PROTOCOLLO D INTESA. tra. Provveditorato Regionale dell Amministrazione Penitenziaria dell Emilia-Romagna

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1 PROTOCOLLO D INTESA Provvditorato Rgional dll Amminiszion Pnitnziaria dll Emilia-Romagna Confrnza Rgional dl Volontariato Giustizia Rgion Emilia-Romagna Bologna, 1 dicmbr 2003

2 PROTOCOLLO D INTESA Provvditorato Rgional dll Amminiszion Pnitnziaria pr l Emilia-Romagna Confrnza Rgional dl Volontariato Giustizia Rgion Emilia-Romagna Richiamati il Protocollo d Intsa Ministro dlla Giustizia (Dipartimnto Amminiszion Pnitnziaria Ufficio Cnl Giustizia Minoril) Confrnza Nazional Volontariato Giustizia il Protocollo d Intsa Dipartimnto Amminiszion Pnitnziaria Dirzion Gnral Escuzion Pnal Estrna Confrnza Nazional Volontariato Giustizia ch dichiarano nll loro prmss: A) ch la lgg 266/91 riconosc il valor social la funzion dl Volontariato nll su vari form com sprssion di partcipazion, solidarità, pluralismo dlla comunità ch, prtanto, il Volontariato si pon com protagonista a pari dignità con l Amminiszion dlla Giustizia con l autonomi locali, anch pr la ralizzazion dlla rintgrazion social dll prson in scuzion pnal; B) ch l Ordinamnto Pnitnziario attribuisc al Volontariato un ruolo di grand rilivo nl rinsrimnto social di coloro ch sono nti nl circuito pnal, indicando anch gli ambiti ni quali la partcipazion la collaborazion dv ssr ricrcata sollcitata, nonché l attività ch possono fficacmnt ssr insim programmat d organizzat; C) ch il Dipartimnto dll Amminiszion Pnitnziaria riconosc la Confrnza Nazional Volontariato Giustizia com soggtto rfrnt pr l sclt programmatich ch riguardano gli ambiti di intrvnto dl volontariato, nll su divrs form d sprssioni, nl sttor pnal pnitnziario; Visto ch con il Protocollo d Intsa dl 5 marzo 1998, il Ministro dlla Giustizia la Rgion Emilia- Romagna, riconoscndo l importanza dl ruolo dl Volontariato Associazionismo nll attività di prvnzion gnral nonché nl corso dl ttamnto rinsrimnto social dgli adulti minori sottoposti a provvdimnti pnali, si impgnano a stabilir form organich di collaborazion con l associazioni di volontariato prsnti nl trritorio con l obittivo di promuovr una cultura dll intrvnto dl volontariato dll associazionismo non più sporadica d occasional, ma com riconoscimnto di spazi oprativi pr la ralizzazion di progtti azioni in strtta intgrazion collaborazion con gli intrvnti dgli opratori dll istituzioni pubblich ch l du Amminiszioni hanno inoltr l obittivo comun di ralizzar moduli informativi, di formazion congiunta di aggiornamnto propdutici alla progttazion d scuzion di intrvnti coordinati ; l Lin d indirizzo in matria di Volontariato nl campo dlla giustizia, approvat il 10 marzo 1994 dalla Commission Nazional Consultiva di Coordinamnto pr i rapporti con l rgioni 2

3 gli nti locali dl Ministro dlla Giustizia, richiamat dal sopracitato Protocollo Nazional, sono stat rcpit dal Protocollo d Intsa dl 1998 fra Ministro dlla Giustizia Rgion Emilia-Romagna, ch si impgnano alla loro diffusion puntual applicazion ; Considrato ch il Volontariato impgnato nl sttor dll scuzion pnal, oltr ad ssr largamnt diffuso nlla rgion, si è strutturato in una Confrnza Rgional ch garantisc rapprsntatività, coordinamnto dgli intrvnti ruolo di proposta; ch ai snsi dll Ordinamnto Pnitnziario il Volontariato è chiamato ad offrir il suo srvizio anch ai dtnuti, agli intrnati all prson ch scontano la pna in scuzion pnal strna, a promuovr, in collaborazion con gli nti locali con il privato social, azioni intgrat ch favoriscano il rinsrimnto di tali prson nlla socità nl mondo dl lavoro pr una miglior convivnza civil pr la riduzion di situazioni di sclusion social; ch l Ordinamnto Pnitnziario, i Protocolli d intsa di livllo nazional la cultura ch la socità civil sta sprimndo, innovativa nll ambito dlla giustizia dlla funzion dlla pna, prvdono ch il Volontariato possa fficacmnt sprimr il suo impgno, in particolar, ni sgunti ambiti d intrvnto: 1- assistnza social sostgno moral ni confronti di singoli individui /o di gruppi, di collttività di prson comunqu nt nl circuito pnal; 2- difsa di diritti di cittadinanza dlla dignità dll prson rclus; 3- promozion di una cultura dlla riconciliazion ch tnga conto anch dl ruolo dll vittim di rati; 4- organizzazion ralizzazion di attività culturali, ricrativ, sportiv formativ; 5- promozion, laborazion, ralizzazion, nll ambito di programmi concordati anch con gli Enti Locali, di progtti ch prvdano: a) prcorsi di ducazion alla lgalità alla solidarità in strtto rapporto con la comunità civil rligiosa pr ralizzar migliori condizioni di giustizia nl trritorio, b) prcorsi di orintamnto, di formazion profssional di lavoro capaci di tnr conto anch dlla domanda lavorativa sprssa dall raltà produttiv dl trritorio, c) attività lavorativ volt ai dtnuti non ancora condannati, ai dfinitivi agli intrnati affinché possa rndrsi ffttiva l scuzion dl ttamnto, anch atvrso il lavoro all strno, ai soggtti ch scontano la pna in scuzion pnal strna frundo dll misur altrnativ dll affidamnto in prova al srvizio social, dlla smilibrtà o dlla dtnzion domiciliar, d) possibilità di lavori socialmnt utili quali contributo risarcitorio vrso la socità, ) situazioni alloggiativ di divrso tipo capaci di rndr ffttiva una diminuzion dll utilizzo dlla pna custodial dtntiva, in particolar pr l dtnut madri; 6- laborazion d scuzion di progtti mirati pr particolari problmi sociali mrgnti; Ritnuto ch pr la ralizzazion di fini soprasposti è ncssario rimuovr gli ostacoli ch ancora si frappongono alla ralizzazion dgli intrvnti svolti dal Volontariato nll ambito dl ttamnto dl rinsrimnto social di prson comunqu nt nl circuito pnal; ch sia ncssario promuovr un ultrior più intnso prcorso di collaborazion il Volontariato gli opratori dll Amminiszion Pnitnziaria impgnati nll ambito dll scuzion pnal; 3

4 Visto ch la circolar dl DAP n.3593/6043 dl 9 ottobr 2003 dispon ch l Dirzioni dgli Istituti pnitnziari attuino una puntual pianificazion dgli intrvnti dll attività atvrso la dfinizion di un Progtto pdagogico dll Istituto, ch dovrà contnr l indicazion dll attività ttamntali da sviluppar all intrno dll Istituto, i programmi l progttualità da ralizzar con rifrimnto alla Comunità strna, in ciò coordinandosi d intgrandosi con il Dirttor dl Cntro di Srvizio Social comptnt; l Amminiszion Pnitnziaria, nll su articolazioni dgli Istituti pnitnziari di Cntri di Srvizio Social Adulti, ha la rsponsabilità dll scuzion dll pn nl loro complsso ch quindi ha il compito di prdisporr l condizioni pr rndr possibili tali collaborazioni; ch il Ministro dlla Giustizia si è impgnato, congiuntamnt alla Rgion, a promuovr la cultura dll intrvnto dl Volontariato nll ambito dlla giustizia a sostnr programmi intristituzionali, nl risptto dl ruolo di ciascun Ent; Tutto ciò prmsso La Confrnza Rgional dl Volontariato Giustizia il Provvditorato Rgional dll Amminiszion Pnitnziaria la Rgion Emilia-Romagna convngono quanto sgu: A. Il PRAP la Rgion Emilia-Romagna riconoscono la Confrnza Rgional Volontariato Giustizia com soggtto rfrnt pr l sclt programmatich ch riguardano gli ambiti di intrvnto dl Volontariato, nll su divrs form d sprssioni, nl sttor dll scuzion pnal più ampiamnt nl sttor dlla giustizia; B. Il PRAP, la Rgion la Confrnza, riconoscndo il valor dll intrvnto, anch dl singolo volontario ch svolg la sua attività in forma individual, n favoriscono l intgrazion con il coinvolgimnto ni momnti di programmazion, informazion formazion; C. Il PRAP, la Rgion la Confrnza si impgnano, nl risptto dgli obittivi dll autonomi di ciascun soggtto, atvrso la costituzion di un gruppo di lavoro appositamnt nominato, a promuovr lin di intrvnto comuni ch facilitino l attività svolta dal Volontariato in ordin al sostgno, al rinsrimnto social alla promozion dlla salut dll prson in scuzion di pna, nonché all attività di mdiazion pnal; D. Il PRAP favorisc l accsso agli Istituti pnitnziari dl Volontariato lo svolgimnto dll attività, riconoscndo il valor dlla prsnza dlla socità civil nl carcr; E. La Confrnza Rgional si impgna a rndr noti al PRAP gli organismi suoi adrnti; F. Il PRAP, la Rgion la Confrnza riconoscono i Comitati Locali pr l scuzion pnal adulti gli organismi nll ambito di quali vrranno prsntati i progtti l iniziativ riguardanti il Volontariato; 4

5 G. Allo scopo di mglio programmar l propri attività, il Volontariato è fruitor costant dll Ossrvatorio Rgional sul carcr; H. Il PRAP si impgna a fornir alla Confrnza informazioni su atti ministriali, lggi, circolari lin d indirizzo ch possano riguardar l impgno dl Volontariato. La Rgion si impgna a fornir alla Confrnza rgional informazioni sull dlibr riguardanti i finanziamnti a favor dll prson in scuzion pnal; I. Parimnti, agli opratori volontari dvono ssr consgnati i Rgolamnti intrni dgli Istituti; J. Il PRAP la Rgion si impgnano a favorir ralizzar in modo congiunto iniziativ formativ rivolt al prsonal dipndnt dl Ministro, dlla Rgion, dgli nti locali, dlla azind USL, dl volontariato, dl trzo sttor, finalizzat a migliorar la qualità di srvizi prstati l intgrazion opratori, auspicando anch il coinvolgimnto di altr istituzioni, quali la Prfttura la Qustura; K. La Confrnza rgional dl Volontariato si impgna a promuovr incontri priodici gruppi, associazioni, volontari, prsnti nll ambito rgional, pr una crscita comun, programmazion vrifica; L. Il PRAP favorisc contatti la Confrnza rgional Volontariato la scuola di formazion di Parma al fin di vrificar la possibilità di dar più ampio spazio all tmatich riguardanti il Volontariato nll ambito di corsi di formazion dgli agnti; M. Il PRAP, la Rgion la Confrnza rgional si impgnano a favorir la stipula di convnzioni di cui all art. 120 dl Rgolamnto di scuzion dll ordinamnto pnitnziario; Il PRAP, la Rgion Emilia Romagna la Confrnza rgional si impgnano a favorir la stipula di PROTOCOLLI OPERATIVI E CONVENZIONI Dirzioni dgli Istituti Pnitnziari Associazioni di Volontariato ch si attngono all sgunti lin guida 1) L Dirzioni dgli Istituti Pnitnziari si impgnano ad informar gli opratori volontari su modifich di normativ o nuov disposizioni riguardanti il Volontariato l su attività; 2) I Rapprsntanti dll Associazioni di Volontariato si impgnano a partcipar agli incontri ch i Dirttori dgli Istituti indicono, al fin di dar luogo ad una proficua programmazion dll attività dll iniziativ ch si intndono ralizzar con l Associazioni di volontariato il coinvolgimnto anch di qugli opratori volontari ch oprano a livllo individual, al fin di insrirl nl Progtto pdagogico dll Istituto, ch l Dirzioni prdispongono annualmnt ntro il ms di Dicmbr; si procdrà congiuntamnt anch ad una vrifica valutazion dll attività già attuat; 5

6 3) L Dirzioni i Rapprsntanti dll Associazioni di Volontariato dfiniranno gli ambiti l modalità oprativ dll attività dl Volontariato, tnndo conto dll spcificità di ogni singolo Istituto; 4) L Dirzioni dgli Istituti pnitnziari programmano momnti di comunicazion di rapprsntanti dll Associazioni di Volontariato con i rsponsabili dll Ar ducativ di Sicurzza al fin di favorir la comun attività, atvrso Confrnz di srvizio; 5) I Rsponsabili dll Ar ducativ organizzano incontri priodici mirati tutti i soggtti ch collaborano al ttamnto, istituzionali non, nll ambito dlla programmazion vrifica dll attività svolt, al fin di accrscr la cultura dll intgrazion, la rciproca conoscnza la ralizzazion di progtti; 6) L ducator, qual rsponsabil dl fascicolo rlativo all ossrvazion ttamnto dl dtnuto/intrnato, raccoglirà coordinrà, gli altri, i contributi dgli opratori volontari, ch fanno part o possono ssr chiamati a far part dl Gruppo di ossrvazion ttamnto, favorndo gli scambi tutti gli opratori al fin di favorir l intgrazion dgli intrvnti rivolti al dtnuto/intrnato vitandon la sovrapposizion ma riportandoli al modllo ducativo individuato; 7) I Rapprsntanti dll Associazioni di volontariato si impgnano a programmar con il coinvolgimnto dll Dirzioni dgli Istituti pnitnziari corsi di prparazion di aggiornamnto pr i volontari ch intndano collaborar con l Amminiszion pnitnziaria; 8) In caso di sospnsion /o di rvoca di prmssi di accsso di un oprator volontario, il Dirttor n dà tmpstiva motivata comunicazion all oprator volontario n informrà il PRAP, ch n darà comunicazion alla Confrnza Rgional. Il PRAP, la Rgion la Confrnza rgional si impgnano a favorir la stipula di PROTOCOLLI OPERATIVI E CONVENZIONI Dirzioni di Cntri di Srvizio Social pr Adulti Associazioni di Volontariato ch si attngono all sgunti lin guida 1)L Dirzioni di C.S.S.A. si impgnano ad informar gli opratori volontari su modifich di normativ o nuov disposizioni riguardanti il Volontariato l su attività; 2) L Dirzioni di C.S.S.A i Rapprsntanti dll Associazioni di volontariato promuovono a livllo local progtti, protocolli oprativi, convnzioni volti a favorir l insrimnto social di condannati ammssi alla misura altrnativa; 3) L Dirzioni di C.S.S.A i Rapprsntanti dll Associazioni di Volontariato, durant gli incontri, dfiniranno i contsti l modalità oprativ all intrno di quali potrà ssr svolta l attività dl Volontariato, tnndo conto dll spcificità di ogni singolo Ufficio; 4) L Dirzioni di C.S.S.A programmano momnti di comunicazion i Rapprsntanti dll Associazioni di volontariato il Capo Ara di Srvizio Social, ov possibil, con i Rfrnti dll divrs Zon Trritoriali, atvrso confrnz di Srvizio; 6

7 5) L Dirzioni di C.S.S.A i Rapprsntanti dll Associazioni di volontariato si impgnano a sviluppar la collaborazion i C.S.S.A. d il Volontariato, rlativamnt alla gstion dgli Sportlli Informativi Intgrati (SPIN) già sistnti o da attivar; 6) Qualora il volontario mtta in atto comportamnti tali da dtrminar l condizioni pr la rvoca dl prmsso di accsso, il Dirttor dl C.S.S.A. n darà tmpstiva motivata comunicazion al volontario n informrà il Provvditorato, ch n darà comunicazion alla Confrnza Rgional. I soggtti firmatari si impgnano ad oprar annualmnt una vrifica dll attuazion dl prsnt Protocollo a promuovr il supramnto dgli ostacoli ch si frappongono alla sua applicazion Bologna, 1 dicmbr 2003 pr il Provvditorato Rgional dll Amminiszion Pnitnziaria Il Provvditor Aldo Fabozzi pr la Rgion Emilia-Romagna Assssorato L Assssor Gianluca Borghi pr la Confrnza Rgional Volontariato Giustizia La Prsidnt Paola Cigarini 7

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