7 Modalità di intervento su elisuperficie

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1 RISORSE TECNICHE PAG.: 1 di 18 INDICE 1 Scopo 2 Campo di applicazione 3 Responsabilità 3.1 Azienda 3.2 Sede Sociale 3.3 Rappresentante Legale 3.4 Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione 3.5 Coordinatore dell emergenza 3.6 Responsabili di Struttura 4 Riferimenti legislativi 5 Procedura 6 Evacuazione 5.1 Abbreviazioni 5.2 Definizioni 5.3 Classificazione degli incidenti secondo la gravità 5.4 Classificazione degli incidenti secondo la tipologia di evoluzione 5.5 Indicazioni generali 5.6 Numeri utili esterni 5.7 Numeri utili interni 5.8 Simbologia 5.9 Personale autorizzato all uso delle chiavi tipo Master 5.10 Addetti alla gestione dell emergenza 5.11 Organico Squadra di Emergenza 5.12 Organico Unità di Crisi 6.1 Ordine di evacuazione 6.2 Requisiti della delega temporanea 6.3 Modalità di intervento in caso di evacuazione 7 Modalità di intervento su elisuperficie ALLEGATI ALLA PROCEDURA ST/PO/05/IO/01 Istruzioni Operative ST/PO/05/M/01 Documento di delega temporanea ST/PO/05/M/02 Comunicazione al Responsabile di Struttura 1

2 RISORSE TECNICHE PAG.: 2 di 18 MODIFICHE DALLA VERSIONE PRECEDENTE nessuna 2

3 RISORSE TECNICHE PAG.: 3 di Scopo La presente relazione costituisce un piano di intervento nei casi di emergenza che si possono verificare all interno del Presidio Ospedaliero di Feltre. Il piano stabilisce compiti e responsabilità di ciascuna funzione dell Ospedale e le modalità per gli interventi in situazioni di emergenza. E in particolare definita l organizzazione per il coordinamento, le comunicazioni e le azioni necessarie per affrontare le emergenze all interno dei vari padiglioni. Nell elaborazione del presente piano d emergenza si è tenuto conto delle prescrizioni indicate dal DM 10 marzo Ai fini dello stesso decreto (Art. 9.3, allegato IX DM 10/03/98 in relazione al D.P.R. 26/05/59, n 689 ed al D.M. 16/02/82) l azienda viene classificata come: ATTIVITA A RISCHIO INCENDIO ELEVATO 2. Campo di applicazione Tali istruzioni operative si devono applicare in tutti i casi in cui venga segnalato in maniera automatica (centrali di rilevamento) o manuale (pulsanti di emergenza, segnalazione vocale, segnalazione telefonica ecc.) un allarme incendio che avvenga all interno del Presidio Ospedaliero di Feltre. 3. Responsabilità 3.1 Azienda Il presente documento si riferisce alle attività svolte dall Azienda UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA n 2 del Veneto 3.2 Sede Sociale In Feltre, Via Bagnols sur Cèze, BELLUNO 3

4 RISORSE TECNICHE PAG.: 4 di Rappresentante Legale Il Direttore Generale dott. Bortolo Simoni, è il Legale Rappresentante dell Azienda e, agli effetti del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n 81 e s.m.i., assume la veste di Datore di Lavoro Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione Il Direttore del Servizio Tecnico Dott. Ing. Gianbattista Azzoni, agli effetti del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n 81 e s.m.i., assume la veste di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. 3.5 Coordinatore dell Emergenza Il Coordinatore dell Emergenza viene identificato nelle seguenti figure: 1) Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione e Collaboratori 2) Direttore Servizio Tecnico e Collaboratori 3) Vice Direttore Servizio Tecnico e Collaboratori 3.6 Responsabili di Struttura Vengono di seguito elencati i Responsabili di Struttura: Direttore Sanitario Direttore Dipartimento Direttore Distretto 4. Riferimenti legislativi Decreto Legislativo 10 marzo 1998 Decreto 18 settembre

5 RISORSE TECNICHE PAG.: 5 di Procedura 5.1 Abbreviazioni DdL SPP RSPP ST DPI UdC CT Datore di Lavoro Servizio Prevenzione Protezione Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione Servizio Tecnico Dispositivo di Protezione Individuale Unità di Crisi Centrale Termica 5.2 Definizioni Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Piano di Emergenza ed Evacuazione si intendono per: Pericolo di incendio:proprietà o qualità intrinseca di determinati materiali o attrezzature, oppure di metodologie e pratiche di lavoro o utilizzo di un ambiente di lavoro, che presentano il potenziale di causare un incendio; Rischio di incendio:probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di accadimento di un incendio e che si verifichino conseguenze dell'incendio sulle persone presenti; Luogo sicuro:luogo dove le persone possono ritenersi al sicuro dagli effetti di un incendio; Percorso protetto:percorso caratterizzato da una adeguata protezione contro gli effetti di un incendio che può svilupparsi nella restante parte dell edificio. Esso può essere costituito da un corridoio protetto, da una scala protetta o da una scala esterna; Uscita di piano:uscita che consente alle persone di non essere ulteriormente esposte al rischio diretto degli effetti di un incendio e che può configurarsi come segue: - uscita che immette direttamente in un luogo sicuro - uscita che immette in un percorso protetto attraverso il quale può essere raggiunta l uscita che immetta in un luogo sicuro; Via di uscita:percorso senza ostacoli al deflusso che consente agli occupanti di un edificio di raggiungere un luogo sicuro; 5

6 RISORSE TECNICHE PAG.: 6 di 18 Impianto automatico di rivelazione incendio:insieme di apparecchiature destinate a rivelare, localizzare e segnalare automaticamente un principio d incendio; Impianto di allarme:insieme di apparecchiature ad azionamento manuale utilizzate per segnalare un principio di incendio; Emergenza:situazione di pericolo che per essere dominata necessita dell aiuto di forze esterne; Allarme: situazione di pericolo che si ritiene di poter dominare con l aiuto dei servizi speciali predisposti dal Servizio Tecnico; Falso allarme:situazione di pericolo che si manifesta nell arco di un breve istante senza causare alcun danno a persone e/o cose; Cessato allarme incendio:situazione di allerta causata da un allarme; Guasto all impianto automatico di rivelazione incendio:situazione in cui viene segnalato dalla centrale di controllo un guasto ad una parte dell impianto automatico di rivelazione incendi; Intervento intempestivo dei rivelatori di fumo:situazione di falso allarme dovuto a svariati fattori ambientali che possono influenzare negativamente l intero sistema di rivelazione incendi compromettendone l affidabilità. 6

7 RISORSE TECNICHE PAG.: 7 di Classificazione degli incidenti secondo la gravità Incidenti minori Possono essere facilmente controllati dal solo personale operativo o di sicurezza dell unità (o impianto) non richiede la mobilitazione delle forze esterne Incidenti di categoria 1 Come per la categoria precedente, ma con massiccio impiego delle risorse interne dell azienda (è consigliabile mettere in preallarme le forze esterne per un possibile aggravarsi dell incidente). Incidenti di categoria 2 Possono essere controllati con l ausilio di forze esterne limitate Incidenti di categoria 3 Se controllabili, possono esserlo solo attraverso l impiego di massicce risorse (è necessaria la mobilitazione di tutte le forze disponibili, anche su vasta scala territoriale). 7

8 RISORSE TECNICHE PAG.: 8 di Classificazione degli incidenti secondo la tipologia di evoluzione Incidenti di entità limitata o a lenta evoluzione Incidenti ad aggravamento potenziale Incidenti a rapido sviluppo Incidenti catastrofici improvvisi Possono richiedere al più l evacuazione del personale interno e della popolazione nelle immediate adiacenze dell azienda (esempi tipici:incendio o limitato rilascio di tossici) Pongono in pericolo l integrità di serbatoi o apparecchiature maggiori contenenti materiali pericolosi, ma lasciano a disposizione un periodo di tempo ragionevole per l evacuazione (esempi tipici: incendio o danno meccanico) Non è assolutamente consigliabile l evacuazione, ma occorre affidarsi ai comportamenti mitiganti individuali, in particolare il rifugio indoor, e quindi alla preventiva corretta istruzione della popolazione (esempi tipici: incipiente BLEVE [Boiling Liquid Expansion and Vapor Explosion: dispersione di liquido bollente ed esplosione di vapore] con FIREBALL [palla infuocata] oppure rilascio tossico con formazione di nube non eccessivamente estesa) Le possibili azioni pianificate sono necessariamente limitate alle sole operazioni di soccorso e di bonifica (esempi tipici: grosse esplosioni o rilasci massicci e persistenti di tossici) 8

9 RISORSE TECNICHE PAG.: 9 di Indicazioni generali Ore feriali diurne: a) Riferimento per gli allarmi:operatori Centrale Termica b) Coordinamento:Operatori Servizio Tecnico secondo il seguente ordine di priorità: NOMINATIVO Operatore Reperibile p.i. Ceschin Ezio Geom. De Bortoli Samuel p.i. D Incau Claudio p.i. Bertelle Roberto TELEFONO Vedi aggiornamento settimanale 328/ (Numero Breve.:4455) 328/ (Numero Breve.:4102) 328/ (Numero Breve.:4344) 328/ (Numero Breve.:4905) NOTA: NUMERO BREVE (Solo da apparecchi telefonici interni) Ore festive e notturne c) RIFERIMENTO PER ALLARMI CENTRALE TERMICA d) COORDINAMENTO SERVIZIO TECNICO Operatore Reperibile (vedi aggiornamento settimanale disponibile presso la Portineria tel.0439/883310) 9

10 RISORSE TECNICHE PAG.: 10 di Numeri utili esterni Ente Numero Telefonico Note Vigili del Fuoco 115 Carabinieri 112 Soccorso Pubblico di Emergenza 113 Guardia di Finanza 117 Servizio Antincendio Boschivo del Corpo Forestale dello Stato 1515 Gas 0437/ Elettricità Chiamate Urgenti 4197 Caserma Militare di Feltre 0439/ / Polizia Municipale 0439/ Acquedotto Comune di Feltre 0439/ SUEM

11 RISORSE TECNICHE PAG.: 11 di Numeri utili interni Nominativo Unità Operativa Numero Telefonico - Centralino Ospedale 9 (da interno) (da esterno) Corso Danilo Officina Elettrica 328/ (n.b.4906) Casagrande Rinaldo Officia Idraulica 328/ (n.b.4912) Canal Maurizio Officia Idraulica 328/ (n.b.4913) Zanella Fabio Officia Idraulica 328/ (n.b.4914) - Portineria ULSS / Direttore Sanitario 0439/ Dirigente Medico Ospedaliero 0439/ Responsabile Servizio Prevenzione Protezione 0439/ / / Responsabile Pronto Soccorso 0439/ / Responsabile Anestesia Rianimazione 0439/ / Responsabile Chirurgia 0439/ / Responsabile Medicina 0439/ / Responsabile Laboratorio 0439/ / Responsabile Radiologia 0439/ / Responsabile Immunotrasfusionale 0439/ / Responsabile Area Tecnica 0439/ / Responsabile Ingegneria Clinica 0439/88 - Responsabile Servizi Infermieristici - Responsabile Ufficio Relazioni con il Pubblico 0439/

12 RISORSE TECNICHE PAG.: 12 di Simbologia SIMBOLO DESCRIZIONE PRINCIPALI ISTRUZIONI D USO Estintore portatile - Togliere la spina di sicurezza - Impugnare la lancia - Premere a fondo la leva di comando e dirigere il getto alla base delle fiamme Idrante - Rompere il vetro di protezione - Srotolare la manichetta - Aprire la valvola della lancia - Premere in caso di incendio Pulsante allarme incendio Lancia antincendio - Srotolare la manichetta - Aprire la valvola della lancia Area con presenza rilevatori di fumo Scala antincendio Precauzioni: 1) non fumare sotto il dispositivo 2) non usare cellulari sotto il dispositivo Scala protetta in caso di incendio Percorso verso l uscita di sicurezza Uscita di sicurezza Percorso da seguire in caso di emergenza Uscita verso un luogo sicuro Lavaggio degli occhi Punto di raccolta Scala di emergenza Rimanere fermi nei pressi del segnale e attendere istruzioni del Responsabile Scala protetta in caso di incendio 12

13 RISORSE TECNICHE PAG.: 13 di Personale autorizzato all uso delle chiavi tipo Master 1) Vigili del Fuoco 2) Operatori del Servizio Tecnico 3) Operatori del Servizio Prevenzione Protezione 4) Direzione Medica 5) Elettricista Reperibile 6) Idraulico Reperibile 7) Guardia Notturna 8) Tutti coloro che hanno avuto l autorizzazione scritta da parte del Servizio Tecnico 5.10 Addetti alla gestione dell emergenza 1) COORDINATORE 2) OPERATORI DI REPARTO a) Preposto b) Capo Sala c) Infermiere Professionale più anziano in turno 3) OPERATORI CENTRALE TERMICA 4) OPERATORI TECNICI a) Elettricista reperibile b) Idraulico reperibile 5) OPERATORI DEL SERVIZIO PORTINERIA 6) ADDETTO GUARDIA NOTTURNA 7) SQUADRA DI EMERGENZA 13

14 RISORSE TECNICHE PAG.: 14 di Organico Squadra di Emergenza Personale Elettricista Reperibile Personale Idraulico Reperibile 5.12 Organico Unità di Crisi Direttore Sanitario Dirigente Medico Ospedaliero Responsabile Prevenzione Protezione Responsabile Pronto Soccorso Responsabile Anestesia Rianimazione Responsabile Chirurgia Responsabile Medicina Responsabile Laboratorio Responsabile Radiologia Responsabile Immunotrasfusionale Responsabile Area Tecnica Responsabile Ingegneria Clinica Responsabile Servizi Infermieristici Responsabile Ufficio relazioni con il Pubblico 14

15 RISORSE TECNICHE PAG.: 15 di 18 6 Evacuazione 6.1 Ordine di evacuazione a) L ordine di evacuazione del Reparto-Servizio interessato dall incendio può essere impartito esclusivamente dalle seguenti persone: 1) Responsabile di Struttura 2) Dirigente o Preposto del Reparto-Servizio 3) persona delegata dal relativo Responsabile di Struttura definito al punto 3.6 4) Coordinatore 5) Vigili del Fuoco b) in nessun caso il Reparto o Servizio dovrà trovarsi in assenza di almeno un Dirigente e/o Preposto adeguatamente addestrato ed informato sulle modalità di intervento da adottare in caso di emergenza; c) nel caso in cui il Dirigente o il Preposto si trovi nell impossibilità di attuare le operazioni di sua competenza dovrà comunicare tempestivamente al proprio Responsabile di Struttura la momentanea astensione da tale incarico; d) la comunicazione, di cui alla lettera c) del presente articolo, dovrà essere rispondente ai requisiti della ST/PO/05/M/02. e) conseguentemente all avvenuta comunicazione di cui alla lettera c) del presente articolo, il Responsabile di Struttura avrà il compito di delegare temporaneamente una persona, in sostituzione al Dirigente o Preposto, la quale sia stata adeguatamente addestrata ed informata sulle modalità di intervento da adottare in caso di allarme o emergenza; f) la delega, di cui alla lettera e) del presente articolo, dovrà essere conforme ai requisiti di cui alla 6.2 del presente articolo. g) successivamente alla delega di cui al punto e) del presente articolo, il delegato acquisisce, temporaneamente, la facoltà di impartire l ordine di evacuazione del Reparto o Servizio coinvolto dall emergenza; 15

16 RISORSE TECNICHE PAG.: 16 di Requisiti della delega temporanea seguenti: a) I requisiti minimi per cui la delega, di cui al punto 6.1 lettera e), abbia valore legale sono i 1) il delegato è consenziente; 2) il delegato possiede capacità adeguate a svolgere l'incarico assegnatogli; 3) il delegato riceve una retribuzione adeguata; 4) il delegante non interferisce con il delegato (relativamente all'incarico); 5) il delegante dimostri di essere nell impossibilità di svolgere i compiti previsti dal punto 7.1 in quanto momentaneamente investito ad incarichi di uguale e/o maggiore rilevanza. 6) sia stilato un documento scritto e firmato da entrambe le parti. Se le condizioni sopra citate sono tutte e contemporaneamente vere, allora la delega si può definire valida; in caso contrario la responsabilità rimane al Responsabile di Struttura. b) il documento di delega ha validità esclusivamente nell arco di tempo indicato sul documento di cui alla ST/PO/05/M/01 lettera e). 6.3 Modalità di intervento in caso di evacuazione 16

17 RISORSE TECNICHE PAG.: 17 di 18 Nel caso in cui venga impartito l ordine di evacuazione il personale presente dovrà attenersi rigorosamente alle istruzioni sotto riportate: Mantenere la calma Indossare gli appositi Dispositivi di Protezione Individuale Iniziare la manovra di evacuazione dei pazienti non autosufficienti partendo delle degenze più vicine al focolaio Impartire chiare istruzioni sulle vie di fuga agli eventuali visitatori e pazienti autosufficienti Controllare scrupolosamente che tutti i pazienti siano usciti dalla stanza di degenza E assolutamente vietato usare gli ascensori Spostare momentaneamente i pazienti nei reparti adiacenti o nelle scale di sicurezza Chiudere sempre tutte le porte 17

18 RISORSE TECNICHE PAG.: 18 di 18 7 Modalità di intervento su elisuperficie In attesa di aggiornamenti. 18

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