazionale; esplica qualsiasi altra funzione conferita dalla legge, dallo Statuto o affidata dal Consiglio Direttivo Nazionale o dal Presidente Nazionale, e ne riferisce; 20

21 partecipa con voto consultivo alle adunanze del Consiglio Direttivo Nazionale, della Consulta Nazionale ed è di diritto il segretario dell Assemblea Nazionale. A seguito dell approvazione da parte del Consiglio Direttivo Nazionale del Regolamento per la selezione e la nomina del Segretario Generale a norma dell art del vigente Statuto, con delibera n. 13 del 24 giugno 2016 del Consiglio Direttivo Nazionale, Flavio RONZI, nato a Roma il 16/12/1982, è stato nominato Segretario Generale. 21

22 3. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA L attuale assetto organizzativo dell Associazione discende, oltreché dalle disposizioni contenute nello Statuto vigente, dai provvedimenti adottati in data 14 ottobre 2016 e in data 21 dicembre 2016, rispettivamente, dal Presidente Nazionale, con provvedimento n. 196/16, e dal Consiglio Direttivo Nazionale, con delibera n. 67/2016. Va preliminarmente chiarito che alla luce dell autonomia giuridica di cui sono dotati i Comitati Territoriali, ai sensi dell art. 1-bis del D. Lgs.178/2012 e ss.mm.ii., il presente paragrafo fa riferimento esclusivamente all organizzazione dell Associazione della Croce Rossa Italiana a livello regionale e nazionale. Nelle fasi immediatamente antecedenti all entrata in vigore dell art. 1 del decreto di riordino n. 178/2012, in funzione della preordinata assunzione della personalità giuridica a decorrere dal 01 gennaio 2016 e dell entrata in vigore del nuovo Statuto, e nelle more del rinnovo delle cariche statutarie (le consultazioni elettorali, come detto, si sono tenute in data 15 maggio 2016, mentre il Segretario Generale è stato nominato soltanto in data 24 giugno 2016), con nota circolare prot. n del 31 dicembre 2015 venivano emanante le prime indicazioni operative per l avvio dell Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana prodromiche al concorso e supporto allo sviluppo dell Associazione, stante la necessità di assicurare senza soluzione di continuità il graduale e progressivo transito di attività e servizi in capo a quest ultima ai sensi dell art. 1 del d.lgs. 178/2012, per il tramite dell apparato tecnico ed organizzativo dell Ente (ive comprese le risorse umane, a norma dell art. 6, c. 2 del d.lgs. 178/2012). A fronte delle difficoltà operative iniziali, essenzialmente riconducibili alla nuova veste giuridica assunta dall Associazione, all assenza di personale dipendente in organico, alla venuta meno di alcune prerogative, poteri e facoltà tipiche delle PP.AA., alla contestuale necessità di assicurare gli adempimenti obbligatori di natura amministrativa, giuridica, fiscale, contabile ed assicurativa, (se ne citano alcune a mero titolo esemplificativo: dichiarazione inizio attività presso Agenzia delle Entrate, iscrizione Camera di Commercio, iscrizione Registro Persone Giuridiche, iscrizione registro APS etc), in data 14 gennaio 2016 si è optato per la sottoscrizione di un protocollo d intesa con il Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale (già Comitato Provinciale di Roma) al fine di avvalersi temporaneamente delle risorse, dell organizzazione e della struttura del Comitato C.R.I., stante la prossimità territoriale tra le sedi ed in linea con le disposizioni statutarie. L art. 3, comma 3 dell allora Statuto del Comitato Provinciale prevedeva che Il Comitato Provinciale, quale articolazione territoriale della Croce Rossa Italiana, è obbligato e si obbliga a supportare l Associazione Italiana della Croce Rossa e le sue articolazioni territoriali nell espletamento dei compiti previsti dal vigente Statuto della stessa nonché dei compiti previsti dall articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 e successive modificazioni. 22

23 Tale previsione organizzativa, ancorché temporanea e quale prodromo per l avvio ed l implementazione delle attività d interesse pubblico e servizi istituzionali dell Associazione, ha assicurato: - Supporto tecnico ed organizzativo per l approvvigionamento di beni, servizi e forniture - Supporto operativo ed organizzativo per gli adempimenti di natura amministrativa, contabile, giuridica e fiscale; - Supporto tecnico ed organizzativo per le attività internazionali. La struttura organizzativa di supporto del Comitato di Roma è stata provvisoriamente mantenuta nel corso dell anno 2016, nelle more del dimensionamento a regime dell organico dell Associazione. Come detto in precedente, soltanto a seguito del rinnovo del cariche elettive nazionale (15 maggio 2016) e al successivo conferimento dell incarico di Segretario Generale (24 giugno 2016) è stata avviato il progetto di programmazione e definizione della struttura organizzativa dell Associazione, conformemente alle disposizioni statutarie che prevedono all art. 36, c. 1 che il Segretario Generale è a capo della gestione della Croce Rossa Italiana ed esplica le sue attività seguendo le direttive del Presidente Nazionale e del Consiglio Direttivo Nazionale e all art. 36, c. 2, lett. c) che il Segretario Generale organizza i servizi del Segretariato e ne decide la struttura conformemente alle decisioni dell Assemblea Nazionale e del Consiglio Direttivo Nazionale. A tal fine, può assumere personale conformemente alla legge ed alla regolamentazione interna. In ogni caso, le linee guida sulla struttura del Segretariato, sono soggette all approvazione del Consiglio Direttivo Nazionale. In data 13 luglio 2016, il Presidente Nazionale, su mandato del Consiglio Direttivo Nazionale, ha assegnato, con provvedimento n. 160/2016, gli obiettivi al Segretario Generale, tra cui per l appunto la riorganizzazione della struttura e dei servizi dell Associazione. Di rimando, per garantire al Segretario Generale l esercizio diretto dei poteri di gestione, in data 27 luglio 2016, è stata a questi conferita procura speciale con atto a Ministero Notaio repertorio n. 3643, raccolta n del 27/07/2016, registrato a Roma in data 28/07/2016, con numero 23650, Serie 1T. In applicazione del disposto normativo di cui all art. 5, c. 6 del d.lgs. 178/2012, in funzione della necessità di assicurare, per il tramite delle proprie componenti ausiliarie delle FF.AA., l esercizio delle attività e funzioni d interesse pubblico in ausilio alle Forze Armate di concorso agli impieghi di protezione civile demandate dal legislatore alla Croce Rossa Italiana tutta quale struttura operativa nazionale del Servizio Nazionale della Protezione Civile ex art. 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, con provvedimento n. 182 del 31 agosto 2016, a firma del Presidente Nazionale, è stato costituito il contingente del corpo militare in servizio attivo, con una dotazione massima che il legislatore ha fissato in 300 unità, con oneri a carico dell Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (si vedano, nello 23

24 specifico, le disposizioni dell Amministratore dell Ente Strumentale di cui alla D.D. n. 88 del 15/11/2016, alla D.D. n. 90 del 18/11/2016 ed alla D.D. n /12/2016). Va detto, infatti, che ai sensi del medesimo art. 5, c. 6, ultimo periodo del d.lgs. 178/2012 il personale del Corpo militare in servizio attivo di cui al presente comma transita nel ruolo civile della CRI e quindi dell'ente alla data determinata con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro della salute e comunque non oltre il 31 dicembre 2017 e dalla predetta data è soggetto alle disposizioni di cui all'articolo 6. Con provvedimento n. 230 del 15 dicembre 2016, a fronte delle rinunce pervenute, è stato aggiornato l elenco del personale immesso nel contingente di personale del Corpo militare in servizio attivo a norma dell art. 5, c. 6 del d.lgs. 178/2012. Al 31 dicembre 2016, il personale militare in servizio attivo ammontava a n. 232 unità. In applicazione del disposto normativo di cui all art. 6, c. 2 del d.lgs. 178/2012, in funzione delle attività ed dei servizi gradualmente assorbiti dall Ente Strumentale, dell incremento consistente di compiti e attribuzioni, al fine di assicurare un preliminare e temporaneo assetto organizzativo adeguato e funzionale alle prioritarie esigenze di carattere operativo e di pronto intervento dell Associazione, con il succitato provvedimento n. 196 del 14 ottobre 2016, è stato definito l organico provvisorio dell Associazione e avviate le procedure, riservate al personale dell Ente Strumentale, per esercitare il diritto d opzione all assunzione nei ruoli dell Associazione. Va detto che tra i percorsi intrapresi dall Associazione per perseguire gli obiettivi fissati dal legislatore, vi era quello della ottimizzazione della macrostruttura, all interno di un quadro di miglioramento organizzativo e funzionale dell Associazione, ferma restando la salvaguardia dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi e delle attività d interesse pubblico di cui all art. 1, comma 4 del d.lgs. 178/2012. Questo, attraverso una provvisoria articolazione dell assetto strutturale volta ad assicurare già nell immediato, e nelle more delle determinazioni da parte dei ministeri vigilanti in ordine alle fonti di finanziamento, il presidio delle attività d interesse pubblico attribuite all Associazione dal legislatore e, in chiave di esercizio del diritto d opzione, garantendo in via prioritaria la valorizzazione, la condivisione ed il trasferimento delle professionalità del personale dell Ente Strumentale. Nell ambito di applicazione delle disposizioni statutarie e in coerenza con gli obiettivi strategici approvati dal Consiglio Direttivo Nazionale, sulla scorta delle disposizioni regolamentari del Regolamento per la selezione e la nomina del Segretario Generale e dei Segretari Regionali (così come modificato ed integrato con Delibera n. 34 del 23 settembre 2016 del Consiglio Direttivo Nazionale), con provvedimento n. 4 del 17 novembre 2016, il Segretario Generale ha avviato il processo di selezione dei Segretari Regionali dei Comitati Regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano, andando a nominare le commissioni di valutazione di cui all art. 9, comma 9 del predetto Regolamento. 24

25 Successivamente, nell ambito di applicazione delle disposizioni statutarie e in coerenza con gli obiettivi strategici approvati dal Consiglio Direttivo Nazionale e in applicazione del succitato provvedimento presidenziale n. 196/2016; dovendo tenere conto della predetta articolazione di livello nazionale e regionale; nelle more dell emanazione dei decreti attuativi da parte dei ministeri vigilanti, della definizione dell organico definito dell Associazione a norma dell art. 6 del d.lgs. 178/2012, nonché della conclusione del processo di trasferimento di attività e servizi da parte dell Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana, il Segretario Generale, con provvedimento n. 22 del 01 dicembre 2016, ha approvato un organigramma provvisorio, riportante l indicazione di ruoli e funzioni, con previsione di ratifica da parte del Consiglio Direttivo Nazionale. In data 21 dicembre 2016, con delibera n. 67, il Consiglio Direttivo Nazionale ha deliberato, con integrazioni, l approvazione dell organigramma provvisorio definito dal Segretario Generale con il succitato provvedimento n. 22 del 01 dicembre 2016, nonché la conformità dello stesso alle linee strategiche definite dal Consiglio Direttivo medesimo. L assetto organizzativo di livello nazionale è così articolato: Il Segretario Generale, che rappresenta l organo di gestione dell Associazione e svolge le funzioni previste all art. 36, comma 2 dello Statuto della CRI; Le Strutture di staff: ciascuna struttura, allocata a riporto gerarchico e funzionale del Presidente Nazionale ovvero del Segretario Generale, che costituisce uno specifico centro di responsabilità per la realizzazione dei relativi processi di indirizzo, supporto e controllo complessivo della gestione. Tali strutture sono declinate al massimo su due livelli organizzativi (Aree ed eventualmente in Unità Organizzative), così come definiti all art. 8 del presente regolamento; Le Strutture di line: ciascuna struttura, allocata a riporto gerarchico e funzionale del Segretario Generale, che si configura come uno specifico centro di responsabilità/risultato rispetto ai processi primari direttamente gestiti. In coerenza con i principi di segregazione delle responsabilità, tali strutture operano secondo criteri di reciproca interdipendenza. Inoltre hanno la responsabilità di gestione, coordinamento e controllo nei riguardi delle omologhe strutture dei Comitati Regionali, in relazione alle specifiche attribuzioni di competenza. Tali strutture sono declinate al massimo su tre livelli organizzativi, Direzioni, Aree ed eventualmente Unità Organizzative, così come definiti all art. 8 del presente regolamento; Le Strutture dei Corpi Volontari ausiliari delle Forze Armate (Corpo delle Infermiere Volontarie e Corpo Militare Volontario): ciascuna struttura, che garantisce, a livello nazionale, la mobilitazione e l organizzazione interna rispettivamente dei rappresentanti del Corpo Militare Volontario e del Corpo delle Infermiere Volontarie, ausiliari delle Forze Armate, come previsto ai sensi dell art. 12 dello Statuto dell Associazione; 25

26 Le Unità di progetto: ciascuna struttura costituita ad hoc al fine di svolgere attività strettamente finalizzate al perseguimento di un progetto con obiettivi definiti o all adempimento di previsioni normative sulla base di un mandato pro-tempore. Con provvedimento n. 3 del 09 novembre 2016, a firma del Segretario Generale, è stata costituita un unità di Progetto deputata alla formulazione, implementazione ed attuazione di programmi e progetti operativi post-emergenza a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto Le suddette strutture riportano direttamente al Segretario Generale o alla struttura organizzativa di riferimento per ambito di competenza. L assetto organizzativo di livello regionale è così composto: Segretari dei Comitati Regionali e/o delle Province Autonome di Trento e Bolzano: svolgono compiti di gestione operativa del Comitato di riferimento, ai sensi dell art. 28, comma 3, lettera d dello Statuto della CRI. I Segretari Regionali dipendono gerarchicamente dal Presidente e dal Consiglio Direttivo Regionale ai quali riportano con riferimento agli obiettivi, attività e priorità da essi assegnati. Sono inoltre strutture di line del Segretario Generale, che definisce le procedure e le linee-guida di gestione e a cui riportano funzionalmente e gerarchicamente, anche sotto il profilo disciplinare. Coerentemente con il dimensionamento delle attività da coordinare a livello regionale e in accordo con il Segretario Generale, i Segretari dei Comitati Regionali e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano possono prevedere le strutture organizzative di seguito elencate: Strutture di staff: ciascuna struttura, allocata in staff al Segretario Regionale, che costituisce uno specifico centro di responsabilità per la realizzazione dei relativi processi di indirizzo, supporto e controllo complessivo. Tali strutture sono declinate al massimo su due livelli organizzativi, Aree ed eventualmente in Unità organizzative, così come definiti all art. 8 del presente regolamento; Coordinamenti: ciascuna struttura, allocata a riporto gerarchico del Segretario Regionale, che risponde funzionalmente alla omologa struttura nazionale (Direzione), così come definiti all art.8 del presente regolamento: Unità di progetto: ciascuna struttura che garantisce lo svolgimento di attività pro-tempore strettamente finalizzate al perseguimento di un progetto con obiettivi definiti o all implementazione di adempimenti previsti da una normativa con tempistiche definite. Tali strutture riportano direttamente al Segretario Regionale. Nell ambito della struttura organizzazione si distinguono due tipologie di relazioni tra le strutture organizzative: 26

27 Riporto Funzionale: la relazione improntata sul perseguimento di indirizzi, linee guida e procedure funzionali al raggiungimento di determinati obiettivi e il relativo controllo; Riporto Gerarchico: la relazione basata su una dipendenza disciplinare e esecutiva, improntata altresì sulle attività di valutazione degli obiettivi, time management, organizzazione del lavoro, in ottica di efficace ed efficiente gestione delle risorse umane. Di seguito l organigramma vigente al

28 Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale

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35 Croce Rossa Italiana Comitato Nazionale 4. LE RISORSE UMANE L Associazione della Croce Rossa Italiana attribuisce fondamentale importanza alle risorse umane, alla loro formazione, motivazione ed incentivazione. La qualità delle risorse umane, la loro professionalità e condivisione dei valori e principi sono considerati essenziali per lo sviluppo dell Associazione. In un ottica di supporto diretto a servizio del volontario, in chiave strumentale, e non meramente sussidiaria, alle esigenze del volontariato, l Associazione si pone l obiettivo di rinforzare il senso di identità associativa, fornendo metodologie e strumenti efficaci per interpretare scenari complessi, stimolare l innovazione, contribuire alla creazione di valore, oltre ad assicurare continuità e successione ai ruoli ritenuti chiave. Inoltre, l Associazione pone grande attenzione all attrazione e valorizzazione dei giovani talenti con l obiettivo di costruire delle figure professionali che, ognuna per la propria divisione o expertise, possano costituire l ossatura della futura classe manageriale della Croce Rossa Italiana; persone, quindi, in grado di ricoprire cariche di crescente responsabilità. Fermo restando quanto detto sopra in relazione alle funzioni strumentali e di supporto garantite dall Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (anche in termini di risorse umane), al supporto organizzativo assicurato dal Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale (anche in termini di risorse umane), alle funzioni specifiche del contingente del corpo militare in servizio attivo ex art. 5, c. 6 del d.lgs. 178/2012; tenuto conto di quanto si dirà più dettagliatamente nel paragrafo dedicato allo stato di avanzamento del processo di riforma, nel corso dell esercizio 2016 l Associazione ha impiegato, quindi, personale dipendente dell Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (civile e militare, con oneri a carico dell Ente), personale dipendente del Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale e personale dipendente dell Associazione (con oneri a carico dell Associazione).

36 5. LO STATO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA La Croce Rossa Italiana è interessata, da diversi anni, da un radicale processo di riordino previsto dal Decreto Legislativo 28 settembre 2012, n.178 (d ora innanzi Decreto di Riordino) che ha portato dal 1 gennaio 2016 alla coesistenza di due soggetti giuridici distinti e con natura diversa: uno pubblico - l Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (Ente); uno privato - l Associazione della Croce Rossa Italiana (Associazione). In ragione di ciò, così come previsto dall art. 1, comma 1, del Decreto di Riordino dal 1 gennaio 2016 le funzioni esercitate dall Associazione Italiana della Croce Rossa (CRI per il Decreto di Riordino) sono trasferite progressivamente alla neo-costituita Associazione della Croce Rossa Italiana. Contestualmente alla nascita dell Associazione, la CRI ha assunto dal 1 gennaio 2016, ai sensi dell art. 2 del Decreto di Riordino, la denominazione di Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana, mantenendo la personalità giuridica di diritto pubblico come ente non economico, sia pure non più associativo, con la finalità di concorrere temporaneamente allo sviluppo dell'associazione e di svolgere le attività in ordine al patrimonio, ai dipendenti della CRI nonché altre attività di gestione e, quindi di fatto procedere alla liquidazione di tutte le partite amministrative-contabile della pre-esistente CRI pubblica. Il riordino ha avuto il proprio avvio il 1 gennaio 2014 con la privatizzazione dei comitati Locali e Provinciali della CRI. La Legge 30 ottobre 2013 n. 125 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, recante le disposizioni per il perseguimento di obiettivi urgenti di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni ha inserito l art. 1 bis nel Decreto di Riordino determinando, appunto, l assunzione della personalità giuridica di diritto privato da parte degli allora Comitati locali e provinciali C.R.I. dal 1 gennaio 2014, differendo di un anno, poi successivamente prorogato di un altro anno il processo di privatizzazione completa. Alla luce degli interventi normativi che si sono susseguiti dal 1 gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2015 la CRI (fermo restando il principio di Unità) presentava una natura mista in quanto articolata su due piani distinti: uno pubblico: Comitato centrale, Comitati regionali uno privato: Comitati provinciali e locali ( APS/ONLUS parziali). Dal 1 gennaio 2016 è iniziata una nuova fase transitoria prevista dal Decreto di Riordino con la coesistenza, come spiegato sopra, di due soggetti giuridici distinti e con natura diversa: uno pubblico - l Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (Ente), uno privato - 36

37 l Associazione della Croce Rossa Italiana (Associazione), persona giuridica di diritto privato, iscritta di diritto nel registro nazionale delle APS. Il 29 dicembre 2015, innanzi ad un Notaio in Roma, il Presidente Nazionale e i Presidenti Regionali hanno depositato l Atto Costitutivo e lo Statuto dell Associazione della Croce Rossa Italiana, Associazione di Promozione Sociale. L'Associazione della Croce Rossa Italiana è quindi l'unica Società nazionale di Croce Rossa autorizzata ad operare sul territorio nazionale quale organizzazione di soccorso volontario conforme alle Convenzioni di Ginevra del 1949, ai relativi protocolli aggiuntivi, ai principi fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Ai sensi dell articolo 1 comma 4 del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 l Associazione della Croce Rossa Italiana è autorizzata ad esercitare molteplici attività di interesse pubblico e attività ausiliarie delle Forze Armate in tempo di guerra, di grave crisi internazionale o di conflitto armato, già elencate al Capitolo 2 della presente Relazione. Contestualmente alla nascita dell Associazione, la CRI come detto ha assunto la denominazione di Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana, mantenendo la personalità giuridica di diritto pubblico come ente non economico (sia pure non più associativo), con la finalità di concorrere temporaneamente allo sviluppo dell'associazione. L Ente Strumentale svolge le attività proprie di un ente pubblico non economico in ordine al patrimonio e ai dipendenti della CRI, nonché ogni altra attività di gestione finalizzata all'espletamento delle funzioni previste dal Decreto di Riordino. Inoltre, in considerazione della sua natura strumentale, l Ente ha funzioni di supporto all Associazione della Croce Rossa Italiana. Tra i compiti dell Ente, preme sottolineare i seguenti in quanto di particolare impatto sull attività e sulla funzionalità dell Associazione: delibera il piano di valorizzazione e dismissione dei beni immobili; delibera il trasferimento all Associazione dei beni pervenuti alla C.R.I. attraverso negozi modali e concede in uso alla medesima quelli necessari allo svolgimento delle finalità statutarie e dei compiti istituzionali; delibera i piani operativi finalizzati a ripartire il contributo tra ESACRI e l Associazione; trasferisce in proprietà all Associazione, a decorrere dal 1 gennaio 2016, i beni pervenuti alla C.R.I. attraverso negozi giuridici modali e concede in uso gratuito, su richiesta del Presidente Nazionale dell Associazione, quelli necessari allo svolgimento dei fini statutari e dei compiti Istituzionali; trasferisce in proprietà all'associazione, a decorrere dal 1º gennaio 2016, con delibera del Comitato assunta ad unanimità dei voti, i beni mobili acquistati con i 37

38 contributi del Ministero della Difesa per l'esercizio dei compiti affidati al Corpo Militare volontario e al Corpo delle Infermiere Volontarie, nonché i beni mobili acquisiti con contributi pubblici e finalizzati all'esercizio dei compiti elencati all'articolo 1, comma 4 del Decreto di Riordino. L articolo 3, comma 4, del D.Lgs. n. 178/2012 e s.m.i. prevede che: a far data dal 1 gennaio 2016 l Associazione subentra in tutte le convenzioni in essere con la CRI alla predetta data e ad essa sono trasferiti i beni mobili e le risorse strumentali necessari all erogazione dei servizi in convenzione, salvo quelli di cui all articolo 4, comma 1, lettera h). La citata normativa prevede quindi che l Associazione della Croce Rossa Italiana, mediante le sue diverse articolazioni territoriali previste dallo Statuto, possa sottoscrivere convenzioni, partecipare a gare indette da pubbliche amministrazioni e sottoscrivere i relativi contratti, per lo svolgimento di attività sanitarie e socio sanitarie, ivi compresi il servizio di pronto soccorso e trasporti infermi per il Servizio sanitario nazionale. Per quanto riguarda gli altri rapporti attivi e passivi l art. 3 comma 4 dice: Il Ministro della salute, con proprio decreto, su proposta del Presidente nazionale, sulla base degli statuti provvisori approvati per l Ente e l Associazione, determina gli altri rapporti attivi e passivi della CRI, cui succede l Associazione dal 1 gennaio Pertanto il Presidente dell Ente ha provveduto alla trasmissione in data di uno schema di decreto ministeriale, aggiornato in seguito ai successivi incontri, ed attualmente all esame del Ministero della Salute In attesa del Decreto del Ministero della Salute sulla definizione dei rapporti attivi e passivi si è instaurata una collaborazione tra gli apparati esecutivi delle due Istituzioni al fine di procedere nella massima sintonia alla transizione dall Ente all Associazione. E necessario sin d ora anticipare la rilevante difficoltà di tale compito in considerazione, dell estrema complessità dei rapporti precedentemente creati dalla CRI Pubblica (vi sono oltre 150 anni di attività amministrativa), della progressiva ed improvvisa dismissione del personale dell Ente e, dall esigenza dell Associazione di strutturarsi e nello stesso tempo assorbire i rapporti attivi/passivi presenti in ambito pubblico fino al 31 dicembre Pertanto con una prima circolare recante Indicazioni operative per l avviodell Ente Strumentale all Associazione della Croce Rossa Italiana ai sensi del Dlgs 178/2012 e smi (prot.97800/15 del 31 dicembre 2015) sono state date le prime indicazioni in materia di convenzioni, rapporti attivi e passivi. In attuazione della citata disciplina legislativa, a tutte le convenzioni in essere con la CRI alla data del 31/12/2015 è subentrata, a decorrere dal 1º gennaio 2016, l Associazione della Croce Rossa Italiana. In particolare: a) per le convenzioni i cui termini di scadenza erano previsti nel corso dell anno 2016 ovvero nei successivi anni, previa comunicazione al contraente ceduto. b) per le convenzioni cessate il 31 dicembre 2015 è stata demandata all Associazione la facoltà di attivare o meno un nuovo rapporto convenzionale. 38

39 E opportuno ricordare come fin dal primo semestre 2016 l Associazione della Croce Rossa Italiana sia pienamente subentrata alla pre-esistente CRI pubblica nel settore delle attività Nazionali ed Internazionali, sia sotto l aspetto Istituzionale sia per la parte relativa alle attività di Cooperazione allo Sviluppo. Per quanto riguarda le attività Nazionali, vale la pena ricordare la prova di grande professionalità e capacità operativa data dalla CRI in occasione del terremoto nel Centro-Italia. Per quelle internazionali, il Presidente Nazionale dell Associazione ha continuato a rivestire il ruolo di Vice Presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa. I rapporti Internazionali sono transitati integralmente all Associazione dall inizio del 2016 mentre soltanto alla fine dell anno 2016 l Ente strumentale ha provveduto al trasferimento dei Fondi vincolati per l attività Nazionali ed Internazionali. E necessario sottolineare le rilevanti difficoltà incontrate dall Ente nello svolgimento delle proprie competenze in considerazione di un quadro di riferimento non chiaro che di fatto ha comportato inevitabili conseguenze (ad esempio i ritardi nel trasferimento del contributo dei Ministeri). Senza entrare nei dettagli alle previsioni statutarie, saldamente ancorate alla disposizioni del Decreto di Riordino, è bene sottolineare come l Ente non ha alcuna competenza per quanto attenga la vigilanza sull Associazione della Croce Rossa Italiana né, tanto meno, sui Comitati Locali e Provinciali che hanno assunto la personalità giuridica di diritto privato al 1 gennaio Tutto ciò è in linea con quanto precisato dal Ministero delle Salute, il quale con nota prot del 23 marzo 2016, ha comunicato di condividere che l Ente svolge funzioni strumentali e non di vigilanza nei confronti dell Associazione della Croce Rossa Italiana, persona giuridica di diritto privato Il personale Alla data del 31 dicembre 2015 il personale impiegato nell Ente Strumentale ammontava a dipendenti così suddivisi: unità di personale civile di ruolo; 44 unità di personale civile a tempo determinato; 781 unità di personale militare in servizio continuativo; 156 unità di personale militare richiamato in servizio temporaneo per le esigenze dell Ente. Nel corso dell anno 2016 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 155 il D.P.C.M. del 25 marzo 2016, di cui all art. 6, comma 1, del d.lgs. n. 178/2012 e s.m.i., recante i criteri e le modalità di equiparazione fra i livelli di inquadramento del personale già appartenente al 39

40 Corpo Militare e quelli previsti dal CCNL relativo al personale civile con contratto a tempo indeterminato dell Associazione Italiana della Croce Rossa. Pertanto, a seguito delle procedure di applicazione del citato Decreto 772 militari già in servizio continuativo sono transitati nel ruolo ad esaurimento, nell ambito del personale civile dell Ente Strumentale. Con provvedimento n. 182 del 31 agosto 2016 il Presidente Nazionale dell Associazione, ha costituito il contingente di personale del Corpo Militare della C.R.I. in servizio attivo, aggiornando e integrando lo stesso con i provvedimenti n. 230 del 15 dicembre 2016 e n. 7 del 18 gennaio Si precisa che l Ente Strumentale, sostiene il costo dell intero contingente in coerenza con le risorse finanziarie trasferite dal Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze del 4 luglio 2016 (in riferimento alla Deliberazione del Comitato di approvazione del Piano operativo relativo al secondo semestre 2016 n 31 del 6 maggio 2016). Successivamente a seguito della conclusione delle procedure di mobilità relative alla prima fase, prevista dal Decreto del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione del 14 settembre 2015, dal 1 settembre 2016 n. 651 dipendenti dell Ente, (sia civile che già militare iscritto nel ruolo ad esaurimento con la deliberazione sopra citata) sono iniziati a transitare presso altre strutture pubbliche. Contestualmente si ricorda che da anni è presente un rilevante contenzioso tra l Ente e i lavoratori assunti a tempo determinato, per la quasi totalità impiegati nelle convenzioni con Enti per servizi territoriali di trasporto 118. A seguito della finanziaria 2007, che ha previsto la stabilizzazione del personale precario in presenza di ben precisi presupposti, si è innescato un rilevante contenzioso tra CRI e i circa 1480 dipendenti a tempo determinato dell epoca. In particolare, dal 2013 al 2015, si sono susseguite svariate sentenze della Suprema Corte di Cassazione che di fatto hanno orientato inderogabilmente verso una definitiva soccombenza dell Ente. Alla data del 31 dicembre 2016 il personale impiegato nell Ente Strumentale ammontava a dipendenti così suddivisi: unità di personale civile di ruolo (di cui 66 unità nel contingente di cui all art. 5, comma 6 del d.lgs. n.178/2012); 12 unità di personale civile a tempo determinato (che cessa dal servizio il ). Il tema delle risorse umane nell ambito del riordino della CRI ha avuto una grande attenzione da parte del Governo e del Parlamento che, con opportuni emendamenti all originario testo del Decreto di Riordino, hanno facilitato il transito del personale dell Ente presso altre Pubbliche Amministrazioni con il portale (PMG). L art. 6, comma 2, del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 ha previsto che Alla data del 1º gennaio 2016 il personale della CRI e quindi dell Ente. Entro i successivi 90 giorni l'associazione definisce un organico provvisorio di personale valido fino al 31 40

41 dicembre A decorrere dalla data di determinazione dell'organico dell'associazione e fino al 31 dicembre 2017, il personale della CRI può esercitare l'opzione tra la risoluzione del contratto con l'ente e la contestuale assunzione, se in possesso dei requisiti qualitativi richiesti e nei limiti dell'organico, da parte dell'associazione ovvero la permanenza in servizio presso l'ente. Già con la Prima Circolare per l avvio dell Associazione CRI diramata il 31 dicembre 2015, il Presidente aveva dato mandato agli Uffici competenti di effettuare all inizio dell anno 2016, una prima ricognizione non vincolante in ordine alla volontà del personale CRI di transitare nell Associazione, per avere un primo quadro ipotetico della situazione, nelle more dell espletamento dell opzione, che avverrà successivamente alla conferma dell organico provvisorio definito dall Associazione nei tempi previsti, ai sensi dell art. 6 comma 2 del d.lgs. n. 178 e s.m.i. Tale adempimento era stato poi temporaneamente sospeso su richiesta delle OO.SS., rappresentato in sede del tavolo tecnico e/o F.P., al fine di non appesantire le problematiche dei dipendenti fino al termine delle procedure di mobilità attivate. Come detto in precedenza, Il Presidente Nazionale dell Associazione, con provvedimento n. 196 del 14 ottobre 2016, ha avviato il procedimento di opzione. Si sottolinea che lo sforzo compiuto dall Ente Strumentale per garantire l inserimento del proprio personale nel portale PMG per facilitarne al massimo il ricollocamento presso altre PA, è stato di dimensioni eccezionali, considerato che inoltre si è privato di risorse che sarebbero state utili per il processo di privatizzazione in corso. Questo intervento ha reso meno appetibili le posizioni offerte dall Associazione condizionato sensibilmente il passaggio di personale. Alla data del 31 dicembre 2016 il personale dimessosi dall Ente Strumentale per essere inserito nell organico dell Associazione è di sole 12 unità. A completamento dell analisi, vale la pena sottolineare che contestualmente alle stabilizzazioni il comma 397 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 ha modificato il comma 7 dell art. 6 del D.lgs. n. 178/2012, stabilendo che gli enti e le aziende del Servizio sanitario nazionale, anche delle regioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit sanitari e ai programmi operativi in prosecuzione degli stessi, sono tenuti ad assumere con procedure di mobilità, anche in posizione di sovrannumero e ad esaurimento, il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato della CRI e quindi dell'ente con funzioni di autista soccorritore e autisti soccorritori senior, limitatamente a coloro che abbiano prestato servizio in attività convenzionate con gli enti medesimi per un periodo non inferiore a cinque anni. I percorsi intrapresi al livello istituzionale per addivenire alla mobilità anche di tale personale prevedono il trasferimento delle risorse finanziarie dall Ente strumentale agli Enti e le Aziende riceventi il personale ESACRI. 41

42 5.2. Il patrimonio Alla data del 23 settembre 2016 la consistenza del patrimonio immobiliare dell Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI), così come approvata con la delibera del Comitato del medesimo Ente n. 68 del 23 settembre 2016 risulta essere pari a n cespiti catastali di cui n relativi a fabbricati e n. 418 relativi a terreni. Tra questi risultano: 80 cespiti pervenuti attraverso negozi giuridico modali ; 642 cespiti concessi in comodato d'uso gratuito utilizzati per fini statutari e dei compiti istituzionali ; Nella gestione del patrimonio sono sorte diverse problematiche molto spesso a causa di una normativa non sempre chiara e coordinata. In particolare per quanto riguarda il trasferimento della proprietà dei beni mobili ed immobili, anche con vincolo modale, da ESACRI all Associazione la questione riversa particolare complessità. Infatti tali trasferimenti comporterebbero ulteriori oneri finanziari a carico dell Ente Strumentale e quindi della finanza pubblica: l Ente ha quindi proposto di prevedere nella bozza di Decreto del Ministero della Salute concernente i rapporti attivi e passivi, ai sensi dell art. 3 comma 4 del D. Lgs. 178/2012 alcune specifiche disposizioni per poter risolvere la problematica degli oneri fiscali connessi al trasferimento dei beni all Associazione. Analogamente l articolo 4, comma 1 let. h), del medesimo D.lgs. n. 178/2012 prevede che l Ente trasferiscono all'associazione, a decorrere dal 1 gennaio 2014 e con le modalità di cui all'articolo 2, comma 3, lettera a), i beni mobili acquistati con i contributi del Ministero della difesa per l'esercizio dei compiti affidati al Corpo militare volontario e al Corpo delle infermiere volontarie, nonché i beni mobili acquisiti con contributi pubblici e finalizzati all'esercizio dei compiti elencati all'articolo 1, comma 4. In attuazione della predetta disposizione con delibera dell Ente n. 63 del 9 settembre 2016 è stato approvato l elenco della consistenza totale dei veicoli CRI per un totale di n automezzi, di cui: n sono già stati assegnati alle APS presenti sul territorio mediante protocolli di comodato d uso stipulati con le direzioni regionali dell Ente; n. 53 mezzi sono temporaneamente ancora in capo all Ente strumentale alla CRI utilizzati per le necessità dell Ente strumentale; 42

43 n già di proprietà dell Associazione in quanto acquistati direttamente dalla stessa attraverso i suoi Comitati territoriali. Insieme ai beni tutta la documentazione e il materiale in dotazione all Ufficio Motorizzazione Centrale sono stati trasferiti all Associazione a cui compete la gestione. Il trasferimento della proprietà dei medesimi veicoli da ESACRI all Associazione avverrà appena sarà chiarita l applicazione della norma soggetta tra l altro a parere dell Agenzia dell Entrate. 43

44 6. LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI ED I RELATIVI LIVELLI DI PERFORMANCE 6.1. Le attività ausiliarie alle Forze Armate: Il Corpo Militare volontario Riferimenti normativi relativi ai compiti attribuiti al Corpo Militare della C.R.I. ausiliario delle Forze Armate D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 art. 196: Contribuisce allo sgombero e alla cura dei feriti e dei malati di guerra nonché delle vittime dei conflitti armati e allo svolgimento dei compiti di carattere sanitario e assistenziale connessi all'attività di difesa civile ; D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 art. 197: Preparazione del personale, dei materiali e delle strutture di pertinenza dei corpi ausiliari, al fine di assicurare costantemente l'efficienza dei relativi servizi in qualsiasi circostanza, secondo le direttive e sotto la vigilanza del Ministero della Difesa ; D.P.R. 90/2010, art. 272: Collaborazione con le Forze Armate per il servizio di assistenza sanitaria D.Lgs. 28 settembre 2012, n.178 art. 1, comma 4, lettera g: svolge attività ausiliaria delle Forze Armate, in Italia ed all'estero, in tempo di pace o di grave crisi internazionale, secondo le regole determinate dal Movimento ; Attualmente il personale del Corpo Militare in servizio attivo in forza alla struttura C.R.I. ausiliaria delle FF.AA. è di 240 unità, mentre il personale in congedo iscritto nei vari ruoli è pari circa a Tale personale svolge le seguenti attività: a) gestione ordinaria del personale in servizio attivo e dei militari in congedo iscritti nei vari ruoli per le attività in ausilio alle Forze Armate, delle risorse finanziarie, delle infrastrutture in uso, dei materiali e degli automezzi in dotazione (oltre 300 tra veicoli e rimorchi di vario tipo); b) attività di mantenimento della capacità operativa per l impiego delle proprie risorse, in termini di formazioni organiche e di assetti minori, per fronteggiare situazioni di emergenza, anche in ausilio al Dipartimento della Protezione Civile; c) ammodernamento delle dotazioni campali e degli automezzi, attraverso attività di ricerca, di sperimentazione e di acquisizione di beni, in funzione dei nuovi scenari d impiego; d) formazione e addestramento del personale, anche in collaborazione con le FF.AA.; e) prontezza operativa per assicurare continuativamente una risposta alle emergenze; 44

45 f) impieghi operativi e concorsi vari a favore delle FF.AA., in Italia e all estero, prevalentemente mediante la fornitura di assetti sanitari e di difesa N.B.C.R.; g) impieghi operativi e concorsi vari a favore dell Associazione C.R.I.; h) corsi a favore del personale delle FF.AA. e dei Corpi Armati dello Stato; i) addestramento ed esercitazioni; j) altre attività di rappresentanza e di propaganda. Le attività di cui ai punti e-j vengono assicurati anche con il contributo del personale C.R.I. richiamato in servizio temporaneo a domanda senza assegni. Nel 2016 il Corpo Militare della C.R.I. ha svolto complessivamente attività, con l impiego di militari. Nelle tabelle di seguito indicate si riportano le ripartizioni percentuali delle principali tipologie di attività in comparazione con l anno precedente. Attività svolte nel 2016 rispetto al 2015 Attività svolte nel 2015 Valori percentuali (%) Attività svolte nel 2016 Valori percentuali (%) Corsi vari livelli per personale militare CRI Attività di Formazione e Addestramento Convegni e Seminari personale militare CRI Addestramento Corsi a favore enti militari e altri enti Attività operative Impieghi operativi e concorsi per enti militari Impieghi operativi in ambito CRI e per altri enti Altre attività Altre attività/impieghi diversi

46 Rappresentanze // // 32 1 Totale Personale militare CRI impiegato nel biennio nelle varie attività Corsi vari livelli per personale militare CRI Attività svolte nel Valori percentuali (%) Attività svolte nel Valori percentuali (%) Attività di Formazione e Addestramento Convegni e Seminari personale militare CRI Addestramento Corsi a favore enti militari e altri enti Attività operative Impieghi operativi e concorsi per enti militari Impieghi operativi in ambito CRI e per altri enti Altre attività Impieghi diversi Rappresentanze // // Totale Le variazioni nel biennio sono giustificate dai seguenti fattori: riduzione del contributo del Ministro della Difesa, diminuito di circa il 12,5% rispetto al 2015; implementazione dell attività relativa alla gestione della Scorta Nazionale Antidoti, d intesa con il Ministero della Salute, con una dislocazione dei medicinali presso le 46

47 strutture del Corpo Militare tale da assicurare una prontezza di risposta adeguata al tipo di emergenza segnalata dal Dicastero; piena adesione agli impegni attuativi conseguenti all emanazione della Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile prot. CG/ /2014 riguardante le procedure per il disinnesco di ordigni bellici nell ambito di bonifiche occasionali, con affidamento al Corpo Militare C.R.I. della fornitura del presidio sanitario composto da ambulanza, personale medico ed infermieristico dedicato per il personale direttamente impegnato per il disinnesco; attivazione in situazioni di emergenza per i noti eventi sismici, a supporto della popolazione colpita, per il ripristino delle necessità primarie; operazione Melilli 5 per l'estrazione dei corpi senza vita contenuti nel relitto dell'imbarcazione che si è inabissata il 18 aprile 2015 a largo della costa della Libia; incremento delle necessità di assistenza sanitaria nell ambito delle attività di controllo dei flussi migratori; prosecuzione della missione EUNAVFOR MED; incremento delle richieste di concorsi da parte di numerosi enti e reparti delle FF.AA.. Tali fattori hanno determinato una rimodulazione, rispetto agli anni precedenti, delle ristrette disponibilità finanziarie del Corpo al fine di assicurare prioritariamente le esigenze operative e le attività formative propedeutiche alle operazioni. Significativo anche il numero di giorni di impiego nel 2016 del personale militare CRI, pari a giorni ripartiti come da specifica di cui alla seguente tabella: Attività di Formazione e Addestramento Attività operative Corsi vari livelli per personale militare CRI Convegni e Seminari personale militare CRI Giorni di impiego Personale Militare C.R.I Addestramento Corsi a favore enti militari e altri enti Impieghi operativi e concorsi per enti militari Valori percentuali (%)

48 Altre attività Impieghi operativi in ambito CRI e per altri enti Impieghi diversi Rappresentanze Totale Attività varie di supporto e impieghi operativi a favore di enti militari Nell anno 2016 sono stati assicurati complessivamente concorsi con l impiego totale di militari C.R.I., di cui: a) 39, tra medici e infermieri, per il concorso fuori area nell ambito delle missioni ISAF e Resolute Support, sia per l Aeromedical Staging Unit negli E.A.U, sia per i vari assetti sanitari forniti in Afghanistan (per l Aeromedical Evacuation Team e per il controllo della filiera dell acqua), per tutto l arco dell anno, per un complessivo di giorni di presenze fuori area; b) 476, tra medici, infermieri e tecnici per la difesa N.B.C.R., impiegati nell ambito dell ex Operazione Mare Nostrum e nelle attività di controllo dei flussi migratori, con giorni di impiego complessivi, a bordo delle unità navali impiegate (con turnazioni di giorni) e assetti per il biocontenimento presso le basi MARISTAELI di Catania e MARISTANAV di Taranto; c) per assicurare il regolare svolgimento delle attività di disinnesco di ordigni bellici di tutti i Reggimenti Genio coinvolti per tale attività, per un totale di concorsi sanitari, con impiego di un ambulanza con relativo equipaggio; d) 20 in ausilio alla Marina Militare nell ambito dell Operazione EUNAVFORMED, con impiego di medici con specializzazioni varie, infermieri di sala operatoria ed ufficiali specialisti in Diritto Internazionale Umanitario; e) 12, tra medici ed infermieri, in ausilio della Marina Militare per il progetto PASSIM ; f) 56, tra medici ed infermieri, in supporto al Policlinico militare Celio; g) 47 medici in supporto alle FF.AA. per visite specialistiche (di cui 23 cardiologi in supporto all infermeria del Raggruppamento Autonomo del Ministero della Difesa); h) per concorsi vari in Patria alle Forze Armate al fine di assicurare il regolare svolgimento delle attività operative ed addestrative. 48

49 Concorsi forniti alle Forze Armate nel periodo Attività Personale impiegato nelle varie attività e giorni di impiego, con relativi valori percentuali Personale impiegato % Giorni impiego % Operazione ISAF Attività Operazione ex Mare Nostrum Assistenza per disinnesco ordigni bellici Operazione EUNAVFORMED 20 0, Progetto PASSIM 12 0, ,5 Supporto Policlinico militare Celio ,5 Visite mediche specialistiche ,5 Concorsi vari alle FF.AA ,5 Totale

50 Attività formative e addestrative a favore del personale del Corpo Militare Al fine di assicurare un adeguato livello di preparazione del personale e l efficienza operativa delle varie unità campali, il Corpo Militare C.R.I. elabora una propria direttiva per la formazione e l addestramento del proprio personale, che tiene conto delle indicazioni del Ministero della Difesa emanate periodicamente per definire gli obiettivi formativi per gli appartenenti alle FF.AA. e degli stanziamenti di bilancio ad essi dedicati, con conseguente calendarizzazione di una serie di eventi che comprendono: la formazione di base, che consente agli arruolati di acquisire il tratto militare e la conoscenza dell organizzazione e delle norme che regolamentano la Croce Rossa Italiana e le FF.AA.; la formazione avanzata in materia sanitaria, amministrativa, giuridica, logistica e operativa; i corsi individuati per assicurare le capacità operative del Corpo Militare; i programmi di istruzione e di addestramento per la prontezza operativa dei vari Nuclei Sanitari; i corsi per gli adempimenti alle varie disposizioni di legge in materia di prevenzione degli infortuni; gli eventi accreditati presso il Ministro della Salute ai fini dell Educazione Continua in Medicina (E.C.M.); le attività addestrative per il mantenimento delle abilitazioni acquisite per la conduzione di varie tipologie di veicoli (tattici pesanti, sanitari in ambiente tattico, movimento terra, carrelli elevatori, etc.); seminari e convegni sanitari; la formazione linguistica e informatica. I corsi realizzati nel corso del 2016 sono raggruppati in tre diversi livelli di formazione: corsi di primo livello, basico; corsi di secondo livello, specialistico; corsi di terzo livello, per istruttori/insegnanti. Per l esercizio in trattazione, in controtendenza con l anno 2015, a causa della predetta riduzione dello stanziamento di bilancio, sono state pianificate e realizzate più attività addestrative così da acquisire una perfetta padronanza delle procedure da porre in essere in teatro operativo. 50

51 Attività addestrative per militari CRI Corsi a favore militari CRI Il consuntivo delle attività svolte nel 2016 pone in evidenza un considerevole aumento dell impiego di personale militare, determinato da vari fattori tra i quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: il soddisfacimento delle richieste di intervento formulate dalle Forze Armate; la fornitura di assetti sanitari a supporto dell impiego operativo ed addestrativo; l esigenza di assicurare un adeguata risposta alle nuove esigenze determinate dai flussi migratori che hanno investito il territorio italiano; la necessità di prevedere un potenziale rischio di pandemia attraverso la predisposizione di un piano di intervento a supporto del Ministero della Salute per una immediata messa a disposizione di antidoti presso le strutture sanitarie interessate, con l impiego di 853 militari C.R.I. per un totale di giorni di impiego; la tutela della salute pubblica in conseguenza al rinvenimento di ordigni bellici; la costante richiesta di somministrazione di corsi in materia di formazione sanitaria e Diritto Internazionale Umanitario. La costante riduzione del contributo ordinario potrebbe minare l efficienza e l efficacia operativa del Corpo, con particolare riferimento alle molteplici formazioni campali sanitarie e logistiche costituite nel tempo (vedasi tabella in allegato 1) per fronteggiare situazioni di emergenza ai vari livelli. 51

52 Tabella riepilogativa delle unità e degli assetti minori impiegabili a fronte di emergenze sul territorio nazionale ed internazionale Tipologia emergenza SANITARI Unità/assetti esprimibili Conflitti armati Interventi Postconflitto Terremoto Alluvione Neve Siccità NBC/Incidente chimico Epidemie/pande mie Grandi eventi Ospedale da campo (Role 2LM o Role 2)* X X X Postazione Sanitaria in moduli abitativi (Role 1E/Staging Unit/CME**) X X X X Nucleo Sanitario (Role 1E/Staging Unit/PMA II livello) X X X X X X X Team per Incidenti Maggiori X X Postazione Sanitaria attendata (Role 1) X X X X X X Servizi di ambulanze tattiche (VM90) X X X X X X Servizi di ambulanze protette (VM90P) X X Trasporto dializzati X Team sanitari specialistici X X X X X X X Nucleo di disinfezione e disinfestazione (a) X X X X X Nucleo gestione cadaveri (a) X X X Unità di Biocontenimento X X X X X Modulo campale laboratorio analisi*** X LOGISTICI Sala operativa campale X X X X X Nucleo Decontaminazione e Bonifica X X X X Nucleo Movimento Terra X X X X Nucleo Trasporti Logistici X X X X X Nucleo Trasporti Tattici X X X X X X X Nucleo Docce Campali X X X X X X X X X Assetti motoslitte X Nucleo movimentazione merci X X X X X X X X Nucleo Potabilizzazione X X X X X X X X Note: * unità non ancora operativa ** CME=Centro Medico Evacuazione *** impiego disgiunto dall'ospedale da campo (a) in fase di completamento 52

53 Riepilogo dei concorsi sanitari richiesti al Corpo Militare Volontario della C.R.I. per gli interventi di Disinnesco Ordigni Bellici Prospetto Interventi assegnati Interventi registrati 2256 Valori percentuali (%) Interventi da evadere con data di disinnesco programmata 39 1,5 Interventi da evadere con data di disinnesco da programmare Interventi evasi Interventi non evasi 60 2,5 Prospetto interventi per Centro di Mobilitazione Centromiles Assegnati Da evadere Evasi Non evasi I - Torino III - Milano IV - Genova V - Verona VI - Bologna VIII - Firenze IX - Roma X - Napoli XI -Bari XII - Palermo XIV - Cagliari Prospetto interventi per FOD di competenza Interventi Valori percentuali (%) NORD SUD

54 Prospetto Interventi per Reggimenti Genio Interventi 2 RGT Guastatori Trento RGT Genio Pontieri Piacenza RGT Guastatori Udine ,5 4 RGT Guastatori Palermo RGT Guastatori Nuoro 8 0,5 2 RGT Genio Pionieri Roma RGT Genio Guastatori Legnago RGT Genio Guastatori Cremona RGT Genio Guastatori Foggia RGT Genio Guastatori Caserta RGT Genio Guastatori Torino Artificieri COMSUBIN 18 1 RGT Genio Ferrovieri Bologna Valori percentuali (%) Le attività ausiliarie alle Forze Armate: Il Corpo delle Infermiere Volontarie Al pari del Corpo Militare Volontario C.R.I., i compiti attribuiti e riconosciuti al Corpo delle Infermiere Volontarie ausiliario delle Forze Armate sono disciplinati, oltreché dal vigente Statuto, anche dal Codice dell ordinamento militare, dal Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, nonché dal decreto di riorganizzazione della Croce Rossa Italiana. In particolare: D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66: art. 990 e artt. dal 1729 al 1756; D.P.R. 90/2010: artt. dal 987 al 1022 D.Lgs. 28 settembre 2012, n.178 art. 1, comma 4, lettera g. Il personale del Corpo delle II.VV. è stato impiegato nelle seguenti attività: - concorso all Aeronautica Militare per le attività SAR del 31 Stormo con contestuale impiego delle Infermiere Volontarie contingentate negli equipaggi SAR, presso la base del 31 Stormo dell Aeronautica Militare c/o l Aeroporto Militare di Ciampino; 54

55 - concorso all Aeronautica Militare per attività SAR presso 85 Centro SAR sito presso Comando Aeroporto Pratica di Mare; - concorso alla Marina Militare per attività su Unità Navali per esigenze connesse alle attività delle Unità Navali dispiegate per attività Vi.Pe., Mare Sicuro, EURONAVFOR MED Operation Sophia, con particolare impiego di personale per recupero salme. Il personale II.VV. è stato imbarcato, secondo le richieste e successive disposizioni diramate dallo Stato Maggiore Marina. Nel 1 semestre 2016 sono state impiegate, per tali esigenze, n. 58 Infermiere Volontarie complessive come di seguito riportato: Operazione/Unità Navale Numero Totale II.VV. impiegate per Operazione/Unità Navale Mare Sicuro 6 VIPE 6 Nave Cavour 35 Nave Garibaldi 7 Numero II.VV. impiegate per periodo Dal Al 1 01/02/ /02/ /02/ /02/ /03/ /03/ /02/ /03/ /02/ /03/ /02/ /02/ /02/ /02/ /02/ /03/ /03/ /04/ /05/ /05/ /05/ /06/ /02/ /03/ /02/ /03/ /03/ /03/ /03/ /04/ /04/ /05/ /04/ /05/ /05/ /05/ /05/ /06/ /06/ /06/ /06/ /07/2016 Recupero Salme /04/ /05/2016 TOTALE 58 - concorso alla Marina Militare, per esigenze connesse alle attività delle Unità Navali dispiegate per attività varie e per Operation Smile. Il personale II.VV. è stato imbarcato, 55

56 secondo le richieste e successive disposizioni diramate dallo Stato Maggiore Marina. Nel 2 semestre 2016 sono state impiegate, per tali esigenze, n. 41 Infermiere Volontarie complessive come di seguito riportato: Operazione/Unità Navale Numero Totale II.VV. impiegate per Operazione/Unità Navale Nave Cavour 17 Nave Garibaldi 24 TOTALE 41 Numero II.VV. impiegate per periodo Dal Al 5 07/07/ /07/ /10/ /10/ /12/ /12/ /06/ /07/ /08/ /08/ /08/ /09/ /08/ /09/ /09/ /10/ /09/ /09/ /10/ /10/ /10/ /11/ /10/ /12/ /11/ /12/ /11/ /12/ /12/ /12/ concorso all Aeronautica Militare per attività SAR presso 83 Centro SAR sito a Cervia; - concorso all Aeronautica Militare per attività SAR presso 80 Centro SAR sito Decimomannu; - concorso nell Operazione Ippocrate; - attività di rappresentanza per l'udienza Santo Padre, Cerimonia Santa Caterina, Coro Infermiere Volontarie; - partecipazione al 32 Raduno Nazionale Granatieri di Sardegna; - partecipazione al 29 Salone Internazionale del Libro dal 12 al 16 Maggio 2016; - su richiesta del Comando Truppe Alpine, partecipazione ai Ca.S.T.A. sia con personale interessato direttamente alle attività sciistiche nelle varie discipline nonché con personale dedicato a garantire il servizio sanitario a bordo pista favore degli atleti e del personale Militare impiegato nelle diverse attività; - partecipazione alla festa della Proclamazione della Repubblica Italiana che si svolge il 2 Giugno a Roma; - partecipazione alla cerimonia presso il Sacrario militare di Redipuglia; 56

57 - partecipazione alla giornata di ringraziamento Giubileo degli Ammalati La Sala Operativa Nazionale All interno delle attività ordinarie della Sala Operativa Nazionale è compresa lo scambio quotidiano di informative e di riscontri con Sala Italia, la verifica e trasmissione delle disponibilità giornaliere dei CIE per quanto riguarda mezzi, materiali e personale attivabile in caso di emergenza. Allo stesso tempo il sistema di monitoraggio H 24 su tutto il territorio nazionale è garantito attraverso l invio di report da parte delle Sale Operative territoriali ad ogni livello (SOR, SOP, SOL) alla SON che, a sua volta, provvede a darne riscontro al Dipartimento della Protezione Civile attraverso la postazione CRI di Sala Italia. Il sistema di informative tra SON e Sale Operative territoriali è ormai strumento di riferimento per garantire non solo la conoscenza di un evento, bensì attraverso la compilazione della reportistica dedicata (Report Evento) ne garantisce il coordinamento attraverso un costante aggiornamento delle attività svolte dalla CRI. Campagna DPC Io non Rischio E continuato anche per l anno 2016, l attività dei volontari CRI all interno della Campagna Nazionale IO NON RISCHIO organizzata dal DPCN. La SON ha coordinato l attività svolta dalle Unità CRI delle diverse Regioni che hanno inteso aderire all iniziativa attraverso le attività programmate nelle diverse piazze d Italia dal DPCN. Quest anno la Campagna prevedeva, oltre la parte relativa il rischio sismico, anche due nuove tipologie di rischio: quello alluvionale e quello relativo alle emergenze maremoto, con momenti informativi rivolti alla popolazione ed in base alle aree geografiche del territorio più vulnerabile a queste tipologie di fenomeni. Il DPC ha indetto una selezione di formatori per la diffusione della Campagna Io Non Rischio, il bando per l identificazione di 54 nuovi formatori per tutto il territorio nazionale ha selezionato 11 volontari della Croce Rossa molto competitivi e brillanti Piazze interessate alla campagna DPCN IO NON RISCHIO Regione Comune Rischio CAMPANIA CASERTA Terremoto/Maremoto 57

58 CALABRIA REGGIO CALABRIA (RC) Alluvione LAZIO CIAMPINO (RM) Terremoto/Maremoto VALLE D AOSTA AOSTA Terremoto/Maremoto LOMBARDIA SALO' (BS) Terremoto PIEMONTE GIAVENO (TO) Alluvione Attività di coordinamento NOIE La SON ha coordinato e attivato il personale volontario afferente ai diversi NOIE, presenti sul territorio nazionale, in funzione delle specifiche necessità occorrenti e comunicate dai Comandanti dei CIE a cui gli stessi appartengono, offrendo in tal senso un supporto fondamentale negli interventi di emergenza, nelle esercitazioni e nei grandi eventi occorsi nelle varie Regioni. ATTIVAZIONI NOIE gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre totali POLO AVEZZANO CIE CENTRO CIE NORD OVEST CIE NORD EST CNF BRESSO TOTALE

59 ATTIVAZIONI personale NOIE POLO AVEZZANO CIE CENTRO CIE NORD OVEST CIE NORD EST CNF BRESSO REAS Dopo il successo delle passate edizioni, anche quest anno la Croce Rossa Italiana era presente al Salone dell Emergenza REAS 2016 in programma a Montichiari (BS) dal 7 al 9 ottobre Anche quest anno Croce Rossa Italiana ha avuto a disposizione un padiglione dove sono stati allestiti stand espositivi e dimostrativi di tutte le attività di Croce Rossa. La SON ha coordinato l attivazione del personale afferente alle 6 aree di attività. REAS 2016 personale STAFF AREA 1 13 NBCR 58 AREA 2 5 OPSA 27 AREA 3 25 PMA 17 AREA 4 18 SEGRETERIA 21 AREA 5 33 SMTS 48 CINOFILI 54 SOCCORSO PISTE 19 CORPO MILITARE 16 TLC 17 MUSEO 12 TRUCC/SIM/FP 29 totale personale

60 Coordinamento attività di sminamento Dal 10 febbraio 2015, a seguito della direttiva impartita dal Capo Dipartimento Protezione Civile Nazionale la Croce Rossa Italiana garantisce il previsto supporto sanitario durante le fasi di disinnesco degli ordigni bellici rinvenuti sul territorio italiano. Per l adempimento di quanto sopra è stata instaurata un ottima collaborazione tra questa SON e l Ispettorato del Corpo Militare CRI fornendo allo stesso tutte le notizie relative agli interventi operativi richiesti di volta in volta, sia dalle Prefetture che dai Comandi Militari interessati. Dal 26 agosto su disposizioni del Segretario Generale dell Associazione, la SON si attiva per reperire personale disponibile laddove il personale del Corpo Militare non sia disponibile. ATTIVITA DI SMINAMENTO mese protocollo in entrata GENNAIO 263 FEBBRAIO 312 MARZO 378 APRILE 456 MAGGIO 415 GIUGNO 359 LUGLIO 394 AGOSTO 417 SETTEMBRE 446 OTTOBRE 335 NOVEMBRE 305 DICEMBRE 313 totale

61 6.4. Le attività di emergenza Il 24 Agosto 2016 alle ore 03:36 un terremoto di magnitudo 6.0 colpiva una vasta porzione dell Appennino centrale sui monti Reatini tra le regioni Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, coordinate N E con epicentro localizzato in prossimità del comune di Accumuli (RI). Nei momenti successivi alla prima chiamata, la Sala Operativa Nazionale, provvedeva ad allertare e conseguentemente ad attivare i Responsabili dei Centri di Interventi di Emergenza, il Responsabile del Polo Logistico di Avezzano e successivamente i D.R.A.E. e le Sale Operative Regionali interessate. Successivamente furono preallertate le S.O.R. di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Molise, Toscana, Basilicata e Piemonte ed i Referenti Nazionali degli S.M.T.S. (operatori per il Soccorso con Mezzi e Tecniche Speciali) delle Unità Cinofile, del R.F.L. (Restoring Family Links) e del Soccorso Psicologico. Convocato presso il D.N.P.C., il Comitato Operativo, con il Presidente Nazionale in rappresentanza della Croce Rossa Italiana assumeva i poteri di coordinamento dell Associazione ed incaricava la S.O.N. al coordinamento dei soccorsi. La Sala Operativa Nazionale in stretto contatto con il Comitato Operativo, attivava in breve tempo, sia i CIE CRI di Roma, Settimo Torinese e il Polo Logistico di Avezzano sia il personale delle Regioni colpite dal sisma per prestare soccorso alle popolazioni colpite. In poche ore veniva attivato il personale CRI di alta specializzazione, quale SMTS, Unità Cinofile e squadre per il soccorso psicologico provenienti anche dalle regioni di Lombardia, Liguria e Piemonte. Venivano attivati due Nuclei Cucina, il primo afferente al CIE Centro con destinazione Amatrice (RI) ed il secondo afferente al Polo Logistico di Avezzano, con destinazione Roccasalli, frazione del comune di Accumuli (RI). Da Avezzano veniva messo a disposizione in pronta partenza tutto il materiale ed i mezzi necessari per allestire la DiComaC mobile. Nel primo giorno del Sisma, Croce Rossa Italiana, sotto il coordinamento della S.O.N. impiegava 431 operatori con 110 mezzi mantenendo un aliquota di pronta disponibilità e pronta partenza di 64 operatori con diverse specializzazioni, 25 mezzi e materiali divario genere, tra cui n.3 nuclei cucina, gruppi elettrogeni, brandine e tensostrutture. In pochi giorni Croce Rossa Italiana si è immediatamente adoperata per la predisposizione e la gestione dei campi di Amatrice, coordinato e gestito da personale del C.I.E. CENTRO e del C.I.E. NORD OVEST, e di Roccasalli, presso il comune di Accumuli, coordinato e gestito da personale del Polo Logistico di Avezzano. 61

62 All interno dei quali sono state garantite le seguenti attività: supporto logistico, distribuzione pasti e generi di conforto, monitoraggio e censimento della popolazione, supporto emergenza psicologica per la popolazione e gli operatori, animazione per i bambini, prestazioni mediche. Oltre all importante lavoro svolto dai Soccorsi Speciali, la Sala Operativa Nazionale, per consentire una risposta dell azione della C.R.I. più efficace, attivava personale specializzato in due attività indirizzate ad un utenza specifica. La prima, verso i più giovani, ha visto l attivazione, in località Grisciano, frazione di Accumuli, della ludoteca L ANGOLO DI HENRY, indirizzata ai ragazzi della frazione stessa e delle zone limitrofe. La seconda, il Restoring Family Links, che ha visto, per la prima volta, il coordinamento dei ricongiungimenti famigliari da un operatore RFL presente presso la SON. Di seguito l elenco delle principale attività svolte nelle Regioni colpite dal Sisma: LAZIO Presso il Comitato di Rieti è stato attivato un magazzino, uno sportello informativo per la popolazione, la Sala Operativa Regionale, il nucleo delle telecomunicazioni per il miglioramento delle comunicazioni radio, mezzi e personale sanitari in supporto al servizio sanitario. Lo stesso comitato di Rieti si è anche reso disponibile come base d appoggio per gli operatori CRI provenienti da fuori regione ed impiegati in zona operativa. Presso l aeroporto di Rieti sono state dislocate le celle frigo del Polo Logistico di Avezzano per la conservazione salme in attesa dei funerali. Il Comitato Regionale ha attivato inoltre il personale per l assistenza socio assistenziale durante i funerali delle vittime del terremoto. UMBRIA I volontari del Comitato Regionale Umbria sono stati impegnati principalmente attività di assistenza socio assistenziale presso l ospedale, la Residenza sanitaria Lombrici ed il campo da tennis di Norcia. I volontari umbri hanno gestito la Funzione F2 nei centri di coordinamento attivati sul territorio, il COM di Norcia e la SOUR di Foligno. MARCHE 62

63 Nella regione Marche i volontari della Croce Rossa sono stati impegnati in diverse zone sul territorio regionale: a Borgo Arquata per il supporto al Posto Medico Avanzato, a Castel Sant Angela sul Mera, Fermo e Amandola per assistenza socio assistenziale, a Castel di Lama per la gestione del magazzino ed al campo di Pretare per l ospitalità della popolazione. Nella prima settimana di intervento la Croce Rossa Italiana, sotto il coordinamento della Sala Operativa Nazionale, ha partecipato alle prime operazioni di soccorso, è stata presente con il proprio personale in tutti i centri di coordinamento e nelle proprie Sale Operative di competenza, gestito i campi di Amatrice e Roccasalli, impiegato nel complesso 1701 persone, 486 mezzi ed erogato pasti. Il mese di Settembre ha visto una diminuzione delle forze impiegate in quanto, dopo la prima fase di soccorso, per cessata esigenza, si è passati alla fase di ripiegamento di alcune delle strutture utilizzate fin dai primi giorni dell emergenza e non più necessarie, come il Campo di Amatrice e diverse attività assistenziali, tuttavia, nel solo mese di Settembre vengono erogati pasti. Come si evince dal grafico di seguito, durante il mese di Ottobre, quando il numero del personale impiegato è di sole 227 unità, un nuovo evento sismico colpisce le regioni precedentemente colpite dal sisma del 24 Agosto. 63

64 1.800 ATTIVAZIONE NAZIONALE - PERSONALE IMPIEGATO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE E nelle Marche, tra le località di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera (MC) che tre forti scosse, colpiscono di nuovo il centro Italia. La prima scossa avviene alle 19:11 di ml 5.4 e profondità 9.3 km, la seconda, alle ore di ml 4.3 ed ipocentro 10 km e la terza alle ore 21.18, ml 5.9 con localizzazione 8.4 km. La Sala Operativa Nazionale, che deteneva il coordinamento dei soccorsi, si mise immediatamente in contatto con i DRAE delle Marche, Lazio, Umbria ed Abruzzo, Sala Italia e la DiComaC. In breve tempo vengono ripetute le medesime procedure successive al sisma del 24 Agosto, furono immediatamente allertati tutti i C.I.E., il Polo Logistico di Avezzano e i referenti nazionali dei Soccorsi Speciali e del Soccorso Psicologico. Interventi immediati vengono predisposti sul territorio marchigiano, particolarmente colpito dalle scosse del 26 Ottobre. Visso, Cingoli e Camerino sono i primi centri in cui CRI ha concorso nei soccorsi e ha pianificato il proprio intervento. Croce Rossa Italiana ha concorso alle operazioni di evacuazione, soccorso e assistenza nei primi centri di accoglienza aperti. Circa 290 operatori e 45 mezzi sono stati impiegati ogni giorno, durante i primi giorni di risposta a questa nuovo evento sismico. 64

65 A San Severino Marche, Matelica, Visso e Camerino e Sarnano Croce Rossa ha concorso all assistenza della popolazione sfollata in palazzetti dello sport, palestre e sedi CRI, che sono state allestite per ospitare la popolazione sfollata. La SON ha attivato le squadre specialistiche di SMTS, SEP, RFL nelle diverse aree colpite dal sisma e la ludoteca provenite dalla regione Piemonte a San Severino Marche (MC). Sono stati attivati Centri Cottura a Camerino (MC), dove è stato allestito un base camp CRI, Sarnano(MC), Pievebovigliana (MC) ed Ancarano di Norcia (PG). In un solo mese sono stati impiegati 1650 operatori provenienti da tutte le regioni d Italia con 394 mezzi ed erogati Nel mese di dicembre, grazie allo spostamento di diversa parte della popolazione evacuata verso la costa, l attività di C.R.I. ha visto una diminuzione del proprio spiegamento di forze, che è sceso a 781 operatori, 341 mezzi e pasti erogati. Nonostante questa diminuzione la Croce Rossa Italiana è ancora pienamente operativa nelle tre regioni colpite dal sisma con i propri uomini e le proprie donne attivi nelle diverse attività di assistenza alle popolazioni colpite. NOVEMBRE 34% ATTIVAZIONE NAZIONALE PERSONALE IMPIEGATO - MESE - DICEMBRE 16% AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE 5% OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE SETTEMBRE 9% AGOSTO 36% 65

66 ATTIVAZIONE NAZIONALE MESE PERSONALE IMPIEGATO AGOSTO SETTEMBRE 443 OTTOBRE 227 NOVEMBRE DICEMBRE 781 TOTALE ATTIVAZIONE NAZIONALE MEZZI IMPIEGATI - MESE - NOVEMBRE 27% DICEMBRE 24% AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE 4% OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE SETTEMBRE 11% AGOSTO 34% 66

67 ATTIVAZIONE NAZIONALE MESE MEZZI IMPIEGATO AGOSTO 486 SETTEMBRE 162 OTTOBRE 56 NOVEMBRE 394 DICEMBRE 341 TOTALE ATTIVAZIONE NAZIONALE PASTI EROGATI - MESE - NOVEMBRE 47% DICEMBRE 21% AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE AGOSTO 9% DICEMBRE OTTOBRE 5% SETTEMBRE 18% 67

68 ATTIVAZIONE NAZIONALE MESE PASTI EROGATI AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE TOTALE Ad inizio novembre, con l obiettivo di accompagnare le popolazioni nel lungo e difficile percorso di ricostruzione post-sisma è stata creata l Unità di progetto Sisma Centro Italia. Non è stato facile portare a regime le attività nella fase iniziale soprattutto a causa delle quattro scosse del 18 gennaio che richiederanno un nuovo e importante impegno in emergenza da parte di Croce Rossa Italiana. L Unità sisma Centro Italia viene costituita ufficialmente con lo scopo di aiutare le popolazioni nella fase di ricostruzione, sia da un punto di vista logistico-organizzativo che in termini di valorizzazione del capitale sociale per ricostituire i legami comunitari che rischiano di sgretolarsi con l allontanamento delle persone dalle loro case. Viene così costituito e selezionato il gruppo di lavoro in grado di gestire le varie funzioni all interno dell ufficio che prevedono l interlocuzione continua e strutturata con le realtà territoriali Croce Rossa delle quattro Regioni interessate con l obiettivo di far emergere bisogni e criticità ma allo stesso tempo costruire una visione di progettualità futura, ed un continuo lavoro di promozione e comunicazione con i donors interessati nel processo di ricostruzione. Il team si struttura secondo i seguenti profili: - Project manager responsabile dell Unità di progetto; - Fundraising Officer per la gestione dei donatori; - Officer Progettazione per il supporto e ideazione di progetti sociali; 68

69 - Officer Amministrazione per le procedure e la rendicontazione; - Field Officer Regione Marche - Field Officer Regione Lazio, Umbria e Abruzzo - Officer Comunicazione. Il team di lavoro si occupa di: gestire le attività di ricostruzione, supportare nella fase di progettazione degli interventi per un percorso partecipato, promuovere raccolte fondi e campagne, vigilare sulle procedure di trasparenza, promuovere un efficace comunicazione ed essere presenti sui territori per una continua interlocuzione con tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione (in primis i Comitati Croce Rossa Italiana). Al fine di garantire la massima trasparenza Croce Rossa Italiana ha istituito un Comitato di garanti con la funzione di assicurare la linearità di ogni processo di utilizzo delle donazioni ricevute finalizzato ad interventi con significativi impatti socio-economici. L unità di progetto opera con una presenza costante del project manager e dei field officers dell Unità di Progetto Sisma Centro Italia nelle 4 Regioni per una interlocuzione diretta e continua con i soggetti del territorio, verifica e supporto all analisi dei fabbisogni e della progettazione attraverso documentazione predisposta dall Unità, che abbia come fine: Progettazione integrata con il resto della comunità Procedure di trasparenza Superamento del bisogno nel medio lungo termine A seguito dell analisi dei territori e per rispondere in maniera efficace all emergenza e programmare in ottica di post emergenza, la progettazione si divide in: - Piani di intervento strategici per singole Regioni: progettazione finalizzata al potenziamento delle attività dei Comitati CRI nei territori attraverso una progettazione integrata che tenga insieme tutte le istanze provenienti dalle Comunità; - Supporto ai servizi essenziali: si riferisce a richieste con una tempistica di breve e medio termine, finalizzati a supportare le persone in questa difficile fase cercando di ricreare intorno a loro la rete di servizi essenziali utili alla ripresa della propria esistenza e in grado di migliorare la situazione rispetto alla gestione dell emergenza (moduli abitativi, moduli sanitari, strutture semi-permanenti in grado di aggregare le persone e supportarli anche da un punto di vista psicologico, acquisto mezzi specifici per i casi di emergenza, etc); - Grandi progetti: siamo nell ambito della progettazione a lungo termine finalizzata a ricostruire infrastrutture fisiche e sociali in grado di far ripartire le comunità colpite dal sisma. In un ottica fortemente partecipativa e secondo un concetto di resilienza, 69

70 Croce Rossa Italiana, con il supporto dei grandi donatori, sta avviando una serie di importanti progettazioni che supporteranno le persone a ricostruire laddove hanno vissuto. Rientrano in questa categoria: 1. Costruzioni Ex Novo come i Centri Polifunzionali a vocazione territoriale 2. Grandi ristrutturazioni (Case di riposo, Centri Assistenza Disabili, Ospedali) Budget: rientrano in questa fascia interventi dagli ,00 fino a ,00 di Euro circa Al fine di una massima trasparenza, la rendicontazione è il processo di consuntivazione delle spese effettivamente sostenute dal soggetto che rendiconta per la realizzazione dell'intervento, finalizzato a: dimostrare lo stato di avanzamento finanziario del progetto (spesa effettivamente sostenuta); dimostrare lo stato di avanzamento fisico del progetto; dimostrare il rispetto dei requisiti e degli adempimenti in ottemperanza alle procedure di trasparenza; L'attività di rendicontazione, quindi, alimenta un processo trasversale a tutta la gestione, che interagisce con l'attività di realizzazione dei progetti e le relative attività di monitoraggio e controllo. La rendicontazione di spesa deve riferirsi ad un unico progetto inteso come l insieme delle azioni che fanno capo ad un unico atto contrattuale (convenzione, disciplinare, accordo quadro ecc.) sottoscritto fra CRI ed il soggetto che rendiconta (incluse eventuali appendici ed ampliamenti) e sarà indirizzata a tutte le spese realizzate per l esecuzione delle attività previste. La documentazione deve essere organizzata, conservata, esibita con riferimento al progetto in base al principio dei centri di costo. La gestione del flusso documentale, dell archiviazione e della contabilità dovrà essere organizzata in modo da far riferimento alle singole iniziative, salvo presentare quadri di sintesi ben leggibili e interpretabili. In ogni caso da parte del soggetto beneficiario, in fase di rendicontazione, deve essere comunque, evidenziata la tracciabilità dei flussi economico finanziari del progetto. I costi sostenuti e rendicontabili devono essere debitamente rappresentati e giustificati da idonea ed inequivoca documentazione. In linea generale, le spese sostenute devono essere giustificate da quattro tipologie di documenti che devono essere conservati ed esibiti su richiesta degli organi di controllo: giustificativi di impegno: sono rappresentati dai provvedimenti che originano la prestazione o fornitura (ad esempio: lettere di incarico, ordini di servizio, ordini di forniture, ecc.); 70

71 giustificativi della prestazione o fornitura: sono documenti che descrivono la prestazione o fornitura (come ad esempio: fatture, ricevute esenti IVA, ecc.), fanno riferimento sia al giustificativo di impegno, che all operazione finanziata e ne esibiscono il relativo costo; giustificativi di pagamento: sono documenti che attestano in maniera inequivoca e correlata ai giustificativi di cui sopra, l avvenuta liquidazione della prestazione o fornitura. Non sono ammessi pagamenti in contanti ad esclusione della liquidazione dei singoli giustificativi relativi alle missioni; idonea documentazione probatoria delle attività realizzate (quale, ad esempio, report delle attività svolte, verbali, prodotti realizzati, documentazione fotografica etc.); I donatori rappresentano una leva fondamentale per la ricostruzione; è grazie ai loro preziosi contributi che Croce Rossa Italiana ha la possibilità di progettare su lungo termine cercando non solamente di coprire un emergenza ma dare una speranza alle popolazioni per riprendere al più presto la loro esistenza. Ai donatori viene inviato durante i primi scambi e una volta manifestata la volontà di donare una breve presentazione con le Aree prioritarie di intervento, questo permette di orientare le proprie scelte lasciando però spazio all autonomia progettuale che proviene dalle esigenze del territorio. Successivamente al donatore viene proposto uno o più progetti specifici che deciderà di adottare e su cui verrà costantemente aggiornato. 71

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73 A questo proposito vale la pena sottolineare il progetto HOPE (Humanitarian Assistance to the Population Affected by the Earthquake of Central Italy in August 2016) finanziato dalla donazione da parte della Croce Rossa Spagnola e l azienda Inditex alla Associazione della Croce Rossa Italiana. Questi fondi hanno finanziato la fornitura di servizi di assistenza sanitaria nelle zone terremotate dal 25/08/2016 al 01/03/2017. Il progetto ha previsto la conclusione di un protocollo d'intesa tra il Comune di Amatrice e l'associazione della Croce Rossa Italiana per il concorso alle attività di Protezione Civile nell'ambito del territorio comunale per la donazione di beni di prima necessità da parte della Associazione della Croce Rossa Italiana e di privati (durata: 15/12/ /06/2017). Infine, si riportano, per completezza i 4 progetti europei che sono stati finanziati in ambito emergenze: Enhancing the preparedness and response capacities of Belarus Red Cross and Ukraine Red Cross (PrepCap), finanziato da Directorate-General for European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations (ECHO) per il periodo 01/04/ /03/2017. Il capofila è la Croce Rossa Austriaca e il partner la Associazione della Croce Rossa Italiana. Multiple Event Response and Coordinated Intervention (MERCI), finanziato sempre da European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations (ECHO Preparedness 2016) da 01/01/2017 a 31/12/2018. Il capofila è la Croce Rossa Francese e i partners sono Associazione della Croce Rossa Italiana, Bulgarian Red Cross, Spanish Red Cross, IRFC EU Office, Portuguese Red Cross. Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives (BE-DRIN), finanziato dal programma europeo EU Aid Volunteers, da 01/10/2015 a 30/09/2017. Il capofila è il Dipartimento della Protezione Civile Italiana e i partners sono: Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Associazione della Croce Rossa Italiana, Romanian Red Cross, Hungarian Charity Service of the Order of Malta, Albanian Ministry of Interior, Albanian Civil Protection, Qendra Vullnetare e Emergjencave Civile Albania, Fire Protection Union of Macedonia, Emergency Management Agency, Fondazione Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta. Multi-Hazard Cooperative Management Tool for Data Exchange, Response Planning and Scenario Building (HEIMDALL), finanziato dal programma europeo Horizon 2020, il cui inizio è previsto a maggio 2017 fino a novembre 2020 (42 mesi). Il capofila è l Agenzia Spaziale Tedesca e i partners sono: Space Hellas S.A., Fundació d Ecologia del Foc i Gestió d Incendis Pau Costa Alcubierre, Tecnosylva S.L., Avanti Communications LTD, Internationales Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Eberhard-KarlsUniversität 73

74 Tübingen, Université de Strasbourg, Centre Tecnològic de Telecomunicacions de Catalunya, Institut Cartogràfic i Geològic de Catalunya, CIMA Research Foundation, Departament d Interior, Generalitat de Catalunya, Frederiksborg Fire and Rescue Service, Scottish Fire and Rescue Service, Associazione della Croce Rossa Italiana. 74

75 6.5. Le attività sociali Le attività si sono concentrate soprattutto nel secondo semestre, in quanto nella prima parte dell anno la struttura organizzativa era in fase di costituzione. In questo periodo si è dato avvio ad una serie di attività, a valenza pluriennale, che si illustrano di seguito: Progetto Strade della Solidarietà Il progetto parte di un più ampio programma finanziato dalla Land Rover global attraverso la Croce Rossa Britannica. Il progetto mira a migliorare la condizione di senza dimora nelle grandi aree urbane, dando supporto allo sviluppo delle attività portate avanti dai Comitati e alla formazione specializzata dei Volontari coinvolti. Il progetto è iniziato a Gennaio 2014 e terminerà nel dicembre Il finanziamento totale è di 430,000, di cui, dicembre 2016, 260,000 già trasferiti al Comitato di Milano che era stato individuato come referente per BRC. Fondo di aiuti Europei agli Indigenti (FEAD)- Programma Operativo 1 FEAD La CRI è una delle Organizzazioni Partner (OP) per la distribuzione delle derrate alimentari in favore delle persone indigenti. Partecipa al Tavolo di coordinamento istituito presso il Ministero Agricoltura. I Comitati CRI con funzioni di Organizzazioni Partner Capofila (OpC ) a cui arrivano le derrate alimentari sono n. 72 con in totale n. 723 Organizzazioni Partner Territoriali (OpT) per un totale di n persone indigenti assistite (dati 2015). Non ci sono costi per il Comitato Nazionale. Annual ENPS Forum a Lisbona dal 16 al 20 novembre 2016 Obiettivo del Forum: risposte psicosociali per l'attuale crisi dei migranti e in particolare il lavoro delle Società Nazionali, FICR e CICR per rispondere alle esigenze dei migranti in transito e risposte di integrazione; con attenzione al lavoro e benessere del personale volontario e non. 75

76 E stata inviata una Volontaria Cri e Membro della Commissione Nazionale per il Servizio Psicosociale, per la partecipazione al Forum e al Training per formatori. Le spese sono state a carico del Comitato Nazionale. Workshop di scambio di esperienze - Beirut dal 26 al 30 novembre In relazione all invito pervenuto dalla Croce Rossa Danese e Croce Rossa Svedese per la partecipazione di un volontario al workshop di scambio di esperienze sul Sostegno psicosociale nelle emergenze: lezioni apprese dalla risposta dei rifugiati siriani è stata inviata una Volontaria Cri e Membro della Commissione Nazionale per il Servizio Psicosociale. Il viaggio e soggiorno è stato a carico della Croce Rossa Svedese. Il costo per il Comitato Nazionale è stato il rimborso dei mezzi di trasporto dal/agli aeroporti. Inoltre, si riporta un progetto in ambito prettamente sociale che è stato finanziato nel corso del 2016: Psychological First Aid and Psychosocial Support in Complex Emergencies (PFA- CE) finanziato da European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations (ECHO Preparedness 16) da 01/04/2017 a 01/04/2019. Il capofila è la Croce Rossa Austriaca e i partners sono: Universitaet Innsbruck, Croatian Red Cross, Associazione della Croce Rossa Italiana, Macedonian Red Cross, Red Cross of Serbia, Slovenian Red Cross Federation of Associations. 76

77 6.6. Le attività sanitarie L attività dell Unità Salute nel 2016 si è concentrata, in primis, nella conferma o attivazione di Convenzioni tra il Ministero della Salute (MdS) e l Associazione della Croce Rossa Italiana (CRI). Tali accordi sono stati oggetto di monitoraggio mensile, con invio periodico al Ministero della Salute della documentazione necessaria per la corretta gestione degli stessi. Si provvede, di seguito, a fornire una sintetica descrizione delle Convenzioni. Biocontenimento Si tratta di un accordo di durata annuale per l implementazione dei protocolli di collaborazione tra MdS e CRI ai fini della predisposizione di procedure, acquisizione di mezzi e strumentazione che garantiscano il biocontenimento e il trasporto in sicurezza di eventuali pazienti relativamente a malattie infettive di interesse per il Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) presso i punti di ingresso nazionali aeroportuali di Malpensa e Fiumicino. Nell ambito di tale Convenzione, sono stati acquistati n. 2 mezzi di biocontenimento, in consegna quest anno a Catania e Linate 77

78 Allegato A Mezzi per il biocontenimento 78

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80 Pronto Soccorso Sanitario Aeroportuale (PSSA) La Convenzione è di durata annuale per l affidamento della gestione del servizio di pronto soccorso sanitario negli aeroporti civili ed in quelli aperti al traffico aereo civile a diretta gestione dello Stato di: Pantelleria, Lampedusa, Roma Urbe, Grosseto, Crotone e Reggio Calabria. Il rinnovo è stato confermato. Per assicurare il regolare svolgimento del servizio, la collaborazione ha previsto l impiego di personale sanitario medico, paramedico ed ausiliario. Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (USMAF-SASN) Si tratta di Convenzioni, confermate anche per il 2017, finalizzate all implementazione delle azioni di vigilanza ed allerta nei punti di ingresso nazionali presso cui operano gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (USMAF) del Ministero della Salute. Gli accordi costituiscono una risposta all aumento dei flussi migratori in entrata nell Italia meridionale e insulare e nell Italia centro-settentrionale, in considerazione delle potenziali minacce di natura NBCR (nucleare, biologica, chimica, radiologica) per la popolazione, in ottemperanza al Regolamento Sanitario Internazionale. Gli USMAF sono situati all interno dei maggiori porti ed aeroporti nazionali allo scopo di costituire, sul campo, un filtro protettivo contro il rischio di tali malattie. Attraverso il personale tecnico che vi opera, gli Uffici sono la prima struttura chiamata ad effettuare vigilanza igienico-sanitaria su mezzi, merci e persone in arrivo sul territorio italiano e comunitario. 80

81 Sala Italia Si tratta di una Convenzione per le attività relative al potenziamento USMAF-SASN e della rete di risposta sanitaria di competenza dello Stato. Sala Italia all interno del Dipartimento di Protezione e Difesa Civile dove sono presenti volontari o dipendenti Cri, danno supporto al Ministero della Salute nelle emergenze che si determinano. L accordo è in vigore fino al 31 dicembre 2017 e prevede il supporto al presidio h/24 alla postazione del Ministero della Salute. Sala Situazione Si tratta di una Convenzione finalizzata all'attivazione di una Sala Situazione a Roma, per creare una rete Sanitaria su tutto il territorio nazionale, così si è proceduto ad attivare per verificarne le procedure e le funzionalità, una prima Sala presso l'unità Territoriale di Siracusa (USMAF Catania), che ha iniziato le sue attività nel corso dell anno Attiva fino al 31 dicembre 2017, ha come obiettivi specifici: - Implementazione dei protocolli di attivazione USMAF-SASN; - Attivazione di una Sala Situazione Salute h/24, in collaborazione e a supporto delle Amministrazioni coinvolte nell accordo. Prevenzione della morbo-mortalità L accordo tra MdS e CRI è stato finalizzato alla realizzazione del progetto "Sistema di prevenzione della morbo-mortalità evitabile nelle popolazioni migranti provenienti dai Paesi dell'area mediterranea e medio-orientale". La suddetta convenzione, che ha interessato l intera annualità, ha previsto l implementazione di un software per l assistenza sanitaria, attività di coordinamento, mediazione linguistico-culturale e assistenza psicologica in favore delle popolazioni migranti provenienti dai Paesi dell area mediterranea e medio-orientale, al 81

82 fine di realizzare un sistema di prevenzione e monitoraggio della salute nei migranti. Tale convenzione ha visto la partecipazione attiva di tutti quei comitati cri interessati alla migrazione con il particolare supporto dei comitati della Regione Sicila. Reparto di Sanità Pubblica (RSP) Convenzione, attiva fino al 31 dicembre 2017, tra il MdS e CRI sul Reparto di Sanità Pubblica, al fine di implementare i protocolli di attivazione e intervento in caso di emergenza nei confronti delle Unità Sanitarie nei porti, aeroporti, posti di confine terrestri, a bordo di navi e aeromobili. Le attività sono state anche incentrate sull approvvigionamento di nuovi mezzi e strumentazione per il biocontenimento dove la cri ha ricevuto dal Ministero particolari apprezzamenti sui percorsi formativi, sul supporto tecnico-logistico, sulla vigilanza sanitaria. Sono stati costituiti nuovi nuclei sul territorio. Ufficiali di Collegamento Infermiere Volontarie Convenzione tra MdS e CRI per l'implementazione del Reparto di Sanità Pubblica nelle attività di monitoraggio su casi di interesse del Regolamento Sanitario Internazionale, mantenimento contingente Infermiere Volontarie - Ufficiali di Collegamento. La collaborazione, attiva fino al 31 dicembre 2017, consente l integrazione delle attività del Reparto di Sanità Pubblica della CRI a supporto del MdS nelle seguenti Regioni: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli V. Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Veneto. 82

83 La suddetta Convenzione ha previsto la creazione di una rete di Infermiere Volontarie CRI destinata ad assicurare flussi informativi tra Presidi Ospedalieri e universitari del SSN e il Ministero, in relazione a viaggiatori internazionali giunti a ricovero per malattia infettiva presunta o accertata. Le Convenzioni hanno consentito attività di formazione nelle rispettive materie nell arco dell anno in diverse sedi nazionali. Oltre alle Convenzioni con il Ministero della Salute, l Unità Salute è stata impegnata su numerosi altri progetti di differente complessità che si descrivono in maniera dettagliata Progetto europeo CARE- Common Approach for REfugees and other migrants' health Nel 2016 l Associazione della Croce Rossa Italiana, ha preso parte al progetto europeo CARE, di significativa portata in termini di miglioramento dello stato di salute dei migranti e monitoraggio delle cartelle sanitarie dei pazienti in transito sul territorio italiano e comunitario. Tale impegno apre prospettive di riutilizzo delle soluzioni IT ideate e implementate grazie all apposita collaborazione con un partner tecnico. La Croce Rossa Italiana si è impegnata nel progetto CARE per garantire principalmente un'efficace e tempestiva risposta alle emergenze nazionali ed internazionali in tema di accoglienza e assistenza ai migranti. L aumento dell attività transfrontaliera quotidiana del personale sanitario e non sanitario, dovuta all aumento dei flussi migratori, ha sollecitato l intervento della CRI per la messa in atto di un sistema di monitoraggio e controllo sanitario dei migranti che ogni giorno raggiungono le coste italiane e di altri Paesi comunitari. In generale, il primo passaggio dei migranti avviene negli hot spot, dove ricevono le prime cure mediche necessarie, vengono registrati e, solo successivamente, trasferiti in altri centri di accoglienza. Da qui è nata l esigenza di un sistema di monitoraggio per la salvaguardia ed il controllo sanitario dei migranti durante i loro spostamenti, così come delle attività di 83

84 prevenzione e cura a cui vengono sottoposti. In tal modo, i migranti hanno cosi un corretto percorso sanitario, monitorato, ed aggiornato con la creazione di un data base che permette al personale sanitario un completo percorso clinico. Con tale progetto è stata sviluppata da parte della CRI, nell ambito del WP6, una specifica piattaforma informatica e sono stati distribuiti in totale n dispositivi USB, destinati a contenere la cartella sanitaria dei soggetti interessati (vedi allegato B). N dispositivi USB sono stati consegnati in Italia, di cui n al centro di accoglienza di Lampedusa e n all hotspot di Trapani. N dispositivi USB sono stati invece consegnati ad Atene in Grecia. I dispositivi elettronici sono di supporto alle informazioni sullo stato di salute del migrante raccolte all'arrivo attraverso il modulo di registrazione sanitaria e che possono essere eventualmente integrate con altre notizie cliniche generate fuori dal Centro (centro medico ospedaliero, CARA). In particolare, essi consentono una trasferibilità della cartella clinica del singolo paziente, al fine di garantire la massima efficacia nella cura fornendo al medico che visiterà in seguito il soggetto tutte le informazioni del caso. Il 29 marzo 2017, presso la sede del capofila INMP - Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà, è prevista la giornata conclusiva del progetto con la presentazione dei relativi risultati. 84

85 Allegato B Dispositivo USB prodotto nell ambito del progetto europeo CARE Electronic PHR 85

86 Organizzazione della giornata dell Udito 2017 (Associazione Nonno Ascoltami-CRI) Si tratta di un progetto biennale Nel 2016 si è costituita una collaborazione tra la CRI e l Associazione per la promozione della salute Nonno Ascoltami. Grazie a quanto già avviato lo scorso anno, il 3 marzo u.s. è stata celebrata la II Giornata dell'udito, organizzata con il sostegno del MdS in occasione del World Hearing Day indetto dall'oms. Nel corso dell evento è stata illustrata la campagna di prevenzione L udito è uno strumento prezioso. A testimonianza della stretta cooperazione con la CRI, la giornata è stata presenziata anche da alcune Volontarie della CRI. L evento ha avuto lo scopo di promuovere una serie di incontri e iniziative di sensibilizzazione andando a coinvolgere tutti gli attori del territorio e accendendo i riflettori sul ruolo della prevenzione delle ipoacusie, con l obiettivo di diffondere una corretta informazione sanitaria a riguardo. La giornata di sensibilizzazione avrà luogo in una molteplicità di piazze italiane nel mese di ottobre Organizzazione della giornata del Rene 2017 (Fondazione Italiana del Rene-CRI) Si tratta anche in questo caso di un progetto infrannuale Come ogni anno, anche nel 2016 la CRI ha aderito alla Giornata Mondiale del Rene (GMR) in programma per il La Fondazione Italiana del Rene (FIR) Onlus e la Società Italiana di Nefrologia (SIN), in stretta collaborazione con CRI, hanno attivato campagne di sensibilizzazione nelle Piazze e nelle Scuole di tutta Italia per divulgare una corretta informazione in merito alla Prevenzione delle Malattie Renali. A tal proposito, l Unità Salute ha provveduto a promuovere la giornata del 9 marzo u.s., invitando i Comitati Locali CRI a collaborare con i nefrologi nei territori di pertinenza. 86

87 Accordo con Università Federico II di Napoli per la realizzazione di un Corso Universitario di Perfezionamento in Global Health e Sanità Transfrontaliera L accordo è stato definito nel 2016 e firmato ad inizio 2017 tra la CRI-Reparto di Sanità Pubblica e il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Università Federico II di Napoli, in collaborazione con il Comitato CRI di Napoli. Uno degli obiettivi prioritari del Corso è quello di sviluppare nuove sinergie, coinvolgendo attivamente i soggetti istituzionalmente preposti al controllo, sorveglianza e monitoraggio delle emergenze di salute connesse al traffico transfrontaliero di persone, animali e merci. A quattro anni dalla prima edizione del Corso, tale scopo può dirsi raggiunto, anche grazie al contributo offerto dal Ministero della Salute, dall USMAF Napoli, dall Agenzia delle Dogane - Direzione Interregionale Campania-Calabria e dalle Unità Operative Veterinarie del Dipartimento di Prevenzione. Laboratorio Centrale Il Laboratorio Centrale CRI (LC) è struttura complessa, multidisciplinare, in grado di fornire tutta una serie di servizi di carattere socio sanitario, primariamente ai residenti nella Regione Lazio, ma non solo; esso è diviso in due unità operative costituite rispettivamente: dalla SALA PRELIEVI e dai LABORATORI che svolgono ANALISI CLINICHE, convenzionate con il SSN; dalla sezione di Screening Neonatale, cui afferiscono i prelievi effettuati su oltre la metà dei neonati della Regione Lazio. Prestazioni erogate Sala Prelievi: sono stati effettuati n prelievi di cui SSN 8984 Privati

88 Immunochimica: totale test effettuati ; totale accettazioni Coagulazione ed Ematologia: emocromocitometrici 7154; coagulazione 3.869; immunoematologia 266 Chimica clinica e Microbiologia: totale test effettuati ; totale accettazioni Il reparto di Genetica nell anno 2016 ha svolto esclusivamente test genetici conseguenti allo screening neonatale sul gene legato all insorgenza della fibrosi cistica in caso di valori alterati della Tripsina Screening neonatale: l attività viene svolta in seguito a convenzioni stipulate con le Asl di Roma e la Asl di Rieti. Per le analisi svolte viene riconosciuto un rimborso dalla Regione Lazio pari ad euro 20,86 per ogni neonato sottoposto agli esami. Nel 2016 sono stati analizzati campioni per le seguenti tipologie di screening: Aminocidopatie (Phe, Leu, Met), dosaggio TSH, Iperfenilalaninemia, Galattosemia (dosaggio FIA, Galattosio totale, GALT), fibrosi cistica (dosaggio Tripsina). 88

89 6.7. Le migrazioni Anche il 2016 è stato caratterizzato da flussi migratori imponenti che hanno visto la CRI assistere lungo i porti di sbarco migliaia di profughi. I migranti sbarcati nel 2016 sono stati , circa il 18% in più dell anno precedente ( ) e oltre il 6% in più del 2014 che pure aveva registrato arrivi. Diversamente dagli anni passati, il picco c'è stato a ottobre, con numeri (27.384) tre volte superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2015 (8915). Altro dato a registrare una impennata è quello dei minori non accompagnati. I ragazzi giunti in Italia da soli sono stati il doppio del 2015: a fronte di Il numero di donne ammonta a circa (più della metà delle quali di Nazionalità Nigeriana). Sul fronte dell accoglienza il balzo in avanti è stato ancora più significativo, con migranti presenti nel sistema a fronte dei del Il dato record dei 181 mila arrivi via mare in Italia, secondo l agenzia europea Frontex (che parla di «record») riflette una pressione migratoria crescente dall Africa, in particolare quella occidentale, i cui flussi sono responsabili di gran parte dell'aumento di arrivi nel Secondo le stime, gli arrivi in Grecia sono crollati del 79% a quota , grazie all accordo tra Comunità Europea e Turchia in vigore da marzo. Brusco calo anche nella rotta balcanica, dove si è passati dai arrivi del 2015 a , in seguito all'inasprimento dei controlli di frontiera. Unico aumento, quello nella rotta centro mediterranea. Rilevante anche il numero di persone sbarcate in Sardegna, Calabria e Puglia. La Croce Rossa Italiana è stata coinvolta a tutti i livelli, nel corso dell anno 2016, nel supporto, nell assistenza e nell accoglienza delle persone migranti: dalle attività di search&rescue, all assistenza agli sbarchi, l accompagnamento e le attività presso i centri di accoglienza. Tale sforzo ha interessato il territorio italiano non solo nei porti di sbarco, ma anche in località periferiche in funzione delle attività di accoglienza e dei progetti di inclusione sociale in essere. Vedasi di seguito le maggiori località di sbarco, presidiate in modo quasi complessivo durante le attività da personale CRI. 89

90 L attività 2016 della CRI nell ambito delle migrazioni è stata suddivisa in 3 macroaree di intervento, talvolta trasversali ed interdisciplinari tra loro, ma che costituiscono ambiti di intervento molto precisi: EMERGENCY APPEAL ASSISTENZA AGLI SBARCHI e RESTORING FAMILY LINKS ACCOGLIENZA Assistenza agli sbarchi Attività in cui il personale CRI è stato impegnato nel dare supporto alle autorità portuali, agli Enti Istituzionali ed alle strutture sanitarie territoriali durante le fasi dello sbarco a terra dei migranti fino al loro successivo trasferimento presso le strutture deputate al loro ricovero ed indicate dalle rispettive Prefetture, 90

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