INDAGINI IDROGEOLOGICHE FINALIZZATE ALLA DEFINIZIONE DELLA QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE NELLE ZONE LIMITROFE AL SITO CONTAMINATO CAFFARO
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1 INDAGINI IDROGEOLOGICHE FINALIZZATE ALLA DEFINIZIONE DELLA QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE NELLE ZONE LIMITROFE AL SITO CONTAMINATO CAFFARO S.p.A. UBICATO NEL COMUNE DI GALLIERA (BO) Relazione Tecnica Servizio Territoriale Distretto di Pianura Servizio Sistemi Ambientali Dipartimento Tecnico Sezione Provinciale di Bologna Aprile 2003
2 INDAGINI IDROGEOLOGICHE FINALIZZATE ALLA DEFINIZIONE DELLA QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE NELLE ZONE LIMITROFE AL SITO CONTAMINATO CAFFARO S.p.A. UBICATO NEL COMUNE DI GALLIERA (BO) Redazione a cura di: Giovanna Biagi 1 Marco Marcaccio 2 Claudia Pelliconi 1 Luigi Vicari 2 Hanno collaborato: Donatella Ferri 3 e Maurizio Falchieri 3 per le attività analitiche di laboratorio. 1 Servizio Territoriale Distretto di Pianura 2 Servizio Sistemi Ambientali 3 Dipartimento Tecnico Arpa - Sezione Provinciale di Bologna Via Triachini Bologna 2/19
3 INDICE Premessa Area di studio Materiali e metodi Esposizione e discussione dei risultati Ricostruzione della superficie piezometrica Qualità delle acque superficiali e di prima falda Considerazioni conclusive Bibliografia Appendice Certificati di analisi /19
4 PREMESSA L azienda Caffaro S.p.A. (ex Siapa S.p.A) ubicata nel Comune di Galliera ha prodotto fin dagli anni 50 fitofarmaci liquidi, in polvere e granulari. Le materie prime utilizzate nei processi produttivi erano sia di tipo organico che inorganico, oltre all utilizzo di solventi quali xilolo, cicloesanone, shellsol 100 e 200 e cloruro di metilene. Ad esempio uno dei primi impianti installati era finalizzato alla lavorazione delle polveri secche a base di DDT. Nel luglio 1999 le attività produttive sono cessate e nel novembre 2000 sono iniziate, in accordo con gli enti competenti tra i quali Arpa, le operazioni di rimozione dei serbatoi interrati. Il terreno circostante i serbatoi è stato analizzato e ha evidenziato concentrazioni di fitofarmaci superiori ai limiti della tabella 1 dell allegato 1 del D.M. 471/99. A seguito di questi risultati la ditta ha deciso di procedere alla bonifica del sito inviando una comunicazione, ai sensi dell art.9 del D.M. 471/99, e procedendo a presentare il Piano di Caratterizzazione. Nell ambito del tavolo tecnico istituito dal Sindaco del Comune di Galliera per la dismissione degli impianti produttivi e dei serbatoi interrati e successivamente, nell ambito della Conferenza dei Servizi indetta ai sensi del D.M. 471/99 tenutasi presso l amministrazione comunale il 20 aprile 2001, era stato unanimemente deciso e dato mandato ad Arpa di eseguire un monitoraggio conoscitivo sui pozzi di captazione delle falde superficiali utilizzati a scopo irriguo dalla popolazione limitrofa lo stabilimento, in modo da verificare l'eventuale presenza di fitofarmaci. L obiettivo del monitoraggio era quello di escludere che la contaminazione avesse raggiunto i pozzi di captazione delle falde superficiali, che costituiscono la tipologia più diffusa nella zona, e che vengono utilizzati dalla popolazione residente in prossimità dell'area dello stabilimento. Il monitoraggio ha riguardato inoltre le acque superficiali dello scolo Riolo che lambisce un lato dell area dello stabilimento Caffaro Spa. 4/19
5 1. AREA DI STUDIO L area dello stabilimento Caffaro S.p.A è ubicato in località di San Venanzio in Comune di Galliera, a ridosso della ferrovia Bologna-Padova e delimitato a nord dallo scolo Riolo (Fig. 1). L area si trova in destra idrografica del fiume Reno che scorre poco più a nord dello scolo Riolo. La geomorfologia della zona è controllata in parte da movimenti tettonici recenti (neotettonici) che hanno condizionato l andamento delle aste fluviali, tra le quali la più evidente nella zona è la deviazione repentina del Fiume Reno da un andamento Sud Ovest Nord Est ad uno Nord Ovest Sud Est. Ciò ha determinato nel tempo una irregolare e complessa distribuzione dei depositi limosi e sabbiosi. Ne consegue che le falde acquifere sono per i primi metri fortemente interconnesse per il limitato spessore e la limitata estensione areale degli strati più fini limoso-argillosi. A seguito delle indagini geologiche effettuate per il Piano di Caratterizzazione, che hanno confermato in massima parte le conoscenze già note per l area in esame, hanno individuato 2 falde superficiali, una che raggiunge la profondità di 6-7 m e l altra sottostante fino a circa 15 m. Queste due falde risultano essere interconnese tra loro ma separate, da materiale limoso-argilloso per uno spessore di circa 10m, dalla terza falda che si trova a circa 25 m di profondità. Procedendo ancora in profondità si raggiunge la falda utilizzata dai pozzi ad uso idropotabile collocata a circa 60 m dal piano campagna. Lo scolo Riolo è in connessione con le prime due falde superficiali e durante l anno risulta essere per queste ultime sia drenante che alimentante. 5/19
6 Figura 1: Ubicazione del sito contaminato con evidenziato lo Scolo Riolo. 6/19
7 2. MATERIALI E METODI Per raggiungere gli obiettivi dello studio, ovvero escludere la possibilità che i pozzi limitrofi al sito contaminato fossero stati raggiunti dai fitofarmaci in concentrazioni anomale, è stata avviata una indagine per individuare la tipologia più frequente di pozzi presenti nelle zone circostanti utilizzando anche i dati contenuti nel Catasto pozzi della Regione Emilia Romagna. I pozzi ad uso domestico e agricolo irriguo sono quelli più frequenti e tra questi quelli che pescano nelle falde più superficiali, ovvero quelle potenzialmente più contaminate, sono un numero cospicuo e comunque raggiungono profondità che variano dai 6 ai 12 m. Verificato ciò sono stati individuati inizialmente 12 pozzi aventi una profondità inferiore ai m in punti ritenuti idonei e significativi per ricostruire la direzione di deflusso delle falde superficiali e verificare il loro rapporto con lo scolo Riolo (Tab. 1). Considerando che i maggiori prelievi dai pozzi domestici avvengono nelle stagioni estiva e autunnale si è scelto questo periodo dell anno per effettuare le indagini. A questo scopo è stata effettuata in data 4 luglio 2001 una misura del livello statico dell acqua nei pozzi utilizzando un freatimetro a precisione centimetrica. I dati ricavati hanno permesso di calcolare la quota della falda riferita al livello medio del mare, ovvero la piezometria, desumendo dalla cartografia CTR a scala 1:5000 la quota del piano campagna in prossimità del pozzo. Tramite la piezometria ricavata nei 12 pozzi è stato possibile ricostruire, con l ausilio del software SURFER, l andamento della superficie piezometrica tracciando anche le isopieze. Trattandosi di piezometria l acqua defluisce dalle zone avente quota più elevata verso quelle aventi quota più bassa. Una volta ricostruita la superficie piezometrica e quindi ottenuto il deflusso della falda è stato possibile individuare un ristretto numero di pozzi idonei dove effettuare il campionamento dell acqua per le determinazioni analitiche (v. Tab. 1). Sono stati individuati 4 pozzi e 2 punti sullo Scolo Riolo in modo da analizzare campioni a monte e a valle rispettivamente idrogeologico e idrologico dello stabilimento sia in destra che in sinistra Scolo Riolo. I campioni a monte 7/19
8 idrogeologico costituiscono i bianchi che possono dare eventuali indicazioni di fitofarmaci eventualmente presenti in falda per effetto delle normali attività agricole in essere nella zona. In data 4 luglio 2002 è stato effettuato il campionamento a seguito del quale sono state effettuate le determinazioni analitiche utilizzando le tecniche analitiche riportate in tabella 2. Sigla Indirizzo UTM Est UTM Nord Profondità Piezometria (*) Campionamento acqua m m m 1_1 Via Valle _2 Via Valle _1 Via Marconi <15 3_2 Via Marconi <15 3_3 Via Limbena _1 Via Vittorio Veneto <15 4_2 Via Vittorio Veneto <15 6_1 Via Provinciale <15 6_2 Via Provinciale _3 Via Provinciale <15 7_1 Via della Pace <15 8_1 Via Cavallini <15 8_2 Via Malaguti <15 R1 Riolo - Ponte Via della Pace R2 Riolo - Ponte Via Provinciale (*) Per lo Scolo Riolo si deve intendere come quota del pelo libero dell acqua Tabella 1: Ubicazione dei pozzi campionati e quelli in cui è stata misurata la piezometria. Parametro Tecnica analitica ph elettrometria conducibilità a 20 C elettrometria Rame AAS-HGA Piombo AAS-HGA Cromo esavalente Spettrofot. UV/Visibile Cromo totale AAS-HGA Cadmio AAS-HGA Diclorometano GC-ECD Antiparassitari Sommatoria fitofarmaci Fitofarmaci Clorurati (*) GC-ECD Fitofarmaci Fosforati (*) GC-ECD Fitofarmaci Fungicidi (*) GC-ECD Fitofarmaci Erbicidi Atrazina GC-MS Fitofarmaci Erbicidi Alaclor GC-ECD (*) per l elenco dei fitofarmaci vedere in appendice i certificati di analisi Tabella 2: Parametri analizzati nelle acque e relativa tecnica analitica. 8/19
Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2)
Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) In particolare i valori di piezometria sono risultati più bassi rispetto a quelli del
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