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1 Lez. 2 La teoria dell informazione La culla dell informatica 14/10/10

2 La base dei modelli comunicativi Alla base di tutti i modelli della comunicazione ci sono 2 differenti impianti: Shannon e Weaver Roman Jakobson Ma cosa voglio comunicare?

3 La comunicazione I ragazzi oggi comunicano con 160 caratteri [T. Ferro] Questo termine ha avuto significati differenti lungo il corso dei secoli: Contatto o trasferimento materiale (M.E.) Mura comunicanti, vasi comunicanti Trasporto (era moderna) Vie di comunicazione Trasferimento di informazione ( 900) Comunicazioni telefoniche Come comunichiamo noi oggi?

4 Claude Shannon e Warren Weaver Claude Elwood Shannon ( ), statunitense, fu ingegnere elettronico, matematico e inventore; lavorò nei laboratori Bell dal 41 al 72 Warren Weaver ( ), statunitense, fu scienziato e matematico; Con i loro studi intendevano migliorare l'efficienza della trasmissione di segnali attraverso apparati tecnici di trasmissione

5 Claude Shannon Shannon pubblicò nel 1949, assieme a Weaver, La teoria matematica della comunicazione sul Bell System Technical Journal Un testo sorprendentemente leggibile pur essendo una relazione tecnica che ora è alla base della teoria dell'informazione (information theory) Questo campo ha reso possibili tutte le moderne comunicazioni elettroniche Quando cominciò a lavorare in questa direzione, l'obiettivo di Shannon era solo quello di eliminare i disturbi dai collegamenti telefonici

6 Lo schema della comunicazione Shannon si chiede quali aspetti distinguere all'interno di un processo comunicativo Una distinzione fra la sfera 'tecnica' della comunicazione e quella relativa ai suoi contenuti semantici può portare a una migliore comprensione delle caratteristiche del processo

7 il contenuto di informazione è indipendente dal contenuto del messaggio è in relazione al numero di unità elementari (bit) necessarie per codificarlo In tale prospettiva, la natura del messaggio - testi, suoni, immagini - è irrilevante dal momento che tutto può essere ridotto in appropriate sequenze di 1 e di 0

8 Il problema fondamentale della comunicazione consiste nel riprodurre in un punto, esattamente o approssimativamente, un messaggio selezionato in un altro punto. [C. Shannon, A Mathematical Theory of Communication, 1948]

9 Un approccio sintattico Di frequente i messaggi hanno significato; cioè si riferiscono a certe entità fisiche o concettuali, o sono correlati ad esse mediante qualche sistema. Questi aspetti semantici della comunicazione sono irrilevanti dal punto di vista ingegneristico. L aspetto significativo è che il messaggio effettivamente trasmesso è selezionato da un insieme di possibili messaggi.

10 Lo schema della comunicazione /2 Per trasmette una informazione devo codificarla in modo tale che sia comprensibile al mio interlocutore; L operazione, apparentemente banale, si complica se devo trasmettere un idea, un suono, un odore, ecc Lo schema di Shannon Weaver può essere applicato alla comunicazione linguistica

11 Chi ha un cane? Descrivetecelo! Che cosa elencherete? Razza Pelo Coda Età

12 FONTE messaggio codice CONCETTO FINALE messaggio decodifica Il messaggio viene codificato in modo da poter ottenere un segnale da inviare al ricevente attraverso un trasmettitore. Una volta ricevuto, il segnale sarà decodificato e riconvertito nel messaggio originale. trasmettitore rumore canale ricevitore

13 Il processo di formalizzazione E se vi chiedessi di riassumere un film? O un libro? Quali elementi scegliereste? Su che principi impostereste la vostra organizzazione del racconto? In base alla finalità? Al ricevente?

14 Rumore Schema secondo Shannon e Weaver contesto messaggio mittente destinatario contatto codice Il modello di Jakobson centra l attenzione sul codice e sul contesto [ Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, 1966]

15 Roman Jakobson Roman Jakobson ( ) è stato un linguista russo Nel 1915 prese parte e acquistò sempre maggiore rilievo nel "Circolo linguistico di Mosca Aderì al movimento poetico e artistico dell'avanguardia russa

16 Lo schema di Jakobson Nella comunicazione umana l interpretazione dei significati varia in relazione al variare del contesto Il contesto comunicativo, pertanto, non può essere considerato elemento oggettivo o indipendente dall effettiva comunicazione Trasmettere o Comunicare?

17 Roman Jakobson /2 Jakobson sviluppa la teoria della comunicazione verbale Individua 6 elementi: mittente, messaggio, destinatario, contesto (le circostanze in cui ogni evento comunicativo è inserito nel messaggio), codice e un contatto (o canale) A questi 6 elementi corrispondono altrettante funzioni della lingua

18 Roman Jakobson /3 * la funzione referenziale (contesto) * la funzione emotiva (mittente) * la funzione conativa (destinatario) * la funzione fàtica (contatto) * la funzione poetica (messaggio) * la funzione metalinguistica (codice). Queste funzioni in genere sono sempre presenti, ma con delle prevalenze di una o più di esse

19 Le differenze tra i due schemi Fonte e trasmittente si unificano sotto una unica voce Il segnale e il rumore spariscono Compaiono il contesto e il codice Riassumendo Jakobson ha costruito un modello della comunicazione umana che ci permetta di capire come e perché siamo in grado di parlare di qualcosa e di comprendere ciò che ci viene detto

20 Riflessioni sul contesto Spesso si finisce in fraintendimenti se non si condivide il contesto Dal contesto all interpretazione La comprensione di un messaggio è un processo molto complesso Ogni processo di comunicazione mediato da un codice non presenta mai una perfetta simmetria tra codifica e decodifica

21 Tecnologie della comunicazione L uomo è dotato per natura di apparati di trasmissione e di ricezione Gli apparati di comunicazione permettono l estensione di queste facoltà Lo studio della comunicazione umana non deve prescindere dallo studio delle sue tecnologie

22 Dall informazione alla comunicazione Formalismimi, codici e storia dell informatica teorica

23 "Questo cosiddetto 'telefono' ha troppi difetti per poterlo considerare seriamente come mezzo di comunicazione. Il dispositivo è intrinsecamente privo di valore, per quel che ci riguarda. [1876, comunicazione interna della Western Union]

24 Una riflessione Difficilmente si riesce a prevedere l impatto sociale di una nuova tecnologia Altrettanto difficilmente si riesce a prevedere se una tecnologia durerà o meno nel tempo Crossing-over con altre discipline? Effetto domino?

25 Ma cos è una informazione? Shannon, in un articolo del 1948 ha proposto di utilizzare il concetto di scelta (o decisione) per misurare la quantità di informazione contenuta in un messaggio Partiamo da una situazione di incertezza L incertezza nasce perché abbiamo delle possibilità di scelta tra diverse opzioni

26 L informazione Lo studente (diligente) si domanda: dov è lo studio del professore? Dopo aver avuto le indicazioni può recarvisi L informazione ha diminuito (o annullato) l incertezza

27 La scelta binaria Shannon suggerisce di ridurre ogni scelta a una successione di scelte binarie Infatti una scelta fra più alternative può sempre essere ridotta a più scelte fra due alternative Si applicherà un progressivo dimezzamento delle alternative

28 Il codice un «codice» è un insieme strutturato di segni (simboli) e di regole che il mittente ed il destinatario devono condividere affinché il primo sia in grado di formulare messaggi ed il secondo di comprenderli Nomina sunt consequentia rerum?

29 Il codice secondo Louis Hjelmslev Un codice semiotico è sistema di correlazioni tra due sottosistemi: uno costituisce il sistema delle unità significanti (piano dell'espressione); l'altro il sistema delle unità significate (piano del contenuto) A loro volta i due piani si dividono in forma e sostanza. La forma dell'espressione, che chiamiamo sintassi, è la struttura che organizza e da forma alle unità significanti, fornendo un repertorio di tipi espressivi del codice, nonché le regole per la loro combinazione (se il codice è composto da segni discreti). La forma del contenuto invece definisce le unità semantiche e i loro rapporti, organizzando la conoscenza/rappresentazione del mondo in un sistema. La correlazione che è alla base di un codice è arbitraria: il rapporto tra significante e significato non è un rapporto di causa ed effetto. [F. Ciotti, Educazione al multimediale, Mediamente, RAI]

30 Rappresentazione del codice Un codice è composto da un insieme di simboli (i geroglifici, le lettere dell alfabeto, i numeri, ecc) Già Leibniz affermava che pensare equivale a manipolare simboli Egli stesso è il primo che introduce il calcolo binario, nel 1679

31 Rappresentazione dell informazione Il continuo e il discreto Devo esprimermi in un linguaggio formale, che significa? Analogico e digitale corrisponde alla differenza fra una rappresentazione continua e una rappresentazione discreta di determinate grandezze

32 una rappresentazione continua o analogica è ad esempio quella fornita da una lancetta che si sposta sul quadrante di uno strumento, una rappresentazione digitale avviene tipicamente attraverso numeri.

33 Il computer È un manipolatore di simboli Se anche la mente umana compie la stessa operazione sono dunque simili?

34 Bibliografia Shannon-Weaver, La teoria matematica della comunicazione, Etas Libri, 1971; Roman Jakobson, Saggi di linguistica generale, Milano, Feltrinelli, Joseph Weizanbaum, Il potere del computer e la ragione umana. I limiti dell'intelligenza artificiale, Torino: Edizioni Gruppo Abele, 1987

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