SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE

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1 SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE

2 2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO Quadro Riassuntivo TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ Tributarie , , , , , ,92 4,91 Contributi e trasferimenti correnti , , , , , ,76 12,65- Extratributarie , , , , , ,49 15,67- TOTALE ENTRATE CORRENTI , , , , , ,17 3,51- Proventi oneri di urbanizzazione destinati a manutenzione ordinaria del patrimonio , , ,00 Proventi oneri di urbanizzazione destinati a spese correnti , , ,00 Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti ,76 TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E RIMBORSO PRESTITI (A) , , , , , ,17 3,51 Alienazione di beni e trasferimenti di capitale , , , , , ,00 1,59- Proventi oneri di urbanizzazione destinati a investimenti , , , , , ,00 380,00 Accensione mutui passivi , , ,66 Altre accensione di prestiti Avanzo di amministrazione applicato per: - fondo ammortamento ,74 - finanziamento investimenti ,84 TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A INVESTIMENTI (B) , , , , , ,00 124,16 Riscossione di crediti Anticipazioni di cassa , , ,00 0,30 TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) , , ,00 0,30 TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C) , , , , , ,17 19,39

3 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Entrate tributarie TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ Imposte , , , , , ,69 15,77 Tasse , , , , , ,32 9,36- Tributi speciali ed altre entrate proprie 14571, , , , , ,91 1,19- TOTALE , , , , , ,92 4, IMPOSTA MUNICIPALE UNICA GETTITO DA EDILIZIA GETTITO DA EDILIZIA NON TOTALE DEL GETTITO ALIQUOTE RESIDENZIALE (A) RESIDENZIALE (B) (A+B) Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio Esercizio IMU I^ CASA 4,50 4, , , , ,00 IMU II^ CASA 7,00 7, , , , ,00 Fabbr. prod.vi 7,00 7, , , , ,00 Altro 7,00 7, , , , ,00 TOTALE , , , ,00

4 Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli. Autonomia fiscale e solidarietà sociale L'impegno nell'erogare i servizi alla collettività richiede la disponibilità di risorse adeguate ai compiti che la società affida all'ente locale. Questi mezzi possono provenire dallo Stato oppure, in un un'ottica tesa al decentramento, direttamente dal territorio servito. Più ricchezza resta nel territorio che la produce, maggiore è l'autonomia fiscale; più incisiva è la ridistribuzione di questa ricchezza verso zone meno prosperose, maggiore è il ricorso alla solidarietà sociale. L'ente deve pertanto impostare una politica tributaria che garantisca un gettito adeguato al proprio fabbisogno, senza ignorare i princìpi di equità contributiva e di solidarietà sociale Per l'imu indicare la percentuale d'incidenza delle entrate tributarie dei fabbricati produttivi sulle abitazioni 16,0 % Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruita' del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel triennio in rapporto ai cespiti imponibili. Il comune può intervenire con scelte di politica tributaria nel campo applicativo di taluni tributi. È il caso dell'l'imposta sugli immobili sulla residenza non principale, dell'addizionale sull'irpef, dell'imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni, etc.. Per quanto riguarda la concreta modalità di accertamento di queste entrate, i criteri che portano a giudicare positivamente il lavoro del comune sono essenzialmente due: la capacità di contrastare l'evasione e quella di riscuotere il credito con rapidità. Questi comportamenti sono un preciso indice di giustizia contributiva e, allo stesso tempo, denotano lo sforzo dell'amministrazione teso ad aumentare la solidità del bilancio, condizione anch'essa irrinunciabile. LA RISORSA PIU' IMPORTANTE PER L'ENTE E' CERTAMENTE IL GETTITO I.C.I. ED IL COMUNE DI NOLA E' RIUSCITO GRAZIE AD UN ATTENTO MONITORAGGIO DA PARTE DEGLI UFFICI PREPOSTI A MANTENERE ABBASTANZA STABILE LE ALIQUOTE CHE PER L'ANNO IN CORSO VERRANNO RICONFERMATE QUELLE DELL'ANNO 2004, LE STESSE SI SONO COSI' EVOLUTE NEGLI ANNI: CASA 4,50 DETRAZIONE CASA ED ALTRE 4, CASA 4,50 DETRAZIONE CASA ED ALTRE 4, CASA 4,20 DETRAZIONE CASA 5, CASA 4,20 DETRAZIONE

5 2 CASA ED ALTRE 5, CASA 4,20 DETRAZIONE CASA ED ALTRE 5, CASA 4,20 DETRAZIONE CASA ED ALTRE 5, CASA 4,20 DETRAZIONE CASA ED ALTRE 5, CASA 4,20 DETRAZIONE CASA ED ALTRE 5, CASA 4,20 DETRAZIONE CASA 6, CASA 4,20 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 6, CASA 4,20 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 7, CASA 4,50 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 7, CASA 4,50 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 7, CASA 4,50 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 7, CASA 4,50 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 7, CASA 4,50 SOLO A1 E A8 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 7, CASA 4,50 SOLO A1 E A8 CON DETRAZIONE DI 103,29 2 CASA ED ALTRE 7, CASA 4,50 SOLO A1 ED A8 CON DETRAZIONE DI EURO 103,29 2 CSA ED ALTRE 7, QUESTA RISORSA ATTUALMENTE, A SEGUITO DI ULTERIORI CONTROLLI ED ACCERTAMENTI, COMPRESO LA DETASSAZIONE DELLA PRIMA ABITAZIONE DOVREBBE ASSICURARE UN GETTITO PARI AD EURO ,00. ALTRA ALIQUOTA ISCRITTA IN BILANCIO E' L'ADDIZIONALE IRPEF PER I COMUNI, PER L'ANNO 1999 E 2000 E' STATA PREVISTA ALL'O,1 E PER L'ANNO 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006 E' STATA PREVISTA PER 0,2. PER L'ANNO 2007, 2008, 2009 E 2010 E'DELLO 0,4. CONFERMATA PER L'ANNO ALTRA ENTRATA E' LA COMPARTECIPAZIONE IRPEF.

6 Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi Altre considerazioni e vincoli L'AMPLIAMENTO DELLA POTESTA' REGOLAMENTARE RICONOSCIUTA NEGLI ULTIMI TEMPI AGLI ENTI LOCALI NELLA GESTIONE DELLE PROPRIE RISORSE, SI INSERISCE NEL PIU' AMPIO DISEGNO DI STRUTTURAZIONE DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA DI TALI ENTI NEL RISPETTO DELLE LORO SPECIFICHE ESIGENZE ED IN ATTUAZIONE DEL LORO INDIRIZZO POLITICO. L'ESERCIZIO DI SI' FATTO POTERE REGOLAMENTARE RAPPRESENTA UNA TAPPA IMPORTANTE DEL COMPLESSO MECCANISMO CHE ACCOMPA GNA LA RIFORMA DELLA FINANZA LOCALE ATTUALMENTE IN ATTO E CHE E' FINALIZZATA AL RAGGIUNGIMENTO DI QUEL FEDERALISMO FISCALE CHE E' DA PARTI INVOCATO. LA PODESTA' DI REGOLAMENTARE IN GENERALE CONCEDE LA POSSIBILITA' DI ADOTTARE NORME REGOLAMENTARI CHE RISPECCHIANO LE ESIGENZE E LE PECULIARITA' PROPRIE DEI SINGOLI ENTI LOCALI INTRODUCENDO UNA MAGGIORE RAZIONALITA' E CHIAREZZA NELLE PROCEDURE. L'ADOZIONE DI SIMILI NORME REGOLAMENTARI E' STATO EFFETTUA TO DA QUESTO ENTE CON DELIBERE DI CONSIGLIO COMUNALE PER VENIRE INCONTRO ALLE NECESSITA' ED ALLE ASPETTATIVE CHE EMERGONO DAL TESSUTO SOCIALE ED ECONOMICO DEL TERRITORIO, INNESCANDO UNA CONDIZIONE DI FIDUCIA E DI TRASPARENZA PER LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E FISCALE DELL'ENTE.

7 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Contributi e trasferimenti correnti TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato , , , , , ,40 3,12 Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione , , , , , ,39 30,00- Contributi e trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate 45450, , , , , ,86 47,72- Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali Contributi e trasferimenti da altri enti del settore pubblico 50000, , , , , ,11 15,35- TOTALE , , , , , ,76 12, Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi nazionali, regionali e provinciali. GLI ELEMENTI PRINCIPALI CONSIDERATI DAI PARAMETRI OBIETTIVI SONO I SERVIZI INDISPENSABILI E QUELLI MAGGIORMENTE DIFFUSI, EROGATI SUL TERRITORIO, LA POPOLAZIONE, LE CONDIZIONI SOCIO ECONOMICHE DI DEGRADO ED ALTRI FATTORI MINORI. I PARAMETRI OBIETTIVI APPLICATI AL COMUNE E RAPPORTATI AL VOLUME COMPLESSIVO DI RISORSE DISPONIBILI DETERMINANO LO AMMONTARE DEI TRASFERIMENTI CHE VERRANNO CONCRETAMENTE ASSE GNATI AL COMUNE. L'IMPORTO CALCOLATO CON QUESTI CRITERI MATEMATICI VIENE DENOMINATO FABBISOGNO STANDARDIZZATO. LA DURATA DELL'OPERAZIONE DI RIALLINEAMENTO DEI CONTI (RIDUZIONE DEI TRASFERIMENTI STATALI AI COMUNI SOPRA MEDIA A FAVORE DI QUELLI SOTTODOTATI) E' STABILITA IN DODICI ANNI Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali di settore. LA REGIONE, CON I PIANI REGIONALI DI INTERVENTO, CONTRIBUISCE ECONOMICAMENTE A RENDERE POSSIBILE LO SVOLGIMENTO DI TALUNE ATTIVITA' LOCALI.

8 ATTUALMENTE I TRASFERIMENTI COPRONO PARTE DEGLI INTERVENTI ATTUATI DALL'ENTE Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attivita' diverse (convenzioni, elezioni, leggi speciali, ecc.) Altre considerazioni e vincoli. I TRASFERIMENTI CORRENTI (TITOLO II DELL'ENTRATA) SONO COMPOSTI DAI CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI, ANCHE IN RAPPORTO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE. ANCHE IN UN REGIME DI CRESCENTE INCREMENTO DEL GRADO DI AUTONOMIA FINANZIARIA, PER MOLTI ENTI LOCALI, I TRASFERIMENTI ORDINARI DELLO STATO CONTINUANO AD ESSERE UNA PARTE SIGNIFICATIVA DEL BILANCIO COMUNALE. GLI ENTI TERRITORIALI SONO STATI REGOLATI, PER DECENNI, DA UNA FINANZA DI TIPO DERIVATO, COMPOSTA CIOE' DA UN INSIEME DI RISORSE EROGATE DALLO STATO AI COMUNI E PROVINCE, PER CONSENTIRE L'ESERCIZIO DELLE RISPETTIVE FUNZIONI DI ISTITUTO. SOLO NEGLI ULTIMI ANNI, CON L'ISTITUZIONE DI NUOVI E PIU' RILEVANTI TRIBUTI LOCALI (IMU,ADD.LE IRPEF), HA PREVALSO UNA INVERSIONE DI TENDENZA. I PROBLEMI CONNESSI CON LA RICERCA DI UN ADEGUATO CRITERIO CHE PERMETTA DI RIDISTRIBUIRE LOCALMENTE LE RISORSE DELLO STATO, INIZIALMENTE AFFLUITE PER EFFETTO DEL PRELIEVO FISCALE SONO DA TEMPO AL CENTRO DELL'ATTENZIONE DEGLI ENTI TERRITORIALI. SONO LE PROSPETTIVE CHE, USANDO UNA TERMINILOGIA DI PARTICOLARE ATTUALITA', VENGONO ASSOCIATE ALLA QUESTIONE DEL FEDERALISMO FISCALE E SI RITROVANO, CON CONTENUTI E MODALITA' OPERATIVE DIVERSE, IN NUMEROSE NORME DI LEGGE. NELLA NORMATIVA PRIMARIA LEGGE 267/00 SONO PRECISATI I TRE PRINCIPI GUIDA CHE DOVREBBERO GARANTIRE AI COMUNI UN VOLUME DI RISORSE DI AMMONTARE DEFINITO, DESTINATO A FINANZIARE SPECIFICHE FUNZIONI SVOLTE DAGLI ENTI LOCALI, RIPARTITO SECONDO CRITERI TRASPARENTI. PER QUANTO RIGUARDA IL PRIMO ASPETTO(AMMONTARE DEFINITO DI RISORSE), AI COMUNI ED ALLE PROVINCE LA LEGGE RICONOSCE, NELL'AMBITO DELLA FINANZA PUBBLICA, AUTONOMIA FINANZIARIA FONDATA SU CERTEZZA DI RISORSE PROPRIE E TARSFERITE (LEGGE 267/00 ART.149/2). LA DESTINAZIONE DEI FONDI RISULTA CHIARA IN QUANTO, NELLA LOGICA DEL LEGISLATORE, I TRASFERIMENTI ERARIALI DEVONO GARANTIRE I SERVIZI LOCALI INDISPENSABILI (D.LGS. 267/00 ART. 149/7). QUANTO ALLE MODALITA' CON CUI VENGONO DETERMINATE LE QUOTE DESTINATE AD OGNI ENTITA' COMUNALE, I TRASFERIMENTI SONO

9 RIPARTITI IN BASE A CRITERI OBIETTIVI CHE TENGANO CONTO DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO E DELLE CONDIZIONI SOCIOECONOMICHE, NONCHE' IN BASE AD UNA PEREQUATA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CHE TENGA CONTO DEGLI SQUILIBRI DELLA FISCALITA' LOCALE. IL COMUNE OLTRE AD EROGARE SERVIZI AL CITTADINO, OPERA ANCHE NEL CAMPO DEGLI INVESTIMENTI. ALTRE NORME, QUINDI, PRECISANO LE MODALITA' ATTRAVERSO LE QUALI LA FINANZA CENTRALE STIMOLA, ANCHE SE IN MODO PARTICOLARMENTE CONTENUTO, GLI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI CHE VENGONO REALIZZATI NELL'AMBITO LOCALE. INFATTI LA LEGGE DETERMINA UN FONDO NAZIONALE ORDINARIO PER CONTRIBUIRE AD INVESTIMENTI DEGLI ENTI LOCALI DESTINATI ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE DI PREMINENTE INTERESSE SOCIALE ED ECONOMICO. ANALOGAMENTE AL VERSANTE DELLA SPESA CORRENTE, ANCHE GLI INTERVENTI IN C/CAPITALE SUBISCONO L'EFFETTO DELLA PEREQUAZIONE CHE, SULLA BASE DI PARAMETRI PREDEFINITI, PRIVILEGIA L'ATTRIBUZIONE DI ULTERIORI RISORSE AD ENTI CHE SI TROVANO IN CONDIZIONI SOCIO/ECONOMICHE RITENUTE SFAVOREVOLI. ANCHE IN QUESTO CASO, PER AGEVOLARE IL RIALLINEAMENTO DEGLI SQUILIBRI, LA LEGGE DETERMINA UN FONDO NAZIONALE SPECIALE PER FINANZIARE, CON CRITERI PEREQUATIVI, GLI INVESTIMENTI DESTINATI ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE UNICAMENTE IN AREE O PER SITUAZIONI DEFINITE DALLA LEGGE STATALE. COME CONSEGUENZA IL SISTEMA DEI TRASFERIMENTI ERARIALI AI COMUNI SI ARTICOLA NEI SEGUENTI MODI: FONDO ORDINARIO PER I COMUNI; FONDO CONSOLIDATO; FONDO PER LA PEREQUAZIONE E PER GLI INCENTIVI; FONDO PER LO SVILUPPO DEGLI INVESTIMENTI DEGLI ENTI LOCALI; FONDO NAZIONALE ORDINARIO PER GLI INVESTIMENTI; FONDO NAZIONALE SPECIALE PER GLI INVESTIMENTI. IL PRIMO GRUPPO DI FONDI (ORDINARIO, CONSOLIDATO, PEREQUATIVO, PER LO SVILUPPO DEGLI INVESTIMENTI) INDICA L'AMMONTARE COMPLESSIVO DEI MEZZI FINANZIARI STANZIATI DALLO STATO A FAVORE DEL COMUNE PER COPRIRE LE SPESE DI PARTE CORRENTE, E CIOE' QUELLE DOTAZIONI CHE SERVONO A FINANZIARE IL FUNZIONAMENTO DELL'ENTE ED A GARANTIRE IL REGOLARE RIMBORSO DEI MUTUI E PRESTITI CONTRATTI NEI PRECEDENTI ESERCIZI. IL SECONDO GRUPPO DI FONDI INDICA IL VOLUME GLOBALE DI MEZZI FINANZIARI CHE LO STATO ASSEGNA AL COMUNE PER FINANZIARE GLI INTERVENTI IN C/ CAPITALE. NON SI TRATTA DI RISORSE DI PARTE CORRENTE, MA DI FINANZIAMENTI EROGATI PER INCENTIVARE NUOVE OPERE PUBBLICHE.

10 NATURALMENTE ANCHE LA REGIONE CON I PIANI REGIONALI DI INTERVENTO CONTRIBUISCE ECONOMICAMENTE PER RENDERE POSSIBILE LO SVOLGIMENTO DI TALUNE ATTIVITA' LOCALI, ASSICURANDO LA COPERTURA FINANZIARIA DEGLI ONERI NECESSARI ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI TRASFERITE O DELEGATE. IN MISURA SUSSIDIARIA RISPETTO A QUESTI INTERVENTI PRINCIPALI, ALTRI ENTI POSSONO CONCORRERE IN VARIO MODO ALL'ATTIVITA' COMUNALE FINANZIANDONE GLI INTEVENTI. E' IL CASO DELLA PROVINCIA O DI ALTRI ENTI COMUNITARI.

11 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Proventi extratributari TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ Proventi dei servizi pubblici , , , , , ,45 22,72- Proventi dei beni dell'ente , , , , , ,18 5,06 Interessi su anticipazioni e crediti 80037, , , , , ,99 Utili netti delle aziende spec. e partecipate, dividendi di società Proventi diversi , , , , , ,87 13,80- TOTALE , , , , , ,49 15, Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle tariffe per i servizi stessi nel triennio. NEL TITOLO III DELLE ENTRATE SONO COLLOCATE LE RISORSE EXTRATRIBUTARIE. APPARTENGONO A QUESTO INSIEME I PROVENTI DEI SERVIZI PUBBLICI, I PROVENTI DEI BENI DELL'ENTE, GLI INTERESSI SULLE ANTICIPAZIONI E CREDITI, GLI UTILI DELLE AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE, I DIVIDENDI DI SOCIETA' E ALTRE POSTE RESIDUALI COME I PROVENTI DIVERSI. I PROVENTI DEI BENI PATRIMONIALI SONO COSTITUITI DAI FITTI ADDEBITATI AGLI UTILIZZATORI DI BENI DEL PATRIMONIO DISPONIBILE CONCESSI IN LOCAZIONE. IL VALORE DI QUESTI BENI E' RIPORTATO NELL'ATTIVO DEL CONTO DEL PATRIMONIO DELL'ENTE Dimostrazione dei proventi dei beni dell'ente iscritti in rapporto alla entita' dei beni ed ai canoni applicati per l'uso di terzi, con particolare riguardo al patrimonio disponibile. Un comune che indirizzi e governi di più, anche rafforzando le sue funzioni di controllo, e gestisca di meno: questo è il processo necessario per garantire le risorse necessarie al mantenimento del livello dei servizi, per un comune che vive uno squilibrio strutturale fra risorse e capacità attrattiva. Si deve proseguire la politica di valorizzazione del

12 patrimonio che ha permesso di ridurre l'indebitamento e ha aperto la strada a nuove iniziative. Va perseguito il progetto di dotare l'amministrazione Comunale di uno strumento adeguato ed efficace per gestire attivamente il patrimonio e le partecipazioni nelle aziende dei servizi pubblici Altre considerazioni e vincoli. NEL TITOLO TERZO DELLE ENTRATE SONO ALLOCATE LE RISORSE EXTRATRIBUTARIE. APPARTENGONO A QUESTO INSIEME I PROVENTI DEI SERVIZI PUBBLICI, I PROVENTI DEI BENI DELL'ENTE, GLI INTERESSI SULLE ANTICIPAZIONI E CREDITI, GLI UTILI NETTI DELLE AZIENDE SPECIALI E PARTECIPATE, I DIVIDENTI DI SOCIETA' E ALTRE POSTE RESIDUALI COME I PROVENTI DIVERSI. IL VALORE SOCIALE E FINANZIARIO DI QUESTE ENTRATE E' NOTEVOLE PERCHE' ABBRACCIA TUTTE LE PRESTAZIONI RESE ALLA CITTADINANZA SOTTO FORMA DI SERVIZI ISTITUZIONALI (SERVIZI ESSENZIALI), DI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE, DI SERVIZI PRODUTTIVI.

13 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Contributi e Trasferimenti in c/capitale TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ Alienazione di beni patrimoniali 15579, , , , , ,00 159,68 Trasferimenti di capitale dallo Stato 5221,81 Trasferimenti di capitale dalla Regione , , ,00 Trasferimenti di capitale da altri Enti del settore pubblico , ,00 Trasferimenti di capitale da altri soggetti , , , , , ,00 94,58- TOTALE , , , , , ,00 1, Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell'arco del triennio Altre considerazioni e illustrazioni. IL TITOLO QUARTO DELLE ENTRATE CONTIENE POSTE DI VARIA NATURA E DI DIVERSA DESTINAZIONE. APPARTENGONO A QUESTO GRUPPO LE ALIENAZIONE DEI BENI PATRIMONIALI, I TRASFERIMENTI DI CAPITALE DELLO STATO, LE RISCOSSIONE DI CREDITI. LE ALIENAZIONI DI BENI PATRIMONIALI SONO UNA DELLE FONTI DI AUTOFINANZIAMENTO DEL COMUNE, OTTENUTA MEDIANTE CESSIONE A TITOLO ONEROSO DI FABBRICATI, TERRENI, DIRITTI PATRIMONIALI ED ALTRI VALORI MOBILIARI. SALVO ECCEZIONI ESPRESSAMENTE PREVISTE DAL LEGISLATORE, IL RICAVO DALLO SMOBILIZZO DI QUESTE ATTIVITA' DEVE ESSERE PRONTAMENTE REINVESTITO IN ALTRE SPESE DI INVESTIMENTO. E' QUESTA LA REGOLA GENERALE CHE IMPONE IL MANTENIMENTO DEL VINCOLO ORIGINARIO DI DESTINAZIONE. CIO' CHE E' ALL'ORIGINE UN INVESTIMENTO, DEVE RIMANERE INVESTITO NEL TEMPO.

14 I CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE SONO COSTITUITI DAI FINANZIAMENTI A TITOLO GRATUITO OTTENUTI DAL COMUNE, FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE O ALTRI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI. LE RISCOSSIONI DI CREDITI SONO SEMPLICI OPERAZIONI FINANZIARIE PRIVE DI SIGNIFICATO ECONOMICO.

15 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Proventi ed oneri di urbanizzazione TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ TOTALE , , , , , ,00 20, Relazione tra proventi di oneri iscritti e l'attuabilita' degli strumenti urbanistici vigenti Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo nel triennio: entita' ed opportunita' Individuazione della quota dei proventi da destinare a manutenzione ordinaria del patrimonio e motivazione delle scelte. LASOMMA PREVISTA DI ,00 ED ALLO STATO RISCOSSA PER ,65 E'DESTINATA INTEGRALMENTE ALLA MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED ALLE SPESE DI INVESTIMENTO ISCRITTE AL TIT. II DELLA SPESA Altre considerazioni e vincoli.

16 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Accensione di prestiti TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ Finanziamenti a breve termine Assunzioni di mutui e prestiti , , ,66 Emissione di prestiti obbligazionari TOTALE , , , Valutazione sull'entita' del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilita' dei cespiti di entrata e valutazione sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella programmazione triennale Altre considerazioni e vincoli. LE ACCENSIONI DI MUTUI E PRESTITI, PUR ESSENDO RISORSE AGGIUNTIVE OTTENIBILI IN MODO AGEVOLE, GENERANO SPIACEVOLI EFFETTI NEL COMPARTO DELLA SPESA CORRENTE. LA CONTRAZIONE DI MUTUI DECENNALI O VENTENNALI, INFATTI, RICHIEDERA' IL SUCCESSIVO RIMBORSO DELLE QUOTE CAPITALE ED INTERESSE (SPESA CORRENTE) PER PARI DURATA. INOLTRE ANCHE PER L'ANNO IN CORSO LE SPESE IN CONTO CAPITALE INFLUENZERANNO, NOTEVOLMENTE, IL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA'. LA SOMMA PEVISTA E'RELATIVA PER INTERO AL MUTUO ACCESO CON CDP PER IL PAGAMENTO DEIDEBITI CERTI, LIQUIDI ED ESIGIBILI ALLA DATA DEL 31/12/2012 AI SENSI DEL D.L. 35/2013 C.D. SALVA IMPRESE

17 2.2 - ANALISI DELLE RISORSE Riscossione di crediti e Anticipazioni di cassa TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE ENTRATE Esercizio Previsione % Esercizio Esercizio in corso del bilancio I^ anno II^ anno scost annuale successivo successivo col.4/ Riscossioni di crediti Anticipazioni di cassa , , ,00 0,30 TOTALE , , ,00 0, Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria. AI SENSI DELL'ART. 222 T.U.E.L. 267/2000 IL LIMITE DELL'ANTICIPAZIONE DI CASSA E' TRE DODICESIMI DEGLI ACCERTAMENTI DEI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE DEL PENULTIMO RENDICONTO APPROVATO arrotondato a , Altre considerazioni e vincoli. OLTRE ALLA RISORSA IN ENTRATA E ALL'INTERVENTO IN USCITA ISCRITTI RISPETTIVAMENTE PER EURO ,00, SI E' PROVVEDUTO AD ISCRIVERE NEL TITOLO I DELLE USCITE UN IMPORTO DA UTILIZZARE PER PAGARE GLI INTERESSI RICADENTI SU UNA EVENTUALE ANTICIPAZIONE DI CASSA. GLI INTERESSI DECORRERANNO DALL'EFFETTIVA UTILIZZAZIONE DELLA STESSA, NEL RISPETTO DELLA VIGENTE NORMATIVA.

SEZIONE 2 ANALISI DELLE RISORSE

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