RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA"

Transcript

1 Provincia di Genova RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA Parte seconda

2 INDICE 1. SEZIONE 1. Caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell economia insediata e dei servizi dell ente Popolazione Territorio Servizi Personale Strutture Organismi gestionali Accordi di programma e altri strumenti di programmazione negoziata Funzioni esercitate su delega Economia insediata SEZIONE 2. Analisi delle risorse Fonti di finanziamento Analisi delle risorse SEZIONE 3. Programmi e progetti Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all esercizio precedente Obiettivi degli organismi gestionali dell Ente Quadro generale degli impieghi per programma Programmi Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma Spesa prevista per la realizzazione del programma Riepilogo programmi per fonti di finanziamento SEZIONE 4. Stato di attuazione dei programmi deliberati negli anni precedenti e considerazioni sullo stato di attuazione Elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate (in tutto o in parte) Considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi SEZIONE 5. Rilevazione per il consolidamento dei conti pubblici Dati analitici di cassa dell ultimo consuntivo deliberato dal Consiglio per l anno SEZIONE 6. Considerazioni finali sulla coerenza dei programmi rispetto ai piani regionali di sviluppo, ai piani regionali di settore, agli atti programmatici della regione

3 SEZIONE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL ENTE. 3

4 1.1 - POPOLAZIONE Popolazione legale al censimento 2001 (dati provv.) Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente (art. 10 D.Lgs. 77/95) Popolazione scolastica iscritta alle scuole medie superiori di competenza provinciale (A.S. 2001/2002) 1 n di cui 47% maschi 53% femmine n Istruzione classica n Istruzione magistrale n Istruzione scientifica n Istr.tecn. comm. e geometri n Istruzione tecnica turistica n. 645 Istruzione tecnico industriale n Istruzione artistica n. 898 Istruzione nautica n. 604 Istruzione profess.le comm. n Istruzione profess.le indus. n Istruzione prof. alberghiera n Istruzione prof. per l agric. n. 352 TOTALE n Livello di istruzione della popolazione residente laurea: n diploma: n lic elementare/media inf.: n Senza titolo di studio: n Analfabeti: n Condizione socio-economica degli abitanti Ammontare del valore aggiunto pro capite ,90 Spese familiari 838,00 Depositi bancari per abitante 9.572,63 Importo medio annuo percepito dai pensionati ,66 Numero di pensionati ogni mille occupati n. 981 Percentuale di persone in cerca di lavoro in rapporto alle forze lavoro 9,80% L ISTAT ha presentato i risultati provvisori del 14 censimento della popolazione: i dati definitivi saranno a disposizione tra 6 mesi circa, ma gli scarti potranno essere nell ordine del 0,5 e 1%. A livello provinciale la dinamica demografica è stata negativa: la riduzione più forte di popolazione in Liguria è stata registrata nella Provincia di Genova (-8,4%) causata essenzialmente dalla contrazione subita dal Comune di Genova 2 Dati forniti da Unioncamere Analisi della competitività delle province. 4

5 (-11,1%). Come si può vedere dal Grafico 1, la popolazione è costantemente diminuita, dal 1995 al 2001 il decremento è stato del 3,5%. Grafico 1. Popolazione residente in Provincia di Genova n. residenti /12/95 31/12/96 31/12/97 31/12/98 31/12/99 31/12/00 apr Genova è il Comune più popoloso con abitanti e Rondanina il più piccolo con 95 abitanti. La capacità di attrazione della provincia (ed in particolare del capoluogo) è sottolineata dalla elevata densità demografica e dal grado di urbanizzazione, pari rispettivamente a 473,5 abitanti per Kmq (oltre 2 volte e mezzo maggiore di quella nazionale e terzo valore più alto dell Italia Nord Occidentale) 2 e 76,4% (valore più alto dell intero Nord Ovest e nettamente superiore al complesso del Paese, La distribuzione tra maschi e femmine vede prevalere queste ultime ( ), rispetto ai maschi ( ) con quote rispettivamente del 52,8% e 47,2%. Questo rapporto tra uomini e donne si riscontra con ampia generalità territoriale ed è dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione e alla maggior speranza di vita delle donne. Infatti, nonostante nascano più maschi, la più elevata mortalità maschile comporta che nel totale della popolazione le donne siano in numero maggiore. Al contrario, è molto differenziata la densità abitativa: rispetto ad una media regionale di 287,9 abitanti a chilometro quadrato, la Provincia presenta un valore di 473,5. 5

6 Le famiglie censite in Liguria, sono più numerose dell 1,7% rispetto al censimento precedente. E invece diminuito il numero medio dei componenti, da 2,4 a 2,2, confermando l andamento del resto del paese. I residenti con meno di 14 anni costituiscono il 10,4% della popolazione, le persone di età compresa tra i 15 e 64 anni il 64,6% e gli ultrasessantaquattrenni il 25%. Le persone che hanno superato i 75 anni rappresentano l 11,8% ed i bimbi in età inferiore a 3 anni il 2%. Tali dati rendono Genova la sesta provincia italiana con la maggior incidenza di ultrassessantacinquenni. Anche a Genova, così come nelle altre province liguri, assumono un notevole rilievo il peso delle donne e la presenza di nuclei familiari di modeste dimensioni come testimonia il terzultimo valore del numero di componenti per famiglia (2,18). Il tasso di occupazione è, nel complesso, del 41,9%, con una punta massima del 65,5% nella classe di età anni ed una minima del 26,1% nella classe dai 15 ai 24 anni. Gli occupati sono , così ripartiti: in agricoltura; nell industria; nelle attività del terziario. Grafico 2. Composizione occupazione nella Provincia di Genova 1% 24% agricoltura industria terziario 75% Il tasso di disoccupazione è del 7,2%, con un massimo del 23,4% nel caso dei giovani fino a 24 anni ed un minimo del 5,1% nella classe anni. 6

7 Per quanto riguarda gli stranieri residenti in Provincia di Genova, disponiamo dei dati aggiornati al 31 dicembre 2000, forniti dalla Regione Liguria. I cittadini stranieri residenti in provincia sono , di cui nel Comune di Genova. La maggior parte degli stranieri proviene da Paesi Extraeuropei, l unico paese dell UE dal quale provengono immigrati è la Germania (417 immigrati). Genova è la Provincia che conta il maggior numero di immigrati in Liguria con una percentuale di circa il 55% sul totale stranieri presente nella regione. In particolare, dalla Tab. 1 si può notare la provenienza delle prime 10 etnie in Provincia di Genova. Fonte: Regione Liguria Cittadinanza MASCHI FEMMINE TOTALE Ecuador Marocco Albania Peru' Senegal Sri Lanka Cina Germania Cile Tunisia TOTALE 10 ETNIE Infine, per quanto riguarda la condizione socio-economica degli abitanti, da un indagine del Sole 24 Ore del Dicembre 2001, risulta che tutti gli indici di qualità della vita concordano nell assegnare a Genova una posizione nella parte medio alta della graduatoria nazionale, in posizione comunque defilata dalle migliori realtà. L ente che rilascia il giudizio maggiormente positivo è Legambiente che colloca la Provincia al 27 posto in Italia e 11 nel Nord Ovest. Più defilata la posizione occupata dalla Provincia secondo altri due indici. Per il Sole 24 Ore Genova occupa il 38 posto in Italia ed il 12 nel Nord Ovest, mentre per Italia Oggi tali piazzamenti divengono rispettivamente il 45 ed il 15 posto. Sono interessanti, infine, alcuni dati sul contesto sociale: per quanto riguarda la diffusione della stampa, sia quella settimanale che quella quotidiana, è molto presente in tutto il territorio, ma non raggiunge i livelli osservati nelle altre 7

8 province della regione. Pari al 100% è la percentuale di recapiti postali entro il giorno successivo alla spedizione, che si inserisce, comunque, in un contesto regionale florido. Notevolmente superiore alla media nazionale appare l indice di dotazione infrastrutturale sociale, con tutte le sue componenti, strutture culturali e ricreative, per l istruzione e sanitarie, che gravitano sempre su valori superiori almeno del 60% dell indice italiano. Piuttosto alto, invece, il numero dei delitti denunciati dalla popolazione ogni abitanti, indicatore che colloca la provincia al sesto posto della graduatoria nazionale. 8

9 1.2 TERRITORIO Superficie Kmq 1.838, STRADE: Provinciali Km ca. Statali KM 40 Vicinali Km 1000 ca. Comunali Km 2000 ca Dal punto di vista orografico la Liguria mostra delle peculiarità rispetto alla costa mediterranea, che si estende dalla penisola iberica fino alla costa tirrenica 3. In particolare, risulta evidente che tra il sistema montuoso e la linea di costa non è interposta alcuna fascia orografica di transizione, collinare o di pianura, mostrando così una situazione di continuità morfologica tra le terre emerse e quelle sommerse. Tale conformazione si estende anche alle terre marine, dove è minore l ampiezza della fascia batimetria inferiore ai 50 metri: in Liguria, già a pochi metri dalla costa, la profondità del fondale è superiore ai 500 metri, dando origine a quella che è denominata la Fossa Ligure. Spostandosi verso l interno, si nota che il sistema alpino marittimo si salda con quello appenninico settentrionale, interrompendo la sequenza dei grandi bacini idrografici del mediterraneo occidentale, ovvero dei grandi territori pianeggianti costieri. Passando all analisi del territorio ligure a quello genovese, la Provincia di Genova si colloca proprio nel mezzo di questa discontinuità orografica, caratterizzandosi quindi per i seguenti elementi: elevata profondità dei fondali marini; elevata quota e pendenza dei versanti montani che delimitano l ambito costiero (la quota media dei rilievi costieri è oltre 600 metri di dislivello con una pendenza media del versante costiero pari al 25%; ridotta distanza trasversale dello spartiacque appenninico dalla linea di costa (mediamente pari a circa 7 km); elevata ampiezza trasversale del sistema appenninico che separa la costa dalla pianura padana (circa 50 Km); 3 La fonte dei dati che seguono è il PTC provinciale

10 assenza di terrazzi di transizione tra la costa ed i versanti montani del sistema appenninico; prevalenza di caratteri montani de territorio ( 1.275,77 Kmq pari al 69,5% della superficie territoriale); minoranza di aree pianeggianti di fondovalle dei bacini idrografici: queste sono in larga parte interessate da un sistema insediativi urbano. Ne esce un quadro morfologicamente complesso che, storicamente, ha determinato condizioni non favorevoli all organizzazione del sistema insediativi e dello sviluppo economico. I limitati ambiti pianeggianti, peraltro attraversati da corsi d acqua e quindi soggetti a fenomeni di esondazioni, sono stati occupati dagli insediamenti urbani e dalle infrastrutture di comunicazione, mentre larga parte dei versanti costieri e delle valli interne sono state oggetto dell opera di antropizzazione, con i tipici terrazzamenti, che è all origine di un equilibrio idrogeologico fragile. Inoltre, il sistema portuale genovese, non avendo spazi naturali per il suo sviluppo, ha avviato, a partire dal 1900, un processo di artificializzazione della costa a discapito di notevoli risorse naturali e paesaggistiche. All interno del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Genova, sono individuati 2 ambiti, Genovese e Tigullio, in quanto, pur presentando affinità di conformazione orografica, si differenziano per il sistema insediativo. Queste aree si suddividono ulteriormente in 15 ambiti minori caratterizzati da maggiori analogie dal punto di vista orografico, paessagistico, valori territoriali da tutelare, relazioni sociali e problemi da affrontare. Gli ambiti minori sono: Genovese: 1.1 Riviera a Ponente, 1.2 Stura, 1.3 Genova, 1.4 Alto Polcevera, 1.5 Scrivia, 1.6 Valichi, 1.7 Trebbia, 1.8 Paradiso. Tigullio: 2.1 Golfo, 2.2 Entella, 2.3 Petronio, 2.4 Fontanabuona, 2.5 Graveglia, 2.6 Sturla, 2.7 Aveto. Complessivamente il territorio della Provincia di Genova si estende per circa mq, di cui l Area Genovese occupa mq (pari al 61%) e l Area Tigullio mq. 10

11 Per ognuno di questi ambiti il PTC fornisce una descrizione di alcuni aspetti salienti quali il suolo, l ambiente, il paesaggio, le infrastrutture ed i servizi, le attrezzature e le aree per i servizi, il sistema insediativo ed altri. Si rimanda al PTC per l approfondimento di queste tematiche. Con riferimento all analisi del suolo è stato stimato che: mq pari all 1,1% del territorio provinciale si presenta come un area storicamente inondata; mq pari al 7,9% del territorio è interessato da movimenti franosi. Più complesso è fornire una sintesi valida per l intero territorio provinciale con riferimento all AMBIENTE, ovvero all inquinamento idrico e atmosferico. Una sintesi dei dati emersi viene quindi esposta per ogni ambito territoriale. 1.1 Riviera di Ponente: buona condizione ambientale complessiva con l esclusione del tratto lungo l autostrada A10 e dell area dello stabilimento Stoppani e di alcuni torrenti. Sono inoltre presenti 1 zona di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale e 2 aree proposte come siti di interesse comunitario. 1.2 Stura: buona condizione ambientale complessiva essendo le aree inquinate limitate sia per entità che per diffusione. Sono presenti 3 zone di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale, 1 area protetta provinciale e 3 aree proposte come siti di interesse comunitario. 1.3 Genova: sono presenti situazioni critiche di inquinamento sia per entità che per diffusione. Rilevanti sono i superi degli standard di qualità dell aria nelle aree urbane centrali e produttive e lungo i percorsi autostradali. Esistono tuttavia diverse zone di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale e 7 aree proposte come siti di interesse comunitario. 1.4 Alta Polcevera: nelle aree di fondovalle prevalgono condizioni di inquinamento sia idrico che atmosferico, mentre nelle zone di versante il livello di inquinamento non è particolarmente rilevante. Quattro sono le zone di protezione faunistica e d1 area proposta come sito di interesse comunitario. 1.5 Scrivia: nelle aree di fondovalle esistono situazioni di inquinamento mentre una 11

12 buona condizione ambientale è presente nel territorio di versante. Sono presenti vaste zone di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale e 4 aree proposte come siti di interesse comunitario. 1.6 Valichi: situazione complessivamente positiva con inquinamento atmosferico limitato al centro di Torriglia. Sono presenti 2 zone di protezione faunistica e 2 aree proposte come siti di interesse comunitario. 1.7 Trebbia: la situazione ambientale è molto buona con ridotta presenza anche di scarichi civili. Sono presenti zone di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale, e 3 aree proposte come siti di interesse comunitario. 1.8 Paradiso: situazione complessivamente positiva, con livelli lievi di inquinamento solo in alcune zone del fondovalle in corrispondenza dei centri urbani mentre si segnale valori più critici di inquinamento atmosferico lungo l autostrada A12. Sono presenti una zona di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale, 1 area naturale marina protetta e 3 aree proposte come siti di interesse comunitario. 2.1 Golfo: sussistono condizioni di inquinamento atmosferico localizzato imputabile al traffico urbano e di origine domestica. Sono presenti 1 parco naturale regionale, 1 area naturale marina protetta e 4 aree proposte come siti di interesse comunitario. 2.2 Entella: situazione complessiva positiva, con lievi livelli di inquinamento in corrispondenza delle aree urbanizzate. Sono presenti: 1 area di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale e 3 aree proposte come siti di interesse comunitario. 2.3 Petronio: situazione positiva con particolare riferimento alla qualità dell aria mentre si registrano situazione di inquinamento idrico. Sono presenti: 2 aree di protezione faunistica, 1 parco regionale naturale e 8 aree proposte come siti di interesse comunitario. 2.4 Fontanabuona: situazione buona con rare zone leggermente inquinate eccezion fatta per il centro urbano di Marasco (industria chimica). Sono presenti 3 zone di protezione faunistica e 3 aree proposte come siti di interesse comunitario. 12

13 2.5 Graveglia: buona condizione complessiva con aree di crisi in corrispondenza delle attività di cava. Sono presenti: 2 aree di protezione faunistica, 1 parco naturale regionale e 2 aree proposte come siti di interesse comunitario. 2.6 Sturla: situazione positiva con basse emissioni inquinanti nelle zone urbane di fondovalle. Sono presenti 4 aree di protezione faunistica e 3 aree proposte come siti di interesse comunitario. 2.7 Aveto: condizione sostanzialmente buona con l eccezione di alcuni tratti fluviali in periodi stagionali sfavorevoli. Sono presenti 5 aree di protezione faunistica e 4 aree proposte come siti di interesse comunitario. Valutando gli aspetti collegati al PAESAGGIO, si rammentano le già menzionate specificità orografiche del territorio ligure, in particolare il Passo del Turchino costituisce il punto dove è minima la distanza dal mare all asse orografico di spartiacque tra il versante tirrenico e quello padano. Il tema del paesaggio è stato valutato sotto diversi punti di vista, ognuno dei quali con appropriati parametri di riferimento, ma in questa sede si semplifica tale analisi riducendola a tre fasce omogenee di paesaggio: - Territorio della costa: è la fascia del territorio provinciale a monte della linea di costa, dove il sistema insediativo si attesta lungo una linea parallela alla stessa identificabile con l asse viario longitudinale; vi sono compresi i territori maggiormente strutturati. - Territorio montano: è la fascia del territorio provinciale che comprende i monti dell Appennino Ligure, le aree interne più alte delle valli nonché gli insediamenti montani; costituisce il limite tra la Provincia di Genova e quelle di Savona e La Spezia e le Regioni Piemonte ed Emilia Romagna, rappresentando tali territori il versante rivolto verso mare dello spartiacque che disegna la Pianura Padana. - Territorio della transizione: è la fascia interna del territorio provinciale che corrisponde agli ambiti dei fondovalle più strutturati e dei versanti che vi si affacciano. 13

14 In sintesi, la fascia omogenea del territorio della costa si caratterizza per la concentrazione dell assetto insediativi nelle aree prospicienti la costa, alle cui spalle salgono ripidi versanti, prevalentemente orientati verso sud, nei quali i nuclei abitati sono inseriti tra le fasce terrazzate, in parte coltivate ad ulivo, sostituite alle quote superiori dalla macchia mediterranea che, in alcune situazioni specifiche (promontorio di Portofino, Sestri Levante, Moneglia) scende fino alla quota del mare. In tale contesto di omogeneità paesistica, si evidenziano tuttavia alcune rilevanti situazioni di specificità che sono sia di tipo puntuale quali la presenza della grossa concentrazione a carattere urbano, portuale ed industriale che corrisponde al capoluogo di Genova e delle polarizzazioni minori (Rapallo, S. Margherita L., Chiavari, Lavagna) a carattere principalmente turistico che di carattere più generale. Infatti, il territorio costiero può essere suddiviso nei seguenti ambiti: - costa di ponente: sostanziale omogeneità interna, dovuta anche alla continuità fisica e di immagine fra i Comuni che la costituiscono (Cogoleto e Arenano); - costa genovese: sono state incluse parti di territorio in cui prevalgono le componenti paesistiche di tipo insediativo a carattere fortemente urbanizzato; - costa del Golfo Paradiso: caratterizzata da un sostanziale equilibrio fra l insediamento e l ambiente naturale, nonché dalla continuità ed unitarietà del paesaggio, dovuta alla ripetizione degli elementi insediativi e degli elementi naturali ed antropici, ed alla qualità degli stessi vista la forte presenza di ville e parchi privati; - costa del Tigullio occidentale: contraddistinta oltre che dai forti paesaggi presenti, dalla conformazione a conca racchiusa dalle colline, con conseguente riduzione delle relazioni verso le valli interne; - costa del Tigullio centrale: caratterizzata da una pluralità di situazioni ambientali, tra i quali emerge la componente insediativi a carattere urbano del polo di Chiavari e Lavagna, a cui si contrappone nell immediato interno il permanere dell originaria strutturazione di tipo agrario, nonostante l intenso 14

15 sviluppo edilizio degli anni recenti; - costa del Tigullio orientale: sono presenti aree analoghe (Sestri Levante e Moneglia) per i valori paesistici sia dal punto di vista naturale che antropico. La fascia omogenea del territorio montano si differenzia per la forte articolazione geomorfologia e per la presenza di insediamenti di origine storica a carattere agricolo pastorale o di difesa militare, ubicati in modo diffuso nelle valli e sui crinali, con vaste aree non insediate, coperte di boschi e praterie. Questo territorio presenta spiccati fenomeni di crisi e di abbandono, stato che connota fortemente il paesaggio, sia sotto il profilo insediativo (nuclei storici abbandonati) che sotto il profilo dell uso del suolo (terrazzamenti abbandonati, boschi non coltivati). La fascia omogenea del territorio di transizione si distingue per lo sviluppo insediativo lungo le aste fluviali principali ( a destinazione mista residenziale e produttiva), con una concentrazione puntuale a carattere urbano in corrispondenza della confluenza delle vallate, al quale si contrappone l insediamento a nuclei e di tipo sparso sui versanti antistanti il fondovalle. Questo territorio è caratterizzato dalla presenza di zone pianeggianti lungo il fondovalle di tipo agrario, con vegetazione anche a carattere ripario, da cui salgono versanti di varia pendenza, coperti da vegetazione mista. All interno della fascia sono individuate sub-aree che presentano una identità specifica dovuta anche a ragioni di tipo storico- relazionale, oltre che ad una più accentuata omogeneità paesistica quali: - Genovese: caratterizzata da un forte squilibrio fra l assetto del fondovalle e delle prime risalite vallive, soggette ad un forte sviluppo insediativi sia di tipo residenziale che produttivo, di scarsa qualità, e lo stato dei versanti, dove permangono valori positivi, per l equilibrato rapporto fra gli insediamenti e l ambiente, sia naturale che antropizzato. - Chiavarese: il fondovalle è caratterizzato da una sorta di continuità insediativa, a destinazione mista dove peraltro il livello di qualità dell edificato è spesso inadeguato, risultando non positivamente inserito nel contesto paessagistico originario. - Levante: caratterizzato dalla presenza di due contesti paesisticamente 15

16 opposti. La parte bassa della valle (in corrispondenza del Comune di Casarza Ligure) si configura come una sorta di continuità periferica rispetto alla conurbazione di Sestri Levante, della quale tuttavia non mantiene lo stesso livello di qualità, mentre la parte alta della valle, (in corrispondenza delle frazioni di Casarza) presenta una maggiore conservazione dell assetto originario del paesaggio sia per la qualità dell edificazione che per il rapporto fra questa ed il contesto naturale ed antropico. Spostando l attenzione al SISTEMA INSEDIATIVO, si è cercato di schematizzare alcune informazioni salienti nella tabella seguente: Superficie GENOVESE TIGULLIO GENOV.% TIGULLIO PROVINCIA PROV. Territoriale (kmq) 1.124,42 711,94 % 1836,36 IN % Sup. urbanizzata 254,29 160,24 22,62% 22,51% 414,53 22,57% Centri storici 4,31 1,09 0,38% 0,15% 5,40 0,29% principali Espansioni recenti di 6,42 1,71 0,57% 0,24% 8,13 0,44% aree urbane Insediamenti 16,71 3,65 1,49% 0,51% 20,36 1,11% produttivi Aree verdi e rurali 24,84 8,05 2,21% 1,13% 32,89 1,79% Numero abitazioni Abitazioni nei centri % 87% % Abitazioni occupate % 60% % Abitazioni non occupate % 41% % La superficie urbanizzata incide in egual misura in entrambi gli ambiti, tuttavia l area Genovese conta un maggior numero di abitazioni: essa rappresenta il 61% della superficie territoriale provinciale e conta il 79% delle abitazioni. Sempre nell area genovese la superficie occupata dagli insediamenti produttivi rappresenta circa l 1,5% del territorio, ma è bilanciata da una presenza di aree verdi e rurali del 2,2%. Anche nel Tigullio le aree verdi sono significative (1,13%) mentre gli insediamenti produttivi hanno un peso inferiore all 1% ma costituiscono, per importanza, la seconda voce di quelle prese in considerazione. Le abitazioni sono, nel Genovese, molto più concentrate nei centri (95%). Diversamente nell ambito del Tigullio, dove, pur avendo un elevato grado di concentrazione nei centri, solo il 60% risulta occupata: questo è indice della più spiccata vocazione turistica del Tigullio. Complessivamente considerato, il fatto che il 93% della abitazioni sul territorio provinciale sia concentrato nei centri è segnale del fenomeno dello 16

17 spopolamento delle campagne e delle zone rurali. sintesi: Spostando l attenzione al territorio agricolo, si fornisce il seguente quadro di DESCRIZIONE ETTARI Superficie agro-silvo-pastorale Superficie totale delle aziende Superficie agricola utilizzata Con riferimento alle INFRASTRUTTURE, consideriamo il sistema stradale, ferroviario, portuale e aeroportuale. Il territorio della Provincia è attraversato da 4 autostrade e 10 strade statali il cui livello di servizio è di competenza provinciale, a partire dal 01/10/2001, per 352 Km e di competenza statale per 40 Km. Le autostrade sono: A7 Milano-Genova. A10 Genova-Ventimiglia, A12 Genova-Livorno e A26 dei Trafori Alpini. I maggiori nodi del sistema stradale, ovvero i punti di intersezione delle principali infrastrutture, vanno ad influire sull identità del territorio in quanto possono indurre relazioni territoriali di un tipo piuttosto che di un altro. Voltri rappresenta il raccordo del traffico da e per il porto, da e per la riviera di ponente, il basso Piemonte e trafori alpini, Milano. Non esistono alternative, né la disponibilità di altri sistemi di mobilità per cui si configura come nodo critico anche per la viabilità urbana. Uno dei nodi maggiormente critici per il sommarsi di diverse funzioni del territorio provinciale, a volte tra loro conflittuali, è quello di Sampierdarena e Cornigliano. Bolzaneto è un nodo che ha forti correlazioni con quello di Sampierdarena ma in esso si concentrano sottosistemi di rete che potenzialmente lo rendono uno dei più evoluti del sistema genovese, anche se permangono delle criticità di accesso. Analogo a quello di Bolzaneto, ma di rilevanza inferiore, è il nodo di Busalla, ancora tuttavia carente dal profilo organizzativo. Il nodo Brignole-Staglieno si configura per le sue funzioni prevalentemente urbane, inoltre rappresenta la più importante alternativa di rete dell asse costiero, essendo il punto di origine e fine della direttrice Val Bisogno e Fontanabuona. Il nodo di Rapallo ha una funzione specialistica collegata al turismo in quanto si diramano diverse direttrici turistiche di costa ed entroterra. Il nodo di Entella funzionale a Chiavari e Lavagna mentre il nodo di Marasco ha funzione di raccordo tra diverse direttrici di valle che si configurano come una delle principali 17

18 alternative di rete del sistema di mobilità provinciale. Infatti le condizioni morfologiche del territorio provinciale precludono una situazione di mobilità diffusa, offrendo poche possibilità di alternative di rete. Le infrastrutture ferroviarie si suddividono il linee nazionali, interregionali e locali. Sulle prime transitano prevalentemente convogli a lunga percorrenza, anche di livello internazionale, sia passeggeri sia merci, e sono: Torino-Genova/Milano- Genova (linea succursale dei Giovi in previsione del Terzo Valico ); Ventimiglia Savona Genova; Roma La Spezia Genova (linee costiere). Le stesse linee sono peraltro utilizzate per la mobilità di media e bassa percorrenza, fino al livello metropolitano, impegnando in questo modo i binari con convogli a breve percorrenza e con elevato numero di fermate contribuendo quindi alla scarsa efficienza dell intero sistema. Il sistema ferroviario è infatti pesantemente condizionato da una serie di fattori che determinano una ridotta funzionalità ed una subalternità rispetto al trasporto su strada. In primo luogo, si rileva la vetustà dei tracciati in esercizio, condizionati da pendenza, raggi di curvatura, gallerie fuori sagoma; inoltre, si osserva la sovrapposizione di tracciato con il sistema stradale, per cui il sistema ferroviario deve competere con quello stradale per l utilizzazione delle aree comprese nei corridoi costieri ed appenninici, in situazioni paesistiche di pregio e condizionate da problematiche idrogeologiche. In terzo luogo, si è osservato che la presenza delle stazioni ferroviarie, nelle zone urbane centrali, se da un lato crea difficoltà di ristrutturazione e di ampliamento delle aree ferroviarie, dall altra risponde all esigenza di una forte domanda di mobilità urbana, offrendo facili condizioni di accessibilità e creando intermodalità tra mezzo privato e pubblico, qualora gli spazi operativi dismessi adiacenti alle stazioni vengano riconvertiti per servizi di parcheggio. Complessivamente, la situazione di esercizio del sistema ferroviario presenta elevati livelli di criticità, soprattutto a fronte delle prospettive di incremento dei traffici, per cui si rendono necessari e improrogabili interventi adeguati. Il trasporto marittimo costituisce per il territorio provinciale una funzione altamente caratterizzante e fonte di processi di mobilità sia di merci che di passeggeri. 18

19 Il Porto di Genova ha un organizzazione plurifunzionale, come si evidenzia nella seguente tabella: PORTO DI GENOVA STATO ATTUALE (MQ) Area complessiva impegnata Ca Funzioni commerciali Funzioni industriali Funzioni passeggeri Funzioni petrolifere Mobilità portuale, ferroviaria e stradale Funzioni retroportuali Servizi portuali In Provincia di Genova si contano inoltre 14 Porti Turistici, per una superficie di bacino complessiva pari a poco più di mq e posti barca dichiarati. L aeroporto internazionale Cristoforo Colombo è situato su una penisola artificiale; il sedime aeroportuale ricopre un area di circa 155 ettari. Le infrastrutture aeroportuali si distinguono tra lato aria, con le infrastrutture relative ai servizi della navigazione aerea di pertinenza aeroportuale, le piste di volo, le vie di rullaggio e di piazzali aeromobili e lato terra, comprendenti la viabilità di accesso al sedime aeroportuale, la viabilità interna, i parcheggi autoveicoli, il Terminal Passeggeri e merci, gli edifici di supporto. L aerostazione passeggeri ha una superficie complessiva di mq mentre quella merci ha una superficie di mq. Tali infrastrutture caratterizzano fortemente l ambito territoriale provinciale, conferendo a Genova il ruolo di porta per il transito intermodale di persone e merci, riconosciuta a livello mondiale. Questo ruolo si è sviluppato nel tempo con grandi sacrifici di carattere ambientale, a ridosso di un tessuto urbano densamente insediato, in conflitto con destinazioni d uso alternative. Lo sviluppo programmato del porto e dell aeroporto di Genova prevede la saturazione delle possibilità di crescita verso mare e l utilizzazione - anche se parziale - di aree dismesse da attività produttive industriali. Tale prospettiva, che mira a mantenere posizioni competitive, impone sia radicali interventi di adeguamento dei canali infrastrutturali che convergono nel 19

20 nodo genovese, già oggi congestionati, sia la reale disponibilità di aree logistiche in grado di assolvere la funzione di compensazione della attività di sbarco e imbarco. La descrizione sommaria del territorio provinciale sopra esposta ha preso in considerazione aspetti visibili e quantificabili che costituiscono i primi elementi di osservazione ovvero quelli che vanno a formare la prima impressione del territorio provinciale. Un altra analisi, meno immediata e che fornisce informazioni più sul carattere che sull aspetto fisico del territorio, può essere fatta sulla base di dati socio-demografici, della distribuzione di servizi, della struttura economica e produttiva. Secondo questi parametri vengono individuate 5 aree. 1. Aree caratterizzate da forte identità, struttura organizzativa e relazionale. Sono aree vaste, a forte organizzazione urbana, dove si registrano le maggiori densità di abitanti, si concentrano i principali servizi di scala territoriale, si tengono le più intense e significative relazioni con l esterno e le più elevate relazioni funzionali: lo scambio lavoro-ambiente tra ambito genovese e quello del Tigullio è uno dei principali motivi di integrazione tra le due aree. In sintesi, appartengono a questa categoria:la parte centrale della città di Genova, e le zone di Chiavari, Lavagna, Rapallo, Sestri Levante. 2. Aree caratterizzate da forte identità organizzativa ma dipendenti dall area centrale genovese. Sono ampie zone a prevalente connotazione urbana caratterizzate da elevate densità abitative, dalla concentrazione di attività produttive, da una diffusa dotazione di servizi locali ma solo alcuni servizi di scala territoriale. Si individuano nella riviera di ponente e ponente genovese, alta e media Val Polcevera, media Valle Scrivia e media Val Bisogno. 3. Aree caratterizzate da forte identità organizzativa ma dipendenti dall area chiavarese centrale, da Rapallo a Sestri Levante. Sono aree a connotazione mista (urbana, produttiva e rurale), caratterizzate da un diffuso sistema produttivo e dotate di servizi solo a livello locale. Si tratta delle zone di Leivi, Cogorno, S.Margherita, Portofino e di fondovalli della Fontanabuona e del Petronio. 20

21 4. Aree caratterizzate da propria identità organizzativa, ma dipendenti dall area centrale genovese. Sono aree strutturate intorno a centri urbani in una cornice paesistica rurale dove predomina la funzione residenziale con presenza di tipo produttivo (pmi, artiginato e turismo), con un sistema di servizi locali discontinuo. Si tratta del fondovalle dello Stura e del Golfo Paradiso. 5. Aree caratterizzate da dipendenza totale dalle rispettive aree di riferimento. Sono ampie zone a connotazione rurale e dove il sistema insediativo urbano dipende, sia per i servizi di scala territoriale e le funzioni produttive, dalle rispettive aree di riferimento. Si tratta delle aree montane dello Stura, dello Scrivia, della Fontanabuona, dell alta Val Bisogno, della valli Aveto, Graveglia e Sturla, della Val Trebbia, di Torriglia, di Castiglione Chiavarese e Moconesi. Le principali relazioni che si esplicano tra i diversi sistemi si possono semplificare nel fatto che le aree a forte identità e capacità organizzative e relazionale offrono prevalentemente lavoro e servizi in cambio di ambienti naturali in grado si ristabilire condizioni di rigenerazione ecologica. Si tratta, anche in questo caso, di un inquadramento generale ma che risulta utile per dare una diversa chiave di lettura del territorio e fornisce l introduzione all approfondimento di tematiche di natura economica, affrontate nel capitolo 1.4 sull Economia insediata Strumenti programmazione socio-economica Per quel che riguarda la programmazione 1998/2001, è stata completata l approvazione di tutti i Piani di Sviluppo Socio Economico, sia pluriennali che annuali (recentemente sono stati approvati i Piani Annuali Operativi 1998/2001 della Comunità Montana Valle Scrivia). Per quanto invece riguarda il quadriennio 2002/2005, sono stati approvati i PPSSE delle C.M. Val Petronio e Valli Aveto, Graveglia, Sturla e sono in fase di approvazione i PAO 2002 delle stesse Comunità. E inoltre in attesa di approvazione, il PPSSE della C.M. Argentea. 21

22 1.2.4 Strumenti di pianificazione territoriale Pianificazione regionale 1. Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico, approvato con D.C.R. n. 6 del 25 febbraio 1990; 2. Piano Territoriale di Coordinamento dell Area Centrale Ligure, approvato con D.C.R. n. 95 del 31 luglio 1992; 3. Piano Territoriale di accessibilità veicolare di Portofino, approvato con D.C.R. n. 57 del 24 maggio 1994; 4. Piano territoriale regionale delle attività di cava, approvato con D.C.R. n. 16/2000; 5. Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ex artt. 29 e 30 della L.R. 18/1999, in applicazione del D.L. 22/1997 s.m.i., approvato con D.C.R. n. 17 del ; 6. Piano Territoriale di Coordinamento della Costa, approvato con D.C.R. n. 64 del 25 febbraio 2000; 7. Piano Regionale di Sviluppo Rurale (Reg. CE 1257/1999 del Consiglio del 17 maggio 1999); 8. Atti della Prima Conferenza di Pianificazione ex art. 6 della L.R. 4 settembre 1997 n. 36 per la formazione del Piano Territoriale Regionale; 9. Criteri di ammissibilità e localizzazione nuovi campi da golf in Liguria (O. di G. del C.R. 17 luglio 1997); 10. DGR n. 270 del 25 febbraio 2000 e la D.G.R. 646 del 8 giugno 2001, aventi per oggetto le misure di salvaguardia per i proposti Siti di Importanza Comunitaria (psic) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) liguri; 11. Indirizzi in materia di urbanistica commerciale, approvati con D.C.R. n. 29 del : 12. Piano generale triennale per l edilizia scolastica ex art. 4 della Legge 23/1996 Pianificazione territoriale provinciale 13. Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Genova, approvato con D.C.P. n. 1 del 22/1/

23 Pianificazione portuale 14. Piano Regolatore dell Autorità Portuale di Genova, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 31 luglio Piani dei Parchi regionali 15. Piano Parco Naturale Regionale Antola, approvato con Delibera Consiglio Regionale n. 42 del ; 16. Piano Parco Naturale Regionale Aveto, approvato con Delibera Consiglio Regionale n. 43 del ; 17. Piano Parco Naturale Regionale Beigua, approvato con Delibera Consiglio Regionale n. 44 del ; 18. Piano Parco Naturale Regionale Monte Marcello Magra, approvato con Delibera Consiglio Regionale n. 41 del Piano Parco Naturale Regionale Portofino, approvato con L.R ; Piani delle Comunità Montane 20. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Valli Stura e Orba; 21. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Argentea; 22. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Alto Polcevera; 23. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Valle Scrivia; 24. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Alta Val Trebbia; 25. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Fontanabuona; 26. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Valli Aveto Graveglia Sturla; 27. Programma di Sviluppo Socio Economico (PPSSE) della Comunità Montana Val Petronio. 23

24 Piani di Bacino Piani di Bacino approvati : 28. PdB del Fiume Po (DP.C.M ); 29. PdB del T. Chiaravagna (DCR n. 31 del ); 30. PB del T. Varenna (DCR n. 59 del ); Piani di bacino adottati ed operanti in salvaguardia : 31. PdB del T. Bisagno (DCP n. 58 del ;, in salvaguardia con DGR n. 1411/1999); 32. PdB del T. Branega (DCP n. 17 del , in salvaguardia con DGR n. 1411/1999); 33. PdB del T. San Pietro (DCP n. 30 del , in salvaguardia con DGR n. 1411/1999); Piani 180 (non operanti in salvaguardia) : 34. PdB Ambiti 16 e 17 da Chiavari a Moneglia - ; 35. T. Gromolo e T. Petronio (DCP n. 32 del ); 36. PdB Ambito 14 dal Polcevera a levante, escluso Sori (DCP del ); 37. PdB Ambito 15 da Sori a levante, escluso Zoagli (DCP del ); Pianificazione urbanistica comunale 38. Strumenti Urbanistici Generali (assoggettati alla legislazione pre vigente): n Piani Urbanistici Comunali definitivi: n. 4 (Genova, Borzonasca, Ceranesi, Ne) 40. Piani Urbanistici Comunali (progetto preliminare) : n. 6 (Crocefieschi, Savignone, Valbrevenna, Avegno, Recco, Sestri Levante). Accordi di Pianificazione (art. 57 LR 36/97) 41. Nuovo polo ospedaliero comprensoriale nel Comune di Rapallo: sottoscritto il 29 luglio 2002 con Regione Liguria, ASL 4 Chiavarese, Comune di Rapallo, Enel 42. Nuovo Canile Municipale del Comune di Genova in corso di sottoscrizione con il Comune di Genova 24

25 1.3 SERVIZI PERSONALE Q.F. PREVISTI IN PIANTA ORGANICA N IN SERVIZIO Q.F. N. PREVISTI IN PIANTA ORGANICA N. DIR B D A D C B IN SERVIZIO N Totale personale al dell anno precedente l esercizio in corso (31/12/01) di ruolo. n. 992 fuori ruolo n AREA TECNICA CAT Qualifica Funzionale n. prev. P.O. n. in servizio D.3 RESPONSABILE UFFICIO D.3 PROFESSIONAL SENIOR 6 6 D FUNZIONARIO TECNICO D PROFESSIONAL JUNIOR 5 5 C TECNICO DI PROGETTAZIONE 3 3 C TECNICO OPERATIVO B.3 ASSISTENTE TECNICO E ISPEZIONATORE B ADDETTO ATTIVITA' PRODUTTIVE CON SPECIALIZZ. TECNICA B ADDETTO ATTIVITA' PRODUTTIVE SPECIALISTA DI PRODOTTO A OPERATORE ATTIVITA' PRODUTTIVE AREA ECONOMICO-FINANZIARIA CAT. Qualifica Funzionale n. prev. P.O. n. in servizio D.3 RESPONSABILE UFFICIO 3 3 D.3 PROFESSIONAL SENIOR 2 2 D FUNZIONARIO AMMINISTRATIVO 3 3 D PROFESSIONAL JUNIOR

26 AREA DI VIGILANZA CAT. Qualifica Funzionale n. prev P.O. n. in servizio D COORDINATORE DI SERVIZIO O DI AMBITO 3 3 D ISPETTORE POLIZIA 3 3 C AGENTE/CAPO PATTUGLIA AREA DEMOGRAFICA/STATISTICA CAT. Qualifica Funzionale n. prev P.O. n. in servizio 26

27 1.3.2 STRUTTURE TIPOLOGIA ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Strutture scolastiche al n. 37 Posti n Scuole secondarie tecniche.n. 16 Posti n Scuole secondarie scientifiche n. 8 Posti n Altre scuole di competenza provinciale. n. 22 Posti n Anno 2000 Anno 2001 Posti n Posti n Posti n Posti n Anno 2002 Posti n Posti n Posti n Posti n Anno 2003 Posti n Posti n Posti n Posti n Dalla lettura dei dati interessanti l istruzione secondaria superiore nella Provincia di Genova (sia per quanto attiene alle strutture edilizie, sia in relazione alla popolazione scolastica e all offerta formativa presente sul territorio) emergono alcune considerazioni di rilievo che si ritiene di dover sottolineare: a) Strutture scolastiche: la Provincia di Genova, per i propri fini istituzionali in materia di istruzione, utilizza un patrimonio costituito da 79 edifici o porzioni di edifici adibiti ad uso scolastico. Di essi, n. 20 appartengono al patrimonio provinciale, 38 trasferiti in comodato dai Comuni o dallo Stato e 21 in locazione passiva. b) Popolazione scolastica: gli iscritti alla scuola pubblica, per quanto attiene all istruzione secondaria superiore, nell anno scolastico 2002/2003 ammonta a unità. c) Offerta Formativa: le istituzioni scolastiche presenti nella Provincia di Genova sono 37 (compresi il Liceo Scientifico annesso al Convitto Nazionale Colombo ed il Conservatorio Paganini ). Il prospetto riguardante la programmazione pluriennale non risulta adeguato alle nuove competenze in materia di Pubblica Istruzione, attribuite alla Provincia ai sensi della legge 23/96, e ancor più all applicazione del Piano Provinciale di Dimensionamento (previsto dal DPR 233/98). 27

28 LEGGE 23/96 La legge 23/96 detta norme per l edilizia scolastica e allo scopo di assicurare agli istituti uno sviluppo qualitativo e una collocazione sul territorio adeguati alla costante evoluzione delle dinamiche formative, culturali economiche e sociali (art. 1 comma 1), ha attribuito le competenze agli enti locali, superando la frammentazione precedente. Infatti il primo comma dell art. 3 stabilisce: In attuazione dell art. 14 comma 1 lettera i) della legge 8 giugno 1990, n. 142, provvedono alla realizzazione, alla fornitura e alla manutenzione: a) i comuni per quelli da destinare a sede di istituti e scuole materne, elementari e medie; b) le province, per quelli da destinare a sedi di istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, compresi i licei artistici e gli istituti d arte, i conservatori di musica, di accademie, di istituti superiori per le industrie artistiche, nonché di convitti e di istituzioni educative statali. DPR 233/98 Il DPR 233/98 ha emanato il regolamento per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, con la finalità di garantire l equilibrio ottimale tra domanda di istruzione e organizzazione dell offerta formativa. Il Piano Provinciale che ne è derivato (ai sensi dell art. 3), ha definito ambiti territoriali di ampiezza differenziata in numero di nove in funzione della scuola materna, elementare e media, e in numero di sei in funzione della scuola secondaria superiore (compresa l istruzione professionale); questi ultimi sono risultati: Ambito 1: Circoscrizioni: Medio Ponente e Ponente Comuni: Arenzano, Cogoleto, Mele, Masone, Tiglieto, Campoligure, Rossiglione; Ambito 2: Circoscrizioni: Centro Ovest e Val Polcevera Comuni: Ceranesi, Campomorone, Mignanego, Serra Riccò, s. Olcese, Isola del C., Ronco S., Busalla, Savignone, Crocefieschi, Valbrevenna, Casella, Montoggio; Ambito 3: Cicoscrizione Centro Est; Ambito 4: Circoscrizioni: Bassa Val Bisagno e Val Bisagno 28

29 Comuni: Torriglia, Fontanigorda, Montebruno, Rondanina, Propata, Fascia, Rovegno, Gorreto, Bargagli, Davagna; Ambito 5: Circoscrizioni: medio Levante e Levante Comuni: Bogliasco, Pieve L., Recco, Sori, Camogli, Uscio, Avegno; Ambito 6: Comuni: S.Margherita, Portofino, Zoagli, Chiavari, Lavagna, Sestri L., Moneglia, Casarza L., Castiglione C., Ne, Carasco, Mezzanego, S. Colombano C., Coreglia, Cicagna, Lumarzo, Tribogna, Moconesi, Neirone, Favale di M. Rezzoaglio, S.Stefano d Aveto, Borzonasca, Leivi, Cogorno, Lorsica, Orero, Rapallo. Inoltre, in attuazione del comma 4 dell art. 3 del DPR 233, sono state individuate le dimensioni ottimali delle istituzioni scolastiche onde evitare il rischio di soluzioni non persistenti e durature nel tempo, che impedissero alle scuole di esprimere tutta la loro potenzialità potendo beneficiare, a partire dall a.s. 2000/2001, dell autonomia amministrativa, organizzativa, didattica e di ricerca e progettazione. Il Piano di dimensionamento, approvato dalla Conferenza Provinciale di Organizzazione della Rete Scolastica e, successivamente, dalla Regione Liguria, ha trovato applicazione a partire dall a.s. 2000/2001, a seguito del conseguente provvedimento attuativo emesso dalla Direzione Regionale del Ministero della P.I. che, con decreto n. 3466/A3 del 30 agosto 2000, ha proceduto al riconoscimento dell autonomia e della personalità giuridica delle istituzioni scolastiche della provincia di Genova a decorrere dall Ulteriore atto normativo che ha disposto innovazioni in materia di pubblica istruzione è il D.Leg.vo 112/98 che, in relazione all istruzione secondaria superiore, attribuisce alle province, compiti di programmazione e gestione amministrativa, fra i quali assumono rilievo quelli relativi all istituzione, aggregazione e fusione di scuole, alla redazione di piani di organizzazione della rete scolastica, ai servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazioni di svantaggio. Per quanto premesso, oggi appare difficile individuare i diversi indirizzi scolastici con la struttura, cioè frequentemente un soggetto dotato di 29

30 autonomia può comprendere diversi indirizzi scolastici. Infatti a partire dall a.s. 2000/2001: con l applicazione del Piano di Dimensionamento diverse tipologie di Istituti, sono state accorpate (come indicato nel prospetto di seguito riportato) (1) attraverso le sperimentazioni sono stati autorizzati diversi corsi negli istituti (esempio il liceo King tradizionalmente identificato come liceo scientifico, da tre anni ha anche un corso di liceo classico). A.S. 2000/2001 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE ROSSELLI Rosselli Ge- Sestri Ponente Campoligure sez. staccata (ex ITC Einaudi ISTITUTO SUPERIORE TECNICO SCIENTIFICO ABBA ITC Abba Ge- Teglia Succ.le Liceo Scientifico Fermi Ge- Teglia ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE EINAUDI-CASAREGIS ITC Einaudi Ge-Sampierdarena IPC Casaregis Ge-Sampierdarena ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE GASTALDI GIORGI ITIS Gastaldi Ge-Sampierdarena ITIS Giorgi NUOVO ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E INDUSTRIALE DI RONCO SCRIVIA ITC Ronco Scrivia ITIS (ex sez. Staccata Majorana) ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE VITTORIO EMANUELE II RUFFINI ITC Vittorio Emanuele II Genova IPC Ruffini Genova ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE MAJORANA ITIS Majorana Ge-Molassana ITC (ex succ.vittorio E. II Ge-Molassana) ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE PER IL TURISMO E GEOMETRI FIRPO-BUONARROTI ITT Firpo Genova ITG Buonarroti Genova ISTITUTO SECONDARIO SUPERIORE MONTALE ITC Montale Ge-Quarto Nuovo IPC (Baliano) Genova Classi Alunni

NOTA TERRITORIALE Andamento del mercato immobiliare nel I semestre 2014 Settore residenziale. GENOVA a cura dell Ufficio Statistiche e Studi

NOTA TERRITORIALE Andamento del mercato immobiliare nel I semestre 2014 Settore residenziale. GENOVA a cura dell Ufficio Statistiche e Studi NOTA TERRITORIALE Andamento del mercato immobiliare nel I semestre Settore residenziale a cura dell Ufficio Statistiche e Studi data di pubblicazione: 28 novembre periodo di riferimento: primo semestre

Dettagli

Primo Rapporto sullo Stato dell Ambiente Provincia di Genova Anno 2003 Turismo

Primo Rapporto sullo Stato dell Ambiente Provincia di Genova Anno 2003 Turismo Inquadramento del tema Il turismo in provincia è un settore economico importante e soprattutto attivo. Esso rappresenta il legame che esiste tra le occasioni di sviluppo economico e la tutela dell ambiente,

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI GENOVA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI GENOVA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI GENOVA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Provincia di Genova Direzione Ambiente Energia Segreteria Tecnica A.T.O. ESTRATTO dal processo verbale della Conferenza

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI GENOVA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI GENOVA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA PROVINCIA DI GENOVA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Provincia di Genova Area 08 Ambiente Ufficio Segreteria Tecnica ESTRATTO dal processo verbale della Conferenza dei Sindaci

Dettagli

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise

Progetto promosso e finanziato dalla. Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Osservatorio Regionale sui Trasporti, la logistica e le infrastrutture in Molise Progetto promosso e finanziato dalla Unione Regionale delle Camere di Commercio del Molise Rapporto finale Gennaio 2008

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

RSA Provincia di Milano

RSA Provincia di Milano SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

EVOLUZIONE DEL METODO TARIFFARIO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

EVOLUZIONE DEL METODO TARIFFARIO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO EVOLUZIONE DEL METODO TARIFFARIO PER IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Dal Metodo Tariffario Normalizzato al Nuovo Metodo Transitorio A.E.E.G. Commissione Consiliare Comune di Genova 28 novembre 2012 IL METODO

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI 3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI La tavola riassume le criticità più significative che interessano l intero territorio comunale di Valeggio sul Mincio alla luce dell analisi operata dal Documento Preliminare

Dettagli

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Via Po, n. 5 40139 - BOLOGNA tel 051/6223811 - fax 051/543255 P.IVA e C.F. 04290860370 Sezione Provinciale di Forlì-Cesena C.P. 345

Dettagli

1.4 DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI. 1.4. Commercio e attività produttive

1.4 DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI. 1.4. Commercio e attività produttive DESCRIZIONI E INTERPRETAZIONI 1.4. Commercio e attività produttive 1.4 ANALISI E DATI Lo spazio attualmente occupato dal commercio e delle attività produttive è l 11% del territorio, pari 1.707.968 mq.

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977

OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,

Dettagli

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO

REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali REGIONE LIGURIA PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO RURALE PER IL PERIODO 2007-2013 ALLEGATO D RIDEFINIZIONE ZONE SVANTAGGIATE La zonizzazione delle

Dettagli

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:

PROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari PROVINCIA DI ISTANO SETTE PIANIFIZIONE TERRITIALE, PITICHE COMUNITARIE,

Dettagli

7.1 Arrivi e Presenze per strutture ricettive (2010) 7.2 Tasso di turisticità. 7. Turismo

7.1 Arrivi e Presenze per strutture ricettive (2010) 7.2 Tasso di turisticità. 7. Turismo 7. Turismo 7.1 Arrivi e Presenze per strutture ricettive (2010) Nel 2010 sono arrivati nella Provincia di Genova 1.373.441 turisti (+ 6,1% rispetto al 2009) che hanno soggiornato in prevalenza in Alberghi

Dettagli

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal

Dettagli

La modifica è conseguenza delle mutate condizioni dei mercati finanziari rispetto all epoca della formazione del bilancio 2009.

La modifica è conseguenza delle mutate condizioni dei mercati finanziari rispetto all epoca della formazione del bilancio 2009. D.L. N.457 Modifiche e integrazioni alla L.R. 24.12.2008 n. 43 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria (Legge finanziaria 2009). Articolo 1 L articolo stabilisce

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008 RISOLUZIONE N.350/E agosto Roma,07 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. IVA - Cessione di bene immobile a favore di un

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Modifiche in materia Commerciale

Modifiche in materia Commerciale PROVINCIA DI BOLOGNA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Modifiche in materia Commerciale VARIANTE NON SOSTANZIALE AL PTCP ai sensi dell art.27bis della L.R. 20/2000 e s.m.i. RECEPIMENTO DEI

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale O GG E TTO : Art. 57 LR 36/97 e art. 8 LR 18/99 : Schema di Accordo di Pianificazione per variante PTC della Provincia di Genova in recepimento del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico del Bacino

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942.

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942. URBANISTICA La legge n 1766 del 16 giugno 1927 introduceva il concetto dello Ius caselimandi cioè: a) il diritto di costruire abitazioni rurali. b) il diritto di farsi casa per abitarvi. c) il diritto

Dettagli

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI Docente: Ing. Marinella Giunta DEFINIZIONI Vengono definite

Dettagli

Provincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico

Provincia di Savona Settore Difesa del Suolo e Tutela Ambientale Servizio Protezione Civile. Piano di Emergenza Speditivo per il Rischio Idrogeologico DEFINIZIONE DELLO SCENARIO Il dato fondamentale per la redazione di un piano di Emergenza, è la definizione dello scenario di riferimento. Per tale capitolo si fa riferimento ai risultati emersi dallo

Dettagli

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Dettagli

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

Programma Infrastrutture Strategiche

Programma Infrastrutture Strategiche Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Programma Infrastrutture Strategiche 6 Documento di Programmazione Economica e Finanziaria Programmare il Territorio le Infrastrutture le Risorse Giugno 2008

Dettagli

3.2 Analisi del contesto interno. L organizzazione di Roma Capitale

3.2 Analisi del contesto interno. L organizzazione di Roma Capitale 3.2 Analisi del contesto interno L organizzazione di Roma Capitale L assetto organizzativo di Roma Capitale, determinato in linea con le funzioni di cui l Ente è titolare e con i programmi e progetti dell

Dettagli

Lo stato dell Ambiente in Liguria 145

Lo stato dell Ambiente in Liguria 145 La nostra Regione, pur essendo un piccolo territorio a vocazione turistica, ha anche un passato di attività industriale di rilievo; alcune zone sono definite ad alta concentrazione di attività produttive

Dettagli

Studio sul settore del commercio in sede fissa

Studio sul settore del commercio in sede fissa COMUNE DI MASSA (Provincia di Massa Carrara) Studio sul settore del commercio in sede fissa Valutazioni finalizzate alla predisposizione delle norme di pianificazione commerciale da inserire nel Regolamento

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

LA GIUNTA COMUNALE. Premesso che:

LA GIUNTA COMUNALE. Premesso che: LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: - le funzioni amministrative di Assistenza Scolastica indicate all art. 42 del D.P.R. 24.7.1977, n. 616 sono attribuite ai Comuni che le esercitano nell ambito di specifiche

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)

6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) 6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 185/1 I (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) DECISIONE N. 1346/2001/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del

Dettagli

SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE

SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE In adeguamento al Regolamento n.1 di attuazione della legge regionale n. 50/2012, articolo 2 - comma 6, nel Comune di Tezze sul Brenta è stata individuata un area degradata

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro

Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Assessorato al Lavoro e alle Attività di Orientamento per il mercato del lavoro Obiettivo della esposizione Fornire (attingendo alle diverse fonti) le principali informazioni sulle dinamiche occupazionali

Dettagli

5 La popolazione disabile

5 La popolazione disabile 5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia

I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia 1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 4 agosto 2010, n. 1832. Approvazione del progetto esecutivo del Piano di Comunicazione del PSR PUGLIA 2007-2013

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 4 agosto 2010, n. 1832. Approvazione del progetto esecutivo del Piano di Comunicazione del PSR PUGLIA 2007-2013 25258 comma 2 dell articolo 7 del Decreto del Presidente della Giunta Regionale 3 marzo 201, n. 215 - il divieto di bruciare le stoppie e qualsiasi materiale vegetale su tutto il territorio regionale prima

Dettagli

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Cavatigozzi Via Milano via Ghinaglia

Cavatigozzi Via Milano via Ghinaglia Cavatigozzi Via Milano via Ghinaglia Inquadramento cartografico Descrizione/introduzione Itinerario radiale che collega Piazza Risorgimento con la zona periferica ovest di Cremona nei pressi del Quartiere

Dettagli

OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO IMMOBILIARE IN EMILIA ROMAGNA

OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO IMMOBILIARE IN EMILIA ROMAGNA OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO IMMOBILIARE IN EMILIA ROMAGNA PERIODO DI RIFERIMENTO NOVEMBRE 2007 - MARZO 2008 - 2 - SOMMARIO Premessa L indagine ha l obiettivo di valutare l andamento del mercato

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE data: MAGGIO 2015 1 SOMMARIO Art. 1 Normativa di riferimento

Dettagli

2. GLI INTERNATIONAL STUDENT A MILANO: QUANTI SONO

2. GLI INTERNATIONAL STUDENT A MILANO: QUANTI SONO CAPITOLO 2 indagine QuAntitAtivA Maria Teresa Morana 1. INTRODUZIONE Gli studenti stranieri che decidono di studiare nel Comune di per un breve o lungo periodo possono scegliere tra i corsi di istruzione

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

INDICATORI URBANISTICO EDILIZI

INDICATORI URBANISTICO EDILIZI INDICATORI URBANISTICO EDILIZI 1. Superficie territoriale (ST): Superficie totale di una porzione di territorio, la cui trasformazione è generalmente sottoposta a strumentazione urbanistica operativa e

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

Il Consorzio ZAI, consorzio per la zona agricolo-industriale di. Verona, è un consorzio di sviluppo industriale, costituito nel

Il Consorzio ZAI, consorzio per la zona agricolo-industriale di. Verona, è un consorzio di sviluppo industriale, costituito nel Consorzio Zai Il Consorzio ZAI, consorzio per la zona agricolo-industriale di Verona, è un consorzio di sviluppo industriale, costituito nel 1948 da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Verona ed

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE. 4. Valtrompia

SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE. 4. Valtrompia SISTEMA URBANO SOVRACOMUNALE 4. Valtrompia Lodrino Quadro sintetico del sistema insediativo ed ambientale comunale Comune Lodrino Viabilità Il comune si trova in una vallata a est di Via Martiri dell Indipendenza;

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

PROVINCIA DI PAVIA Settore Edilizia

PROVINCIA DI PAVIA Settore Edilizia PROVINCIA DI PAVIA Settore Edilizia 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1. PREMESSA L affluenza all istruzione superiore ha subito un incremento grazie alla legge sull'obbligo scolastico che ha permesso il recupero

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO

1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO 1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO Il primo Programma Triennale dei Servizi della Regione Abruzzo vede la luce nell ambito della redazione del PRIT ed in un momento di generale incertezza a livello nazionale

Dettagli

OGGETTO: Trasmissione osservazioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Mesero ai sensi dell art. 14, comma 3 del d.lgs. 152/2006.

OGGETTO: Trasmissione osservazioni al Piano di Governo del Territorio del Comune di Mesero ai sensi dell art. 14, comma 3 del d.lgs. 152/2006. Direzione e Uffici Alla cortese attenzione di Dott.ssa ELISA BIANCHI Ufficio Tecnico Comune di Mesero Via San Bernardo 41 20010 MESERO (MI) PEC: comune.mesero@pec.regione.lombardia.it OGGETTO: Trasmissione

Dettagli

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO 6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

D.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2)

D.Lgs. 626/1994 (art. 1, c. 2) D.Lgs. 81/08 - Prevenzione e protezione da agenti fisici negli ambienti di lavoro. Dubbi, quesiti, prospettive 8 aprile 2009 Auditorium Cav. Mario Magnetto - Almese La problematica della gestione dei rischi

Dettagli

TERMINAL CONTAINER A VOLTRI

TERMINAL CONTAINER A VOLTRI TERMINAL CONTAINER A VOLTRI Il terminal Voltri Terminal Europa di Genova-Voltri, entrato recentemente nel pieno della sua operatività, rappresenta il classico esempio di terminale marittimo creato ex novo,

Dettagli

COMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa

COMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa COMUNE DI PECCIOLI Provincia di Pisa REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE RESIDENTI NELLE FRAZIONI DEL COMUNE ED ALLE ATTIVITA ECONOMICHE IVI SVOLTE Art.

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI COMUNE DI MUSSOLENTE Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il Piano degli Interventi IL SINDACO Maurizio Chemello IL SEGRETARIO Maria

Dettagli

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI Procedura autorizzativa di impianti fotovoltaici NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387; Legge Regionale 14 dicembre

Dettagli

UN FUTURO PER MILANO: CITTÀ DEL TERZIARIO? PIÙ DEL 75% DELL OFFERTA DI UFFICI E OGGI DI BASSA QUALITÀ

UN FUTURO PER MILANO: CITTÀ DEL TERZIARIO? PIÙ DEL 75% DELL OFFERTA DI UFFICI E OGGI DI BASSA QUALITÀ Nasce l Osservatorio sull offerta di immobili a uso uffici 1 Rapporto CRESME- II semestre 2014 Monitorati oltre 4.500 annunci per vendita e affitto UN FUTURO PER MILANO: CITTÀ DEL TERZIARIO? PIÙ DEL 75%

Dettagli

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli