Guida alla redazione della tesi di Master

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1 Dipartimento delle finanze e dell'economia Sezione delle risorse umane Ufficio dello Sviluppo Manageriale Master of Advanced Studies in Public Administration Management Guida alla redazione della tesi di Master 1. Attività e scadenze principali Attività Resp. 0 - Scelta del tema di massima Candidato / Direzione Master 1 - Scelta e contatto con il relatore Candidato 2 - Accettazione dell incarico e primo feedback al candidato Relatore 3 - Elaborazione dettagliata del modulo di proposta della tesi di master 4 - Approvazione proposta di tesi e comunicazione del titolo, del relatore e del correlatore 5 - Elaborazione della tesi - Preparazione e svolgimento degli incontri con il relatore (da 2 a 5 incontri massimi) 6 - Consegna della tesi in 3 esemplari cartacei e 1 copia PDF alla Direzione del Master 7 - Invio delle tesi al relatore e al funzionario cantonale scelto dalla direzione del Master 8 - Lettura della tesi e valutazione (tramite apposita scheda) - Confronto della valutazione e assegnazione della nota (prestazione scritta) Candidato Direzione del Master Candidato Candidato Direzione del Master Relatore/ funzionario cantonale scelto dalla direzione del Master 9 - Difesa della tesi Candidato 10 - Valutazione della difesa (prestazione orale) - Valutazione complessiva (tramite apposita scheda) 11 - Consegna della scheda di valutazione firmata alla Direzione del Master Relatore, funzionario cantonale scelto dalla direzione del Master e delegato direzione SUPSI Relatore 12 - Comunicazione della valutazione complessiva al candidato Direzione Master

2 2. Impostazione generale della tesi La relazione scritta comprende le parti seguenti: Frontespizio Il frontespizio della tesi riporta le indicazioni seguenti: Indicazione del dipartimento, della divisione e dell ufficio; la dicitura tesi di Master ; il titolo del lavoro; il nome e il cognome dell autore; le generalità del relatore e del funzionario cantonale scelto dalla direzione del Master; il mese e l anno di consegna. Management Summary Il Management Summary consiste in un breve riassunto del contenuto della tesi ed ha una lunghezza massima di 1-1,5 pagine. Solitamente si riassumono gli elementi essenziali relativi a: problema/obiettivi, metodo/procedimento applicato, risultati ottenuti/conclusioni principali. Prefazione La prefazione rappresenta la lettera di accompagnamento della vostra tesi. Non è una parte obbligatoria e la si redige solitamente quando l autore vuole fornire un commento personale al lavoro (per esempio spiegando le motivazioni personali, indicando alcune riflessioni proprie e/o segnalando le difficoltà incontrate ecc.). Al termine della prefazione possono essere inseriti gli eventuali ringraziamenti. Indice Lo scopo dell indice consiste nel fornire una chiara idea della struttura del lavoro e dei suoi contenuti principali. Per ogni capitolo e sotto-capitolo del lavoro sono da indicare il numero (1., 1.1, 1.2 ecc.), il titolo e la pagina di inizio di tale sezione. Gli elenchi, la bibliografia e l indicazione delle appendici non vanno invece munite di un numero. Nella parte finale dell indice si inserisce solitamente un elenco delle singole appendici. Elenco delle abbreviazoni (se necessario) Elenco dei grafici I grafici portano ciascuno un titolo individuale e vanno numerati consecutivamente. Elenco delle tabelle Le tabelle portano ciascuna un titolo individuale e vanno numerate consecutivamente. Guida alla redazione della tesi di Master 2

3 Introduzione L introduzione comprende le indicazioni riguardanti il contesto di svolgimento della tesi, la situazione o il problema di partenza, lo scopo del lavoro, gli obiettivi concreti del lavoro e un breve commento relativo al procedimento adottato e alla struttura del lavoro. Corpo centrale (strutturato in capitoli) Il corpo centrale del lavoro contiene l elaborato principale della tesi. E indispensabile concentrarsi sugli aspetti rilevanti ai fini del raggiungimento degli obiettivi ed assicurarsi di riportare tutti gli elementi necessari alla comprensione delle vostre riflessioni. La struttura di questa parte deve garantire un fil rouge. A tale scopo si consiglia di iniziare ogni parte del lavoro con una breve introduzione (una o due frasi) e di concluderla con una breve sintesi. Le tabelle, le illustrazioni e i grafici rilevanti ai fini di una miglior comprensione del lavoro sono da integrare direttamente nel testo e vanno sempre commentate. Conclusioni Nelle conclusioni si elabora un riassunto dei principali risultati emersi e delle ipotesi verificate nel lavoro, si collocano i risultati in un contesto più ampio e si individuano eventuali quesiti non ancora risolti. Le conclusioni offrono anche la possibilità di indicare le conseguenze pratiche del proprio lavoro e di riflettere sugli sviluppi futuri legati al tema affrontato. Bibliografia Tutte le fonti di informazione (libri, riviste, articoli di giornale, siti internet ecc.) consultate e citate all interno della tesi vanno elencate nella bibliografia. L elenco è esaustivo e riporta le fonti in ordine alfabetico (considerando il cognome dell autore). Appendici Le appendici si utilizzano per allegare documenti o testi rilevanti e di difficile reperibilità, per fornire documenti interni all azienda o per inserire argomentazioni tecniche che altrimenti appensantirebbero il filo del discorso. Se la tesi prevede il rilevamento di dati sul campo, le appendici possono anche servire per riportare per esteso i risultati di tale rilevamento (dati quantitativi, interviste trascritte ecc.) Il lettore potrà consultare le appendici a sua discrezione. Ciò significa, che per il lettore la relazione scritta deve costituire un unità completa anche senza le appendici. Dichiarazione firmata L autore dichiara di aver svolto personalmente la tesi e di avere utilizzato soltanto le fonti di informazione citate. Guida alla redazione della tesi di Master 3

4 3. Aspetti formali e stile di presentazione 3.1 Impostazione della pagina La scelta del carattere è lasciata all autore. Solitamente si utilizza una dimensione del carattere Times New Roman di 12 pt. e un interlinea 1.2, lasciando un buon margine a sinistra e a destra (2-2,5 cm). 3.2 Tabelle e grafici Ogni tabella e ogni grafico porta un suo numero, un suo titolo e, se necessario l indicazione della fonte. Le tabelle e i grafici vanno numerati consecutivamente e vanno commentati all interno del testo. Grafico 1: La fluttuazione del personale di vendita dal 1996 ad oggi 3.3 Citazioni e riferimenti bibliografici L indicazione corretta e accurata dei riferimenti a fonti di informazione utilizzate rappresenta una caratteristica fondamentale del lavoro sicentifico. Indipendetemente dallo stile di presentazione adottato, è indispensabile seguire lo stile scelto con coerenza, evitando di utilizzare pratiche diverse all interno della stessa tesi. Le indicazioni che seguono fanno rifermento al metodo dell American Psychological Association (APA), molto diffuso in ambito universitario a livello internazionale. Ogni riferimento ad un libro, articolo o fonte di altro genere va segnalato immediatamente all interno del testo mediante il cognome dell autore, l anno di edizione e la pagina. Esempi di citazioni che fanno riferimento ad un idea espressa in un capitolo risp. in una parte precisa del libro o dell articolo consultato: Mintzberg (2003) sostiene, che una caratteristica delle organizzazioni sia proprio.. Oppure: Una caratteristica delle organizzazioni consiste proprio. (Mintzberg, 2003). Esempio di citazioni che fanno riferimento all intera opera: Guida alla redazione della tesi di Master 4

5 Nel libro di Molteni e Trailo (2003) si desume che il mistery shopping rappresenta un interessante metodo di osservazione, che permette di analizzare a fondo i diversi aspetti legati alla consulenza al cliente. Se un autore avesse pubblicato più di un articolo o volume nello stesso anno, bisognerà distinguere le singole opere apponendo consecutivamente le lettere a, b, c ecc. alla data. Porter (2002a, p ) sostiene che il successo o il fallimento di un impresa dipende dal suo vantaggio competitivo, e cioè dalla sua capacità di offrire all acquirente prodotti a costi più bassi degli altri oppure benefici unici, che giustificano un premium price. Le citazioni letterali da un testo vanno riportate all interno delle virgolette. Il cognome dell autore, l anno di edizione e il numero della pagina vengono indicati tra parentesi dopo le virgolette di chiusura. Un sistema di controllo interno può generare valore aggiunto solo se il management si interessa, capisce e rende propri i processi di business e i controlli (Meeusen & Baer, 2007). Per le citazioni tratte da colloqui personali si specificano il cognome e l iniziale del nome dell intervistato, il tipo di comunicazione (intervista, presentazione ecc.) e la data precisa della comunicazione. L. Bianchi (intervista, 25 gennaio 2006) condivide gli obiettivi principali della strategia aziendale ma esprime opinioni critiche riguardo alle misure adottate dal Management. Le interviste svolte durante la tesi sono da trascrivere letteralmente e da allegare al lavoro (nelle appendici). 3.4 Bibliografia Per ogni opera, articolo, documento, rapporto ecc. citato occorre fornire indicazioni precise e complete della fonte nella bibliografia. La bibliografia riporta sia fonti stampate che fonti elettroniche. Per motivi di chiarezza si consiglia di distinguere queste due tipologie di fonti suddividendo la bibliografia in due parti. Regole generali per l allestimento della bibliografia: 1. Le fonti sono elencate in ordine alfabetico secondo l autore della pubblicazione. 2. Gli elementi essenziali sono da riportare secondo lo schema seguente: Guida alla redazione della tesi di Master 5

6 Cognome e nome dell autore, Data, Titolo, Luogo di pubblicazione, Casa editrice. 3. I cognomi sono scritti per esteso, mentre per i nomi è indicata solo l iniziale, separata da una virgola (esempio: Bianchi, P.) 4. Tutti gli autori di un opera sono citati nella bibliografia. I singoli autori vanno separati da una virgola, mentre prima dell ultimo cognome si scrive &. 5. Il titolo e il sotto titolo di un libro sono scritti in corsivo/italico. 6. Per gli articoli tratti da riviste, periodici o quotidiani si riporta sia il tiolo dell articolo che il nome della rivista o del periodico (quest ultimo in corsivo). Inoltre è necessario indicare i numeri delle pagine da dove è stato tratto l articolo. 7. Per indicare le pagine si scrive p. (singolare) rispettivamente pp. (plurale). 8. Comunicazioni personali: non sono presenti nella bibliografia. Esempio di bibliografia (estratto): Bolaffi, G. (1996). Una politica per gli immigrati. Bologna: Il Mulino. Breda, M. (1996, 30 gennaio). Il paese ha bisogno di continuità. Corriere della Sera, p. 5. Comacchio, A. (1994). Il management dell innovazione. Strutture, processi e competenze per la R&S. Torino: Utet Libreria. Costa, G. & Nacamulli R. (1996). Manuale di organizzazione aziendale. Torino: Utet Libreria. Fazzini, M. (2006). Aggregazioni, accordi e alleanze per l impresa. Scegliere e gestire le alleanze vincenti. Milano: Franco Angeli. Hamel, G. & Prahalad, C. K. (1997). Alla conquista del futuro: le nuove strategie per vincere la competizione economica e creare mercati di domani. Milano: Il Sole 24 Ore. Tami, A. (2007). Flessibilità finanziaria: un analisi qualitativa. Amministrazione & Finanza,XXII (19), Fonti elettroniche Fondazione Alpina per le Scienze della Vita. (senza data). Homepage della Fondazione Alpina per le scienze della Vita. Luglio 2007 da Guida alla redazione della tesi di Master 6

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