BIOCHIMICA APPLICATA

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1 BIOCHIMICA APPLICATA Dott.ssa Simona Todisco Mail: Orario delle lezioni: Lunedì: 11:30-13:30 Mercoledì 9:30-11:30 Venerdì 11:30-13:30

2 Testi consigliati: Leuzzi U. et al. -Biochimica della nutrizione- Zanichelli Baynes J.W., et al.-biochimica per le discipline biomediche-elsevier Stoppini M- Biochimica applicata- EdiSES Appunti delle lezioni-sito internet: www2.unibas.it/stodisco/

3 Programma in cenni Concetti di nutrizione; Fabbisogno di nutrienti, bilancio energetico, standard nutrizionali e linee guida alimentari Carboidrati; Il fegato; metabolismo glucidico; Metabolismo epatico dell azoto proteico e non proteico; Lipidi e lipoproteine; Tessuto adiposo; metabolismo Tessuto muscolare; metabolismo muscolare e interazioni con altri organi e tessuti; Tecniche di laboratorio; tecniche enzimatiche, tecniche cromatografiche, tecniche spettroscopiche etc

4 CONCETTI DI NUTRIZIONE

5 NUTRIZIONE Interazione essenziale di un organismo con l ambiente. processo fisiologico, involontario, che l organismo compie per assumere i nutrienti di cui necessita per potersi mantenere in vita. STATO NUTRIZIONALE -Introduzione e Digestione dei nutrienti; -Assorbimento dei nutrienti; -Trasporto ed utilizzazione dei nutrienti.

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7 Principi nutritivi (Nutrienti) Alimenti o cibi Principi alimentari (nutrienti complessi) Nutrienti Macronutrienti Carboidrati Grassi Proteine Micronutrienti Vitamine Sali minerali Acqua

8 Gruppi alimentari NUTRIENTE PRINCIPALE GLUCIDI PROTEINE GLUCIDI, PROTEINE, LIPIDI PROTEINE, FIBRA LIPIDI, VITAMINE LIPOSOLUBILI ACQUA, FIBRA, VITAMINE, SALI MINERALI ACQUA, FIBRA, VITAMINE, MINERALI GRUPPI ALIMENTARI Cereali e tuberi Carne, pesce, uova Latte, formaggi, yogurt Legumi Oli e grassi Verdura Frutta NUTRIZIONE: insieme dei processi biochimici attraverso i quali l organismo utilizza i principi nutritivi per soddisfare le tre fondamentali funzioni: -costruttiva o plastica; -energetica; -regolatrice o protettiva

9 Energetica: Funzione dei nutrienti Zuccheri, grassi Costruttivo o plastica- (Accrescimento, strutturale): Grassi, amminoacidi, oligoelementi Regolatrice o protettiva (Bioregolazione): Amminoacidi, vitamine, oligoelementi, acqua

10 NUTRIENTI ESSENZIALI Indispensabili per crescita, sviluppo e sopravvivenza; La loro assenza dà origine a segni caratteristici di malattia; Segni di deficienza sono superati solo dal nutriente in esame o da un suo precursore; La gravità dei segni di deficienza è direttamente proporzionale alla quantità consumata: La sostanza non è sintetizzata dal corpo umano in quantità adeguata, ma è richiesto per alcune importanti funzioni

11 NUTRIENTI ESSENZIALI -8 amminoacidi nell adulto e 10 nel bambino; leucina, isoleucina, treonina, lisina, valina metionina, triptofano, fenilalanina, arginina ed istidina; -2 acidi grassi: acido linoleico ( 6) e acido linolenico ( 3); -vitamine e sali minerali.

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13 Valutazione pratica dello stato nutrizionale Analisi della composizione corporea Bilancio energetico Massa magra Massa grassa Energia introdotta Spesa energetica

14 Fabbisogno energetico Bilancio e energetico

15 Fabbisogno energetico Quantità di energia alimentare necessaria a compensare il dispendio energetico di individui che mantengono un livello di attività fisica sufficiente per partecipare attivamente alla vita sociale ed economica e che abbiano dimensioni e composizioni corporee compatibili con un buono stato di salute a lungo termine (FAO/WHO, 1985)

16 Bilancio energetico Bilancio fra energia introdotta (sotto forma di macronutrienti) ed energia spesa (per attività fisica e per le reazioni metaboliche). I legge della termodinamica: la variazione dell energia interna in un sistema è pari alla somma di calore e lavoro scambiate fra sistema ed ambiente (l energia né si crea né si distrugge, ma si trasforma). Bilancio energetico positivo: Energia introdotta Energia spesa Bilancio energetico negativo: Energia introdotta Energia spesa

17 Bilancio energetico ORGANISMO ENERGIA INTRODOTTA SPESA ENERGETICA L energia viene introdotta nell organismo con gli alimenti ed in particolare è apportata da: - glucidi = 4 kcal/g - lipidi = 9 kcal/g - proteine = 4 kcal/g L alcol etilico, pur non essendo considerato un nutriente in senso stretto, apporta energia nella misura di 7 kcal/g. - L energia viene consumata per: - dispendio basale o di mantenimento (metabolismo basale); - dispendio per l effetto termico del cibo; - dispendio per l attività fisica; - dispendio per l accrescimento; - dispendio per l introduzione e trasformazione degli alimenti; - dispendio da condizioni fisiologiche particolari (gravidanza, allattamento).

18 VALORE CALORICO DEI NUTRIENTI Nutrienti KJ/g Kcal/g Carboidrati 17 4 Grassi 37 9 Proteine 17 4 Alcol 30 7

19 Energia introdotta Energia introdotta con i nutrienti che hanno funzione energetica Polisaccaridi 3/4 (pane, pasta, riso, patate) CARBOIDRATI 55-60% Oligosaccaridi 1/4 (dolci, miele, frutta) GRASSI Saturi, Mono- e Polinsat % (olio, formaggi, salumi) PROTEINE Animali e Vegetali 1: % (carne, pesce, latte, uova, formaggi, legumi,ecc.)

20 % di Macronutrienti nella dieta Dieta tipica Dieta desiderabile Proteine % Carboidrati 40 50% Proteine % Carboidrati 55 60% Grassi 40% Grassi 25-30%

21 SPESA ENERGETICA Giornaliera Il metabolismo è vita. La velocità metabolica riflette quanto rapidamente il corpo utilizza le sue riserve di energia (glicogeno, trigliceridi, proteine). Questa velocità può variare notevolmente perchè dipende da numerosi fattori. Una valutazione pratica è determinare la Spesa Energetica Totale Giornaliera (Total Daily Energy Expenditure (TDEE))

22 SPESA ENERGETICA Giornaliera Tre componenti Metabolismo basale (MB): quantita di energia utilizzata da un individuo a riposo, in uno stato termico neutrale, a digiuno da ore, in condizioni di totale rilassamento psico-fisico. Effetto termico del cibo (TEF): Incremento del costo energetico richiesto per digestione ed assorbimento degli alimenti Effetto termico dell esercizio (TEE): Spesa energetica dovuta a tipo, frequenza ed intensità dell attività fisica

23 SPESA ENERGETICA Spesa energetica a riposo= spesa energetica a riposo non a digiuno = metabolismo basale + energia TEF Spesa energetica giornaliera = metabolismo basale + energia spesa in attività fisica Metabolismo basale= energia richiesta per mantenere le funzioni corporee a riposo Condizioni particolari bambini in crescita e condizioni non di termoneutralità Per determinare il FABBISOGNO ENERGETICO giornaliero di un individuo è necessario definire il suo peso desiderabile

24 Indice di massa corporea o IMC o BMI (Body Mass Index) IMC = PESO (Kg) [ALTEZZA (m)]2 Condizione Malnutrizione grave inferiore a 15.9 IMC Malnutrizione moderata compreso tra 16 e 16.9 Malnutrizione lieve compreso tra 17 e normopeso compreso tra 18.5 e 24.9 Sovrappeso compreso tra 25 e 29.9 Obesità di 1 e 2 grado compreso rispettivamente tra 30 e 34.9 e tra 35 e 39.9 Obesità grave superiore a 40

25 METABOLISMO BASALE Energia richiesta per il mantenimento a riposo : -delle funzioni cellulari vitali per l organismo; -dei sistemi integrati del corpo e -della temperatura corporea Funzioni che sono necessarie per continuare le attività fisiologiche in uno stato a riposo e di postassorbimento. La spesa energetica per il metabolismo basale è correlata direttamente alla «quantità» di tessuti metabolicamente attivi che un individuo possiede. A riposo, fegato, cuore, reni sono fra i tessuti più metabolicamente attivi. Il tessuto muscolare è uno dei principali componenti per la determinazione del metabolismo basale. In particolare la massa magra che è quella metabolicamente attiva.

26 METABOLISMO BASALE Pompe osmotiche, turnover proteico, trasporto attivo, ritmo cardiaco, respirazione Fattori che influenzano MB: Età Sesso Stato ormonale Composizione corporea Predizione: Specifiche equazioni Misurazioni: Metodo calorimetrico Metodo non calorimetrico Stati febbrili (+13% x ogni grado sopra 37C) Temperatura ambientale Agenti farmacologici Fumo/caffeina Condizioni fisiologiche particolari (gravidanza /allattamento) La misurazione avviene in: Condizione supina, rilassata A digiuno da ore In Termoneutralità (27-29 C) In assenza di stress e stimoli psicologici o fisici

27 Effetto termico del cibo (TEF) Aumento della spesa energetica indotta dal consumo di cibo, in genere alta nella 1 ora dopo il pasto e dura circa 4 ore. Espressa come % contenuto energetico del cibo ingerito Due componenti: Una obbligatoria- energia spesa per assorbire, metabolizzare trasportare e depositare i diversi substrati; Una regolatoria (detta anche facoltativa)- con specifiche funzioni adattative. Maggiori sono le calorie contenute nei cibi, maggiore è TEF. Varia in funzione di: - Quantità di alimenti; -Qualità degli alimenti (proteine glucidi e lipidi)

28 Attivita fisica (EMR Exercise metabolic rate) L attività fisica è la componente più variabile della spesa energetica giornaliera ed è la spesa necessaria per la contrazione muscolare volontaria. Si può suddividere in programmata (attività sportiva) non programmata (tutti i movimenti giornalieri non programmati). Contributo dell attività fisica alla spesa energetica giornaliera Allettati (5-10%) Sedentari (15 %) Fattori importanti: intensità e velocità dell esercizio fisico Normalmente attivi (30%) Elevata attività fisica (maggiore di 30%)

29 DETERMINAZIONE DELLA SPESA ENERGETICA Metodi di misurazione Metodi di predizione Calorimetria diretta Calorimetria indiretta Metodiche non calorimetriche Acqua doppiamente marcata ( 2 H e 18 O Monitoraggio della frequenza cardiaca

30 METABOLISMO CELLULARE Alimenti: Glucidi, protidi, lipidi ATP : Metabolismo basale, Biosintesi, Lavoro osmotico, Attività muscolare, Termogenesi O2 + H2O CO2+ H2O + calore

31 CALORIMETRIA DIRETTA -Tutti i processi metabolici del corpo umano producono CALORE -CAMERA METABOLICA; per la misurazione del CALORE prodotto da un organismo in 24 ore; -Tecnica precisa ed accurata; -Troppo costosa e disagi per il paziente.

32 CALORIMETRIA INDIRETTA L organismo ricava energia dalle ossidazioni dei substrati contenuti negli alimenti in cui è consumato O2 e prodotta CO2 Può misurare: Consumo di O2; Produzione di CO2; Escrezione urinaria di azoto. Consumo di ossigeno Strumentazione: respirometri portatili Equivalente calorico di 1l O2= 20,3kJ= 5 kcal Es. VO2 a riposo = 0,3 l/min 0,3x 60 x 24h= 432 l/giorno 432 l/giorno x 5 kcal/l = 2160 kcal/giorno

33 Calorimetria indiretta La misurazione avviene in: Condizione supina, rilassata In Termoneutralità (27-29 C) In assenza di stress e stimoli psicologici o fisici A digiuno da ore- Metabolismo basale Non a digiuno- Metabolismo a riposo Immediatamente dopo un pasto- TEE

34 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO (TEE Total Energy Expenditure) Equazioni predittive Equazioni ricavate da studi sulla popolazione Si basano su massa magra, peso (ideale o reale), altezza, età e sesso.

35 Equazioni predittive Fattori da conoscere: Metabolismo Basale; Tempo dedicato alle differenti attività giornaliere; Costo energetico di tali attività (misurato o stimato). STRUMENTI: tabelle con il costo energetico di differenti attività

36 EQUAZIONE PREDITTIVA PER IL CALCOLO DEL FABBISOGNO ENERGETICO Consumo si ossigeno basale proporzionale al peso corporeo. Una delle formule più usate è quella di Harris-Benedict che tiene in considerazione sesso, peso corporeo, statura ed età Uomini: Kcal/24h= (13,75 x peso in kg) + (5,003 x altezza in cm) - (6,775 x età) Donne: Kcal/24h= 655,1 + (9,563 x peso in kg) + (1,850 x altezza in cm) - (4.676 x età) Bambini: Kcal/24h= 22,10 + (31,05 x peso in kg) + (1,16 x altezza in cm) Queste equazioni sovrastimano il fabbisogno energetico mediamente del 5%. Il peso può essere quello reale o quello desiderabile in base al BMI

37 Stima dispendio energetico durante l attività fisica - Indice di costo energetico relativo ad attività specifiche (fattore TAF -Tasso Attività Fisica); - Indice di costo energetico relativo ad una specifica occupazione (indice IEI- Indice Energetico Integrato); - Indice di costo energetico relativo all attività svolto nell arco dell intera giornata (indice LAF- Livello di Attività Fisica) Tutti questi indici sono multipli del metabolismo basale. Possibili errori di valutazione perché sono calcolate su base di popolazione

38 Indice energetico integrato Dispendio energetico dovuto a tutte le attività che concorrono ad una specifica occupazione (multiplo del MB). Esempio: commessa di 25 anni normopeso in salute MB= 1306 kcal/giorno

39 Indice energetico integrato Parte esclusivamente dedicata al lavoro

40 Livello Attività fisica (LAF) Dispendio energetico giornaliero, quando non si conoscono con esattezza il tipo e la durata di una determinata attività fisica

41 LIVELLO DI ATTIVITA FISICA (LAF) Dispendio energetico giornaliero complessivo Rappresenta la somma ponderata di tutti gli IEI ed include anche il costo energetico del sonno e di periodi di inattività Si esprime come multiplo del Metabolismo Basale TEE = LAF * MB

42 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO BASATO SU IEI Conoscere MB (metodi di misurazione o di predizione); Calcolare MB/24h; Calcolare in base a IEI tabulati ed al tempo dedicato ad ogni attività le kcal di ogni singola attività kcal= IEI* MB/24h * tempo (h) La somma di tutte le kcal darà il valore del TEE (dispendio energetico giornaliero)

43 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO BASATO SU LAF Conoscere MB (metodi di misurazione o di predizione); Calcolare MB/24h; Calcolare il LAF medio facendo la somma ponderata di IEI tabulati: LAF medio = (somma IEI)/ tempo dedicato(h) TEE (dispendio energetico giornaliero)= = LAF * MB

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45 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO PONDERATO SU TUTTO L ANNO (LAF) Si calcola il peso relativo delle giornate tipo: nell esempio menzionato 35% dell anno per le giornate 1 (2 giorni a settimana per 11 mesi e 7 giorni settimana per 1 mese) e 65% dell anno per le giornate 2 (5 giorni a settimana per 11 mesi), Si ottiene dunque un LAF ponderato = 1,56 x 0,35 + 1,51 x 0,65 = 1,53, a partire dal quale si calcola il fabbisogno energetico giornaliero ponderato su tutto l anno : 1378 x 1,53= 2108 kcal/giorno (8,83 MJ/giorno).

46 FABBISOGNO ENERGETICO NELL ANZIANO Il dispendio energetico si riduce con l'età, a partire dai anni. Il MB è uno dei componenti coinvolti, come conseguenza della perdita di massa metabolicamente attiva. Anche l attività fisica si riduce con l età. Il LAF, dai 60 ai 90 anni, diminuisce da 1,40 a 1,33 negli uomini e da 1,44 a 1,37 nelle donne, cioè di circa il 4% per decade. I fabbisogni energetici dell anziano vengono calcolati in maniera simile a quelli degli adulti, utilizzando appropriate equazioni di predizione del metabolismo di base e specifici livelli di attività fisica.

47 FABBISOGNO ENERGETICO IN GRAVIDANZA L incremento auspicabile di peso delle gestanti e il loro fabbisogno aggiuntivo di energia devono essere determinati individualmente e differiscono in funzione dell IMC pregravidanza. E quindi importante sottolineare che le donne sottopeso all inizio della gravidanza necessitano di quantità di energia superiori a quelli delle donne che iniziano la gravidanza in condizioni di peso ottimale o in sovrappeso. Le prime infatti (IMC < 18,5 kg/m2) dovrebbero essere incoraggiate ad aumentare il loro peso di 12,5-18 kg, le normopeso (18,5 kg/m2 < IMC < 25 kg/m2) di 11,4-16 kg (0,5 kg / settimana nel 2 e 3 trimestre) e le sovrappeso (IMC > 25 kg/m2) di 7-11,5 kg. Es. per una donna con IMC < 18,5 kg/m2 fabbisogno supplementare giornaliero (considerando una riduzione del LAF) di 365 kcal. Es. per una donna con IMC 18,5-25 kg/m2 fabbisogno supplementare giornaliero (considerando una riduzione del LAF) di 150 kcal. Es. per una donna con IMC > 25 kg/m2 fabbisogno supplementare giornaliero (considerando una riduzione del LAF) di 100 kcal.

48 FABBISOGNO ENERGETICO NELL ALLATTAMENTO Il fabbisogno energetico supplementare legato all allattamento materno è ovviamente proporzionale alla quantità di latte prodotto. Tenuto conto di questo, dell efficienza energetica della trasformazione dei macronutrienti in latte e della perdita di grasso corporeo postgravidanza è stato stimato un fabbisogno addizionale medio di 450 kcal/die nel primo mese e 565 kcal/die nel primo trimestre.

49 VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA Determinazione clinica dello stato nutrizionale: Diario alimentare; Misure corporee (antropometriche); Test di laboratorio biochimici ed ematologici (determinazione della concentrazione di proteine, determinazione dell escrezione urinaria di azoto etc.)

50 Standard nutrizionali e Linee guida alimentari

51 Standard nutrizionali - Tabelle di assunzione raccomandata degli alimenti Quantità di ciascun nutriente essenziale necessaria per non incorrere in sintomi da carenza ovvero apporti raccomandati in energia e nutrienti in funzione della stima dei bisogni e dei livelli di sicurezza, tenuto conto di specifiche condizioni di età, sesso etc. Linee guida alimentari Indicazioni di tipo igenico sanitario circa la quantità e la qualità degli alimenti da introdurre nella dieta. Sono basati su studi epidemiologici; mirano a ridurre gli squilibri alimentari.

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53 Formulazione degli standard nutrizionali (LARN) LARN: Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana criteri di natura biologica e preventiva, e formulati sulla base del parere di una commissione di esperti Rappresentano la base per definire strumenti come linee guida e obiettivi nutrizionali per la popolazione, e possono essere usati per la sorveglianza nutrizionale e in dietetica.. Si basano su stime dei bisogni effettuate in studi sperimentali ma non coincidono con i bisogni Per assicurare la copertura dei bisogni per tutti gli individui di una popolazione, questa viene divisa in gruppi omogenei di sesso ed età. Considerano la distribuzione dei bisogni normale (o gaussiana)

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55 LARN Fabbisogno medio stimato (EAR) Dose giornaliera raccomandata (RDA) Apporto adeguato (AI) Massimo livello tollerabile di assunzione (UL)

56 Terminologia utilizzata per le Dietary Reference Intakes (DRI) - Food and Nutrition Board USA Estimated Average Requirement (EAR) (Fabbisogno medio): valore di assunzione giornaliera di un nutriente che si stima possa soddisfare il bisogno della metà degli individui sani di una popolazione, divisa per stadi di vita e sesso. Reccommended Dietary Allowance (RDA) (Assunzione raccomandata per la poolazione: Livello di assunzione giornaliera media sufficiente a coprire il bisogno di quasi tutti (97-98%) gli individui sani appartenenti a un particolare stadio di vita e sesso. RDA = EAR + 2 SD.

57 Terminologia utilizzata per le Dietary Reference Intakes (DRI) - Food and Nutrition Board USA Adequate intake (AI) (Assunzione adeguata): valore di assunzione basato su approssimazioni osservate o determinate sperimentalmente o stime di assunzione da un gruppo o sottogruppo di persone sane che si assume sia in grado di sostenere uno stato di nutrizione adeguato. Si utilizza quando non è nota la distribuzione del bisogno per quel nutriente. Tolerable upper intake level (UL) (Livello massimo tollerabile di assunzione): Livello di assunzione di un nutriente più elevato che verosimilmente non dà effetti indesiderati per quasi tutti gli individui di una popolazione.

58 Dietary reference intake (DRI) (FNB - USA)

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60 Standard nutrizionali in Italia - i LARN LARN : Livelli di Assunzione Raccomandata di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana Pubblicati a cura della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) per la prima volta nel Ultima revisione LARN = RDA (USA) o RNI (GB) o PRI (population reference intake - EC) Livello di sicurezza e di adeguatezza = AI (USA) Suggested Dietary Target (SDT) Obiettivo nutrizionale per la prevenzione: Obiettivi quali- e quantitativi di assunzione di nutrienti o di consumo di alimenti e/o bevande, il cui raggiungimento indica la riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative nella popolazione generale.

61 LARN per le vitamine Assunzione raccomandata per la popolazione (EAR in nero) e assunzione adeguata (AI in rosso): valori su base giornaliera LARN PER LE VITAMINE: ASSUNZIONE RACCOMANDATA PER LA POPOLAZIONE (RDA) E ASSUNZIONE ADEGUATA (AI) Vit. C Tiamina RiboflavinaNiacina Ac pantotenicovit. B6 Biotina Folati Vit.B12 Vit. A Vit. D Vit. E Vit. K (mg) (mg) (mg) (mg) (mg) (mg) (μg) (μg) (μg) (μg) (μg) (mg) (μg) LATTANTI 6-12 mesi 35 0,3 0, , , BAMBINI-ADOLESCENTI 1-3 anni 35 0,4 0, , , anni 45 0,5 0,6 8 2,5 0, , anni 60 0,8 0,8 12 3,5 0, , Maschi anni 90 1,1 1,3 17 4,5 1, , anni 105 1,2 1, , , Femmine anni ,2 17 4,5 1, , anni 85 1,1 1, , , ADULTI Maschi anni 105 1,2 1, , , anni 105 1,2 1, , , anni 105 1,2 1, , , anni 105 1,2 1, , , Femmine anni 85 1,1 1, , , anni 85 1,1 1, , , anni 85 1,1 1, , , anni 85 1,1 1, , , GRAVIDANZA 100 1,4 1, , , ALLATTAMENTO 130 1,4 1, ,

62 LARN per i minerali Assunzione raccomandata per la popolazione (EAR in nero) e assunzione adeguata (AI in rosso): valori su base giornaliera LARN PER I MINERALI: ASSUNZIONE RACCOMANDATA PER LA POPOLAZIONE (RDA) E ASSUNZIONE ADEGUATA (AI) Ca P Mg Na K Cl Fe Zn Cu Se I Mn Mo Cr F (mg) (mg) (mg) (g) (g) (g) (mg) (mg) (mg) (μg) (μg) (mg) (μg) (μg) (mg) LATTANTI 6-12 mesi ,4 0,7 0, , , ,4 BAMBINI-ADOLESCENTI 1-3 anni ,7 1, , , ,7 4-6 anni ,9 2,4 1, , , anni ,1 3 1, , , ,6 Maschi anni ,5 3,9 2, , , , anni ,5 3,9 2, , , ,5 Femmine anni ,5 3,9 2,3 10;18 9 0, , , anni ,5 3,9 2, , , ADULTI Maschi anni ,5 3,9 2, , , , anni ,5 3,9 2, , , , anni ,2 3,9 1, , , ,5 75 anni ,2 3,9 1, , , ,5 Femmine anni ,5 3,9 2, , , anni ,5 3,9 2,3 18;10 9 0, , anni ,2 3,9 1, , , anni ,2 3,9 1, , , GRAVIDANZA ,5 3,9 2, , , ALLATTAMENTO ,5 3,9 2, , ,

63 Statura LARN, 2012 Indicazioni di valori di fabbisogno energetico per adulti italiani (18-60 anni) in funzione del peso e del tipo di attività condotta UOMINI LARN PER L'ENERGIA Peso corporeo MB FABBISOGNO ENERGETICO (kcal/die) PER UN LAF DI: (m) (kg) (kcal/die) 1,45 1,6 1,75 2,1 Maschi anni 1,5 50, ,6 57, , ,8 72, ,9 81, Maschi anni 1,5 50, ,6 57, , ,8 72, ,9 81,

64 LARN, 2012 Statura Indicazioni di valori di fabbisogno energetico per adulti italiani (18-60 anni) in funzione del peso e del tipo di attività condotta DONNE LARN PER L'ENERGIA Peso corporeo MB FABBISOGNO ENERGETICO (kcal/die) PER UN LAF DI: (m) (kg) (kcal/die) 1,45 1,6 1,75 2,1 Femmine anni 1,5 50, ,6 57, , ,8 72, ,9 81, Femmine anni 1,5 50, ,6 57, , ,8 72, ,9 81,

65 Linee Guida Alimentari Indicazioni di tipo igienico sanitario circa la quantità e la qualità degli alimenti da introdurre nella dieta. Le linee guida quindi parlano al grosso pubblico di alimenti e non di nutrienti. Le linee guida non tengono conto soltanto del contenuto in nutrienti essenziali ma anche di acquisizioni igenico-sanitarie.

66 Linee Guida Alimentari italiane Pubblicate nel 1988 dall Istituto Nazionale della Nutrizione. Ultima revisione del 2003 a cura dell INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Il testo è interamente scaricabile: rretta_alimentazione/linee%20guida.pdf

67 LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE- DECALOGO INRAN 1. Controlla il peso e mantieniti sempre attivo. 2. Più cereali, legumi, ortaggi e frutta. 3. Grassi: scegli la qualità e limita la quantità. 4. Zuccheri, dolci e bevande zuccherate: nei giusti limiti. 5. Bevi ogni giorno acqua in abbondanza. 6. Il sale? Meglio poco. 7. Bevande alcoliche: se si solo in quantità controllata 8. Varia spesso le tue scelte a tavola. 9. Consigli speciali per persone speciali 10. La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te

68 Un po di storia sulla piramide alimentare: 1939 un medico nutrizionista italiano Lorenzo Piroddi per primo ipotizza un legame fra alimentazione ed insorgenza di alcune patologie (diabete eccessi nutrizionali, obesità); Negli anni settanta il fisiologo americano Keys pubblica il libro «Mangiar bene per vivere meglio»; Dimostrazione scientifica del valore nutrizionale della dieta mediterranea (Studio dei sette paesi- Keys 1995); Nel 1992 l US Department of Agricolture progettò e diffuse la prima piramide

69 La Piramide Alimentare settimanale af= attività fisica Gruppo di lavoro Ministero della salute Istituto di scienza dell alimentazione dell Università di Roma la Sapienza ; relazione conclusiva 2004 Ai «piani bassi» della piramide si trovano gli alimenti di origine vegetale alla base della «dieta mediterranea», ai «piani alti» si trovano gli alimenti di origine animale, i condimenti ed i dolci più ricchi di calorie.

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71 CICLO DI VITA DEGLI ALIMENTI ED INDICATORI AMBIENTALI Carbon Footprint-valuta le emissioni dei gas a effetto serra, misurate in massa di CO2 equivalente. Water Footprint- calcola il volume di acqua dolce direttamente e indirettamente utilizzato per produrre un alimento, si misura in litri o metri cubi. Ecological Footprint- calcola la superficie di terra (o mare) biologicamente produttiva necessaria per fornire le risorse e assorbire le emissioni associate a un sistema produttivo; si misura in metri quadri o ettari globali.

72 DOPPIA PIRAMIDE valutazione delle diverse categorie di alimenti rispetto al loro impatto ambientale,

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