Scheda 1 «Smart City»

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1 Scheda 1 «Smart City» I RIFERIMENTI STRATEGICI DELL UNIONE EUROPEA SULLE SMART CITIES GREEN JOBS Formazione e Orientamento

2 I Riferimenti Comunitari Gli obiettivi delle iniziative riguardanti le Smart Cities sono, in linea generale, uniformi a quelli di innovazione e sviluppo delle città fissati nelle strategie europee al Europa 2020 è la strategia dell'ue per stimolare la crescita e l'occupazione in tutta la regione, al fine di creare un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva. Per conseguire queste finalità, le aree di intervento che sono state individuate sono: Occupazione Ricerca e Sviluppo Cambiamenti climatici ed Energia Istruzione/Educazione Povertà ed inclusione sociale Per ciascuna delle aree di intervento individuate, l Unione Europea ha definito obiettivi specifici che possono essere così riassunti: Area Obiettivi Occupazione 74% di tasso di occupazione per i cittadini in età anni Ricerca & Sviluppo Cambiamenti cliatici ed energia Educazione Povertà ed inclusione sociale 3% dei fondi pubblico-privati investiti in R&S Abbattimento del 20% delle emissioni di gas serra dovuti ad uso energetico entro il 2020 e del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del % del numero di persone in età scolare che abbandonano gli studi;+40% di laureati in età compresa fra i anni Riduzione del 20% delle persone a richio povertà o di eslusione sociale 2

3 I Riferimenti Comunitari Le iniziative legate alle Smart Cities possono essere considerate un veicolo utile per le città a contribuire agli obiettivi europei al Le città come entità intelligenti sono particolarmente adatte ad accogliere iniziative che affrontino il problema del bene pubblico a livello locale, come ad esempio tutto ciò che riguarda l approvvigionamento energetico e il cambiamento climatico. La densità e la diversità degli abitanti, nonché la collaborazione fra la popolazione ed il tessuto produttivo, facilita il riconoscimento reciproco delle problematiche presenti sul territorio. La mobilitazione di un ampia parte della cittadinanza e la condivisione di ruoli e responsabilità rendono più efficiente una determinata comunità. In realtà, l iniziativa comunitaria legata allo sviluppo delle Smart Cities si prefigge di apportare miglioramenti in relazione ad un certo numero di obiettivi del programma Europa Ad esempio: un progetto teso a valorizzare la mobilità intelligente può rendere più semplici gli spostamenti delle persone verso i luoghi scolastici o di lavoro, contribuendo così a raggiungere un miglioramento degli obiettivi occupazionali e di istruzione. Tutto ciò a sua volta, può contribuire ad alleviare i problemi legati a povertà ed esclusione sociale di parte dei cittadini, ma anche contribuire agli obiettivi energetici ed ambientali. Nella sostanza, l obiettivo strategico dell Unione Europea è quello di dimostrare che una rapida progressione verso il raggiungimento degli obiettivi al 2020 è auspicabile, dimostrando ai cittadini che la qualità della vita e delle economie locali può essere migliorata attraverso investimenti in diversi ambiti connessi strettamente tra loro, i quali generano una serie di ricadute positive per le città e i loro abitanti. 3

4 I Riferimenti Comunitari La Commissione Europea definisce il suo approccio alle Smart Cities coordinato. Varie Direzioni della Comunità Europea sono collettivamente ed indipendentemente coinvolte nel sostenere lo sviluppo delle Smart Cities a livello comunitario e nazionale. Ad esempio, la Direzione Comunicazione e Network, Content and Technology (DG CONNECT) ha finanziato progetti in favore dello sviluppo delle Smart Cities attraverso il 7 Programma Quadro e l ICT-Policy (PSP) che è parte del Programma CIP. La Commissione ha anche collaborato con la Direzione Generale per la ricerca e l innovazione (DG RTD) e la Direzione Generale per l Energia (DG ENER) su progetti specifici come quelli riguardanti le iniziative per lo sviluppo delle auto elettriche o a basso impatto ambientale ed i programmi in favore dell efficienza energetica nel settore residenziale. La Commissione Europea ha fornito sostegno alla propria policy attraverso le politiche portate avanti dalla Direzione Generale Trasporti (DG MOVE) e attraverso specifiche comunicazioni e raccomandazioni che si riferiscono al ruolo delle Smart Cities. Tutto ciò indica la natura connessa di queste iniziative atte non solo a migliorare le condizioni all interno del territorio comunitario, ma anche a mettere a disposizione di tutti i cittadini europei le migliori pratiche che potrebbero essere apprese e migliorate. 4 I RIFERIMENTI STRATEGICI DELL UNIONE EIUROPEA SULLE SMART CITIES

5 Alcuni esempi di iniziative dell Unione Europea per la realizzazione della roadmap al Edifici Dal 2010 al 2012 inizio dei test sulle costruzioni degli edifici a impatto zero ed interventi di efficienza energetica; Dal 2017: tutti i nuovi edifici saranno ad impatto zero e ristrutturazione del 50% degli edifici pubblici. Riscaldament o/raffrescam ento Elettricità Dal 2010 al 2015: progetti dimostrativi sulle nuove tecnologie per la produzione di energia da fonte rinnovabile applicate agli impianti di riscaldamento/raffrescamento; Dal 2010 al 2015 obiettivo di soddisfacimento di una quota pari al 50% dei consumi coperta da energia rinnovabile; A partire dal 2017 ci saranno 10 città pilota per l implementazione delle misure sopra descritte. Dal 2010 al 2015: Direttive sull efficienza energetica degli elettrodomestici ed installazione dei contatori intelligenti; Dal 2017 ci saranno 10 città pilota per l implementazione di azioni su smart metering su impianti da fonti rinnovabili e progetti finalizzati all accesso locale alla produzione di energia rinnovabile. Trasporti Dal 2010 implementazione della Direttiva 443/2009 sulla produzione di veicoli che non emettano oltre I 125 g di CO 2 /Km; Dal 2010 implementazione di azioni sull utilizzo del biofuel in 10/20 città campione; Dal 2017 implementazione di progetti sulla Smart mobility, Smart Transport, Transport Management, ed implementazione di tecnologie per favorire il decongestionamento del traffico. 5

6 I Progetti dell Unione Europea per finanziare le iniziative in favore delle Smart Cities Progetto Descrizione Portatori di interesse Benefici Quartieri smart Creazione di aree residenziali sostenibili a basso impatto ambientale Pubblici e privati che sviluppano insieme i nuovi quartieri Enfatizzazione delle esternalità positive su vivibilità e ambiente Micro infrastrutture Utilizzo delle tecnologie come sensori e devices per lo scambio e l utilizzo dei dati Istituti pubblici e privati collaborano con industrie della tecnologia Riduzione dei costi, riduzione delle emissioni di CO2 Sistemi di traffico intelligente Sensori stradali ad alta tecnologia o GPS per monitorare il traffico in tempo reale e sostenibile Sono guidati dal settore pubblico in quanto questi sistemi sono di responsabilità prevalentemente pubblica Gli effetti positivi sono indirettamente legati al miglioramento della vivibilità e dell ambiente urbano Resource management system Gestione intelligente dell energia, delle reti di distribuzione e dello stoccaggio del gas Guidati dal settore privato (utilities ed imprese in campo energetico), in collaborazione con le Amministrazioni Pubbliche ed i consumatori di energia Miglioramento dell uso, distribuzione e consumo dell energia. Miglioramenti ambientali e rivitalizzazione economica locale Piattaforme partecipative Utilizzo delle tecnologie per favorire i processi partecipativi e la cooperazione attraverso la creazione di piattaforme Guidati dalle autorità locali grazie anche agli input dei cittadini e degli esperti di tecnologie del settore privato Creazione di piattaforme partecipative ed inclusione sociale. Coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni politiche. 6

7 Fondo Fondo di Coesione I fondi Comunitari Ambito e budget Il Regolamento sui fondi regionali FESR richiede che almeno il 5% dei fondi sia dedicato allo sviluppo urbano sostenibile. Si tratta complessivamente di un minimo di 16 miliardi di euro a livello europeo per il periodo HORIZON 2020 COSME (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises) CEF (Connecting European Facility) LIFE+ (L Instrument Financier pour l Environnement) JESSICA (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas) for Smart Sustainable Cities ELENA (European Local Energy Assistance) e KfW (Kreditanstalt Für Wiederaufbau) ELENA Programma che finanzia progetti su energie rinnovabili ed efficienze energetica in vari settori: 87 miliardi di Euro Programma che finanzia azioni in tema di competitività ed innovazione sostenubile alle imprese: 2,5 miliardi Euro Trasporti, Energia ed ICT: 29,3 miliardi di Euro Cambiamenti climatici: 3,6 miliardi di Euro Sviluppo urbano ed utilizzo degli strumenti finanziari, metodologia di valutazione per gli strumenti finanziari Sviluppo sostenibile a livello locale, programma finanziato dalla Banca Europea degli Investimenti 7 I RIFERIMENTI STRATEGICI DELL UNIONE EIUROPEA SULLE SMART CITIES

8 Sintesi Le politiche comunitarie verso la sostenibilità come concetto di equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie (Rapporto Brundtland del 1987) è sempre stato alla base delle politiche di sviluppo dell Unione Europea. Questo approccio è riferito al clima del pianeta, così come all ambiente, all agricoltura, all industria, alla pesca ed in generale alle comunità umane che dipendono da questi diversi sistemi e ad essi è trasversale e centrale nelle politiche europee di sviluppo. Le prestazioni di una città urbana dipendono da diversi fattori, non solo dalla dotazione di infrastrutture materiali presenti all interno delle città (capitale fisico) ma anche, e sempre di più, dalla disponibilità e qualità della comunicazione, della conoscenza, e delle infrastrutture sociali (capitale intellettuale e capitale sociale). Quest ultima forma di capitale è in particolare determinante per la competitività urbana. Le politiche comunitarie cercano di fare da raccordo fra lo sviluppo di capitale fisico e lo sviluppo di capitale sociale. 8

9 Per saperne di più Rudolf Giffinger, Christian Fertner, Hans Kramar, Robert Kalasek, Nataša Pichler-Milanovic, Evert Meijers, Smart cities Ranking of European medium-sized cities in Smart Cities, Vienna, Centre of Regional Science, 2007 Morisi M., Paci A., Il bisogno di decidere. Termovalorizzatori dalla politica dei rifiuti al rifiuto della politica, Bologna, Il Mulino, 2009 Osti G., Nuovi asceti. Consumatori, imprese e istituzioni di fronte alla crisi ambientale, Bologna, Il Mulino, 2006 Strasser S., Waste and want: a social history of trash, New York, Metropolitan Books, 1999 Commissione Europea, Smart Cities and Communities European Innovation, Partnership, 2012 Granelli A., Città intelligenti. Una via italiana alle smart cities, Sossella Editore,

10 CREDITI Materiale a cura del progetto La.Fem.Me Lavoro Femminile Mezzogiorno Italia Lavoro S.p.A. Rielaborazione in collaborazione con il progetto Increase Fonti: - SOGESCA Srl Immagini: - Foto copertina: 1. Smart Cities: Paris and San Francisco have a lot to learn from each other Aggiornamento Luglio 2014 Per informazioni infolafemme@italialavoro.it servizi.prodottiformativi@italialavoro.it

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