Sintesi del Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell'infanzia (RAV infanzia) a cura di Prof.ssa F. Velleca

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1 Sintesi del Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell'infanzia (RAV infanzia) a cura di Prof.ssa F. Velleca Il MIUR, con nota n. 829 del 27/01/2016 "RAV infanzia", ha comunicato che le scuole dell'infanzia, non incluse in un'istituzione scolastica insieme ad altri ordini e gradi di scuola, possono procedere all'elaborazione del RAV, in maniera naturalmente facoltativa. Il RAV infanzia ha carattere sperimentale ed è sottoposto alla valutazione da parte delle scuole e di università, associazioni professionali, gruppi e istituzioni nazionali, sindacati, attraverso una consultazione online riservata alle scuole e una sperimentazione sul campo da parte di un ristretto gruppo di scuole. Il documento, elaborato da un gruppo di esperti, presenta le stesse aree (Contesto, Esiti, Pratiche educative e Pratiche gestionali) e la maggior parte degli indicatori e delle rubriche di valutazione presenti nel RAV ufficiale. Il RAV infanzia, pur essendo destinato principalmente alle scuole dell'infanzia non comprese in IC o CD può rappresentare uno strumento di analisi integrativo, specifico per le scuole dell'infanzia statali che hanno partecipato alla compilazione del RAV dell'intera istituzione scolastica alla quale appartengono. La finalità del RAV infanzia è quella di individuare gli strumenti più idonei per una corretta autovalutazione della scuola dell'infanzia, per rendere espliciti i fattori di qualità delle migliori scuole dell'infanzia, incoraggiare e sostenere il miglioramento di questo decisivo segmento della nostra scuola. Struttura del rapporto di autovalutazione Il rapporto di autovalutazione è articolato in 5 sezioni. Utilizzo delle domande guida Le domande poste all'inizio di ciascuna area rappresentano uno stimolo per riflettere sui risultati raggiunti dalla scuola in quello specifico settore. Partendo dalla lettura dei dati, si chiede alla scuola di riflettere su quanto realizzato in ogni ambito, focalizzandosi specificatamente sui risultati raggiunti ed individuando punti di forza e di debolezza. Successivamente sarà possibile esprimere un giudizio complessivo sull area, sintetizzato dall assegnazione di un livello (vedi rubrica di valutazione). Utilizzo degli indicatori Gli indicatori messi a disposizione rappresentano un utile strumento informativo perché consentono il confronto con valori di riferimento esterni. Grazie all interpretazione dei valori dei dati connessi agli indicatori le scuole possono esprimere, motivando opportunamente, un giudizio su ciascuna delle aree del RAV. Utilizzo della rubrica di valutazione Per ciascuna area degli Esiti e dei Processi la scuola dovrà esprimere un giudizio complessivo, utilizzando una scala di possibili situazioni che va da 1 a 7, motivando la scelta. Le situazioni 1 (Molto critica) 3 (Con qualche criticità) 5 (Positiva) 7 (Eccellente) sono corredate da una descrizione analitica, utile guida per capire dove collocare la propria scuola lungo una

2 scala. Per la motivazione è importante leggere i dati e gli indicatori in un ottica comparativa rispetto a valori di riferimento ed evidenziare i punti di forza e di debolezza della scuola. 1. Contesto e risorse Permette alle scuole di esaminare il loro contesto e di evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio per agire efficacemente sugli esiti in termini di benessere e apprendimento dei bambini Modelli di offerta e tipologia di scuola dell infanzia Domande guida: CARATTERISTICHE PER TIPOLOGIA E DIMENSIONE DELLA SCUOLA 1.2. Accesso al servizio e popolazione scolastica Domande guida: CONTESTO SOCIOECONOMICO E CULTURALE, GARANZIA DI ACCESSO, LISTA DI ATTESA, CALENDARIO E ORARI COMPATIBILI CON LA NECESSITA DELL UTENZA 1.3. Territorio e capitale sociale Domande guida: CARATTERISTICHE, COMPETENZE, RISORSE DEL TERRITORIO A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA 1.4. Risorse economiche e materiali Domande guida: STRUTTURA DEGLI EDIFICI, RAGGIUNGIBLITA, ATTREZZATURE, MATERIALI, GIOCATTOLI, RISORSE ECONOMICHE 1.5. Risorse professionali Domande guida: CARATTERISTICHE SOCIOANAGRAFICHE, COMPETENZE, TITOLI DELLE RISORSE UMANE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA (ESPERTI ESTERNI) 2. Esiti in termini di benessere, sviluppo e apprendimento per i bambini 2.1. Risultati in termini di benessere dei bambini al termine del triennio Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: MODALITA DI PROMOZIONE DEL BENESSERE A SCUOLA DEL BAMBINO DA PARTE DELLA SCUOLA su cui è basata la rubrica di valutazione La scuola promuove il benessere, il coinvolgimento e l'inclusione di ciascun bambino, con particolare riguardo per quelli svantaggiati 2.2. Risultati di sviluppo e apprendimento (incluse competenze di cittadinanza) Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE NELLE VIGENTI INDICAZIONI NAZIONALI La scuola garantisce il conseguimento delle sue finalità: sviluppo dell identità, dell autonomia, delle competenze e avvio alla cittadinanza Risultati a distanza Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: DIFFICOLTA INCONTRATE ED ESITI DEI BAMBINI IN USCITA DALLA SCUOLA DELL INFANZIA, AL TERMINE DEL PRIMO ANNO DI SCUOLA PRIMARIA

3 La scuola favorisce lo sviluppo globale dei bambini, delle competenze chiave, di cittadinanza e degli apprendimenti di base che saranno centrali per i successivi percorsi di studio, di lavoro e di vita. 3. Processi o Pratiche educative e didattiche 3.1. Curricolo, progettazione, valutazione Curricolo e offerta formativa Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: IL PIANO DELL OF, IN ARMONIA CON LE LINEE GUIDA DEL MINISTERO, SI INTEGRA CON IL TERRITORIO E LE ESIGENZE DELL UTENZA, DEFINISCE LE INTERAZIONI CON LE FAMIGLIE E GLI INTERVENTI A FAVORE DELL INCLUSIONE, SPECIFICA LE COMPETENZE DI BASE DA CONSEGUIRE NEGLI ANNI PRESCOLARI Progettazione educativa Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA è ELABORATA IN MANIERA PARTECIPATA, TIENE CONTO DEGLI INTERESSI E DELLE RISORSE COGNITIVE DEI BAMBINI, DEL CONTESTO E DELLE FAMIGLIE; E ADERENTE ALLA PRATICA EDUCATIVA; LE FONTI DELLA PROGETTAZIONI ATTINGONO ALLA CULTURA, ALLA REALTA, AL MONDO DELL INFANZIA, ALLA VITA QUOTIDIANA Valutazione dell efficacia delle pratiche educative Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: OGGETTO DELLE OSSERVAZIONI, FREQUENZA, CRITERI CONDIVISI TRA GLI INSEGNANTI, TIPOLOGIA DI DOCUMENTAZIONE PER LA VALUTAZIONE. REVISIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO IN RELAZIONE AGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE OLTRE CHE DELLE COMPETENZE DEI BAMBINI ANCHE DI AMBIENTE, PRATICHE E PROCESSI EDUCATIVI MESSI IN ATTO La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, rileva interessi, esigenze, acquisizioni dei bambini utilizzando criteri e strumenti condivisi. 3.2 Ambiente di apprendimento Definizione dell'area - Capacità della scuola di creare un ambiente educativo e di apprendimento in grado di promuovere lo sviluppo affettivo, sociale, cognitivo, ludico dei bambini. La cura dell'ambiente riguarda le seguenti dimensioni. Dimensione pedagogico-organizzativa Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: OMOGENEITA PER ETA DELLE SEZIONI, ORGANIZZAZIONE, SUPPORTI DIDATTICI, ARREDO DEGLI SPAZI, PARI OPPORTUNITA DI UTILIZZO, SPAZI DI INCONTRO PER GLI INSEGNANTI, CURA DELL ORARIO SCOLASTICO Dimensione metodologica Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: CONDIVISIONE TRA GLI INSEGNANTI DI IDEA DI BAMBINO PER RICONOSCERE IL BAMBINO CONCRETO E CAPIRNE IL PUNTO DI VISTA, PROMOZIONE DELLE INTERAZIONI TRA BAMBINI, MODALITA DI PROMOZIONE DI CURIOSITA, CREATIVITA, GIOCO, EQUILIBRIO TRA LE

4 DIVERSE ATTIVITA, USO DELLE ROUTINES QUOTIDIANE COME ELEMENTO EDUCATIVO, PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA PROGRAMMAZIONE DEGLI INSEGNANTI Dimensione relazionale Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: CREAZIONE DI UN CLIMA SOCIOEDUCATIVO PER IL BENESSERE DEI BAMBINI, PROMOZIONE DELLA RELAZIONE TRA BAMBINI E TRA INSEGNANTI, GESTIONE DEI CONFLITTI, APPARTENENZA ALLA COMUNITA SCOLASTICA, AL TERRITORIO, PROMOZIONE DELLA CURA E RISPETTO PER LE COSE, I COMPAGNI E L AMBIENTE. La scuola offre un ambiente educativo che valorizza le competenze cognitive e socio-relazionali dei bambini anche in vista della promozione di attitudini di cooperazione e solidarietà, curando gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali della vita scolastica Inclusione e differenziazione Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: OSSERVAZIONI REGOLARI DI INTERESSI, ESIGENZE PARTICOLARI, CAPACITA EMERGENTI DEI BAMBINI, PER RIPROGETTARE LE ATTIVITA EDUCATIVE RISPONDENDO AD ESIGENZE E POTENZIALITA, FAVORENDO L INCLUSIONE DI ALUNNI CON DISABILITA. PROGETTAZIONE DEI PEI CONDIVISA TRA GLI INSEGNANTI, MONITORAGGIO DEGLI ESITI DEI PEI, AGGIORNAMENTO DEI PEI, ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI La scuola cura l'inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun alunno attraverso percorsi diversificati. La scuola svolge un azione di sensibilizzazione dei bambini alle differenze culturali tramite l organizzazione ambientale, la scelta dei materiali, specifiche attività e attraverso il coinvolgimento dei genitori Continuità e orientamento Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: CONTINUITA CON ASILO NIDO E SCUOLA PRIMARIA ATTRAVERSO UN CURRICULO CONDIVISO, EVITANDO L ETICHETTAMENTO DEL BAMBINO, REALIZZAZIONE DI BUONE PRATICHE CHE COSTRUISCONO COMUNITA DI PRATICHE COESE La scuola garantisce la continuità del percorso scolastico e ne cura le transizioni Pratiche gestionali e organizzative Orientamento strategico e organizzazione della scuola La missione si concretizza nell'individuazione delle priorità d'azione e nella realizzazione delle attività conseguenti. L area è articolata al suo interno in quattro sottoaree. Missione e obiettivi prioritari individuazione della missione, scelta delle priorità e loro condivisione interna ed esterna

5 Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: CHIAREZZA E CONDIVISIONE CON L ESTERNO DELLA MISSIONE E DELLE PRIORITA DELLA SCUOLA Controllo dei processi Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: PIANIFICAZIONE, MONITORAGGIO DELLE AZIONI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI; MECCANISMI E STRUMENTI DI CONTROLLO Organizzazione delle risorse umane Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza : CHIAREZZA NELLA DIVISIONE DEI COMPITI DEI DOCENTI, DEI NON DOCENTI, IMPATTO DELLE ASSENZE DEL PERSONALE SULLE ATTIVITA, STRATEGIE PER MINIMIZZARE LE ASSENZE BREVI ED IMPROVVISE Gestione delle risorse economiche Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: CRITERI DI ALLOCAZIONE DELLE RISORSE COERENTI CON LE PRIORITA, PARTECIPAZIONE E COGESTIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE La scuola individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Formazione del personale Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: RISPETTO DELLE ESIGENZE DI FORMAZIONE, TEMI, QUALITA E RICADUTE DELLA FORMAZIONE DEI DOCENTI E NON. Valorizzazione delle competenze Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: MONITORAGGIO, VALORIZZAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE COMPETENZE DEL PERSONALE Collaborazione tra insegnanti Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: ESISTENZA DI GRUPPI DI LAVORO, TEMATICHE, MODALITA DI LAVORO E USO PRODOTTI DEI GRUPPI DI LAVORO NELLA COMUNITA SCOLASTICA La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualità, incentivando la collaborazione Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Collaborazione con il territorio Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: ESISTENA, ATTIVITA E RICADUTE DEGLI ACCORDI DI RETE E DELLE COLLABORAZIONI CON SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI Coinvolgimento delle famiglie Domande guida e individuazione dei punti di forza e di debolezza: COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NEGLI INTERVENTI FORMATIVI, NELLA DEFINIZIONE DEL REGOLAMENTO DI

6 SCUOLA O DEL POF, REALIZZAZIONE DI PROGETTI RIVOLTI AI GENITORI E USO DI STRUMENTI ON LINE PER LA COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa e nella vita della scuola. 4. Il processo di autovalutazione Composizione del nucleo di autovalutazione: COLORO CHE SI OCCUPANO DELLA COMPILAZIONE DEL RAV Processo di autovalutazione: ASPETTI POSITIVI/NEGATIVI, VANTAGGI E SVANTAGGI DELL AV. CHIAREZZA DEL DOCUMENTO. DIFFICOLTA EMERSE NELLA RACCOLA, NELL ANALISI, NELL INTERPRETAZIONE DEI DATI E NELL ESPRESSIONE DEI GIUDIZI E SOLUZIONI ADOTTATE. IL RAV COPRE TUTTI GLI ASPETTI CHE QUALIFICANO PEDAGOGICAMENTE LA SCUOLA. MODIFICHE DA APPORTARE AL RAV PER MIGLIORARE IL PROCESSO DI AV. UTILITA DI DOMANDE GUIDA E RUBRICHE PER AVVIARE PERCORSI DI MIGLIORAMENTO. Esperienze pregresse di autovalutazione: DESCRIZIONE DI EVENTUALI ESPERIENZE PREGRESSE DI AV, DEGLI STRUMENTI USATI, DELLE RICADUTE SULLE ATTIVITA DELLA SCUOLA 5. Individuazione delle priorità 5.1 Priorità e Traguardi orientati agli Esiti per i bambini Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l azione di miglioramento. La scelta delle priorità da parte della scuola è guidata dalla valutazione delle pratiche educativo-didattiche e dagli esiti per i bambini e le famiglie. I traguardi di lungo periodo riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorità individuata deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo. I traguardi pertanto sono riferiti agli indicatori dell'area scelta all'interno della sezione Esiti..

7 ESITI PER I BAMBINI a) Benessere dei bambini b) Sviluppo e apprendimento c) Risultati a distanza DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ 1). 2) 1) 2) 1) 2) DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO 1) 1) 1) 5.2 Obiettivi di processo Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano una o più aree di processo. AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO a) Curricolo, progettazione e valutazione 1)... b) Ambiente di apprendimento 1)... c) Inclusione e differenziazione 1) promuovere un clima educativo funzionale al benessere dei bambini 2) ridurre gli episodi problematici d) Continuità 1)... e) Orientamento strategico e organizzazione della scuola 1)... f) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 1)... g) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 1)...

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